di Fabio Gallo/
Da tre anni siamo in forte contrasto con l’Amministrazione Occhiuto che per un intero decennio ha puntato sulla cementificazione massiva della Città di Cosenza divenendo la nemica per antonomasia del verde pubblico e dell’Ambiente. Ma non solo. E’ sufficiente osservare Corso Mazzini, Piazza Bilotti e l’inutile e dannosa demolizione di Viale Parco, per capire di cosa stiamo parlando. Appare inutile dire che questa grande opera di abbandono dei quartieri, delle periferie, della città storica, dei beni pubblici più importanti come i teatri, la Biblioteca Civica e molto altro si sintetizza nella dicitura “Amministrazione Occhiuto” ma la responsabilità è di tutti, maggioranza e opposizione.
Certa politica si distingue per la quantità di cemento “nuovo” che dimostra di spalmare nella Città. Ma ve n’è un’altra egualmente redditizia se non di più e più gratificante, che si chiama rattoppo urbano, recupero delle Città Storiche, dei quartieri e delle periferie, che il Movimento NOI desidera praticare per rendere vivibile l’intera Città e attivare una reale politica sociale ed economica che vada anche incontro alle molte necessità che stanno creando enormi sacche di povertà.
Il Movimento Civico NOI può dire senza tema di smentita di essere stato l’unico ad occuparsi concretamente della Città Storica sostenendo e incoraggiando con proprie professionalità progetti ben definiti e che hanno maturato anche gli ormai famosi 90 milioni di Euro. Ma possiamo parlare anche del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI, vera scuola di alta formazione per i giovani che desiderano approcciarsi con il mondo della digitalizzazione dei Beni Culturali e dei nuovi mestieri in questo settore. Un primato unico in Italia che vive grazie al nostro impegno professionale nella Città Storica di Cosenza capolavoro di Arte e Cultura, unica realtà in grado di potersi considerare “attrattore” dal forte valore di unicità, indispensabile al fine di creare interesse per Cosenza e nuove economie.
L’abbandono che pesa oggi su quartieri e periferie sempre più isolate quasi a vita propria e private di servizi essenziali, rappresenta un enorme danno non facilmente colmabile dalle chiacchiere che la politica dispenserà in questa campagna elettorale, soprattutto da chiunque sino ad oggi ha governato Cosenza in un modo o in un altro.
Nel programma del Movimento civico NOI non esistono periferie ma solo “nuove centralità” da riorganizzare e rimettere in sesto. Dieci anni concentrati su feste e festini prima su Corso Mazzini, poi su Piazza Bilotti e gli ultimi tre per nascondere con una nuova macro realizzazione di cemento il Viale Mancini, vero Viale Parco del benessere della Città, hanno scoperto le vere intenzioni di un’amministrazione priva di una reale visione del presente e del futuro.
Ben vengano le grandi opere pubbliche quando servono per davvero allo sviluppo sostenibile di un territorio. Mi si dica, il Ponte di Calatrava, quale sostenibilità interpreta posizionato in quel luogo. Stessa cosa, mi si dica il significato del Planetario che in quel luogo appare più un vezzo che una reale utilità lontano dai cubi dell’UNICAL. A volte, nel caso di Città come Cosenza, bisogna saper guardare indietro se questo è il modo migliore per produrre grandi sacche di economia. E il progetto Cosenza Cristiana che ha valorizzato il Centro Storico portando il più grande finanziamento nella storia della Repubblica, lo ha dimostrato.
Il Movimento NOI ha compiuto il proprio dovere e forse per questo motivo gli organi della stampa lo hanno definito “l’unica opposizione extra consiliare al Comune di Cosenza”
Cosa davvero incredibile è notare che i fuoriusciti dai partiti che sono i co-artefici del degrado dei quartieri, delle periferie e della Città Storica, scopiazzano la nostra proposta per riciclarsi e rivestirsi di verginità politica. Ma la domanda è: cosa avete fatto in questi lunghi anni? Dove eravate?