a cura di Cristian Tarsia ed Ernesto Cicero/
Siete riusciti a leggere gli articoletti sulle eroiche gesta del Sindaco di Cosenza? E quello in
cui la maggioranza (anonima) plaude alla sua lungimiranza, nell’adozione delle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19? Sono o non sono righe pregne di… riconoscenza?
Se per un attimo proviamo ad allontanarci dalla pozza di saliva in fondo alle pagine web, cui è stata commissionata la propaganda del primo cittadino, non occorre una memoria da elefante per affermare che non sono tutte rose e fiori a Palazzo dei Bruzi. Appena qualche giorno fa, è giusto ricordarlo, ben CINQUE CONSIGLIERI bocciavano Mario Occhiuto sull’installazione delle luminarie pasquali e la gestione allegra della crisi determinata dal Coronavirus in città (come scritto dal Corriere della Calabria). E’ dunque così facile ignorare uno strappo con tanto di nomi e cognomi? Annalisa Apicella, Giuseppe D’Ippolito, Sergio del Giudice, Davide Bruno e Gisberto Spadafora siedono tra i banchi della maggioranza ma non sembrano disposti ad incensare il Sindaco, almeno per le ultime scelte.
Certo, è un momento particolare per i sindaci di tutta Italia, ognuno si fa pubblicità come può. Cateno De Luca, sindaco di Messina, è salito alla ribalta con gesti istituzionali d’altri tempi, rivendicando l’esercizio delle funzioni in trincea, acquisendo popolarità anche tra i cosentini, che con tristezza guardano al Capoluogo Bruzio ponendosi mille interrogativi. Il meno drammatico: è meglio andare in televisione per aver preso le difese della propria gente, affiancando le autorità sul territorio, o per aver inaugurato un ponte estasiando gli spettatori con artisti volanti e luci colorate?
La strada per il buon governo purtroppo è lunga e dissestata…TANTO DISSESTATA.