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La “Succurro family” amministra la Provincia di Cosenza? La Democrazia è in pericolo

Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI

Redazione del Movimento civico NOI/

Sono stati cacciati dal Comune di Cosenza per avere creato una voragine finanziaria per centinaia di milioni di Euro che sta ricadendo sulle spalle di cosentini, costretti da anni a pagare tasse al massimo delle aliquote. A cacciarli dai loro posti di potere, molto spesso gestito in maniera prepotente escludendo dalla vita democratica, sono stati gli stessi cittadini di Cosenza traditi nelle loro aspettative annunciate da un programma mai attuato, con una campagna elettorale che ha vinto contro ogni pronostico, prova che l’arroganza politica viene sempre bocciata.

Il Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro

L’attuale Presidente della Provincia di Cosenza è stata punta di diamante dell’amministrazione comunale di Cosenza guidata dall’architetto Mario Occhiuto. La stessa che ha distrutto la più significativa e imponente opera pubblica appena ultimata che portava il nome del Sindaco Giacomo Mancini, all’insegna di un’opera praticamente inutile rispetto alla prima; ha demolito stabili senza esserne proprietari (ex Jolly Hotel) con violazione delle leggi, ha generato il caos urbano che oggi vive la Città di Cosenza, ha letteralmente abbandonato una delle più belle Città storiche d’Italia, generando in essa quartieri senza Cristo, ove molti abitanti sono privati dei diritti fondamentali. Ha costruito una delle più grandi piazze del Mezzogiorno di solo cemento nel centro della Città spacciandola per un’opera sostenibile con gigantesco parcheggio interrato nel centro Città, in dicotomia con l’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale e attualmente, dopo anni, ancora parzialmente sotto sequestro perché sarebbe pericolosa, dalla Procura Antimafia di Catanzaro. Un decennio di amministrazione che non è riuscita ad alleviare la gravissima gestione dei rifiuti, delle risorse idriche e a dare inizio ai lavori del nuovo Ospedale di Cosenza, nonostante i fondi fossero da anni disponibili. Per non parlare dell’abbandono delle periferie, dei gravissimi danni al commercio con centinaia di attività chiuse o che si sono dovute trasferire per palesi errori di gestione della Città nella quale sono state interrotte arterie principali, generando ulteriori disaggi per congestione del traffico veicolare e sicurezza dei cittadini. Il tutto, contravvenendo al programma elettorale proposto ai cittadini, generando praticamente zero risorse per invitare i giovani a restare dopo la laurea e chiudendo loro la porta quando è stato chiesto il pubblico confronto. Per non parlare del mondo della cultura letteralmente raso al suolo come il Teatro di Tradizione Alfonso Rendano, privato della dignità che merita la Città e abbandonato all’incuria cronica. Un gravame che ne ha ben motivato con un grande sospiro, l’espulsione dall’Amministrazione comunale ed il subentrare dell’attuale amministrazione Caruso. L’attuale Presidente della Provincia di Cosenza era senza dubbio una delle anime portanti dell’Amministrazione Occhiuto e oggi, nonostante tutto e grazie alla nota capacità disgregativa del centrosinistra unica nel fare campagna elettorale di successo al centrodestra a colpi di veleni interni e colpi di coda, la Provincia di Cosenza si ritrova Presidente Rosaria Succurro che nomina praticamente Capo di Gabinetto suo marito. Nulla, da parte di chi scrive, contro le persone che, ovviamente, si rispettano insieme a quanto rappresentano oggi in quanto istituzioni.

Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI

“Il Presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro nomina suo marito “Capo di Gabinetto”. Il Movimento civico (civile) NOI non può esimersi dal pronunciarsi su un dato esplicito: quanto accaduto è gravissimo e pone in essere nel cuore delle più alte Istituzioni democratiche del nostro Paese, un comportamento che incenerisce le fondamenta etiche delle stesse Istituzioni che, invece, devono essere salde, protette dallo stesso Presidente della Provincia da critiche, e ancorate in maniera granitica al buon senso. Qui si parla di amministrazione della cosa pubblica. Non è una giustificazione l’incarico “gratuito” al marito. Il punto è l’incarico di Capo di Gabinetto “al marito”. Stiamo parlando di una moglie che conferisce al marito un incarico diretto. Ciò manifesta un dato gravissimo. In aggiunta, il termine “gratuito” non distoglie dall’esercizio del potere del Capo di Gabinetto, suo marito, che andrebbe, inoltre, a utilizzare uffici, collaboratori e tutto quanto rappresenta un costo per noi cittadini che non possiamo essere democraticamente tutelati dalla “famiglia” Succurro. Qui, si stanno scrivendo pagine di antropologia della non cultura con comportamenti che devono richiamare l’attenzione delle più alte cariche dello Stato, partendo dal Presidente della Repubblica a tutela di tutti noi cittadini. Ci si chiede anche che fine abbia fatto l’opposizione sia a livello locale che regionale, rispetto ad un vuoto strategico di decenza. Una cosa appare certa: la Democrazia è in pericolo”. A dichiararlo è il portavoce nazionale del Movimento civico NOI Fabio Gallo, già candidato Sindaco alle scorse amministrative di Cosenza.

Stop alle mascherine a scuola dal 1 maggio?

Bambini e scuola al tempo del Covid19
Bambini e scuola al tempo del Covid19
Roberto Perri
Roberto Perri Referente Scuola

a cura di Roberto Perri Delegato Scuola Movimento Noi/

La via maestra per contenerne la diffusione non è il mero distanziamento ma è il ricambio d’aria, che si attua con i purificatori e la ventilazione meccanica controllata (VMC). La VMC (areazione meccanica controllata) abbatte fin oltre l’80% il rischio contagio. I dispositivi sono in grado di effettuare uno scambio continuo tra aria interna ed esterna, in modo da “pulire” l’ambiente e ridurre così il rischio di contagio.

Nonostante numerosi studi, nazionali e internazionali, abbiamo dimostrato che la ventilazione meccanica nei luoghi chiusi sia efficace contro il Covid-19, in molte classi italiane non è stata ancora adottata. Nel nostro Paese solo 200 scuole si sono dotate dei dispositivi in grado di effettuare uno scambio continuo tra aria interna ed esterna, in modo da “pulire” l’ambiente e ridurre così il rischio di contagio.

In virtù dell’efficacia del sistema di aerazione forzata, l’istituto Spallanzani di Roma ha lanciato un appello: “Auspichiamo che il governo predisponga un piano Marshall triennale per la messa a norma e l’adeguamento degli edifici scolastici – ha detto il direttore Francesco Vaia -. Bisogna diminuire la concentrazione del virus attraverso la ventilazione meccanica, fino a tre volte più efficace dell’aerazione naturale“.

Bambini e scuola al tempo del Covid19
Bambini e scuola al tempo del Covid19 – Fonte web

In mancanza di linee guida sulla qualità dell’aria nelle scuole e relativo piano esecutivo, considerandola una misura di sicurezza di priorità assoluta a tutela della salute dei nostri bambini, invitiamo le Amministrazioni Comunali a considerare l’opportunità di installare i sistemi di ventilazione per il ricambio d’aria nelle scuole di competenza comunale e nelle palestre comunali presenti sul territorio in collaborazione con l’istituzione scolastica attingendo, se previsto dalle indicazioni sul loro utilizzo, ai fondi del PNRR, previsti per un massimo di 5 milioni.

Il risultato è che in vista del quarto anno scolastico dallo scoppio dell’epidemia, siamo ancora una volta in ritardo. L’esperienza di chi ci ha provato suggerisce che, per attrezzare le aule scolastiche contro il contagio, tra procedure burocratiche, scelta dei macchinari, interventi edilizi, occorrono come minimo sei mesi. Se si vuole ancora fare qualcosa occorre muoversi. Adesso.

Teatro Rendano, Fabio Gallo replica a Maria Concetta Loria. Il Sindaco non ha sbagliato nulla

Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza - fabio gallo

Comunicato Stampa 2 Aprile 2022- DIREZIONE ARTISTICA TEATRO RENDANO DI COSENZA – Replica di Fabio Gallo al comunicato stampa a cura di Concetta Loria del Movimento Civico “Tesoro Calabria” dal titolo “Teatro Rendano ancora in cerca di autore”.

Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza - fabio gallo

“Ritengo doveroso chiarire i motivi per i quali insieme al Sindaco di Cosenza Franz Caruso abbiamo pensato di dare vita ad una delega all’Ecosistema Digitale della Cultura e ad una nella qualità di consulente per il Teatro, piuttosto che alla Direzione Artistica del Teatro di Tradizione Alfonso Rendano di Cosenza. Deleghe, importante specificare, con non gravano sul bilancio del Comune di Cosenza in dissesto.

Innanzi tutto ringrazio la dott.ssa Maria Concetta Loria per avere esternato nel suo comunicato l’importanza di un Teatro di tradizione per l’Arte e per la Cultura del nostro Paese e, ovviamente, per la nostra Città di Cosenza. Altresì, desidero ringraziarla per avermi riconosciuto in tale ambiente esperienza e professionalità.

Ecco i fatti. Già nel corso della convocazione di giorno 21 Febbraio u.s. sono stato avvisato dal Primo Cittadino della mia nomina a Direttore Artistico del Teatro Alfonso Rendano, avendone in abbondanza tutti i requisiti richiesti e indicati dalla normativa italiana. Il tempo trascorso fino al giorno nel quale ho ricevuto altro tipo di nomina certamente più opportuna al fine di generare interesse, aggregazione nel campo dell’Arte e della Cultura, è servito alla mia persona per valutare se accettare o no la responsabilità di una programmazione che non ho creato personalmente poiché è noto che a redigere il programma, come si conviene ed è stabilito in tutti i Teatri, è il Direttore Artistico.

Interesse del Sindaco Franz Caruso e di tutta la maggioranza compatta sul mio nome, era quello che io assumessi questo incarico. Dunque, non posso che assumermi tutta la responsabilità se oggi non abbiamo un Direttore Artistico che, come noto dalle normative, è responsabile anche in sede civile e penale di tutto quanto accade in un Teatro. E credo che chiunque davvero competente in materia di teatro condivide apprezza il mio agire, prova di profonda onestà nei confronti di tutta la Città che il Sindaco rappresenta.

Ecco cosa dice la normativa: “Il Direttore Artistico ha il compito di redigere progetti di spettacoli ed eventi, definendoli in ogni dettaglio, in base a criteri legati a genere, target, obiettivi, qualità, attualità, interesse, contestualizzazione, indicazioni del committente (associazione, fondazione, ente pubblico, gestore, organizzatore, comitato, emittente radio-televisiva, ecc.). Nella fase di progettazione dell’evento, il direttore artistico deve valutare, oltre agli aspetti artistici, anche parametri economici e tecnici, procedendo ad un’autentica analisi di fattibilità. Il direttore artistico può distinguersi per abilità nella scelta di artisti e spettacoli, capacità di redigere progetti di qualità, interesse e risonanza, creatività nell’ideazione di eventi originali ed indirizzo delle strategie di comunicazione. Il direttore artistico, a volte, è anche ideatore e/o organizzatore”.

Per questo motivo credo che la responsabilità, fino alla data del 31 Dicembre 2022 debba essere, giustamente, di chi ha redatto il programma. Da quel giorno in poi, sempre in armonia con il nostro Sindaco Franz Caruso, e se lo riterrà, sarò ben lieto di assumere questa responsabilità. Mi rendo conto dell’importanza del ruolo ma non sono alla ricerca di ruoli, piuttosto di opportunità di concreto sviluppo territoriale. Un concetto condiviso dal Sindaco, con mia grande gioia. In questi momenti di vera, profonda crisi, per quanto mi riguarda non conta il pennacchio, ma la possibilità di coinvolgere quanti più giovani bravi e competenti perché non abbandonino la nostra Città.

Intanto, poiché è interesse del Sindaco di Cosenza Franz Caruso e della maggioranza dare centralità all’Arte e alla Cultura perché siano garanti di sviluppo civile, interesse che sono certo sia vivo anche nella minoranza, stiamo per dare vita, grazie alla Delega all’Ecosistema Digitale della Cultura e a consulente del Sindaco per il Teatro, ad una serie di grandi eventi che restituiranno a partire da subito il senso che storicamente si attribuisce alla Città dei Bruzi quando la si definisce “Atene della Calabria”. Parliamo di “Grandi Eventi” che saranno istituzionalizzati per generare coinvolgimento, entusiasmo e per abbattere ogni perimetro che separa e divide, e dare vita a nuovi modelli di mercato, economia e lavoro. Ringrazio e sono grato per l’appunto della dott.ssa Concetta Loria.

Fabio Gallo.

Sanità, Fabio Gallo incontrerà il Commissario Isabella Mastrobuono. “Incontro importante per i cittadini”

Isabella Mastrobuono e Fabio Gallo

di Viviana Normando/

I calabresi non amano se stessi e sono la principale colpa del loro male. Ne è convinto il portavoce nazionale del Movimento civico NOI dall’anima sturziana Fabio Gallo, che ha chiesto e subito ottenuto un appuntamento con la Commissaria dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza prof.ssa Isabella Mastrobuono.

“Un appuntamento carico di aspettative – afferma Fabio Gallo – che il Movimento civico NOI affronterà con il suo solito essere oggettivi, positivi e propositivi in un momento per tutti drammatico non solo per la Sanità, ma per quanto anche le prospettive geopolitiche gravano sulla serenità delle famiglie e dei cittadini tutti che ha portato all’aumento del costo della vita. Un aumento dei prodotti di prima necessità come il pane giunto a costare in Italia anche 13 volte in più rispetto al mese scorso, che ci deve preoccupare perché sempre più cittadini rinunciano alle cure, per mancanza di possibilità economiche. Un complesso di questioni che richiedono una profonda riflessione e l’apertura dei perimetri sino a ieri sigillati. La professoressa Isabella Mastrobuono è donna molto preparata – continua Fabio Gallo – e sono certissimo che sarà un colloquio estremamente importante per tutti i cittadini del territorio che vorrebbero premiati i tanti sacrifici volti a sostenere le casse della sanità pubblica. I cittadini che mi hanno delegato a rappresentarli saranno soddisfatti, ne sono certo, perché profitterò di questa opportunità per guardare lontano attraverso la lunga visuale consentita ad una professionista esperta del settore alla quale nessuno deve insegnare nulla, se si da un semplice sguardo al suo curriculum vitae. L’appuntamento – conclude il portavoce del Movimento civico NOI – è previsto per i prossimi giorni e rendiconterò gli esiti dell’incontro pubblicamente come sono certo desidera anche la professoressa Isabella Mastrobuono, insieme al nostro delegato al Dipartimento Salute Angelo Falcone”

La “Paolo di Tarso” su nota stampa della Consigliera comunale di Cosenza Alessandra Bresciani

Venerdì 18 marzo u.s. abbiamo avuto ospite del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI presso la Biblioteca Nazionale di Cosenza, la Commissione Cultura del Comune di Cosenza presieduta dal Consigliere comunale Domenico FrammartinoAlla Commissione è stato presentato l’Ecosistema Digitale della Cultura MetaversoCOSENZA realizzato dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” in collaborazione con il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI e la Biblioteca Nazionale di Cosenza, che restituisce all’Arte e alla Cultura di Cosenza la dignità che esse meritano. A realizzarlo, sono stati gli stessi esperti che hanno realizzato la Piattaforma di rigenerazione Culturale “COSENZA CRISTIANA”, grazie alla quale il ministro Dario Franceschini (che troppi hanno dimenticato, ndr.), stupito dal lavoro svolto dalla Fondazione “Paolo di Tarso” a favore della valorizzazione del Patrimonio Cultura della Città storica di Cosenza, il 27 novembre 2017, come citano le cronache, ha deciso di inserire Cosenza tra le quattro Città del Sud Italia da finanziare con 90 milioni di Euro. Qui sotto l’articolo del Quotidiano del Sud del 29 novembre 2017.

Oggi possiamo dire con certezza granitica che se non fosse stato per la nostra dedizione, il Comune di Cosenza a guida Franz Caruso non avrebbe avuto da spendere i 41 milioni di Euro dei 90, spettanti alla competenza del Comune di Cosenza. Ciò, non per acquisire meriti che sono innanzi tutto di Dario Franceschini, ma per testimoniare l’opportunità che deriva dai progetti e dalle competenze quando esse non vengono ostacolate, ma valorizzate come ha saputo fare il ministro premiandole.

Tra i presenti nella Commissione Cultura, la Consigliera comunale Alessandra Bresciani, presidente della Commissione Verde Pubblico che ha espresso ammirazione per l’Ecosistema Digitale della Cultura MetaversoCOSENZA e che oggi ci stupisce con un suo comunicato stampa che parla del teatro Alfonso Rendano di Cosenza. Sarebbe bene conoscere cosa sta facendo anche a proposito del Verde pubblico e a beneficio dei quartieri poiché rappresentano una piaga almeno grande come quella del Teatro e della Cultura. Se non di più.

Mai come in questi giorni tutti parlano di Teatro nella Città di Cosenza, in considerazione del suo abbandono con gravissima responsabilità del Comune di Cosenza che per un decennio lo ha abbandonato e neanche inserito nel programma di riqualificazione urbana del Centro Storico previsto dalla spesa degli ormai famosi 90 milioni di Euro. Una colpa gravissima, attese le condizioni del Teatro mostrate con un video reportage molto eloquente che non lascia dubbi sul suo stato di abbandono. Un video che, piuttosto che sollecitare gli uffici dell’Amministrazione comunale a dire “grazie” per avere denunciato la grave situazione, ha generato fiumi di veleni nei confronti di Fabio Gallo, autore del breve reportage in coda a questo articolo. Siamo felici che la Consigliera sia rimasta così affascinata dal nostro lavoro da ispirare il suo comunicato stampa a tutela del teatro Alfonso Rendano. Anche se nella sua nota consegnata alla stampa si percepiscono alcune questioni che devono essere portate all’attenzione pubblica. Un appuntamento, quello della Commissione Cultura al quale hanno presenziato anche il Presidente della Commissione Lavori Pubblici Concetta De Paola, il Presidente della Commissione Istruzione Chiara Penna, il Presidente della Commissione Ambiente Massimiliano D’Antonio, il Presidente della Commissione Bilancio Gianfranco Tinto e i Consiglieri Francesco Luberto e Bianca Rende, tutti molto colpiti dalla bellezza ed utilità dell’Ecosistema Digitale della Cultura MetaversoCOSENZA. In questa sede, abbiamo mostrato come si deve trattare l’Arte perché possa significare sviluppo sociale e nuove economie. E’ stato fatto anche accenno ad uno specifico punto del programma del Movimento Civico NOI redatto in occasione delle Amministrative di Cosenza dell’ottobre 2021.

Un punto di programma strategico, quello sul Teatro Rendano e non solo, risultato fondamentale per la convergenza del Movimento civico NOI nell’alleanza che ha portato Franz Caruso (che lo ha condiviso con convinzione, ndr.), ad indossare la fascia Tricolore. Tra essi, la costituzione della Fondazione “Cosenza” a carattere “pubblico”, sul modello della Scala di Milano che, appare chiaro, è un modello di successo. Scopo della Fondazione “Cosenza” dovrà essere quello di riunire per tutelarli, i beni pubblici della Città di cui sono proprietari “tutti” i cittadini di Cosenza: Castello Svevo, Teatro di tradizione Alfonso Rendano, Complesso Monumentale di San Domenico, Villa Comunale, Teatro Italia-Tieri, Museo dei Brettii e degli Enotri. A differenza della proposta avanzata da Consiglieri ed eminenti ex sottosegretari, l’istituzione di una Fondazione di diritto Pubblico e non immediatamente Pubblico-Privato, garantisce la perfetta legalità nell’utilizzo dei beni di tutti i cittadini. Nella proposta del Movimento NOI, solo in un secondo momento, una volta costituita la Fondazione di diritto Pubblico, si costituirebbe la seconda Fondazione (Amici della Fondazione Cosenza, ndr) sempre sul modello della Scala di Milano, a carattere Pubblico-Privato al fine di coinvolgere Associazioni, Enti e Privati che desiderassero contribuire a dare vita ai palinsesti e al migliore utilizzo dei “Beni Pubblici” ai quali fornire una gestione manageriale non proveniente dai partiti, ma civica. Il rodatissimo sistema giuridico-legale utilizzato dall’Ente Scala di Milano eviterebbe quanto già accaduto con il Castello della Città di Cosenza, dunque di tutti, trasformato in un lounge bar. Forse è questo un argomento che dovrebbe richiedere l’immediata attenzione della Consigliera Alessandra Bresciani e dell’intera Amministrazione Comunale partendo dal Sindaco che siamo certi vorrà intervenire ed ascoltarci. Diversamente, con l’astuzia che si nasconde molte volte dietro la proposta del “Pubblico-Privato”, per il solo motivo che il privato porta danaro, nessuno vieterebbe al Teatro Alfonso Rendano di essere trasformato in un Mc Donald’s che finanzierebbe, o di togliere la penna dalle mani della statua di Bernardino Telesio per sostituirla con una pinta di birra e magari, nella Biblioteca Civica una balera. Ringraziamo, dunque, la Consigliera Alessandra Bresciani per avere fatto notare che Cosenza ha un problema culturale serio. Molto serio. Mi permetto, infine, di smentire che vi sia abbandono della Cultura da parte della “borghesia illuminata”. Siamo certissimi che la Consigliera Bresciani ha ben compreso che ciò che le è stato presentato con MetaversoCOSENZA vede al lavoro per la Città, da anni, una vera “aristocrazia” dell’Arte e della Cultura anche innovativa. Avrà, altresì, certamente ben compreso che il vero problema sino ad oggi è stato quello di una classe politica per niente illuminata e riversa sul cemento. C’è solo da sperare che il Sindaco Franz Caruso non venga meno alle sue parole.

QUI A SEGUIRE IL COMUNICATO DEL CONSIGLIERE BRESCIANI
A mio sommesso avviso uno dei principali problemi di Cosenza è la malcelata frattura che esiste tra la città, intesa come comunità, e la politica. In questi anni tale frattura si è aggravata: è percepibile l’assenza ingiustificata della “classa dirigente” o della “borghesia illluminata” che, oggi, in questa città si limita a voler sopravvivere, spronando chi ha capacità economiche o ancor più talento ad abbandonare la comunità. E’ evidente lo spopolamento della città di Cosenza sotto il profilo statistico, ma ancor più grave è la perdita del suo tessuto economico-produttivo, culturale. Non si evidenziano fermenti culturali . Ci si limita solo ad un critica da salotto. Forse è giunto il momento in cui la “Politica” deve chiedere aiuto. Un’occasione ritengo possa essere la valorizzazione del grande patrimonio culturale di Cosenza che certamente non può non riguardare l’unico TEATRO di TRADIZIONE della Calabria ad oggi riconosciuto ai sensi dell’art. 28, legge 14 agosto 1967 n. 800 e successivi provvedimenti, uno dei quattro situati al sud (insieme al Teatro Massimo Bellini di Catania, Teatro Politeama Greco di Lecce, Teatro Giuseppe Verdi di Salerno, Teatro Giuseppe Di Stefano di Trapani) sui 28 riconosciuti in Italia, Il TEATRO di tradizione “Alfonso RENDANO” . Il “Rendano” è stato per molto tempo “abbandonato” alla sola iniziativa privata, dimenticando l’indotto che la sua salvaguardia nel pubblico assicura. Indotto innanzitutto di natura sociale stante la capacità di proporre spettacoli di ogni genere nel cuore del Centro Storico, generando così benessere collettivo. A ciò si aggiunga l’opportunità di lavoro che il teatro offre alle imprese del territorio e la possibilità di valorizzare i giovani artisti. Insieme al circolo “Giuseppe Saragat” e “Gaspare Conforti” abbiamo fatto partecipe il nostro Sindaco, Avvocato Franz Caruso, di questa esigenza, della necessità di un progetto di grande rilancio senza dimenticare le gravi difficoltà economiche del Comune, esigenza che potrebbe essere soddisfatta mediante la costituzione di una FONDAZIONE di partecipazione che richiami l’assegnazione delle risorse del FUS, Fondo unico per lo spettacolo, per il triennio 2022/2024 secondo il DM del 25/10/2021 n.377, ed il coinvolgimento dell’imprenditoria locale al fianco di enti ed Istituzioni (e penso alla Fondazione Carime), aprendo altresì alla possibilità di soci fondatori e sostenitori di progetti per lo sviluppo di iniziative future che abbiano il coraggio di andare oltre il proprio salotto.
In altri termini una proposta relativa ad un settore -quello della cultura-, nel quale Cosenza, storicamente, ha rappresentato un punto di riferimento per l’intera Calabria.
Alessandra Bresciani
Consigliera Comunale
Presidente Commissione Verde pubblico –
Servizi al cittadino – Frazioni – Quartieri – Sicurezza

IL PUNTO DEL PROGRAMMA DEL MOVIMENTO CIVILE NOI CHE PROPONE LA ISTITUZIONE DELLA FONDAZIONE COSENZA

  • Telare il patrimonio dei Beni Culturali pubblici perché siano in grado di creare interesse, utilizzo diffuso e reddito con l’istituzione della “Fondazione Cosenza” a carattere pubblicoL’idea nasce dalla perpetua crisi della Biblioteca Civica di Cosenza, dall’abbandono o cattiva gestione di altri beni comuni come ad esempio il Teatro di Tradizione A. Rendano, il Cine-Teatro Italia-Tieri, il Castello Svevo, il Teatro Morelli, la Casa della Musica, il Complesso Monumentale di San Domenico, la Villa Comunale (Piazza XV Marzo) etc. che rappresentano il capitale stesso della Città. Lo scopo è quello di riunire in essa tutti i Beni di proprietà del Comune, dunque pubblici, destinati alla manifestazione dell’Arte e della Cultura in generale perché essi siano tutelati da eventuali derive privatistiche e resi produttivi e realmente utili ai Cittadini e alla loro crescita socio-culturale ed economica in termini occupazionali e, dunque, di Lavoro. In pratica, FONDAZIONE COSENZA avrà il ruolo “etico” di rendere i Beni Culturali della Città fruibili alla collettività che sarà chiamata a partecipare in modo pieno ed esaltante a vivificare con idee e iniziative di vario genere e livello, anche multidisciplinari ed innovative, il Patrimonio culturale e tradizionale della Città perché esso, oltre ad assolvere al pieno ruolo di sviluppo culturale della Persona, possa diventare Economia che nella sua ricaduta sul Territorio produce Lavoro e Benessere. Ai posti di responsabilità per la programmazione culturale, non si accederà per meriti politici ma esclusivamente per indubbie capacità esperienziali, professionali e valutazione di successi concreti, conseguiti in ambito nazionale e internazionale, secondo le prescrizioni di Legge. Tra le attività previste, la FONDAZIONE COSENZA potrà indire autonomamente Concorsi Nazionali ed Internazionali che renderanno centrale la città con il suo Patrimonio Culturale e Umano. In modo particolare:
  • Canto lirico e moderno;
  • Composizione musicale Lirica, Moderna, per organo, Jazz;
  • Arti Tersicoree (Danza, Coreografia);
  • Teatro (recitazione, mimo, etc.);
  • Festival del Cinema per ragazzi e non solo;
  • Istituzione di un centro dedicato alla conservazione ed al restauro dei beni culturali con annessa scuola di formazione;
  • Istituzione di una Biennale e Congresso Nazionale di Arte Contemporanea;
  • Fotografia e Arti Visuali;
  • Regia televisiva e cinematografica (Video Maker);
  • Linguaggi e tecniche innovative per la valorizzazione del Patrimonio Culturale (paesaggistico, artistico, naturale, ambientale, della bellezza del sacro);

Comune di Cosenza verso la morte cerebrale. Adesso voltiamo pagina. Nostra fiducia al Sindaco

Il Comune di Cosenza

Il Movimento civico NOI/

Il Comune di Cosenza

Le elezioni provinciali di Cosenza hanno rappresentato un punto di svolta per lo scenario politico cosentino. La vittoria del centrodestra, infatti, non può che avere serie conseguenze negative sull’amministrazione comunale del capoluogo, stringendo in una tenaglia a guida Forza Italia il già dissestato comune di Cosenza con a capo una fragile maggioranza di centrosinistra. Un isolamento reso più preoccupante dall’imminente arrivo delle risorse del PNRR e della nuova programmazione dei Fondi strutturali europei 2021-27, che saranno gestiti a livello nazionale da un Ministro senza portafoglio in quota forza Italia, cioè Mara Carfagna, che guida il dipartimento per la Coesione presso la Presidenza del Consiglio.

Tale difficile scenario non è però imputabile alla forza e superiorità tattica del centrodestra, bensì all’incapacità del centrosinistra di ricomporre le proprie divisioni. Divisioni che stanno purtroppo logorando anche l’esperienza di Palazzo dei Bruzi.

Da sx: Fabio Gallo, Bianca Rende, Franz Caruso, Francesco De Cicco
Da sx: Fabio Gallo, Bianca Rende, Franz Caruso, Francesco De Cicco

IL PERIMETRO DELLA COALIZIONE CHE HA VOTATO FRANZA CARUSO NON ESISTE PIU’
Abbiamo sostenuto convintamente Franz Caruso Sindaco al secondo turno, ma non possiamo che constatare che il perimetro della coalizione che ha votato Franz Caruso al ballottaggio, con l’uscita di Bianca Rende dalla maggioranza, non esiste già più. A ciò si aggiunge che la giunta è attraversata da enormi divisioni, come palesatosi nella dialettica fra Sindaco e Vicesindaco in merito alla vicenda di Via Roma, che i gruppi della maggioranza sono ricolmi di fratture interne e che l’organigramma del gabinetto non rende chiaro chi fa cosa e chi prende le decisioni, alimentando veleni, sospetti e diffidenze. Ma NOI rimaniamo fedeli all’idea che Franz Caruso potrà cambiare molte cose.

CONFLITTI INTERNI CHE OSTACOLANO L’AZIONE DI GOVERNO. SI E’ IN TEMPO A CAMBIARE ROTTA
Una situazione, insomma, di conflitto interno permanente che ostacola un’azione di governo efficace della città e ne limita le capacità di programmare e fare scelte strategiche nel medio e lungo periodo. Siamo però ancora in tempo per cambiare rotta e ci appelliamo al Sindaco Caruso, che è persona intelligente e per bene.

LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO CIVICO NOI AL SINDACO DI COSENZA FRANZ CARUSO
Come Movimento NOI, proponiamo in primis il ritorno ad un ampio tavolo di coalizione che tenga dentro tutte le forze che hanno sostenuto la maggioranza al secondo turno e che sia aggiornato costantemente e consultato sulle scelte strategiche dell’amministrazione. In secundis, che la governance dell’ente non sia consegnata ad una cerchia ristretta di interlocutori dei “grandi” partiti ma sia aperta ai movimenti e al civismo che ha sostenuto la candidatura di Caruso. In fine, che siano diffusi chiari e concreti indirizzi programmatici e che siano coinvolti in tale programmazione non solo pochi tecnici comunali in continuità con l’esperienza Occhiuto ma anche le migliori energie intellettuali della nostra città.

MOVIMENTO NOI NON VUOLE TIRARE A CAMPARE
Se non si procederà celermente in questa direzione, il Movimento NOI dovrà trarne le conseguenze e prendere le distanze da una esperienza amministrativa che rischia di essere destinata più che altro a tirare a campare, forte per ora solo di una maggioranza consiliare che rischia di diventare aliena non solo rispetto alle quotidiane esigenze dei cittadini, ad esempio in termini di servizi pubblici, ma anche nell’indirizzo di sviluppo di grande respiro, come la valorizzazione sociale ed economica dell’importante patrimonio culturale della città.
In un gesto di rinnovata fiducia verso il Sindaco e di incrollabile speranza nel futuro di Cosenza, chiediamo a Franz Caruso di fare proprio questo nostro appello e di incontrarci presto per ascoltare le nostre proposte e ripartire tutti insieme. Chiediamo, altresì, a chi nel Consiglio volesse navigare contro questa amministrazione, di comprendere che il PNRR ha una clessidra e che la responsabilità ricadrà chirurgicamente su chi blocca o rallenta con la disseminazione di veleni, il procedere del programma amministrativo che tutti abbiamo scelto di votare e sostenere.

Basta Sindaci che lamentano di non poter spendere i fondi del PNRR per mancanza di esperti

Apprendiamo dalla stampa del lamento del Sindaco di Rende Marcello Manna che ancora una volta si mostra preoccupato del serio rischio di non riuscire a spendere i fondi destinati al territorio dall’Europa. Ci chiediamo come sia possibile che non si riesca a passare dal lamento all’azione progettuale, avendo a disposizione sul territorio esperti di settore estremamente quotati che si lasciano ai margini del perimetro decisionale di chi, inizia a svelarsi chiaro, non ha competenza in materia e se la prende con il mondo, con il poco personale, con il Governo centrale, quanto chi ha un minimo di lucidità progettuale e competenza sa bene che programmare e spendere i fondi dipende solo ed esclusivamente dalle competenze. Che non tutti posseggono.

Movimento civico NOI di orientamento sturziano

Nel corso dell’inaugurazione del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI alla quale hanno partecipato i Sindaci Franz Caruso e Marcello Manna – per parlare di ciò che abbiamo toccato con mano – infatti, abbiamo assistito ascoltato un gruppo di professionisti di settore che si sono proposti per affiancare i Comuni di Cosenza e Rende nel settore della programmazione e progettazione di fondi europei. Proposta ribadita in tempi diversi e stranamente, nonostante il continuo lamento, caduta nel vuoto. Ciò evidenzia senza mezzi termini che le competenze non sono gradite perché, evidentemente, fermerebbero il pianto uggioso dei Sindaci.

Si è assaliti da dubbi e perplessità e ci si chiede se questi lamenti siano reali oppure strumentali a preparare il terreno del loro fallimento che, a nostro parere, deve essere assolutamente esorcizzato se non altro perché il mondo del lavoro ne subirebbe un trauma senza precedenti nel peggior momento dal dopo guerra ad oggi. Altro che ripresa e resilienza! Si parla di miliardi e miliardi che, se non spesi, procureranno un divario non più sanabile tra Nord e Sud e tra Calabria e resto dell’Europa. Ma il problema non è il divario e basta, bensì il livello di sacrifici che le amministrazioni imporranno ai cittadini, oltre quelli attuali giunti al massimo del sopportabile, per pagare ulteriori debiti e dissesti causati da cattiva gestione e incapacità politica. A ciò si aggiunga che anche a livello regionale in Calabria, nonostante mille proclami che hanno annunciato vere e proprie rivoluzioni, nulla di concreto è accaduto, Basta guardare al settore Sanità per non avere alcun dubbio.

Ancora più grave è che non esiste un’idea reale di sviluppo sostenibile del territorio in quella realtà che dovrebbe diventare Città Metropolitana. A Cosenza emerge l’incapacità di programmare il futuro sostenibile della Città che sia in grado di andare oltre quanto già messo su carta dall’ex Sindaco Mario Occhiuto, tra l’altro in dicotomia con l’Agenza 2030 in tema di sostenibilità ambientale come il completamente di Viale Mancini e la probabile realizzazione di una metro di superficie vetusta e non sostenibile economicamente da piccole Città come Cosenza e Rende. La prima, tra l’altro in dissesto finanziario per centinaia di milioni di euro. In tal senso, l’Amministrazione dovrebbe programmare per alleggerire i cittadini dal gravame prodotto dal dissesto e non per aggravarlo.

Una cosa è certa: chi lascerà che si perdano fondi del PNRR ne risponderà alla società civile. Il Movimento NOI è chiamata dai cittadini a pronunciarsi su molti argomenti e si pone a sentinella critica con la sua azione civica quotidiana per vegliare sull’andamento di tutti i settori strategici che possono assicurare il benessere della cittadinanza ed il rispetto dei diritti dei deboli.

Movimento NOI: Pronto Soccorso, dimissioni della Viggiani? La questione è tutt’altra.

Paola Viggiani - Dirigente Medico del Pronto Soccorso di Cosenza
Paola Viggiani - Dirigente Medico del Pronto Soccorso di Cosenza
Paola Viggiani - Dirigente Medico del Pronto Soccorso di Cosenza
Paola Viggiani – Dirigente Medico del Pronto Soccorso di Cosenza

a cura della Redazione/

La Dottoressa Paola Viggiani facente funzioni di Dirigente Medico presso il Pronto Soccorso di Cosenza, continuerà a svolgere il suo compito con il suo solito e noto impegno, così come ha dichiarato oggi il Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Isabella Mastrobuono. Lo dichiara il Presidente del Movimento civico NOI Fabio Gallo, già candidato Sindaco alle scorse Amministrative di Cosenza. Il problema del Pronto Soccorso come dell’intero sistema sanitario calabrese è un problema culturale, derivante dall’incapacità di fare squadra e di avere come obiettivo, se pur in tempi difficili per tutti, il bene del paziente. Per quanto riguarda i calabresi in genere, sono maestri dell’arte dell’autolesionismo.

Isabella Mastrobuono Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza e Angelo Barbato Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza

Il calabrese, non si vuole bene e crea quel moto negativo come il gatto che si morde la coda che non ha altro orizzonte innanzi, se non la propria coda e, mai, una visione in grado di cambiare marcia. In questo momento non ci sono responsabilità né da parte del commissario Isabella Mastrobuono, né da parte del Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Angelo Barbato. Tanto meno, della dottoressa Paola Viggiani che non abbandonerebbe mai il proprio posto di lavoro, semplicemente per senso di responsabilità verso l’ammalato. Ma il su citato problema culturale, produce guerre intestine nel personale sanitario che conducono alla disorganizzazione e al disimpegno dal dovere, vissuto al 100%, che finisce per ricadere sui pazienti inermi, unici a subire il vero e concreto danno. Bisogna ammettere che da 30 anni si stanno commettendo sempre gli stessi errori.

Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento civico NOI
Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento civico NOI

Va anche detto – continua Fabio Gallo – che in questo momento il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nonostante il chiaro tentativo di voler risolvere i problemi, non vi è riuscito, con l’aggravante di essere anche il commissario della sanità calabrese. A lui, in maniera particolare il Movimento civico NOI, rivolge l’appello di migliaia di cittadini che chiedono un passo deciso verso il cambio di mentalità, attivando un’azione politica tesa ad ottemperare alla sentenza della Corte Costituzionale emessa nel luglio del 2021, ad insistere attraverso gli strumenti governativi perché il Colonnello dei Carabinieri Maurizio Bortoletti giunga presto in Calabria al suo fianco, perché si dia subito inizio alla costruzione del nuovo ospedale territoriale di quella che sarà la Città Metropolitana di Cosenza e di fare sì che sia chiara e assolutamente trasparente la gestione economica della sanità fino all’ultimo centesimo.

Colonnello dell'Arma dei Carabinieri Maurizio Bortoletti
Colonnello dell’Arma dei Carabinieri Maurizio Bortoletti

Sino ad oggi, – conclude il Portavoce del Movimento NOI – non si può nascondere che ai mille proclami del Presidente della Regione, che apparivano in verità risolutivi, nulla è succeduto.

Gaffe del Presidente della Commissione Cultura Domenico Frammartino sui 90 milioni di euro del Centro Storico.

Il Comune di Cosenza

a cura della Redazione

Nel corso di un’audizione della Commissione Cultura del Comune di Cosenza nel corso della quale è stata audito l’ex Sottosegretario ai Beni Culturali Anna Laura Orrico, il Presidente della Commissione Domenico Frammartino, evidentemente tratto in inganno da un gioco di parole, ha commesso una gaffe che il Movimento civico NOI tiene a precisare. Nella sua pagina social infatti il Presidente scrive “sua la iniziativa in virtù della quale Cosenza potrà a breve beneficiare di un finanziamento di 90 milioni di euro nella valorizzazione del suo bellissimo Centro Storico...”. Essendo la Commissione Cultura il luogo nel quale essa viene sublimata, e la politica, dal suo canto, è arte della realtà, bisogna dire che i 90 milioni di euro sono giunti a Cosenza grazie all’incontro tra il Ministro Dario Franceschini in persona, l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano Francesco Nolè e la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” autrice di COSENZA CRISTIANA, il progetto di valorizzazione dei Beni Culturali del Centro Storico grazie al quale il Ministro, persona estremamente competente, ha deciso di inserire Cosenza tra le 4 città finanziate con i fondi CIPE. Tutto ciò innanzi agli autorevoli organi della stampa incluse RAI Calabria e SIR Agenzia dei Vescovi.

Ciò accadeva nel novembre del 2017 e Anna Laura Orrico diventava Sottosegretario solo due anni dopo. La stessa se è vero che sarebbe stata lei, come si evince dalla nota del Presidente Frammartino, dovrebbe pubblicare l’atto di Governo con il quale ha disposto i 90 milioni di euro per la Città Storica di Cosenza. Ma vi è di più. Sempre lo stesso Presidente Domenico Frammartino attribuisce anche l’idea di una Fondazione Comunale per la gestione del Teatro alla stessa Orrico, quando è noto poiché scritto nei programmi politici delle scorse Amministrative che trattasi di parte fondamentale del programma politico del Movimento civico NOI l’Istituzione della “Fondazione Cosenza” che, per di più è motivo di alleanza del Movimento civico NOI al ballottaggio a sostegno dell’elezione del Sindaco Franz Caruso il quale, ha accettato questo ed altri due punti fondamentale come la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza e la realizzazione della Cittadella della Vita. Dunque doppia gaffe per un uomo che certamente sarà in buona fede ma al quale suggeriamo di verificare sempre ogni notizia. Qui di seguito l’elenco certificato delle date in maniera tale da consentire al Presidente Domenico Frammartino di fare la sua smentita a tutela dell’onore della Commissione Cultura del Comune di Cosenza che, certamente, non è luogo che può mutuare un falso. Il Movimento NOI chiede al Presidente della Commissione Domenico Frammartino una immediata rettifica perché sul lavoro non si scherza e, nessuno abuso di potere o prevaricazione, passerà inosservata a tutela dei Diritti fondamentali dell’uomo in generale e dei lavoratori in particolare.

Quotidiano del Sud – Mercoledì 29 Novembre 2017

Il 21 giugno 2017 la Fondazione “Paolo di Tarso”, incoraggiata a rendere disponibili le proprie tecnologie proprietarie e competenze dal Movimento NOI, scrive all’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano proponendo il progetto che prevedeva la realizzazione della digitalizzazione dei Beni Culturali delle Chiese del Centro Storico al fine della valorizzazione e tutela da calamità naturali. Nasce la Piattaforma “COSENZA CRISTIANA” (www.cosenzacristiana.it) che viene presentata alla Città nella Sala degli Stemmi il 5 novembre 2017.

Agenzia Sir
Agenzia Sir-data 28 novembre 2017

Quattro giorni dopo, il 9 novembre 2017 la Fondazione “Paolo di Tarso” scrive al ministro Dario Franceschini e lo invita ad inaugurare, della Piattaforma, il primo Museo Digitale Italiano composto da centinaia di opere d’Arte presenti nella Città Storica. Il 27 novembre 2017 alle ore 16:30 il Ministro Dario Franceschini raggiunge la Sala degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile e inaugura il Museo Digitale che definisce “un Capolavoro”. In questa sede, colpito dalla bellezza del Patrimonio culturale digitalizzato, comunica che avrebbe contribuito alla riqualificazione urbana della Città Storica di Cosenza inserendola tra i quattro centri storici del Sud finanziati dal CIPE. Il Ministro mantiene la promessa ed il 28 febbraio 2018, con apposita nota stampa, il Ministero dei Beni Culturali comunica l’avvenuto finanziamento alle città di Napoli, Cosenza, Taranto e Palermo (vedi nota stampa del ministero). Vale la pena di ricordare che falsa fu anche la notizia relativa ad un avvenuto intervento della politica locale e regionale al fine dell’ottenimento del finanziamento poiché nel verbale della citata Cabina di Regia presso il ministro per la Coesione Territoriale ed il Mezzogiorno del 14 febbraio 2018, non risultava alcun intervento da parte della classe politica che vantava l’intervento. 

Fabio Gallo: nel Comune di Cosenza il toro chiama cornuto l’Asino

Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza

Accusare il Sindaco di Cosenza Franz Caruso per le conseguenze causate dalla mala gestione dell’Amministrazione Occhiuto, è gravissimo. E lo è ancora di più, in un momento di grande crisi come quello che stiamo vivendo e subendo, utilizzare i mezzi di comunicazione per disorientare i cittadini che sono gli unici a pagare con le loro tasche il pesantissimo dissesto finanziario provocato da 10 lunghi anni di manica larga, al punto tale, da avere creato un buco per centinaia di milioni di Euro e conseguentemente causato tutti quei disservizi ai cittadini che oggi, proprio a causa del dissesto, devono essere necessariamente limitati. Un gravame, quello dell’amministrazione delle feste e dei festini, che ha generato conseguenze come una vera e propria guerra, partendo dall’abbandono mirato della Città Storica di Cosenza capitale di storia, cultura, memoria e micro economia sociale.

Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI
Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI

Per non parlare del settore Welfare letteralmente piagato da decine di comunicati stampa suggestivi, inaugurazioni di sedi mai utilizzate e incapacità di programmare che, oggi, hanno dilatato in maniera smisurata le sacche della povertà che, non fosse stato per la grande opera del volontariato laico e di coraggiosi parroci, si sarebbe giunti ad una storica violazione dei diritti umani. Ma bisogna aggiungere e senza mezzi termini, il danno creato al mondo della cultura, delle belle arti e dello spettacolo con l’abbandono del Teatro di Tradizione Alfonso Rendano culturalmente declassato, evidentemente colpevole di sorgere nella Città Storica.

Telesio si rivolta nella tomba.
Periferie abbandonate, cementificazione massiva, distruzione di Viale Mancini, lo scandalo dell’ex Jolly Hotel, Piazza Bilotti ad oggi ancora sotto sequestro perché considerata in parte pericolosa, BocsART realizzati e abbandonati per anni, risorse idriche portate al lumicino, strade impraticabili, verde pubblico abbandonato, nessuna programmazione dedicata al mondo dei giovani, diversamente abili rinchiusi nel perimetro del loro dolore insieme alle famiglie, incapacità di dare vita ad un Ufficio Europa in grado di affrontare questo momento cruciale del PNRR, sono solo una piccola parte di quando dovrebbe indurre chi parla oggi a sproposito, a chiedere scusa non all’attuale Sindaco, ma ai cittadini di Cosenza. Con ciò non giustifichiamo nessun atteggiamento implosivo dell’Amministrazione Pubblica di oggi. In ogni caso, onde evitare che il toro chiami ancora cornuto l’asino, invitiamo il Sindaco di Cosenza a denunciare pubblicamente tutti i motivi per cui molti servizi dovranno essere ridimensionati. Prossimamente il Movimento NOI che fino a prova contraria è parte della maggioranza, chiederà accesso civico agli atti al fine di verificare rigo per rigo cosa è accaduto nella gestione di settori che riteniamo strategici per lo sviluppo civico e culturale della Città. Lo dichiara il Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI, Fabio Gallo, referente per il Mezzogiorno di “Alleanza Civica dei Popolari“. 

Leggi anche “Abecedario della cattiva amministrazione”
http://noimagazine.it/2019/10/abbecedario-della-cattiva-amministrazione-il-duo-occhiuto-santelli/

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