Pronto Soccorso
Pronto Soccorso

Solo ieri, in tempo di COVID19 i Medici erano considerati “eroi”. Dopo solo pochi giorni, gli stessi Medici, sono abbandonati dalle Istituzioni politiche alla violenza di chiunque acceda con cattive intenzioni nel Pronto Soccorso. E’ accaduto in quello di Cosenza, poi di Cetraro (CS) e poi ancora in quello di Cosenza. A distanza di pochissimi giorni, si sono succeduti atti di violenza che non possono essere ammessi e concepibili.

Motivo per cui, nel sostenere le ragioni e i timori del corpo sanitario, il Movimento NOI si è posto in maniera determinata al fianco del SUL – Sindacato Unitario Lavoratori, che in maniera determinata sta portando avanti una battaglia di civiltà.

LA CONFERENZA STAMPA A COSENZA DEL SUL REGIONALE
Oggi 30 Giugno 2020, presso lo Studio Legale dell’Avv. Francesco Guido, Legale di fiducia del SUL si è tenuta la conferenza stampa che ha visto presenti tutti i referenti regionali che hanno discusso e dettagliato innanzi agli Organi della Stampa, anche in modalità telematica, le note problematiche. Tra i relatori: Federica Messineo, Segreteria regionale Sanità, Antonio Luvarà Segretario SUL per la Sicurezza, Aldo Libri Segretario Generale Regionale SUL/Calabria.

Il SUL ha già scritto due volte all’indirizzo del Presidente della Regione Calabria Jole Santelli senza avere ricevuto alcuna risposta.

La richiesta urgente è quella di mettere in sicurezza Medici e Infermieri destinando al Pronto Soccorso Agenti della Polizia di Stato che, a differenza delle guardie giurate destinate ad altro tipo di tutela, hanno facoltà di Polizia Giudiziaria.
La presenza della Polizia di Stato, appare ovvio, conferirebbe sicurezza a tutti, Medici e Pazienti e conferirebbe al Pronto Soccorso quella tranquillità indispensabile per chi lavora, tra l’altro, in numero nettamente inferiore al necessario, dunque anche sotto stress.

In Calabria, è noto, il sistema sanitario è davvero esplosivo e i commissariamenti disposti dal Governo non hanno mostrato di essere in grado di migliorare le cose.

A ciò si aggiunga la grande crisi delle assunzioni. Nel prossimo triennio servono 1200 nuove contrattualizzazioni ed il rischio a Cosenza è quello di vedere saltato il piano delle assunzioni. Inoltre, i pazienti in lista d’attesa sono ben 30.000.

Numeri che lasciano chiaramente comprendere che sino ad oggi le logiche dei partiti in Calabria sono perdenti e non in grado di amministrare questo vuoto strategico giunto ai massimi livelli di crisi. Una crisi chiaramente irreversibile se non si ha il coraggio di cambiare metodologia.

Questa estate si preannuncia intensa per quanto inerisce il rapporto tra SUL e Istituzioni di riferimento.

E il Movimento NOI, di questa battaglia di civiltà, ne sta facendo una bandiera che le settimane calde vedranno sventolare sia a livello locale che ministeriale, sino a quando il problema sarà risolto.