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II Puntata Radio NOI Giovani: “Rinascimento Umanista”, un progetto d’Economia antropologica

Movimento NOI - Popolari - Fabio Gallo - Eleonora Cafiero - Noi radio

Movimento NOI - Radio NOIa cura di Tommaso Vetere/

È andata in onda la II puntata di NOIRADIO GIOVANI a cura del Movimento NOI, con la volontà di piantare nel Mezzogiorno un albero dalle forti radici, in seno di una visione che abbraccia i giovani del Sud Italia e li invita ad essere una missione in questa Terra, destinando le proprie energie vitali verso il bene e la felicità, la democrazia e la libertà; un progetto d’economia antropologica che qui definiamo, per l’attinenza dei luoghi, come “RINASCIMENTO UMANISTA”.

Questo articolo è uno strumento per i giovani volto a condividere le idee all’interno di una crescente comunità, a partire dalla provincia di Cosenza, ma anche volto a creare reti ed utilizzare le nuove tecnologie mediatiche per costruire ponti e pozzi che siano fonti e foce di processi democratici, con l’obiettivo ultimo di aprire la politica al futuro. Ai giovani la possibilità di scrivere una nuova Pagina Bianca. Ai giovani la possibilità di contribuire al destino economico della propria regione. Dove destino rimanda anche ad una scelta; a breve si voterà, ma cosa sceglieremo? Noi Giovani cosa siamo disposti a fare? Siamo pronti a lottare? Potremmo governare? A seguire potrai ascoltare l’intera puntata e leggere alcune riflessioni tratte dagli interventi dei Giovani che hanno partecipato alla puntata.

Ascolta qui la seconda puntata:

Apriamo gli orizzonti della politica al futuro, dacché il futuro non esiste se non nelle scelte dell’oggi. facciamoci dono di una pagina bianca sulla quale scrivere di una nuova presenza in politica

fabio gallo

Fabio Gallo, Antropologo, Esperto di Intelligenza Connettiva e Gestione della Conoscenza, Portavoce Nazionale Movimento NOI

Fabio Gallo (Antropologo, Esperto di Intelligenza Connettiva e Gestione della Conoscenza, Portavoce Movimento NOI) – “Potremmo essere uno stato a sé, la logistica del mediterraneo, esempio in tutta Europa. È un momento importante di costruzione e ripensamento dell’Unione Europea,afferma Fabio Galloattualmente troppo fiscale e poco solidale. In questi processi di ripensamento il compito della democrazia è proprio quello di portare gli individui in società. Ci sentiamo figli di Don Luigi Sturzo e del suo senso pratico in grado di generare lavoro. Figlio di una borghesia contadina creò per primo le cooperative capaci di amministrare la terra ed i suoi frutti rendendo libero l’Uomo attraverso il Lavoro che è dignità. L’economia è un prodotto umano e per questo dobbiamo ripartire dall’uomo e dal suo contributo al progresso non solo tecnologico ma valoriale”. Intanto, oggi lanciamo la Piattaforma CALABRIA EXCELSAuna finestra sul mediterraneo” (leggi articolo) che confluirà all’interno del Digital Cultural Heritage Museum. Una nuova idea, dopo avere realizzato il Progetto Cosenza Cristiana che ha portato a Cosenza i noti 90 milioni di Euro, mirata a creare lavoro per chi sa raccontare l’Italia.

Cosenza Cristiana - presentazione al Ministro Dario Franceschini
Presentazione di COSENZA CRISTIANA al Ministro Dario Franceschini

La Calabria ha bisogno dei giovani, – continua Fabio Gallo – di politiche giovanili, di progetti, di nuove iniziative come di nuove economie. Come Movimento offriamo gratuitamente tutti i nostri strumenti, qui sopra elencati, al fine di sviluppare l’intelligenza connettiva nel Mezzogiorno. “

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Tommaso Vetere – Portavoce del Movimento NOI “Giovani”

Tommaso Vetere, Antropologo, portavoce del Movimento NOI Giovani, abilitato alla classe di insegnamento in filosofia e storia, volontario nelle Adozioni Internazionali – “Raccontare la Calabria con un nuovo linguaggio, – dichiara Tommaso Vetere – non abbiamo bisogno di diversi milioni per uno spot alla Muccino che produca un’immagine semplicemente estetica della Calabria, ma possiamo e dobbiamo fare molto di più, come insegna Karl Polany nella sua antropologia sostanziale, ovvero portando realmente i giovani ad interessarsi verso la politica e la redistribuzione delle risorse pubbliche: questo è il mio modo di vedere la politica. Siamo esclusi dall’economia e dalla società come giovani, dissentire è il primo modo di partecipare alla democrazia. Aderire alla storia oggi vuol dire lottare contro i fallimenti della globalizzazione, del capitalismo, della politica clientelare e familiare locale, generando ed immaginando nuove economie, contribuendo al destino economico della nostra regione; soprattutto, come ci dirà Mattia Tedesco, favoriti dal fatto di essere una periferia. Portare la voce dei giovani in politica, precisamente nell’amministrazione comunale e poi regionale. Per questo il Movimento NOI offre testate giornalistiche online e strumenti come la Radio e la Piattaforma Web Rete NOIper creare le nostre reti e parlare di progetti gratuitamente (NoiMagazine,  NoiRadio –  RETENOI), persone preparate, poi formazione sociale, culturale e politica. Cominciare a creare dei collettivi e reti tra istituzioni, università, persone e territorio. Il nostro intento è collocare la nostra regione nei processi globali, attraverso reti sempre più solide e solidali, che partano dal dono comune di un interesse collettivo verso la comunità ed il bene pubblico. In sociologia si parla di glocalizzazione, ovvero, dobbiamo far sì che il locale diventi globale, e non viceversa. Giuseppe Lanzillotta Chef ne è un esempio. Sta promuovendo i prodotti locali Calabresi dandogli una realtà, una forma e, soprattutto, un sapore esotico e peculiare della nostra terra.”

Giuseppe Lanzillotta - Chef
Giuseppe Lanzillotta – Chef

Giuseppe Lanzillotta Chef  “Noi abbiamo scelto di usare prodotti calabresi a km zero che provengono dalla Calabria o direttamente dalle nostre terre di famiglia. È una scelta sana ed ecologica. Siamo a Fuscaldo e proprio per questo abbiamo valorizzato un piatto che ne sia espressione, usando le alici ed il bergamotto di Reggio Calabria: lo spaghettone alici e bergamotto”.

“Caro Giuseppe, come creiamo reti sempre più solide per promuovere e far crescere la cucina calabrese? È possibile portare i prodotti calabresi nell’alta cucina internazionale e mondiale? Possiamo sviluppare e poi esportare percorsi culinari in Calabria verso il mondo? In fondo la nostra è la Dieta Mediterranea. Quanto è importante sviluppare l’E-Commerce? Come uniamo la cultura gastronomica alla cultura paesaggistica, artistica, storica e popolare dei luoghi? Come possiamo fare? Queste le domande ed i temi che i giovani vorrebbero portare in politica – afferma Fabio Gallo – ed affrontare con i professionisti del territorio. Dunque, invitiamo i giovani a scaricare Mdiet l’APP della Dieta Mediterranea presentata alla FAO, voluta dalle Nazioni Unite. Inseriamo le ricette di Giuseppe Lanzillotta all’interno dell’APP per dare un chiaro e concreto segno ai giovani. L’App è visualizzata in tutto il mondo. Invitiamo questi giovani a partecipare alla nostra Biennale della Dieta Mediterranea e diritti umani al cibo sano e all’acqua potabile”: http://www.biennaledietamediterranea.it.

Gian Michele Novello laureato in Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura

Gian Michele Novello, laureato in Scienze e Tecniche per l’Ambiente e la Natura  “La nostra regione manifesta molte potenzialità ma anche molte criticità. Dovremmo parlare di sviluppo rurale ed agro-alimentare. – dichiara Gian Michele Novello – Dovremmo promuovere le aree rurali per favorire l’occupazione in agricoltura e contrastare l’abbandono delle campagne, come lo spopolamento crescente dei piccoli paesini. Ci sono molti fondi a livello europeo per cominciare a strutturare queste visioni e politiche sociali-economiche. Dovremmo cominciare ad amalgamare, attraverso questi processi democratici, le visioni e le idee dei giovani, le loro energie, in simbiosi con i professionisti, i docenti, gli imprenditori calabresi e la politica: ma questa sarebbe la vera politica.”

“Uno dei fondi da te citati caro Gian Michele, – interviene Eleonora Cafiero – è il FEAD, che dispone circa di 100 milioni di euro; il problema di base è snellire la burocrazia, troppe attese ed assenza di opportunità per i giovani nei bandi. È di questo che dovremmo parlare ed è su questo che dovremmo lavorare con un team di avvocati e perché no, coinvolgendo gli studenti di giurisprudenza.”

Alessandra Scanga Archeologa - Guida Turistica
Alessandra Scanga Archeologa – Guida Turistica

Alessandra Scanga, archeologa, titolare presso Guide in Calabria  “Il primo punto per far incuriosire un turista – dice Allessandra Scanga – sono le immagini che lo fanno immergere in un posto, mi trovate pienamente d’accordo sull’importanza di usare i droni e le fotografie (Calabria Excelsa) per far conoscere la Calabria, i luoghi conosciuti ma anche quelli che non sarebbero visibili senza queste nuove tecnologie. Possiamo dematerializzare la bellezza della Calabria online.”

“Alessandra, il Giornale del Turismo.it è di nostra proprietà, – afferma Fabio Gallo – potete pubblicare sul giornale del turismo, per avere ulteriori link istituzionali da mandare in giro. Voi giovani dovete trovare maggiore risposta ma, soprattutto, un riscontro economico; dobbiamo fare in modo che chi vuole fare la guida turistica possa guadagnare bene; condizione necessaria per essere ben presenti su tutto il territorio. Dobbiamo anche investire sul turista perché costituisce un biglietto da visita quando torna a casa, se la sua opinione è positiva genererà nuove presenze.”

“Fabio, ho iniziato questo lavoro 7 anni fa – continua Alessandra Scanga – e devo dire che negli ultimi anni le presenze in Calabria sono in aumentato, quest’anno anche fino a dicembre. Quindi anche la Calabria sta vivendo una nota positiva riguardo il turismo. Alcune località turistiche stanno anche puntando sul turismo invernale, copiando quello che altre regioni stanno già facendo da tanto tempo. Ci sono molte richieste verso i Borghi come quello del Pollino, o di Civita (più antica fondazione albanese in Calabria e nel Sud). Molte richieste a Cosenza, una delle mete più gettonate, nonostante ci siano dei problemi riguardo il Centro Storico; poi scendendo ci sono Pizzo, Tropea, Scilla, Reggio, Gerace e Stilo. Un turista potrebbe proprio percorre questa rotta per avere un’immagine abbastanza chiara della Calabria (Calabria Excelsa). Ci sono i viaggiatori ed i turisti – continua Alessandra – i primi, cercano un turismo esperienziale. Cercano lo show-booking o la passeggiata nella lavanda a Campotenese; sono alla ricerca di esperienza da vivere! Poi ci sono i turisti veri e propri in cerca della cultura. Il turista italiano è alla ricerca della Magna Grecia, o della cultura bizantina, che comprende un po’ tutto, dal folklore alla gastronomia. Quindi ci sono molto tipi di turisti. Anche i nostri turisti italiani si stanno spingendo verso un turismo esperienziale, cercando la prossimità ed un maggiore contatto con la natura. È un turismo in evoluzione che noi operatori turistici stiamo osservando. “

“Quanto è necessario creare un team di giovani che si impegnino nel raccontare e far uscire fuori dalla Calabria un nuovo flusso di metadati positivo? Poiché esiste una narrazione molto forte ed egemone,- afferma Tommaso Vetere – purtroppo negativa, sulla Calabria; tuttavia, questa storia non è completamente vera, né può attribuirsi il pregio d’essere esaustiva, perché la Calabria ha una storia che in pochi conoscono, e questo fa sì che sia irreale. Dobbiamo riportare il Mezzogiorno nella storia, è soltanto così che porteremo gli stessi giovani verso le istituzioni e l’occupazione, collocando la nostra regione nei processi globali (glocalizzazione), studiando i suoi punti di forza e così gli anelli più deboli, sondare le necessità della popolazione, studiare le potenzialità economiche, fare politica attraverso la comunità ed investire sul futuro, i giovani.”

“Ad ascoltare questi giovani  – dichiara Fabio Gallo – la politica dovrebbe passarsi una mano sulla coscienza. Questi giovani fanno di tutto per studiare, per portare gente col turismo, ma insomma pulitelo questo Centro Storico! Come Movimento siamo gli unici che abbiamo portato i 90 milioni di euro a Cosenza ed ancora non li hanno utilizzati. Forse, se avessimo usato una commissione di giovani come voi li avreste già spesi tutti, la gente ora ne era felice e lavorava, mentre attualmente la situazione è imbarazzante; è per questo che, a spada tratta, abbiamo deciso di schierarci con voi giovani.”

Mattia Tedesco Studente di Scienze Politiche
Mattia Tedesco Studente di Scienze Politiche

Mattia Tedesco, Studente di Scienze Politiche, migrato in Calabria, costretto per il contesto economico e sociale a spostarsi poi in Irlanda con la fidanzata per poter costruire qualcosa. Come la storia di Antonio Bucalo, archeologo, costretto a migrare per trovare lavoro come archeologo in Grecia, quando voleva raccontare e lavorare nella sua terra, la Magna Grecia. – “Siamo individui che interpretano in maniera unica la realtà oggettiva a noi circostante. Le nostre storie – afferma Mattia Tedesco – sono intrise di storia, società ed economia; gli effetti che viviamo sulla nostra pelle non sono frutto della natura ma della società, è per questo che le povertà che viviamo individualmente, in realtà, sono comunemente vissute. Le nostre storie sono così accomunate; siamo molto più simili del nostro simile più di quanto vorremmo verosimilmente intendere. Magari quanto dico è banale per un umanista, però aiuta a connetterci con le altre persone, soprattutto in un periodo di forte corsa verso un individualismo sfrenato; ma se guardiamo alle emozioni, siamo molto più simili di quanto immaginiamo; e non siamo individualisti, siamo uomini, siamo pronti a donare. Attraverso la politica bisognerebbe far ravvivare il senso civico. Sviluppare le economie del dono, nuovi percorsi economici alternativi a quelli del mercato e dello scambio, soprattutto perché il sud è nella periferia e questo comporta degli svantaggi, ma anche dei vantaggi. “

“Noi abbiamo una piattaforma online, un social criptato, – dice Fabio Gallo – per riunirci e parlare di evoluzione, come del progresso, comunque della realizzazione delle cose che riguardano il bene comune, che migliori la vita di tutti quanti. A NOI interessa soltanto questo tipo di politica. Dobbiamo avere il coraggio di investire energie in voi giovani, di investire nella cultura, nella società e nella politica. Ti invito Mattia ad aiutare Tommaso e gli altri giovani ad accedere a RETE NOI: con le buone idee possiamo combattere la #malapolitica. I nostri strumenti sono i vostri strumenti. Dovunque siate, potrete condurre un programma, coinvolgere i vostri amici, l’importante per NOI è che questi strumenti servano al miglioramento della politica e del bene pubblico. Create un programma ad hoc con Tommaso Vetere, usate la web-radio che è mondiale, e create programmi con tematiche importanti per voi giovani del Sud”.

“Mi sarebbe sempre piaciuto creare un podcast dove noi giovani possiamo parlare, – continua Mattia Tedesco – vedo che lo abbiamo ed è gratis. Siamo responsabili di ciò che trasmettiamo ai posteri, come Telemaco, è l’archetipo perfetto; o essere Penelope, che tesseva il sudario, abbassiamo le nostre difese e vanità, riprendiamo a riunirci, intraprendiamo lotte calde, temi come la mafia. Creiamo una comunità di valore che si interroga sui propri valori ed i propri non valori, riportiamo in società ciò che ci appartiene, questo è aderire al proprio tempo, allo spirito del proprio tempo, altrimenti lasciamo la nostra vita in balia delle forze economiche e sociali. Non a caso il termine Comunità deriva da Communus, munus, dono: facciamo comunità! Grazie, oggi ho conosciuto una bella parte della Calabria.”

“Mattia, intanto grazie a te, – afferma Eleonora Cafiero – sai, io ho un sogno, forse ricalca quello di tutti NOI: vedere giovani come voi, preparati, pieni di energia, di voglia di fare bene, seduti su quelle poltrone dove, ormai da troppi anni, si sono appisolate persone che non hanno mai portato nulla alla nostra regione, ai nostri territori.”

Adrianne Kyjovsky artista
Adrianne Kyjovsky musicista a livello internazionale, violinista presso Sanremo Music festival 2018

Adrianne Kyjovsky, musicista a livello internazionale, violinista presso Sanremo Music festival 2018 – “Se si ha contatto con la musica e l’arte ogni giorno si impara a vedere il mondo sotto prospettive diverse. La musica abitua all’ascolto e questo ci abitua anche ad essere attenti a quello che ci dicono gli altri; – dichiara Adrianne Kyjovsky – questo è un grande potere della musica e dell’arte. L’arte è una via di mezzo tra l’uomo e Dio. L’arte rende credibile la possibilità di un creatore, con l’arte l’uomo si avvicina quanto più alla perfezione, al suo lato divino. Nel momento in cui un artista sta manifestando la sua opera è un momento magico. Se non c’è condivisione di arte e musica, non come prodotti o come un business, non c’è umanità, e di conseguenza anche l’economia senza l’uomo non può esserci. La musica potenzia l’uomo. Si connette alle altre arti al canto, ala danza, l’opera, al desine; l’arte è un mezzo per unire l’uomo e le diverse forme d’umanità.”

“Ricordiamoci della volontà di un giovane Calabrese, Mattia Salemme, di portare il suo progetto IOSUONOINCALABRIA!- dice Tommaso Vetere – Dovremmo creare uno sfondo legislativo e progettuale per creare un’area dedicate alle arti, e lo diciamo come comunità politica. Il Movimento NOI dedica una lista alle arti. Investire nella musica non vuol dire investire nella tossicità della movida, ma in una vita più matura, volta ad un progetto più ampio a livello politico, centrato sull’uomo, e quindi alle arti, alla composizione musicale, alle nuove esperienze; l’uomo è stato in questo mondo per dare vita, è questa l’evoluzione che viene dall’uomo”.

“Vedi Tommaso, – interviene Fabio GalloCentoventi giorni delle belle arti, nel più ampio museo digitale CALABRIA EXCHELSA, parla di beni culturali italiani, di arte e, per 120 giorni l’anno, promuoviamo gratuitamente gli artisti, gli artigiani dell’arte, i fotografi, come tutti quelli che hanno idee da portare nel mondo. Anche Adrianne potrebbe creare una sua pagina su questa piattaforma; e inoltre, in radio, su NOi Radio manderemo i tuoi bellissimi brani. “

Ida Luigia Tedesco, architetto, guida turistica abilitata
Ida Luigia Tedesco, architetto, guida turistica abilitata

Ida Luigia Tedesco, architetto, guida turistica abilitata – “In una terra come la nostra, quella che era la Magna Grecia, dove sono passati i conquistatori del mondo, non si tratta di rattoppare ma bensì di rivivificare questi luoghi. – afferma Ida Luigia Tedesco – La Calabria ha molte criticità dal punto di vista estetico ma anche politico. Il nostro Centro Storico può anche essere affascinante così, ma c’è bisogno di serietà perché una città storica è anche crogiuolo di economia. Firenze, Bologna, Todi, Noto, Siracusa, Segesta, Taormina, insomma, in altri luoghi fanno parlare le pietre e nel mentre i nostri centri storici vengono invece abbandonati: è un delitto che noi speriamo nel prossimo futuro si possa evitare. La Calabria è maledetta quanto meravigliosa, siam totalmente belli ma ci sono talmente tanti problemi che è difficile far emergere soltanto il bello. Purtroppo per noi guide turistiche è difficile raccontare, si pensi a Piazzetta Toscano, poiché già noi magari disponiamo di 40 cm di rialzato, dobbiamo far immaginare ai turisti la struttura quale era un tempo, ma accanto ci sono anche 70 cm di erbacce. È normale tutto questo in una città civile? Di normale in questo non c’è nulla. Il problema è politico a questo punto, dovremmo superarlo questo gap se volessimo far emergere le meraviglie di questa terra. Ci vorrebbero più persone che mostrino l’amore per la propria terra e ci vorrebbe uno sforzo politico maggiore.”

“Bisognerebbe far sorgere una coscienza politica autentica – afferma Fabio Gallo -, per questo bisogna utilizzare il bene culturale per produrre economia e lavoro, per portare lì d’avanti una persona a maturare la bellezza del significato dell’opera, poiché anche la Pietà di Michelangelo da sola, senza nessuna che la guarda, non viene compiaciuta. Lo sappiamo tutti bene che Piazzetta Toscano non può restare in questo modo. NOI domani voteremo! Non possiamo più permetterci cose del genere, così come non è possibile che tutti voi giovani non troviate ascolto dalle Istituzioni e dalla politica.”

Giovanna Spatola Studentessa di Archeologia
Giovanna Spatola Studentessa di Archeologia

Giovanna Spatola, studentessa di archeologia – “L’archeologia, come altre realtà in Calabria, soffrono per una carenza strutturale di fondi; – dichiara Giovanna Spatola – ad esempio, l’interesse verso la Calabria romana è scevro e debole, soffre di scavi non sistematici. È necessario occuparsi dell’ambito in maniera più capillare. Ma ci sono molti altri problemi, dal precariato ai salari minimi, che non permettono la sussistenza prevista invece dalla Costituzione. Una guerra tra poveri, veniamo spinti alla competizione ma nessuno ci insegna il valore della collaborazione, fondamentale all’interno di una equipe archeologica, ma in genere di qualsiasi comunità.”

“Vero Alessandra – afferma Fabio Gallo – Sai, abbiamo effettuato la digitalizzazione di Blanda. L’area archeologica è ora sul Digital Cultural Heritage Museum. Ma pensiamo all’area archeologica di Paludi, dove c’è la leggenda della gallina d’oro, e si narra di un tesoro. Perché con le nostre università non riusciamo a creare una grande area archeologica a livello internazionale? Ti fanno capire che qui non è possibile quando è tutto possibile. La nostra è una lotta sulle possibilità.”

“Fabio, deleghiamo il potere ai politici – continua Giovanna – pensando il nostro potere risieda soltanto nel voto: una espressione infinitesimale della nostra vera opinione. È il più grande errore in una democrazia. Non funziona così il meccanismo politico. Abbiamo invece bisogno che l’individuo partecipi alle società attraverso la sua opinione.”

NOI Radio.eu“Come scriveva Hannah Arendt, – afferma Tommaso Veterela vera banalità del male è quando l’uomo smette di essere uomo; ma come? Come può l’uomo smettere di essere uomo? Quando l’uomo smette di pensare perde la sua caratteristica peculiare. Così accade quando accettiamo le leggi sbagliate, siamo come colui che accettò le leggi naziste senza riconoscere la banalità del male: dissentire non è un sinonimo di devianza, ma alle volte è proprio sinonimo di pensare. Oggi dobbiamo dissentire di fronte le leggi sbagliate, di fronte una politica sbagliata. Dobbiamo tornare a pensare. Questa è la rivoluzione antropologica: creare una nuova economia umanista a partire dall’uomo, a partire da NOI, da una coscienza civica. Giovani candidiamoci, anche se prendiamo 10 voti, portiamo in politica persone capaci, persone che hanno studiato, persone disposte a generare canali democratici, canali comunicativi e flussi democratici”.

Movimento sturziano NOI“Cominciamo a lavorare insieme per un futuro più roseo. – conclude Fabio gallo – La politica è gestione del potere e redistribuzione delle risorse pubbliche. Se non partecipiamo alla politica deleghiamo il potere delle nostre vite ad altre persone che molte volte non agiscono per il bene collettivo. Fare politica è il primo passo per fare comunità e per contribuire alla propria democrazia“.

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Romanzo Cosentino 3: la leggenda della Principessa Cosenza e del Cavaliere Cristiano

Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo
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Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo

di Fabio Gallo/

Ho scritto un breve racconto per esprimere i sentimenti di un gruppo di amiche e amici dall’animo davvero nobile, con i quali ho condiviso la realizzazione del Progetto COSENZA CRISTIANA: la più grande opera di digitalizzazione dei Beni Culturali della Città Storica di Cosenza ai fini della valorizzazione della tutela da calamità naturali, grazie alla quale eccellente realizzazione il Ministro Dario Franceschini ha deciso, una volta inaugurata la Piattaforma www.cosenzacristiana.it nel Palazzo dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, di inserire la Città Storica di Cosenza tra le 4 Città del Mezzogiorno cui sarebbero stati attribuiti 90 milioni di Euro ciascuna, per la riqualificazione urbana. E di attribuirle il ruolo di Progetto Pilota.

Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo
Romanzo Cosentino a cura di Fabio Gallo

Amiamo profondamente il nostro territorio segnato da un profondo decadentismo sociale, morale e culturale di cui è responsabile la mala-politica nichilista e anticristiana i cui risultati sono la prova dell’incapacità di guardare al bene comune. Una forma di oscurantismo che grava sulle coscienze di tanti, assuefatti da una comunicazione priva di etica, non rispettosa della dignità altrui e sinonimo di odio e livore per chi ha capacità, per chi realizza e lavora a testa alta. Una piaga alla quale desideriamo rimediare con il nostro saper fare e saper realizzare progetti, al di là delle parole.

C’era una volta Cosenza Vecchia….

C’era una volta una Città Storica di grande bellezza che molti amavano chiamare “Cosenza Vecchia”. Una Città fantastica che ispirava il viandante e il pellegrino a percorrerla tutta in salita, fino a toccare il cielo con un dito, una volta giunti nel “Giardino Incantato” che molti amano chiamare “Villa Vecchia”, non riconoscendo il Paradiso.

Quel termine “vecchia” velava di nero la sua millenaria giovinezza ed il suo cuore romantico mortificato dai suoi amministratori. Quando le sue pietre chiamavano, infatti, essi si volgevano dall’altra parte, abbandonandola a se stessa.

Fu così che la bella Cosenza Vecchia, bella, bellissima come la più bella delle Principesse, decise di addormentarsi e morire a chiunque l’attraversasse. Anche la Natura, il buon senso, l’amor proprio e le Arti morirono con essa e sul suo volto oscurato dagli egoismi scrissero: “qui giace la Principessa Cosenza”

Calò il Silenzio della discordia tra politica, clero, cittadini, associazioni e comitati di quartiere che non riuscirono più a dialogare tra loro per la maledizione che la mancanza di concordia, procurò.

Trascorsero anni, decenni, fino a quando in una notte di luna piena un Cavaliere bardato e armato di spada di carità e misericordia di nome “Cristiano” l’attraversò e ascoltò un forte sospiro, nonostante fosse sordo al rumore degli zoccoli del suo cavallo.

Per il dono dell’esperienza del suo lungo viaggio, comprese che una maledizione imponeva a chiunque l’attraversasse di non ascoltare e non essere ascoltato. Quel lungo sospiro portato dal vento della vita, non già della morte, concesse al Cavaliere Cristiano di ascoltare la voce della bella Principessa Cosenza adornata di pietra, anima e spirito, impreziosita da mille e mille memorie, racconti di Mamme e Nonne ansiose di abbracciare il mondo al quale raccontare tanta vita vissuta.

“Bentornato, Cavaliere – disse la Principessa Cosenza attraversandolo con il suo soffio. Ricordo ancora le tue parole pronunciate tra le pietre della Cattedrale quando in ginocchio sussurrasti: ‘vado via e ti lascio il mio cuore di carne in cambio di una pietra di queste mura antiche. Tornerò a prenderlo’

E così che una Luna piena e brillante come argento vide la Cattedrale restituire il cuore di carne al Cavaliere e riprendere la sua pietra. Comprese, la Luna, che la sua luce non sarebbe riuscita mai a coprire quella sprigionata dal cuore di carne e oro del Cavaliere Cristiano e della sua spada d’amore infuocato per Cosenza.

Fu così che il braccio del Cavaliere Cristiano, sguainata e brandita la spada d’oro verso il Cielo, unita alla forza del destriero bianco di luce sollevatosi come a staccarsi da terra, ricadde con forza e ardore squarciando il velo nero che assopiva la Principessa Cristiana.

Il Cavaliere Cristiano fu travolto da tanta bellezza e pronunciò le parole che, chi attraversa la Città storica di Cosenza con cuore puro, può ascoltare nelle notti di luna piena:

“Sento come un Vento che viene da lontano,
attraversa la mia pelle e mi porta lontano.
Mi lascio vagare nell’immenso universo,
nel mondo senza tempo che solo con te ho ritrovato
e non è più perso”.

Fu in quella magica notte al chiaro di luna che dall’incontro tra la Principessa Cosenza ed il Cavaliere Cristiano, nacque una bellissima storia nota al mondo come “Cosenza Cristiana” che molti amano definire “Luce da Luce”.

www.cosenzacristiana.it 

A Cosenza, 9 Covid19 positivi in poche ore. Movimento NOI: vogliamo sapere

Covid 19
Covid 19
Covid 19
Covid 19

di Fabio Gallo – Portavoce Nazionale/

Gli organi della stampa hanno riferito di una bambina di circa 4 anni Covid19 positiva e sintomatica recatasi nell’Ospedale Civile di Cosenza nella notte di giorno 14 Luglio. Dopo poche ore, altri otto africani della stessa comunità sarebbero risultati positivi al tampone e posti in quarantena. Questa comunità di africani, riferisce il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in una sua nota resa pubblica attraverso i social, sarebbero cittadini di Cosenza e dunque, i primi cittadini di Cosenza ad avere contratto il Covid19. Nel corso della crisi che sembrava dai dati avessimo lasciato alle spalle, i Covid19 positivi giungevano nell’Ospedale Civile di Cosenza dalla provincia. Tra l’altro, gli scienziati che hanno campeggiato sui media nazionali, rassicuravano che il caldo avrebbe sterminato il Covid19. Ma così non è. Anzi, pare il contrario e lo ha dimostrato anche lo scandalo di Amantea.
E’ questione molto grave poiché pone una serie di interrogativi le cui risposte non possono essere sottaciute ai Cittadini ai quali si deve il diritto alla tutela della propria salute e, dunque, a conoscere la verità.
Chi ha portato il Virus a Cosenza dopo settimane in cui non si registravano casi di positività al Covid19? Quale è la complessa rete sociale del gruppo di africani? Sono ambulanti e frequentano i lidi, la popolata Corso Mazzini per acquisire clienti? Frequentano comunità religiose? Mense? Speravamo che nel giro di poche ore le Autorità locali convocassero una conferenza stampa con lo scopo di informare i cittadini di Cosenza, ma non abbiamo notizia. A ciò si aggiunga lo scandaloso trattamento dei “pacchetti” di immigrati Covid19 positivi giunti in Calabria, i primi ad ad Amantea, rinchiusi in palazzine e non inviati nelle strutture sanitarie per la cura, con grave violazione dei diritti umani sia degli ammalati che dei cittadini resistenti, che delle economie locali del turismo, ne traggono qual minimo di economia indispensabile per la sopravvivenza del territorio. Con ciò, la classe politica locale, regionale e nazionale, mostra una chiara incompetenza e superficialità che acutizza di molto la nostra preoccupazione. Attendiamo risposte e intanto scriveremo ai competenti Ministeri per chiedere immediate e dovute ispezioni.

NOI Radio.eu: la prima puntata dedicata ai Giovani

Movimento sturziano NOI
Bandiera del Movimento NOI

NOI Radio.eua cura della Redazione/

Cosa è successo durante la I° puntata NoiGiovani? Tiriamo un po’ le somme ricordandoci che l’origine della politica è il dialogos, da dia (giorno) e logos (discorso). È un discorso localizzato nel tempo e nello spazio in una comunità tra gruppi, donne e uomini che, fin dai tempi dell’agorà, continua a generare processi di partecipazione e competizione. Lo sfondo di questa puntata Radio è la realtà dei fatti: l’assenza del futuro in Calabria non è determinato da leggi naturali bensì dalla violazione di leggi sociali. I fenomeni che si generano da questi processi vengono nominati come mafia, corruzione o illegalità.

Tommaso Vetere - Portavoce del Movimento NOI "Giovani"
Tommaso Vetere – Portavoce del Movimento NOI “Giovani”

Tommaso, antropologo, volontario presso le Adozioni Internazionali, abilitato all’insegnamento di Storia e Filosofia, Portavoce del Movimento NOI “Giovani”.
Lanciamo RadioNoiGiovani, un nuovo strumento per aiutare i giovani a rivoluzionare la loro Regione? Come coinvolgiamo i nostri fratelli in un Movimento Giovanile per combattere la #malapolitica? E, come cambiamo paradigma? Da una terra senza futuro ad una terra del futuro? “Questa ragazzi è la nostra terra”. Cerchiamo giovani di fede, responsabili e preparati.

“Partecipa anche tu alla Storia, scriviamo insieme una Pagina Bianca”.

Scendiamo in piazza per dire No alla #malapolitica. Usiamo questi strumenti Radio per creare reti tra giovani e persone competenti sul territorio.

Andrea De Rosa, Sociologo, Movimento NOI Giovani
Andrea De Rosa, Sociologo, Movimento NOI Giovani

Andrea, Sociologo
“La notizia è sempre creata”.  Esiste una correlazione tra la cultura e lo sviluppo economico, ma come creiamo una Rete di informazione capace di dare la giusta informazione? Ciò che sappiamo del mondo deriva dagli altri e questi altri oggi sono i Mass-Media! Come possiamo utilizzare al meglio queste reti comunicanti?

“Ai giovani una nuova narrazione della Calabria”.

Marco Furchì, Studente di Ingegneria e Imprenditore
Marco Furchì, Studente di Ingegneria e Imprenditore

Marco, studente ingegneria ed imprenditore
investire per rimanere”. Creare percorsi turistici che uniscano arte, cultura, luoghi, storia, gastronomia ed economia. Questi strumenti Radio sono un ponte sociale importantissimo.

“La Calabria non è soltanto una giornata a mare, c’è molto di più da poter mostrare”.

Alessandro Pranno, studente di economia e neo-laureato in economia aziendale
Alessandro Pranno, studente di economia e neo-laureato in economia aziendale

Alessandro, studente economia e neo-laureato in economia aziendale,
Fare rete per combattere la disoccupazione e la migrazione, ognuno può dare il suo contributo”; dobbiamo fare una puntata sul micro-credito bancario ed in fondo strutturali europei? Come creiamo dei ponti tra l’università, la teoria, lo studio e la pratica come il lavoro sul territorio?

La nostra regione soffre dei più alti tassi di disoccupazione e migrazione giovanile.

Daniele De Caro, avvocato, laureato in scienze politiche
Daniele De Caro, avvocato, laureato in scienze politiche

Daniele, avvocato, laureato in scienze politiche,
“…noi che siamo cresciuti a pane e sogni”.

“non siamo sardine ma dei salmoni, andiamo contro corrente”.

Le tecnologie digitali e lo smartworking possono essere soluzioni utili per risolvere la migrazione e la disoccupazione? I giovani sono pronti ma sono stanchi e provano sfiducia verso la solita politica. Come creiamo una politica con la P maiuscola? Incontriamoci e parliamone.

Mattia Salemme musicista e studente al conservatorio
Mattia Salemme musicista e studente al conservatorio

Mattia, musicista e studente al conservatorio
Lancia il suo progetto “Io suono in Calabria”, un progetto che si basa sulla produzione musicale, che promuova i luoghi, la rete turistica e l’arte, nonché l’occupazione giovanile.

Dobbiamo creare Reti tra giovani artisti, professioni e giovani competenti, capaci di saper reperire i fondi dall’Ue.

Fabio Gallo - Portavoce del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo – Portavoce del Movimento sturziano NOI

Fabio, umanista, antropologo, esperto di intelligenza connettiva e gestione della conoscenza, Portavoce nazionale Movimento NOI
A seguito dell’invito del Papa Giovanni Paolo II dobbiamo dare voce ai giovani. Il Movimento Noi vuole piantare un albero che possa radicarsi in maniera profonda. Il futuro appartiene ai giovani, sono loro la radice. “Trasformare le pecore in leoni”.

Giovani la corruzione vi sta rubando il futuro e sta impoverendo le vostre famiglie. Dovete diventare dei leoni contro lo sciacallaggio politico.

Invitiamo i giovani imprenditori come Marco Furchí alla Biennale dei Diritti Umani, per la pace e l’acqua potabile, attraverso la nostra fondazione Paolo Tarso.

Lanceremo il portale “Calabria exchelsa” per mostrarvi la Calabria come mai l’avete vista.

Si chiama intelligenza connettiva; creiamo una Rete che migliori il rapporto tra utenza ed informazione gestendo il flusso di metadati provenienti dalla Calabria: esattamente cosa si sa sulla Calabria? Ai giovani il compito di una nuova narrazione.

La proposta di utilizzare il 50% dei fondi per lo spot di Muccino alle maestranze calabresi, creare una rete di artisti e professioni che promuovano l’economia umanista inesistente senza arte e cultura.

Il nuovo bando per i grandi eventi in Calabria esclude i giovani, come creiamo il futuro cosi? Su 24h di palinsesto RAI quanto spazio è dedicato alla Calabria? Manca un canale che promuova il made in Italy.

La necessità di studiare con giovani competenti nuovi progetti sapendo cogliere i nuovi finanziamenti UE. Portiamo progetti e proposte. Questa Radio è tutta per i giovani.

Per ascoltare la puntata clicca qui: 1° puntata Radio NoiGiovani

Scrivici a infomovimentonoi@gmail.con

Fabio Gallo: Ciao, Maestro! Grazie per tutto quanto il tempo.

Ennio Morricone
Ennio Morricone
Ennio Morricone
Ennio Morricone

Di Fabio Gallo

Si è spento il compositore e Direttore d’Orchesta Ennio Morricone! E’ stato una delle grandi Anime che mi ha aiutato a riaprire le ali, a risvegliare la Luce che era in me quando si spense. Lo ha fatto in silenzio, con la sua grande presenza di Uomo riservato, accogliendo la proposta di essere Presidente del “Premio Michelangelo”, per oltre un decennio, il più ambito riconoscimento culturale della Capitale.

Premio Michelangelo - Roma - Basilica Santa Maria degli ANgeli e dei Martiri - Ennio Morricone con Amii Stewart e Angelo Branduardi
Premio Michelangelo – Roma – Basilica Santa Maria degli ANgeli e dei Martiri – Ennio Morricone con Amii Stewart e Angelo Branduardi

Ideai quel riconoscimento perché il nome di Michelangelo si legasse ancora al mondo dell’Arte e lo responsabilizzasse, perché è l’Arte il principale ingrediente del Nuovo Umanesimo che in tanti auspicavano sottraendo ad esso, però, la sua vera spinta emozionale. Fu la mia prima iniziativa per la Basilica dello Stato, che Mons. Renzo Giuliano accolse e rese possibile. Ma il Maestro Morricone mi rese ulteriormente felice quando accettò di essere tra le anime portanti del Grande Giubileo della Danza sui Temi Sacri che progettai in occasione del Grande Giubileo dell’Anno 2000. Con Giovanni Paolo II tutto era possibile perché si sollecitasse l’Umanità a volgere la sua attenzione alla “Grande Bellezza” di questa esistenza.

Premio Michelangelo - Roma - Basilica Santa Maria degli ANgeli e dei Martiri - Amii Stewart interpreta la colonna sonora composta da Ennio Morricone "Il Segreto del Sahara"
Premio Michelangelo – Roma – Basilica Santa Maria degli ANgeli e dei Martiri – Amii Stewart interpreta la colonna sonora composta da Ennio Morricone “Il Segreto del Sahara”

Prese vita tra i ruderi della Terme di Diocleziano che il genio di Michelangelo trasformò in una Chiesa dedicata alla Vergine degli Angeli e dei 40.000 martiri cristiani morti per costruire le Terme. In quelle mura abbiamo vissuto anni e anni di Grande Bellezza ascoltando le sue note musicali amplificarsi sotto l’incredibile volta michelangiolesca e commuovendoci per le voci, come quella di Amy Stewart che catturava i nostri cuori intonando la colonna sonora del “Segreto del Sahara”. 

Fabio Gallo, ideatore del Premio Michelangelo presieduto da Ennio Morricone con Sergio Castellitto - Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma
Fabio Gallo, ideatore del Premio Michelangelo presieduto da Ennio Morricone con Sergio Castellitto – Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma

Tutto il mondo del cultura, del cinema, dell’arte era ossequioso nei suoi confronti, riconoscendo al Maestro Ennio Morricone, non solo il genio della composizione, ma quel qualcosa che i veri grandi artisti sanno fare al momento giusto. Nella nostra vita abbiamo ascoltato migliaia di colonne sonore ma le sue sono scolpite in quella parte di Tempo governata dall’alto, che non smetterà mai di esistere, né di porsi alle nostre spalle.

Premio Michelangelo - Roma -il Cardinale Darío Castrillón Hoyos consegna il riconoscimento al Capo della Guardia d'Onore del Qurinale
Premio Michelangelo – Roma -il Cardinale Darío Castrillón Hoyos consegna il riconoscimento al Capo della Guardia d’Onore del Qurinale

Quanta gioia nel “Premio Michelangelo” che ha saputo unire l’Arte, quella maestra, al mondo delle alte Istituzioni dello Stato, facendo convogliare tutti, magicamente e con discrezione, nella Fede. Si, perché quando ascolti la colonna sonora di Mission o la voce di Amii Stewart in un simile luogo, quello che lo scrittore statunitense Dan Brown definì il più mistico della Terra, comprendi che l’Essere Umano può elevarsi al punto tale, da toccare il dito di Dio Padre. 

Uno dei concerti del Premio Michelangelo di Roma - Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma
Uno dei concerti del Premio Michelangelo di Roma – Basilica Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma

Ciao, Maestro, e grazie. Grazie per davvero perché in quei grandi silenzi mi hai donato la tua presenza e mi hai reso ricco. Gli insigniti del “Premio Michelangelo” sono centinaia in tutto il mondo e oggi sono tutti uniti e sospesi nel tempo immortale di Dio che tu già, in cielo, dirigi con la tua bacchetta magica, letiziando il Paradiso.

LEA – Livelli Essenziali di Assistenza. Perché le regioni italiane non sono tutte uguali.

Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone – Responsabile settore Salute del Movimento NOI

a cura di Angelo Falcone – Delegato alla Salute Movimento NOI/

C’è un’elite che in Italia costituisce un’eccezione pur dovendo sulla carta rappresentare la regola. Dopodiché, la qualità dell’assistenza sanitaria di base fornita dalle Regioni italiane è suddivisa in tre tronconi, separati da altrettante nette fratture. Sia in termini di prevenzione che di cura, chi abita nelle aree del Centro e del Nord della Penisola, può contare spesso su quelle tutele che il servizio sanitario nazionale dovrebbe garantire ovunque. Cosa che invece non accade ai 14 milioni di italiani che risiedono dall’Abruzzo alla Sicilia che, costantemente, vengono trattati come cittadini di seconda fascia. E, in molti casi, devono rinunciare a servizi e prestazioni di base. Inevitabile che, a fronte di un simile scenario, la mobilità sanitaria lungo la Penisola non accenni ad arrestarsi.

Il monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) fotografa un Paese che marcia, almeno, a tre velocità. Le prestazioni e i servizi di cui parliamo, sono quelli che il Servizio Sanitario Nazionale deve, o dovrebbe fornire a tutti i cittadini gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, il tanto vituperato ticket. Questi servizi, garantiti dal gettito fiscale, dovrebbero essere il fulcro dell’assistenza sanitaria italiana. E la loro valutazione, in seguito all’introduzione del federalismo in sanità, è il principale indicatore dell’efficienza dei singoli servizi sanitari regionali.

Stato Regioni LeaMa, spesso, questa valutazione si basa su rilevazioni affidate alle autocertificazioni regionali e con soglie invariate dal 2015. Per cui, basarsi sui Lea, non è più uno strumento adeguato per verificare la reale erogazione delle prestazioni sanitarie e la loro effettiva esigibilità da parte dei cittadini. Detto ciò, considerando l’assenza di strumenti più efficaci, ed utilizzando i dati disponibili, veniamo a sapere che il 26.3% delle risorse assegnate dallo Stato alle Regioni tra il 2010 e il 2018 non ha prodotto servizi per i cittadini. Di fatto, un quarto dei soldi che avrebbero dovuto essere spesi per aiutare cittadini in difficoltà, sono andati in fumo senza lasciare tracce.

Mobilità SanitariaCi sono almeno due conseguenze che scaturiscono da un’erogazione ridotta dei Livelli Essenziali di Assistenza: l’aumento della mobilità sanitaria e l’impatto sulle prospettive di vita. Per far fronte alle inadempienze delle proprie Regioni, nel 2018 quasi un milione di italiani si sono allontanati da casa per sottoporsi a esami diagnostici, interventi chirurgici o altre terapie. I cittadini sono partiti dal Mezzogiorno per curarsi, in linea di massima, dalla Emilia – Romagna in su. Scegliendo di farlo o, peggio ancora, trovandosi obbligati, in assenza di soluzioni affidabili e tempestive a pochi chilometri dalla propria residenza. Ancora più rilevante è l’impatto che le disuguaglianze nell’offerta sanitaria generano in termini di prospettive di vita. Come dimostrano le statistiche dell’Istat, un cittadino calabrese corre il rischio di vivere mediamente 18 anni in meno in buona salute rispetto a un coetaneo altoatesino. Per spostarsi, d’altra parte, c’è bisogno di danaro. E chi non ne ha a sufficienza, finisce per evitare di curarsi: sorte che in ogni anno riguarderebbe all’incirca 4 milioni di italiani. A tutti gli effetti, Italiani di serie C.

Cristian Tarsia Movimento NOI su dimissioni Pippo Callipo

Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia – Movimento NOI

 

a cura di Cristian Tarsia/

Se potessimo avere un sondaggio sulla ricerca più cliccata, oggi Pippo Callipo ne sarebbe
l’indiscusso protagonista. L’abbandono di un posto privilegiato incuriosisce buoni e cattivi, onesti e disonesti. Ancora una volta, l’imprenditore calabrese spiazza il mondo della mala-politica, che più volte ha provato a mettergli il guinzaglio, senza mai riuscirvi. Una rinuncia alla sporca complicità, ad una LITURGIA che è estranea a quei valori che egli sperava di portare in seno all’assise regionale. Eppure una lezione, anzi, un teorema è stato ampiamente dimostrato: Pippo Callipo ci ha ricordato quanto sia importante essere LIBERI, LIBERI DI FATTO.

Pippo Callipo
Pippo Callipo

In terra calabra si è liberi quando si ha in primis di che vivere, e la politica tradizionale ci ricorda di avere per noi tutt’altri progetti, ogni dannato giorno. La Calabria tutta, all’interno dei suoi 800 chilometri di costa paga il prezzo di questa assurda sudditanza. Una persona perbene non poteva fare altrimenti. Non dopo l’esempio dato ai propri lavoratori, non dopo aver dato una possibilità di riscatto a persone desiderose di rifarsi una vita, NELLA LEGALITA’.

Chi ha vissuto e vive di politica, non troverà mai il coraggio di un atto tanto dignitoso.

Provate a dirlo adesso che SIAMO TUTTI UGUALI! Su questo principio va fondato un soggetto nuovo, inclusivo, pulito, distante anni luce dal volgare protagonismo. Fino ad oggi
alle liste di idee sono state preferite quelle di nomi, di aspira-voti e poltronari. Callipo ha fatto il primo passo, la casta va demolita.

Aggressioni a Medici: Il SUL in Conferenza Stampa a Cosenza

Pronto Soccorso
Pronto Soccorso - Immagine generica tratta dalla Rete

Pronto Soccorso
Pronto Soccorso

Solo ieri, in tempo di COVID19 i Medici erano considerati “eroi”. Dopo solo pochi giorni, gli stessi Medici, sono abbandonati dalle Istituzioni politiche alla violenza di chiunque acceda con cattive intenzioni nel Pronto Soccorso. E’ accaduto in quello di Cosenza, poi di Cetraro (CS) e poi ancora in quello di Cosenza. A distanza di pochissimi giorni, si sono succeduti atti di violenza che non possono essere ammessi e concepibili.

Motivo per cui, nel sostenere le ragioni e i timori del corpo sanitario, il Movimento NOI si è posto in maniera determinata al fianco del SUL – Sindacato Unitario Lavoratori, che in maniera determinata sta portando avanti una battaglia di civiltà.

LA CONFERENZA STAMPA A COSENZA DEL SUL REGIONALE
Oggi 30 Giugno 2020, presso lo Studio Legale dell’Avv. Francesco Guido, Legale di fiducia del SUL si è tenuta la conferenza stampa che ha visto presenti tutti i referenti regionali che hanno discusso e dettagliato innanzi agli Organi della Stampa, anche in modalità telematica, le note problematiche. Tra i relatori: Federica Messineo, Segreteria regionale Sanità, Antonio Luvarà Segretario SUL per la Sicurezza, Aldo Libri Segretario Generale Regionale SUL/Calabria.

Il SUL ha già scritto due volte all’indirizzo del Presidente della Regione Calabria Jole Santelli senza avere ricevuto alcuna risposta.

La richiesta urgente è quella di mettere in sicurezza Medici e Infermieri destinando al Pronto Soccorso Agenti della Polizia di Stato che, a differenza delle guardie giurate destinate ad altro tipo di tutela, hanno facoltà di Polizia Giudiziaria.
La presenza della Polizia di Stato, appare ovvio, conferirebbe sicurezza a tutti, Medici e Pazienti e conferirebbe al Pronto Soccorso quella tranquillità indispensabile per chi lavora, tra l’altro, in numero nettamente inferiore al necessario, dunque anche sotto stress.

In Calabria, è noto, il sistema sanitario è davvero esplosivo e i commissariamenti disposti dal Governo non hanno mostrato di essere in grado di migliorare le cose.

A ciò si aggiunga la grande crisi delle assunzioni. Nel prossimo triennio servono 1200 nuove contrattualizzazioni ed il rischio a Cosenza è quello di vedere saltato il piano delle assunzioni. Inoltre, i pazienti in lista d’attesa sono ben 30.000.

Numeri che lasciano chiaramente comprendere che sino ad oggi le logiche dei partiti in Calabria sono perdenti e non in grado di amministrare questo vuoto strategico giunto ai massimi livelli di crisi. Una crisi chiaramente irreversibile se non si ha il coraggio di cambiare metodologia.

Questa estate si preannuncia intensa per quanto inerisce il rapporto tra SUL e Istituzioni di riferimento.

E il Movimento NOI, di questa battaglia di civiltà, ne sta facendo una bandiera che le settimane calde vedranno sventolare sia a livello locale che ministeriale, sino a quando il problema sarà risolto.

Movimento NOI a Jole Santelli: metà delle risorse per Muccino vadano a maestranze del territorio calabrese

Fabio Gallo - Portavoce del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo - Portavoce del Movimento sturziano NOI

Fabio Gallo - Portavoce del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo – Portavoce del Movimento sturziano NOI

Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria Jole Santelli, nel momento di maggiore crisi del lavoro in Calabria, propone un’opera “unica” di Gabriele Muccino per illustrare la Calabria. Un’operazione che mette in bilancio per il lancio del Brand Calabria ben 11 milioni di Euro. Muccino, da parte sua, assicura un cast internazionale.

Il Movimento NOI – afferma il Portavoce Nazionale Fabio Gallo – rivolge un appello al Presidente Jole Santelli, alla Giunta e ai tutti i Consiglieri regionali: che il 50% delle risorse venga investito in personale da reperire sul territorio calabrese, al fine di supportare il Lavoro e le professioni in forte crisi, oltre che una categoria, quella degli artisti, molto debole a causa dei continui tagli alla cultura e della difficoltà di accedere ai bandi per i giovani, se pur molto qualificati. 
Sul territorio – continua Fabio Gallo – possono essere reperite maestranze, personale di servizio, costumisti, truccatori, acconciatori, fotografi di scena, piloti certificati ENAC (indispensabili per le riprese del paesaggio), comparse, giovani attori, musicisti, compositori, direttori d’orchestra, tecnici di ripresa, sale d’incisione, etc. Oggi – conclude il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo che ha alle spalle una decennale esperienza trascorso di grande successo su RAIUNO – servono buona politica e lavoro in Calabria, per colmare il vuoto strategico creato dal fermo delle attività a causa del COVID19 che ha letteralmente inginocchiato ogni tipo di attività. E il tutto, si metta nel contratto con la produzione.

Tommaso Vetere - Portavoce del Movimento NOI "Giovani"
Tommaso Vetere – Portavoce del Movimento NOI “Giovani”

IL PORTAVOCE DEL MOVIMENTO NOI “GIOVANI”
Il Portavoce del Movimento NOI “GIOVANI” Tommaso Vetere, invece, su Facebook commenta così la notizia:

“Con 11 milioni creavamo una rete di giovani che hanno studiato il loro territorio e facevamo uscire un capolavoro, anche con molto meno di questa cifra. Avremmo creato occupazione e partecipazione giovanile. Un video vero redatto dai giovani del territorio. Invece no. Il presidente di una regione che è a conoscenza dell’emergenza giovanile conferma nuovamente di non interessarsi delle problematiche rilevanti. Meglio uno spot!”

In Calabria, infatti, sono molti giovani Artisti di talento in grado di raggiungere grandi numeri con le loro performance. Ma, deve essere detto, La Regione Calabria sembra essere disinteressata.

 

Aggressioni a Medici: lettera del SUL Calabria ai Prefetti calabresi

Ospedale Civile di Cosenza Coronavirus-test5-735x400

Ospedale Civile di Cosenza Coronavirus-test5-735x400Di Fabio Gallo – Portavoce Nazionale/

Sin da subito abbiamo deciso di sostenere questa battaglia di Civiltà che ricorda a tutti, dal basso verso l’alto, che in questo mondo esistono Diritti e Doveri.

Capita, come in questo caso, che la misura sia colma.

Quanto sta accadendo negli Ospedali Pubblici, mi riferisco alle aggressioni al Corpo Sanitario, lede i diritti di tutti. Strutture obsolete, politica claudicante, commissariamenti vergognosi a dire poco, hanno generato nella Sanità il gatto che si morde la coda e fino a quando non si indica altra strada, il gatto continua a girare intorno a se stesso, fino a fallire il suo scopo. Gli stessi Medici e Infermieri che fino a ieri erano i nostro Eroi, oggi vengono presi a calci e pugni  da gente esasperata per mille motivi che distrugge nella furia anche le già povere attrezzature sanitarie. Nel mentre cerchiamo, insieme, di risolvere, ma per davvero, i grandi impedimenti allo sviluppo di una politica dignitosa nella Sanità in Calabria, è fondamentale restituire sicurezza e calma necessaria sia a chi lavora nel Pronto Soccorso sulle “urgenze”, che a chi vi fa ricorso. Ciò potrà avvenire solo ed esclusivamente promuovendo l’immediato ripristino del personale necessario nel posto di Polizia di Stato.
Qui di seguito, pubblichiamo per intero il comunicato stampa del SUL – Sindacato Unione dei Lavoratori che merita attenzione e immediati provvedimenti da parte della Autorità e Istituzioni preposte.

COMUNICATO STAMPA DEL SUL – SINDACATO UNITARIO LAVORATORI

Reggio Calabria 24 giugno 2020

Alla c.a. dei Sigg. Prefetti della Calabria

protocollo.prefrc@pec.interno.it
protocollo.prefcs@pec.interno.it
protocollo.prefcz@pec.interno.it
protocollo.prefvv@pec.interno.it
protocollo.prefkr@pec.interno.it

LORO SEDi

Illustri Sigg. Prefetti,

come certamente a Vostra conoscenza, sono riprese le ignobili ed inammissibili aggressioni al personale medico e paramedico nelle unità di Pronto Soccorso in diverse strutture della Calabria. Già se ne sono verificate tre nel giro di una settimana, due presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza ed una presso l’Ospedale di Cetraro. Queste ripetute aggressioni sono oggettivamente favorite da alcuni fattori che proponiamo alla Vostra attenzione:
1. Non c’è più, da tempo, un posto di polizia presso le unità di Pronto Soccorso che costituita un significativo deterrente alla messa in atto di azioni violente e/o minacciose. E, comunque, a partire dalle 20 non c’è più presenza di forze di polizia;
2. La situazione logistica di alcune strutture espone a rischi inusitati il personale sanitario operante ed anche la strumentazione e le scorte di medicinali, spesso non adeguatamente preservate da possibili furti. A tal fine alleghiamo la relazione tecnica del Segretario alla Sicurezza del SUL con le indicazioni che testimoniano che le inadempienze presso l’Ospedale Annunziata sono innumerevoli e che ad esse si potrebbe trovare rimedio con spese assolutamente limitate;
3. La vigilanza assegnata non è sufficiente a coprire e proteggere tutte le entrate ed uscite, riteniamo per un appalto non commisurato al grado di sicurezza da garantire ma parametrato su meri dati di bilancio che non tengono conto della salvaguardia del personale sanitario medico e paramedico, oltre che dell’incolumità degli utenti dei Pronto Soccorso.

Tutto ciò evidenziato è nostro obbligo comunicarVi di aver posto il problema alla Presidente della Giunta Regionale della Calabria, on. Jole Santelli, chiedendo che discuta con le SS.VV. in indirizzo come ripristinare il posto di polizia presso le unità di Pronto Soccorso. Vi chiediamo di voler valutare la nostra proposta, che tra l’altro riscontra molte simpatie fra gli addetti al lavoro, per limitare e, possibilmente annullare, episodi che rischiano di degenerare e di essere gravemente lesivi della persona fisica e dell’equilibrio psichico dei dipendenti medici e paramedici impiegati nella prima linea del Pronto Soccorso.

Cogliamo l’occasione per inviare i nostri deferenti saluti.
Segreteria regionale Sanità Federica Messineo
Segretario SUL per la Sicurezza Antonio Luvarà
Segretario Generale Regionale SUL/Calabria Aldo Libri

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