a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/

Emerge da un’indagine condotta da Skuola.net assieme all’Associazione Nazionale Presidi di Roma e del Lazio, su un campione di 5.650 alunni di scuole medie e superiori.

8 studenti su 10 gradirebbero che periodicamente ci fosse un riscontro sull’operato dei singoli professori, di dirigenti scolastici e personale Ata. 

Quali gli elementi da mettere a fuoco? Al primo posto, sia un giudizio sulla capacità di “motivare e valorizzare” i ragazzi sia uno sulla capacità di “comunicazione e coinvolgimento”. Subito dietro emerge la necessità di rilevare la “competenza nella materia insegnata” e il livello di “ascolto e attenzione” verso gli studenti. A seguire, la valutazione del grado di “imparzialità” nell’assegnazione dei voti e quella sulla “originalità e apertura alle novità”.

Tantissimi studenti vorrebbero avere la possibilità di fare un “check-up” alla scuola nel complesso. Quasi il 90% delle ragazze e dei ragazzi, alla scheda di valutazione dei docenti, ne affiancherebbero anche una sull’organizzazione generale del proprio istituto. Su cosa puntare per renderla efficace? Circa 1 studente su 2 la incentrerebbe su un “racconto” dell’ambiente scolastico (rapporti umani, sistema delle regole, gestione), 1 su 4 metterebbe principalmente a fuoco gli aspetti più strettamente didattici (programmi, modalità d’insegnamento, ecc.), 1 su 10 si concentrerebbe piuttosto sulle iniziative extra-scolastiche offerte dal proprio istituto e sulla “salute” dell’edificio che lo ospita ogni giorno (stato di conservazione di aule, palestre, laboratori ma anche la semplice pulizia).

Infine, il 60% degli studenti intervistati vorrebbe una pagella per i dirigenti scolastici ed il 56% per il personale tecnico-amministrativo (Ata).

Quello che i dati mettono in luce, è la voglia di poter dire la loro non solo sulla classe docente, ma sull’intera scuola.”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.

Una valutazione attenta del mondo della scuola potrebbe offrire, anche alle istituzioni governative, lo spunto per interventi sui punti di debolezza del sistema, con il conseguente miglioramento degli esiti formativi dei nostri studenti”, ribadisce Mario Rusconi, presidente Anp Roma.