Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza

di Fabio Gallo/portavoce nazionale/e Delegati

La pessima amministrazione del Sindaco Mario Occhiuto e della sua Giunta, giorno 16 Ottobre 2019 è stata posta definitivamente con le spalle al muro dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, che ha dichiarato il “dissesto finanziario” del Comune di Cosenza.

A guidare l’Amministrazione Occhiuto è stata anche l’on. Jole Santelli, deputato di FI con delega da vice Sindaco e Assessore al Centro Storico. Sulle sue spalle, attesa la lunga esperienza politica, pesa il maggiore fallimento politico della sua carriera che oggi registra la più brutta e conclamata pagina di storia amministrativa di Cosenza.

Se dai rilievi delle Sezioni riunite della Corte dei Conti che ha dichiarato il Dissesto Finanziario del Comune di Cosenza, emergono parole come “omissione di adeguata documentazione che comprovi la legittimità di numerose trascrizioni di poste di bilancio” e “trascrizioni false”, a Cosenza si prevede la desertificazione della classe politica attuale, poiché sarebbe provabile il “dolo” ai sensi dell’art. 6, comma 2, d.lgs. 149/2011 quale richiamato dal citato art. 243 quater, comma 7, T.U.E.L., che prevede l’incandidabilità di Sindaco, Giunta e Consiglieri per dieci anni.

Amministrazione occhiuto, abbecedario, movimento NOIIL MOVIMENTO NOI E L’OPPOSIZIONE EXTRACONSILIARE
Sin dal giorno della sua istituzione il Movimento NOI, grazie ai suoi Dipartimenti e attivisti, ha cercato di limitare i danni della mala politica, portando in Città un nuovo modo di fare opposizione ferma, ma sempre rispettosa della dignità delle singole persone. Lo ha fatto denunciando apertamente, scrivendo a Ministri, Uffici ministeriali, Prefettura e Magistratura, quando non si è potuto fare a meno di farlo. Il Comune ha sempre taciuto, non ha mai risposto. Oggi, si è giunti a quanto si sarebbe voluto evitare. Ma poiché il rischio di cadere dalla padella alla brace, e cioè di avere un domani in Consiglio comunale persone professionalmente incapaci e incoscienti che potrebbero procurare danni peggiori (al peggio non c’è mai fine..), desideriamo ricostruire le macroscopiche questioni che hanno animato il nostro dissenso di “Movimento di Opinione” che ascolta il cittadino, in un “Abbecedario” della mala politica cosentina dedicato a chi volesse fare politica. Contestualmente, non sfuggirà al lettore la ferma “opposizione extraconsiliare” del Movimento NOI, come è stata definita dagli Organi della Stampa.

In fondo all’articolo, il lettore troverà alcune locandine relative alla battaglia civiche del Movimento NOI.

“L’ABBECEDARIO DELLA CATTIVA AMMINISTRAZIONE” CHE HA PORTATO AL DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI COSENZA A GUIDA MARIO OCCHIUTO -JOLE SANTELLI.
L’Amministrazione Occhiuto – Santelli è decollata nella sua seconda rielezione con il 60% di preferenze, drasticamente crollate immediatamente dopo, a causa di una linea amministrativa in contraddizione con le promesse elettorali e che le cronache hanno bene evidenziato. Ricordiamo i massicci sprechi di fondi pubblici (luminarie 365 giorni all’anno, feste e festini e inaugurazioni da centinaia di migliaia di euro), l’assunzione di personale non necessario a dispetto di chi aveva legittimamente vinto un concorso e poi tutelato e integrato dalla Giustizia Amministrativa. Ricordiamo le scandalose politiche di cementificazione massiva, il clamoroso abbandono della Città Storica e la relativa migrazione di un intero campo Rom nel cuore del Centro Storico, l’abbandono di opere pubbliche incompiute in grado, se ultimate, di procurare lavoro. L’abbandono delle periferie, le grandi discariche sulla riva del Crati, la scandalosa inversione a “U” sul caso Metro, la distruzione di Viale Mancini e la conseguente negazione dei diritti dei cittadini (consultazione popolare), lo scandalo della demolizione dell’ex Jolly Hotel (senza esserne il Comune proprietario), il costante attacco per mezzo dei social ai cittadini che reclamavano i propri diritti, l’interruzione della circolazione automobilistica priva di alternative e il conseguente incremento del caos nella Città, il biasimevole rinvio per mesi e mesi della decisione del “dove” costruire il Nuovo Ospedale Pubblico (a costo di perdere i fondi), la pedonalizzazione selvaggia e nemica del verde e dell’ambiente, l’interruzione di Via Roma, lo scandalo di Piazza Bilotti fatta passare per idea sostenibile ma che in realtà ha solo interrato il gigantesco parcheggio per costruire una gigantesca piazza di cemento priva di verde, il fallimento e inutilizzo dei BoCS ART, la carenza cronica di risorse idriche, la disseminazione di rifiuti dovuta ad un pessimo sistema di raccolta che ha creato migliaia di mini discariche a cielo aperto, il “muro della vergogna” di Contrada Massa, la morte della stagione lirica nel Teatro di Tradizione A. Rendano e molto altro. In ogni caso, un’amministrazione che ha interrotto il dialogo con i cittadini, ripiegata su una ristretta cerchia di persone che hanno concorso al “grande spreco”.

Da oggi, tutti potranno cambiare casacca politica ma a perseguitarli saranno i loro nomi che ormai in tanti, non vogliono più sentire pronunciati.

Stessa cosa dicasi per Assessori e Consiglieri comunali, tranne alcuni dell’opposizione, responsabili anch’essi dei “danni collaterali” che i cittadini di Cosenza hanno subito e subiranno, pagando dalle loro tasche e subendo, tra l’altro, caos e cantieri non voluti per anni e anni. A proposito di “danni collaterali”, ne elencheremo alcuni da non dimenticare.

Una sconfitta politica grave, gravissima,    di cui “noi” vogliamo parlare riproponendo un nostro redazionale già pubblicato mesi addietro e aggiornato ad oggi, nel quale abbiamo mostrato immagini che non possono essere contraddette.

COSENZA: LA GIUNTA OCCHIUTO E LA SCONFITTA DELLA DEMOCRAZIA
Ma è anche la sconfitta per la Democrazia
della quale sarebbe dovuta essere garante l’Amministrazione Occhiuto che ha, invece, chiuso il dialogo con i cittadini anche quando essi chiedevano di esprimere il loro parere con petizione popolare sull’inutile Metro. Ricordiamo, in tal senso, l’inversione a “U” di questa Amministrazione che venne rieletta per avere sostenuto il NO alla Metro per poi, una volta conquistate le poltrone, utilizzarla per un braccio di ferro con il Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio. Sul caso, pendono indagini della magistratura. La Metro si sarebbe fatta solo se la Regione avesse finanziato all’Amministrazione Occhiuto la realizzazione del parco del benessere, di una cabinovia e un museo dedicato ad Alarico di cui nulla di concreto esiste. Di fatto, ad oggi, è stato distrutto l’utilissimo e intelligente Viale Mancini, il vero Parco del Benessere verde e attrezzato, per farne un nuovo chilometrico lastricato di mattonelle e cemento privo di significato per le esigenze del territorio. Un chiaro errore politico che ha letteralmente calato nel caos la circolazione cittadina, fatto chiudere attività commerciali, aumentato esponenzialmente il traffico in Città (vedi foto sotto).


Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

AMMINISTRAZIONE OCCHIUTO: NON SOLO DISSESTO FINANZIARIO MA GRAVI “DANNI COLLATERALI”
Ciò che la comunicazione “suggestiva” e di parte non è riuscita a nascondere ai cittadini, nonostante il supporto di decine di profili fake e pagine disseminatrici, sono i gravissimi “danni collaterali” costituiti non solo dal dissesto finanziario, ma da tutto ciò che avrebbe potuto produrre e non ha prodotto, come le “opere non utilizzate o incompiute”, o dalle opere realizzate e non utilizzate, con grande dispendio di fondi pubblici. Ne citeremo alcune.

IL “PARCO ACQUATICO DEL FIUME CRATI” ABBANDONATO E DEVASTATO
Ora, vediamo qualche immagine del Parco Acquatico del Fiume Crati, inaugurato alla fine del mandato del Sindaco di Cosenza Perugini e poi, abbandonato e oggetto di azioni vandaliche e razzie. Per tutta la durata dell’Amministrazione Occhiuto, nonostante le molte campagne di segnalazione da parte del Movimento NOI, nulla si è mosso nell’Amministrazione di Cosenza e nessuna determina è stata assunta per completarne i lavori che avrebbero potuto dare molto lavoro ai giovani e animare il territorio abbandonato. A seguire, immagini realizzate il 22 Giugno 2019.

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza - tutto abbandonato
Parco Acquatico di Cosenza – tutto abbandonato

Cosenza-opere pubbliche inutilizzate“DANNI COLLATERALI” – BoCS ART, OPERE REALIZZATE E ABBANDONATE AL VUOTO PRODUTTIVO
Cosenza è Città d’Arte che pullula di artisti, creativi, designer, scultori, pittori, fotografi, musicisti, artigiani e di una Università. L’Amministrazione Occhiuto ebbe idea di realizzare lungo la sponda del Fiume Crati, a poche decine di metri del su citato “Parco Acquatico del Fiume Crati”, una lunga serie di BoCS ART in legno lamellato il cui scopo sarebbe dovuto essere quello di animare l’ambiente culturale della Città ospitando artisti di ogni ordine e grado. Ma il risultato, da anni, dopo qualche tempo di attività, è sotto lo sguardo attonito di tutti. Nei mesi, il Movimento NOI ha realizzato decine di servizi nel vuoto di questa opera che mostra l’assoluta incapacità dell’Amministrazione Occhiuto di programmare professionalmente Arte e Cultura. Inutile dire che anche questa opera avrebbe potuto portare molto lavoro ma si è preferito il nulla, e farla diventare opportunità per discariche a cielo aperto. E’ ovvio, infatti, che gli incivili profittano delle zone desertiche per abbandonare rifiuti di ogni sorta (vedi sotto).

BoCS ART, Cosenza
BoCS ART di Cosenza sul Lungo Fiume Crati – Abbandonati a poche sporadiche presenze negli anni
BoCS ART, Cosenza
BoCS ART di Cosenza sul Lungo Fiume Crati – Abbandonati a poche sporadiche presenze negli anni
BoCS ART, Cosenza
BoCS ART di Cosenza sul Lungo Fiume Crati – Abbandonati a poche sporadiche presenze negli anni – Immagine realizzata il 14 Ottobre 2019

COSENZA.CITTà STORICA.MARIO OCCHIUTO.IOLE SANTELLILA CITTA’ STORICA DI COSENZA: “CAPOLAVORO” DI ARTE E MEMORIA  ABBANDONATO DALL’AMMINISTRAZIONE OCCHIUTO
L’abbandono della Città Storica di Cosenza è da considerare un “delitto politico” del duo Occhiuto – Santelli. Cosenza è una delle più belle Città Storiche d’Italia che affonda le sue radici nei millenni di cultura greco-romana e giudaico-cristiana. Per comprendere bene e a fondo di cosa stiamo parlando, il lettore potrà visitare la Piattaforma www.cosenzacristiana.it, realizzata su proposta del Movimento NOI.

La responsabilità politica è ancora più grave se rapportata al fatto che la delega di Assessore al Centro Storico è stata assegnata alla deputata di FI Jole Santelli che, proprio in virtù della sua lunga storia politica nazionale, avrebbe dovuto colmare d’oro la sua Città o evitare lo scempio rinunciando alla delega come fece il suo collega Vittorio Sgarbi che si dimise appena nominato Assessore al Centro Storico, quando comprese che le politiche dell’Amministrazione Occhiuto guardavano altrove.

Responsabilità politica che si acuisce se si pensa che il duo Jole Santelli-Mario Occhiuto è forte dell’ulteriore presenza del deputato di FI Roberto Occhiuto, fratello del Sindaco. Una triade che ha l’intero partito di FI calabrese in mano, essendo la Saltelli anche coordinatrice regionale.

Un’amministrazione virtuosa avrebbe fatto della Città Storica di Cosenza il cuore delle nuove economie, come accaduto, ad esempio, a Matera i cui “Sassi” brillano nel mercato dell’economia del Turismo, a beneficio delle Aziende locali e del lavoro.

Davvero incredibile se pensiamo a tutti i protocolli d’intesa tra Sindaco Mario Occhiuto ed ex Rettore dell’Università Gino Mirocle Crisci, passati e ripassati dalla stampa locale, attraverso i quali la Città Storica di Cosenza avrebbe dovuto godere della presenza di migliaia e migliaia di studenti dell’UNICAL che avrebbero dovuto trasformarla in un contenitore di grandi speranze e intelligenze. Invece, dopo anni, il nulla. Nulla di nulla!

I “QUARTIERI SENZA CRISTO”
Testimonianza di incapacità amministrativa, il cuore della Città Storica è divenuta un “quartiere senza Cristo” con il trasferimento di ben mille Rom che hanno occupato abitazioni fatiscenti, pericolose per i bambini e di cui nulla o quasi si conosce poiché non esiste un censimento ISTAT dei presenti. Una grave situazione creatasi quando l’Amministrazione Occhiuto ordinò lo sgombero del gigantesco campo Rom che sorgeva accanto al ponte di Calatrava e ne impediva una inaugurazione evidentemente senza polemiche. Un problema serio, questo, che la prossima amministrazione dovrà risolvere se si vorrà rendere produttiva la Città Storica e, contestualmente, sviluppare un progetto di integrazione reale e non lesivo dei diritti di nessuno. (vedi le immagini sotto)

Cosenza - Città Storica
La Città Storica di Cosenza
Cosenza - Piazza XV Marzo - Il Teatro A. Rendano di Cosenza e la Biblioteca Civica
Cosenza – Piazza XV Marzo – Il Teatro A. Rendano di Cosenza e la Biblioteca Civica
cosenza, città storica, ztl
Città Storica di Cosenza – Foto tratta da CosenzaCristiana.it
cosenza, città storica, ztl
Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL
cosenza, città storica, ztl
Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL
Cosenza-centro storico-movimento noi-gianluca nava-patrimonio culturale
Scorci della Città Storica di Cosenza
Cosenza-centro storico-movimento noi-gianluca nava-restauro-beni culturali
Città Storica di Cosenza
La Cattedrale di Cosenza nel cuore della Città Storica
La Cattedrale di Cosenza nel cuore della Città Storica

jolly hotel, scandalo, mario occhiuto, jole santelli,L’AMMINISTRAZIONE OCCHIUTO E LO SCANDALO DELLA DEMOLIZIONE DELL’EX JOLLY HOTEL
Dell’Amministrazione Occhiuto lascia interdetti anche il suo procedere al di là delle Leggi dello Stato, come se vivesse in altra Nazione. In tal senso, ricordiamo un caso eclatante: lo scandalo dell’ex Jolly Hotel finito sulle cronache nazionali. Al di là dell’idea o dell’imbarazzante presenza di uno stabile che nulla centra con il contesto e che il Sindaco Mario Occhiuto avrebbe voluto museo dedicato ad Alarico, ciò che ha colpito è stato il “modus operandi” dell’Amministrazione Occhiuto che ha richiamato prima l’attenzione della Giustizia Amministrativa del TAR di Catanzaro e poi del Ministero dei Beni Culturali che hanno bloccato i lavori. Il Comune di Cosenza – incredibile a credersi – ha indetto la gara d’appalto, aggiudicata al vincitore e autorizzato cantieri. L’impresa, ovviamente, avendo vinto una gara lecitamente ha aperto il cantiere, tolto tutti gli infissi di ben sei piani oltre allo svuotamento di tutto l’interno. Poi, una mattina appare su Facebook il Sindaco Mario Occhiuto annunciando dalla sua pagina che tutto era pronto per l’abbattimento…., ma senza che il Comune di Cosenza ne fosse il legittimo proprietario. A Cosenza, accade anche questo. A bloccare subito i lavori è stato il TAR della Calabria su denuncia dell’ATERP legittimo proprietario che faceva notare con esplicita sentenza che il Comune di Cosenza non poteva abbattere ciò di cui non era proprietario. A pagare, sono le imprese e i lavoratori. Lo stabile attualmente è come nella foto in basso. E non è possibile sapere fino a quando, atteso l’arrivo dei Commissari. Il Movimento NOI ha presentato esposto alla Magistratura (vedi foto e video)

Il post del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto
Il post del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto
tar calabria, jolly hotel,cosenza, mario occhiuto, illecito
Il cantiere dell’Ex Hotel Jolly – Foto scattata il 6 Giugno 2018 ore 14:59 – 104 giorni prima della sentenza del TAR Calabria
La Città storica di Cosenza - A destra, l'ex Jolly Hotel oggi
La Città storica di Cosenza – A destra, l’ex Jolly Hotel oggi

ABBANDONO DI BENI PUBBLICI
A ciò si aggiunga l’assoluta mancanza di rispetto dei luoghi sacri come Piazza Santa Teresa abbandonata da anni al vomito e ai disgustosi residui delle movide. Ma anche all’incuria come accade alla centralissima Piazza Loreto, tra le parrocchie certamente più note della Calabria e cuore della Città, lasciata priva di illuminazione pubblica e manutenzione, come dimostrano quelle che un tempo erano aiuole e le due grandi fontane, lei cui immagini parlano da sole. Ma, invece, lasciata alla libera conquista di agenzie pubblicitarie che giungono all’istallazione di giganteschi led wall anche sul sagrato del luogo ove si esercita il culto divino. Ovviamente, dobbiamo ritenere, autorizzate dall’Amministrazione comunale (vedi foto e video).

Led Wall lasciato collocare dall'Amministrazione Occhiuto sul sagrato della Chiesa di Loreto - In primo piano anche prati e fontane abbandonate all'incuria
Led Wall lasciato collocare dall’Amministrazione Occhiuto sul sagrato della Chiesa di Loreto – In primo piano anche prati e fontane abbandonate all’incuria da anni
mario occhiuo-cosenza-commissariamento-corte dei conti
Piazza Loreto – Cosenza – Abbandono del bene pubblico da parte dell’Amministrazione Occhiuto
mario occhiuo-cosenza-commissariamento-corte dei conti
Piazza Loreto – Cosenza – Abbandono del bene pubblico da parte dell’Amministrazione Occhiuto

IL TEATRO DI TRADIZIONE SENZA STAGIONE LIRICA
Anche la gestione del Teatro di Tradizione Alfonso Rendano, tra i più belli in Italia, è finita sulle cronache nazionali per lo scandalo relativo all’assenza della stagione lirica. E’ noto che proprio la Stagione lirica è il cuore dei Teatri di Tradizione italiani cui è affidato il compito di riproporla nel tempo. Un decadimento culturale che ha pesato e pesa molto sulla Città di Cosenza, sempre molto attenta alle attività del Teatro di Tradizione. Per contaminazione, anche la Biblioteca Civica, collocata a pochi metri dal Teatro Alfonso Rendano, è caduta in un mortale letargo dovuto sempre alla pessima amministrazione politica di questi anni che lasceranno un vuoto non indifferente da recuperare, soprattutto per la sovraesposizione dei cittadini in termini di tassazione, dovuta al dissesto finanziario che si dovrà compensare (vedi foto)

Il Teatro di Tradizione Alfonso Rendano di Cosenza - Foto Rete
Il Teatro di Tradizione Alfonso Rendano di Cosenza – Foto Rete
Il Teatro Alfonso Rendano e la Biblioteca Civica di Cosenza
Il Teatro Alfonso Rendano e la Biblioteca Civica di Cosenza

COSENZA, CEMENTIFICAZIONE,MARIO OCCHIUTOCEMENTIFICAZIONE MASSIVA IN CONTRASTO CON I DETTAMI DELL’AGENDA 2030 IN TEMA DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Anche grazie alle recenti manifestazioni sui mutamenti climatici i cittadini si sono interrogati se le gigantesche opere di cementificazione volute dal Sindaco Mario Occhiuto hanno logica in un territorio attraversato da due fiumi e vocato alla valorizzazione del verde pubblico. E’ stato detto che per eliminare il traffico dalla Città bisognava eliminare il parcheggio della ex Piazza Fera, oggi Piazza Bilotti. Invece, è stato solo spostato sotto terra e sovrastato dalla più grande piazza di cemento della Calabria. Il risultato è stato il caos e l’intensificazione del traffico e conseguente tossicità dell’aria che include, non solo migliaia di abitanti, ma migliaia di bambini delle due scuole, oggi, letteralmente avvolte dal traffico in salita. Si è puntato tutto sulla realizzazione del Ponte di Calatrava che, oggettivamente, li dove è stato realizzato, non serve a nulla. E’ stata pedonalizzata permanentemente gran parte della Città che oggi non solo non è più accessibile (chiudono i commercianti..), ma a causa di ciò, sono precluse le strade che potevano rendere raggiungibile l’auspicato Nuovo Ospedale di Cosenza, ove immaginato da questa Amministrazione in continuità con quello già esistente (vedi recenti foto di Corso Mazzini e Viale Mancini e Piazza Bilotti)

mario occhiuto-cementificazione massiva
Ulteriore gigantesca piattaforma di cemento per la pedonalizzazione di un tratto di Corso Mazzini
cosenza, mario occhiuto, cemento, movimento noi,
Ulteriore gigantesca piattaforma di cemento per la pedonalizzazione di un tratto di Corso Mazzini
la grande cementificazione in occasione della realizzazione del così detto "parco del benessere"
la grande cementificazione in occasione della realizzazione del così detto “parco del benessere”
Piazza Bilotti di Cosenza-la Grande piazza di cemento
Piazza Bilotti di Cosenza-la Grande piazza di cemento – clicca e ingrandisci

I Cittadini, a giusta ragione, lamentano da anni politiche in dicotomia con le più basilari logiche mirate al rispetto dell’Ambiente e del verde pubblico che all’Amministrazione Occhiuto piace declamare ma non vi sono segni della sua attuazione.

E’ sufficiente pensare alle condizioni di abbandono del polmone verde rappresentato dall’antica Villa comunale, o prendere visione di come è stato trattato il letto dei fiumi in quella che è apparsa una chiara opera di devastazione ambientale, definita dall’Amministrazione “opera di pulizia” e che non ha tardato a sollecitare l’ira del mondo scientifico a delle associazioni a tutela dell’ambiente.

Il letto del Fiume Crati completamente spogliato della sua vegetazione
Il letto del Fiume Crati all’altezza dei BoCS ART (alle spalle del fotografo), completamente spogliato della sua vegetazione

ztl,-cosenza,-centro-storico, mario occhiutoQUELLA ZTL DI TROPPO SULLA CITTA’ STORICA ABBANDONATA DALL’AMMINISTRAZIONE – LA CRISI DIPLOMATICA CON LA CHIESA
Come si può dimenticare lo scandalo dell’estate 2018 causato dalla chiusura della Città Storica con un provvedimento ZTL ordinato dal Sindaco Mario Occhiuto? “Scandalo” perché sulla Città Storica già pesava da anni l’abbandono politico dell’Amministrazione Occhiuto. Un provvedimento fortemente criticato dal Movimento NOI poiché pose in gravissime difficoltà le aziende del territorio, tra le quali alcune furono costrette alla chiusura, a causa delle desertificazione che ne conseguì. Ad entrare in difficoltà a causa di questo assurdo provvedimento, fu anche l’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano con i suoi Uffici e tutte le opere di volontariato e assistenza agli ultimi alle quali il provvedimento impediva di raggiungere uffici e sedi relative alle  opere di carità. L’inadeguato provvedimento del Sindaco causò una crisi diplomatica pubblica senza precedenti nella Città di Cosenza tra Amministrazione Comunale e Arcidiocesi, soprattutto per i modi e le maniere con le quali Sindaco e collaboratori trattarono Arcivescovo e suoi collaboratori che, accogliendo le istanze dei cittadini, se ne fecero carico presso l’Amministrazione comunale.

Le lettere del Sindaco rivolte all’Arcivescovo Mons. Francesco Nolè farebbero scuola su come non si deve scrivere ad una autorità religiosa. Soprattutto, perché la ZTL fu revocata, prova che il Sindaco avrebbe potuto evitare di fare una pessima figura. Fecero scalpore i servizi del Movimento NOI che provavano come per lunghi periodi non si vedeva passare alcuno. (vedi foto e video)

Provvedimento ZTL nella Città Storica di Cosenza - Estate 2018
Provvedimento ZTL nella Città Storica di Cosenza – Estate 2018
Il Centro Storico di Cosenza all'epoca della ZTL voluta dall'Amministrazione Occhiuto
Il Centro Storico di Cosenza all’epoca della ZTL voluta dall’Amministrazione Occhiuto

LA DISTRUZIONE DI VIALE MANCINI CHE HA GENERATO IL CAOS
E’ solo il caso di accennare a quello che i cittadini di Cosenza hanno giudicato un vero e proprio tradimento politico: la questione relativa alla costruzione della Metro di superficie ritenuta inutile, dispendiosa e obsoleta dai cittadini e anche dal Sindaco Mario Occhiuto e dalla sua squadra che, incredibile a credersi, una volta eletti nuovamente alla guida della Città – anche grazie al voto dei NO METRO – le promesse fatte in campagna elettorale divennero SI alla Metro, consentendo la devastazione della bellissima dorsale Cosenza-Rende (Viale Mancini), decorata dal suo utilissimo parco verde attrezzato per lo svago di famiglie e cittadini dediti allo jogging (Guarda video del Movimento NOI).

Una delle locandine condivise in rete dal Movimento NOI
Una delle locandine condivise in rete dal Movimento NOI

Per non parlare del caos creato dalla pedonalizzazione “convulsa” peggiorata dall’apposizione di ZTL e impedimenti vari che, chiudendo una vastissima area centrale di una Città come Cosenza che ha nel suo centro Cliniche, Case di Cura, Ospedale e Pronto Soccorso, Banche, Uffici e sedi istituzionali governative come ad esempio la Prefettura, ha trasformato in un vero grande disagio la qualità della vita dei cittadini.  Per aggiungere solo un altro tassello al pietoso puzzle che caratterizza il rapporto tra Cittadini di Cosenza e Amministrazione Occhiuto, si devono citare anche la grande campagna pubblicitaria e le tante conferenze dell’Amministrazione e del Sindaco sul tema della “Smart City” conclusasi miseramente con la chiusura dei luoghi ad essa adibiti e al non funzionamento di tutti i totem digitali finanziati anche dall’Europa, disseminati in tutta la Città di Cosenza e completamente in disuso, oltre che in parte distrutti.

Le immagini sono solo un’appendice a sostegno di quanto sostenuto in questo redazionale dal Movimento NOI. Certamente possono sfuggire molte cose ad un’Amministrazione grande come Roma o Milano. Ma a Cosenza, un cittadina che dovrebbe essere un tutt’uno, ciò che vediamo non può essere solo frutto di dimenticanze. Montagne inaudite di rifiuti anche pericolosi di ogni genere abbandonati a pochi metri dalle acque del fiume, hanno solo un significato: disinteresse e incapacità di attuare politiche ambientali e di controllo vere, oltre che mancanza di rispetto per tutti i Cittadini e anche per la Magistratura.

Una discarica a cielo aperto a pochissimi metri dal Fiume Crati
Una discarica a cielo aperto a pochissimi metri dal Fiume Crati

Questa discarica piena di rifiuti di ogni sorta, alla data in cui sono state realizzate le immagini, era posta a pochissimi metri dal Fiume Crati sul quale insistono indagini della Procura della Repubblica di Cosenza definite “Cloaca Maxima”. Nonostante ciò, l’Amministrazione comunale di Cosenza sembra non vedere o preoccuparsi. A seguire la mappa di Google che mostra la distanza dal Fiume e alcuni dettagli della tipologia dei rifiuti. Grazie ad una serie di denunce pubbliche del Movimento NOI, si riuscì a far ripulire la strada che costeggia il fiume divenuta una enorme e pericolosa discarica.

Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - Mappa
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – Mappa
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – dettaglio rifiuti

IL MURO DEL QUARTIERE MASSA ACCANTO ALLA CHIESA DI SANT’AGOSTINO
La sera di Giovedì 14 Febbraio 2018, appena dopo il rientro a casa dei bambini che giocavano proprio li, accanto all’auto che vedete nella foto, crolla il muro sotto e sopra il quale, miracolosamente a quell’ora non passava nessuno. Si, perché la spalla del muro era anche la viuzza percorsa dagli abitanti. Il Movimento NOI è giunto tra i primi a verificare e le immagini che vedete sono relative a prima e dopo il crollo. L’incuria dell’Amministrazione comunale di Cosenza è stata tale da non provvedere alla sua riparazione neanche quando le lesioni erano di 10 centimetri, esattamente dove si è staccato il muro. Ma la vergogna non ha fine. Oggi, al di là di una impalcatura, tutto è fermo. Sono trascorsi 15 mesi ma nel centro sono stati effettuati lavori di ogni sorta, feste e festini, tagli di nastri e inaugurazioni costate centinaia di migliaia di euro. Ma quel muro, è ancora li, distrutto e con il rischio che possano franare le civili abitazioni. Le immagini del muro crollato e dei lavori fermi sono del Giugno 2019.

Contrada Sant'Agostino - Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant’Agostino – Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant'Agostino - Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant’Agostino – Cosenza. Il muro la notte del crollo
Cosenza - Contrada Sant'Agostino Rione Massa-Crollo del muro
Cosenza – Contrada Sant’Agostino Rione Massa- la mattina successiva al crollo del muro

Ed ecco il muro pericolante con il cantiere fermo da mesi, come si nota dalle immagini realizzate e integrate in data 23 Giugno 2019.

cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
Contrada Sant'Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

IL PLANETARIO INAUGURATO DI FRETTA E POI CHIUSO
Per comprendere i metodi di promozione dell’Amministrazione Occhiuto, dobbiamo parlare di rendering, le ricostruzioni preventive e animate che dovrebbero mostrare come sarà un’opera una volta completata. I Cittadini di Cosenza sono stati letteralmente invasi di rendering a dire poco suggestivi che mostrano un mondo completamente diverso dalla realtà, evidentemente con lo scopo di ingraziarsi l’opinione pubblica e tenerla buona in un mondo fantastico. Un esempio quello del Planetario voluto dall’ex Sindaco Giacomo Mancini e inaugurato il 6 aprile 2019 alla presenza di Mara Carfagna con tanto di festa completa, fuochi d’artificio e una illuminazione hollywoodiana, seguendo il rigoroso protocollo del “dare all’occhio per la stampa regionale..”. Le immagini che pubblichiamo nel nostro Abbecedario mostrano il trucco. A parere dell’Amministrazione Occhiuto le decine e decine di civili abitazioni non esistono. Completamente scomparsa una fetta di cittadini di Cosenza. Da quel giorno a tutt’oggi, il nulla, se pensiamo che a fronte delle decine di migliaia di turisti millantati dall’Amministrazione, per quasi tutto il tempo, al di là di sporadiche aperture, è chiuso alle migliaia e migliaia di turisti…che non ci sono. Le immagini sono state realizzate il 16 Giugno 2019. Prendiamo atto, in aggiornamento, che finalmente, dopo le continue proteste, appare un calendario di appuntamenti affisso alla porta d’ingresso.

Inaugurazione del Planetario di Cosenza
Inaugurazione del Planetario di Cosenza
Il rendering diffuso dall'Amministrazione comunale di Cosenza e la realtà
Il rendering diffuso dall’Amministrazione comunale di Cosenza e la realtà

Ed ecco il Planetario dopo due mesi; chiuso erbacce e lucchetti.

Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione

A seguire alcune locandine relative alle battaglie civiche sostenute quotidianamente del Movimento NOI, con lo scopo di ringraziare i suoi attivisti ed i Responsabili dei Dipartimenti.

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOICosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOICosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOICosenza, politica, Movimento NOI

Cosenza, politica, Movimento NOICosenza, politica, Movimento NOI