vincenzo capocasale
Vincenzo Capocasale – Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento NOI – Rete Umana

di Vincenzo Capocasale/Responsabile Dipartimento Famiglia e Rapporti con il Clero

 Non scopro l’acqua calda se affermo preliminarmente che la Sanità in Calabria è uno dei settori maggiormente infiltrati dalla corruzione e dalla criminalità, comune e politica…
Come neppure è una novità affermare che sulla salute dei cittadini onesti la politica calabrese (a tutti i livelli) lucra e fa affari fruttuosi, ricevendo onori e prebende.
Tutto questo benché le segnalazioni in merito siano tante, cosi che viene spontaneo chiedersi se anche la magistratura non sia diventata sorda e cieca!
Da cittadino e da calabrese dico a chiare lettere che “l’Annunziata di Cosenza” è uno degli esempi più lampanti della cattiva gestione e dell’incuria della politica locale, se perfino importanti ricerche di prestigiosi Atenei universitari stranieri (Gotemborg), pubblicano studi dove si fa rilevare che tra le Regioni italiane sia la Calabria quella dove i Cittadini percepiscono maggiormente e sulla loro pelle i più alti livelli di corruzione e negligenza.
Sorgono allora spontanee le domande: fino a quando il personale medico e paramedico verrà ancora vessato e le attrezzature sanitarie (iniziando da quelle fatiscenti del pronto soccorso) verranno lasciate sfasciare e abbandonate in ogni angolo, dove chiunque ha libero accesso se ha voglia o necessità (purtroppo) di aggirarsi in questi luoghi di inferno dantesco?
Attese le colpevoli negligenze della classe politica locale che non sia il caso di interessare al più presto il nostro Presidente della Repubblica perché voglia Egli – supremo garante dei Diritti del Popolo – assumere risolutori provvedimenti in merito atteso che la Calabria da sola spende per la Sanità la stessa cifra pro capite di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana messe insieme?
Si, lo faremo! Cercheremo altri interlocutori. Lo faremo perché il Movimento NOI sta raccogliendo non più solo il lamento dei Cittadini che ricorrono alle cure ospedaliere, bensì dello stresso corpo sanitario che chiede supporto.
Ma, ancor di più, lo dobbiamo alla Famiglia, l’istituto che più di tutti è sottoposto ad incredibili vessazioni e violazioni dei diritti fondamentali che già solo il buon senso potrebbe evitare, se la politica agisse invertendo la rotta.
In una Città nella quale i livelli di incertezza economica di quelle fasce che ieri erano benestanti e oggi confinano con l’impossibilità di pagare cure e cibo sano, NOI non ammettiamo più chiunque nella politica abbia dimostrato governando di concepire e tollerare la costituzione della categoria dell’Uomo-scarto.


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