A sollevare la “questione morale” del Comune di Cosenza è il noto Avvocato Giacomo Saccomanno, Commissario della Lega Calabria che con un comunicato stampa riflette sulla conduzione dell’Amministrazione comunale di Cosenza guidata dal Sindaco Franz Caruso che sta governando con una persona rivestita da ruolo istituzionale molto alto, nel ruolo di assessore, che risulta essere sottoposto a procedimento giudiziario da parte della Procura della Repubblica Antimafia di Catanzaro guidata dal Procuratore Nicola Gratteri.

L’Avvocato Giacomo Saccomanno – Commissario della Lega Calabria

Il Commissario Saccomanno rammenta che sempre debba essere ricordata la presunzione di innocenza fino al terzo grado, ed in coerenza a ciò, non fa il nome sul comunicato stampa che avrebbe avuto, ovviamente, un’ampia diffusione. Ciò, a testimoniare che non si tratta di un attacco alla persona, bensì una constatazione di fatti di cronaca noti a tutti che, però, sono il cuore della “questione morale” sollevata dall’Avvocato che per la Lega ha istituito un fronte Antimafia.

A tale comunicato giunge la risposta al vetriolo della componente di maggioranza del Comune di Cosenza che, non trattando la questione, e cioè il tema dolente toccato dal Commissario Saccomanno, preferisce, evidentemente, dargli addosso con una cascata di questioni personali prese da giornali che, qui cascano tutti, sarebbero stati condannati per diffamazione a mezzo stampa nei confronti dello stesso Commissario della Lega che, a questo punto, decide di querelare gli intestatari del comunicato stampa emesso dai membri di maggioranza del Comune di Cosenza, ed emette una nuova nota stampa che riportiamo per intera, immediatamente ripresa dagli organi della stampa ai quali è dato di riportare i comunicati stampa provenienti da fonti attendibili.

LA NOTA DEL COMMISSARIO DELLA LEGA SACCOMANNO
“Abbiamo sollevato, legittimamente e correttamente, il problema morale dell’amministrazione del Comune di Cosenza, evidenziando che la politica non può e non deve aspettare le condanne penali, che sono cosa completamente diversa. I capigruppo di Palazzo Bruzi (Francesco Gigliotti, Daniela Puzzo, Francesco Alimena, Ivan Commodoro, Raffaele Fuorivia e Roberto Sacco) hanno emanato un comunicato che nulla dice sul punto, ma attacca personalmente il Commissario della Lega, che si è permesso di richiamare al rispetto di quell’etica che la buona politica merita. Hanno riportato un passo di un articolo di Repubblica del 07.06.2018, pesantemente diffamatorio e fortemente impregnato di tendenziosità, per cercare di dimostrare “da che pulpito viene la predica”. Questa è la maturità della classe dirigente del Comune di Cosenza! Invece di guardarsi dentro e cercare di fare pulizia attaccano chi ha speso una vita per combattere la ‘ndrangheta, costituendosi parte civile nei processi contro i boss, ricevendo minacce e attentati, e non facendo sconti a nessuno. Un degrado morale e un inutile turpiloquio. Ma, forse, non sono costoro a conoscenza che per quell’articolo la Repubblica e i giornalisti sono stati condannati per diffamazione aggravata e condannati a risarcire i danni e le spese allo scrivente, dal Tribunale di Palmi in data 8 gennaio 2020. La questione morale, però, rimane e si aggrava ancora. Alcune amministrazioni sono sorde alla legalità e alla vera trasparenza. Ma, ora è il momento di rispondere personalmente per la evidente diffamazione dinnanzi all’Autorità Giudiziaria, nel mentre per l’evidente degrado saranno i cittadini a giudicare. Non solo non mi hanno intimidito, ma hanno stimolato il desiderio di andare fino in fondo per cercare di migliorare questa terra che spesso è sporcata da personaggi che pensano solo al proprio tornaconto. Povera Calabria!”

IL DOCUMENTO POLITICO DEL MOVIMENTO CIVICO NOI
Il Movimento NOI, in qualità di gruppo politico extraconsiliare interviene per giusta causa con una nota. Esso è interprete e difensore della dignità e dell’onestà del popolo cosentino (ad altri, professionisti seriali, lascia il compito di difendere l’indifendibile). I cosentini meritano dai suoi rappresentanti istituzionali quell’onestà intellettuale, oggi, mortificata da boriose, saccenti ed arroganti argomentazioni pseudopolitiche col solo fine di difendere spazi di potere gestiti per falsi scopi e privati interessi. È ferma convinzione del Movimento civico NOI che, oggi, la questione morale non la si può costipare nelle stringhe serrate dei trafiletti giornalistici. Bisogna che diventi argomento di discussione in ogni ambito e livello della società civile, senza il timore di ritorsioni. Il Movimento NOI spinge con fermezza verso il risveglio delle coscienze, sopite ed obnubilate da storiche strategie di schiavismo, di asservilismo, di ricatto. Il Movimento NOI crede nella valore della libertà di espressione, nella solidarietà non pelosa, nella giustizia, quella che salvaguarda i diritti di tutti e non dei soliti privilegiati. Il movimento Noi vuole essere espressione delle migliori energie da spendere per la sostenibilità dei bisogni collettivi attraverso percorsi di formazione e di attenzioni alla persona. La trasparenza, a Noi cara, è la prima regola da rispettare. Prima di guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro bisogna guardare la trave che c’è in sè stessi. Ora ci si chiede: quanti lo fanno? Questa è morale. Guardarsi dentro e chiedersi se realmente siamo degni di rappresentare gli altri. NOI, fino a prova contraria, SÌ.

CLIMA DIFFICILE NEL COMUNE DI COSENZA
Intanto, sarà il caso come in tutte le cose della Calabria, nello spazio di tempo dedicato dalle cronache alla “questione morale”, si è dimesso “per motivi personali” il più importante Assessore dell’Amministrazione Caruso, quello al Bilancio, uomo forte della stessa Amministrazione.