di Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento NOI/

Al nostro Corpo Sanitario, a coloro i quali abbiamo definito giustamente “eroi” e tra i quali si sono registrati molto morti, per mesi e mesi sono stati consegnati dispositivi di sicurezza personale oggetto di un maxi sequestro della nostra Guardia di Finanza. I motivi sono gravissimi. Questa, però, non è una semplice notizia ma la premessa di un vero e proprio scandalo internazionale che potrà avere ripercussioni diplomatiche non di poco conto.

Documento della Protezione Civile della Calabria – pagina 1

Alla disposizione del Dott. Paolo ANCORA Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Gorizia cui ha dato seguito la Guardia di Finanza, segue un dispositivo regionale in Calabria a firma del dott. Fortunato VARONE del Dipartimento della Protezione Civile della Calabria datato 9 Aprile 2021, nel quale si cita testualmente che “le mascherine oggetto del sequestro, eventualmente presenti nelle diverse UU.OO., dovranno confluire a livello centralizzato aziendale presso un unico magazzino. Le stesse dovranno essere poste immediatamente in quarantena, catalogate e ed elencate su apposito documento specificando tipologia, quantità totale dei dpi e numero dei colli) a firma delle Direzioni Generali/Direzioni Sanitarie entro e non oltre le ore 15:00 del 13 p.v.”

Documento della Protezione Civile della Calabria – pagina 2

Le mascherine in oggetto sono state ben identificate e fotografate a colori dalla Guardia di Finanza per consentirne l’immediata individuazione da parte dei medici e ci risulta che molti di questi dispositivi siano in uso anche presso gli Ospedali calabresi. Si tratta del sequestro di un milione e mezzo di mascherine e la Guardia di Finanza ha già provveduto ad acquisire documentazione digitale da INVITALIA SPA al fine di accertarne percorsi del materiale e responsabilità. I dispositivi analizzati forniscono 10 volte in meno la protezione dichiarata dai produttori ma la frase che emerge dal documento della Protezione Civile deve fare riflettere. Porre “immediatamente in quarantena” significa molte cose, certamente pensate per arginare rischi che non sempre sono di dominio civile e a nostra conoscenza.

'Ospedale Civile di Cosenza
Dispositivi non idonei utilizzati nell’Ospedale Civile di Cosenza

Ad oggi sono stati disposti sequestri per 60 milioni di mascherine ma nessuno ancora al Governo dice chiaramente come e con che cosa il Corpo Sanitario italiano deve proteggersi. Né, diciamolo chiaramente, INVITALIA SPA è stata in grado di sostenere con i nostri fondi una massiva produzione di mascherine certificate italiane, nonostante le nostre importanti università e centri di ricerca disponibili a supporto.

Dispositivi non idonei utilizzati nell'Ospedale Civile di Cosenza
Dispositivi non idonei utilizzati nell’Ospedale Civile di Cosenza

Una indubbia incapacità politica di chi ci ha governati nel peggior periodo della storia che NOI cittadini dobbiamo riuscire ad arginare con una seria e profonda presa di coscienza per il bene delle nostre famiglie e delle nostre comunità. Una classe politica mantenuta al governo del Paese – si comprende chiaramente – dal macroscopico errore costituito dalla fiducia a chi nei partiti e per i partiti ha favorito tutto quanto sta emergendo solo grazie alle indagini della Magistratura ancora e fortunatamente, indipendente dai poteri politici e mafiosi che hanno fagocitato la maggior parte della classe politica.

Qui, il link diretto del Governo. A tutti coloro i quali indagano e come NOI, anche se con strumenti diversi sono impegnati nella tutela dei Diritti Umani, rivolgiamo il nostro ringraziamento. Siamo fieri di poter dire che il Movimento NOI è stato il primo nel Mezzogiorno d’Italia a lanciare l’allarme sulle mascherine non idonee al Corpo Sanitario nell’Ospedale Civile di Cosenza (vedi il link sotto).

Guardia di Finanza: https://www.gdf.gov.it/stampa/ultime-notizie/anno-2021/marzo/sequestrate-oltre-60-milioni-di-mascherine-pericolose-per-la-salute?fbclid=IwAR0n0RqwF-UogtqDKtrsuIpwfHdOP8gdpnQBC4g4VdPy-rD4bUlU0WAjdrU

http://noimagazine.it/2020/12/noi-a-de-paola-enorme-focolaio-covid-tra-i-sanitari-dellannunziata-va-ancora-tutto-bene/

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Fabio Gallo
Classe 60, Antropologo esperto di gestione della conoscenza, media digitali, valorizzazione dei Beni Culturali. Ha fondato la Città della Pace. Cura i Rapporti Istituzionali della Fondazione Culturale "Paolo di Tarso". Esperto dell'ITS IOTA Istituto di Alta Formazione per il Turismo e l'Ospitalità allargata della Puglia. Fondatore del Digital Cultural Heritage Museum "ITALIAEXCELSA" dedicato al Patrimonio culturale italiano in chiave visuale. Fondatore e Direttore Editoriale delle Testate Giornalistiche del Gruppo ComunicareITALIA. Portavoce del Movimento Sturziano NOI. Dispone di elevate competenze tecniche multidisciplinari, pensiero organizzativo ed innovativo, coniugato a forte pragmatismo logico, a spiccate doti comunicative, alla gestione di progetti e compiti complessi, con elevata capacità d’analisi e di ascolto. Forte propensione al lavoro in gruppo, in cui nel ruolo di teamleader presta attenzione allo stato motivazionale ed alla sua compattezza. Visita il Blog: www.fabiogallo.info