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Calabria: da Oliverio a Occhiuto una “felliniana” politica della follia

Otto e Mezzo di Federico Fellini - Nella foto Sandra Milo e Marcello Mastroianni
Otto e Mezzo di Federico Fellini - Nella foto Sandra Milo e Marcello Mastroianni
Otto e Mezzo di Federico Fellini - Nella foto Sandra Milo e Marcello Mastroianni
Otto e Mezzo di Federico Fellini – Nella foto Sandra Milo e Marcello Mastroianni

la Redazione/

La situazione politica della Calabria coincide con la felliniana rappresentazione filmica della follia umana. Incredibile, come il genio di Federico Fellini sia riuscito a descrivere attraverso i suoi capolavori, la società di sempre che nel nostro caso sembra essere perfettamente coincidente con la politica calabrese che non risparmia nani, ballerine e mangia fuoco e circensi personaggi che si aggirano tra le quinte e  i sipari dei teatri calabresi.

Nel capolavoro di Federico Fellini, parliamo del film “8 1/2”, è il regista che facendo i conti con i suoi problemi di salute, deve tirare fuori la sceneggiatura di un film in produzione. Nel corso di questa continua ricerca, quella della perfezione del suo film, si ritrova, invece, pieno di dubbi e incertezze che si manifestano attraverso una profonda crisi esistenziale che non mostra alcuna via d’uscita, nel corso del quale perde l’orientamento, al punto tale, da non riuscire più a dare un senso al suo rapporto con gli altri e al suo passato. Questo stato delle cose non fa che rendere il regista e chi gli sta intorno, consapevoli dello smarrimento che egli si porta dentro ormai da anni e che il lavoro quotidiano riusciva in parte a mascherare. 

Un disegno realizzato per la sceneggiatura dii 8 1/2 di Federico Fellini
Un disegno realizzato per la sceneggiatura di 8 1/2 di Federico Fellini

Nasce, quindi, un onirico, fatato affresco di immagini nel quale si alternano un centinaio di personaggi di contorno tra cui spiccano: un intellettuale, che gli è stato messo alle calcagna dal produttore, la moglie, l’amante e la protagonista femminile del film in produzione. I giorni trascorrono mentre – ironia della sorte, i fatti reali, i ricordi e le fantasie del regista si accavallano sempre più fino a diventare indistinguibili. Il produttore, nel nostro caso la politica nazionale, giunti ad un certo punto delle riprese, fa visionare al regista (i politici locali), i provini già girati ma, sempre più confuso, lui, il regista, non ha idea di cosa vuole raccontare, né di come farlo. Il film, un vero capolavoro dal quale generazioni di registi e produttori hanno preso esempio, è una vera follia che smette di avere qualcosa di reale. Esattamente come la politica regionale e locale.

LA POLITICA CALABRESE: “CAPOLAVORO ONIRICO” COME 8 e 1/2 DI FELLINI

Una scena di 8 1/2 di Fellini
Una scena di 8 1/2 di Fellini

Da mesi, le cronache calabresi della politica e del gossip, parlano del rapporto tra Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio (il regista) con tale Adriana Toman, con un passato vissuto tra teatri e produzioni varie. Il Presidente Oliverio è sposato ma ha difeso il rapporto con la signora Toman in più di un’occasione e anche a muso duro, come si ricorderà nelle incursioni del Giornalista Lino Polimeni. Fino a questo punto, nulla da dire poiché ogni cittadino è libero di fare ciò che desidera della sua vita, a patto che non procuri sofferenze e male altrui.

Una scena di 8 1/2 di Fellini
Una scena di 8 1/2 di Fellini

Da mesi e mesi, però, ad interessarsi della signora Toman, la compagna del “regista” Mario Oliverio Presidente della Regione Calabria, è anche la Magistratura che indica la Toman come figura che con le sue eccessive ingerenze dovute, evidentemente, all’intimità con il Presidente “regista” della Calabria, favorirebbe amici e amiche destinatari di centinaia e centinaia di migliaia di Euro attraverso discutibili assegnazioni oggetto di indagini che coinvolgono l’onirico sistema regione nel campo dello spettacolo e del teatro.

La somiglianza tra il regista della politica regionale e il “regista” del felliniano capolavoro del cinema italiano diventa davvero straordinaria se si confronta la confusione e totale perdita di cognizione di causa di quest’ultimo rispetto al suo film, e la conduzione politica della Calabria a cura di Gerardo Mario Oliverio, che sembra per davvero non sapere, proprio come il “regista” del film, che cosa vuole raccontare. Evidentemente, consapevole del totale fallimento di questa parte della sua vita, troppo complicata anche a causa non solo della politica, ma…del teatro.

A seguire, la colonna sonora di 8 e Mezzo scritta da Nino Rota che vi preghiamo di ascoltare, immaginando tutto quanto sta accadendo nella politica regionale della Calabria.

A proposito di “onirica” gestione politica, quella del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto caratterizzata dall’ossessiva ricerca del tesoro di Alarico, dal fare e disfare una Città, dalle miraboliche presentazioni di rendering animati che presentano una fantasiosa e circense visione contraddetta dalla realtà di cui egli stesso è protagonista, non è da meno.

Fellini, grande maestro del Cinema, docet.

NOI, intanto, assistiamo sconcertati a questo film della politica calabrese che, prima o poi, dovrà conoscere una risalita.

Qui di seguito qualche link esplicativo:

http://www.ilparlamentare.it/2019/09/adriana-toman-compagna-di-oliverio-a-processo-per-lillecita-gestione-dei-fondi-per-il-teatro/ 

https://www.iene.mediaset.it/2019/news/calabria-fondi-teatrali-nove-indagati-compagna-presidente-oliverio_420158.shtml

https://lacnews24.it/il-corsivo-di-pablo/oliverio-contratto-condo-amica-toman_101909

La regia della compagna di Oliverio sui fondi per il teatro: 9 indagati

 

 

Metro, Movimento NOI: usare Linea Ferrata esistente e investire in Electrobus

Electrobus
Electrobus
Electrobus

“Il Movimento NOI ha sempre sostenuto l’impraticabilità del progetto Metro di superficie che avrebbe dovuto collegare Cosenza all’Università della Calabria, passando dalla Città di Rende”. Lo ha dichiarato il portavoce Fabio Gallo alla luce delle dichiarazioni della Commissione Europea che ha invitato l’autorità di gestione a individuare altro tipo di investimenti con i circa 160 milioni di Euro disponibili. “Distruggere la dorsale costituita da Viale Mancini che aveva risolto tutti i problemi di circolazione della vasta area Cosenza-Rende e forte di un imponente verde pubblico e attrezzata per lo sport – ha aggiunto Fabio Gallo – sarebbe stato un grande errore politico. E così è stato”.

Il Movimento NOI propone di utilizzare le linee ferrate esistenti per collegare Cosenza all’UniCAL e di acquistare, grazie all’importante risparmio, una flotta di Electrobus per servire l’intera Città di Cosenza i cui trasporti sono perennemente in crisi e rappresentano un grave disservizio e si dichiarano in armonia con la proposta dell’Associazione Ferrovie in Calabria 

ElectrobusLa competizione politica tra Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio (PD) e Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (FI), ha portato male alla Città, che oggi vede distrutto gran parte del Viale Mancini, del vero Viale Parco, per dare spazio ad una enorme spianata di cemento priva di significato e che ha letteralmente calato nel caos la circolazione stradale e l’intera Città. Di certo, la maggiore responsabilità della situazione attuale ricade sul Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che non poteva non sapere che mancava un progetto completo ma, egualmente, ha iniziato a smantellare Viale Mancini per realizzare una sua idea di parco definito in maniera suggestiva “del benessere” che di sostenibile e verde, però, non ha nulla rappresentando il simbolo della cementificazione massiva, insieme ad altre opere che il Sindaco ha voluto infliggere alla Città mutandone il senso stesso.

L’EUROPA: CAMBIATE PROGRAMMI
Oggi, le politiche approssimative del Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio
 e del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, vengono censurate dalla Commissione Europea, intervenuta per dire che non esiste ancora un progetto definitivo che sia giunto in Europa, che risulta impossibile ultimare la costruzione di una metro entro il 2020 , data della consegna lavori e che, per questo, suggerisce di investire i fondi in altro tipo di programma.

Electrobus
Electrobus

LE SOLUZIONI PROPOSTE: EFFICACI E LA SPESA E’ PIU’ UTILE
Sin da subito il Movimento NOI ha individuato e proposto l’utilizzo dei binari già esistenti in grado di collegare Cosenza e Rende in non più di quindici minuti, contrariamente all’idea di Metro di superficie che non solo avrebbe dovuto distruggere due Città, ma si sarebbe tuffata nel traffico non riuscendo a garantire la percorrenza del tragitto Cosenza – UNICAL in meno di 40-50 minuti. Andando, dunque, ad ingolfare ancor di più il traffico già congestionato. Questa soluzione consentirebbe, non dovendo costruire linee ferrate, un notevole risparmio sui 160 milioni di Euro che potrebbe essere investito nell’acquisto di una linea di Electrobus a inquinamento “zero” e che si ricaricano in pochi minuti, da destinare al potenziamento dei trasporti pubblici fortemente in crisi a Cosenza.  Una idea già suggerita da tempo ma inascoltata da una classe politica miope, egoista e a dire il vero in gran parte ignorante e impreparata.

LA LETTERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Si evince dalla nota di Johannes Hahn a nome della Commissione Europea che il 22 Ottobre 2019 scrive: “Il grande progetto per un sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria è fonte di grande preoccupazione per la Commissione. Ad oggi, il progetto non ha generato alcuna spesa dichiarata alla Commissione nella programmazione 2014-2020 mentre, come giustamente sottolineato dall’onorevole deputato, il progetto definitivo non è ancora stato approvato. Inoltre, considerando il tempo necessario per la realizzazione di progetti infrastrutturali, è estremamente difficile che la costruzione dell’intera linea metropolitana possa concludersi entro la chiusura del periodo di programmazione 2014-2020. La Commissione ha invitato più volte l’autorità di gestione del progetto a valutare la situazione e a preparare piani alternativi che prevedano la riprogrammazione delle risorse verso altre azioni/progetti. Finora le autorità responsabili del programma non hanno deciso di presentare alla Commissione una richiesta volta a modificare il programma conformemente a quanto dispone l’articolo 30 del regolamento (UE) n 1303/2013”.

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Cosenza, METRO leggera nei guai. L’UE: valutare spesa fondi su altri progetti

metro leggera cosenza

metro leggera cosenzaLa Redazione/

La Metro Leggera che avrebbe dovuto unire Cosenza e Rende per giungere all’UNICAL – Università della Calabria, è nei guai, e anche molto seri. Guai sia per il Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio, che per il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, attori protagonisti della vicenda che a dire poco, evidenzia zone di grigio che la nota spiega molto bene. Per la realizzazione della Metro leggera, infatti, tutto si sarebbe dovuto concludere entro il 2020 mentre non sarebbe ancora giunto in Europa alcun progetto definitivo.

Per questo, la Commissione ha invitato l’autorità di gestione a volere prevedere un piano alternativo e cioè di valutare la destinazione dei fondi verso altri progetti.

Si evince dalla nota di Johannes Hahn a nome della Commissione Europea che il 22 Ottobre 2019 scrive: “Il grande progetto per un sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e l’Università della Calabria è fonte di grande preoccupazione per la Commissione. Ad oggi, il progetto non ha generato alcuna spesa dichiarata alla Commissione nella programmazione 2014-2020 mentre, come giustamente sottolineato dall’onorevole deputato, il progetto definitivo non è ancora stato approvato. Inoltre, considerando il tempo necessario per la realizzazione di progetti infrastrutturali, è estremamente difficile che la costruzione dell’intera linea metropolitana possa concludersi entro la chiusura del periodo di programmazione 2014-2020. La Commissione ha invitato più volte l’autorità di gestione del progetto a valutare la situazione e a preparare piani alternativi che prevedano la riprogrammazione delle risorse verso altre azioni/progetti. Finora le autorità responsabili del programma non hanno deciso di presentare alla Commissione una richiesta volta a modificare il programma conformemente a quanto dispone l’articolo 30 del regolamento (UE) n 1303/2013”.

La notizia è stata validata dall’intervista della Europarlamentare Laura Ferrara (M5S) veicolata dalla sede regionale RAI della Calabria.

 

Movimento NOI: Caserma “Ettore Manes”, l’irraggiungibile. Esercito Italiano amico del mondo civile

Esercito italiano
Esercito Italiano
Esercito italiano
Esercito Italiano

a cura della Redazione/

Nell’epoca nella quale non è più obbligatorio il servizio di leva, dunque in un momento storico nel quale la conoscenza delle grandi potenzialità dell’Esercito Italiano sono note solo agli addetti ai lavori, il Movimento NOI desidera dare spazio ad approfondimenti in grado di consentire a tutti NOI cittadini di “fare amicizia” con il nostro Esercito Italiano, di cui siamo fieri. Sia per valorizzarne gli aspetti dell’impegno a supporto del mondo civile, che difendendolo dalle nicchie di politica opportunista, poiché il senso dell’essere “militari”, significa essenzialmente esporsi in prima persona per la tutela massima del bene comune, perfettamente in linea con i nostri principi statutari.

Proprio oggi con il terremoto che tutti abbiamo avvertito impauriti innanzi alla forza della natura, tutti abbiamo capito che dovesse per davvero accadere ciò che è toccato ad altri, non sapremmo come cavarcela. Ecco perché dobbiamo imparare dall’Esercito Italiano e, come vocazione politica sentirlo non un corpo estraneo alla società ma un pilastro della stessa società civile, rendendo le strade che lo congiungono ai cittadini, semplici da percorrere. Ci spingeremo nell’analisi più profonda di una serie di problematiche. 

Forse non molti sanno che l’Esercito Italiano, assieme a tutti gli altri Corpi del Comparto Sicurezza è un bacino di potenziali elettori, che per numeri – e sappiamo tutti che in politica contano quelli – può letteralmente spostare gli equilibri locali e nazionali. La Calabria, pur avendo dato i natali a tantissimi professionisti in uniforme, purtroppo soffre di ‘ndrangheta, degrado sociale, disagi di ogni specie. I politici più furbi, che sul disagio hanno edificato carriere, giocano sotto traccia, consapevoli che dietro le circa 90.000 unità, di cui l’Esercito Italiano è composto, vi sono altrettante famiglie, tutte aventi diritto al voto, anche famiglie calabresi.

Mezzo cingolato a lavoro durante l’emergenza neve

E giacché di Calabria si parla, è il caso di portare all’attenzione nazionale un primato, che va ben oltre l’incompiuta – si fa per dire – caserma di Cutro (KR), e che si impantana nella travagliata storia della caserma “Ettore Manes” di Castrovillari (CS). L’infrastruttura, che dal 1994 ospita una Compagnia Genio, dovrebbe essere uno dei presidi più importanti del Mezzogiorno, soggetto ad attività tettoniche, dissesti idrogeologici e alluvioni, non ultima quella che nel 2015 devastò la Sibaritide, in particolare Corigliano-Rossano.

Calabria, Rossano

I genieri, oltre ad occuparsi della bonifica di ordigni esplosivi, sono specialisti nel supporto alla popolazione in caso di pubbliche calamità. Ciò dovrebbe essere un valore aggiunto, per una regione a rischio come la Calabria, e invece no, o perlomeno, non con l’attuale personale ridotto ai minimi termini, non con la mancanza di mezzi e materiali. Un reparto Genio non può operare se ha insufficienti risorse umane, e qualche – per essere ottimisti – mezzo tecnico, non può considerarsi pronto in caso di emergenza. In caso di allertamento, fosse anche per un evento di piccola entità, avrebbe comunque bisogno di attendere rinforzi ed aliquote operative dalla Caserma Generale “Amico” di Caserta, dove è di stanza il 21° Reggimento Genio Guastatori, dal quale dipende la Compagnia Genio di Castrovillari. Difficile da scrivere, ancor di più da accettare, eppure è così. A causa delle scelte politiche altalenanti, inoltre, l’ombra di una possibile soppressione del reparto, ha per anni paralizzato il tessuto economico e sociale della comunità.

Mezzi per emergenza neve

Sarebbe il caso di porsi degli interrogativi e di pretendere risposte dai vertici istituzionali:
– attese le prerogative della Forza Armata, sull’esempio del battaglione multifunzionale costituito a L’Aquila nel 2017, è così difficile garantire un presidio di LIVELLO nella nostra regione?
– è mai possibile che, la tanto declamata capacità duale dell’Esercito, trovi nella Calabria
l’unica orfana ?
Che dire, fanalino di coda in tutto e per tutto. Eppure, è sulla promessa di uno sblocco di questa ingiustificata situazione che molte preferenze elettorali sono ricadute su Tizio, anziché su Caio. Negli ultimi cinque anni, la caserma “E. Manes” è stata visitata da diverse personalità politiche, locali e nazionali. La sensazione è che l’infrastruttura sia diventata una passerella lesiva dell’intelligenza di chi vi lavora, nonché illusoria per quanti vorrebbero potervi prestare servizio, riavvicinandosi finalmente ai propri cari.

Esercito Italiano
Esercito Italiano

Il tema dei ricongiungimenti familiari è tra i più delicati all’interno dell’Esercito, i politici lo sanno, e a suon di annunci si beccano i voti di tutte quelle famiglie che vivono in “apnea affettiva”: il coniuge militare a nord, l’altro a sud. Per quanto possano dirne i meno sensibili, il più delle volte sono particolari esigenze ad impedire al nucleo familiare di stabilizzarsi al settentrione. Costo delle case, parenti con problemi di salute, sono solo alcuni dei motivi ostativi allo spostamento verso la sede di lavoro del proprio congiunto.
Castrovillari non è la più gettonata, il che dovrebbe contribuire ad una serena gestione dei trasferimenti a domanda, eppure, anche quest’anno, il malcontento si riconfermerà (salvo colpi di scena) unico protagonista del bando di “Disponibilità al movimento presso altre sedi”. Una sola domanda accolta su oltre quaranta. Questa è l’ attenzione di Roma nei confronti della mancanza di decine di soldati: un uomo. Uno.

Castrovillari, Caserma Ettore Manes
Castrovillari, Caserma Ettore Manes

Una battuta infelice è d’obbligo: la caserma “Ettore Manes”, Cenerentola tra le caserme di tutta Italia, è alla ricerca del principe azzurro: un qualsiasi parlamentare disposto a farsi carico di quello che non dovrebbe essere un salvadanaio da campagna elettorale, bensì una struttura piena, non semi-deserta, di soldati specializzati e finalmente di ritorno a casa.

Calabria, nubifragio

Nessuno ha mai avuto il coraggio di scrivere queste cose. Ebbene, la nostra redazione ha voluto supplire al gravissimo silenzio degli attori interessati, nella speranza di portare al centro del dibattito istituzionale quanto scritto finora, non ultimo il malessere di tutti quei graduati che, pur avendo punteggi, anni di servizio e requisiti per beneficiare dell’avvicinamento, subiscono vere e proprie vessazioni nei tempi e nelle ingiustificate elusioni delle carenze organiche. Dietro un cappio al collo, o una pallottola alla tempia, o più semplicemente dietro la scelta di porre fine alla propria esistenza, spesso – e qualcuno fa di tutto per non farlo sapere – c’è la lontananza dalla propria casa. Un distacco che amplifica la gravità dei problemi e il malessere che ne deriva. Servono ulteriori elementi? Secondo NOI, no.

ABBECEDARIO della cattiva amministrazione. Il duo Occhiuto – Santelli

Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza

di Fabio Gallo/portavoce nazionale/e Delegati

La pessima amministrazione del Sindaco Mario Occhiuto e della sua Giunta, giorno 16 Ottobre 2019 è stata posta definitivamente con le spalle al muro dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, che ha dichiarato il “dissesto finanziario” del Comune di Cosenza.

A guidare l’Amministrazione Occhiuto è stata anche l’on. Jole Santelli, deputato di FI con delega da vice Sindaco e Assessore al Centro Storico. Sulle sue spalle, attesa la lunga esperienza politica, pesa il maggiore fallimento politico della sua carriera che oggi registra la più brutta e conclamata pagina di storia amministrativa di Cosenza.

Se dai rilievi delle Sezioni riunite della Corte dei Conti che ha dichiarato il Dissesto Finanziario del Comune di Cosenza, emergono parole come “omissione di adeguata documentazione che comprovi la legittimità di numerose trascrizioni di poste di bilancio” e “trascrizioni false”, a Cosenza si prevede la desertificazione della classe politica attuale, poiché sarebbe provabile il “dolo” ai sensi dell’art. 6, comma 2, d.lgs. 149/2011 quale richiamato dal citato art. 243 quater, comma 7, T.U.E.L., che prevede l’incandidabilità di Sindaco, Giunta e Consiglieri per dieci anni.

Amministrazione occhiuto, abbecedario, movimento NOIIL MOVIMENTO NOI E L’OPPOSIZIONE EXTRACONSILIARE
Sin dal giorno della sua istituzione il Movimento NOI, grazie ai suoi Dipartimenti e attivisti, ha cercato di limitare i danni della mala politica, portando in Città un nuovo modo di fare opposizione ferma, ma sempre rispettosa della dignità delle singole persone. Lo ha fatto denunciando apertamente, scrivendo a Ministri, Uffici ministeriali, Prefettura e Magistratura, quando non si è potuto fare a meno di farlo. Il Comune ha sempre taciuto, non ha mai risposto. Oggi, si è giunti a quanto si sarebbe voluto evitare. Ma poiché il rischio di cadere dalla padella alla brace, e cioè di avere un domani in Consiglio comunale persone professionalmente incapaci e incoscienti che potrebbero procurare danni peggiori (al peggio non c’è mai fine..), desideriamo ricostruire le macroscopiche questioni che hanno animato il nostro dissenso di “Movimento di Opinione” che ascolta il cittadino, in un “Abbecedario” della mala politica cosentina dedicato a chi volesse fare politica. Contestualmente, non sfuggirà al lettore la ferma “opposizione extraconsiliare” del Movimento NOI, come è stata definita dagli Organi della Stampa.

In fondo all’articolo, il lettore troverà alcune locandine relative alla battaglia civiche del Movimento NOI.

“L’ABBECEDARIO DELLA CATTIVA AMMINISTRAZIONE” CHE HA PORTATO AL DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI COSENZA A GUIDA MARIO OCCHIUTO -JOLE SANTELLI.
L’Amministrazione Occhiuto – Santelli è decollata nella sua seconda rielezione con il 60% di preferenze, drasticamente crollate immediatamente dopo, a causa di una linea amministrativa in contraddizione con le promesse elettorali e che le cronache hanno bene evidenziato. Ricordiamo i massicci sprechi di fondi pubblici (luminarie 365 giorni all’anno, feste e festini e inaugurazioni da centinaia di migliaia di euro), l’assunzione di personale non necessario a dispetto di chi aveva legittimamente vinto un concorso e poi tutelato e integrato dalla Giustizia Amministrativa. Ricordiamo le scandalose politiche di cementificazione massiva, il clamoroso abbandono della Città Storica e la relativa migrazione di un intero campo Rom nel cuore del Centro Storico, l’abbandono di opere pubbliche incompiute in grado, se ultimate, di procurare lavoro. L’abbandono delle periferie, le grandi discariche sulla riva del Crati, la scandalosa inversione a “U” sul caso Metro, la distruzione di Viale Mancini e la conseguente negazione dei diritti dei cittadini (consultazione popolare), lo scandalo della demolizione dell’ex Jolly Hotel (senza esserne il Comune proprietario), il costante attacco per mezzo dei social ai cittadini che reclamavano i propri diritti, l’interruzione della circolazione automobilistica priva di alternative e il conseguente incremento del caos nella Città, il biasimevole rinvio per mesi e mesi della decisione del “dove” costruire il Nuovo Ospedale Pubblico (a costo di perdere i fondi), la pedonalizzazione selvaggia e nemica del verde e dell’ambiente, l’interruzione di Via Roma, lo scandalo di Piazza Bilotti fatta passare per idea sostenibile ma che in realtà ha solo interrato il gigantesco parcheggio per costruire una gigantesca piazza di cemento priva di verde, il fallimento e inutilizzo dei BoCS ART, la carenza cronica di risorse idriche, la disseminazione di rifiuti dovuta ad un pessimo sistema di raccolta che ha creato migliaia di mini discariche a cielo aperto, il “muro della vergogna” di Contrada Massa, la morte della stagione lirica nel Teatro di Tradizione A. Rendano e molto altro. In ogni caso, un’amministrazione che ha interrotto il dialogo con i cittadini, ripiegata su una ristretta cerchia di persone che hanno concorso al “grande spreco”.

Da oggi, tutti potranno cambiare casacca politica ma a perseguitarli saranno i loro nomi che ormai in tanti, non vogliono più sentire pronunciati.

Stessa cosa dicasi per Assessori e Consiglieri comunali, tranne alcuni dell’opposizione, responsabili anch’essi dei “danni collaterali” che i cittadini di Cosenza hanno subito e subiranno, pagando dalle loro tasche e subendo, tra l’altro, caos e cantieri non voluti per anni e anni. A proposito di “danni collaterali”, ne elencheremo alcuni da non dimenticare.

Una sconfitta politica grave, gravissima,    di cui “noi” vogliamo parlare riproponendo un nostro redazionale già pubblicato mesi addietro e aggiornato ad oggi, nel quale abbiamo mostrato immagini che non possono essere contraddette.

COSENZA: LA GIUNTA OCCHIUTO E LA SCONFITTA DELLA DEMOCRAZIA
Ma è anche la sconfitta per la Democrazia
della quale sarebbe dovuta essere garante l’Amministrazione Occhiuto che ha, invece, chiuso il dialogo con i cittadini anche quando essi chiedevano di esprimere il loro parere con petizione popolare sull’inutile Metro. Ricordiamo, in tal senso, l’inversione a “U” di questa Amministrazione che venne rieletta per avere sostenuto il NO alla Metro per poi, una volta conquistate le poltrone, utilizzarla per un braccio di ferro con il Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio. Sul caso, pendono indagini della magistratura. La Metro si sarebbe fatta solo se la Regione avesse finanziato all’Amministrazione Occhiuto la realizzazione del parco del benessere, di una cabinovia e un museo dedicato ad Alarico di cui nulla di concreto esiste. Di fatto, ad oggi, è stato distrutto l’utilissimo e intelligente Viale Mancini, il vero Parco del Benessere verde e attrezzato, per farne un nuovo chilometrico lastricato di mattonelle e cemento privo di significato per le esigenze del territorio. Un chiaro errore politico che ha letteralmente calato nel caos la circolazione cittadina, fatto chiudere attività commerciali, aumentato esponenzialmente il traffico in Città (vedi foto sotto).


Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

AMMINISTRAZIONE OCCHIUTO: NON SOLO DISSESTO FINANZIARIO MA GRAVI “DANNI COLLATERALI”
Ciò che la comunicazione “suggestiva” e di parte non è riuscita a nascondere ai cittadini, nonostante il supporto di decine di profili fake e pagine disseminatrici, sono i gravissimi “danni collaterali” costituiti non solo dal dissesto finanziario, ma da tutto ciò che avrebbe potuto produrre e non ha prodotto, come le “opere non utilizzate o incompiute”, o dalle opere realizzate e non utilizzate, con grande dispendio di fondi pubblici. Ne citeremo alcune.

IL “PARCO ACQUATICO DEL FIUME CRATI” ABBANDONATO E DEVASTATO
Ora, vediamo qualche immagine del Parco Acquatico del Fiume Crati, inaugurato alla fine del mandato del Sindaco di Cosenza Perugini e poi, abbandonato e oggetto di azioni vandaliche e razzie. Per tutta la durata dell’Amministrazione Occhiuto, nonostante le molte campagne di segnalazione da parte del Movimento NOI, nulla si è mosso nell’Amministrazione di Cosenza e nessuna determina è stata assunta per completarne i lavori che avrebbero potuto dare molto lavoro ai giovani e animare il territorio abbandonato. A seguire, immagini realizzate il 22 Giugno 2019.

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza - tutto abbandonato
Parco Acquatico di Cosenza – tutto abbandonato

Cosenza-opere pubbliche inutilizzate“DANNI COLLATERALI” – BoCS ART, OPERE REALIZZATE E ABBANDONATE AL VUOTO PRODUTTIVO
Cosenza è Città d’Arte che pullula di artisti, creativi, designer, scultori, pittori, fotografi, musicisti, artigiani e di una Università. L’Amministrazione Occhiuto ebbe idea di realizzare lungo la sponda del Fiume Crati, a poche decine di metri del su citato “Parco Acquatico del Fiume Crati”, una lunga serie di BoCS ART in legno lamellato il cui scopo sarebbe dovuto essere quello di animare l’ambiente culturale della Città ospitando artisti di ogni ordine e grado. Ma il risultato, da anni, dopo qualche tempo di attività, è sotto lo sguardo attonito di tutti. Nei mesi, il Movimento NOI ha realizzato decine di servizi nel vuoto di questa opera che mostra l’assoluta incapacità dell’Amministrazione Occhiuto di programmare professionalmente Arte e Cultura. Inutile dire che anche questa opera avrebbe potuto portare molto lavoro ma si è preferito il nulla, e farla diventare opportunità per discariche a cielo aperto. E’ ovvio, infatti, che gli incivili profittano delle zone desertiche per abbandonare rifiuti di ogni sorta (vedi sotto).

BoCS ART, Cosenza
BoCS ART di Cosenza sul Lungo Fiume Crati – Abbandonati a poche sporadiche presenze negli anni
BoCS ART, Cosenza
BoCS ART di Cosenza sul Lungo Fiume Crati – Abbandonati a poche sporadiche presenze negli anni
BoCS ART, Cosenza
BoCS ART di Cosenza sul Lungo Fiume Crati – Abbandonati a poche sporadiche presenze negli anni – Immagine realizzata il 14 Ottobre 2019

COSENZA.CITTà STORICA.MARIO OCCHIUTO.IOLE SANTELLILA CITTA’ STORICA DI COSENZA: “CAPOLAVORO” DI ARTE E MEMORIA  ABBANDONATO DALL’AMMINISTRAZIONE OCCHIUTO
L’abbandono della Città Storica di Cosenza è da considerare un “delitto politico” del duo Occhiuto – Santelli. Cosenza è una delle più belle Città Storiche d’Italia che affonda le sue radici nei millenni di cultura greco-romana e giudaico-cristiana. Per comprendere bene e a fondo di cosa stiamo parlando, il lettore potrà visitare la Piattaforma www.cosenzacristiana.it, realizzata su proposta del Movimento NOI.

La responsabilità politica è ancora più grave se rapportata al fatto che la delega di Assessore al Centro Storico è stata assegnata alla deputata di FI Jole Santelli che, proprio in virtù della sua lunga storia politica nazionale, avrebbe dovuto colmare d’oro la sua Città o evitare lo scempio rinunciando alla delega come fece il suo collega Vittorio Sgarbi che si dimise appena nominato Assessore al Centro Storico, quando comprese che le politiche dell’Amministrazione Occhiuto guardavano altrove.

Responsabilità politica che si acuisce se si pensa che il duo Jole Santelli-Mario Occhiuto è forte dell’ulteriore presenza del deputato di FI Roberto Occhiuto, fratello del Sindaco. Una triade che ha l’intero partito di FI calabrese in mano, essendo la Saltelli anche coordinatrice regionale.

Un’amministrazione virtuosa avrebbe fatto della Città Storica di Cosenza il cuore delle nuove economie, come accaduto, ad esempio, a Matera i cui “Sassi” brillano nel mercato dell’economia del Turismo, a beneficio delle Aziende locali e del lavoro.

Davvero incredibile se pensiamo a tutti i protocolli d’intesa tra Sindaco Mario Occhiuto ed ex Rettore dell’Università Gino Mirocle Crisci, passati e ripassati dalla stampa locale, attraverso i quali la Città Storica di Cosenza avrebbe dovuto godere della presenza di migliaia e migliaia di studenti dell’UNICAL che avrebbero dovuto trasformarla in un contenitore di grandi speranze e intelligenze. Invece, dopo anni, il nulla. Nulla di nulla!

I “QUARTIERI SENZA CRISTO”
Testimonianza di incapacità amministrativa, il cuore della Città Storica è divenuta un “quartiere senza Cristo” con il trasferimento di ben mille Rom che hanno occupato abitazioni fatiscenti, pericolose per i bambini e di cui nulla o quasi si conosce poiché non esiste un censimento ISTAT dei presenti. Una grave situazione creatasi quando l’Amministrazione Occhiuto ordinò lo sgombero del gigantesco campo Rom che sorgeva accanto al ponte di Calatrava e ne impediva una inaugurazione evidentemente senza polemiche. Un problema serio, questo, che la prossima amministrazione dovrà risolvere se si vorrà rendere produttiva la Città Storica e, contestualmente, sviluppare un progetto di integrazione reale e non lesivo dei diritti di nessuno. (vedi le immagini sotto)

Cosenza - Città Storica
La Città Storica di Cosenza
Cosenza - Piazza XV Marzo - Il Teatro A. Rendano di Cosenza e la Biblioteca Civica
Cosenza – Piazza XV Marzo – Il Teatro A. Rendano di Cosenza e la Biblioteca Civica
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Città Storica di Cosenza – Foto tratta da CosenzaCristiana.it
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Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL
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Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL
Cosenza-centro storico-movimento noi-gianluca nava-patrimonio culturale
Scorci della Città Storica di Cosenza
Cosenza-centro storico-movimento noi-gianluca nava-restauro-beni culturali
Città Storica di Cosenza
La Cattedrale di Cosenza nel cuore della Città Storica
La Cattedrale di Cosenza nel cuore della Città Storica

jolly hotel, scandalo, mario occhiuto, jole santelli,L’AMMINISTRAZIONE OCCHIUTO E LO SCANDALO DELLA DEMOLIZIONE DELL’EX JOLLY HOTEL
Dell’Amministrazione Occhiuto lascia interdetti anche il suo procedere al di là delle Leggi dello Stato, come se vivesse in altra Nazione. In tal senso, ricordiamo un caso eclatante: lo scandalo dell’ex Jolly Hotel finito sulle cronache nazionali. Al di là dell’idea o dell’imbarazzante presenza di uno stabile che nulla centra con il contesto e che il Sindaco Mario Occhiuto avrebbe voluto museo dedicato ad Alarico, ciò che ha colpito è stato il “modus operandi” dell’Amministrazione Occhiuto che ha richiamato prima l’attenzione della Giustizia Amministrativa del TAR di Catanzaro e poi del Ministero dei Beni Culturali che hanno bloccato i lavori. Il Comune di Cosenza – incredibile a credersi – ha indetto la gara d’appalto, aggiudicata al vincitore e autorizzato cantieri. L’impresa, ovviamente, avendo vinto una gara lecitamente ha aperto il cantiere, tolto tutti gli infissi di ben sei piani oltre allo svuotamento di tutto l’interno. Poi, una mattina appare su Facebook il Sindaco Mario Occhiuto annunciando dalla sua pagina che tutto era pronto per l’abbattimento…., ma senza che il Comune di Cosenza ne fosse il legittimo proprietario. A Cosenza, accade anche questo. A bloccare subito i lavori è stato il TAR della Calabria su denuncia dell’ATERP legittimo proprietario che faceva notare con esplicita sentenza che il Comune di Cosenza non poteva abbattere ciò di cui non era proprietario. A pagare, sono le imprese e i lavoratori. Lo stabile attualmente è come nella foto in basso. E non è possibile sapere fino a quando, atteso l’arrivo dei Commissari. Il Movimento NOI ha presentato esposto alla Magistratura (vedi foto e video)

Il post del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto
Il post del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto
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Il cantiere dell’Ex Hotel Jolly – Foto scattata il 6 Giugno 2018 ore 14:59 – 104 giorni prima della sentenza del TAR Calabria
La Città storica di Cosenza - A destra, l'ex Jolly Hotel oggi
La Città storica di Cosenza – A destra, l’ex Jolly Hotel oggi

ABBANDONO DI BENI PUBBLICI
A ciò si aggiunga l’assoluta mancanza di rispetto dei luoghi sacri come Piazza Santa Teresa abbandonata da anni al vomito e ai disgustosi residui delle movide. Ma anche all’incuria come accade alla centralissima Piazza Loreto, tra le parrocchie certamente più note della Calabria e cuore della Città, lasciata priva di illuminazione pubblica e manutenzione, come dimostrano quelle che un tempo erano aiuole e le due grandi fontane, lei cui immagini parlano da sole. Ma, invece, lasciata alla libera conquista di agenzie pubblicitarie che giungono all’istallazione di giganteschi led wall anche sul sagrato del luogo ove si esercita il culto divino. Ovviamente, dobbiamo ritenere, autorizzate dall’Amministrazione comunale (vedi foto e video).

Led Wall lasciato collocare dall'Amministrazione Occhiuto sul sagrato della Chiesa di Loreto - In primo piano anche prati e fontane abbandonate all'incuria
Led Wall lasciato collocare dall’Amministrazione Occhiuto sul sagrato della Chiesa di Loreto – In primo piano anche prati e fontane abbandonate all’incuria da anni
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Piazza Loreto – Cosenza – Abbandono del bene pubblico da parte dell’Amministrazione Occhiuto
mario occhiuo-cosenza-commissariamento-corte dei conti
Piazza Loreto – Cosenza – Abbandono del bene pubblico da parte dell’Amministrazione Occhiuto

IL TEATRO DI TRADIZIONE SENZA STAGIONE LIRICA
Anche la gestione del Teatro di Tradizione Alfonso Rendano, tra i più belli in Italia, è finita sulle cronache nazionali per lo scandalo relativo all’assenza della stagione lirica. E’ noto che proprio la Stagione lirica è il cuore dei Teatri di Tradizione italiani cui è affidato il compito di riproporla nel tempo. Un decadimento culturale che ha pesato e pesa molto sulla Città di Cosenza, sempre molto attenta alle attività del Teatro di Tradizione. Per contaminazione, anche la Biblioteca Civica, collocata a pochi metri dal Teatro Alfonso Rendano, è caduta in un mortale letargo dovuto sempre alla pessima amministrazione politica di questi anni che lasceranno un vuoto non indifferente da recuperare, soprattutto per la sovraesposizione dei cittadini in termini di tassazione, dovuta al dissesto finanziario che si dovrà compensare (vedi foto)

Il Teatro di Tradizione Alfonso Rendano di Cosenza - Foto Rete
Il Teatro di Tradizione Alfonso Rendano di Cosenza – Foto Rete
Il Teatro Alfonso Rendano e la Biblioteca Civica di Cosenza
Il Teatro Alfonso Rendano e la Biblioteca Civica di Cosenza

COSENZA, CEMENTIFICAZIONE,MARIO OCCHIUTOCEMENTIFICAZIONE MASSIVA IN CONTRASTO CON I DETTAMI DELL’AGENDA 2030 IN TEMA DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Anche grazie alle recenti manifestazioni sui mutamenti climatici i cittadini si sono interrogati se le gigantesche opere di cementificazione volute dal Sindaco Mario Occhiuto hanno logica in un territorio attraversato da due fiumi e vocato alla valorizzazione del verde pubblico. E’ stato detto che per eliminare il traffico dalla Città bisognava eliminare il parcheggio della ex Piazza Fera, oggi Piazza Bilotti. Invece, è stato solo spostato sotto terra e sovrastato dalla più grande piazza di cemento della Calabria. Il risultato è stato il caos e l’intensificazione del traffico e conseguente tossicità dell’aria che include, non solo migliaia di abitanti, ma migliaia di bambini delle due scuole, oggi, letteralmente avvolte dal traffico in salita. Si è puntato tutto sulla realizzazione del Ponte di Calatrava che, oggettivamente, li dove è stato realizzato, non serve a nulla. E’ stata pedonalizzata permanentemente gran parte della Città che oggi non solo non è più accessibile (chiudono i commercianti..), ma a causa di ciò, sono precluse le strade che potevano rendere raggiungibile l’auspicato Nuovo Ospedale di Cosenza, ove immaginato da questa Amministrazione in continuità con quello già esistente (vedi recenti foto di Corso Mazzini e Viale Mancini e Piazza Bilotti)

mario occhiuto-cementificazione massiva
Ulteriore gigantesca piattaforma di cemento per la pedonalizzazione di un tratto di Corso Mazzini
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Ulteriore gigantesca piattaforma di cemento per la pedonalizzazione di un tratto di Corso Mazzini
la grande cementificazione in occasione della realizzazione del così detto "parco del benessere"
la grande cementificazione in occasione della realizzazione del così detto “parco del benessere”
Piazza Bilotti di Cosenza-la Grande piazza di cemento
Piazza Bilotti di Cosenza-la Grande piazza di cemento – clicca e ingrandisci

I Cittadini, a giusta ragione, lamentano da anni politiche in dicotomia con le più basilari logiche mirate al rispetto dell’Ambiente e del verde pubblico che all’Amministrazione Occhiuto piace declamare ma non vi sono segni della sua attuazione.

E’ sufficiente pensare alle condizioni di abbandono del polmone verde rappresentato dall’antica Villa comunale, o prendere visione di come è stato trattato il letto dei fiumi in quella che è apparsa una chiara opera di devastazione ambientale, definita dall’Amministrazione “opera di pulizia” e che non ha tardato a sollecitare l’ira del mondo scientifico a delle associazioni a tutela dell’ambiente.

Il letto del Fiume Crati completamente spogliato della sua vegetazione
Il letto del Fiume Crati all’altezza dei BoCS ART (alle spalle del fotografo), completamente spogliato della sua vegetazione

ztl,-cosenza,-centro-storico, mario occhiutoQUELLA ZTL DI TROPPO SULLA CITTA’ STORICA ABBANDONATA DALL’AMMINISTRAZIONE – LA CRISI DIPLOMATICA CON LA CHIESA
Come si può dimenticare lo scandalo dell’estate 2018 causato dalla chiusura della Città Storica con un provvedimento ZTL ordinato dal Sindaco Mario Occhiuto? “Scandalo” perché sulla Città Storica già pesava da anni l’abbandono politico dell’Amministrazione Occhiuto. Un provvedimento fortemente criticato dal Movimento NOI poiché pose in gravissime difficoltà le aziende del territorio, tra le quali alcune furono costrette alla chiusura, a causa delle desertificazione che ne conseguì. Ad entrare in difficoltà a causa di questo assurdo provvedimento, fu anche l’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano con i suoi Uffici e tutte le opere di volontariato e assistenza agli ultimi alle quali il provvedimento impediva di raggiungere uffici e sedi relative alle  opere di carità. L’inadeguato provvedimento del Sindaco causò una crisi diplomatica pubblica senza precedenti nella Città di Cosenza tra Amministrazione Comunale e Arcidiocesi, soprattutto per i modi e le maniere con le quali Sindaco e collaboratori trattarono Arcivescovo e suoi collaboratori che, accogliendo le istanze dei cittadini, se ne fecero carico presso l’Amministrazione comunale.

Le lettere del Sindaco rivolte all’Arcivescovo Mons. Francesco Nolè farebbero scuola su come non si deve scrivere ad una autorità religiosa. Soprattutto, perché la ZTL fu revocata, prova che il Sindaco avrebbe potuto evitare di fare una pessima figura. Fecero scalpore i servizi del Movimento NOI che provavano come per lunghi periodi non si vedeva passare alcuno. (vedi foto e video)

Provvedimento ZTL nella Città Storica di Cosenza - Estate 2018
Provvedimento ZTL nella Città Storica di Cosenza – Estate 2018
Il Centro Storico di Cosenza all'epoca della ZTL voluta dall'Amministrazione Occhiuto
Il Centro Storico di Cosenza all’epoca della ZTL voluta dall’Amministrazione Occhiuto

LA DISTRUZIONE DI VIALE MANCINI CHE HA GENERATO IL CAOS
E’ solo il caso di accennare a quello che i cittadini di Cosenza hanno giudicato un vero e proprio tradimento politico: la questione relativa alla costruzione della Metro di superficie ritenuta inutile, dispendiosa e obsoleta dai cittadini e anche dal Sindaco Mario Occhiuto e dalla sua squadra che, incredibile a credersi, una volta eletti nuovamente alla guida della Città – anche grazie al voto dei NO METRO – le promesse fatte in campagna elettorale divennero SI alla Metro, consentendo la devastazione della bellissima dorsale Cosenza-Rende (Viale Mancini), decorata dal suo utilissimo parco verde attrezzato per lo svago di famiglie e cittadini dediti allo jogging (Guarda video del Movimento NOI).

Una delle locandine condivise in rete dal Movimento NOI
Una delle locandine condivise in rete dal Movimento NOI

Per non parlare del caos creato dalla pedonalizzazione “convulsa” peggiorata dall’apposizione di ZTL e impedimenti vari che, chiudendo una vastissima area centrale di una Città come Cosenza che ha nel suo centro Cliniche, Case di Cura, Ospedale e Pronto Soccorso, Banche, Uffici e sedi istituzionali governative come ad esempio la Prefettura, ha trasformato in un vero grande disagio la qualità della vita dei cittadini.  Per aggiungere solo un altro tassello al pietoso puzzle che caratterizza il rapporto tra Cittadini di Cosenza e Amministrazione Occhiuto, si devono citare anche la grande campagna pubblicitaria e le tante conferenze dell’Amministrazione e del Sindaco sul tema della “Smart City” conclusasi miseramente con la chiusura dei luoghi ad essa adibiti e al non funzionamento di tutti i totem digitali finanziati anche dall’Europa, disseminati in tutta la Città di Cosenza e completamente in disuso, oltre che in parte distrutti.

Le immagini sono solo un’appendice a sostegno di quanto sostenuto in questo redazionale dal Movimento NOI. Certamente possono sfuggire molte cose ad un’Amministrazione grande come Roma o Milano. Ma a Cosenza, un cittadina che dovrebbe essere un tutt’uno, ciò che vediamo non può essere solo frutto di dimenticanze. Montagne inaudite di rifiuti anche pericolosi di ogni genere abbandonati a pochi metri dalle acque del fiume, hanno solo un significato: disinteresse e incapacità di attuare politiche ambientali e di controllo vere, oltre che mancanza di rispetto per tutti i Cittadini e anche per la Magistratura.

Una discarica a cielo aperto a pochissimi metri dal Fiume Crati
Una discarica a cielo aperto a pochissimi metri dal Fiume Crati

Questa discarica piena di rifiuti di ogni sorta, alla data in cui sono state realizzate le immagini, era posta a pochissimi metri dal Fiume Crati sul quale insistono indagini della Procura della Repubblica di Cosenza definite “Cloaca Maxima”. Nonostante ciò, l’Amministrazione comunale di Cosenza sembra non vedere o preoccuparsi. A seguire la mappa di Google che mostra la distanza dal Fiume e alcuni dettagli della tipologia dei rifiuti. Grazie ad una serie di denunce pubbliche del Movimento NOI, si riuscì a far ripulire la strada che costeggia il fiume divenuta una enorme e pericolosa discarica.

Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - Mappa
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – Mappa
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – dettaglio rifiuti

IL MURO DEL QUARTIERE MASSA ACCANTO ALLA CHIESA DI SANT’AGOSTINO
La sera di Giovedì 14 Febbraio 2018, appena dopo il rientro a casa dei bambini che giocavano proprio li, accanto all’auto che vedete nella foto, crolla il muro sotto e sopra il quale, miracolosamente a quell’ora non passava nessuno. Si, perché la spalla del muro era anche la viuzza percorsa dagli abitanti. Il Movimento NOI è giunto tra i primi a verificare e le immagini che vedete sono relative a prima e dopo il crollo. L’incuria dell’Amministrazione comunale di Cosenza è stata tale da non provvedere alla sua riparazione neanche quando le lesioni erano di 10 centimetri, esattamente dove si è staccato il muro. Ma la vergogna non ha fine. Oggi, al di là di una impalcatura, tutto è fermo. Sono trascorsi 15 mesi ma nel centro sono stati effettuati lavori di ogni sorta, feste e festini, tagli di nastri e inaugurazioni costate centinaia di migliaia di euro. Ma quel muro, è ancora li, distrutto e con il rischio che possano franare le civili abitazioni. Le immagini del muro crollato e dei lavori fermi sono del Giugno 2019.

Contrada Sant'Agostino - Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant’Agostino – Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant'Agostino - Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant’Agostino – Cosenza. Il muro la notte del crollo
Cosenza - Contrada Sant'Agostino Rione Massa-Crollo del muro
Cosenza – Contrada Sant’Agostino Rione Massa- la mattina successiva al crollo del muro

Ed ecco il muro pericolante con il cantiere fermo da mesi, come si nota dalle immagini realizzate e integrate in data 23 Giugno 2019.

cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
Contrada Sant'Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

IL PLANETARIO INAUGURATO DI FRETTA E POI CHIUSO
Per comprendere i metodi di promozione dell’Amministrazione Occhiuto, dobbiamo parlare di rendering, le ricostruzioni preventive e animate che dovrebbero mostrare come sarà un’opera una volta completata. I Cittadini di Cosenza sono stati letteralmente invasi di rendering a dire poco suggestivi che mostrano un mondo completamente diverso dalla realtà, evidentemente con lo scopo di ingraziarsi l’opinione pubblica e tenerla buona in un mondo fantastico. Un esempio quello del Planetario voluto dall’ex Sindaco Giacomo Mancini e inaugurato il 6 aprile 2019 alla presenza di Mara Carfagna con tanto di festa completa, fuochi d’artificio e una illuminazione hollywoodiana, seguendo il rigoroso protocollo del “dare all’occhio per la stampa regionale..”. Le immagini che pubblichiamo nel nostro Abbecedario mostrano il trucco. A parere dell’Amministrazione Occhiuto le decine e decine di civili abitazioni non esistono. Completamente scomparsa una fetta di cittadini di Cosenza. Da quel giorno a tutt’oggi, il nulla, se pensiamo che a fronte delle decine di migliaia di turisti millantati dall’Amministrazione, per quasi tutto il tempo, al di là di sporadiche aperture, è chiuso alle migliaia e migliaia di turisti…che non ci sono. Le immagini sono state realizzate il 16 Giugno 2019. Prendiamo atto, in aggiornamento, che finalmente, dopo le continue proteste, appare un calendario di appuntamenti affisso alla porta d’ingresso.

Inaugurazione del Planetario di Cosenza
Inaugurazione del Planetario di Cosenza
Il rendering diffuso dall'Amministrazione comunale di Cosenza e la realtà
Il rendering diffuso dall’Amministrazione comunale di Cosenza e la realtà

Ed ecco il Planetario dopo due mesi; chiuso erbacce e lucchetti.

Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione

A seguire alcune locandine relative alle battaglie civiche sostenute quotidianamente del Movimento NOI, con lo scopo di ringraziare i suoi attivisti ed i Responsabili dei Dipartimenti.

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Il Movimento NOI a Mara Carfagna. “Basta con Occhiuto”

Da Sx: Mara Carfagna (FI) - Fabio Gallo (Movimento NOI)
Da Sx: Mara Carfagna (FI) - Fabio Gallo (Movimento NOI)
Da Sx: Mara Carfagna (FI) - Fabio Gallo (Movimento NOI)
Da Sx: Mara Carfagna (FI) – Fabio Gallo (Movimento NOI)

Il Portavoce e i Delegati/

La questione “Calabria” non è risolvibile se non a lungo termine. Tutto, nelle prossime regionali, così come capita quando si deve prendere le distanze dai partiti logori, apparirà civismo e novità, ma tutti sappiamo che nulla cambierà nella sostanza per una serie di motivi. Tra questi, i poteri storicizzati, incalliti e incollati alle poltrone da oltre trent’anni, che detengono il potere. Gente disponibile a mutare pelle ma non anima, responsabili di tutto quanto oggi è oggetto del lamento della società civile: sanità, lavoro, disoccupazione, mancanza di sviluppo, etc. Poi ci sono i Giovani che hanno abbandonato la Calabria e che nella valigia hanno portato novità, coraggio e intraprendenza, creando un vuoto strategico non colmabile. I voti, dunque, sono sempre quelli e con quelli bisogna giocare alla presa della Cittadella regionale. Si, perché fino a quando il voto di un cittadino onesto varrà quanto quello di un criminale, di un corrotto o di un lecchino che non ha voglia di lavorare, i numeri in Calabria giocano a sfavore. Non dimentichiamo le mafie, sempre molto attente alla scelta dei loro candidati.

La Bandiera del Movimento NOI nella Città di Rende
La Bandiera del Movimento NOI

LETTERA ALL’ON. MARA CARFAGNA
Onorevole Mara Carfagna
, la premessa per esprimere chiaramente il nostro pensiero in una brevissima analisi, perché lei non debba credere che chi le scrive crede ai miracoli nel mondo della politica. Probabilmente lei non è pienamente consapevole dei dati che mostrano il vero volto della Calabria, forse a causa del “grande bavaglio” di una informazione troppo mediata dal bisogno di portare il pane a casa. O, forse, anche a causa di quella parte di Forza Italia cosentina che in pochi anni è stata capace di distruggere le speranze di migliaia di Giovani e lo stesso vostro partito, per la sua sconcertante sete di potere, la cui protervia nell’agire in una politica senza ritegno, ha fatto sì che la Lega di Salvini, questo il paradosso della politica in Calabria, sia vista oggi come unica terapia per la rimozione del cancro che attanaglia il mondo del Lavoro, la Sanità, i Giovani, la Famiglia, le Imprese, la Democrazia. Parlo del gruppo Occhiuto-Santelli che lei si ostina a sostenere stimolando la giusta reazione anche di chi, proprio in queste ore, ha lasciato Forza Italia.

Rammento a lei e ai suo colleghi dell’alta dirigenza del suo partito i dati Caritas, quelli ISTAT e quel rapporto SVIMEZ al quale la politica non ha dato il giusto peso e che mostra del Mezzogiorno il volto di una diaspora mai registrata, neanche in quelle del 1900 e 1950. La Calabria, on. Carfagna, sta letteralmente morendo a causa della mala politica che ha prodotto la migrazione senza freno dei giovani laureati che nessuno potrà rimpiazzare. Soprattutto, le politiche che guardano in maniera esclusiva alla cementificazione massiva con la realizzazione di opere per poi abbandonarle, e trascurando i grandi temi ambientali di cui il nostro territorio oggi ha bisogno per un ritorno alla normalità e a progettualità in grado di creare lavoro sostenibile. E mentre ciò accade anche per colpa delle politiche del suo partito, lei ci propone quale panacea di tutti i mali Mario Occhiuto che la sua collega Iole Santelli propone nei panni di uomo nuovo, come fosse l’enfant prodige, la luce divina, la stella cometa. Ma si rende conto? 

Mario Occhiuto governa da circa dieci anni e non è una “novità”; E’ l’uomo che politicamente ha trasformato il sorriso di una Città in volto sgomento in soli tre anni del suo secondo mandato.

E’ chiaro che lei a Cosenza ha trascorso solo pochi minuti e non ha idea di quali grandi disagi vivono i cittadini per le scelte sbagliate di Mario Occhiuto, all’insegna di una politica scorretta, trasformista e trasversale. Ricorda l’inaugurazione del Planetario? Sappia che è ancora chiuso. Eppure a inaugurarlo è stata proprio lei, on. Carfagna. La Città, spente le luci di proscenio della scena teatralizzante della politica cosentina, vive della sua realtà che è drammatica. Non è vero che a Cosenza è morto il Teatro. Si è solo spostato Comune nel di Cosenza.

INCOLLATI ALLE POLTRONE DEL POTERE CHE HANNO PROCURATO I PROBLEMI
Amministrare una Città significa accettare di porsi al servizio della collettività, mai abbandonando la visione del bene comune e del dialogo con i cittadini. Un patrimonio etico oscurato da questa classe politica culturalmente incallita nelle prassi che hanno procurato i gravi problemi al nostro territorio e che lei oggi sostiene perseverando nell’errore.

a Cosenza si è manifestato un grande vuoto di Democrazia che lei oggi giustifica, sostenendo chi ne è politicamente responsabile.

A tal proposito ci dica, onorevole Carfagna: lei avrebbe mai abbandonato all’oblio una delle più belle Città Storiche d’Italia o ne avrebbe fatto il suo vanto? Chieda alla sua collega on. Iole Santelli, Vicesindaco con delega al Centro Storico, come mai a Cosenza, Forza Italia ha deciso di oscurare dell’interesse primario dell’azione politica la capitale culturale e di fede della Città. Non fosse stato per il giovane Movimento NOI, Cosenza non avrebbe neanche beneficiato dei 90 milioni di euro per la riqualificazione urbana della Città Storica.

ESSERE GARANTISTI NON SIGNIFICA DOVERE CONDIVIDERE GLI ERRORI
NOI garantisti non cediamo alla Magistratura la missione della politica ma le obbediamo quando si tratta di capire cosa sta accadendo. Lei, con il suo sostegno a Mario Occhiuto, non solo sta assistendo alla distruzione del suo partito, ma sta dimostrando apertamente che, una, due, tre, quattro indagini in corso, non le fanno venire in mente che il suo partito deve trovare il coraggio di chiedersi se va tutto bene oppure no.

Le numerose indagini sono segno di un malessere profondo e storicizzato che gira e rigira, fino alla loro soluzione, galleggiano sulle pagine dei giornali producendo disvalore in una regione che fatica a far passare una bella notizia nelle TV di Stato.

E non tener conto di ciò, significa volere il male della Calabria. Stessa cosa dicasi per chiunque, come l’attuale Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, vive una simile situazione. Ma significa anche non avere fiducia nel rinnovamento di una classe politica spenta e arenata sui bisogni personali e di pochi. Lei non può non tenere conto di quanto accade e a fare finta che tutto sia normale.

MA IL VOSTRO PARTITO ESISTE ANCORA?
La situazione giudiziaria che grava su gran parte della classe politica calabrese è gravissima e ci chiediamo se non tenerne conto è quanto si attendono i cittadini dalla direzione dei partiti. Ci chiediamo cosa è Forza Italia, cosa sia diventata e quali siano le sue ragioni. Cosa sta animando le sue scelte sbagliate. Le cronache politiche hanno smesso di parlare dei tanti valenti giovani nei partiti per amplificare sempre gli stessi nomi. Una domanda: ma in Calabria Forza Italia sono i fratelli Occhiuto o avete ancora la dignità di un partito? La gente se lo chiede.

La Locandina del Movimento sturziano NOI
La Locandina del Movimento sturziano NOI

Cosenza: “la grande Monnezza”

Cosenza:
Cosenza: "La grande Monnezza"
Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia – Movimento NOI

a cura di Cristian Tarsia/

Dammi i tuoi voti e continua pure a fare il fantasma”.
Cosenza assediata dai rifiuti, la “grande monnezza” ruba la scena al fascino farlocco del cemento, della ruggine, dei plasticoni. Un comune non in grado di riscuotere i tributi, difficilmente riesce a mantenere gli impegni. Non poter garantire un servizio, importantissimo, come quello di raccolta dei rifiuti è una sconfitta non solo politica, ma civica. Tutti perdiamo quando la nostra salute è insidiata da spazzatura, disseminata in ogni dove. Sacchetti lacerati e maleodoranti colorano le nostre strade, i marciapiedi, le periferie, con tonalità cromatiche lontanissime da quelle di luminarie, palchi e passerelle.

Cosenza: "La grande Monnezza"
Cosenza: “La grande Monnezza”

Quali “percorsi di rigenerazione urbana” meriterebbero di essere esportati oltre i sette colli del capoluogo? Non esiste alcun percorso di rigenerazione, figuriamoci urbana. Non si tratta di un problema di prestanza politica. Quello di noi cittadini è un concorso di colpa, nell’aver sempre fatto finta di non vedere, di non sapere, COME e con CHI venivano affollati gli uffici più importanti dei nostri enti locali. Il tempo ci ha presentato il conto: immondizia dappertutto, reti idriche ridotte a un colabrodo, sprofondamenti urbani, trasporti pubblici tra i peggiori del Sud Italia. Il tutto al massimo delle aliquote. E per fortuna a quelle c’è un limite!

E’ mai possibile che una amministrazione, per così dire “virtuosa”, conceda margini di evasione ai furbi, ai fantasmi dall’abbandono facile, a quei signorini (per usare un eufemismo) che si nascondono nella massa, consapevoli di farla franca poiché forti di un compromesso morale?

Cosenza: "La grande Monnezza"
Cosenza: “La grande Monnezza”

Visto che il coraggio di combattere i nostri demoni scarseggia, è normale che poi qualcuno chieda spiegazioni a Matteo Salvini: non si può venire a Cosenza ad esternare il desiderio di una “nuova classe politica”, se poi quella vecchia continua a fare il bello e cattivo tempo, a suon di presunte dichiarazioni di coalizione. Duole essere così franchi, ma i cosentini hanno dimostrato, in più occasioni, di non avere spalle abbastanza forti per permettersi un “NO” a chi li ha resi servi. Un fantasma dei tributi è garantito dal suo padrino politico. Risparmierà 50, 80, 100 euro di TARI l’anno. In cambio, lo stesso fantasma, è libero di vivere tra i topi, nella sporcizia… “tanto la colpa è di tutti”. E’ vendersi per poche decine di euro a fissare il prezzo degli individui, a creare i requisiti per trattarli da schiavi elettorali, immeritevoli di acqua corrente per l’intera giornata, di ospedali dignitosi, di meritocrazia.

Questo sacco di verità, dove lo buttiamo ?

Movimento NOI attacca: NO a “OGM e CETA”. A rischio Agricoltura e Salute

Luana Gallo - Ecologa - Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI
Luana Gallo - Ecologa - Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI
Luana Gallo - Ecologa - Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI
Luana Gallo – Ecologa – Responsabile del settore Ambiente del Movimento NOI

“Gli accordi di libero scambio previsti dal CETA e che mirano a globalizzare il mercato, verranno pagati dall’eccellenza della nostra Agricoltura e dalla salute di noi tutti cittadini. Non solo, anche dall’economia del turismo che giunge nel Bel Paese per apprezzare la tradizione dei sapori antichi. Abbiamo bisogno di un sovranismo agricolo per la tutela del prodotto Italia”.

LUANA GALLO: OGM E CETA NEMICI DELLA NOSTRA SALUTE
A dichiararlo è Luana Gallo, Ecologa del DiBEST – Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’UNICAL Università della Calabria ma anche tra i Fondatori del Movimento cattolico NOI già punto di riferimento, dopo solo due anni, del territorio per le sue iniziative mirate a ristabilire diritti e doveri. “L’accordo di libero scambio ci farà trovare sulle scansie dei nostri supermercati prodotti provenienti da altri Paesi ma che non sono sottoposti ai rigorosissimi controlli dei prodotti italiani.

Oggi più che mai le regioni italiane devono assumere impegni solenni a difesa della terra e dei diritti di noi italiani al Cibo Sano e all’Acqua potabile.

Ciò, significa – aggiunge l’Ecologa – puntare ad una seria e rigorosa politica di tutela ambientale che la classe politica, sino ad oggi e tranne rare e brillanti eccezioni di successo, non è stata in grado di garantire ma di peggiorare. In Calabria non possiamo fare più sconti e in questo momento di grande trasformazione e riassetto della classe politica, abbiamo bisogno di vedere al Governo che, della tutela dell’Ambiente e dell’Agricoltura, ne sa più di tutti”.

L'APP della Dieta Mediterranea creata con la direzione della Prof.ssa Luana Gallo presso la FAO
L’APP della Dieta Mediterranea creata con la direzione della Prof.ssa Luana Gallo presso la FAO

La prof.ssa Luana Gallo ha promosso e diretto il primo Master in Green Economy, Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale che ha ricevuto anche il contributo didattico di Coldiretti nazionale e ha coordinato i lavori scientifici per la realizzazione dell’App della Dieta Mediterranea “MDietAPP” (www.mdietapp.eu) presentata presso la FAO ed il WTO- World Food Programme.

vincenzo capocasale
Vincenzo Capocasale – Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento NOI – Rete Umana

INTERVIENE ANCHE VINCENZO CAPOCASALE: “TUTELARE LA FAMIGLIA”
A sostenere una classe politica nuova e determinata a tutelare i Diritti al Cibo Sano e all’Acqua potabile, è anche Vincenzo Capocasale che nel Movimento cattolico NOI è Responsabile dei Rapporti con il Clero e la Famiglia. “Le famiglie non possono pagare un prezzo così alto rischiando di acquistare in buona fede prodotti che sono sottoposti a rigorosissimo standard di controllo. Chiederemo a Coldiretti e alle Associazioni che tutelano in Italia l’Agricoltura, di acutizzare le battaglie che ci vedranno al loro fianco perché possano essere vinte. Intanto, si dia la possibilità di individuare chiaramente gli scaffali sui quali vengono posti in vendita solo prodotti italiani. La risposta la daremo noi cittadini acquistando solo questi e costringendo il mercato a fare ciò che i cittadini vogliono per il loro bene”.

Maria Luisa Celani - Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI
Maria Luisa Celani – Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI

MARIA LUISA CELANI: “E’ UN PROBLEMA SOCIALE GRAVE. NON E’ SOLO CIBO”
“In una regione come la Calabria ove l’indice di disoccupazione è tra i più alti d’Europa, se non il più alto, e dove i pensionati non riescono, come la maggior parte delle famiglie, a giungere alla fine del mese, gli accordi di libero scambio saranno una ulteriore piaga sociale. Appare chiaro – afferma Maria Luisa Celani Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI – che le masse si orienteranno sull’acquisto di cibo scadente a basso prezzo, con gravissime ricadute sulla salute che, tra l’altro, in una regione come la Calabria, non è assolutamente garantita, atteso lo scandalo che mostra del sistema sanitario regionale, divenuto a dire delle Prefetture che ne hanno commissariato gran parte, un punto di forza della ‘ndrangheta.

Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone – Responsabile settore Salute del Movimento NOI

ANGELO FALCONE: CIBO SANO E’ PREVENZIONE E VERA TUTELA DELLA SALUTE
Dal Movimento NOI interviene anche Angelo Falcone Delegato al settore Salute. Il Sistema Sanitario calabrese è indecente. Non a caso è storicamente commissariato.

La tutela della produttività Italiana, della terra e dell’acqua, è parte del nostro programma perché è primaria forma di prevenzione da tutti i mali che oggi sconvolgono la Famiglia.

E’ fondamentale che si fronteggi con ogni strumento il rischio di avere sulla nostra tavola cibo non identificabile, potenzialmente dannoso e anche alla luce dei recenti studi del gruppo guidato dalla prof.ssa Caballero che individuano nel glifosato, uno dei principali artefici di alcune importanti patologie neuro degenerative. Ho proposto al Movimento NOI di prendere le distanze da tutti coloro i quali non sono capaci di assicurare programmi precisi in tal senso. Soprattutto nelle prossime elezioni regionali previste nel Dicembre 2019.

Eleonora Cafiero - Candidata a Sindaco della Città di Rende
Eleonora Cafiero – Candidata a Sindaco della Città di Rende

ELEONORA CAFIERO: INASCOLTATA LA SOCIETA’ CIVILE CHE SI STA MOBILITANDO
Interviene sul tema anche Eleonora Cafiero, progettista e  Manager della Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale, candidata sindaco della Città di Rende per il Movimento NOI, alle scorse Amministrative. “Recentemente abbiamo condiviso una importante manifestazione dedicata alla tutela dell’Ambiente  per la quale sono stati invitati 39 Sindaci ma solo due e due delegati da altri Sindaci, si sono presentati. Sul territorio gravano importanti indagini sulla questione ambientale. Una tra esse, condotta dal Capo della Procura della Repubblica di Cosenza, è stata chiamata “Cloaca Maxima”, a significare le condizioni del fiume Crati le cui acque finiscono nell’irrigazione dei campi. Se i Sindaci sono i primi a disertare queste manifestazioni che partono da professionisti e dall’attivismo intelligente del mondo del civismo – ha dichiarato Eleonora Cafiero – il problema non sono solo OGM e mercato globale, ma è la nostra classe politica che mostra totale disinteresse. Dunque, il problema è certamente politico e senza assolute novità a livello regionale, competenti nel settore, nulla potrà cambiare”.

daniela lo russo, rende, movimento noi
Daniela Lo Russo, Avvocato, Responsabile dipartimento “Diritto e Giustizia” del Movimento NOI “Rende”

DANIELA LO RUSSO: C’E’ NECESSITA’ DI UNA POSIZIONE CONTRARIA ALL​’​ACCORDO CETA
Anche la neo delegata al settore “Diritto e Giustizia” del Movimento NOI per la Città di Rende Daniela Lo Russo, è intervenuta sul tema. Iniziamo col dire a chiare lettere che questo trattato economico commerciale globale tra Unione Europea e Canada​,​ non favorisce affatto l’identità del Made in Italy​ ​e ha un impatto negativo per la Calabria. Con il CETA​,​ si da il via libera alle imitazioni canadesi dei nostri prodotti più tipici, e si spalancano le porte all’invasione di grano duro trattato in preraccolta con il glifosato​ ​vietato in Italia (in Calabria anche per le produzioni integrate biologiche) e​d​ a ingenti quantitativi di carne a dazio zero. 

E’ un accordo che condanna la Calabria ultima regione d’Europa. 

Gli effetti che esso produrrà sono devastanti per il Made in Calabria, un pezzo importante del Made in Italy, e una regione che basa la sua economia sull’agro​​alimentare​,​ sulla distintività, qualità e capacità di competere e che può quadruplicare la produzione non può permetterselo. Un livellamento verso il basso della qualità che porta una competizione basata solo su prezzi bassi con rischi per l’ambiente, la salute e perdita di posti di lavoro. Nessun prodotto calabrese riceverà protezione nel Canada, come diversamente avverrà per pochissimi prodotti italiani (prosciutto di Parma, Mozzarella di bufala Campana et​c​​.​) che conserveranno per pura facciata la protezione da parte del mercato. 

Umile Trausi, Responsabile per ila Città Storica di Cosenza del Movimento NOI
Umile Trausi, Responsabile per ila Città Storica di Cosenza del Movimento NOI

UMILE TRAUSI: PRIVE DI SAPORI ANTICHI E MEMORIE I CENTRI STORICI SONO SOLO PIETRA
A intervenire è anche Umile Trausi Responsabile per la Città Storica di Cosenza del Movimento NOI. Chi giunge in Italia è attratto dalla sua storia longeva e dai segni che essa proietta nelle coscienze dei visitatori attraverso il recupero della memoria, che è anche sapori tradizionali. La difesa dell’Agricoltura tradizionale, dunque, diventa fondamentale perché i nostri centri storici non siano solo pietre ma una grande casa accogliente all’interno della quale il visitatore, se vogliamo parlare di economia del turismo, ad esempio, si senta avvolto dall’autentica tradizione che non può e non deve essere messa in discussione da un mercato globale. Entrare nella Città Storica di Cosenza – afferma Umile Trausi – come in qualsiasi altra in Italia, deve essere per l’ospite la proiezione della propria esistenza in un’altra, perché è proprio la ricerca della diversità che ci rende completi e sicuri di vivere nel posto giusto. Ognuno di noi viaggia per regalarsi la ricerca di quanto ci rende completi. Quale tristezza incomberebbe sui mercatini tradizionali se l’affermazione di un mercato globale li rendesse tutti simili? Perché dovremmo viaggiare ancora? Per vedere solo pietre?

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI

Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

FABIO GALLO: IL CIVISMO DEVE PRETENDERE IL MASSIMO
Molto chiara la posizione del Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo. “Le responsabilità dei drammi che tutti noi viviamo oggi in Calabria e in Italia, sono di natura politica. Se la politica continuerà a complottare contro gli interessi del proprio Paese e dei propri Cittadini, solo per fare voti, nulla cambierà. In Calabria da 30 anni sono sempre gli stessi soggetti a passarsi la staffetta del potere gestionale di settori strategici e i migliori professionisti, le Fondazioni, le Associazioni, i Movimenti civici che potrebbero dare un grandissimo contributo allo sviluppo in un contesto di legalità, sono inascoltati o mortificati.

Proprio oggi il Sole24Ore ci offre un dato: Basilicata, Calabria e Sicilia sono agli ultimi posti UE per laureati occupati.

Il male, dunque, è ben visibile. La questione del Cibo Sano e della tutela del prodotto “Italia” è fondamentale ma per vincere la battaglia, bisogna rimuovere dalla politica che verrà, le scale di grigio. Converrebbe a tutti. Tra l’altro, la stessa classe politica in Calabria è puntualmente oggetto d’interesse della Magistratura Antimafia, come se fosse condannata ad una strada senza via d’uscita che invece c’è, separando il grano buono dalla zizzania ed elevando e di non poco il livello culturale e professionale di ci amministra. La Calabria oggi si avvia alle regionali e come sempre avanza nomi che non saranno mai in grado di fronteggiare la grande crisi, perchè nessuno ha un vero programma. Così, non ci saranno risalite se non solo un cambio di poltrone che vedrà il sud salvadanaio per le emergenze di tutto il Paese, come già accaduto sempre con cospicui Fondi FAS che, se pur destinati al riequilibrio economico e sociale del SUD (che non ha saputo utilizzarli con un piano di sviluppo reale), sono stati utilizzati massivamente per molto altro e in tutta Italia. NOI siamo camminatori attivi più che mai nella proposta di idee e progetti, ma vogliamo vedere i programmi di cui nessuno, al momento, ha parlato se non in fase di lamento del concorrente”.

Giuseppe Capalbo - Responsabile settore Commercio del Movimento NOI
Giuseppe Capalbo – Responsabile settore Commercio del Movimento NOI

GIUSEPPE CAPALBO: “MADE IN ITALY” NON BASTA 
A dirlo è Giuseppe Capalbo responsabile settore Commercio del Movimento NOI “Cosenza”, attento alle trasformazioni che tendono a neutralizzare l’efficacia del Made in Italy.
“La forza del mercato italiano – afferma Giuseppe Cabalbo – è nella sua capacità di reinventare continuamente la tradizione rendendola sempre più adatta ai passi dei tempi. Ma una cosa è certa: la tradizione è tradizione. Se sugli scaffali dei luoghi della tradizione dovessero primeggiare prodotti esteri che li imitano, privi di controllo e per questo a basso costo, sarebbe la sconfitta della nostra storia che ha reso grande l’Italia nel mondo con il conio più imitato per eccellenza e qualità: il Made in Italy. Oggi, però, non basta lavorare all’estero il prodotto all’italiana per definirlo Made in Italy. Dobbiamo insistere con la tutela della tradizione che molto spesso si trasmette da madre in figlia e da padre in figlio. I viaggiatori che entrano nei nostri negozi vogliono sapere se è davvero un prodotto italiano e conoscere la sua storia. Nei grandi Store esiste già il mercato globale. NOI, dobbiamo difendere la piccola e media azienda creando per essa mercato”.

Benvenuto a Cosenza Matteo Salvini. C’è posta per te.

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

A cura del Portavoce Fabio Gallo e di tutti i Delegati/

Una premessa: ci dichiariamo contrari a chiunque e con qualsiasi mezzo voglia impedire ad altri, che sia un cittadino o un corpo politico, di comunicare o manifestare il proprio pensiero. Ciò, perché il termine “Democrazia” sia sempre riconducibile ad un valore e non ad un disvalore. I cattolici del Movimento NOI di Cosenza difendono il diritto alla parola di tutti. Soprattutto degli ultimi che gridano ma nessuno li sente. Oggi, difendiamo anche il diritto di Matteo Salvini a far sentire la sua voce. Ma la nostra, la nostra voce, quella di Donne e Uomini di buona volontà che credono in una Calabria positiva e propositiva in grado di scrivere una pagina della sua storia in un contesto di sviluppo e legalità,  gli giunga distinta e corretta attraverso i nostri mezzi di comunicazione.

Benvenuto Matteo Salvini!
Siamo terra ospitale e diamo il benvenuto a tutti, anche a te, caro Matteo, che sul termine “terroni”, hai fatto la tua fortuna in questa Italia piena di contraddizioni.

Benvenuto Matteo Salvini a Cosenza,
seconda città più povera della Calabria e una delle più povere d’Italia dove l’incurabile cancro della disoccupazione è tale, da far credere che l’Art. 1 della Costituzione appartenga ad altro Paese quando recita che “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

Cosenza - Città Storica
Cosenza – Città Storica

Benvenuto Matteo Salvini,
nell’unica Città d’Italia la cui Amministrazione ha abbandonato al decadimento più totale, uno dei più bei Centri Storici del Bel Paese in cambio di un ponte. Quello di Calatrava, alto, altissimo, ma non tanto da coprire la vergogna dell’abbandono delle cose che contano come le profonde verità di una Città che esiste per essere casa della sua umanità e non dell’idea di una sola persona le cui logiche amministrative tanto fredde quanto irrazionali, non condividiamo. Il solo utilizzo di successo dei Sassi della vicina e virtuosa Matera, espone l’Amministrazione Occhiuto ad una condanna senza appello, rendendola colpevole di un errore politico che passa alla storia: avere abbandonato la Grande Bellezza che tocca il cuore.

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Città Storica di Cosenza – Foto tratta da CosenzaCristiana.it

Se riproposto in ambito regionale, il danno sarà epocale e inimmaginabile, in una terra le cui radici giudaico cristiane e greco romane, gravemente lese dalla politica locale, sono il senso stesso della nostra civiltà. Un errore che pagheranno anche le generazioni alle quali questa politica ha tolto riqualificazione e vigore di quella parte di Cosenza che rappresenta il cuore dell’interesse culturale e spirituale, con la sua bimillenaria testimonianza di civiltà del sapere e bellezza del sacro. Quando parliamo di una condanna senza appello dal profilo politico è perché non è vero che non ci sono fondi per la riqualificazione urbana delle grandi Città Storiche, come abbiamo dimostrato NOI, semplici cittadini, che realizzando l’innovativo  progetto di valorizzazione dei Beni Culturali Cosenza Cristiana, abbiamo consentito alla Città di ricevere ben 90 milioni di Euro.

Quartiere Santa Lucia - Cosenza
Quartiere Santa Lucia – Cosenza

Benvenuto, Matteo Salvini,
nei “quartieri senza Cristo” sparsi tanto nella Città Storica, quanto nelle periferie abbandonate al degrado da una classe politica ingrata ai suoi elettori e incapace di guardare oltre il cemento, in quel luogo della conoscenza ove esistono le più fertili e anche più remunerative politiche sostenibili, in armonia con i tempi e che rispettano contesto, Uomo e Ambiente.

Benvenuto Matteo Salvini!
Mentre aspettiamo di sentire cosa hai da dire in una regione dove né la Lega di Salvini, né il M5S, né il PD, né FI, né FdI, né altri, sono stati in grado di creare lavoro che rendesse liberi o di guarire il cancro mortale della Sanità, abbiamo appreso che avresti incontrato a colazione e poi a casa del critico d’arte Vittorio Sgarbi il Sindaco di Cosenza e altri, in grado di convincerti sul migliore candidato, a loro parere, per la nostra Regione Calabria. Se ciò corrisponde al vero, ti avranno certamente detto che l’Assessore preposto al Centro Storico di Cosenza, oggi simbolo di mala politica, è l’on. Iole Santelli. Ti avranno certamente detto che Vittorio Sgarbi, volto immagine delle scorse Amministrative vinte da Mario Occhiuto grazie alla fiducia di molti che oggi non ha più, fu nominato Assessore al Centro Storico e che, solo dopo pochi giorni, ha abbandonato il suo incarico, come riportato dalla copiosa stampa, “non essendo stato messo nelle condizioni di svolgere il mio ruolo di assessore al Centro storico di Cosenza..”. Così, Vittorio Sgarbi, ha abbandonato Cosenza e i cosentini che hanno creduto in lui per ritornare ancora oggi, non per candidarsi Presidente della Regione Calabria, magari per aiutare i calabresi mettendoci per davvero la faccia e la sua esperienza, ma annunciando una sua lista a sostegno del Sindaco di Cosenza. La riduzione del grande storico dell’arte a pastore di “capre”, riesce difficile alla Calabria che cresce e lavora e che necessita di Donne e Uomini davvero straordinari.

Benvenuto Matteo Salvini,
tra le tante e vane parole dei “big” della trentennale politica locale e nazionale alle quali oggi si aggiungeranno anche le tue che non muteranno la Città che umanamente ed economicamente muore, perché i suoi giovani partono in numero così imponente da ricordare l’emigrazione del 1950 e rendere impossibile il pensiero di una rigenerazione territoriale.

Benvenuto Matteo Salvini,
nella Città dove i politici sono molto più furbi di te e lo stanno dimostrando con la lenta migrazione dei soliti noti nella tua Lega della quale, caro Matteo Salvini, se oggi non vogliono “loro”, non decidi nulla.

Benvenuto a te, Matteo Salvini,
che sei stato Ministro dell’Interno e di certo saprai che la Corte dei Conti ha dichiarato il debito pubblico del Comune di Cosenza “grave e irreversibile”, confermando i parametri di un dissesto finanziario di centinaia di milioni di Euro, frutto di uno scandaloso “spendi e spandi”, in dicotomia con il buon senso alla base di ogni buona Amministrazione Pubblica e che sta gravando su di noi cittadini. Non ti sarà sfuggito, caro Matteo Salvini, che te lo abbiamo scritto direttamente NOI per ben due volte chiedendoti di valutare il commissariamento del Comune di Cosenza.

cosenza, mario occhiuto. grande cementificazione
Ulteriore gigantesca piattaforma di cemento per la pedonalizzazione di un tratto di Corso Mazzini

Benvenuto a Cosenza Matteo Salvini,
nella speranza che ti siano giunte le notizie che danno l’Amministrazione Occhiuto pesantemente propensa verso le cementificazioni massive, in contrasto con le politiche previste dall’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale. La tua scrivania di Ministro dell’Interno, di certo, ti avrà detto tante altre cose. Anche l’esigenza della tua Lega “territoriale” di proporre un candidato eccellente sotto tutti i punti di vista, per essere degna, se non altro, di quel “Santo Rosario” che ostenti con convinzione nel corso dei tuoi comizi.

Benvenuto a Cosenza a te Matteo Salvini e al tuo Santo Rosario.
NOI cattolici per davvero né di destra e né di sinistra, attesi i risultati, ma convintamente “liberi e forti”, ti invitiamo a riflettere bene prima di dare il tuo assenso a qualsiasi candidatura regionale, perché i calabresi possano vivere una stagione politica limpida e trasparente e non una nuova stagione alimentata da indagini e inchieste della Magistratura come le attuali che, se pur non infallibili, quando necessarie e inevitabili, rallentano crescita e sviluppo bloccando del tutto l’interazione tra Enti Pubblici e cittadini, con la conseguente mancata spesa dei fondi europei, rallentamento dei bandi, degli investimenti, del lavoro delle Imprese, delle Maestranze, del Territorio.

Benvenuto, Matteo Salvini,
a Cosenza ove il nostro dialetto è tessuto pregiato di una moltitudine di linguaggi espressione dei tanti popoli che l’hanno vissuta e attraversata.

Benvenuto, Matteo Salvini,
tra coloro i quali non hanno mai avuto problemi da millenni di migrazioni, ma dalla ‘ndrangheta per la quale non ci pare che nè tu, nè Di Maio, nè Conte,  abbiate fatto nulla. Da Ministro dell’Interno e da leader politico, avresti potuto certamente dare un contributo determinante.

Benvenuto, Matteo Salvini,
tra coloro i quali ti acclamano per deriderti il giorno dopo perché qui, a Cosenza, le necessità sono così tante da far durare la stima per chiunque, poche settimane, se non pochi giorni.

 

Sanità, il caso OSS di Cosenza: la Politica ha fallito. Ora, provveda.

Ospedale Civile di Cosenza
L'Ospedale Civile di Cosenza
Ospedale Civile di Cosenza
L’Ospedale Civile di Cosenza

a cura della Redazione/

Non è più tollerabile la situazione che vive la sanità calabrese e cosentina. Lo afferma in nota il Movimento cattolico NOI con particolare riferimento alla vicenda degli Operatori socio-sanitari esternalizzati Coopservice/Multiservice dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento. Il Portavoce nazionale Fabio Gallo, il Responsabile del settore Salute Angelo Falcone e la Responsabile del Settore Politiche Sociali Maria Luisa Celani, intervengono sulla questione degli OSS, Operatori Socio Sanitari di Cosenza, la cui situazione critica è generata dall’irresponsabilità e incompetenza della politica locale e regionale della Calabria che risulta commissariata da anni.

Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone – Responsabile settore Salute del Movimento NOI

ANGELO FALCONE: OSS VITTIME DI IRRESPONSABILITA’ POLITICA
“Vale la pena ricordare – sostiene afferma Angelo Falcone – che si tratta di lavoratori ormai diventati insostituibili nelle mansioni che li vedono impegnati ormai da ben 25 anni come ausiliari ospedalieri di supporto alle attività sanitarie e che gli stessi hanno già partecipato a regolare concorso pubblico con la quota del 30% riservata ai dipendenti delle strutture private, incluso il personale delle Società dei servizi. Né può essere un’attenuante la disastrosa situazione della sanità in Calabria, di cui comunque andrebbero accertate le responsabilità, se questa vicenda finora non ha avuto un epilogo positivo considerando che in ogni caso, al di là dei vincoli imposti dal commissariamento, esistono le condizioni per una proroga della convenzione, in attesa della definitiva risoluzione della problematica che non può non passare attraverso l’internalizzazione dei lavoratori e dei servizi, così come già avvenuto per casi analoghi in altre realtà del nostro Paese”.

Maria Luisa Celani - Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI
Maria Luisa Celani – Responsabile del settore Politiche Sociali del Movimento NOI

MARIA LUISA CELANI: ATTENZIONE ALLE NUOVE POVERA’. SIAMO AL COLLASSO
“Per questi motivi – aggiunge Maria Luisa Celani – nell’esprimere la più convinta solidarietà ai lavoratori interessati, sollecitiamo la Direzione Generale dell’AO, il Commissario alla Sanità, il Ministro della Salute e il Governo regionale, affinché vengano al più presto attivati tutti gli interventi adeguati alla risoluzione della problematica sollecitando, al tempo stesso, una maggiore attenzione del Governo nazionale sul “caso Calabria” in materia di sanità. Il caso dei 92 OSS di Cosenza, se non risolta, andrà ad aggravare anche i livelli di disoccupazione già elevatissimi che fanno di Cosenza la seconda Città più povera della Calabria e una delle più povere d’Italia, nonostante la politica locale voglia darne una immagine esteticamente diversa”.

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

FABIO GALLO: IL PROCURATORE GRATTERI LO HA DETTO IN TRE PAROLE
“Il Movimento NOI – conclude il Portavoce Fabio Gallo – condivide la riflessione del Procuratore Nicola Gratteri allorquando afferma che “…non è possibile che il 75% del bilancio della Regione sia destinato alla sanità e la sanità non funzioni”. Ciò significa che le cose non vanno per davvero e non possiamo che dedurne la grande incapacità di amministrare della classe politica regionale che si riflette nelle istituzioni preposte alla gestione. Proprio in questi giorni la ‘ndrangheta ha inficiato il legittimo operare dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, commissariata per questo disonorevole motivoPer il Movimento cattolico NOI le responsabilità sono solo ed esclusivamente della politica calabrese che ha trattato negli ultimi 20 anni la Sanità fallendo totalmente”.



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