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Fabio Gallo: dall’IO al NOI. Ripensare insieme la politica

Fabio Gallo Portavoce nazionale Movimento civico NOI

L’amore per il nostro territorio, per la nostra terra, per il paesaggio, per i segni del vissuto, viene da lontano. E’ un retaggio antico che ci lega indissolubilmente al luogo della nostra nascita e sollecita nelle persone sensibili una costante e silenziosa riflessione come una eterna domanda che non troverà mai risposta, perché nella tensione generativa tra il nostro pensiero e la realtà, si trova lo stesso rapporto del nostro io con il contesto che ci accoglie che troppo spesso subisce le molte declinazioni dell’IO. Di una fare politica dimenticando il significato più nobile del termine ancorato alla nostra Carta Costituzionale i cui diritti e doveri sanciti in essa, troppe volte vengono sbiaditi dall’avanzamento delle politiche personalistiche finalizzate al mantenimento del potere personale.

Fabio Gallo Portavoce nazionale Movimento civico NOI

Possiamo definire questo silenzioso e misterioso dialogo interiore tra cittadino e territorio interiore una forma di amore? Credo di si. E per questo motivo siamo portati a difendere qualcosa che, in fondo, come ogni amore, ci appartiene per tutto il tempo della nostra esistenza. Si può amare una Città? Perché tendiamo a difenderla da ciò che riteniamo ingiusto? La risposta è semplice: per amore.

Provare questi sentimenti, questa continua tensione emotiva, questa smania per vedere emergere sempre il bene, ciò che riteniamo giusto, appartiene alla sfera positiva e propositiva dell’essere non solo cittadini ma anche “corpo politico”. In questo caso, la visione si allarga dall’IO al NOI.

Treccani ci dice che la Politica è “La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica; le normei principîle regole della politica.; scriveretrattarediscutere di politica“.

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La Bandiera del Movimento civico NOI

In questa direzione, l’amore personale tra cittadino e contesto si deve necessariamente trasformare in un progetto razionale nel quale il cittadino che sceglie di dedicarsi alla politica deve lasciare assopire l’IO per fare posto a quella griglia di valori che guardano allo sviluppo della società civile e degli interessi dell’intera collettività. In poche parole: essere il NOI, un termine che àncora il politico indissolubilmente a diritti e doveri.

Governare, cioè fare politica, in dispetto della comunità, significa non essere mai riusciti a calarsi nel ruolo del politico ma del semplice cittadino con le sue idee personali, in dicotomia con i valori che abbracciano e compiono il senso stesso del termine “politica”.

Nel passaggio dall’IO al NOI con tutta la maturità che richiede questo tempo di migrazione culturale, si sviluppa quella politica con la “P” maiuscola cui si riferisce Papa Francesco quando incoraggia i laici ad occuparsene, ma anche l’intuizione di Papa Paolo VI quando affermava che “la politica è la più alta forma di carità”.

Abbiamo visto cosa produce la politica dei tanti IO. Ora, è tempo di migrare verso valori alti e profondi che tengano presente che le radici più sono forti, più l’albero sarà saldo, più riusciremo ad alleviare una sofferenza che il genere umano non merita. Ma dobbiamo farlo insieme per essere certi che a nessuno venga negato il diritto di crescere e sentirsi parte di un mondo migliore. I Popolari hanno questo compito ma hanno anche poco tempo.

Famiglia oggi, con Gigi De Palo e Francesco Gallo. Incontro pubblico promosso dall’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi”.

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Istituto Diocesano “Beato Toniolo le Vie dei Santi”

“Famiglia: a che punto siamo? Dialoghi su crisi demografica, assegno unico, alleanza educativa”.  E’ questo il tema generale dell’incontro pubblico online in programma lunedì 19 aprile alle ore 21promosso dall’Istituto Diocesano “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” in collaborazione con il settimanale diocesano L’Azione. Due i relatori principali: Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, giornalista e scrittore, formatore di percorsi di leadership etica, e Francesco Gallo, coordinatore generale del consultorio presso il Centro della Famiglia di Treviso, presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari di Treviso.Gigi De Palo presidente nazionale Forum Associazioni Familiari

Gigi De Palo presidente nazionale Forum Associazioni Familiari

Dopo il successo di presenze e di consensi della videoconferenza di fine marzo con Johnny Dotti sulla figura di San Giuseppe e il ruolo del padre nel mondo d’oggi, continua il percorso di formazione e animazione culturale a distanza dell’Istituto Beato Toniolo della diocesi di Vittorio Veneto, avviato con il corso di arte sacra a fine 2020 e proseguito con le serate della Settimana Sociale della diocesi a febbraio 2021.Presidente Provinciale Treviso Forum Associazioni Familiari

Francesco Gallo Presidente Provinciale Treviso Forum Associazioni Familiari

L’iniziativa si qualifica come un momento importante di approfondimento in merito al Premio Giuseppe Toniolo 2021, sesta edizione, che prevede come scadenza di candidature e consegna di elaborati il prossimo 30 giugno e come data per la cerimonia finale il prossimo 7 ottobre a Pieve di Soligo, come sempre nel giorno anniversario della morte del grande sociologo ed economista cattolico, proclamato beato dalla Chiesa nel 2012 e sepolto proprio nel Duomo pievigino. E il tema del Premio Toniolo di quest’anno riguarda proprio  “La famiglia come fondamentale realtà generativa, educativa, di incontro fra le generazioni e di apertura alla società: l’attualità del pensiero e dell’esempio di via di Giuseppe Toniolo”, nelle tre sezioni dedicate a “Pensiero” (nazionale), “Azione & Testimoni” (regionale) e “Giovani” (diocesano).

locandina incontro pubblico

La sera del 19 aprile, dunque, De Palo e Gallo – che vantano percorsi di tutto rispetto ed esperienze molto significative di responsabilità anche presso le istituzioni –  saranno chiamati ad affrontare i principali nodi che riguardano la vicenda famiglia in questa difficile congiuntura della comunità nazionale, in particolare in merito all’evidente crisi demografica, alle prospettive di nuovo welfare introdotte dalla recente approvazione in Parlamento del provvedimento sull’assegno unico e della necessità di una grande alleanza educativa che sostenga tutti i protagonisti di questo primario e fondamentale corpo intermedio del vivere sociale.

Il meeting online di lunedì 19 aprile sarà introdotto dai saluti del presidente del “Beato Toniolo”, Stefano Zanin, e del direttore del settimanale L’Azione, don Alessio Magoga, moderatore il direttore scientifico dell’Istituto, Marco Zabotti, con il coordinamento tecnico di Gino Sutto insieme ai colleghi dello staff comunicazione dell’Istituto Diocesano, in particolare Maria Teresa Tolotto, Federica FornerTiziana ZanonElena Soldan e Alberto Pessa.

Dopo gli interventi dei due relatori, sarà possibile porre delle domande  da parte dei partecipanti, in un dialogo costruttivo che si confida davvero utile per tutti coloro che oggi hanno ruoli e compiti in ambito familiare.

Link per il libero accesso al collegamento:

https://meet.google.com/grs-boak-bak

Si può accedere anche entrando direttamente sul sito www.beatotoniolo.it, e cliccando il link in evidenza per l’incontro del 19 aprile.

“NOI” Donne dalla Sicilia alla Calabria unite dal senso di responsabilità

Il Movimento civico NOI
Il Movimento civico NOI

Nuovo webinar organizzato dal Movimento NOI interamente al femminile e dedicato al “senso di Responsabilità”. Ad unirsi dando vita ad un ponte culturale sullo Stretto che ha unito Sicilia e Calabria, sono state diciotto Donne affermate nei vari settori del vivere civile, dalla sanità all’ambiente, dalla scuola all’imprenditoria, dalle arti alla pubblica amministrazione che hanno concentrato l’attenzione sulla gestione della Pandemia e dei vaccini. Il confronto, serratissimo, è stato condotto dalla coordinatrice nazionale del Movimento sturziano NOI Eleonora Cafiero e introdotto dal Portavoce nazionale Fabio Gallo.

La-Bandiera-del-Movimento-sturziano-NOI
La Bandiera del Movimento civico NOI

Il webinar, in diretta su diverse testate, ha offerto una serie di forti testimonianze dalle quali sono emersi i vuoti di Democrazia che oggi mettono a rischio gli Italiani. Vuoti accentuati dalla pandemia che ha fatto emergere in maniera impetuosa lacune ed incapacità della classe politica che governa ormai da anni il Paese.

In maniera particolare, emerge un quadro desolante della politica visibilmente incapace di assumere responsabilità importanti finendo per colpire drammaticamente famiglia, lavoro, giovani, scuola ed economia, abbandonando il Paese alla casualità e alla confusione, piuttosto che ad una organizzazione chiara in grado di rassicurare i cittadini che sono oggettivamente impauriti del presente e del futuro reso assai improbabile dall’attuale classe politica alla quale manca, appunto, senso di responsabilità.

Fabio Gallo ha chiesto l’impegno massivo e diretto delle Donne calabresi e siciliane in politica al fine di avviare una nuova fase che il popolarismo sturziano attende per riconsegnare autorevolezza e ragione alla Nazione.

Romanzo Cosentino: “finii tra le sirene”

Romanzo Cosentino - Episodi liberamente ispirati dalla mala politica
Romanzo Cosentino - Episodi liberamente ispirati dalla mala politica

di Fabio Gallo/ Romanzo Cosentino/

Fino a quel giorno credevamo che fosse un qualcosa che potesse accadere solo a chi non faceva buon uso della ragione. Osservavamo, i miei amici, i miei familiari ed io, tutte le prescrizioni. Eravamo sempre attenti ai telegiornali, ai comunicati delle emittenti locali che lasciavano percepire un ritorno alla normalità. “Sarà finalmente il Natale di un tempo”…, dicevano.

Pensavo, finalmente, di poter riabbracciare i miei figli senza provare intimamente quel senso di timore che abitava in me e mi impediva di stringerli tra le mie braccia se non trattenendo il respiro. Finalmente le notizie sembravano rassicuranti.

Zona rossa, arancione e poi gialla. Questi erano i colori della scala che conduceva alla normalità, a quell’auspicata libertà di cui tutti avevamo bisogno. Le notizie dei telegiornali erano finalmente rassicuranti. I giovani affollavano nuovamente le strade, i locali riaprivano e i sorrisi erano finalmente pieni tra coloro i quali con un bicchiere in mano abbassavano la mascherina che sembrava ormai più un vezzo che un dovere.

Ne parliamo a casa e l’argomento appariva come il manifestarsi di un grande ed intenso arcobaleno dopo una tempesta. Anche le scuole riaprivano e qualcuno già annunciava, affermava, che la prossima sarebbe stata “un’estate diversa”.

Finalmente, sul divano spensierato, senza dovere calcolare alla perfezione ogni spostamento del giorno dopo, la protezione più adeguata, i limiti sul posto del lavoro, le raccomandazioni a moglie e figli.

Poi, dopo pochi giorni di sospirata libertà, erano troppe le sirene che rompevano il silenzio di quei giorni tornati ad essere amici della vita. Una, due, tre, quattro…, dieci, venti!!! Sentii in me tramontare il sole e un brivido attraverso il mio corpo da capo a piedi. Persistente.

Zona rossa! Ancora! In famiglia perdiamo ancora una volta il sorriso, risale la paura, cerco il distacco. Anche io avevo cercato un pizzico di libertà e cercavo in una sorta di ricognizione di tutto quanto avevo vissuto nei giorni di riapertura alla vita, cosa avessi potuto fare che avrebbe potuto compromettere la mia famiglia.

Quel nuovo comunicato si trasformò in silenzio. Un silenzio profondo che nella notte diventò cassa di risonanza dei rantoli del mio respiro. Cosa succede? Qualcosa non andava, come quella stanchezza eccessiva che mi rinchiudeva in uno strano isolamento doloroso, ovunque. Mi mancava il respiro e dicevo a me stesso di stare calmo. Così mi spostai nel salone di casa per ricercare in me le forze. Accendo la luce, la televisione. Poi spengo. Qualcosa in me non andava. Ero troppo stanco e non trovavo un motivo valido per accusarla in maniera così allarmante.

Fu così che trascorsi qualche giorno, dopo aver capito quanto io avessi pagato quello spiraglio di libertà e la leggerezza di chi, sino a quel momento, aveva trascurato di dire la vera verità ai propri concittadini.

Uscendo di casa in barella vidi lo sguardo terrorizzato di mia moglie e dei miei figli che fino a qualche ora prima che io perdessi conoscenza avevano criticato la politica, a loro dire, colpevole della disorganizzazione che stava conducendo le famiglie alla disperazione.

Cercai di rassicurarli con un sorriso. Poi la corsa e una lunga fila sul piazzale del Pronto Soccorso di Cosenza che dopo qualche ora tra coloro i quali vestiti di bianco apparivano come Angeli, io vedevo dall’alto.

Fu così, che finii tra le sirene in un mare di dolore.

Covid19: a Cosenza si esibisce la nefandezza della classe politica

Ernesto Cicero Attivista Movimento NOI
Ernesto Cicero Attivista Movimento NOI

di Ernesto Cicero/

Il flipper ha fatto tilt.! Come era prevedibile la “politica spettacolo “ è scesa in campo (alcuni solo su Instagram!) per pretendere quella efficienza sanitaria pubblica che, loro stessi, hanno da almeno 20 anni svenduto al “nemico privato”.

Ernesto Cicero Attivista Movimento NOI
Ernesto Cicero Attivista Movimento NOI

Senza andare molto indietro basterebbe soffermarsi all’anno 2010 e cercare nelle cronache politiche i proclami di grande “efficienza“ che il governatore Calabro del momento, unitamente a politicucci che portavano voti sul loro carro facendo “imbasciate”, si apprestava a concludere la chiusura dei tanti ospedali regionali.

Il Movimento civico NOI - I Valori
Il Movimento civico NOI – I Valori

Dall’altra parte politica, quella che ancora viene chiamata senza alcuna ragione logica OPPOSIZIONE, assisteva in modo fantozziano alla mattanza. Oggi il Covid19, ovviamente, ha fatto venire a galla tutte le nefandezze studiate a tavolino e ha incoraggiato i tanti dormienti, che sperano ancora in qualche voto, a mettersi a capo di qualche sparuto gruppetto di “benefattori” chiedendo che la sanità venga IMMEDIATAMENTE, come se fossimo ad un circo equestre, rimessa a nuovo.

Questa ennesima pagliacciata si commenta da se.

Non ci potrà mai essere una vera ripresa regionale, in tutti i sensi, se noi cittadini continueremo a stare divisi da logiche partitiche che hanno sempre portato gli stessi a dividersi i malloppi. Questi affaristi del voto devono solo essere messi, come negli incontri di vera box, al tappeto e non devono più rialzarsi. Solo così potremo avere qualche spiraglio di certezza che i “nostri ospedali”, i nostri uffici pubblici diventino veramente aperti al pubblico altrimenti avere sconfitto (o indebolito) il Covid servirà a ben poco… perché il virus più pericoloso, con le continue varianti di alleanze, resterà questa politica.

Movimento NOI: i nostri complimenti al Sindaco di Soverato Ernesto Alecci

Si, questo Sindaco ci piace perché ha fatto esattamente ciò che doveva. E’ il giovane Sindaco di Soverato e si chiama Ernesto ALECCI. “Magari averlo a Cosenza al posto dell’attuale Sindaco” hanno affermato molti cittadini quando hanno letto la storia del Sindaco di Soverato Ernesto Alecci ripresa anche dalla sede regionale RAI Calabria. Qui di seguito il Sindaco che ha sostenuto i suoi concittadini affetti da Covid19 esponendosi personalmente al rischio ed esternando senza peli sulla lingua la grande crisi morale della classe politica che si disperde in fiumi di parole.

ERNESTO ALECCI, SINDACO DI SOVERATO: SANITÀ: UNA STORIA DI ORDINARIAFOLLIA !!
Alle 12 stamani mi chiama il Maresciallo dei Carabinieri e mi avvisa di aver ricevuto una chiamata da un signore solo in casa senza nulla da mangiare positivo al Covid, il nome stranamente non mi dice nulla e mi prendo il numero per chiamarlo.Lo chiamo, mi dice che ieri pomeriggio aveva chiamato il 118 perché stava male, paralizzato a letto dal dolore alle articolazioni, l’ambulanza lo preleva e lo porta a Lamezia dove prima del ricovero gli fanno un tampone, purtroppo risulta positivo al Covid e quindi dopo diverse ore in cerca, senza successo, di un posto letto, alle 4 del mattino lo riportano a casa e lo rimettono a letto con un catetere, solo e senza assistenza.Mi dice che non mangia da 2 giorni e che si sente male.Chiamo i medici dell’USCA in servizio a Soverato e gli do appuntamento davanti casa del signore dopo 15 minuti per avere prima il tempo di andare al supermercato a fargli un po’ di spesa.Arriviamo li dopo che un familiare ci porta la copia delle chiavi di casa (è allettato e non poteva alzarsi ad aprire) ed i sanitari entrano. Lo trovano alle 12:45 con il catetere pieno di urina e sangue. Il letto zuppo d’acqua perché cercando di bere gli era caduta l’acqua addosso. Con grande fatica lo cambiano, sostituiscono le lenzuola e sostituiscono il catetere.Non sono però attrezzati alle cure domiciliari, i sanitari dell’USCA possono intervenire solo sui positivi al COVID ma non per altre patologie.Allora chiamo il sevizio per l’assistenza domiciliare sanitaria che presta soccorso a chi ha bisogno di cure ma mi dicono che per i casi positivi al COVID non possono intervenire.INSOMMA L’ASSISTENZA DOMICILIARE NON INTERVIENE PER I POSITIVI AL COVID E L’USCA INTERVIENE PER I POSITIVI AL COVID MA SOLO PER I SINTOMI DA COVID E NON PER ALTRE PATOLOGIE.Proviamo a far mangiare il signore ma non ci riesce. Non può deglutire ed ha dolori troppo forti. Ci dice di aver avuto una emorragia digestiva dovuta all’abuso di antidolorifici presi nei giorni precedenti.Chiamo il 118 per un ricovero ma mi dicono che siccome la saturazione è buona non possono intervenire perché i posti letto sono pochi ed occupati.I sanitari dell’USCA (molto scrupolosi ed attenti) provano a fare il possibile ma la situazione non migliora.Richiamo il 118 e chiedo di fare il possibile perché la situazione non è sostenibile.Arriva l’ambulanza, medico ed infermieri molto bravi e scrupolosi, inziano le cure del caso nel tentativo di poter mettere il paziente in grado di seguire la terapia in casa.Dopo mezz’ora anche loro si accorgono che la situazione è più complicata del previsto ed alle 16:20 finalmente viene portato in ambulanza.Salgono e partono via…..rimango a guardare l’ambulanza andare via dopo quasi 4 ore e mezza di stress, ansia e nervosismo. MI RIMANGONO IN MANO LE CHIAVI DI CASA DEL SIGNORE E TANTO SDEGNO, AMAREZZA E RABBIA.I sanitari dell’USCA salutandomi mi dicono che quelle che hanno usato sono le ultime mascherine e gli dico che in settimana proverò a procurarne per donargliele.MI RENDO CONTO DI COME È RIDOTTA LA NOSTRA CALABRIA E LA SANITÀ.ED ANCORA SENTO PARLARE DI NOMINE, COMMISSARI, GRANDI SCIENZIATI E SUPEREROI….POWER RANGERS E BACCHETTE MAGICHE….SUI SOCIAL CHI PARLA DEI GRANDI SISTEMI….DELLA POLITICA DEL RINNOVAMENTO…DEI PARTITI E DEI MOVIMENTI….INTANTO LA GENTE MUORE ED I POSTI LETTO DOPO 1 ANNO ANCORA MANCANO.VERGOGNA!!! VERGOGNA!!NOI CALABRESI, TUTTI, DOBBIAMO SOLO VERGOGNARCI PER COME ABBIAMO RIDOTTO LA NOSTRA REGIONE…….

Ancora mascherine “ammazzamedici” nell’Ospedale. Fabio Gallo: dove vogliono arrivare?

Dalla padella alla brace cita il vecchio detto. E’ appena scoppiato lo scandalo delle mascherine false e pericolose date in dotazione agli Ospedali italiani che, come se nulla fosse, nonostante il sequestro in tutta Italia ordinato in seguito alle disposizioni della Procura della Repubblica di Gorizia cui hanno fatto seguito le disposizioni immediate della Protezione Civile, si consente ancora l’utilizzo di dispositivi non idonei alla tutela del Corpo Sanitario.
Lo dicono chiaramente le confezioni che pubblichiamo qui a seguire: NO MEDICAL DEVICE. Una serie di domande sorgono spontanee: ma perché stanno diffondendo mascherine “ammazzamedici”? Possibile che i direttori generali, i Commissari e la Protezione Civile non sappiano leggere le indicazioni? Come è possibile che la classe politica regionale e nazionale tutta consente cose di simile gravità? Il Movimento civico NOI le pubblica e, nell’auspicio che le Procure calabresi stiano indagando, le fornisce a quelle che certamente lo stanno facendo a Gorizia e Roma.

Fabio Gallo, Antropologo, Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo, Antropologo, Portavoce nazionale del Movimento NOI

Ci si chiede se si tratta di follia o di totale ignoranza di chi presiede, pagato più che lautamente, posti di comando nel sistema sanitario nazionale e locale. Fino a che punto si giunge in un tempo così delicato? Possibile che chi occupa posti di responsabilità non si renda conto del male che sta procurando a quegli stessi medici che abbiamo considerato giustamente “eroi” per quanto hanno fatto e stanno facendo?

Le mascherine in uso nell’Ospedale Civile di Cosenza dopo il sequestro delle false e pericolose sono ancora pericolose

La Guardia di Finanza di Gorizia ha aperto le danze dei sequestri che vedono grandi e gravi responsabilità penali per l’acquisto e diffusione di ben sessanta milioni di mascherine che, una volte sottoposte ad analisi, si sono rivelate appena in grado di assicurare la sicurezza per un decimo di quella dichiarata. La Procura di Gorizia ha disposto il sequestro dei dati di INVITALIA SPA e segue a ruota la magistratura della Capitale che ha indagato il super commissario Arcuri.

Una cosa è certa: qualcuno dovrà rispondere di questo grande delitto contro la sicurezza nazionale anche per vie diplomatiche poichè non possiamo certo immaginare che il Governo cinese non abbia avuto mai contezza della grande truffa che stava rifilandoci. E speriamo presto che a pagare siano anche i politici italiano che hanno garantito questo scandalo epocale. Quante morti potranno essere ricondotte ai falsi sistemi di sicurezza dati al nostro Corpo Sanitario?

INCREDIBILE A CREDERSI: DOPO IL SEQUESTO APPAIONO ANCORA MASCHERINE “NO MEDICAL DEVICE”
Oggi, incredibile a credersi – afferma il portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo – ecco rispuntare nell’Ospedale di Cosenza, appena dopo il sequestro disposto anche dalla Protezione Civile calabrese, mascherine non a norma. Uno schifo totale che richiede l’ìntervento urgente della Magistratura di Catanzaro e di Cosenza. Questa gente non teme nessuno e appena bassi il livello di guardia ti rifilano materiale pericoloso per la salute. Intanto, afferma Fabio Gallo, invieremo alle Procure di Gorizia e Roma che hanno già aperto l’indagine, anche questi nuovi dati in nostro possesso.

DISPOSITIVI PERICOLOSI DA PORRE IMMEDIATAMENTE IN QUARANTENA
Vale la pena di ricordare che nel documento della Protezione Civile il responsabile dott. VARONE scrive che tutti i dispositivi di sicurezza nei deposi degli Ospedali devono essere “immediatamente posti in quarantena”. Una dichiarazione che lascia pensare al peggio e cioè che non solo le mascherine siano non idonee alla sicurezza ma che potrebbero essere causa di contaminazione.

Leggi anche:
http://noimagazine.it/2021/04/fabio-gallo-ai-nostri-medici-dispositivi-pericolosi-da-porre-immediatamente-in-quarantena/

Mi scusi Signor Presidente…

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella

di Luciana Carta – da Facebook/

La rete pullula di pensieri che evidenziano l’incapacità della nostra classe politica nazionale e la conseguente insofferenza dei cittadini che riversano nel mondo dei social pensieri diretti anche alle massime autorità di Stato. In questo caso da Facebook, Luciana Carta si rivolge al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Come darle torto, caro Presidente?

Sergio Mattarella,Movimento NOI,Fabio Gallo

“Mi scusi Presidente, ma – con tutto il rispetto – personalmente non reputo indecente il commerciante che non fa uno scontrino o l’idraulico che non fa una fattura.
Reputo molto più indecente, in un Paese *civile*, i vitalizi e le pensioni d’oro, l’enorme tasso di corruzione della politica, le auto blu e tutti i vostri privilegi.Indecenti sono i ponti che crollano e i terremotati da anni nelle tende.Indecenti sono 400 euro di pensione per chi ha lavorato una vita e 600 euro di stipendio per chi si fa il culo in fabbrica.Indecente è la Terra dei fuochi, l’Ilva di Taranto e il rogo della Thyssen.Indecente è che ogni volta che piove si contano i morti.Indecente è l’impunità dilagante e il pilotare giudici e sentenze.Indecenti sono i processi che finiscono in prescrizione.Indecente è strappare i bambini alle loro famiglie per farci soldi. Indecente è la propaganda, il traffico e il lucro sulla pelle dei migranti.Indecenti sono i tre miliardi di euro regalati ad una banca privata.Indecente è sei mesi di attesa per una Tac.Indecenti sono le buone uscite milionarie ai dirigenti che distruggono le aziende.Indecenti sono quelli che dovrebbero puntarvi il dito contro scrivendo fiumi di parole e invece si prostano come zerbini.Indecenti sono i maiali all’ingrasso dentro il palazzo mentre fuori manca l’aria.Indecente, in un Paese civile nel ventunesimo secolo, caro Presidente, sono gli anziani che rovistano nei cassonetti per cercare qualcosa da mangiare e gli imprenditori che si impiccano perché non riescono a pagare gli stipendi ai loro dipendenti….e ci sarebbe molto altro….Perciò non so chi è che ruba di più!”

Fabio Gallo: ai nostri Medici dispositivi pericolosi da “porre immediatamente in quarantena”

maschere non adatte al personale medico
maschere non adatte al personale medico

di Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento NOI/

Al nostro Corpo Sanitario, a coloro i quali abbiamo definito giustamente “eroi” e tra i quali si sono registrati molto morti, per mesi e mesi sono stati consegnati dispositivi di sicurezza personale oggetto di un maxi sequestro della nostra Guardia di Finanza. I motivi sono gravissimi. Questa, però, non è una semplice notizia ma la premessa di un vero e proprio scandalo internazionale che potrà avere ripercussioni diplomatiche non di poco conto.

Documento della Protezione Civile della Calabria – pagina 1

Alla disposizione del Dott. Paolo ANCORA Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Gorizia cui ha dato seguito la Guardia di Finanza, segue un dispositivo regionale in Calabria a firma del dott. Fortunato VARONE del Dipartimento della Protezione Civile della Calabria datato 9 Aprile 2021, nel quale si cita testualmente che “le mascherine oggetto del sequestro, eventualmente presenti nelle diverse UU.OO., dovranno confluire a livello centralizzato aziendale presso un unico magazzino. Le stesse dovranno essere poste immediatamente in quarantena, catalogate e ed elencate su apposito documento specificando tipologia, quantità totale dei dpi e numero dei colli) a firma delle Direzioni Generali/Direzioni Sanitarie entro e non oltre le ore 15:00 del 13 p.v.”

Documento della Protezione Civile della Calabria – pagina 2

Le mascherine in oggetto sono state ben identificate e fotografate a colori dalla Guardia di Finanza per consentirne l’immediata individuazione da parte dei medici e ci risulta che molti di questi dispositivi siano in uso anche presso gli Ospedali calabresi. Si tratta del sequestro di un milione e mezzo di mascherine e la Guardia di Finanza ha già provveduto ad acquisire documentazione digitale da INVITALIA SPA al fine di accertarne percorsi del materiale e responsabilità. I dispositivi analizzati forniscono 10 volte in meno la protezione dichiarata dai produttori ma la frase che emerge dal documento della Protezione Civile deve fare riflettere. Porre “immediatamente in quarantena” significa molte cose, certamente pensate per arginare rischi che non sempre sono di dominio civile e a nostra conoscenza.

'Ospedale Civile di Cosenza
Dispositivi non idonei utilizzati nell’Ospedale Civile di Cosenza

Ad oggi sono stati disposti sequestri per 60 milioni di mascherine ma nessuno ancora al Governo dice chiaramente come e con che cosa il Corpo Sanitario italiano deve proteggersi. Né, diciamolo chiaramente, INVITALIA SPA è stata in grado di sostenere con i nostri fondi una massiva produzione di mascherine certificate italiane, nonostante le nostre importanti università e centri di ricerca disponibili a supporto.

Dispositivi non idonei utilizzati nell'Ospedale Civile di Cosenza
Dispositivi non idonei utilizzati nell’Ospedale Civile di Cosenza

Una indubbia incapacità politica di chi ci ha governati nel peggior periodo della storia che NOI cittadini dobbiamo riuscire ad arginare con una seria e profonda presa di coscienza per il bene delle nostre famiglie e delle nostre comunità. Una classe politica mantenuta al governo del Paese – si comprende chiaramente – dal macroscopico errore costituito dalla fiducia a chi nei partiti e per i partiti ha favorito tutto quanto sta emergendo solo grazie alle indagini della Magistratura ancora e fortunatamente, indipendente dai poteri politici e mafiosi che hanno fagocitato la maggior parte della classe politica.

Qui, il link diretto del Governo. A tutti coloro i quali indagano e come NOI, anche se con strumenti diversi sono impegnati nella tutela dei Diritti Umani, rivolgiamo il nostro ringraziamento. Siamo fieri di poter dire che il Movimento NOI è stato il primo nel Mezzogiorno d’Italia a lanciare l’allarme sulle mascherine non idonee al Corpo Sanitario nell’Ospedale Civile di Cosenza (vedi il link sotto).

Guardia di Finanza: https://www.gdf.gov.it/stampa/ultime-notizie/anno-2021/marzo/sequestrate-oltre-60-milioni-di-mascherine-pericolose-per-la-salute?fbclid=IwAR0n0RqwF-UogtqDKtrsuIpwfHdOP8gdpnQBC4g4VdPy-rD4bUlU0WAjdrU

http://noimagazine.it/2020/12/noi-a-de-paola-enorme-focolaio-covid-tra-i-sanitari-dellannunziata-va-ancora-tutto-bene/

Vaccini, Movimento NOI: si dimettano Spirlì, Giunta e Consiglio regionale

Fabio Gallo, Antropologo, Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo, Antropologo, Portavoce nazionale del Movimento NOI

Nel corso di questi mesi il Movimento NOI, ha chiesto più volte le dimissioni della classe politica regionale a causa della sua incapacità di gestire la Pandemia. Oggi la situazione è peggiorata di molto poiché si aggiunge l’incapacità di gestire la campagna vaccinale dalla quale dipende la vita dei cittadini e dell’economia calabrese. La politica ha gravissime responsabilità ed è giunta dove nulla si può più nascondere.

Il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo
Il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo

Lo dichiara il Portavoce nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo che aggiunge: sulla gestione del piano vaccinale si apprende proprio oggi che la magistratura Antimafia ha aperto una indagine per evidenti gravi questioni che dovranno essere indagate.

Oggi torniamo a chiedere le dimissioni del Presidente f.f. della Regione Calabria Antonino Spirlì, della Giunta e del Consiglio regionale della Calabria. I calabresi non meritano questo stato di degrado politico.

Lo chiede, tra l’altro, anche il Consigliere regionale Graziano Di Natale. La curva dei contagi aumenta e la provincia di Cosenza è tra le più colpite. Questa pandemia ha messo in evidenza quelle che erano le criticità del sistema sanitario calabrese che abbiamo più volte denunciato non solo agli organi della stampa o sui social come molti amano fare per non assumersi responsabilità, ma alla magistratura di Cosenza e Catanzaro.

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