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Cosenza: quelle mascherine senza marchio CEE nell’Ospedale Civile

Sanità, Cosenza, Ospedale
Mascherine fornite ai Medici dell'Ospedale di Cosenza
Mascherine fornite ai Medici dell’Ospedale di Cosenza – Le immagini sono volutamente scontornate.

La storia della Sanità a Cosenza raggiunge livelli da romanzo horror. Non solo abbiamo assistito ad aggressioni a Medici, Infermieri e Guardia giurate nel Pronto Soccorso di Cosenza, ma oggi capita di dover prendere atto che ai Medici vengono consegnate in tempo di COVID19 mascherine prive di certificazione.  Eccole nelle foto.

Ci sarebbe da chiedere se il grande Commissario Arcuri sta smaltendo nel Sud Italia le cineserie e se i Commissari, quello regionale e territoriale ne sono a conoscenza.

Se a ciò aggiungiamo che nel Pronto Soccorso di Cosenza siamo a meno 50% circa di personale medico, è possibile immaginare cosa accadrebbe se si ammalassero di Covid19 due o tre Medici e relativi Infermieri. E la cosa che davvero scuote, è che a dirlo siamo solo NOI poiché la politica, fino a prova contraria, tace.

Ma c’è di più! Accade qualcosa su cui dovremmo fare tutti caso: se denunciamo fatti che si ritengono gravi e che violano i diritti dei pazienti o del corpo sanitario, è sufficiente attendere poche ore per assistere alla diffusione di comunicati stampa che vorrebbero mostrare una sanità eccellente, da mostra internazionale. Una sorta di tentativo di “compensazione”.

Una sorta di botta e risposta dove la botta a tutela dei diritti di tutti, siamo noi dal mondo del civismo puro a darla; la risposta, invece, arriva da “qualcuno” o da “qualcosa” che, evidentemente, ha il compito di neutralizzare le istanze dei cittadini, sempre giuste, corrette e rispettose, ma determinate al punto da diventare esposti alla Magistratura, come capitato di recente.

Il Movimento NOI, infatti, facendosi carico dei tanti lamenti e studiando atti e determine, si è resta conto che solo la Magistratura può, a questo punto, determinare un cambiamento nel sistema di gestione della sanità, punendo i responsabili.

Chiarito che nella qualità di portavoce del Movimento NOI sono convinto di rappresentare l’intero Movimento nell’affermare che in alcuni settori dell’Ospedale abbiamo punte d’eccellenza da poter competere certamente in ambito nazionale, desidero dire al “qualcosa” o al “qualcuno” che il sacrificio di molti bravi Medici, Infermieri e personale sanitario in genere, ma soprattutto dei pazienti che subiscono, non può giustificare la gravità delle dichiarazioni di chi afferma che le cose vanno bene. Le cose non vanno bene per niente. E neanche le dichiarazioni dei Commissari i cui contenuti appaiono pagine lisce come l’olio, ma la realtà è scritta, purtroppo per i Cosentini, sulla più spessa e ruvida carta vetrata.

La storia delle mascherine sulle quali non appare alcun timbro di certificazione è solo l’ultima chicca nel nostro sistema sanitario locale e regionale nel quale, dobbiamo dirlo forte e chiaro, forse non si è reso conto che i problemi non sono solo del Pronto Soccorso ma si estendono in diversi reparti nei quali – a nostro parere – manca un piano etico di assistenza al malato. Manca, in tal senso, un vero piano di formazione professionale e, soprattutto, manca chi deve chiedere al personale che vuole fare quel mestiere, se è per davvero portato a farlo, atteso il panorama che si troverà innanzi per tutta la vita lavorativa. Assistere anziani e pazienti impossibilitati a provvedere a se stessi non è cosa facile. Ma se non si è in grado, i reparti non sono affatto il luogo nel quale imboscare clientele della politica. Tra l’altro, questa sistema ci costringe a scrivere ormai quasi ogni giorno i lamenti dei cittadini e dei Medici, quando si potrebbe parlare, invece, dell’essere fieri della propria sanità territoriale, se solo si volessero prendere decisioni politiche adeguate. Un utopia?

Il Movimento NOI ha denunciato le cose che non vanno all’alba di una dichiarazione che abbiamo ritenuto non coerente diffusa alla stampa dal Commissario Regionale Cotticelli, non condividendo il suo giudizio sulla conduzione del lavoro del Commissario di Cosenza. Una valutazione positiva che darebbe a quest’ultima la possibilità di ricevere, tra l’altro un premio di 50 mila euro.

E NOI? Atteso il dato che il Sistema sanitario lo paghiamo con i nostro sacrifici per avere in cambio disservizi e attrezzature da tempi di guerra, non certo forniture di una Paese che vive in Democrazia, NOI denunciamo e continueremo la battaglia fino a quando la spunteremo.

Mascherine fornite ai Medici dell'Ospedale di Cosenza
Mascherine fornite ai Medici dell’Ospedale di Cosenza. e immagini sono volutamente scontornate.
Mascherine fornite ai Medici dell'Ospedale di Cosenza
Mascherine fornite ai Medici dell’Ospedale di Cosenza.e immagini sono volutamente scontornate.

Fabio Gallo: da Nicola Gratteri la domanda che si dovranno porre

Nicola Gratteri

Nicola Gratteridi Fabio Gallo/Portavoce nazionale Movimento NOI/

Chi di noi calabresi da bambino non ha giocato nel campetto con amici che poi hanno deviato la loro esistenza divenendo delinquenti? In un modo o in un altro, conosciamo tutti il momento in cui qualcuno non si è presentato alla partita perché è stato arrestato. E la partita di questo ideale campetto di calcio si gioca ogni giorno, anche da grandi. In Calabria capita di ritenere, a me è capitato, che persone che si sono sporcate le mani di delitti, magari perché non in grado di potersi permettere un’alternativa, siano migliori di chi le giudica. Vedi il caso del Giudice Petrini, Presidente di una Sezione della Corte d’Appello di Catanzaro che ha dichiarato, dopo essere stato arrestato, di essere corrotto da ben dieci anni.

LA FALSA MORALE: GUARDIE E LADRI
La falsa morale
che vive il cittadino ritenendo “Guardie e Ladri” separati da un muro invalicabile, è antropologicamente parlando solo un’idea ma non la realtà. Certo, ci sono le eccezioni che confermano la regola ma solo dalla parte delle “Guardia” poiché dall’altra parte, dalla parte dei “Ladri”, conviene avere più entrature possibili tra le Guardie ed è così che si insinua nella storia, la corruzione che diventa più forte in una regione come la Calabria piagata da mille problemi che inducono molti alla sussistenza quotidiana.

fabio-gallo-movimento noi-popolari
Fabio Gallo, Portavoce Nazionale del Movimento NOI

CORRUZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il mondo della Pubblica Amministrazione italiana è piagato da una profonda corruzione.
Profonda al punto tale da ritenerla irreversibile. Chi come me lavora a contatto con essa tocca con mano la corruzione, la falsità, l’inganno. Essere onesti è difficile, diciamo la verità, ma è un merito che tramandi a chi ti sarà sempre grato. Il cittadino, dunque, è portato a dover fare una scelta difficile, pur consapevole che quel muro che divide chi delinque da chi lo impedisce, è sempre più sottile. Abbandonarci tutti alla corruzione o resistere, resistere resistere per tentare di costruire un mondo nel quale il termine “Giustizia”, sia essa sociale, culturale, economica, politica, abbia senso?

NICOLA GRATTERI E LA RINUNCIA
Ed ecco che arriva il Procuratore Nicola Gratteri
al quale la straordinaria bellezza della vita che fanno molti magistrati corrotti sarebbe potuta piacere. Mare senza scorta, finalmente un bel gelato con gli amici, un bel ristorante con i corrotti che indaga la sua stessa Procura della Repubblica, una gitarella in barca per alleggerire condanne, etc.

NICOLA GRATTERI: “RENDERE NON CONVENIENTE DELINGUERE”
“E invece, il Magistrato Nicola Gratteri
che ama studiare la storia, leggere e scrivere libri, dedicarsi anche alla formazione dei Giovani che guarda negli occhi e sa bene che potrebbero essere tutti suoi figli, decide di scrivere in Calabria, radice della “mala pianta”, a suo rischio pure minimizzato da alcuni esseri striscianti, quella pagina di storia mancante, strappata da chi ci ha ridotti nei secoli in questa condizione, con il fine di “rendere non conveniente delinquere”. In realtà converrebbe a tutti poiché l’intelligenza connettiva è così avanzata che, in ogni caso, prima o poi, se commetti un reato lo paghi. Ma se la politica non comprende che senza lavoro ciò è impossibile, sarà tutto vano.

A questo punto dobbiamo chiarire subito che il problema serio è che molti, moltissimi, ormai, sono dell’idea che la ricchezza debba e possa arrivare subito e anche senza compiere sacrifici come, certamente, molti di noi hanno visto fare ai propri genitori. Motivo per cui la corruzione che ha nomi e cognomi ben definiti sempre e ovunque, ti apre le porte e ti rende la vita molto più agevole.

NOI DOBBIAMO FARCI UNA DOMANDA
La domanda è: siamo disposti a compiere sacrifici
per poter dire a noi stessi che siamo degni dei nostri padri e delle nostre madri? La “Dignità” ha ancora senso? Se si, dobbiamo assistere tutti con attenzione ai fatti che usciranno dal processo “Rinascita Scott” che si prospetta per contenuti il più imponente dopo quello di Palermo. Ho studiato Antropologia e liturgia della Mafia nei corsi universitari. Discipline che innanzi alla modernità e all’evoluzione della mafia di oggi, sono da considerarsi dell’epoca mesozoica. Un tempo sapevi da cosa guardarti perché c’era molta ignoranza ma anche molto onore. Oggi, non più. Oggi c’è irrefrenabile voglia di potere a tutti i costi e molto disonore. Lo stesso che tocca a quel mondo della politica che ha svenduto al malaffare, il senso della stessa politica.

In questo processo innanzi al quale sfileranno oltre 400 indagati, si potrà comprendere, finalmente, per quale motivo la Calabria è ferma, perché è governata da una classe politica costituita per maggior parte da ignoranti e, soprattutto, chi fa sì che ciò continui ad accadere nonostante tutti noi continuiamo a lamentarci e ad auspicare il contrario.

“LORO” DOVRANNO FARE PORSI DOMANDA
Vedo il Procuratore Nicola Gratteri come un Maestro di scuola elementare dei vecchi tempi che ha innanzi oltre 400 cittadini incriminati che dovranno dimostrare la loro innocenza, ai quali ha appena dato il titolo del pensierino da scrivere in bella calligrafia: “chi sono io?”.

Esposto in procura del Movimento NOI scuote politica e sindacati

Pronto Soccorso - Il servizio della Polizia di Stato
Pronto Soccorso - Il servizio della Polizia di Stato
Pronto Soccorso
Pronto Soccorso

A seguito del forte interesse mediatico suscitato dalla presentazione dell’esposto da parte del Movimento Noi, sulle condizioni della sanità cosentina, con particolare riferimento al Pronto Soccorso, da più parti si è attivato un sentimento di disagio nei confronti del commissariamento regionale.

E’ la conferma che le nostre tesi erano fondate se non più tardi di soli tre giorni addietro un importante sindacato ha posto l’accento sulle inadeguatezze della sanità regionale in relazione all’operato del Generale Cotticelli.

Bandiera del Movimento sturziano NOI
Bandiera del Movimento sturziano NOI

Non si può fare a meno di rammentare che lo stesso commissario regionale ad acta per il piano di rientro ha, di recente, esternato il plauso per l’operato del commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Dott.ssa Panizzoli.

I fatti, che normalmente, mettono a tacere le teorizzazioni, sono, però ben diversi.

I tagli indiscriminati alla spesa sanitaria non fanno che aggravare le condizioni della già deficitaria offerta dei reparti ospedalieri e, primo fra tutti, del Pronto Soccorso.


Nel frattempo, non solo da mesi manca il 50% dei medici che un Pronto Soccorso di un Ospedale Hub dovrebbe avere, ma non è dato ravvisare alcun tangibile segnale di miglioramento.
Nei giorni scorsi, peraltro, si è assistito all’opposizione al commissariamento, meramente cartacea, da parte della Governatrice regionale On.Le Jole Santelli, la quale ne ha richiesto la fine, dimenticando, però, di non avere promosso, dal suo insediamento, una sola riforma volta al miglioramento del servizio sanitario calabrese che continua a rimanere il peggiore d’Italia.

 

Crotone, Movimento NOI per Vincenzo Voce e per l’Ambiente

Movimento sturziano NOI
Bandiera del Movimento NOI
Il preferito candidato Sindaco di Crotone Vincenzo Voce
Il preferito candidato Sindaco di Crotone Vincenzo Voce

“Il Movimento NOI che ha un cuore e un’anima ambientalista, ha deciso di sostenere il candidato a Sindaco della Città di Crotone Vincenzo Voce. Lo ha dichiarato Marco Angelotti, esperto di comunicazione e marketing on line ed Economia del Turismo che da pochi giorni è referente per la Città di Crotone del Movimento sturziano NOI. Marco Angelotti si rende promotore di un forte messaggio di responsabilità verso il mondo dei Giovani perché siano coraggiosi protagonisti di un cambiamento epocale per il bene della Città e dei Cittadini, operando un taglio netto con il passato per aprire la Città ad un reale e profondo rinnovamento che necessita di abbandonare le vecchie logiche di partito che hanno prodotto negli ultimi decenni, una profonda involuzione sociale, culturale ed economica a danno della famiglia, delle Imprese e dei sofferenti presenti in migliaia di famiglie crotonesi, abbandonati ad un ingiusto isolamento sociale”.

Marco Angelotti, Referente Movimento NOI Città di Crotone
Marco Angelotti, Referente Movimento NOI Città di Crotone

MARCO ANGELOTTI REFERENTE DEL MOVIMENTO NOI “CITTA’ DI CROTONE”
“Crotone – continua Marco Angelotti, è culturalmente una grande capitale del Mediterraneo mortificata da decenni di politica sterile e involutiva che ha reso molti problemi quasi irrisolvibile. Una Città come Crotone che non riesce più ad aprire il suo storico Museo testimone di millenni di civiltà ed il suo Castello, grandi attrattori di economie per il territorio, dice tutto. Due casi che rappresentano la cartina al tornasole che indica una classe politica stanca, ripetitiva e limitata nell’azione propositiva, che mortifica anche tutti coloro i quali hanno tentato e tentano in tutti gli schieramenti di fare bene”.

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Fabio Gallo, Portavoce Nazionale del Movimento NOI

FABIO GALLO, PORTAVOCE NAZIONALE DEL MOVIMENTO
Giunge anche il messaggio del Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo che afferma: “Vincenzo Voce rappresenta oggi la grande opportunità per i crotonesi onesti e lavoratori che amano la propria Città, il proprio territorio e desiderano farne il proprio futuro libero dall’inganno della politica incompetente che rappresenta un problema più grande della mafia, perché responsabile di avere consentito che si generasse la politica dell’Uomo-scarto. Anche la grande bonifica dell’area industriale, così come l’accesso ai fondi europei in arrivo, dipenderà esclusivamente dalla credibilità del candidato. E Vincenzo Voce è l’unico vero ambientalista che riceverà la stima e la fiducia di tutti. E’ l’unica persona che ha costretto gli avversari a riunirsi in un patto abominevole per evitare che Vincenzo Voce indossi la fascia Tricolore. Ma il cambiamento è già in atto ed è irreversibile“.

 

Sanità a Cosenza, Movimento NOI presenta esposto alla Procura della Repubblica

Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI

Il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo accompagnato dall’Avv. Francesco Guido ha presentato Esposto alla Magistratura di Cosenza sul caso Sanità dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

“Dopo mesi di segnalazioni e denunce a mezzo stampa, ci rendiamo conto di essere l’unica organizzazione civica che si occupa attivamente sul territorio della difesa della sanità e delle condizioni di lavoro di medici, infermieri ed OSS – dichiara il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo. Nel condurre l’inchiesta quotidiana sulle condizioni di lavoro degli operatori sanitari e sulla salubrità degli spazi adibiti ad ambulatori per i pazienti, emerge oramai con chiarezza come, soprattutto il Pronto Soccorso, necessiti di verifiche in termini di sicurezza e rispetto delle normative igienico-sanitarie previsti dalle leggi speciali in materia.

L'Avvocato Francesco Guido del Foro di Coesenza
L’Avvocato Francesco Guido del Foro di Coesenza

E’ notizia di questi giorni che il Commissario straordinario dell’A.O. di Cosenza Giuseppina Panizzoli, ha ricevuto il plauso del Commissario Regionale ad acta, Generale Cotticelli, per il piano di rientro, in dicotomia con la realtà che si vive all’interno del Pronto Soccorso nella gestione del quale, anche per la nota carenza di personale, si è creata una situazione insostenibile, soprattutto se si pensa ad un possibile incremento di pazienti affetti da Covid19. Abbiamo più volte segnalato aggressioni a Medici, infermieri e personale di guardiania e la necessità di provvedere anche alla sicurezza dei luoghi di lavoro ma ci rendiamo conto che esporre i fatti alla competente Magistratura sia l’unico modo per ottenere le risposte che avrebbe dovuto dare il mondo della politica e chi gestisce l’Azienda Ospedaliera di Cosenza. Anche a livello di attrezzature sembra ormai di stare in un campo di guerra: barelle antidiluviane, sedie dotate di rotelle quasi inesistenti, corridoi malridotti e sporchi, bagni impraticabili, gestione dei rifiuti sommaria, mancanza numerosi presidi sanitari come aste portaflebo e, financo taluni farmaci, sono solo alcune delle cose che pongono a rischio la salute di chi vi lavora e dei degenti.
Movimento sturziano NOI

Per questo – ha concluso Fabio Gallo – considerando inaccettabile il silenzio delle preposte istituzioni in tal senso, pretendiamo che si diano risposte da parte di chi ha la responsabilità del reparto e dell’ospedale“.
Visita il Movimento Civico www.movimentonoi.it

Fabio Gallo: sono gli uomini a corrompere la Giustizia. Non il contrario

Fabio Gallo - Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo - Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo - Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento NOI

di Fabio Gallo – Portavoce del Movimento NOI/

In un clima nel quale il Presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, a parere della Magistratura di Salerno, è corrotto in maniera grave, assistiamo alla fine dei grandi valori come quelli della “Giustizia”. E’ il caso del Giudice Marco Petrini che ha dichiarato di essere corrotto da 10 anni e dal quale, nell’esercizio delle sue funzioni sono dipese vita o morte civile di un cittadino in attesa di una sentenza. Non ci sarebbe più nulla da dire se solo volessimo pensare in dieci anni quante ingiustizie sono state perpetrate ai danni di quella che dovrebbe, invece, essere la “Giustizia” con il suo valore più alto insito nello stesso termine. 

Di chi fidarsi? Non ci si fida più di nessuno. Nomi eccellenti che hanno rappresentato per decenni il sistema Giustizia anche nell’avvocatura, come quello dell’Avv. Marcello Manna e Luigi Gullo, dalle accuse della Procura della Repubblica di Salerno sarebbero anch’essi corrotti e corruttori dello stesso Giudice che vendeva come al mercato le sentenze. Nella speranza che possano risolvere presto questa triste vicenda, non voglio entrare nel merito che spetta solo agli organi superiori della Giustizia.

Certo, ci chiediamo “quale Giustizia?”, ma credo che questa sia solo la coda del gigantesco serpente che sta stritolando l’Italia ed il futuro delle nuove generazioni. Esse, già dalla nascita in Italia, avranno in dono dallo Stato un debito pubblico che non potranno mai estinguere. A ciò si deve aggiungere un altro gravame: quello di un debito ancora più grande che consiste nel dovere vivere in una società desertificata dei suoi valori perché fagocitata da una nichilismo nel quale tutto è possibile ma anche il contrario di tutto e nel quale la meritocrazia è la prima vittima di una classe politica indecente, impreparata e incapace di programmare per il bene del Paese o di affrontare e risolvere i problemi.

Si, credo che sia solo la coda del problema quando si è stati costretti a prendere atto che corruzione e potere piacciono a tanti Magistrati, come emerso dallo scandalo Palamara che ha mostrato l’altra faccia del Consiglio Superiore della Magistratura: quello della miseria umana e della corruzione che ha toccato anche il vertice della Suprema Corte di Cassazione.

Mai come oggi è in atto una vera e propria guerra tra Magistrati il cui spaventoso potere negli anni, a causa della contaminazione della politica sempre alla ricerca di voti a qualunque costo, anche da ambienti criminali, si è sostituita ad essa.

Ed ecco che negli ultimi 30 anni di gestione del nostro Paese, la politica non è stata in grado di promuovere azioni determinanti e riforme. Sanità e Giustizia sono la cartina al tornasole del Paese malato e la mancanza di lavoro, di indipendenza economica, sono le piaghe visibili sul corpo della nostra Società che necessita solo di una forte rappresentanza di “Verità”. Quale è la Verità? Possiamo immaginarlo solo ed esclusivamente ripartendo dall’affermazione della meritocrazia nella quale risiedono sempre valori positivi e non deterioranti. Il Paese dei mediocri abbiamo visto dove ci ha condotti.

Fabio Gallo: dalla paura del Covid19 alla certezza della vita e del lavoro

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Fabio Gallo, Portavoce Nazionale del Movimento NOI

fabio-gallo-movimento noi-popolariPer la prima volta nella storia, un virus, entra nelle nostre case e nelle nostra vita con la potenza e prepotenza di una guerra, se consideriamo i danni. La potenza, perché pesa sul nostro sistema sanitario, indebolito da una classe politica culturalmente inadeguata a fronteggiare la crisi economico-umanitaria generatasi e, recentemente, a grandissima velocità. Prepotente, perché viene utilizzato dalle potenze economiche al fine di dare forma alle politiche che vogliono alienato il ceto medio. Si, vogliono alienare chi produce e lavora duro, insieme al capitale che esso possiede in termini di beni immobili, per avere in pista pochi potenti molto ricchi e pronti a rilevare a due soldi tre quarti dell’Italia. Potenti che vogliono solo un interlocutore: poveri disposti a tutto. Questa guerra moderna è asimmetrica, non dichiarata, poco rumorosa e il suo scopo non è solo quello di mietere morti ma creare automi, popoli impauriti, repressi, confinati, rinchiusi nella paura di morire e veder morire i propri affetti. Un gregge che non ha un buon pastore alla guida ma un lupo.

COVID19 DA VIRUS A GUERRA TRA RICCHI E POVERI
Il Covid19 sta di fatto, generando quella razza ariana che Hitler aveva al suo orizzonte mai spentosi. Una élite in grado di governare il mondo senza religioni, senza l’intoppo del rapporto Uomo-Dio sempre foriero di pensieri rivoluzionari, di grandi idee che dovranno essere solo di pochi e ben definiti soggetti perché governare un quartiere senza Cristo, senza luce, privo di donne e uomini pensanti è semplice da gestire, per un gruppo di potere che basa la sua economia sul consumo di massa e che, per amplificare la sua idea di sterminio della speranza, utilizza la comunicazione subalterna e lobotomizzante che uniforma il pensiero di tutti a ben determinati fini politici e commerciali. Questa, la colpa maggiore del nostro Governo (tutti): avere capito che la parola “Covid” può essere vista anche come una opportunità per regalare tempo alla colla tra politici e poltrone.

Ed è per questo che vogliono convincere tutti, dandolo ormai per certo, che non torneremo più alla normalità, quando essa, la normalità, negli ultimi 20 anni in Italia non è mai esistita. La normalità, dovrebbe essere il lavoro, fondamento della migliore Democrazia che la politica non è in grado di assicurare più a nessuno.

LA RISPOSTA: PROGETTARE NUOVE ECONOMIE E APRIRSI ALLA CONOSCENZA DELLA MONETA COMPLEMENTARE. NOI FACCIAMO LA NOSTRA PARTE NELLA VITA PROGETTUALE.
La soluzione è nell’affiatamento tra funzione della politica e quanti sono in grado di progettare nuove economie e lavoro, in grado di contrastare l’arsura di danaro che sta arrivando nel mondo del lavoro tutto. Il sigillo a quanto appena sostenuto, è la recente approvazione da parte della Regione Puglia della proposta di Legge che prevede l’istituzione di una Moneta Complementare. Sarebbe normale, come lo fu in Sardegna con l’istituzione del “Sardex”, se a proporla in Puglia non fosse stato un pentastellato. Il M5S, quindi, ammicca all’Europa per avere prestiti ma sa bene che ci sarà presto bisogno di una Moneta interna e complementare o “integrativa” all’Euro.

Biennale della Dieta Mediterranea
Biennale della Dieta Mediterranea

IL MOVIMENTO NOI: SIAMO UN ESEMPIO. PROGETTIAMO DAL BASSO PER CREARE SINERGIE E LAVORO. FUNZIONA! MA DOBBIAMO ENTRARE NEI PALAZZI
In questo panorama, si inserisce l’attività del Movimento NOI che per “fare politica” intende soprattutto creare nuove economie e lavoro. Lo fa grazie all’impegno della sua area progetti che, dopo avere dato prova di capacità realizzando l’innovativo programma CosenzaCristiana che ha portato alla Città ben 90 milioni di Euro per la riqualificazione urbana della Città Storica, ha messo in cantiere da tempo e oggi perfezionata, l’idea della BIENNALE della Dieta Mediterranea per i Diritti Umani al Cibo Sano e all’Acqua potabile e di numerosi altri progetti strategici che, però, necessitano di una nuova classe politica in alcune regioni molto sveglia e in altre, addormentata, in grado di comprenderne potenzialità e valore. Un progetto, la BIENNALE, che consente di unire le Nazioni consapevoli di dovere investire molto nella tutela dell’Ambiente dal quale si ricava quel cibo e quelle tradizioni che oggi l’UNESCO considera Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità e che rappresenta (il cibo sano), una condizione fondamentale per la Pace tra i Popoli. Una BIENNALE di questo genere, appare ovvio che nel Mezzogiorno significa lavoro quotidiano, realizzazione di decine di micro e macro eventi, tessitura di rapporti diplomatici e futuro sostenibile.

Sono estremamente felice per la condivisione del Progetto anche da parte di FareAmbiente che grazie ad un Presidente estremamente preparato come il Prof. Vincenzo Pepe, si è stati in grado di definire le prime tappe della BIENNALE previste per Napoli, Paestum, Lecce, Agrigento e una da decidere in Calabria.

Se il Covid19 si contrasta con il vaccino, la paura e l’incertezza del domani si contrastano dando vita a progetti in grado di creare lavoro, consolidare la Democrazia e rendere liberi di amministrare.

biennale dieta mediterranea

Angelo Falcone (NOI): Sanità a Cosenza? Subito al centro la dignità della persona

Angelo Falcone - Movimento NOI
Angelo Falcone - Movimento NOIdi Angelo Falcone/Responsabile Dipartimento Salute del Movimento NOI/
L’art. 32 della Costituzione al c. 1 recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Questo vuol dire una sola cosa, la sanità non può che essere pubblica.
Nel 1978 la Riforma Anselmi mise finalmente al centro la dignità della persona e l’uguaglianza. Oggi non vi possiamo rinunciare, semmai cercare di recuperare le derive createsi negli anni. E’ importante una sanità privata, ma che sia di completamento e supporto, perché la salute è un diritto di tutti e sulla malattia non si può far lucro o creare lobby o clientele per i potentati di turno.
Disporre di un sistema sanitario pubblico efficiente consente di risparmiare sui costi e migliorare la qualità della vita. La sanità, pertanto, è uno dei pilastri di una politica sana, quella politica con la P maiuscola che NOI invochiamo e perseguiamo. Una politica che investe su di essa e vi destina le giuste risorse, individuando con procedimenti trasparenti le migliori competenze, affinché venga gestita al meglio possibile.
Oggi, invece, nella sanità calabrese ed in quella cosentina in particolare, la sensazione è che la politica, specie quella locale, persegua nella sua sciagurata opera di distruzione.
Nel contesto cittadino ed in particolar modo nel nostro nosocomio, la crisi sanitaria ha messo in luce ancor di più l’inadeguatezza di un intero sistema. E’ necessario ed indifferibile restituire centralità alla salute dei cittadini ed alla dignità degli operatori, investendo di più e con oculatezza su infrastrutture, tecnologie e risorse umane, che pur ridotte ai minimi termini, continuano a lavorare con enorme spirito di sacrificio. Sacrificio spesso inutile, perché troppe volte oramai leggiamo di attacchi, anche da parte di chi dovrebbe essere dalla loro parte, ai sanitari più esposti, quelli dei reparti di emergenza. Per concludere, oggi più che mai serve il supporto di tutti (Istituzioni ai più alti livelli, Magistratura, Esercito) affinché nel nostro territorio, dove un diritto alla salute già difficile da garantire in un contesto di federalismo e commissariamento perenne, è minato anche dal mancato rispetto della legalità e da una politica compiacente, si possa in qualche modo provare ad invertire la rotta. Aspirando, finalmente, ad una sanità nella quale si possa curare ed essere curati al meglio possibile. I Commissari nominati dal Governo centrale, che ne hanno sostituito i Direttori Generali, devono assicurare risposte forti e concrete e sono felice di apprendere che non più tardi di ieri, qualcosa di nuovo, all’ospedale di Cosenza sembra sia avvenuto.

Sanità a Cosenza? In mano alla politica che genera la categoria dell’Uomo-scarto

vincenzo capocasale, famiglia, clero, povertà
Vincenzo Capocasale - Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento NOI - Rete Umana
vincenzo capocasale
Vincenzo Capocasale – Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento NOI – Rete Umana

di Vincenzo Capocasale/Responsabile Dipartimento Famiglia e Rapporti con il Clero

 Non scopro l’acqua calda se affermo preliminarmente che la Sanità in Calabria è uno dei settori maggiormente infiltrati dalla corruzione e dalla criminalità, comune e politica…
Come neppure è una novità affermare che sulla salute dei cittadini onesti la politica calabrese (a tutti i livelli) lucra e fa affari fruttuosi, ricevendo onori e prebende.
Tutto questo benché le segnalazioni in merito siano tante, cosi che viene spontaneo chiedersi se anche la magistratura non sia diventata sorda e cieca!
Da cittadino e da calabrese dico a chiare lettere che “l’Annunziata di Cosenza” è uno degli esempi più lampanti della cattiva gestione e dell’incuria della politica locale, se perfino importanti ricerche di prestigiosi Atenei universitari stranieri (Gotemborg), pubblicano studi dove si fa rilevare che tra le Regioni italiane sia la Calabria quella dove i Cittadini percepiscono maggiormente e sulla loro pelle i più alti livelli di corruzione e negligenza.
Sorgono allora spontanee le domande: fino a quando il personale medico e paramedico verrà ancora vessato e le attrezzature sanitarie (iniziando da quelle fatiscenti del pronto soccorso) verranno lasciate sfasciare e abbandonate in ogni angolo, dove chiunque ha libero accesso se ha voglia o necessità (purtroppo) di aggirarsi in questi luoghi di inferno dantesco?
Attese le colpevoli negligenze della classe politica locale che non sia il caso di interessare al più presto il nostro Presidente della Repubblica perché voglia Egli – supremo garante dei Diritti del Popolo – assumere risolutori provvedimenti in merito atteso che la Calabria da sola spende per la Sanità la stessa cifra pro capite di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana messe insieme?
Si, lo faremo! Cercheremo altri interlocutori. Lo faremo perché il Movimento NOI sta raccogliendo non più solo il lamento dei Cittadini che ricorrono alle cure ospedaliere, bensì dello stresso corpo sanitario che chiede supporto.
Ma, ancor di più, lo dobbiamo alla Famiglia, l’istituto che più di tutti è sottoposto ad incredibili vessazioni e violazioni dei diritti fondamentali che già solo il buon senso potrebbe evitare, se la politica agisse invertendo la rotta.
In una Città nella quale i livelli di incertezza economica di quelle fasce che ieri erano benestanti e oggi confinano con l’impossibilità di pagare cure e cibo sano, NOI non ammettiamo più chiunque nella politica abbia dimostrato governando di concepire e tollerare la costituzione della categoria dell’Uomo-scarto.


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Cosenza, Sanità. Fabio Gallo: chi non provvede è complice e responsabile

Ospedale Civile di Cosenza
L'Ospedale Civile di Cosenza
Ospedale Civile di Cosenza
Ospedale Civile di Cosenza

da ILPARLAMENTARE.IT/

La questione sanità della Calabria rappresenta una delle piaghe più profonde e maleodoranti di tutta Europa. Certamente, una delle peggiori di tutta Italia. Le prime vittime sono gli stessi cittadini calabresi che rappresentano la grande flotta del turismo della salute che sono costretti a raggiungere le Regioni del Nord Italia per avere certezza della cura e un ambiente sanitario degno di chi contribuisce economicamente e con le proprie tasse a sostenerlo. Eppure, di punte di eccellenza e di medici professionalmente molto preparati ce ne sono ma, incredibile a credersi, testimoniano continue vessazioni. Recentemente, in Calabria, abbiamo assistito ad una vera e propria battaglia ingaggiata da nuove forze politiche e sindacali per migliorare le condizioni degli ospedali, in maggior parte vetusti al punto tale da non assicurare né al Corpo Sanitario, né ai pazienti condizioni tali da potersi considerare umanamente sostenibili. Nella maggior parte dei casi infatti, non si parla più semplicemente di problemi che appaiono risolvibili ma di vere e proprie violazioni dei Diritti Umani. Un Sanità quella della Calabria commissariata da anni senza alcun effetto positivo. Le indagini della Magistratura Antimafia, hanno individuato una importante serie di infiltrazioni mafiose nelle ASL, all’interno delle quali sembra essere consolidato un potere al quale le cose stanno bene così come sono. A tal proposito, innanzi alla realtà, ci si chiede quale sia stata l’efficacia dell’azione sindacale, peraltro spesso indebolita dallo scarso coinvolgimento del personale sanitario, con il risultato di apparire non solo neutralizzati ma appiattiti ed incapaci di rispondere con fermezza e coraggio ad una crisi epocale che è soprattutto valoriale e che deve necessariamente approdare ad una soluzione che ponga al centro la tutela della salute del cittadino e il buon vivere del personale sanitario. A dimostrarlo sono i fatti.

Bandiera del Movimento sturziano NOI
Bandiera del Movimento sturziano NOI

Da alcune settimane, il Movimento sturziano NOI, nato dall’impulso di Papa Francesco rivolto ai laici, la cui azione politica estremamente efficace è equidistante sia dalla Destra che dalla Sinistra, sta accogliendo il giusto lamento di medici ed infermieri. Gli stessi che, dopo essere stati considerati gli “eroi” del Covid 19, come accaduto a Cosenza sono stati oggetto di aggressioni fisiche con gravi conseguenze psicologiche, senza che alcuno abbia preso provvedimenti. Ma vi è di più e di peggio. In questi giorni, si è registrato un ingiustificato e paradossale attacco da parte di noti Sindacati proprio ad alcuni di questi medici che in tempo di Covid 19 sono stati le vere sentinelle dell’accoglienza degli ammalati, sempre presenti nonostante gli altissimi livelli di stress imposti dai turni di lavoro. Medici che nel peggior momento, appunto quello della pandemia, tra l’altro, sono stati esposti ad altissimi rischi per la propria salute poiché privi delle necessarie protezioni che in Calabria, come noto, sono mancate. Molti medici ed infermieri, infatti, hanno dovuto provvedere a protezioni di fortuna pur di continuare senza sosta l’assistenza ai pazienti letteralmente terrorizzati dalla malattia. Le cronache, anche in questo caso, parlano chiaro. Riteniamo utile condividere, a tal proposito, la testimonianza a cura di Fabio Gallo portavoce del Movimento NOI molto attivo sul tema.

MOVIMENTO NOI, FABIO GALLO: “SITUAZIONE GRAVISSIMA. CHI NON PROVVEDE E’ COMPLICE E RESPONSABILE”
“La situazione non è più grave ma gravissima – afferma il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo. Seguiamo da tempo quanto accade all’interno del Pronto Soccorso di Cosenza, perennemente al centro di polemiche e attenzioni da parte degli Organi della Stampa. La situazione risulta essere esplosiva. Ormai sono frequenti anche le aggressioni fisiche al corpo sanitario da parte di cittadini esasperati a causa dei disservizi dovuti alla mancanza di personale sanitario, che sottopone ad alti livelli di stress medici e infermieri che eroicamente ancora trovano il coraggio di prestare servizio in questo luogo che sempre più somiglia ad un girone dell’inferno. Alcuni giorni addietro, come registrano le cronache, è stata aggredita con violenza inaudita anche una Guardia Giurata che ha tentato di difendere i medici del Pronto Soccorso. Quando si aggrediscono i medici e nessuno interviene con estrema fermezza per risolvere il problema – continua Fabio Gallo – significa che c’è qualcosa di marcio nel profondo della gestione della Sanità. Non tolleriamo che ciò accada ancora e per questo, abbiamo deciso di avviare una serie di protocolli con le preposte Istituzioni nazionali.
Bisognerebbe chiedersi – rileva Fabio Gallo – quali benefici ha prodotto, sia in termini di riduzione dei costi e di contenimento del deficit che di qualità del servizio, la lunga stagione del commissariamento governativo e come mai a nessuno di quelli che si sono avvicendati alla guida della Sanità in Calabria è stato chiesto di rispondere del proprio operato. Il risultato, afferma senza mezzi termini Fabio Gallo – oggi è veramente paradossale: i cittadini calabresi (regione tra le più povere d’Europa) sono costretti a subire una tassazione altissima a fronte di una Sanità in condizioni drammatiche. L’ulteriore beffa è rappresentata, secondo quanto contestato dalla magistratura di recente, dall’autoattribuzione di somme aggiuntive, non spettanti, a favore degli stessi commissari. La gestione del Pronto Soccorso che manca di quasi il 50% del personale per essere adeguata alla normalità – afferma Fabio gallo – è la cartina al tornasole che mostra inequivocabilmente l’incapacità da parte di chi avrebbe dovuto farlo sino ad oggi, di affrontare e risolvere i problemi. Abbiamo fatto nostre le istanze non solo di parte del Corpo Sanitario, stressato a causa di turni di lavoro insostenibili, ma anche della comunità dei cittadini. Solo pochi mesi addietro, nell’inaugurare il ripristino dell’ingresso dell’Ospedale Civile di Cosenza – continua Fabio Gallo – l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano Mons. Francesco Nolè, facendosi carico anche lui del lamento della Comunità, chiese a chiare lettere l’avvio della costruzione di un nuovo Ospedale. Ma la politica sembra avere già dimenticato e il Covid 19 sembra non avere insegnato proprio nulla. Vogliamo essere chiari: contrastiamo con fermezza le politiche che ammettono l’idea dell’Uomo-scarto.
Da una serie di interviste su NOI Radio.eu, sono venute alla luce, grazie a testimonianze dirette di medici ed infermieri di diversi complessi ospedalieri, circostanze che richiedono non più solo il lamento ma una determinata azione rivolta alla risoluzione dei problemi. Recentemente – conclude Fabio Gallo – il SUL, Sindacato Unitario Lavoratori, attivandosi in tal senso, ha ottenuto udienza dal Prefetto di Cosenza, ponendo sul suo tavolo la questione così come è. Un primo passo per davvero importante, che, paradossalmente sembra non essere stato gradito dagli storici Sindacati che sono presenti sul territorio da decenni. Una ingerenza rispetto al lavoro di chi in fondo tutela i Diritti Umani di tutti che legittima il sorgere di molti interrogativi che da oggi ci vedranno sempre più in prima linea e determinati a risolvere il problema”.

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