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Violenza contro medici e infermieri…finalmente leggi più severe.

Adolfo Antonio Rogano
Adolfo Antonio Rogano

a cura di Adolfo Antonio Rogano/

Da troppi anni si registrano violenze contro i medici ed il personale sanitario tutto, poco o niente è stato fatto in questi anni, la politica per lungo tempo è stata latitante e temo che lo sia ancora anche dopo l’approvazione della legge degli ultimi giorni.

Solo qualche anno fa, Giletti nella nota trasmissione domenicale: “Non è l’arena”denunciò pubblicamente, questa realtà, in seguito a ripetuti episodi di violenza perpetuati ai danni di alcuni medici di  Guardia Medica in Sicilia ed in Sardegna.

Da allora si è incominciato a parlare e a prendere coscienza che questo è un problema serio che va affrontato nelle aule parlamentari senza se e senza ma.

adolfo antonio rogano
Adolfo Antonio Rogano

E’ vero che molte competenze in materia sanitaria sono passate alle regioni, dopo il flamigerato referendum costituzionale del 2001, ma per un tema così delicato è stato d’obbligo un intervento parlamentare.

Il 55% dei medici ospedalieri subisce violenze fisiche e psichiche, ma l’80% degli episodi non viene  denunciato. I più colpiti sono gli psichiatri e i medici di Pronto soccorso. L’indagine di qualche tempo fa promossa da ASSOMED, ha visto la partecipazione di 19 regioni con percentuali di risposte variabili, e picchi in Lombardia, Campania, Veneto; evidenziando un chiaro mutamento rispetto all’ultimo sondaggio del 2018. Solo il 21% delle risposte di oggi proviene dalle regioni del sud e delle isole, rispetto al 70% del 2018, mentre il 57% arriva dalle regioni del nord ed il 22% da quelle del centro. Questo dimostra che la violenza sugli operatori sanitari, per lungo tempo attribuita prevalentemente a regioni del sud Italia ed alle isole dove le situazioni socio-economiche e sanitarie sono più complesse, è ormai diventato fenomeno largamente diffuso su scala nazionale.

Vi è poi il tema del sovraffollamento del Pronto Soccorso, che risulta dall’indagine la struttura organizzativa con il più alto tasso di aggressioni verbali e fisiche, con percentuali insostenibili per chi vi lavora ,alla radice del burnout di medici e infermieri. Ma è tutto il sistema ospedale e la sua complessa organizzazione che deve farsi carico del pesante fardello del problema overcrowdin. Occorre mutare velocemente sia l’attuale organizzazione delle cure, soprattutto in emergenza urgenza, sia il paradigma dell’accettazione del paziente, umanizzando l’accesso alle cure prima e più che le cure stesse. Umanizzare vuol dire valorizzare figure professionali che fino ad oggi sono state poco e male coinvolte nei percorsi di cure, quali assistente sociale e psicologo, che possono diventare strumento di rassicurazione durante l’attesa.

E’ di qualche settimana fa,in epoca covid 19 la legge approvata in parlamento che prevede pene più severe per chi aggredisce gli operatori sanitari. La novità principale della legge in questione è l’inasprimento delle sanzioni penali e civili nei confronti di chi adotta comportamenti violenti o intimidatori ai danni del personale sanitario.Una legge grazie alla quale medici, infermieri ed Oss, spesso vittime di minacce e aggressioni, saranno tutelati dagli episodi violenti in corsia. Al centro del provvedimento c’è la modifica del Codice penale e di altre disposizioni per il contrasto delle aggressioni nei confronti del personale medico e di quello impegnato nei servizi sociali, in particolare l’inasprimento delle sanzioni: nelle ipotesi più gravi fino a 16 anni di carcere. “Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o di incaricati di pubblico servizio presso strutture sanitarie socio-sanitarie pubbliche o private è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 5.000.”.

Inoltre si vuole istituire presso il Ministero della Salute un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sanitari adibito al monitoraggio degli episodi violenti e all’attuazione delle misure preventive e repressive dei comportamenti illegittimi.

Aggiungo inoltre che vi dovrebbe essere l’obbligo dei direttori sanitari di vigilare e tutelare la sicurezza dei dipendenti attraverso l’ausilio di un sindacato serio e indipendente.Opportuno sarebbe istituire dei posti di polizia nei PS che monitorino la situazione ed intervengano prima che qualche mal intenzionato vada in escandescenza  perchè esasperato da un sistema sanitario al tracollo

 

Tommaso Vetere: tocca “NOI Giovani” riprendere il nostro posto nella storia

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Tommaso Vetere - Portavoce del Movimento NOI "Giovani"
tommaso vetere, movimento noi, giovani, calabria, politica
Tommaso Vetere – Portavoce del Movimento NOI “Giovani”

a cura di Tommaso Vetere, Portavoce Movimento NOI Giovani/

#PontiSociali #ImprenditoriSociali
Come facciamo Noi Giovani a riprenderci il nostro posto nella storia? Il modo è uno solo: scrivere la nostra storia su una “Pagina Bianca”:

Giovani del Sud, disoccupati o costretti a migrare. Famiglie del Sud, disastrate dalla crisi economica e da una politica poco responsabile. Popolo italiano, che dal 1993 paghi più tasse rispetto quanto lo Stato poi ne reinserisca nel sistema economico (#avanzoprimario).

Come facciamo a liberarci di questa politica in uno scenario in cui servirebbe una vera politica? È paradossale.

In Calabria la politica si è dimenticata di consultare il popolo, adotta misure #antipopolari come i vitalizi o i porta borse, fa grandi opere pubbliche mentre però gli ospedali, le scuole come le strade sentono la mancanza di una sana politica, come anche il Borgo Antico di Cosenza, tra le tante realtà storico-artistiche, necessita di una seria ristrutturazione; così la viabilità è bloccata, la vita cittadina è povera, bloccata dalla crisi e dal mercato, non c’è arte, produzione culturale e vita collettiva.

Bandiera del Movimento sturziano NOI
Bandiera del Movimento sturziano NOI

Eppure è paradossale che in realtà abbiamo tutto che quello che desideriamo. Ogni giorno il Sole sorge radiando la variegata biodiversità delle terre culla nel Mediterraneo. Abbiamo i giovani, le università, i materiali, il saper fare, ma ci manca la politica.

Per tornare nella storia abbiamo bisogno di riconquistare il nostro tempo.

Dobbiamo spezzare le catene di questa politica che utilizza la propria potenza a fini privati, familiari, clientelari e particolaristici. Abbiamo bisogno di una politica che apra la Calabria al futuro.
Per ottenere questo i cittadini devono fare politica portando al governo Liste Civiche dotate di responsabilità, forza ed intelletto. Persone aperte al dialogo politico, pronte a creare una rete sul territorio tra esperti e cittadini per studiare le future visioni sulla città di Cosenza. Un Team che gestisca i fondi pubblici a fine pubblico, secondo il principio lockiano “no tassazione senza rappresentazione”, quindi non creare debito pubblico se non abbiamo i fondi, altrimenti saper accedere ai fondi strutturali europei (l’Italia è penultima dopo la Romania).

Come fa il #MovimentoNoi, che ha già portato alla città di Cosenza 90 milioni di euro, grazie ad uno straordinario progetto di digitalizzazione dei Beni Culturali realizzato senza fondi pubblici; una cifra enorme! Pensate cosa possiamo fare insieme tutti NOI! Date solo un’occhiata a questo link per capire cosa significa un grande progetto: www.cosenzacristiana.it.

Ogni giorno il nostro territorio ospita una fucina intellettuale di persone che vivono la loro vita singolarmente quando i problemi che li affliggono hanno una natura sociale: dobbiamo unire le menti ed i cuori migliori in questa terra per risolvere i comuni problemi che ci impediscono di vivere veramente.
Noi giovani del Sud possiamo scavalcare questa classe politica che attualmente non crea politiche pro-attive, semplicemente utilizzando la nostra forza, il nostro intelletto ed il nostro amore.
Dobbiamo creare un Team di giovani che sappia studiare il territorio, accederemo ai bandi europei e daremo nuove possibilità al benessere della città di Cosenza.
Genereremo una politica delle speranze capace di infiltrarsi in tutte le ombre e penombre che questi anni la politica ha portato sulla città e sull’intero nostro territorio che va ben oltre il limite topografico.
#OccupatioNotMigration #MovimentoNoiGiovani

Cominciamo a parlarne su NOIRadio.EU
Scrivimi, infomovimentonoi@gmail.com

Movimento NOI "Giovani" - Tommaso Vetere, Portavoce
Movimento NOI “Giovani” – Tommaso Vetere, Portavoce

E’ Tommaso Vetere, Antropologo, il Portavoce del Movimento NOI “Giovani”

Tommaso Vetere - Portavoce del Movimento NOI
Tommaso Vetere - Portavoce del Movimento NOI "Giovani"
Tommaso Vetere - Portavoce del Movimento NOI "Giovani"
Tommaso Vetere – Portavoce del Movimento NOI “Giovani”

Il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo ha nominato Tommaso Vetere Portavoce di “NOI Giovani”, affidandogli il compito di guidare la lista dei Giovani sturziani in occasione delle prossime Amministrative di Cosenza previste per il 2021. Ma non solo. Fabio Gallo mira molto più in alto, ad un’Amministrazione che abbia il talento dei Giovani. “Un impegno importante – ha dichiarato Fabio Gallo – che affida ai Giovani la grande responsabilità del proprio futuro. Tommaso Vetere è un giovane speciale, condividiamo la passione per gli studi antropologici che aiutano molto nel realizzare analisi coerenti come quella che ha recentemente pubblicato su Facebook e che il nostro Magazine pubblica integralmente.

Fabio Gallo - Portavoce del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce del Movimento NOI

La Redazione/

Finalmente, con il Movimento NOI, i Giovani hanno il loro spazio per conquistare e difendere la propria esistenza nella società civile e delle professioni. Molti di noi si chiedono se è possibile scrivere una nuova pagina di vita sociale, culturale e politica della Calabria e del Sud. La risposta è SI, partendo da una PAGINA BIANCA e da una NUOVA PRESENZA nella vita sociale, culturale e politica che dia, per davvero, spazio a programmi sostenibili, che abbiano a cuore e per davvero il bene comune e la realizzazione dei Giovani che erediteranno questo nostro mondo”.

A CURA DI TOMMASO VETERE: PORTAVOCE MOVIMENTO NOI “GIOVANI”
“Questa terra è depredata da uomini guidati da appetiti legati alla pancia più che allo spirito ed è per questo che li possiamo definire come delle iene. Non soltanto la Santelli (il Presidente della Regione Calabria, ndr.) non ha smentito le possibili infiltrazioni mafiose nella #giuntaregionale, ma abbiamo assistito impassibili, forse un pò troppo, ad una giunta senza opposizioni che in coro si alza i #vitalizi.

Questo aumenta il debito delle vecchie e nuove generazioni, contribuisce ad annullare il futuro di noi giovani, deve essere un argomento che ci interessa profondamente.Annulla la democrazia, il senso delle elezioni, delle opposizioni, della rappresentanza del popolo.

Detraggono dalle risorse pubbliche ingenti capitali per i loro vitalizi ed altro ancora. Questo perché non riusciamo a creare e portare al potere una sana Lista Civica. Queste sono pratiche di neo-patrimonializzazione (fenomeno #illegale), ovvero l’utilizzo delle proprie cariche pubbliche a proprio vantaggio personale, prendendosi una loyalty of service. Assistiamo al monopolio della legge non per gestire il territorio, amministrare la cosa pubblica, creare #politiche #giovanili in una terra con il più alto tasso di #emigrazione e #disoccupazione giovanile. Tutto al contrario, la politica calabrese riproduce un sistema #clientelare, di favoritismi tra soggetti aventi il #monopolio della legge col loro ufficio o l’#oligopolio di alcune risorse o appalti fondamentali. Si potrebbe proporre qui l’esempio della cattiva gestione della #sanità. Come già avvertiva Lino Polimeni, con questa nuova giunta questa terra sarebbe stata spolpata.
Ma cosa viene spolpato dietro la metafora della terra? Proprio #Noi! Le nostre famiglie, gli ospedali, il benessere e la ricchezza del pubblico interesse, la vita collettiva, il lavoro, i salari, la proprietà, ma soprattutto il nostro tempo.

Dobbiamo generare dal nostro profondo una nuova politica per Cosenza.

Questo è il nuovo Rinascimento. Storicamente infatti la rivoluzione illuminista riporta nella storia (e quindi nel rapporto tra comunità e politica) alcune idee basilari allo spirito umano quali forse la libertà o la giustizia. Liberare questa terra sotto la dea Giustizia necessita della scoperta dell’acqua calda: una politica responsabile. Una politica che destina i fondi pubblici ai fini pubblici e non privati o il frutto di una visione autoritaria circa intorno il futuro della città; bisogna invece generare processi di partecipazione e competizione insieme a tutti i cittadini nell’epoca dei new-media.
Ho visto tutto questo nel #MovimentoNoiReteUmana che ha già portato un programma alla #regionecalabria e destinato alla città di #Cosenza #90 #milioni di euro, una cifra mai vista. Come hanno fatto? Hanno studiato, hanno letto i bandi europei, sanno muoversi nello scenario globale ma soprattutto sono spinti dall’amore verso la propria terra, in quanto soffri quando vedi chi ami così violentato: il #Centro #Storico di Cosenza sta crollando quando Federico II duca di Svevia, Re dei Romani, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re Gerusalemme era solito dirigersi coi suoi cavalli alla sua amata Cosenza; è a lui che dobbiamo la ricostruzione del Castello Normanno-Svevo. Mentre al giorno corrente la politica con i moderni strumenti e tecnologie non ha un minimo di interesse verso la nostra terra e così verso i suoi cittadini.

Movimento NOI - Giovani - Tommaso Vetere
Il Movimento NOI: una “Nuova Presenza” in politica al servizio del bene comune in un contesto di Sviluppo e Legalità

Non si può assistere impassibili a questo scempio politico in una terra che potrebbe sprizzare bellezza nei suoi luoghi ricchi di vita, arte, storia e cultura. Come sappiamo tutti, oggi questi luoghi vivono in un non-tempo, forse in fondo come tutti #Noi. Vivere come non aver vissuto affatto, sognare un luogo possibile, quindi esistente, ma assistere senza desistere e dissentire ad una politica dei vitalizi, del ponte sullo stretto, delle grandi opere pubbliche, quando invece potremmo davvero cambiare le sorti dei luoghi che abitiamo ogni giorno ma dobbiamo combattere per liberarci da questa classe politica soprattutto oggi che noi tutti possiamo seguire e sostenere un uomo come Nicola Gratteri. Abbiamo bisogno di percorre le pendici dei sogni e realizzarli in questa terra. Dobbiamo sostituire ad un potere malvagio un potere di amore e generosità.
“Come sono graditi sopra i monti i passi del messaggero”, fa sapere Isaia (52,7)”

Movimento NOI "Giovani" - Tommaso Vetere, Portavoce
Movimento NOI “Giovani” – Tommaso Vetere, Portavoce

Cosenza, Covid 19: intervista al chirurgo Adolfo Antonio Rogano

Adolfo Antonio Rogano

a cura della Redazione/

L’ombra del Covid 19 sembra pian piano dissolversi, cosa ci aspetta sul piano sanitario? Una lenta ripresa o una continua caduta verso il baratro?

Innanzitutto, sarebbe doveroso rivedere questo piano di rientro lacrime e sangue che sta mettendo a dura prova non solo i cittadini ma gli stessi sanitari che sono costretti ad un super lavoro rischiando non solo la propria incolumità fisica, si pensi ai recenti fenomeni di violenza nei confronti degli operatori sanitari, ma anche il loro margine di errore, compromettendo serenità lavorativa e familiare. Tutto ciò, ha spalancato le porte al fenomeno della medicina difensiva, poiché i medici si sentono oramai bersaglio privilegiato di una utenza esasperata. Rammentiamo che i molti ragazzi calabresi che vanno a studiare fuori regione, alla luce di questi fenomeni di presunta malasanità e violenza, sono demoralizzati e pertanto preferiscono abbandonare definitivamente l’idea di rientrare. Inoltre, sarebbe opportuno ritornare alla centralità dello Stato annullata dal famoso referendum del 2001 del governo Prodi che finora ha soltanto distrutto quello che di buono avevamo costruito nel tempo. Credo che sarebbe importante incentivare la formazione continua dei medici e infermieri con corsi di formazione adeguati, magari in collaborazione con l’Università della Calabria e, soprattutto, sarebbe doveroso riorganizzare il sistema territoriale con investimenti chiari e mirati, ovviamente tenendo a bada le politiche clientelari che finora sembra che la abbiano fatta da padrone: su strumenti, assunzione di personale, adeguamento dei reparti e strutture già esistenti e ribadisco, la formazione.

Adolfo Antonio Rogano

Il dopo Covid19 pare abbia lasciato numerosi problemi economici all’interno della Regione Calabria ma, per il Consiglio Regionale, il problema più importante pare sia stato quello di incrementare con una legge i loro Vitalizi poi, però, hanno dovuto fare dietrofront. Secondo lei Cosa ci riserveranno questi prossimi 5 anni?

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. In un momento storico in cui si combatte una pandemia senza precedenti che ha causato la più grande crisi economica del dopoguerra, quale occasione migliore per incentivare le imprese, le start up, oppure costruire ex novo il sistema sanitario? Niente di tutto questo: i nostri politici come d’abitudine hanno pensato ancora una volta, ai propri interessi, piuttosto che alla comunità, che etimologicamente dovrebbero rappresentare. Mi chiedo quando ci sarà la ripresa di una regione che da anni sembra accasciarsi sempre di più su se stessa, senza una parvenza di rinascita, che da destra a sinistra viene puntualmente decantata dai futuri rappresentanti regionali. Gli stessi rappresentanti che hanno furbescamente aspettato il momento migliore, e in gran segreto e in fretta avevano provato a garantirsi il bel vitalizio.  Malignamente, mi viene da pensare che in cuor loro abbiano avvertito il rischio serio di uno scioglimento anticipato del consiglio regionale e, pertanto, avevano tentato di attuare una misura di sicurezza qualora questa ipotesi di rischio si sarebbe concretizzata.Ma, come tutti sappiamo, hanno dovuto fare dietrofront. Quanto ho dichiarato, perché ho ricordato una dichiarazione fatta tempo addietro dalla stessa Presidente Santelli, con la quale affermava che all’interno della Regione non era da escludere la presenza di infiltrazioni mafiose. Soprattutto, ha fatto ancora più scalpore l’opposizione che definirei inesistente, capitanata dal re del tonno Callipo che durante la campagna elettorale proponeva la riduzione dei costi della politica, abbia invece avallato la proposta dei vitalizi. Per concludere, quanto accaduto, mi fa pensare che per i prossimi 5 anni vivremo una situazione disastrosa con all’interno del Consiglio Regionale una opposizione NON opposizione e che purtroppo le elezioni oramai consentano legislatura dopo legislatura solo una alternanza di colori politici che in realtà alternanza non è, perché in fondo sono unanimi nel guardare esclusivamente i propri interessi.

La Cittadella Regionale della Calabria
La Cittadella Regionale della Calabria

Un’ultima domanda: cosa ne pensa dello sbarramento dell’8% previsto dalla nostra legge elettorale?

Ribadisco la mia assoluta contrarietà allo sbarramento dell’8% previsto dalla nostra legge elettorale, perché questo sistema non permetterà mai che si attui una vera e concreta opposizione all’interno del Consiglio Regionale, poiché non consentirà mai a forze politiche minoritarie ed emergenti che si battono veramente a tutela dei diritti dei cittadini, di entrare nel Consiglio Regionale.

Al reparto di Pneumologia dell’Annunziata di Cosenza Uomini e Donne veri.

Fedele Serpe Delegato alla Scuola Movimento NOI
Fedele Serpe Delegato alla Scuola Movimento NOI "Rende"
Fedele Serpe Delegato alla Scuola Movimento NOI "Rende"
Fedele Serpe Delegato alla Scuola Movimento NOI

a cura della Redazione/

“Carissime amiche, carissimi amici, vi scrivo queste poche righe da un posto che, se possibile, dovreste evitare di frequentare: il reparto di Pneumologia dell’Annunziata di Cosenza. Giorno 2 a sera, in preda ad una fortissima febbre, scoppiata all’improvviso verso le ore 15.00, vengo ricoverato in Pronto Soccorso poi, il giorno dopo, appunto, in Pneumologia, reparto Covid 19 fino a qualche settimana fa. Nella testa un pandemonio di pensieri, ma mi fido della Provvidenza. Già, la Provvidenza. Ha nomi e cognomi questa Provvidenza, quelli dei medici del reparto, delle infermiere e degli infermieri, degli ausiliari.

Ospedale Civile di Cosenza Coronavirus-test5-735x400Vengo trattato, manco fossi la Regina d’Inghilterra, con professionalità, disponibilità, umanità, spiritosaggine simpatica anche! Non mi piace chiamarli eroi, che gli eroi possono andare e venire …… preferisco chiamarli Persone, Uomini e Donne veri che si mettono al servizio di chi vive un problema di salute. Chapeux!

Il Movimento NOI
Il Movimento NOI

Poi è purtroppo vero che il bidè è otturato e che il tubo doccia è sbrindellato, ma questi problemi sarebbero di competenza di chi amministra l’Azienda Sanitaria, per cui meglio stenderci sopra un manto di stelle!”

A dichiararlo è Fedele Serpe delegato al settore Scuola del Movimento NOI che da ricoverato ha voluto riflettere la realtà che ha vissuto e che può testimoniare direttamente.

Adolfo Rogano, Covid19: ritorno alla normalità. Già finito il tempo degli eroi?

adolfo antonio rogano

adolfo antonio roganodi Adolfo Antonio Rogano/

Abbiamo da poco lasciato alle spalle un periodo storico drammatico, causato da una pandemia alla quale neanche il più ossequioso era preparato. Al momento stiamo assistendo  ad un  lento e graduale ritorno alla normalità.

adolfo antonio rogano
Adolfo Antonio Rogano

Nel corso della pandemia, la classe medica e quella sanitaria tutta,  è stata lasciata in trincea da sola a combattere contro un nemico subdolo e invisibile. Molti eroi nazionali, così definiti durante il Coronavirus, hanno perso la vita, ma si fa presto a tornare alla normalità: perché la cronaca degli ultimi giorni ci ricorda che questi eroi sono stati già bersaglio da parte di una utenza esasperata da un sistema sanitario che non è più capace di dare delle risposte.

La violenza  si sa, è sinonimo di una società che ormai ha perso dei punti di riferimento, una società priva di valori, di rispetto per il lavoro altrui. La violenza si perpetua, non solo contro il personale sanitario, ma anche contro i cittadini in generale e le cronache di tutti i giorni ce lo dimostrano. Questa pandemia, ci ha  messi a dura prova, soprattutto perché non eravamo pronti ad affrontarla, ci ha colto di sorpresa. Pandemia che rischia di lasciare degli strascichi non indifferenti per un lungo periodo, non solo psicologici ma soprattutto economici, con il rischio di chiusura definitiva di tante piccole e medie imprese, e il rischio di infiltrazioni mafiose a tutti i livelli, perché dove non arriva lo stato rischia di arrivare il boss locale che si presenta come unica ancora di salvezza. Dobbiamo chiederci da dove parte questo fenomeno.

La politica in questi anni è stata connivente con media e organizzazioni di avvocati senza scrupoli che hanno fomentato i cittadini ponendo la classe del comparto sanitario in cattiva luce nei confronti degli stessi.

Il tutto ha reso sempre più fragile il sistema sanitario pubblico a favore di quello privato. E’ vero che la maggior parte delle cause contro il personale sanitario si risolvono in un nulla di fatto, ma è anche vero che molte sono dettate anche da un  bisogno economico. Inoltre, guardando al fondo del problema assistiamo ad ospedali che vivono carenza cronica di personale e strumentazioni, che lavorano sempre a ranghi ridotti e ciò si ripercuote sulle prestazioni sanitarie.

La stanchezza, il sottorganico, i turni massacranti non producono gli effetti desiderati.

E nella fattispecie per quello che riguarda la nostra regione l’oramai piano di rientro fallimentare non ha dato i risultati sperati, ma addirittura ha reso sempre più evanescente il sistema sanitario pubblico. Tutto questo ha esasperato i cittadini e soprattutto la classe media che non potendosi permettere prestazioni in ambito privato e trovandosi di fronte un sistema allo sbando, sfoga la sua disperazione nella rabbia che sfocia, il più delle volte, in aggressione. Ricordiamo che il nostro sistema sanitario nazionale ardentemente voluto da Tina Anselmi che fu Ministro della Sanità è stato più volte definito il migliore al mondo dall’OMS, perché avrebbe dovuto  garantire la salute a tutti i cittadini, cosi come statuito dall’articolo 32 della costituzione.

Note: Adolfo Antonio Rogano è Dirigente Medico del Reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’Annunziata di Cosenza.

LA LOCANDINA
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Aggressione a Medici. Sindacato SUL e Movimento NOI: torni Polizia di Stato in Pronto Soccorso

Pronto Soccorso - Il servizio della Polizia di Stato
Pronto Soccorso - Il servizio della Polizia di Stato
Pronto Soccorso - Il servizio della Polizia di Stato
Pronto Soccorso – Il servizio della Polizia di Stato

La Redazione/

Situazione allarmante quella delle aggressioni ai medici negli Ospedali pubblici della Calabria che sono state oggetto di una serie di programmi radiofonici su NOIRadio.EU, la Web Radio del Movimento NOI. In poco più di dieci giorni due gravissime aggressioni nel Pronto Soccorso di Cosenza e in quello di Cetraro dove un uomo con passamontagna e bastone ha minacciato il corpo sanitario.

Entrambi le aggressioni rivolte a Donne, cosa che rivela la maggiore pericolosità delle situazioni che si vanno a creare.

Già pronte le lettere che giungeranno sul tavolo del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del Ministro della Salute Roberto Speranza, dei Prefetti e del Presidente della Regione Calabria Jole Santelli con le quali si chiede il ripristino del personale di Polizia di Stato nel Pronto Soccorso, fermo restando i servizi di guardiania privati che hanno scopi complementari.

CITTADINI STRESSATI MA LA SICUREZZA E’ FONDAMENTALE
Consapevoli della grande situazione di stress che colpisce la popolazione nel dopo Covid19, ma anche a causa delle difficoltà economiche che pesano su migliaia di cittadini demoralizzati, spazientiti e poco tolleranti, oltre la questione “Sanità” che in Calabria è divenuta rovente, si ritiene di dovere, però, garantire la massima sicurezza al personale medico che fino a ieri è stato ritenuto “eroico” per avere fronteggiato il Covid19, e oggi si rischia di mal ripagare.

MEDICI, SINDACATO “SUL” E MOVIMENTO NOI, UNITI NELLA PROPOSTA
Ospite dell’ultima trasmissione la dott.ssa Emilia Musolino dirigente medico del Pronto Soccorso di Cetraro vittima dell’aggressione, l’avv. Aldo Libri – Segretario Regionale del SUL Calabria (Sindacato Unitario Lavoratori), il dott. Adolfo Antonio Rogano – Dirigente Medico del Reparto di Chirurgia d’Urgenza dell’Annunziata di Cosenza, l’avv. Francesco Guido del Foro di Cosenza – legale di fiducia del SUL Calabria, autore di un ricco memoriale diretto a tutte le Autorità del settore Sanità per evidenziare questi e altri gravi problemi, il dott. Angelo Falcone Responsabile settore Salute Movimento NOI. Tutti convinti della necessaria presenza fissa del Corpo di Polizia di Stato nelle sedi di Pronto soccorso.

Nel programma condotto da Fabio Gallo, Portavoce Nazionale del Movimento NOI, sono stati valutati una serie di elementi che conducono alla necessità di assicurare totale serenità al personale Medico di Pronto soccorso, ove si rende necessario un ambiente che assicuri la serenità necessaria anche per chi ricorre alle cure mediche e in molti casi deve iniziare le terapie anche per questioni gravi, nello stesso ambiente del Pronto Soccorso.

LA LOCANDINA

Diritto alla Salute in Calabria. Stop al commissariamento della Sanità

maria luisa celani noi
Maria Luisa Celani Delegata al Welfare e alle Politiche Sociali del Movimento NOI
maria luisa celani noi
Maria Luisa Celani Delegata al Welfare e alle Politiche Sociali del Movimento NOI

a cura di Maria Luisa Celani delegata alle Politiche Sociali e Welfare/

L’emergenza COVID 19 ha fatto emergere casi drammatici in tutta Italia ed ha messo in evidenza tutta la debolezza delle RSA. Questa sera il TG3 Regionale ha presentato una iniziativa che si concretizza in una lettera inviata al Ministro Speranza.

rsa anziani sanità“PIU’ ASSISTENZA DOMICILIARE E MENO RSA”.
In una lettera scritta dalla società civile si disegna la riforma del sistema sanitario calabrese, un progetto condiviso da un gruppo di associazioni e sottoscritta da 121 Sindaci. La presentazione del progetto è stata fatta a Lamezia Terme nella sede di “Progetto Sud”. L’iniziativa che vede promotore Don Giacomo Panizza è certamente importante perché mette insieme sanità e mondo del sociale.

Servizio sanitario regione calabria

SANITA’ DISTRETTUALE O TERRITORIALE
Oggi, infatti, non possiamo più parlare di medicina distrettuale ma dobbiamo parlare di Sanità Distrettuale o meglio ancora di Sanità Territoriale, dove non c’è solo la figura del medico di medicina generale ma ci sono anche altre figure come ad esempio l’ostetrico, l’infermiere, l’assistente sociale etc. E’ necessario implementare i servizi di prevenzione e cura con quelli riabilitativi presenti sul territorio ampliando i servizi di assistenza domiciliare in modo tale da togliere spazio alle RSA, che si sono rivelate, tranne rare eccezioni, il più delle volte, come attività nate solo per fare “affari sporchi” con gli anziani e soprattutto perché non può essere prerogativa assoluta delle RSA che purtroppo, in più di un caso, hanno comunque dimostrato inadeguatezza e gestione approssimativa.

La Bandiera del Movimento NOI
La Bandiera del Movimento NOI

CALABRIA: NECESSARIO PIANO DI RIORGANIZZAZIONE SOCIO-SANITARIA
Gli ultimi avvenimenti, legati all’emergenza sanitaria in atto, dimostrano l’assoluta necessità, per la nostra Regione, di dotarsi di un Piano di riorganizzazione socio-sanitaria che veda coinvolti non solo gli attori politici e istituzionali ma anche il mondo della Associazioni e delle comunità locali. In questo senso secondo NOI è arrivato il momento di porre fine alla stagione del commissariamento della Sanità che finora nessun beneficio ha apportato alla Calabria.

Gruppo FB di “StopEuropa” (oltre 1Mln di like) torna ai proprietari. Era stata hackerata

STOP EUROPA

STOP EUROPAdi Fabio Gallo/

E’ una vera e propria guerra telematica quella che si sta manifestando in rete. Ad essere aggrediti da flotte di Hacker sono coloro i quali sono convinti che l’Italia, gli Italiani, le Imprese, le Famiglie, i Lavoratori, non debbano essere schiavi di politiche internazionali che inducono al controllo e alla fame. In questo caso è stato hackerato il Gruppo Facebook di STOP EUROPA che in due settimane aveva raggiunto oltre 1 MILIONE di iscritti. Una vera forza largamente condivisa. Oggi, Facebook ha restituito la pagina ai legittimi proprietari che giorno 30 Maggio a Roma, terranno una manifestazione ove si annunciano migliaia di iscritti.

La crisi dell’Europa ha evidenziato anche i super poteri dei giganti dell’economia mondiale che necessitano di obbedienza ai loro mercati. La pandemia portata dal Covid19 ha evidenziato quanto sia grande il rischio di un default dell’economia di un Paese e non ha risparmiato all’Italia questo rischio già alle porte, il cui rischio è anche quello di una vera e propria guerra civile poiché per davvero, le Aziende stanno chiudendo e al loro uscio sono già pronti i becchini: le società internazionali che acquistano. Così, in poche settimane, il proprietario di un albergo, di un’azienda vitivinicola, di un grande podere che necessitano di capitali circolanti, per dare i frutti, si ritrova ad essere sottoposto al nuovo padrone.

Siamo oggettivamente in tanti ad essere convinti di avere bisogno di una Moneta complementare, o integrativa che faccia risorgere il lavoro italiano in un contesto di sviluppo e legalità. E cresce la convinzione che si debba attivare prima possibile come il WIR (NOI), il sistema indipendente di valuta complementare in Svizzera, o il Sardex, che ha salvato l’economia in Sardegna nel momento di massima crisi (Governo Monti).

Qui a seguire il comunicato stampa di “StopEuropa” che pubblichiamo volentieri forti dell’Art.21 della nostra Costituzione.

Comunicato Stampa e Manifestazione 30 Maggio

In data 18 Maggio, dalle ore 23:00 circa il sottoscritto Michele Farina, in qualità di Amministratore del gruppo FB StopEuropa, è stato estromesso dal ruolo insieme a tutti gli altri Amministratori e Moderatori. Inoltre, il mio profilo personale è stato cancellato.

Il gruppo  StopEuropa, come sapete è nato 2 mesi fa e in soli 2 mesi ha superato il 1 Ml di iscritti e sarebbe andato ben oltre se non fosse stato bloccato nella crescita.

Nel gruppo, sin dalla nascita hanno iniziato tantissime persone a collaborare sia attivamente ogni giorno, come il team dei moderatori, che tanti personaggi ed esperti Costituzionalisti, Economisti, Monetaristi per il raggiungimento degli obbiettivi per cui il gruppo è nato: Uscire dall’UE, uscire dall’euro e riavere una Sovranità Monetaria (nuova lira).

Abbiamo invitato tantissimi esperti ai nostri appuntamenti settimanali nelle dirette FB: Prof.Paolo Maddalena, Prof. Massimo Viglione, Dott.ssa Ilaria Bifarini, Dott.ssa Tiziana Alterio,  Francesco Amodeo, Cosimo Massaro, Prof Antonino Galloni, Dott. Carlo Botta, Dott. Vittorio Sgarbi e tantissimi altri.

Più volte siamo stati  oggetto di interviste ed articoli di giornali e il NOSTRO (di tutti noi) gruppo è diventato sempre più conosciuto anche all’esterno con citazioni dirette e indirette degli organi di informazione e di personaggi politici Nazionali

Evidentemente, questo nostro Movimento ha iniziato a dare fastidio a tutto il Sistema, sia di chi ci governa che delle opposizioni che vedono in noi una minaccia istituzionale.

Siamo stati anche contattati a vario titolo da Partiti Politici che volevano conoscere la nostra “appartenenza politica” e se fossi di dx, di sx o altro ancora. La risposta è stata sempre la stessa. Né di dx, né di sx  ma un Movimento di Italiani che sono stanchi dell’UE, dell’euro e rivogliono una loro Sovranità Monetaria (lira), unico strumento necessario e sufficiente in  dosi massicce per superare questa grave crisi di liquidità per famiglie ed imprese sull’orlo della disperazione economica a seguito delle disposizioni governative ed i blocchi sociali ed economici imposti.

Abbiamo pensato di radunare, a Roma, Cagliari e Catania, non solo il milione di iscritti al gruppo fb ma TUTTI gli italiani dal 30 Maggio in poi.

Stranamente, come dicevo all’inizio, a 10 gg dalla manifestazione del 30 maggio si è verificato questo attacco haker che sta cercando di  creare disordine, confusione e disorientamento degli iscritti al gruppo che vedono pubblicati post violenti, degradanti che nulla hanno a che vedere con quella che è la finalità del gruppo da parte di profili Fake creati ad hoc.

Non abbiamo ancora la prova della matrice politica e di chi sia alle spalle di questi haker ma sicuramente E’ DI NATURA Politica. Prova ne è che stamattina, a seguito di un mio commento alla diretta fb del Premier Conte con questo contenuto “StopEuropa manifestazione il 30 Maggio ore 10:00 a Roma, Cagliari e Catania” un mio altro profilo è stato cancellato da Fb e per questo credo sia importante che tutti noi, in questo momento, si sia concentrati all’obbiettivo di scendere a Roma, Catania e Cagliari NUMEROSISSIMI.

Vogliono fermare, fermando noi, gli italiani ma noi TUTTI non ci fermeremo e lo dimostreremo il 30 maggio TUTTI INSIEME.

SE SEI UN VERO ITALIANO e credi NELLA LIBERTA’, SCENDI IN PIAZZA CON NOI!!!!

Michele Farina Amministratore gruppo FB StopEuropa

 

Cosenza, Metro di superficie: la clamorosa sconfitta dei flute.

Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia – Movimento NOI

a cura di Cristian Tarsia – Movimento NOI/

E’ una pioggia di scandali, quella che incessantemente batte sulla città. Cosenza è di diritto candidata ad un primato umiliante per i suoi abitanti, tutto questo grazie ad amministratori locali miopi davanti ai reali bisogni del territorio.

Non la faziosa critica – mi sia consentito scriverlo con franchezza – di un detrattore, disfattista, o peggio ancora ODIATORE, ma la più elementare delle constatazioni: quintali di carta per indagare sulle “eroiche gesta” di questo e quel politico sono già un pessimo bigliettino da visita.

Cosenza, politica, Movimento NOISarà per questo che, pur non essendoci nulla di giudiziario (o almeno così sembra) nello stop alla Metro di superficie, la notizia risuona come una rivincita per i cosentini. Magari con un retrogusto amaro, visto che Viale Mancini è stato devastato per l’ennesima volta – ricorderete la vicenda dei rifiuti interrati – tuttavia col sollievo di non ritrovarci un volume in più, nella già ricca collezione delle incompiute, per non accennare alle inutili.

Il Parcheggio di Portapiana nella Città Storica di Cosenza abbandonato al degrado
Cosenza - Piscina del Centro Sportivo polivalente - Opera incompiuta
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta abbandonata al degrado
Il Muro crollato nel Rione Massa nella Città Storica di Cosenza
Il Muro crollato nel Rione Massa nella Città Storica di Cosenza
tar calabria, jolly hotel,cosenza, mario occhiuto, illecito
Il cantiere dell’Ex Hotel Jolly – Foto scattata il 6 Giugno 2018 ore 14:59 – 104 giorni prima della sentenza del TAR Calabria
BoCS Art sul lungo Fiume Crati - Cosenza
BoCS Art sul lungo Fiume Crati – Cosenza

Un’esultanza moderata, dunque, visto che per questa “gioia” abbiamo subito le peggiori angherie a danno della vivibilità (altro che articoletti commissionati a questa o quella rivista): annientamento del verde, viabilità paralizzata, inquinamento acustico alle stelle, smog e INCALCOLABILI DANNI AL TESSUTO ECONOMICO DEL CAPOLUOGO.

Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

La frase più bella per tutti NOI, dopo mesi di bollettini sul Covid19 e notizie nazionali che ci hanno solennemente fatto vergognare è questa:

si restituisca ora il viale alla Città e si impegnino le risorse per il bene comune.

Ai 90 milioni di Euro che il Movimento NOI è riuscito a portare alla Città Storica, sarebbe giusto aggiungere i 160 milioni che la Commissione Europea ci suggerisce di risparmiare. Per riprendere le parole del Presidente Giuseppe Conte: una “potenza di fuoco” che se saputa gestire, in contemporanea alla realizzazione del NUOVO OSPEDALE, potrebbe rimettere in piedi Cosenza, con ricadute positive sull’intera area urbana.

Cosenza - Città Storica - Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it
Cosenza – Città Storica – Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it

Ora occorre interrogarsi: chi vogliamo alla guida della Città? Prediligere il confronto serio tra le parti sane della politica, è l’imperativo per restituire dignità alla nostra gente. Oggi, più che mai, la nascita di un nuovo soggetto politico è indispensabile per contrastare le lobby. Cosenza merita un bravo Sindaco, una Giunta di persone competenti, un Consiglio comunale che vada oltre le timide alzate di mano o l’esecuzione di ordini.

Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza

Tutto questo è possibile, a condizione che l’elettorato abbia l’opportunità di scegliere un progetto responsabile in alternativa alla frammentazione. Perché è sulla frammentazione che i nemici della legalità puntano per rimettersi in sella! Da un lato il proliferare delle candidature può rappresentare una forma di democrazia, dall’altro l’unità di intenti è senza dubbio l’arma migliore contro insediamenti pilotati e clientele.

Il Movimento NOI
Il Movimento NOI

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