a cura di Roberto Perri Delegato Scuola Movimento NOI/

Il Piano, dopo l’esordio dell’anno scorso, dedicato al recupero della socialità di studentesse e studenti, torna nel 2022 come momento di costruzione dell’innovazione didattica, delle attività laboratoriali delle scuole, delle buone pratiche e degli esempi inclusivi. Ponendo l’accento sull’accoglienza delle ragazze e dei ragazzi in arrivo dall’Ucraina.

Lo scorso anno, più di 7.000 istituzioni scolastiche, statali e paritarie, hanno avviato almeno un’iniziativa durante le tre fasi del Piano Scuola Estate 2021: ampia la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi per i progetti di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Significativa, inoltre, l’adesione alle attività da parte delle studentesse e degli studenti con bisogni educativi speciali.

Il 53% delle attività finanziate con le risorse PON “Per la scuola” sono state realizzate nelle aree meno sviluppate del Paese per realizzare iniziative legate al potenziamento delle competenze linguistiche, digitali, tecnologiche e scientifiche delle studentesse e degli studenti. Sono quasi 3.700, inoltre, le scuole che hanno realizzato attività e laboratori all’esterno (parchi, centri sportivi, musei, teatri e altri spazi), coinvolgendo enti del terzo settore, educatori, volontari del servizio civile, genitori, secondo lo spirito dei patti educativi di comunità e valorizzando il contatto con il territorio

Per il 2022 il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta a oltre 280 milioni di euro179 milioni provengono dal PON per la scuola (risorse europee), circa 99 milioni da fondi PON attraverso progetti già candidati e approvati dalle scuole, 2 milioni dal sostegno alla relazionalità per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del Cyberbullismo, circa 700mila euro sono infine stanziati per il coinvolgimento dei minori stranieri non accompagnati.

La Scuola d’Estate si articolerà in tre fasi:

– I Fase, Potenziamento delle competenze (giugno): dedicata al rinforzo e al potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali, con laboratori, attività di gruppo, e con particolare attenzione all’accoglienza, all’inserimento e all’alfabetizzazione linguistica dei giovani ucraini;

– II Fase, Scuola aperta (luglio e agosto): saranno previsti contesti di “scuola aperta”, “scuola all’aperto”, spazi di comunità territoriale;

– III Fase, Introduzione al nuovo anno scolastico (settembre, fino all’avvio delle lezioni): per la familiarizzazione con i gruppi di pari grado nei contesti scolastici e l’accompagnamento di studentesse e studenti verso il nuovo inizio.

L’adesione alle attività estive è per gli studenti e per le loro famiglie volontaria, così come per il personale delle istituzioni scolastiche, alla cui autonomia didattica ed organizzativa è rimessa la responsabilità di concretizzare proposte finalizzate al rinforzo e al potenziamento delle competenze linguistiche, disciplinari, relazionali e sociali dei propri allievi.

Alcune considerazioni:

  • Gli studenti per qualche mese devono vivere altre esperienze staccandosi dall’apprendimento scolastico;
  • I docenti devono riposarsi;
  • In estate non si può pretendere che gli studenti facciano didattica tradizionale;
  • Non possono essere gli stessi docenti a occuparsi delle attività didattiche e ludiche estive;
  • Molte famiglie non possono affrontare le spese per i Campus estivi;
  • Perchè non far svolgere tali attività da personale esterno? Si darebbe lavoro a tanta gente precaria;
  • Perchè non prendiamo esempio dalla Francia? Ingresso verso le nove e qualche ora di pomeriggio, sabato e giovedi liberi. Pausa estiva più corta. Tante interruzioni durante l’anno: una settimana a novembre, due a Natale, una a carnevale e due a Pasqua. Dove non arrivano le famiglie la scuola propone attività e vacanze con altro personale o docenti volontari e pagati in più.