Lunedì 28 agosto si è svolta dinanzi all’INPS, una manifestazione dedicata al Reddito di Cittadinanza, introdotto 4 anni fa dal M5S allora al Governo e sostituito con altra misura dall’attuale Governo Meloni. Il Movimento NOI ha sempre seguito con vera preoccupazione l’andamento del lavoro e le relative ricadute sui diversi strati sociali. È d’obbligo pertanto suggerire a chi ci segue, una riflessione.
Il M5S ha usato il reddito come la sinistra usò i forestali sapendo che non sarebbe potuto durare per sempre e, infatti, avrebbero dovuto creare lavoro, cosa che non è stata fatta. Basterebbe chiedere al M5S, alleato prima della destra estrema e poi della sinistra, se, in Calabria ha prodotto un posto di lavoro. Altresì il Governo Meloni, dovrebbe in tempi rapidissimi porre in essere azioni mirate all’integrazione nel mondo del lavoro a tutti i livelli e, intanto, dire come intende sostenere chi vive situazioni drammatiche nei nostri territori. Stessa domanda dovremmo porla a tutti i Deputati, Senatori e la Classe politica locale e regionale, per comprende anche quali azioni loro stanno ponendo in essere per dare lavoro e risolvere il problema delle povertà che aumentano giorno dopo giorno, tra quelle che erano le classi medie borghesi.
Sarà bene ricordare che nel nostro Paese, l’8,4% della popolazione versa in povertà assoluta, il 20% è a rischio di povertà e che l’incidenza della povertà, pari al 50% è maggiore nel Mezzogiorno che nel resto del Paese. Per sanare questo aspetto negativo della politica italiana, che indebolisce l’immagine del nostro Paese agli occhi degli altri stati europei, bisognerebbe creare solidi sistemi di politiche a livello nazionale, regionale e locale basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri con la creazione di misure atte ad aumentare la quantità di posti di lavoro e la riconversione di professionalità ormai superate.