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Eduardo Tarsia in Commissione Cultura. Fabio Gallo: nell’Atene della Calabria i teatri non chiudono, aprono.

Da sx: il Regista Eduardo Tarsia con Domenico Frammartino Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza
Da sx: il Regista Eduardo Tarsia con Domenico Frammartino Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza

la redazione/

Il Comune di Cosenza

Il problema del settore Cultura, a Cosenza, è diventato un’emergenza che viene da lontano ma che se non risolto avrà ricadute molto pesanti sul sociale e sulla formazione delle nuove generazioni. A discuterne nella Sala Consiliare del Comune di Cosenza, la Commissione Cultura presieduta da Domenico Frammartino, sollecitata dal caso sollevato dal regista Eduardo Tarsia invitato in Commissione che, a mezzo social, ha annunciato la chiusura dell’Officina delle Arti. Annuncio che sta sollevando lo sconcerto del mondo della Cultura e non solo. Il Presidente Frammartino ha chiamato a relazionare anche Fabio Gallo in virtù delle deleghe conferitegli dal Sindaco Franz Caruso. La Commissione Cultura del 6 giugno ha messo a nudo i problemi del Teatro, della Cultura e di chi ha avuto e ha il compito di amministrarli.

Da sx: il Regista Eduardo Tarsia con Domenico Frammartino Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza
Da sx: il Regista Eduardo Tarsia con Domenico Frammartino Presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza

IL TEATRO “OFFICINA DELLE ARTI” DI EDUARDO TARSIA
Il Teatro di Eduardo che sorge nella Città Storica di Cosenza è tra i più suggestivi del Sud Italia e nei suoi arredi, un tipico salotto della cultura, racconta esperienze e tradizioni grazie alla disseminazione di centinaia di oggetti che richiamano epoche, costume e società. Eduardo Tarsia ha raccontato la storia dell’Officina delle Arti ed i mille sacrifici che ne hanno fatto un simbolo nel mondo della cultura annunciando alla Commissione che a meno di atti concreti, per il Teatro non c’è speranza.

I CONSIGLIERI DELLA COMMISSIONE: USCIRE DALLA FASE PESSIMISTICA DEL DISSESTO ANDANDO OLTRE
Dalle relazioni dei Consiglieri che compongono la Commissione Cultura sono emerse chiare le numerose criticità ed una classe politica alla quale si chiede di creare cose nuove fuori dal perimetro del dissesto finanziario che non può essere una spada di Damocle sulla testa di chi si assume la responsabilità di produrre Arte e Cultura. La seduta, particolarmente animata dagli interventi dei Consiglieri di maggioranza e opposizione ha evidenziato come quella culturale rappresenta solo la cartina al tornasole delle molte criticità che – come riferito da Michelangelo Spataro, non trovano spiegazione essendo note in alcuni casi anche le fonti di finanziamento già disponibili. Ad illustrare possibili soluzioni che tamponerebbero la crisi in atto dell’Officina delle Arti, è stato il Consigliere Francesco Alimena delegato al Centro Storico. A breve – ha dichiarato Alimena – l’Officina delle Arti sarà inserita tra le sedi della programmazione estiva.

Il teatro Officine delle Arti
Il teatro Officina delle Arti

FABIO GALLO: SETTORE CULTURA SOTTOVALUTATO E LA GESTIONE E’ UNA “CASBA
Nel corso del suo intervento Fabio Gallo ha fatto notare che Cosenza, l’Atene della Calabria, non può chiudere Teatri ma solo aprirli. Ha evidenziato le responsabilità della politica negli anni innanzi al dato che su cinque Teatri quattro sono in crisi e alcuni già chiusi. Eduardo Tarsia – ha fatto notare Gallo, è un esempio di resilienza che proviene proprio dal cuore della Città Storica di Cosenza che necessita non solo di riqualificazione urbana, ma sociale e culturale. Nel concreto Gallo ha prospettato tre ipotesi di lavoro: la terza a breve termine, e cioè un calendario di eventi civici per sostenere immediatamente le economie dell’Officina delle Arti; le rimanenti due, una a medio termine, coinvolgendo direttamente il ministro Dario Franceschini chiedendo a chiare lettere il finanziamento di un progetto finalizzato a separare Arte e Cultura dal dissesto finanziario; il terzo, più a lungo termine, l’istituzione di un percorso da istituzionalizzare per sollevare in maniera complessiva l’attenzione nei confronti del settore Cultura in generale con l’istituzione di una Biennale delle Belle Arti che coinvolgerebbe attivamente tutti gli operatori culturali assistiti da un dipartimento progettazione dedicato già pronto a mettersi al lavoro. Fabio Gallo non ha taciuto l’essere totalmente all’oscuro, nonostante la delega di supporto nelle scelte di programmazione indirizzate a rilanciare e valorizzare il Teatro cittadino Alfonso Rendano, affidatagli dal Sindaco Franz Caruso, della programmazione del Teatro Rendano che non risulta neanche pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Cosenza se pur richiesto numerose volte. Un settore, quello dell’organizzazione del Teatro, che ha definito una “casba”. Ciò, per significare che se per davvero si vogliono risolvere i problemi del settore Cultura, bisogna iniziare dalle responsabilità dell’Amministrazione Pubblica che con la nuova amministrazione deve essere d’esempio in quanto a trasparenza e gestione.

FRANCESCO LUBERTO: L’ASSENZA DI UN ASSESSORE ALLA CULTURA PRECLUDE IL CAMBIO DI ROTTA
A chiudere i lavori la riflessione del Consigliere Francesco Luberto. “La situazione che riguarda il settore cultura versa in gravi condizioni. È certamente un problema risalente negli anni che non può essere imputato esclusivamente alla nuova amministrazione, ma che impone serie riflessioni e interventi mirati e responsabili. Ritengo – ha dichiarato Luberto – che il compito di chi governa l’ente non sia solo quello di creare infrastrutture ma anche di stimolare e riempire di contenuti un settore che deve rappresentare il faro per tutti noi. Pur rendendomi conto che il comune di Cosenza è in stato di dissesto finanziario, rilevo che l’assenza di un preposto assessore alla cultura preclude quel cambio di rotta tanto atteso. Non penso sia più sostenibile il “faremo” ragion per cui continuerò incessantemente a stimolare l’amministrazione perché si faccia.

L’OFFICINA DELLE ARTI ENTRA NELL’ECOSISTEMA DIGITALE DELLA CULTURA “METAVERSO COSENZA”
In serata Fabio Gallo ha comunicato di avere sentito il Regista Eduardo Tarsi al quale ha riferito di avere sollecitato il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI che digitalizzerà in settimana il suo Teatro. Già nei primi giorni della prossima settimana sarà inserito nell’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza “MetaversoCOSENZA” che provvederà a promuoverne storia e attualità. “La situazione è grave – ha commentato Fabio Gallo – e, per quanto inerisce le mie deleghe, agirò subito”

Movimento NOI: chi ha scritto i primi 6 Bandi di Gara del Comune di Cosenza per gli interventi del CIS Centro Storico?

La Città Storica di Cosenza - a destra la semi demolizione dell'ex Jolly Hotel
La Città Storica di Cosenza - a destra la semi demolizione dell'ex Jolly Hotel
Città Storica di Cosenza - Ex Jollu Hotel
Città Storica di Cosenza – Ex Jollu Hotel

Chi ha scritto i primi 6 Bandi di Gara del Comune di Cosenza per gli interventi del CIS Centro Storico? Questa è la domanda che si è posto il Dipartimento di Progettazione del Movimento civico NOI dopo avere preso conoscenza dei primi 6 bandi pubblicati sulla pagina ufficiale di cui si pubblica il link qui di seguito https://comunedicosenza.traspare.com/announcements?status=2. Si tratta di bandi riferiti alla “progettazione esecutiva” dai quali emergono dati che devono fare riflettere i preposti uffici incaricati ma, soprattutto, la classe politica che, evidentemente, ha dato mandato perché ciò si manifestasse sotto questa forma. Il Movimento NOI propone un esempio in relazione al Bando “Affidamento di servizi tecnici inerenti l’architettura e l’ingegneria relativi a: Adeguamento sismico, efficientamento energetico e rifunzionalizzazione della biblioteca civica con informatizzazione per una fruizione totale – CUP F83H20001110001 – CIG 92436640D9”. Dalla lettura del Bando fa riflettere non poco il dato che a fronte di un progetto di “carattere interdisciplinare” per il quale è necessario coinvolgere nel gruppo di progettazione diverse figure professionali, nel gruppo di lavoro segnalato dallo stesso bando, appaiono solo due figure professionali: architetti e ingegneri e 1 restauratore di Beni Culturali.

Il Movimento NOI invita coloro i quali hanno redatto il Bando di Gara a inserire numerose professionalità che non vengono affatto citate e che appaiono chiaramente indispensabili per la corretta esecuzione del progetto. Inoltre, anche l’importante somma economica prevista che supera le 400.000,00 euro, al momento per un team minimo di 5 persone per 6 mesi di lavoro non è forse spropositata? Il Movimento NOI chiede una proroga del bando per inserire tutte le figure professionali specializzate indispensabili perché si ottemperi alle richieste del bando. Uno dei motivi, conclude la nota del Movimento civico NOI, per i quali abbiamo deciso di aprire un Osservatorio Civico sul CIS Centro Storico e su tutto quanto inerisce la spesa pubblica.

Bomba d’acqua a Cosenza. Un fiume di acqua su un fiume di cemento. La Città non respira.

Cementificazione massiva di Corso Mazzini a Cosenza
Cementificazione massiva di Corso Mazzini a Cosenza

I cambiamenti climatici si fanno sentire più degli interventi per evitare che essi colpiscano pesantemente la popolazione. E’ un dato di fatto. Questa mattina a Cosenza una bomba d’acqua causata da un temporale annunciato, ha letteralmente sommerso parti della Città. Decine i video che mostrano l’impeto delle acque piovane in città.

Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI

Ad intervenire è Fabio Gallo già candidato Sindaco per il Movimento NOI alle scorse amministrative di Ottobre 2021 che dichiara: “eravamo tristemente abituati alle note cascate della Città Storica che ci hanno indotti a manifestare in maniera piuttosto forte con la passata amministrazione Occhiuto perché si pulissero gli scoli dell’acqua piovana. Come se a chiederlo debbano essere i cittadini e non un dovere dell’Amministrazione Pubblica. Oggi, l’impetuoso temporale ha dimostrato che abbiamo ereditato una Città cementificata talmente tanto con la scusa di farne una gigantesca isola pedonale, che alle prime acque abbondanti diventa un vero e proprio lago.

Cementificazione massiva di Corso Mazzini a Cosenza
Cementificazione massiva di Corso Mazzini a Cosenza

Bisogna rendersene conto e prendere provvedimenti. Mai vista Corso Mazzini completamente allagata da un potente torrente di acqua. Fa impressione. Stessa cosa dicasi della Città Storica, di Piazza Europa, Piazza Bilotti già tristemente per metà sotto sequestro dall’antimafia perché non ritenuta sicura e in attesa di provvedimenti. Non riusciamo proprio a far capire che la cementificazione massiva della Città, comporta questa conseguenze e che non è cementificando che si può far passare una città per sostenibile.

Le cascate del Centro Storico negli anni passati come oggi

Credo che se interrogassi tutti coloro i quali hanno realizzato questo scempio sui temi dell’Agenda 2030 a proposito di Sostenibilità Ambientale, non saprebbero rispondere. Il sottosuolo di Corso Mazzini, solo per fare un esempio e aiutare a comprendere che questi eventi saremo costretti a subirli sempre se non si pone rimedio, pubblichiamo le immagini della incredibile cementificazione che ha subito. Oggi si presenta come il fondo di una grande piscina che non offre possibilità all’acqua piovana di essere incanalata. Non che ciò salvi del tutto da un nubifragio, ma certamente aiuta a limitare i danni.

Corso Mazzini il 9 giugno 2022

Questa vera e proprie esplosione temporalesca, sul Corso Mazzini ha mostrato il suo potenziale nell’arrecare danni alle attività commerciali se dovesse manifestarsi una pioggia leggermente superiore a quella di oggi. I danni sarebbero enormi. Anche gli alberi avvizziti sono la prova di un sottosuolo asfissiato dal cemento. Chiediamo al Sindaco Franz Caruso – conclude Fabio Gallo per il Movimento NOI – di trarre immediato insegnamento da quanto sta accadendo e da quanto già accaduto e di badare bene che, ci spiace dirlo ma dobbiamo, negli uffici comunali risiedono anche coloro i quali hanno partecipato in passato a realizzare lo scempio. Non vorremmo da danno passare alla beffa. Oggi, di certo, si avverte forte anche il danno procurato dal dissesto finanziario al quale la precedente amministrazione ha dato il colpo di grazia che impedisce, almeno fino all’arrivo dei copiosissimi fondi del PNRR e non solo, interventi strategici che appaiono ormai necessari.”

Cosenza – Corso Mazzini – Nubifragio del 9 Giugno 2022
Cosenza - Corso Mazzini - Nubifragio del 9 Giugno 2022
Cosenza – Corso Mazzini – Nubifragio del 9 Giugno 2022

Torna la scuola d’estate

a cura di Roberto Perri Delegato Scuola Movimento NOI/

Il Piano, dopo l’esordio dell’anno scorso, dedicato al recupero della socialità di studentesse e studenti, torna nel 2022 come momento di costruzione dell’innovazione didattica, delle attività laboratoriali delle scuole, delle buone pratiche e degli esempi inclusivi. Ponendo l’accento sull’accoglienza delle ragazze e dei ragazzi in arrivo dall’Ucraina.

Lo scorso anno, più di 7.000 istituzioni scolastiche, statali e paritarie, hanno avviato almeno un’iniziativa durante le tre fasi del Piano Scuola Estate 2021: ampia la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi per i progetti di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Significativa, inoltre, l’adesione alle attività da parte delle studentesse e degli studenti con bisogni educativi speciali.

Il 53% delle attività finanziate con le risorse PON “Per la scuola” sono state realizzate nelle aree meno sviluppate del Paese per realizzare iniziative legate al potenziamento delle competenze linguistiche, digitali, tecnologiche e scientifiche delle studentesse e degli studenti. Sono quasi 3.700, inoltre, le scuole che hanno realizzato attività e laboratori all’esterno (parchi, centri sportivi, musei, teatri e altri spazi), coinvolgendo enti del terzo settore, educatori, volontari del servizio civile, genitori, secondo lo spirito dei patti educativi di comunità e valorizzando il contatto con il territorio

Per il 2022 il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta a oltre 280 milioni di euro179 milioni provengono dal PON per la scuola (risorse europee), circa 99 milioni da fondi PON attraverso progetti già candidati e approvati dalle scuole, 2 milioni dal sostegno alla relazionalità per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del Cyberbullismo, circa 700mila euro sono infine stanziati per il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati.

La Scuola d’Estate si articolerà in tre fasi:

– I Fase, Potenziamento delle competenze (giugno): dedicata al rinforzo e al potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, con laboratori, attività di gruppo, e con particolare attenzione all’accoglienza, all’inserimento e all’alfabetizzazione linguistica dei giovani ucraini;

– II Fase, Scuola aperta (luglio e agosto): saranno previsti contesti di “scuola aperta”, “scuola all’aperto”, spazi di comunità territoriale;

– III Fase, Introduzione al nuovo anno scolastico (settembre, fino all’avvio delle lezioni): per la familiarizzazione con i gruppi di pari grado nei contesti scolastici e l’accompagnamento di studentesse e studenti verso il nuovo inizio.

L’adesione alle attività estive è per gli studenti e per le loro famiglie volontaria, così come per il personale delle istituzioni scolastiche, alla cui autonomia didattica ed organizzativa è rimessa la responsabilità di concretizzare proposte finalizzate al rinforzo e al potenziamento delle competenze linguistiche, disciplinari, relazionali e sociali dei propri allievi.

Alcune considerazioni:

  • Gli studenti per qualche mese devono vivere altre esperienze staccandosi dall’apprendimento scolastico;
  • I docenti devono riposarsi;
  • In estate non si può pretendere che gli studenti facciano didattica tradizionale;
  • Non possono essere gli stessi docenti a occuparsi delle attività didattiche e ludiche estive;
  • Molte famiglie non possono affrontare le spese per i Campus estivi;
  • Perchè non far svolgere tali attività da personale esterno? Si darebbe lavoro a tanta gente precaria;
  • Perchè non prendiamo esempio dalla Francia? Ingresso verso le nove e qualche ora di pomeriggio, sabato e giovedi liberi. Pausa estiva più corta. Tante interruzioni durante l’anno: una settimana a novembre, due a Natale, una a carnevale e due a Pasqua. Dove non arrivano le famiglie la scuola propone attività e vacanze con altro personale o docenti volontari e pagati in più.

Fabio Gallo: il Teatro Rendano non risultava più tra quelli di tradizione sul sito del ministero. Nessuno controllava.

Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza-Fabio Gallo consulente del sindaco
Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza

A cura della redazione/

Il teatro di tradizione Alfonso Rendano della Città di Cosenza

Il Teatro Alfonso Rendano non risultava da tempo tra i Teatri di tradizione sul sito del Ministero. “Ho rimediato io a ció che avrebbe dovuto fare il preposto ufficio del Comune – ha comunicato Fabio Gallo che assolve anche al ruolo di consulente del Sindaco Franz Caruso per il Teatro. Ringrazio il Dirigente del Ministero per la disponibilità mostrata e la dott.ssa Eleonora Cafiero. Oggi è stato informato il Nucleo Informatico del MiC e presto sarà corretto l’errore nel quale, tempo addietro, anche alcuni deputati sono involontariamente caduti affermando che il teatro Alfonso Rendano non risultava essere più di tradizione. Per decine di migliaia di visitatori giorno che traggono informazioni dal portale del ministero della Cultura, il non risultare più censiti tra i Teatri di tradizione significa perdere un riferimento di pregio per l’intera Città di Cosenza, per il teatro e per chi vi lavora partendo dal basso.

FABIO GALLO: IL COMUNE PUBBLICHI TUTTE LE PROGRAMMAZIONI, CHI E CHE COSA FA
Chiedo ancora una volta – continua la nota di Fabio Gallo – la pubblicazione sul sito del Comune del palinsesto di spettacoli, eventi e produzioni del Teatro Rendano, incluse le manifestazioni ospitate nel ridotto e chi produce, cosa e con quali fondi. I cittadini e chi ha incarico politico hanno diritto a conoscere le opportunità che offre il Teatro comunale e dove vengono investiti i fondi pubblici. Incredibile a credersi ma anche il consulente del Sindaco non sa quelli sono gli eventi del Teatro anche solo al fine di parteciparvi. Mi chiedo se la politica abbia ancora senso o se dieci anni di abbandono del Teatro da parte della politica hanno portato ad un disinteresse tale da rendere la mia richiesta una cosa dell’altro mondo quando la Cultura ed il Teatro di mondo ne hanno uno solo ed è quello rivolto al coinvolgimento di tutti. E’ la seconda volta che lo chiedo ma questa volta lo farò a mezzo PEC diretta ai preposti uffici comunali e al Sindaco Franz Caruso per dovuta conoscenza. Ci tengo a dire – conclude il portavoce nazionale del Movimento NOI che rappresenta la maggioranza extraconsiliare – che il sistema Cultura è uno dei tre punti che rappresentano il sigillo con il quale abbiamo chiuso l’accordo per il sostegno dei Popolari del Movimento NOI all’attuale Sindaco al quale rinnovando la nostra fiducia comunichiamo che faremo di tutto per ottemperare all’impegno preso con i nostri concittadini”

Città Storica, nuovo crollo, Movimento NOI: nessuno ci ha ascoltati. Ora, incontro con il Sindaco

Crolli Centro STorico di Cosenza - CIS Centro Storico
Crolli Centro STorico di Cosenza - CIS Centro Storico

Integrazione di redazionale del 25 maggio 2022/

Un nuovo crollo si è verificato nella Città Storica di Cosenza dall’ultimo appello lanciato dal Movimento civico NOI, solo cinque giorni addietro, chiamati ad intervenire ancora una volta dai cittadini che la Città Storica la abitano e la vivono. Siamo giunti all’uno di giugno e si ripete quanto prevedibilissimo.

Crolli Centro STorico di Cosenza - CIS Centro Storico
Crolli Centro STorico di Cosenza – CIS Centro Storico

IL PORTAVOCE DEL MOVIMENTO NOI FABIO GALLO LO AVEVA DETTO: SUL CENTRO STORICO NON FACCIAMO SCONTI
“Grazie alle professionalità del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI abbiamo presentato già mesi addietro alle massime istituzioni di Cosenza e Rende un reportage grazie al quale abbiamo mostrato l’estrema fragilità e pericolosità per i cittadini, di parti strategiche del Centro Storico di Cosenza. Ciò, al fine di consentire al Movimento civico NOI di offrire un valido contributo gratuito al ripristino della sicurezza di molti edifici. Un lavoro confortato da rilievi effettuati con droni di ultima generazione e supportati da pareri illustri anche del mondo accademico, che hanno apprezzato il nostro reportage.

Crolli Centro STorico di Cosenza - CIS Centro Storico
Crolli Centro STorico di Cosenza – CIS Centro Storico

Stranamente, nessuno ne ha tenuto conto, – afferma Fabio Gallo – eppure lo abbiamo promosso per ribadirne i contenuti anche attraverso il mondo della Stampa e dei Social. Ci chiediamo come sia possibile che chi ha competenza nel Comune di Cosenza ai lavori pubblici e non solo, non abbia chiesto di avere il reportage al fine di intervenire immediatamente lì dove si potevano evitare nuovi crolli. Ma vi è anche un dato politico che il Movimento civico NOI non può dopo sei mesi, non far presente al Sindaco di Cosenza Franz Caruso certamente conscio del fatto che, nonostante NOI popolari siamo maggioranza extra consiliare, avendolo supportato lealmente in sede di ballottaggio, non siamo mai stati invitati nelle riunioni della stessa maggioranza ove, appare chiaro, avremmo potuto offrire il nostro contributo. Non vorremmo – come i cinici vorrebbero farci credere – che a volerci lontani sia la nostra competenza sulla questione CIS Centro Storico e per avere, il Movimento NOI, realizzato lo scandaloso reportage che mostra la reale situazione in cui esso versa.

Crolli Centro STorico di Cosenza - CIS Centro Storico
Crolli Centro STorico di Cosenza – CIS Centro Storico

In tal senso, – continua Fabio Gallo – immediatamente dopo il ponte del due giugno, chiederemo un incontro con il Sindaco di Cosenza perché è a lui che abbiamo dato fiducia. I cittadini che vivono e lavorano nella Città Storica, si fidano del Movimento civico NOI perché hanno contezza che si è adoperato sin dal 2017 perché, nel momento di massimo abbandono politico, il centro storico potesse riconquistare centralità e ricevere finanziamenti per la sua messa in sicurezza.

Crolli Centro STorico di Cosenza - CIS Centro Storico
Crolli Centro STorico di Cosenza – CIS Centro Storico

Un miracolo avvenuto grazie all’intervento del Ministro Dario Franceschini al quale ho personalmente scritto in data 9 novembre 2017 per formulare l’invito. Il 27 novembre 2017, il ministro accogliendo la nostra richiesta, prendendo atto del progetto COSENZA CRISTIANA, grazie al quale si rese conto del pericolo che incombeva sul grande patrimonio di beni culturali presenti nella Città Storica, decise di inserire Cosenza tra le quattro Città del Sud Italia finanziate per la riqualificazione urbana dei loro centri storici. Decisione che fu resa nota alla stampa nazionale il 28 febbraio 2018. Ciò – conclude Fabio gallo – per dare contezza del fatto che ci sentiamo fortemente responsabili perché questa grande opportunità giunga a buon fine.

90 milioni di Euro sono tanti e se sono stati impegnati non tutti nella giusta direzione, bisogna che qualcuno provveda non solo a mostrare impegno nella spesa di fondi procurati da altri, ma a procurarne di nuovi al fine di rimediare subito alle vere emergenze”.

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Movimento NOI: a Cosenza abbiamo votato la trasparenza. Iniziamo dal Teatro e dal CIS Centro Storico

Il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo
Il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo

“La partecipazione del Movimento Civico NOI al ballottaggio che ha visto prevalere sul candidato del centrodestra quello del centrosinistra Franz Caruso, ha certamente sollecitato – cosa riconosciuta anche dal PD – la coscienza civica della Città di Cosenza, in un momento in cui si fronteggiavano l’amministrazione uscente che ha peccato di poca trasparenza, con la promessa, da parte dei nuovi candidati a Sindaco, di un’azione forte e mirata all’assoluta trasparenza del rapporto tra pubblica Amministrazione e cittadinanza”. 

Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI

A dichiararlo è Fabio Gallo che il 12 aprile 2022 ha ricevuto delega dal Sindaco Franz Caruso all’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza e di consigliere dello stesso Sindaco per il Teatro, all’alba del confronto tra delegati del Movimento NOI proprio sul tema della trasparenza che si terrà oggi 31 maggio, perché non diventi tema di discordia con la cittadinanza che già mormora, incoraggiata da strani movimenti che si registrano nella maggioranza consiliare nella quale le cronache hanno evidenziato i primi dissapori.

FABIO GALLO: UN OSSERVATORIO CIVICO PER LA TRASPARENZA E’ INDISPENSABILE
“Dopo i primi sei mesi di attività trascorsi in silenzio per consentire al Sindaco Franz Caruso di avviare la macchina amministrativa – comunica la nota di Fabio Gallo – il Movimento civico NOI avverte l’esigenza di attivarsi dando vita ad un Osservatorio per la Trasparenza, un luogo nel quale sviluppare dialogo e dal quale offrire quegli indirizzi che avvertiamo debbano essere ascoltati ma che da maggioranza extra consiliare, mai tenuta in conto o invitata a partecipare, non riusciamo a comunicare. L’Osservatorio per la trasparenza ci consentirà di ascoltare i cittadini e di sollecitare in maniera pubblica l’amministrazione, rispetto ai vari temi da trattare. Ciò, siamo certi, sarà molto apprezzato dal Sindaco poiché i temi “trasparenza” e “partecipazione” sono a lui molto cari. Nella mia qualità di delegato Consigliere del Sindaco al Teatro, ad esempio – continua Fabio Gallo – mi sono reso conto che non sono in grado di conoscere la programmazione del Teatro e neanche il calendario degli eventi culturali programmati nel ridotto dello stesso Rendano, fondamentale per avere anche solo il piacere di partecipare e condividere le manifestazioni. 

CHI FA E CHE COSA? QUANDO E DOVE
Per iniziare, infatti, chiedo all’amministrazione di aggiornare dei dati del portale del Comune di Cosenza come si conviene e pubblicare tutta la programmazione già disponibile con tutti coloro i quali sono coinvolti nella programmazione che dovrebbe attingere ai fondi pubblici. I cittadini chiedono di capire se il Comune di Cosenza come Teatro produce opere come dovrebbe essere, oppure richiede fondi pubblici per sostenere produzioni private esterne. Argomenti ai quali – appare strano – il Consulente del Sindaco non riesce a rispondere perché nulla risulta dal sito istituzionale. Allo stesso tempo, è fondamentale pubblicare tutto il palinsesto non solo relativo agli eventi che si tengono in palcoscenico, ma anche nel ridotto del Teatro Alfonso Rendano al fine di facilitare a chi è rappresentante politico e istituzionale, di assicurare la presenza e ai cittadini di avere una visione chiara del calendario sia per offrire ai cittadini la possibilità di essere informati e partecipare che di prenotare gli spazi. È altresì importante comprendere come possono essere concretamente aiutate Associazioni e Fondazioni che si adoperano per il prossimo e che necessitano di utilizzare il teatro, dando vita ad una regola che in maniera chiara e trasparente valga per tutti. Allo stesso tempo – conclude la nota del Movimento NOI – a proposito dei 41 milioni di Euro del CIS Cosenza Centro Storico, la cui spesa compete al Comune di Cosenza, è il caso di rendere pubblico ogni bando di gara e ogni sviluppo inerente la spesa dei fondi. Ciò perché non accada più quanto già accaduto con l’ex Jolly Hotel – ad esempio – ove, il Comune di Cosenza ha bandito una gara, assegnato l’appalto al vincitore, aperto i cantieri, demolito lo stabile quasi del tutto, per poi apprendere di avere commesso un gravissimo illecito amministrativo (denunciato alla Procura dal Movimento NOI), perché non poteva fare ciò su uno stabile di cui non era proprietario. Fatti gravi accaduti nella stessa amministrazione che noi, oggi, insieme al Sindaco Franz Caruso, dobbiamo garantire politicamente.”

Movimento NOI: sulla Città Storica di Cosenza non facciamo sconti

Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI
Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI

Dopo ben 4 anni dal giorno in cui sono stati assegnati dal ministro Dario Franceschini 90 milioni di Euro per la riqualificazione urbana del centro storico di Cosenza nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo, promosso dal Piano Sviluppo e Coesione a titolarità del Ministero della Cultura, partono i primi bandi per l’assegnazione dei lavori.

Ad intervenire con un messaggio video realizzato nei pressi di uno stabile pericolante, è il Portavoce del Movimento civico NOI, già candidato Sindaco di Cosenza alle scorse amministrative di Ottobre 2021, che commenta il suo comunicato stampa con una serie di immagini realizzate dal Centro di Alta Competenza CONNESSIONI.

LA DICHIARAZIONE DI FABIO GALLO
“Finalmente – afferma Fabio Gallo – partono i lavori grazie ad un fondo per il quale molto ci siamo prodigati nel novembre 2017 perché venisse attribuito a Cosenza. Un fondo di 90 milioni di Euro che se spesi subito si sarebbero potuti moltiplicare, come comunicato dal ministro Alberto Bonisoli da noi e altri invitato a Cosenza, presso il tavolo tecnico da lui stesso istituito a Roma, al quale sono sempre stato invitato.

Dunque, abbiamo già perso a causa dell’incapacità di agire con immediatezza un possibile nuovo cospicuo finanziamento che avrebbe potuto buttare le basi per una concreta rigenerazione urbana della Città Storica che, appare chiaro, necessita di grandi capitali. Il Movimento NOI – afferma Fabio Gallo chiamato dai cittadini che vivono nei pressi di stabili pericolanti – non è d’accordo con molti degli interventi previsti che riteniamo una forzatura e un deragliamento dal senso che si deve attribuire al termine “riqualificazione”.

Per comprendere i motivi che ci spingono a tale posizione, bisogna recarsi nella Città Storica e visitarla partendo dalle quattro porte d’ingresso alla stessa o, in alternativa, prendere visione del reportage realizzato dal Centro di Alta Competenza CONNESSIONI che ha messo a nudo fragilità e rischi concreti.

Un ritardo grave che l’attuale amministrazione ha subìto come, solo per citare un esempio, il Teatro Alfonso Rendano tenuto fuori da questo investimento, nonostante le sue note condizioni che da anni sono visibili e avrebbero già chiesto immediati interventi.

Anche per quanto riguarda le case abbandonate da privati, se esse costituiscono un pericolo – continua Fabio Gallo – si deve essere in grado di assumere decisioni con grande senso di responsabilità e procedere con l’abbattimento totale se irrecuperabili o in parte se possibile destinarle a nuovi utilizzi. Ma su ciò che rappresenta un rischio grave, non bisogna pensarci due volte. Si chiama prevenzione.

A tal punto – conclude Fabio Gallo – non avendo modo di rispondere alle molte domande che provengono dai cittadini e non partecipando ad alcuna Commissione che ci consentirebbe di avere dati da condividere con quanti vivono e lavorano nella Città Storica essendo il Movimento NOI maggioranza extraconsiliare, il Movimento NOI ha deciso di aprire l’Osservatorio per la spesa dei 90 milioni di Euro che siamo certissimi sarà un punto di riferimento per molti. Sarà una pagina Facebook sulla quale tutti potranno fare domande che rivolgeremo alle preposte istituzioni atte a fornire risposte”

A CHE PUNTO SI E’ OGGI
INVITALIA ha pubblicato infatti per conto della Provincia di Cosenza una procedura di gara aperta per la conclusione di accordi quadro multilaterali per la realizzazione di 4 interventi dal valore di oltre 31 milioni di euro. L’iniziativa si inserisce tra le attività che INVITALIA svolge a supporto dell’Autorità Responsabile del Piano Sviluppo e Coesione del MiC e in qualità di Centrale di Committenza per l’attuazione degli interventi del CIS “Cosenza – Centro Storico”, per il recupero e la riqualificazione di porzioni degradate del centro storico cittadino. Il ricorso all’Accordo Quadro consente di accelerare l’attuazione del CIS e favorisce la più ampia partecipazione individuando molteplici operatori qualificati per le necessarie fasi di realizzazione degli interventi: progettazione, lavori, direzione lavori e coordinamento della sicurezza, servizi di verifica e di collaudo. La scadenza della procedura è fissata per domani 25/05/2022
Oltre ai 31 affidati alla Provincia di Cosenza, i restanti fondi così ripartiti: 41 al Comune di Cosenza per 11 interventi, 17 al Segretariato Regionale Calabria del MiC e un milione e trecentomila all’UNICAL.

Quartiere Santa Lucia – Centro Storico di Cosenza – Foto “CONNESSIONI”

UNA RIFLESSIONE OPPORTUNA
In perfetto stile “Calabria” ci sono voluti 4 anni per attivare il fondo dopo innumerevoli tavoli tecnici indetti prima dal ministro Bonisoli a Roma nella sede del Ministero dei Beni Culturali e, successivamente, a Cosenza, da chi ne ha ricevuto delega dal successore. Una serie infinita di incontri per poi prendere atto, come recita il comunicato stampa a firma del sottosegretario Borgonzoni, che il Comune di Cosenza (Sindaco Mario Occhiuto, ndr.), non aveva inviato o completato le schede per finalizzare gli interventi.

Ricordiamo la deriva già denunciata di finanziamenti pubblici rivolti al “consolidamento e potenziamento..” delle attività di privati e una serie di progetti richiesti dai componenti del CIS e letteralmente “usurpati”, come affermato dal commissario della Lega Avvocato Giacomo Saccomanno. Fatti sui quali pendono una serie di denunce in diverse Procure i cui contenuti non lascerebbero dubbi sulla gravità dei fatti. Una cosa è certa: con i fondi pubblici non si scherza e bisogna assolutamente evitare quanto accaduto con gli appalti di Piazza Bilotti ancora parzialmente sotto sequestro da anni perché sarebbe pericolosa o l’ex Jolly Hotel dove il Comune decise di indire un gara d’appalto per la demolizione per essere poi bloccati dalla Giustizia amministrativa di Catanzaro, poiché il Comune non risultava proprietario dello stabile. Il tutto, con grave danno per l’impresa, i lavoratori e per l’intera Città di Cosenza che da anni subisce la pessima immagine di un cantiere fermo.

Guarda qui il video reportage del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI:
https://www.youtube.com/watch?v=9E3-T4nHKxw

Roberto Perri (NOI): una pagella anche per la scuola

a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/

Emerge da un’indagine condotta da Skuola.net assieme all’Associazione Nazionale Presidi di Roma e del Lazio, su un campione di 5.650 alunni di scuole medie e superiori.

8 studenti su 10 gradirebbero che periodicamente ci fosse un riscontro sull’operato dei singoli professori, di dirigenti scolastici e personale Ata. 

Quali gli elementi da mettere a fuoco? Al primo posto, sia un giudizio sulla capacità di “motivare e valorizzare” i ragazzi sia uno sulla capacità di “comunicazione e coinvolgimento”. Subito dietro emerge la necessità di rilevare la “competenza nella materia insegnata” e il livello di “ascolto e attenzione” verso gli studenti. A seguire, la valutazione del grado di “imparzialità” nell’assegnazione dei voti e quella sulla “originalità e apertura alle novità”.

Tantissimi studenti vorrebbero avere la possibilità di fare un “check-up” alla scuola nel complesso. Quasi il 90% delle ragazze e dei ragazzi, alla scheda di valutazione dei docenti, ne affiancherebbero anche una sull’organizzazione generale del proprio istituto. Su cosa puntare per renderla efficace? Circa 1 studente su 2 la incentrerebbe su un “racconto” dell’ambiente scolastico (rapporti umani, sistema delle regole, gestione), 1 su 4 metterebbe principalmente a fuoco gli aspetti più strettamente didattici (programmi, modalità d’insegnamento, ecc.), 1 su 10 si concentrerebbe piuttosto sulle iniziative extra-scolastiche offerte dal proprio istituto e sulla “salute” dell’edificio che lo ospita ogni giorno (stato di conservazione di aule, palestre, laboratori ma anche la semplice pulizia).

Infine, il 60% degli studenti intervistati vorrebbe una pagella per i dirigenti scolastici ed il 56% per il personale tecnico-amministrativo (Ata).

Quello che i dati mettono in luce, è la voglia di poter dire la loro non solo sulla classe docente, ma sull’intera scuola.”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.

Una valutazione attenta del mondo della scuola potrebbe offrire, anche alle istituzioni governative, lo spunto per interventi sui punti di debolezza del sistema, con il conseguente miglioramento degli esiti formativi dei nostri studenti”, ribadisce Mario Rusconi, presidente Anp Roma.

Scuola: PTOF e PNRR cosa si può fare?

a cura di Roberto Perri Delegato Scuola Movimento NOI/

In questo periodo nelle scuole stanno per svolgersi riunioni importanti (si decideranno tra le altre cose le modifiche al PTOF), è il momento di  fare alcune proposte utili a far fronte alle urgenze dei bandi PNRR.

Il POTF – Piano Triennale dell’Offerta Formativa – documento fondamentale che rappresenta l’identità della scuola stessa, i suoi obiettivi e la sua vision, definisce i percorsi, le proposte, promuove la progettualità; inoltre ha finalità non soltanto organizzative, ma anche informative.

I punti del POTF del prossimo triennio (2022-2025) che ogni scuola dovrà analizzare  sono:

  • Analisi del contesto e dei bisogni del territorio;
  • Priorità strategiche e priorità finalizzate al miglioramento degli esiti;
  • Insegnamenti attivati;
  • Organizzazione.

Con il PNRR stanno arrivando alle scuole finanziamenti enormi, ma per fare cosa? Come Movimento Noi ci chiediamo cosa possiamo fare nelle scuole per indirizzare la spesa nella giusta direzione?

Suggeriamo una scuola:

  • di qualità, con un’architettura che consenta a tutti di riconoscere il suo ruolo civico nel territorio;
  • a basso consumo, concepita con il più basso impatto ambientale possibile e con contenute necessità di manutenzione;
  • sostenibile, costruita con materiali eco-compatibili, di provenienza locale o riciclati;
  • aperta, un luogo permeabile con spazi accoglienti per la comunità anche oltre l’orario scolastico;
  • in cui gli spazi esterni siano anch’essi ambienti di formazione;
  • per apprendere meglio;
  • per chi ci lavora, in cui gli ambienti per il personale siano ripensati come risorse;
  • attrezzata, in cui gli arredi possano essere resi funzionali in base alle esigenze;
  • connessa, con nuove tecnologie in tutti gli ambienti, stabili, veloci, sicure, protette e capillari;
  • che migliori la qualità dell’Aria Indoor (IAQ) nelle aule scolastiche.

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