Il programma Next Generation Europe mette a disposizione un ammontare di risorse imponente (750 miliardi di euro) per rilanciare la crescita, gli investimenti e le riforme. Per salvaguardare le future generazioni in Europa. Il Pnrr presenta un quadro molto chiaro e preciso della difficile situazione in cui verte l’istruzione in Italia: dalle carenze nell’offerta di servizi per l’infanzia, alla fatiscente edilizia scolastica, alla povertà educativa in alcune zone del paese, al difficile legame tra scuola e mercato del lavoro, con la non corrispondenza tra le competenze richieste dalle imprese e quelle imparate a scuola. Sono problemi noti e spesso dibattuti.
Nel Piano Nazionale, approvato dal Consiglio dei ministri il 24 aprile, i progetti di intervento legati all’Istruzione e alla ricercasono trattati nella MISSIONE 4: sono 8 i punti critici sui quali si intende intervenire e altrettanti gli obiettivi che si vogliono raggiungere. La Componente riguardante il “Potenziamento dell’Offerta dei servizi di Istruzione” del PNRR, è finanziata con 20,9 miliardi – di cui 19,44 dal PNRR e 1,45 miliardi dal React EU. Sono previsti 4 ambiti di intervento: l’ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione (10,6 miliardi), il miglioramento dei processi di reclutamento degli insegnanti (0,8 miliardi), il potenziamento delle infrastrutture scolastiche (7,6 miliardi) e la riforma dei dottorati (0,4 miliardi).
Meno ben definite sono le politiche per il lavoro – inserite nella missione “inclusione e coesione”. Gli obiettivi generali prevedono il potenziamento delle politiche attive del mercato del lavoro e della formazione professionale, il rafforzamento dei centri per l’impiego e l’acquisizione di nuove competenze da parte delle nuove generazioni. Le risorse previste sono ingenti, quasi 7 miliardi di euro. Ai giovani sono dedicati due programmi di investimento, per quasi 1,3 miliardi di euro. Sistema duale (nel Piano nazionale nuove competenze) e apprendistato sono potenziati per promuovere l’acquisizione di nuove competenze tecniche, che favoriscano l’incontro tra istruzione e mercato del lavoro. Anche il servizio civile universale è incrementato, per consentire a un maggior numero di giovani di accedere a un percorso di apprendimento non formale in aree specifiche, tra le quali protezione civile, patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale, agricoltura sociale, tutela dei diritti umani.
Sorgono spontanee alcune domande e dubbi:
Nel segmento della scuola dell’obbligo e del ciclo superiorec’è proprio poco, in tale segmento non c’è bisogno di interventi? Questo segmento non meriterebbe un punto di vista privilegiato, con risorse adeguate e interventi di medio e lungo termine?
Sorgono dubbi anche sulle politiche per il lavoro, in particolare sulla effettiva realizzazione dei programmi. Il Sistema duale prevede che le risorse siano erogate dalle Regioni per i percorsi di formazione professionale. Le esperienze del passato in merito non sono eccellenti.
Sono domande che meritano una risposta perché la formazione dei giovani è il cuore del nostro sistema economico e produttivo.
Dai tempi del Piano Marshall nessun governo ha avuto tante risorse da utilizzare. Speriamo che basti.
a cura di Roberto Perri Referente Scuola Movimento NOI/
Mentre si sta consumando il dibattito sul green pass per il personale scolastico, il governo ha diffuso la bozza del piano scuola. Non sembra che si voglia richiedere il green pass agli studenti né imporre l’obbligo vaccinale. La bozza ricalca le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico.
Ecco i punti salienti:
Distanziamento e mascherina: laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico resterà fondamentale l’uso della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico o di comunità, per tutti gli studenti sopra i 6 anni di età.
La pulizia: andrà mantenuto il rispetto delle ordinarie misure di areazione dei locali e della pulizia quotidiana. Nel caso di positività a scuola, la sanificazione andrà effettuata se non sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura, ma non sarà necessario farla effettuare da una ditta esterna, sarà sufficiente il personale della scuola. I test all’ingresso: non appare necessario, secondo quanto evidenziato dal Cts effettuare test diagnostici o screening preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono invece confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi a scuola da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.
Le mense: le raccomandazioni riguardano l’uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso.
Le palestre: nelle zone bianche, le attività di squadra saranno possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali, e mantenuta la distanza di due metri tra gli studenti e l’areazione dei locali. In zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.
Per quanto riguarda i trasporti prosegue il lavoro dei tavoli prefettizi di coordinamento ed è costante il raccordo con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. Sempre nel decreto sostegni bis, sono previsti 450 milioni per potenziare i servizi aggiuntivi di trasporto scolastico.
Il piano scuola verrà ufficializzato settimana prossima assieme al “pacchetto scuola” del governo su green pass e vaccini.
Dopo tanti proclami si prende tempo e si rinviano le scelte, non è possibile decidere ad agosto, a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico: è tardi per gli istituti e per le famiglie.
La DAD non viene citata, perché invece non lasciare libera scelta ai genitori tra lezioni in presenza e DAD?
Possibile che il mondo della scuola e le professionalità in esso presenti, non siano state capaci di individuare in modo autonomo le reali necessità degli studenti italiani? Il CTS asserisce che solo attraverso la didattica in presenza si possa garantire lo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti provati dai lunghi periodi di limitazione delle interazioni e dei contatti sociali. Perché si vuole demonizzare la DAD che è stato l’unico strumento per mantenere un rapporto educativo per periodi di tempo più o meno lunghi e solo in alcune regioni del paese. E’ possibile che si vogliano le scuole aperte solo per far correre la locomotiva dell’economia?
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
Questa mattina 13 agosto 2021 i Popolari del Movimento civico NOIhanno scritto al Capo dello Stato e alle autorità di Governo chiedendo l’immediato rinvio delle elezioni in Calabria.
“Abbiamo fatto ciò che avrebbero dovuto fare i capi dei partiti e tutti i candidati in corsa alle regionali – ha dichiarato il portavoce nazionale Fabio Gallo: chiedere un immediato rinvio delle elezioni la cui data è stata stabilità prima che la Calabria venisse consegnata alle fiamme. La Calabria è la regione più colpita dalle fiamme. Non si fermano i roghi che fanno strage di animali e non risparmiano vittime civili che tentano di difendere la loro terra ed il loro lavoro di una vita. Non è solo una emergenza ambientale ma umanitaria e le disposizioni governative che, nonostante il disastro non hanno prorogato la data delle elezioni, rischiano di diventare autori della più grave violazione dei diritti umani della storia della Calabria. Rinviare immediatamente le elezioni perché la struttura politico istituzionale calabrese oggi concentrata su se stessa e sulla campagna elettorale possa occuparsi in via prioritaria della sicurezza e della salute dei cittadini calabresi.
LA LETTERA INVIATA AL CAPO DELLO STATO “Come sapranno la situazione in Calabria è gravissima e insuperabile in tempi brevi. Le fiamme di oltre 43 giganteschi roghi stanno ponendo le competenti autorità nella condizione di porre in salvo la popolazione anche “sfollandola”, se il caso, dai centri abitati e aprendo a previsioni di rientro della crisi sicuramente non brevi. La stampa nazionale offre ampia documentazione in riscontro ai roghi che sono talmente grandi e diffusi da essere incalcolabili, a breve, i danni sull’ambiente. Un vero e proprio inferno che sta mietendo vittime civili. Tale situazione manifestatasi dopo il provvedimento con il quale il Governo ha disposto la data delle elezioni regionali e comunali in Calabria, previste per i giorni 3 e 4 ottobre 2021, si somma alle conseguenze che il manifestarsi del COVID19 e dei suoi sviluppi ha sulla cittadinanza e sul mondo dell’economia calabrese, alla quale le fiamme dei roghi danno solo il colpo di grazia, mentre risalgono i contagi e gli Ospedali tornano a tremare. In tal senso, in data 7/7/2021 la Corte Costituzionale con la sentenza n° 174 non ha lasciato dubbi in termini di (mala)gestione della Sanità pubblica evidenziando – cosa che oggi acquisisce maggiore importanza – un prolasso delle attività di Governo che non solo hanno reso inefficace l’ultradecennale commissariamento della sanità calabrese, ma complice del fallimento sia la Pubblica Amministrazione che i competenti ministeri chiamati a provvedere. Come risposta alla sentenza della Consulta che richiederebbe interventi immediati da parte dei ministeri indicati in sentenza, il Governo, invece, non potendo certamente conoscere in anticipo la grande crisi dovuta alla devastazione degli incendi, ha anticipato le elezioni regionali e comunali, costringendo tutto il mondo della politica locale, le istituzioni e ogni luogo nel quale si esercita qualsiasi forma di potere che si dovrebbe in questo tempo concentrare sulla difesa del suolo e delle comunità, ad occuparsi di una campagna elettorale d’urgenza che distrae dall’obiettivo primario per lo Stato:la sicurezza dei cittadini. Inoltre, appare fondamentale garantire quanto previsto dal dettato costituzionale in materia di voto. In questo particolare momento, in Calabria, non vi sono le condizioni per andare regolarmente alle urne. Se, come afferma la Corte costituzionale, esiste un solo popolo «che dà forma all’unità politica della Nazione», non sembra ammissibile un’asimmetria nell’espressione del voto. Che certamente, per i summenzionati motivi verrebbe inevitabilmente a crearsi. Le azioni emergenziali sin qui adottate e da adottare hanno messo progressivamente tutti i cittadini italiani in una condizione di subire forti limitazioni della libertà di circolazione e di riunione per un periodo che, ancora oggi, si sovrappone allo svolgimento della campagna elettorale per le regionali e amministrative in Calabria. Tali limitazioni, unitamente a quanto sopra esposto, hanno evidenziato la più totale mancanza delle condizioni minime per andare regolarmente al voto come previsto e prescritto dall’art. 48 della Costituzione della Repubblica Italiana. Per qualsiasi consultazione popolare, il momento precedente al voto va salvaguardato per proteggere il confronto pubblico e preservare la funzione che la Costituzione assegna ad ogni specifica consultazione popolare.
LA PROPOSTA
Atteso il subentrato stato di emergenza lo scrivente Movimento Civico, facendosi carico dell’istanza dei cittadini, chiede che la S. V. Ill.ma voglia valutare di chiedere al Governo il rinvio della data delle elezioni previste per il 3 e 4 ottobre 2021, almeno all’autunno inoltrato o alla primavera del 2022. In tal modo sarebbero assicurati ai cittadini calabresi i tempi indispensabili per il ripristino dell’emergenza, il rientro nei luoghi di residenza delle comunità sfollate, l’impegno necessario da parte dei ministeri indicati nella disposizione della Consulta, al fine di potere ristabilire con immediata assunzione di responsabilità, la tutela del primario interesse di tutti i cittadini, dal diritto alla sicurezza, alla salute, al voto libero da tutto quanto rende la Democrazia in questo momento, ostaggio del bisogno.
Da Sx: Fabio Gallo e Vincenzo Capocasale - Movimento civico NOI
di Vincenzo Capocasalee Fabio Gallo
I Popolari sturziani del Movimento civico NOI, esprimono soddisfazione per l’appello dai Vescovi della Calabria e si dichiarano già pronti a sostenere la grande sfida culturale, tra l’altro già in atto nei programmi politici in attuazione dallo stesso Movimento NOI che molto beneficio trae nell’attuazione delle sue attività dalle attività di Sturzo e Toniolo.
Da Sx: Fabio Gallo e Vincenzo Capocasale – Movimento civico NOI
I Vescovi hanno compreso che in una regione così complessa antropologicamente, c’è differenza tra laboriosi e profittatori e che viviamo il tempo nel quale coloro i quali pongono al servizio del bene comune e del prossimo tempo, competenze e gratuità, debbono essere accompagnati lungo quel percorso che deve condurre alla riappropriazione responsabile dei Diritti e dei Doveri. In tal senso il Movimento NOI ha redatto e distribuito una sua “Carta dei valori” pubblicata on line sul sito ufficiale.
Ne sono convinti Vincenzo Capocasale e Fabio Gallo – co-fondatori del Movimento NOI che rilanciano ai Vescovi calabresi il messaggio del Movimento NOI.
Il portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI consegna a S. E. Rev.ma il Signor Cardinale Angelo De Donatis la maglia delle battaglie civiche del Movimento NOI – Roma, Basilica San Marco Evangelista al Campidoglio
“Accorato e coraggioso l’appello che i Vescovi della Calabria hanno lanciato – affermano Vincenzo Capocasale e Fabio Gallo – identificando i mali antichi della Calabria di cui tutti noi siamo a conoscenza ma che la prepotenza e la disonestà di pochi, grazie soprattutto ad una giustizia asservita e connivente, ha scaricato sulle spalle dei cittadini onesti.
Il Movimento NOI
Ad oggi, solo il Movimento NOI ha avuto il coraggio di denunciare i bilanci malfatti quanto non sfacciatamente falsi. Questo, il Movimento NOI lo ha urlato dalle proprie pagine giornalistiche nel silenzio della grande stampa asservita, indicando nelle responsabilità gli assenteisti di comodo e la mancanza di produttività.
Il Movimento NOI, ha urlato e denunciato ogni giorno, unica voce nel deserto, le disgrazie del servizio sanitario calabrese e cosentino in particolare, da sempre greppia colma di foraggio per i baroni della politica cittadina e regionale. Ha denunciato, ancora, la corruzione dilagante nei vari livelli della politica amministrativa cittadina e regionale, ha individuato però, i criteri sui quali fondare la rinascita della città di Cosenza e della Calabria tutta. Criteri che non possono che nascere da assunzione diretta di responsabilità da parte di uomini onesti sino ad oggi calpestati dalla prepotenza e dalla prevaricazione politica disonesta dei pochi. Chiediamo – concludono Capocasale e Gallo – a tutti i cittadini di starci accanto in questa grande battaglia civica e di unirsi a NOI. Crediamo che l’appello dei Vescovi vada ascoltato, seguito ed in ogni sua parola meditato dagli onesti, affinché la Calabria e l’intera Città di Cosenza possano ritornare ad una sana vita civile e politica.
Il Movimento civico NOI prende vita dall’invito che Papa Francesco ha rivolto ai laici nel corso della Giornata della Famiglia del 30 aprile 2017, invitandoli ad entrare in politica ma “in quella con la P maiuscola”. Una conseguenza dell’enciclica “Laudato Sì” che richiede per una reale ed efficace difesa dell’Ambiente da cui dipende la vita umana, l’aiuto in prima persona di tutti.
ENTUSIASMANTE RISPOSTA DEI CITTADINIPER LE PROSSIME AMMINISTRATIVE Il costante lavoro del Movimento NOI a tutela dei Diritti dei Cittadini è preso molto sul serio e per le prossime amministrative previste per l’Ottobre 2021 sta funzionando la rete di adesioni telematica che sta portando l’iscrizione on line di molti cittadini che desiderano dedicarsi alla politica in un contesto di sviluppo e legalità. L’orientamento del Movimento NOI è decisamente ambientalista e guarda con grandi competenze a disposizione vero il lavoro. Non dimentichiamo che il merito dell’attribuzione dei noti 90 milioni di Euro per la riqualificazione urbana della Città Storica di Cosenza è proprio di un progetto di digitalizzazione dei Beni Culturali “Cosenza Cristiana” voluto e realizzato dai co-fondatori del Movimento Civico NOI, realizzato in collaborazione con gli Uffici diocesani dell’Arcidiocesi Metropolitana di Cosenza – Bisignano e premiato dal Ministro Dario Franceschini.
Pronto Soccorso - Immagine generica tratta dalla Rete
In una sola notte si è passati da 40 a 60 pazienti ricoverati nel Pronto Soccorso di Cosenzanel quale da anni, ormai, operano medici, infermieri ed OSS in situazioni penose, privi di sicurezza, pulizia e, nel caso del Covid19 che torna imperante con le sue varianti, anche senza ambienti del PS costantemente sanificati. Anzi, pare che una sanificazione del Pronto Soccorso non sia mai stata vista fare e il Movimento NOI, sul caso, ha interrogato pubblicamente il Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Isabella Mastrobuono, alla quale ha chiesto notizie certe in merito.
Immagine generica tratta dalla rete
Nelle prossime ore sarà recapitato protocollo di accesso civico agli atti per avere notizie certe sul punto e intanto i popolari del Movimento NOI chiamano alla responsabilità i partiti di governo che in Calabria giocano sulla vita dei cittadini e in vista delle regionali previste per il 3 e 4 Ottobre 2021, sembrano essere anche loro stessi abbandonati dalle forze governative che muovono i veri bottoni, come per dire “giocate pure a dire ciò che vi pare tanto in Calabria non deve cambiare nulla”.
Il Pronto Soccorso è il luogo più importante dell’Ospedale nel quale i pazienti vengono stabilizzati per essere poi inviati presso i reparti. Ciò significa che bisogna entrare nella mentalità di avere un Pronto Soccorso di altissimo livello sempre e comunque.
Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI
E’ la denuncia del Movimento civico NOI che sin dall’inizio della Pandemia, per tutto quanto il tempo, ha inteso seguire le attività del Pronto Soccorso di Cosenza, denunciando pubblicamente il malessere che sta vessando sia il Corpo Sanitario, ridotto al lumicino e in assenza di implementazione del personale necessario per giungere alla normalità, che i cittadini che devono ricorrere alle cure ospedaliere. Il Movimento civico NOI ha recentemente istituito il Dipartimento nazionale della Salute nel quale confluiscono professionisti di settore intenzionati a contribuire in maniera determinante al miglioramento delle condizioni del sistema sanitario locale e nazionale.
Pronto Soccorso – Immagine generica tratta dalla Rete
La situazione non vede risalite e non può continuare stabilendo a danno dei cittadini di Cosenza e Calabresi in generale, un danno così evidente anche in termini di lesione dei diritti umani, da avere sollecitato – come ricorda il Portavoce nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo – la Corte Costituzionale a dichiarare con la recente sentenza n° 174 pubblicata dal Palazzo della Consulta il 26 Luglio 2021 che, in sintesi, la classe politica sta sbagliando poiché lo Stato aveva e ha il dovere di intervenire al fine di colmare il vuoto strategico di una Pubblica Amministrazione inefficace a sostenere il lavoro dei Commissari ai quali non sono stati forniti gli strumenti per operare e che da oltre dieci anni il Governo invia in Calabria.
La Consulta, di fatto, riconosce la violazione dei diritti dei calabresi e la cosa ancora più grave che nessuno dei Ministeri che la stessa Corte Costituzionale ha citato in maniera manchevole nei confronti dei calabresi, è intervenuto a porre rimedio. Né lo ha fatto alcun politico locale, tantomeno i candidati alla presidenza della Regione Calabria immersi in campagne elettorali prive di contatto con la realtà e dei veri problemi dei Calabresi. In verità – conclude Fabio Gallo – si tratta di una gatto che si morde la coda e nulla cambierà se non saranno medici, infermieri, OSS e cittadini, insieme, a stabilire che il cambiamento non viene rovistando in soffitta ma andando verso le cose nuove, nuovi rappresentanti istituzionali e un modo nuovo di fare politica.
A SEGUIRE ALCUNE LOCANDINE PER RICORDARE RELATIVE ALLE PREGRESSE ATTIVITA’ DEL MOVIMENTO CIVICO NOI
Si candidano alle prossime amministrative del Comune di Cosenza iPopolari del Movimento Civico NOI. Autentici sturziani, a soli 4 anni di attività, in una realtà che guarda sempre dietro, sono invece noti per la vita progettuale che guarda alle “cose nuove”promuovendo idee, progettualità e competenze nei vari settori del vivere civile, dando vita ad una comunità che della politica ne ha fatto uno strumento di emancipazione e recupero del tempo perduto. Nel cuore del Movimento NOI operano un gruppo di professionisti di esperienza internazionale esperti in Programmazione Europea e Cooperazione Internazionale, Ambiente, Digitalizzazione, Beni Culturali, Diritti Umani e Sviluppo Sostenibile, in grado di generare idee e progetti in grado di generare nuove economie. In queste ore il Movimento NOI ha già attivato nella Città di Cosenza un centinaio di Cittadini al lavoro per le prossime Amministrative previste per il 3 e 4 Ottobre 2021
Logo del Movimento civico NOI
Per dirne solo una,sono gli stessi fondatori del Movimento NOI ad avere realizzato il progetto di valorizzazione del Patrimonio Culturale che ha conquistato l’interesse del Ministro dei Beni Culturali e meritato l’inserimento della Città Storica di Cosenza tra quelle finanziate dal CIPE con ben 90 milioni di Euro destinati alla riqualificazione dei Centri Storici. Si parla del più grande finanziamento della storia della Repubblica. Un miracolo possibile grazie alle alte competenze che contraddistinguono fondatori e iscritti al Movimento che la stampa ha definito, “unica vera opposizione extraconsiliare”, in considerazione dell’appiattimento delle opposizioni (PD) nell’Amministrazione che per dieci anni ha visto la guida dell’arch. Mario Occhiuto che lascia alle spalle una Città depersonalizzata, tristemente nemica dell’Ambiente e immersa nel caos cittadino.
Cittadini aderenti al Movimento Civico NOI al lavoro per la Amministrative di Ottobre 2021
Il progetto politico del Movimento NOI nasce come risposta al turbinio della classe politica italiana che sta cercando un destino plausibile e appena dopo pochi mesi di lavoro istituzionale, ha saputo creare contatti e convergenze istituzionali tali, da diventare uno dei tre fondatori della Rete Federativa Nazionale “Libertà Civica” che vede al suo interno nel Nord “ItaliaInsieme.eu”, al Centro “Popolari Liberi e Forti” e al Sud il Movimento NOI, già radicato anche in Sicilia. Il 23 Luglio, da Taormina, ha infatti presentato idee e programmi sia per le prossime regionali che comunali a Palermo riportando con successo in Sicilia Don Luigi Sturzo.
In linea con i suoi ideali “generativi” il Movimento civico NOI candida gente nuova, molto competente e anche come organizzazione sorprende per la sua strutturazione che non lascia niente al caso. E’ dotato di strumenti di connettività che rendono semplice l’attività politica ed il dialogo tra i vari comparti molto affiatati. Tra gli strumenti un Magazine fre press che rappresenta la voce ufficiale del Movimento, un Sito Istituzionale dal quale è possibile conoscere attività, strumenti e visione del Movimento, una WebRadio e un sistema telematico (ReteNOI) che consente l’iscrizione rigorosamente gratuita e l’organizzazione politica.
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
“Il nostro è un camminare nel tempo incerto con passi certi creando comunità territoriali e meccanismi di alto volontariato e solidarietà di cui oggi abbiamo molto bisogno per sentirci protetti e al sicuro tra persone che ci vogliono bene – afferma l’antropologo e Portavoce nazionale Fabio Gallo. Non a caso tra i fondatori abbiamo persone che hanno queste capacità. Nell’epoca in cui la geopolitica ha forti ricadute sul futuro di tutti noi e rende incerto il nostro procedere, dobbiamo essere capaci di progettare presente e futuro. E per farlo, oggi, occorrono competenze specifiche. Il nostro impegno – continua il portavoce – è quello di colmare il vuoto creato dalla totale assenza di lavoro, di tutela della famiglia, degli ultimi, offrendo ai giovani le risorse necessarie per vivere bene fuori dalla corruzione e dal favoritismo che offende crescita e sviluppo non solo personale ma dell’economia in generale. L’abbandono delle Città Storiche, dei Borghi, la cementificazione massiva, la mancanza di tutela dei laghi, dei fiumi, del mare, l’incapacità di gestire i rifiuti trasformando il verde pubblico e la natura in una grande pattumiera, sono segni chiari e inequivocabili della caduta della politica tutta. E le forze civiche come il Movimento NOI – conclude Fabio Gallo – hanno il dovere di fare la loro parte”
Una cosa è certa: mai il Movimento NOI è stato assente nel momento più difficile – quello dettato dalla Pandemia – a tutela della salute pubblica a Cosenza ed in Calabria anche denunciando non solo a parole i gravi fatti che la Corte Costituzionale con la sentenza del n° 174 del Luglio 2021 ha espresso a chiare lettere bocciando tutto quanto, commissariamenti, Pubblica Amministrazione lo stesso Governo, ha procurato e sta procurando grave lesione dei diritti umani dei calabresi (vedi Comunicato Stampa del 23 Luglio 2021 Corte Costituzionale)
Fabio Gallo ed Eleonora Cafiero - Movimento Civico NOI
Dopo avere ricevuto l’inoculazione della doppia dose del vaccino e ottenuto il Green Pass, il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo, ha contratto il Covid19 e, insieme alla coordinatrice dello stesso Movimento Eleonora Cafiero, scopertasi anch’essa positiva, hanno deciso di parlarne pubblicamente per senso di responsabilità e per sottolineare le gravi contraddizioni che stanno portando il Governo italiano a continuare, anche in barba alla recente sentenza della Corte Costituzionale, i diritti fondamentali dei cittadini calabresi, ponendo la Democrazia ostaggio del bisogno. Il messaggio del Portavoce e della Coordinatrice nazionale del Movimento NOI non rimane confinato ma in queste ore sta raggiungendo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
CONDIVIDERE SIGNIFICA CRESCERE CONSAPEVOLI DELLA REALTA’E DEI NOSTRI DIRITTI “Abbiamo deciso di condividere la nostra esperienza ogni giorno alle ore 22.00 in diretta Facebook per l’intero periodo dell’isolamento – riferisce Fabio Gallo. Lo facciamo per aiutarci a comprendere meglio alcuni passaggi che non sono chiari non per colpa dei cittadini ma del Governo che non ci rispetta, come appare evidente dalla sentenza della Corte Costituzionale n° 168 del 23 Luglio 2021. In dicotomia con essa, infatti, commettendo ulteriore e questa volta gravissima violazione dei diritti dei calabresi, il Governo ha anticipato la data delle elezioni in Calabria al 4 di Ottobre evidentemente temendo, i partiti, di perdere ancora la fiducia dei cittadini senza pensare ai loro diritti alla salute e ad un voto libero e democraticamente garantito dai principi costituzionali. Ma lo facciamo anche perché da promotori di una componente per davvero civica, abbiamo obbedito alle indicazioni del Governo in materia di tutela della salute sottoponendoci al doppio vaccino e, oggi, siamo la testimonianza vivente del fatto che il Green Pass non risolve, anzi, attribuisce una patente che psicologicamente rassicura tutti, sbagliando, perché non solo ci si contagia lo stesso ma si è portatori inconsapevoli della variante, come sta accadendo a noi che abbiamo deciso di sottoporci agli accertamenti “a pagamento”, per non mancare all’obbligo di tutela della nostra comunità che appartiene alla cultura del nostro Movimento Civico.
Da Sx: Fabio Gallo ed Eleonora Cafiero
COME LO ABBIAMO SCOPERTO? PER CASO “Recentemente, per pura curiosità all’apparire di quello che sembrava un semplice raffreddore dovuto al caldo-freddo stagionale – ha dichiarato Fabio Gallo – sono stato convinto dalla coordinatrice del Movimento NOI Eleonora Cafiero che avvertiva gli stessi lievissimi sintomi, a sottopormi al tampone. Con nostra sorpresa, entrambi, se pur vaccinati e attivissimi nell’obbedienza dei protocolli di sicurezza, siamo risultati positivi al Covd19.
IL VACCINO SERVE MA IL GREEN PASS TRADISCE PERCHE’ IDEALMENTE CONFERISCE UNA CERTEZZA CHE NON ESISTE Se per puro caso ci fossimo convinti che la certezza di essere vaccinati e di avere in tasca il Green Pass, sarebbe stata sufficiente per ritenerci fuori pericolo, avremmo potuto fare una strage, inconsapevolmente. Colpiti da questa naturale riflessione, abbiamo deciso di parlarne per tutto il periodo dell’isolamento cui giustamente siamo sottoposti dai preposti Uffici Sanitari territoriali, tramite le personali pagine di Facebook, per manifestare vicinanza a chi, come noi, lo ha contratto in questo periodo.
La Bandiera dei Popolari del Movimento Civico NOI
NON SERVE LA GUERRA TRA POVERI MA SOLO BUON SENSO. INNANZI TUTTO OBBEDIRE ALLA CORTE COSTITUZIONALE Soprattutto – continua Fabio Gallo – riteniamo che condividere questi momenti in maniera trasparente possa aiutare tutti i cittadini a ragionare con calma senza alimentare rabbia contro alcuno o guerre tra poveri, a trovare, insieme, la strada migliore per uscire da quello che sembra avere assunto l’aspetto di un vero e proprio incubo sociale di massa con gravissime ricadute sulla pace familiare e sull’economia di tutti. Dalle migliaia di messaggi ricevuti – conclude Fabio Gallo – abbiamo compreso che c’è molta confusione e si rischia di peggiorare le cose che, piuttosto, devono essere orientate verso la definitiva uscita dalla Pandemia e verso la conquista della serenità di tutti.
Le dirette Facebook si terranno alle ore 22.00 di ogni giorno fino al giorno 9 Agosto ed il nome della rubrica che vuole anche aiutare tutti a sorridere sarà “Il buon Caffè non ha sapore”.
Maria Luisa Celani Delegata al Welfare e alle Politiche Sociali del Movimento NOI
Maria Luisa Celani Delegata al Welfare e alle Politiche Sociali del Movimento NOI
a cura di Maria Luisa Celani delegata al Welfare e alle Politiche Sociali/
Il Movimento NOI, fin dalla sua costituzione ha caratterizzato la sua azione politica sulla garanzia del mantenimento dei livelli minimi essenziali nei confronti dei cittadini, ritenuti prioritari nell’ambito delle attività che le istituzioni debbono realizzare.
Tutto ciò assume maggior valore se si considerano gli effetti devastanti che la pandemia ha prodotto in fasce sempre più larghe della popolazione risucchiando nell’area della precarietà e della povertà categorie sociali che sino ad ora ne erano state esenti.
In una regione come la Calabria, già segnata dalla crisi prima dell’emergenza sanitaria, la situazione che si è venuta a creare ha ampliato drammaticamente le disuguaglianze lacerando il già debole tessuto economico-produttivo con l’ulteriore perdita di posti di lavoro.
Il risultato è che oggi la Calabria, nel silenzio della politica e delle istituzioni si consolida agli ultimi posti in Europa e in Italia per il PIL – Reddito pro-capite , tassi di disoccupazione e inoccupazione, nettamente al di sotto, quindi, delle regioni del centro nord e di altre aree del meridione.
In questo quadro l’innalzamento della spesa sociale dovrebbe essere la stella polare a guidare le istituzioni aumentando i livelli di spesa e garantendo la piena efficienza per rispondere sempre meglio alle esigenze dei cittadini. In questo contesto risulta pertanto incomprensibile che si possano verificare accadimenti come quelli denunciati da un nostro concittadino che, dopo aver perso il lavoro, è costretto a subire anche la beffa della perdita della casa per le inadempienze dell’Amministrazione Comunale di Cosenza.
Il Palazzo del Comune di Cosenza
E’ dovere del Sindaco e della intera Amministrazione di Cosenza fornire risposte esaurienti a chi vive condizioni oggettive di disagio e difficoltà e che oggi trova incomprensibilmente le porte del Comune chiuse su una questione di vitale importanza.
Non trattandosi sicuramente di un caso isolato, è fondamentale che l’Amministrazione Comunale di Cosenza spieghi con chiarezza ai cittadini quale è stata e quale è la programmazione messa in atto e conseguentemente su quali livelli di assistenza e risorse si può contare per l’anno in corso e per gli anni a venire per un settore così strategico e delicato.
Sarebbe quindi importante conoscere anche quanti Fondi PAC sono stati utilizzati dal Comune per il sociale e perché non sia mai stato attivato un Fondo per aiutare le morosità incolpevoli, Fondo peraltro previsto e alimentato dallo Stato.
Il 9 marzo 2020 ha segnato l’inizio dell’incubo chiamato Covid19 che da una parte ha profondamente turbato il nostro Paese inginocchiando famiglia e lavoro, dall’altra mettendo a nudo una classe politica molto spesso impreparata ed incapace di risolvere i problemi in un tempo che possiamo considerare di vera e propria guerra, se pensiamo a come sono stati ridotti sistema sanitario e pubblica amministrazione. Intanto i Popolari del Movimento civico NOI plaudono alle considerazioni della Corte Costituzionale che ha bocciato quasi del tutto sia i commissariamenti imposti dal Governo alla Sanità della Calabria, che Pubblica Amministrazione e Governo che, attesa la manifesta crisi locale e incapacità di provvedere, non avrebbe dovuto esitare a provvedere direttamente a colmare i vuoti strategici creatisi in Calabria e che hanno portato in molti casi alla negazione dei diritti del Corpo Sanitario che si è abbattuto sui cittadini pazienti accolti in strutture fatiscenti assolutamente non in grado di assicurare la necessaria dignità all’ammalato. Le pietose immagini provenienti dal Pronto Soccorso di Cosenza saranno ricordate per decenni. In questa direzione il Movimento NOI che non ha mai abbandonato la battaglia sul territorio, aderendo alla Rete Federativa “Libertà Civica” che vede riuniti i Popolari dalle Dolomiti alla Sicilia, ha appena inaugurato il suo Dipartimento Nazionale della Salute con il fine di contribuire con sempre maggiore competenza alla riforma della Sanità ed essere utile alle forze di Governo che, come evidenziato dalla Corte Costituzionale, hanno mostrato grosso deficit.
LA CONSULTA BOCCIA COMMISSARI, GOVERNO E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE In queste ore, sul tema della Sanità in Calabria, noto sia alle cronache nazionali che alla Magistratura antimafia, si è espressa la Corte Costituzionale bastonando sia il ripetersi di commissariamenti inutili perché costretti ad operare senza strumenti, per questo anche inefficaci, sia per bacchettare Pubblica Amministrazione impreparata ad affrontare la crisi che il Governo stesso avrebbe dovuto limitare, disponendo interventi a responsabilità diretta una volta resasi conto dell’inefficacia dei suoi Commissari.
La sentenza della Consulta con toni istituzionali completa ciò che ha già detto il Covid19 in maniera brutale, mettendo in mostra il marciume di un sistema “Italia” malato e figlio di trent’anni di sprechi e di un’amministrazione pubblica in gran parte inadeguata e priva di competenze, al soldo della peggiore politica egoista e senza meta. Più di tutto, la Pandemia ha mostrato il volto assai mediocre di una classe politica colpevole di avere raso al suolo la sanità pubblica con grave lesione dei diritti dei cittadini e dello stesso Corpo Sanitario.
SANITA’ CALABRIA: 18 OSPEDALI PUBBLICI CHIUSI Il Caso “Calabria” con 18 Ospedali chiusi, dice chiaro cos’è la politica e che il tutto si svolge sulla pelle dei contribuenti. Paghiamo con tassazioni altissime per ricevere disservizio ed incertezza della cura. Con il pronunciarsi della Consulta, attendiamo le dimissioni dei Commissari Guido Longo e Isabella Mastrobuono, praticamente inutili nel ricoprire ruoli che non consentono, come hanno dimostrato, di risolvere problemi, se non di percepire un lauto stipendio. Cosa che, attesi i risultati, dovrebbe porli in uno stato di grande disagio se non del tutto di vergogna in una regione nella quale la Democrazia è ostaggio del bisogno.
MEDICI, INFERMIERI E OSS TRATTATI COME SCHIAVI. PAZIENTI PRIVI DI GARANZIE Medici, infermieri ed OSS sono trattati come gli schiavi ai tempi dell’apartheid.L’esempio del Pronto Soccorso di Cosenza ormai noto alla stampa nazionale, mostra come le parole della Corte Costituzionale emergono da casi concreti come questo. Per Medici, infermieri ed OSS niente diritti, solo doveri ed esposizione diretta, molte volte con sistemi di protezione fai da te in difesa del misterioso virus, colpiti nell’intimo e umiliati nello svolgimento del proprio dovere ovverosia salvare vite umane.
PRONTO SOCCORSO DI COSENZA: STRUTTURA OSOLETA, AMBIENTI NON IDONEI E NON SICURI Esposti in ambienti inidonei e mal sanificati o a volte per niente con pazienti ammucchiati come bestie al macello. Ospedali che sorgono all’interno di strutture obsolete e privi di sicurezza, ove il cittadino rischia seriamente di non potersi curare a causa dell’indifferenza di chi ha deciso che il calabrese non ha diritto alla vita.
La Bandiera del Movimento Civico NOI
LE BATTAGLIE CIVICHE DEL MOVIMENTO NOI COMBATTUTE ANCHE CON LA PENNA SONO SERVITE La Corte Costituzionale ci dice che le battaglie del Movimento civico NOI, mentre tutta la classe politica taceva ed era letteralmente scomparsa, sono servite tutte. Scrivere, scrivere e ancora scrivere intrattenendo un buon rapporto con le alte istituzioni è servito. Ma non abbassiamo la guardia e per questo, oggi, dobbiamo porci alcune domande e pretendere risposte. Chi lo dice che ai cittadini calabresi bisogna negare il diritto alle cure? Chi sono questi signori che possono decidere chi deve vivere e chi morire? Perché gli ospedali non debbono avere tutto il personale necessario che possa curarci come si deve nel momento del bisogno? Certo, sarebbe opportuno chiedere anche a cittadini e corpo sanitario come fanno a votare ancora i loro carnefici.
INDISPENSABILE RIVOLGEREQUALCHE DOMANDA AL COMMISSARIO ISABELLA MASTROBUONO Alla luce delle considerazioni della Consulta che boccia quasi del tutto la gestione sanitaria in Calabria, rivolgiamo alcune domande al Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Isabella Mastrobuono anticipando una nostra richiesta di accesso civico agli atti: quando nel Pronto Soccorso si supera di gran lunga la quantità di pazienti ammissibili, chi assicura la sicurezza del paziente a 360 gradi? Essendo noto che si è giunti anche a 70 pazienti parcheggiati nel Pronto Soccorso di Cosenza. Ma è mai stato sanificato? L’Azienda sanitaria sarebbe in condizione di provarlo? In maniera particolare quando i numeri superano la normale capacità di accoglienza e vengono accolti tra gli altri pazienti anche i Covid in attesa di verifiche, ove vengono accolti? Inoltre: dopo le dimissioni del vecchio primario del pronto soccorso chi è che ne ha oggi la responsabilità? Cosa dice l’Unità Operativa del rischio clinico che dovrebbe salvaguardare la gestione del paziente e del personale? Ma esiste? A questo punto non resta che attendere l’attività risolutiva del Governo rispetto a quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale. Il Movimento NOI continuerà la sua attività di presenza consapevole, cosciente e responsabile in difesa dei diritti di tutti.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
I popolari del Movimento civico NOI manifestano soddisfazione per quanto sancito dalla Corte Costituzionale. La Consulta ha stabilito che è incostituzionale non avere previstoche, al fabbisogno della struttura di supporto del commissario ad acta, debba provvedere“direttamente lo Stato” con personale esterno. Non esita a dire che non ha senso inviare un Commissario per sostituire un altro Commissario perché il nuovo manifesti la stessa inefficacia di chi lo ha preceduto, se privo delle condizioni per operare miglioramenti.
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
“Il Movimento NOI – afferma il portavoce nazionale Fabio Gallo – per l’intero periodo della Pandemia ha manifestato al fianco di medici, infermieri ed OSS, contro l’immobilismo politico che ha causato il ciclico e inarrestabile ripetersi dei problemi, piuttosto che la loro soluzione alla radice, avviando in Calabria quella fase che la Consulta definisce “generativa”,con il supporto diretto dello stesso Stato. La classe politica, invece, ha preferito sostituire Commissari a Commissari con il fine colpevole di gestire politicamente il bisogno e fornire al problema solo una nuova facciata. Dalla sostituzione del Commissario Cotticelli con l’ex Prefetto Guido Longo, infatti, nulla è cambiato”. “Fermo restando il rispetto che tutti nutriamo nei confronti del Commissario regionale Guido Longo, così come del Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Isabella Mastrobuono – afferma il Dipartimento nazionale Salute del Movimento NOI, abbiamo più volte richiesto la rimozione per manifesta inefficacia chiedendo allo Stato di assumere la responsabilità diretta, al fine di superare le evidenti criticità perché si integrassero d’urgenza risorse umane in grado di fronteggiare la gravissima crisi pandemica e di personale in atto”.
Il Movimento Civico NOI, lo ha detto a chiare lettere anche nel corso del collegamento da Cosenza condotto da Lino Polimeni, in occasione della Diretta del programma di Massimo Giletti. Non a caso, il Portavoce Fabio Gallo esclamò: “qui bisogna capire se la Calabria e i calabresi interessano al Governo, oppure no”.
La Corte Costituzionale, oggi, pone il sigillo sulla giusta visione del Movimento civico NOI volta alla risoluzione concreta dei problemi. Il Covid19 ha letteralmente posto con le spalle al muro pazienti e Corpo Sanitario privato di gran parte del personale indispensabile al fine di raggiungere almeno l’ordinarietà prevista dai regolamenti. Oggi – conclude il Dipartimento Nazionale Salute del Movimento NOI – la Corte Costituzionale ci dice che abbiamo fatto un ottimo lavoro a tutela dei diritti di tutti anche quando abbiamo richiesto quanto oggi espresso dalla Consulta: “un intervento che comporti una prevalente sostituzione della struttura inefficientecon personale esterno altamente qualificato e fornito direttamente dallo Stato, in modo da evitare anche ogni possibile condizionamento ambientale“.
La Consulta, di fatto, sentenzia non solo il fallimento dei Commissariamenti nel campo della Sanità in Calabria, ma anche del Governo mostratosi inefficace. A pagare sono, sono stati e saranno sempre e solo i cittadini calabresi e la gran parte del corpo sanitario che lavora onestamente in condizioni pietose e oramai inammissibili. Tutti, vittime di mala politica e pessima gestione dell’Amministrazione Pubblica che, appare volta a generare un circolo vizioso che porta a non risolvere i problemi e all’abbandono del corpo sanitario e dei cittadini a se stessi. Ma la Consulta non lascia niente al caso e nella sua lunga relazione dice chiaro che il problema nasce dal Governo, da ministeri che avevano il compito di assicurare ai calabresi e alla loro sanità pubblica tutto il necessario in tempo di emergenza perché si superasse la crisi, ciò non è stato fatto. Una dichiarazione di oggettiva incapacità di chi avrebbe dovuto provvedere e che pone a rischio non solo noi tutti ma anche la Democrazia, costringendo gli italiani ad una guerra tra poveri sui diritti che dovrebbero essere conclamati tra SI VAX e NO VAX.
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