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Vincenzo Capocasale – Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento NOI – Rete Umana

la Redazione/

A farci ridere non sono le persone, ci mancherebbe altro. Il Movimento NOI, come noto, rispetta tutti perché è sacra la tutela e la dignità della persona. A farci ridere è la politica alla quale, quando non è foriera di buone cose, abbiamo promesso di non far mancare la critica, soprattutto quando essa crede di potere abusare della buona fede dei cittadini.

Se la questione politica a Cosenza non fosse davvero drammatica, ci sarebbe da ridere a crepapelle quando a parlare in questa campagna elettorale nella quale non manca proprio nulla, sono politici che per anni e anni hanno consentito che si brutalizzasse una Città intera, senza proferire parola che fosse in grado di tutelare con risultati i cittadini. A far notare al Consigliere comunale di Cosenza Marco Ambrogio che non siamo in un teatro di cabaret ma nella durissima realtà aggravata dalle conseguenze e risultanze del Covid19, è Vincenzo Capocasale Delegato ai Rapporti con la Famiglia e con il Clero del Movimento NOI, dunque a stretto contatto quotidiano con la Cosenza delle prime e, purtroppo perpetue necessità che si stanno allargando a macchia d’olio.

DI VINCENZO CAPOCASALE
A Cosenza, ai Bocs Art, è andata in scena una rappresentazione alla Moliere, grazie alla presentazione anzi all’annuncio di presentazione di ben sei liste a sostegno del Consigliere uscente Marco Ambrogio – di estrazione PD per chi non lo sapesse – e invece lo annoverasse tra le truppe di FI (il partito della moglie per intenderci). Il “ buon” Ambrogio spacciando una “ Cosenza più bella di sempre”, nascondendo però il nome del generale comandante, ha proposto un esercito fatto di semplici fanti che ci ricorda tanto quello formato dai contadini meridionali nella prima “grande guerra; loro mandati a morire sulle trincee del Carso, mentre i “loro” incompetenti generali e i “loro“ graduati a vario titolo, danzavano nei ricchi salotti romani, rimpinzandosi delle leccornie predisposte dalle mani di abilitate dame e crocerossine occasionali.

BoCS Art sul lungo Fiume Crati - Cosenza
BoCS Art sul lungo Fiume Crati – Cosenza realizzati e abbandonati dall’Amministrazione Occhiuto

Il consigliere Comunale dice, ancora, fa notare Vincenzo Capocasale, che è sua intenzione puntare sul futuro, però partendo dal passato ( sigh !) in continuità del “progetto politico portato avanti in questi anni dall’Amministrazione Occhiuto, nella quale – va ricordato – egli rivestiva al contempo il doppio ruolo di comprimario e di oppositore. Ambrogio, continua Capocasale, prosegue affermando (e qui c’è davvero da ridere) che proprio i BoCS Art “fortemente voluti dal Sindaco in carica, pongono Cosenza alla pari delle altre maggiori città europee“ . Ciò detto, e ancor prima di ricordare ad Ambrogio che sono ormai abbandonati da anni ed anni a scapito del lavoro di tanti artigiani e giovani, è d’obbligo una domanda: ma gli Amministratori di Cosenza (tra i quali lui stesso) nel loro esasperato provincialismo, hanno la sua pur minima idea di cosa sia un Centro Culturale d’Avanguardia? Com’è ad esempio (e so di volare alto) il Centro Pompidou di Parigi, che è un punto di “ riferimento irrinunciabile per chi volesse entrare nel cuore dell’Arte e della Cultura Europea”.

So di chiedere troppo, continua Vincenzo Capocasale, ma poiché si vuole confondere Cosenza con Parigi, Ginevra, Londra e Barcellona, allora l’ho fatto. Torno ora a domande più semplici, ma non per questo meno importanti, alle quali si aspettano risposte esaustive e non generiche affermazioni di fumosi futuri programmi di governo cittadino. La puzza della spazzatura in decomposizione ovunque in Città, la sente? I ratti che allegramente banchettano o si rincorrono per le strade cittadine a cominciare dal chilometro magico, li vede? Della carenza d’ acqua nelle case di tanti ( troppi) quartieri cittadini, ne ha mai sentito parlare? Del dissesto economico milionario ne ha mai tirate le somme? Sulle strade dissestate della Città, fattesi simili a quelle di Beirut dopo i bombardamenti, è mai passato? O il traffico quotidianamente impazzito glielo ha impedito, al pari delle ambulanze e degli altri mezzi di soccorso troppo spesso bloccati nel traffico selvaggio? Della situazione sanitaria disperata e delle condizioni dell’ Ospedale di Cosenza ha mai avuto modo di parlarne seriamente e in modo concreto? Le tante, troppe attività commerciali chiuse una dopo l’altra le ha mai notate e provato a contarle? La Città Storica e i suoi indigenti abitanti l’ha mai visitata o i suoi vicoli colmi di lordura e le sue “pericolosità di vario tipo” glielo hanno impedito?

È a tutte queste domande (in attesa di porne altre) che si aspettano risposte! Perché non può essere bastevole per autoreferenziarsi il solo titolo di “principe consorte”! I cittadini di Cosenza non devono più essere considerate pecore da lana o da macello per insaziabili appetiti! E questo deve essere ben chiaro per tutte le “cordate“ che vorranno concorrere per porsi alla guida della nostra Città! “NOI” lo diremo forte. Senza ombra di dubbio.