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Eduardo Tarsia svende pezzi del Teatro. A Cosenza figli e figliastri e mancanza di trasparenza.

Il Regista Eduardo Tarsia nella sua Officina delle ARti nel cuore della Città Storica di Cosenza
Il Regista Eduardo Tarsia nella sua Officina delle Arti nel cuore della Città Storica di Cosenza

Di Fabio Gallo/portavoce nazionale/

E’ la prima volta che mi firmo con l’autorità concessami dalla mia delega, senza nascondere, anzi, quella affidatami dal Movimento civico NOI di rappresentare l’interesse di tutti i cittadini e gli operatori della cultura che a NOI, tra l’altro, si stanno rivolgendo.

Il Regista Eduardo Tarsia nella sua Officina delle ARti nel cuore della Città Storica di Cosenza
Il Regista Eduardo Tarsia nella sua Officina delle Arti nel cuore della Città Storica di Cosenza

Il proprietario del Teatro-Museo “Officina delle Arti”, il regista Eduardo Tarsia, annuncia su Facebook che mette in vendita le tante cose belle del suo Teatro che rappresentano la sua storia e la rappresentazione di centinaia di opere che negli anni hanno proposto arte e cultura nel cuore del Centro Storico di Cosenza. Ha bisogno di danaro per resistere alla crisi e non chiudere ai cittadini di Cosenza un portone che conduce alla rappresentazione della Civiltà.

Il Teatro Officina delle Arti del Regista Eduardo Tarsia sorge nel cuore della Città Storica di Cosenza
Il Teatro Officina delle Arti del Regista Eduardo Tarsia sorge nel cuore della Città Storica di Cosenza

Da mesi, sono testimone di un via vai di autorità politiche comunali nell’Officina delle Arti di Eduardo Tarsia che, come denunciato apertamente dallo stesso regista anche in Commissione Cultura del Comune di Cosenza che lo ha avuto ospite, versa in gravissime condizioni economiche che, dal punto di vista dei miei quarant’anni di mestiere nel mondo della Cultura e dell’Arte, non dipendono solo dal blocco del COVID19, ma dall’incapacità della classe politica locale di rivolgere reale e professionale attenzione al settore Teatro e Cultura, affidato a brava gente ma non specificatamente competente. Prova ne è l’abbandono della Città Storica da parte dell’Amministrazione Occhiuto nella quale sorgono i palazzi del governo e della secolare cultura, e la mala gestione del Teatro “di tradizione” Alfonso Rendano che quest’anno, con la nuova amministrazione Caruso alla quale piace credere di avere risolto ogni problema con la richiesta dei fondi FUS delle Lirica ordinaria (art.20), non ha inoltrato al ministero richiesta di fondi FUS per il Teatro di Tradizione (art.18), perdendo centinaia di migliaia di Euro se non milioni, come dimostrano le carte dello stesso ministero. Ciò, in dicotomia con i doveri del Comune di Cosenza che essendo proprietario del Teatro di Tradizione non può non richiedere i cospicui fondi FUS destinati a dare vita alla vera stagione teatrale “del comune” assente da anni e anche a danno degli operatori dello stesso Teatro. Richiesta che, tra l’altro, non comporterebbe esborso finanziario ma solo investimento di personale umano.

Il Portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI Fabio Gallo
Il Portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI Fabio Gallo

Eduardo Tarsia le ha provate davvero tutte, invitandomi sempre, con la gentilezza che lo contraddistingue, ad assistere agli incontri con chi ha le redini del governo della Città che, da quanto risulta, attua trattamenti di serie A e di serie B, come dimostra l’affidamento di locali nel Complesso monumentale di San Domenico, bene pubblico, a privati dell’ex Teatro dell’Acquario, con la promessa di affidare loro anche la disponibilità del Teatro “Italia-Tieri” che sorge nell’edificio razionalista della G.I.L, anche questo bene pubblico, che sarebbe già assegnato, però, a vincitore di gara d’appalto proveniente dalla precedente amministrazione. Sul Complesso monumentale di San Domenico, tra l’altro, insiste un cospicuo finanziamento del CIS Centro Storico di Cosenza per il suo restauro.

I cinici potrebbero pensare ad una gestione alquanto allegra dei beni pubblici che farebbe anche capire il motivo per il quale il Sindaco di Cosenza Franz Caruso non ha inteso rispettare uno dei tre requisiti per i quali i popolari del Movimento NOI lo hanno sostenuto in sede di ballottaggio e cioè l’istituzione di una Fondazione di diritto pubblico a tutela dei beni pubblici per una loro gestione redditizia ma di tutti.

Gli amici del Teatro dell’Acquario non me ne vorranno se amplifico la voce di molti che si vedono figliastri, pur possedendo propri beni nei quali esercitare l’Arte già pronti con una piccola spinta alla rinascita e alla resilienza, sapendo che nessuno più dello scrivente ci tiene a risollevare le sorti di “tutto” il mondo del Teatro e dei suoi operatori culturali.

Poiché al momento né il Sindaco di Cosenza Franz Caruso che nel corso dell’estate ha fatto visita al Teatro di Eduardo Tarsia, né il delegato al Centro Storico Francesco Alimena che avrebbe dovuto più di tutti intervenire in maniera risoluta, né i Consiglieri comunali che gli hanno assicurato che avrebbero trovato soluzioni, né la delegata alla Cultura e Teatro Antonietta Cozza, hanno fatto nulla sino ad oggi per l’Officina delle Arti di Eduardo Tarsia, invito Sindaco, Vice, Presidente del Consiglio, Consiglieri ed Assessori a sottoscrivere, almeno, la tessera dell’Officina delle Arti al fine di supportare il Teatro in modo dignitoso e non assistenziale e di preservarne l’esistenza da considerare un vero Bene Culturale che narra la storia del Teatro nel celebre quartiere Spirito Santo, nel cuore della zona post industriale di Cosenza, proprio accanto ai BoCS ART anch’essi abbandonati da anni, testimonianza di incapacità governativa del Comune di Cosenza come lo è anche il noto Planetario.  Il Movimento NOI lo farà e lo farò io prima di tutti.

Eduardo Tarsia ha avuto 20 anni di coraggio aprendo il suo Teatro nel cuore del Centro Storico mentre tutti scappavano via, tranne il Movimento NOI che digitalizzandone l’intero patrimonio culturale, ha attratto l’attenzione del ministro Dario Franceschini che, grazie proprio a questo progetto, ha inserito la Città Storica di Cosenza quale progetto pilota tra le quattro destinatarie dei noti 90 milioni di Euro destinati alla sua riqualificazione. Recentemente ho inteso digitalizzare l’Officina delle Arti e proprio per quanto rappresenta, l’ho inserita nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città Cosenza recentemente presentato nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio Sostenibile 2022. Un primo concreto passo per la sua promozione.

La presente vuole anche esprimere la mia indiscutibile libertà dell’essere uomo di cultura libero dai gravami che spesso i partiti impongono, finendo per trasformare anche i più attenti in indifferenti. E dunque, mentre risollecito tutti i Consiglieri, gli Assessori ed il Sindaco di Cosenza a sottoscrivere la tessera dell’Officina delle Arti in attesa di soluzioni più istituzionali, nel contempo ripropongo tutte le mie richieste sui temi legati alla trasparenza a proposito della gestione del Teatro di tradizione Alfonso Rendano già inviate a mezzo PEC e mail a tutti i rappresentanti politici e istituzionali del Comune di Cosenza che, nonostante abbia reiterato le stesse, sono ancora orfane di risposte dovute alla Città di Cosenza.

Firmato: Fabio Gallo – Delegato collaboratore specialista in materia di digitalizzazione del patrimonio culturale per la realizzazione dell’ecosistema della cultura cittadina e supporto al Sindaco nelle scelte di programmazione indirizzate a rilanciare e valorizzare il Teatro cittadino di tradizione Alfonso Rendano.

Visita l’Officina delle Arti di Eduardo tarsia nel cuore della Città Storica di Cosenza.
http://metaversocosenza.it/portfolio-item/officina-delle-arti/

Riunito il Movimento NOI: analisi pragmatica del presente. Pronti al futuro tra sviluppo e legalità.

Movimento NOI Delegati
Movimento NOI - Rete Umana
Il Movimento civico NOI - I Valori
Il Movimento civico NOI – I Valori

a cura della Redazione/

Si sono riuniti questa mattina a Cosenza i Delegati del Movimento civico NOI con il portavoce nazionale Fabio Gallo. Scopo dell’incontro, quello di discutere della necessità di guardare con pragmaticità alla situazione politica territoriale e nazionale del dopo elezioni, alla necessità di rispondere alle istanze dei cittadini che chiedono tutela per la crisi post pandemica divenuta anche energetica e ancor più di prima grave crisi del lavoro, e alle novità intervenute nei Comuni di Rende e Cosenza per i noti fatti emersi dalle indagini in corso condotte dalla magistratura antimafia e che incidono già pesantemente, sul rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni politiche. Il Movimento NOI ha deciso di iniziare dalla data odierna il tesseramento 2023, l’attivazione dell’organizzazione elettorale per dare vita alle liste dei candidati che guardano alle prossime amministrative di Rende ma anche di Cosenza, dando vita ad una profonda analisi che darà forma alle attività del prossimo futuro. I Delegati hanno evidenziato una forte perdita di fiducia nell’attuale Amministrazione guidata da Franz Caruso giudicata refrattaria alla collaborazione di chi, se pur serio alleato politico, non appartiene alla ristretta cerchia di soggetti molto criticata, tra l’altro, dagli stessi super consulenti nominati dal Sindaco che hanno abbandonato le deleghe loro conferite, con motivazioni assai poco lusinghiere. Una evidente crisi relazionale che diventa crisi politica e merita un approccio risoluto da parte del Movimento civico NOI, attesa la gravità della questione economico-sociale in atto che non può trovare giustificazioni o atteggiamenti diplomatici che graverebbero in negativo sulla comunità territoriale della quale il Movimento NOI è riconosciuto difensore dei diritti. 

Movimento NOI Delegati

Le mancate risposte dell’Amministrazione Caruso – hanno fatto notare i Delegati – sui temi della trasparenza di alcuni settori che il Movimento NOI ritiene strategici nella PA, è la conferma che l’Amministrazione Caruso non rappresenta ancora il governo politico che la Città di Cosenza attende e auspica e le non risposte che il Movimento trasforma in denunce, sono un peso troppo grande da mitigare perché rappresenta un modus operandi che non si può condividere o tollerare. Per quanto inerisce l’attività giudiziaria che vede coinvolti politici che operano con ruoli di grande responsabilità, il Movimento NOI, fermo restando l’essere esso stesso garante dei diritti altrui, incluso quello a ritenere chiunque innocente fino al terzo grado di giudizio, chiede rispetto per l’altra parte dei diritti e doveri e cioè per chi lotta la mafia, a volte a caro prezzo, vero cancro e responsabile del mancato sviluppo dei territori erosi intimamente dalla tentacolare azione quotidiana di quanti hanno fatto dell’assoluta mancanza di rispetto del prossimo, la loro fortezza criminale. 

Il Movimento civico NOI
Il Movimento civico NOI

Massimo rispetto e incoraggiamento per Magistratura e Forze dell’Ordine che hanno assicurato alla Giustizia chi sta condizionando da decenni il vivere civile dell’intera comunità. Sul punto i Delegati – ascoltati con attenzione dal Portavoce Nazionale che ne ha condiviso pensieri e azioni – hanno plaudito anche all’azione della Magistratura cosentina che ha convocato a giudizio coloro i quali, nel corso delle scorse amministrative di Ottobre 2021, sono stati individuati e denunciati dal candidato Sindaco Fabio Gallo in atteggiamenti che apparivano evidenti manipolazioni fuori legge delle schede elettorali nel corso dello spoglio. I delegati, altresì, si sono complimentati con il Portavoce nazionale per i recenti successi relativi alla presentazione nelle Giornate Europee del Patrimonio Culturale Sostenibile 2022 dell’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza da lui realizzato in collaborazione con gli esperti di CONNESSIONI, dando lustro ai Beni culturali della Città di Cosenza e valorizzandone i contenuti. La riunione si è conclusa con i saluti del Portavoce nazionale che ha comunicato che se la Magistratura è impegnata contro il crimine, non devono sfuggire le mafie culturali che sono altrettanto pericolose e che spesso agiscono dall’interno delle Istituzioni. Queste – ha concluso Gallo – tocca ai cittadini denunciarle al fine di limitarne i danni nel mondo del lavoro e dello sviluppo socio-culturale ed economico del territorio.

Scuola: si parte fra speranze e problemi (vecchi e nuovi).

a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/

 
Il primo giorno di scuola si presenta con questioni e problemi ancora aperti, vecchi e nuovi. 

All’avvio dell’anno scolastico: 

– ci sono ancora 17mila classi con oltre 25 alunni; 

– gli istituti scolastici italiani sono ancora privi del certificato di agibilità per una percentuale pari al 53,8%, nel 38,6% del collaudo statico e nel 59% del certificato di Prevenzione Incendi, fondamentali in un Paese nel quale le scuole in zone ad elevata sismicità sono 17.343 pari al 43% del totale; 

– gli asili nido sono assenti dall’Anagrafe dell’edilizia scolastica

Il Movimento Noi chiede di: 

  • abrogare la disposizione contenuta nel DPR 81 del 2009, che consente fino a 30 alunni per classe nelle scuole secondarie di I e II grado, per ritornare ovunque ai parametri stabiliti dalla normativa antincendio (DM 26.08.1992) che fissano il numero massimo in 25 alunni (26 con l’insegnante) e a quelli del DM 18/12/1975 che prevede uno spazio “vitale” per alunno di mq 1,80 e mq 1,96 secondo il tipo di scuola; 
  • provvedere alla certificazione di agibilità, di prevenzione degli incendi ed al collaudo statico degli istituti scolastici; 
  • completare l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, non è stata ancora aggiornata, è priva di qualsiasi dato relativo agli asili nido comunali, in evidente contrasto con la politica di investimento sulla prima infanzia prevista anche grazie ai fondi ed ai progetti del PNRR.

Occorre mettere attorno ad un tavolo le tante persone che hanno a cuore le sorti dell’Istruzione e della Scuola pubblica per riflettere ed operare su quanto occorra fare. 

Movimento NOI: a Rende e Cosenza giusto promuovere Commissione d’accesso. Sconcertati da certa politica

Movimento NOI - Fabio Gallo-don Luigi Sturzo
Movimento NOI - Fabio Gallo-don Luigi Sturzo

Comunicato Stampa del 4 Settembre 2022/ a cura dei Delegati tutti e del Portavoce Nazionale/

Il quadro prospettato dalla Magistratura antimafia di Catanzaro è assai allarmante. Crediamo sia necessario un approfondimento tale, da assicurare che nulla di quanto attiene alla sfera personale abbia potuto intaccare in qualsiasi modo, nel caso degli amministratori indagati, il loro servizio presso l’ente pubblico nel quale operano. Un accertamento utile a tutti: all’individuo oggetto delle accuse giunte dall’autorità giudiziaria ma anche all’Amministrazione Pubblica nella quale essi hanno operato. Per questo motivo crediamo che la Prefettura che ha già applicato la Legge Severino sospendendo il Sindaco di Rende e i due Assessori di Rende e Cosenza, debba promuovere una Commissione d’accesso presso i due Comuni. Appare indispensabile al momento perché si eviti che i cittadini guardino con sospetto all’amministrazione politica delle due Città che si vedono unite dall’indagine dell’Antimafia.

A comunicarlo é la nota stampa del Movimento NOI sottoscritta dai Delegati tutti e dal Portavoce nazionale.

Sta accadendo qualcosa che suggerisce particolare attenzione e che alla sfera più propriamente detta “criminale” già nota alle cronache, l’inchiesta condotta dall’Antimafia unisce quella politica e delle alte istituzioni. Non è nostro compito stabilire se e di quanto le due sfere esondino l’una nell’altra, ma non possiamo non tenere conto che ciò sta accadendo e che su tali ipotesi ad indagare è la Magistratura antimafia. In queste ore, inoltre, abbiamo preso atto che una parte del Partito Democratico in Calabria, nel luogo in cui avrebbe dovuto presentare i suoi candidati ponendone al centro qualità e prospettive, ha colto ancora una volta l’occasione in sole 24 ore, per lanciare un attacco senza precedenti al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri.

Un atteggiamento che lascia basiti e che fortunatamente non è condiviso da gran parte del Centrosinistra. Ci chiediamo il motivo di tale accanimento contro il Procuratore Nicola Gratteri da parte, tra l’atro, di una Sinistra che storicamente ha sempre sostenuto la Magistratura difendendone la missione, in un momento in cui il termine ‘garantismo’ significa esserlo di tutti, accusati e accusatori. Ci chiediamo, inoltre, come può chi appartiene ad un corpo politico che compone il Governo del Paese, manifestare tali avversità a chi, di fatto, combatte le mafie in Calabria. Sembra che la politica abbia perso la bussola. Bisogna ammettere che nei Comuni di Rende e oggi anche di Cosenza, per la prima volta nella storia delle due amministrazioni, in tal modo si manifesta una situazione che non deve essere giudicata superficialmente, ma approfondita nelle sedi preposte a farlo, attese le contestazioni che vengono mosse agli imputati dalla magistratura Antimafia.

Ciò, anche in segno di rispetto sia a chi indaga che è lo Stato, che a chi si deve difendere potendo contare sulla garanzia che gli venga assicurato il diritto alla difesa molto spesso leso. Sarebbe sbagliato tentare di farlo in sede politica e, forse, anche dannoso per chi deve affrontare con serenità la propria difesa. Non possiamo trascurare che la Città di Rende è orfana del suo Primo Cittadino e di un Assessore. E non possiamo trascurare che l’amministrazione politica del Comune di Cosenza è orfana non solo di un Assessore, ma di una capo politico, essendo l’indagato al quale, come a tutti, deve essere riconosciuta la presunzione di innocenza, la maggiore forza elettorale che ha consentito all’attuale amministrazione in sede di ballottaggio, di assumere la guida della Città. E’ un dato oggettivo.

Una situazione che ha indotto il Prefetto di Cosenza ad applicare la Legge Severino che ha portato alla sospensione del Sindaco di Rende e degli Assessori dei Comuni di Rende e Cosenza. Non volendo affatto riferirci alle persone ma esclusivamente e genericamente alle attività della magistratura antimafia impegnata ad applicare la legge, vogliamo dire a chiare lettere che tali attività tese a debellare quelle illecite che sono cagione della grande depressione sociale ed economica dei nostri territori, trovano tutto il nostro appoggio di Movimento civico impegnato, come noto, in un percorso politico che ha posto al centro la ricerca della trasparenza, effettivamente osteggiata nella Pubblica Amministrazione.

Scuola: la responsabilità dei contagi è scaricata sui presidi.

a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/

Si parla di mascherine per gli alunni con fragilità delle secondarie ma non si specifica quali dispositivi usare.

Si dice che a scuola, gli alunni, potranno andare con il raffreddore: è compito dell’insegnante individuare lo studente con la vera sintomatologia da Covid e mandarlo a casa.

Non si misura più la temperatura all’ingresso della scuola ma la si indica come strumento per registrare la presenza di un possibile contagiato. 

Per i presidi è previsto l’obbligo di richiedere alle autorità competenti (dipartimenti di prevenzione delle Asl, ARPACAL) di effettuare le attività preliminari di monitoraggio della qualità dell’aria e di individuare delle soluzioni più efficaci da adottare in conformità con le linee guida. Sono queste le nuove regole, inviate attraverso un vademecum ai dirigenti scolastici dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Jacopo Greco.

Il vademecum ha scatenato non poche reazioni da parte degli insegnanti, dei presidi ma soprattutto della SIMA (Società italiana di medicina ambientale). Alessandro Miani (Presidente SIMA), nei giorni scorsi a SkyTg24, ha detto: “In tema di scuole e Covid è un vero e proprio caos in Italia, con la responsabilità della gestione dei contagi scaricata sulle spalle di presidi e personale scolastico”.

Alla riapertura delle scuole si arriva in ritardo sul fronte della prevenzione: in Italia non si è fatto nulla e continua a non farsi.

Siamo all’assurdo, ai docenti ed ai presidi (che di mestiere non fanno il medico) viene chiesto di essere in grado di discriminare se un raffreddore è un sintomo di possibile Covid.

Area industriale di Rende: il Movimento Noi sollecita interventi.

a cura del Movimento NOI/

Nel nostro territorio, pur con tutte le difficoltà, non mancano potenziali punti di forza in grado di generare lavoro e occupazione.

Uno di questi è sicuramente l’area industriale di Rende, una delle più importanti della Calabria se si considera l’estensione (oltre 500 ettari) ed il numero di imprese presenti (circa trecento).

Un’arena immancabilmente metà di passerelle nei periodi elettorali, ma anche di impegni e interventi mancati, sia a livello infrastrutturale quali strade inadeguate, reti fognarie ecc.. che di servizi, a partire da trasporti, sicurezza, connettività. Anche a causa di queste carenze, si aggiungono le criticità che si manifestano in occasione di condizioni meteorologiche avverse con allagamenti, danni agli edifici e disagi per chi percorre le strade adiacenti. Come non stigmatizzare la perenne presenza di rifiuti, la mancanza di adeguati servizi di illuminazione, di manutenzione delle strade, di sistemi di video sorveglianza a dimostrazione di un degrado assolutamente inaccettabile, su cui le istituzioni territoriali, a partire dal Comune di Rende pressoché assente, dovrebbero porre urgente rimedio. 

Non si giustifica in questo senso l’elevata tassazione a cui sono sottoposte le aziende.

La TARI viene pagata infatti a 7€ mq a cui non corrisponde la qualità dei servizi erogati. Per esempio un capannone di 3000 mq paga circa 21.000€ di TARI e circa 15.000€ di IMU , senza contare gli altri tributi.

Per il Movimento NOI , Istituzioni e politica dovrebbe prestare maggiore attenzione a tutto ciò e attuare interventi specifici per un’area centrale e strategica per il sistema economico e produttivo, non solo per la zona interessata ma per l’intero territorio provinciale e regionale.

Scuola: rientro senza mascherine, distanziamento e didattica a distanza.

a cura di Roberto Perri Delegato Scuola Movimento NOI/

In Calabria dal 14 settembre si comincerà a tornare a scuola, si tornerà a scuola senza:

  • mascherine (tranne per il personale scolastico e gli alunni a rischio);
  • orari diversificati;
  • misure di distanziamento.

Non è prevista la DAD,  se un alunno si ammalerà di Covid rimarrà a casa (come in caso di influenza) a meno che le scuole, in autonomia, non decidano diversamente.

Le disposizioni emergenziali al 31 agosto termineranno la loro efficacia.

Per poter frequentare il proprio istituto scolastico al momento sono necessarie alcune misure di prevenzione:

  • assenza di sintomi febbrili o di test Covid positivo;
  • ricambi d’aria frequenti nelle aule;
  • le sanificazioni ordinarie e straordinarie (nel caso di positività riscontrate durante la presenza a scuola);
  • consumo delle merende al banco;
  • distanziamento tra i banchi di almeno 1 metro (solo in caso di recrudescenza e solo se possibile).

Attenzione particolare è riservata alla qualità dell’aria in classe si prevede che l’utilizzo di strumenti di sanificazione siano introdotti solo nel caso in cui la qualità dell’aria non fosse buona.

 “I partiti hanno in questi giorni fatto tante proposte per la scuola, è logico sia così in campagna elettorale ma nessuna proposta incide veramente sul meccanismo scolastico”, osserva Antonello Giannelli, presidente di Anp nazionale

“Spero che la scuola torni al centro dell’attenzione delle forze politiche non per fare proclami che abbindolino gli elettori ma per renderla più efficiente, più corrispondente ai bisogni formativi degli alunni e organizzativi del personale” osserva Roberto Perri, Delegato Scuola del Movimento NOI.

Il Movimento Noi si auspica che il personale scolastico (Dirigenti, Insegnanti, Personale ATA) non si lasci distrarre da proclami che potranno conquistare tanti like ma che nulla hanno a che fare con la qualità e il buon funzionamento della scuola.

Teatro Rendano, Fabio Gallo: “nessuna risposta alle mie richieste di trasparenza? Ecco la lettera. Giudicheranno i cittadini. Tutelo Teatro e lavoratori

Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI

di Fabio Gallo/

Quando abbiamo deciso di fondare un Movimento Civile di orientamento popolare sturziano, abbiamo messo in conto di doverci trovare, prima o poi, innanzi a decisioni importanti e non rinviabili da assumere a proposito di trasparenza. Lo avremmo fatto dall’interno del Consiglio, eventualmente da Assessori, e lo faremo quando ad indossare la fascia Tricolore saranno i sindaci espressione del Movimento NOI che, fino a prova contraria, è l’unico che esprime seriamente il sentimento civico della cittadinanza. Il caso “Teatro e Cultura” che si è aperto a Cosenza animato da una mia richiesta banale quale delegato del Sindaco che, non trovando risposta è divenuta man mano una esigenza di trasparenza, sta facendo riflettere molti cittadini che accusano il Movimento di avere assunto in occasione del ballottaggio, la decisione sbagliata, sostenendo Franz Caruso Sindaco, patrocinato dal PSI, dal PD e pezzi della vecchia nomenclatura della passata amministrazione Occhiuto. Io non sono di questo parere anche se oggettivamente la sua è un’amministrazione poco produttiva, essendo convinto che tra il ritorno al passato che ha prodotto una voragine finanziaria grande quando il buco dell’ozono, sarebbe stato meglio aprirsi alla speranza che le cose potessero cambiare. E così si è manifestato quel risultato vincente “frutto di ingegneria politica” che ha visto i Popolari sostenere Caruso, come lo ha definito Nicola Adamo che ha riconosciuto al Movimento NOI, dunque ai Popolari, di avere scosso la coscienza civica della Città.

Le continue mancate risposte alle mie domande mirate a restituire al Teatro di Tradizione Alfonso Rendano la dignità che merita e la centralità nel mondo della rappresentazione teatrale di livello – attenzione – ne ho delega a farlo – mi fanno sorgere, questo si, motivati e condivisi seri dubbi se questo modo di fare possa davvero definirsi “socialista” o attività politiche di un Partito Democratico che, innanzi alle domande poste da un esperto come lo scrivente, attesa la storica coscienza culturale ereditata dalla Sinistra, dovrebbe immediatamente pretendere risposte. A porre l’accento sul dubbio che si sta espandendo a macchia d’olio in Città, è la scelta del M5S che candida due alti magistrati antimafia, cosa che sarebbe stata naturale nel PD che, evidentemente, sta perdendo la sua natura. Altro segnale inequivocabile è la rinuncia all’incarico del docente universitario Delly Fabiano, nota socialista con delega al PNRR le cui motivazioni della rinuncia alle quali non è mai stato ribadito nulla se non il silenzio colpevole, hanno lasciato basita l’intera comunità che non vorrebbe che si rimpiangessero i tempi di Occhiuto Sindaco. La Fabiano sarebbe stata lasciata da sola, isolata, nonostante a delegarla è stato lo stesso Sindaco. I lettori capiranno che andare fino in fondo sul tema “trasparenza” è fare politica con la “P” maiuscola. Detto ciò, la lettera che ho riproposta al Sindaco di Cosenza, al Vice, al Presidente del Consiglio, agli Assessori, ai Consiglieri tutti, da oggi giunge agli Organi della Stampa perché non siamo disponibili, cedere neanche un millimetro di dignità, certi di avere messo in campo competenze e onestà profonda. Eccola, Grazie!

FABIO GALLO: ECCO IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA ALLE ISTITUZIONI POLITICHE E NON SOLO

Oggetto: Nuova richiesta urgente di risposte sulla gestione del Teatro di Tradizione Alfonso Rendano.
Ill.mo Sindaco, Ill.mo Presidente del Consiglio, Ill.mi Assessori e Consiglieri,
a seguito della mia nota del 10 Luglio u.s., sono stato invitato a partecipare alla seduta della Commissione consiliare Cultura, che si è tenuta il 14 luglio.
In Commissione ho riproposto tutte le legittime e pertinenti domande, già formulate nella nota del 10 luglio circa la programmazione e la gestione dei fondi, nonché la programmazione del Teatro di Tradizione A. Rendano.
Dinnanzi al Presidente della Commissione Domenico Frammartino e alla autorevole e nutrita platea dei Consiglieri presenti, il Dirigente Bruno ha dichiarato, senza mezzi termini, che non esisteva nessuna programmazione per il Teatro di tradizione Alfonso Rendano e che non erano stati richiesti al Ministero fondi FUS, perché il Comune, in dissesto finanziario, non avrebbe potuto investire il 20% di cofinanziamento.
Incredibile a dirsi e a credersi: la rappresentazione dei fatti fornita dal Dirigente non rispecchiava la realtà dei fatti. Anzi. I fatti, qualche settimana dopo il 14 luglio, risulteranno diametralmente opposti a quanto dichiarato dal Dirigente. Infatti, il 14 luglio, non solo esisteva, già, una programmazione per la Lirica, ma, addirittura, era stato già acceso il relativo finanziamento del FUS. Perché, allora, il Dirigente Bruno al cospetto dell’incaricato del Sindaco e, soprattutto al cospetto dei Consiglieri comunali, non ha detto come stavano realmente le cose? Perché il dirigente Bruno ha taciuto la verità? Cui prodest?

Tale atteggiamento rinforza le perplessità e rende ancora più pertinenti e legittime le domande dello scrivente. Pertanto, attese le novità dell’ottenuto finanziamento di fondi pubblici (FUS), io, da consulente del Sindaco e professionista qualificato della materia, sento e voglio porre qualche domanda. Come mai i finanziamenti sono stati richiesti per la “lirica ordinaria” (art. 20), piuttosto che, per il “Teatro di Tradizione A. Rendano”, di proprietà del Comune? (art. 18)?

I finanziamenti di cui all’art. 20 non confluiscono nelle casse comunali, i finanziamenti di cui all’art. 18 confluiscono nelle casse comunali!

Attesa la scelta della richiesta dei fondi pubblici per la “lirica ordinaria”, qual è stata la procedura attivata? Come mai non si è proceduto a indire una manifestazione d’interesse pubblica?  Certamente avrebbero potuto aderire numerose associazioni con le competenze necessarie a concorrere, visto che il tempo disponibile lo consentiva. Nel territorio, operano prestigiose Associazioni che hanno ottenuto anch’esse i fondi FUS e che, sul criterio della qualità della direzione artistica, hanno ottenuto il massimo, mentre il progetto realizzato per il Comune di Cosenza, quanto a direzione artistica, ha ottenuto il minimo e, complessivamente, ha ottenuto, appena un terzo del punteggio massimo.

Della serie: un docente, anziché dare 10, dà al suo alunno 3 e mezzo!

A ciò si aggiunge che, se il Comune avesse richiesto i fondi FUS per il Teatro di Tradizione, avrebbe ottenuto finanziamenti per centinaia di migliaia di Euro, come dimostrano le tabelle delle programmazioni finanziate ai Teatri. Ancora una volta, per scelte oggettivamente errate, come già accaduto in passato, si perdono cospicui fondi, indispensabili per rilanciare le attività del Teatro di tradizione Alfonso Rendano. Il Teatro di tradizione Alfonso Rendano è un bene pubblico, non è la pertinenza di una privata abitazione. Nel frattempo, in attesa di risposte ribadisco, in sintesi le precedenti richieste, tutte finalizzate a migliorare l’organizzazione e a favorire la trasparenza delle attività legate alla gestione del Teatro. Quindi, chiedo, ancora una volta, che venga pubblicata sul portale ufficiale del Comune di Cosenza, nel settore “Teatro Rendano”, l’intera programmazione.

Il Teatro “Rendano” non può essere a disposizione, solo, di pochi “predestinati”

La pubblicazione della programmazione serve a garantire, specificatamente, la più ampia e partecipata fruizione degli spazi teatrali. Tutti i Comuni, che dispongono di un Teatro di tradizione, pubblicano la relativa programmazione anche nell’ottica della trasparenza, della buona amministrazione e della prevenzione dei fenomeni della corruzione (L.69/2009, L.213/2012, D.lgs. 33/2013, L.190/2012)

Perché, tutto questo a Cosenza non avviene?

Mi domando: ma se una Associazione vuole prenotare il Teatro o la Sala Quintieri, in mancanza della pubblicazione della programmazione, come deve fare? Deve rivolgersi, personalmente al funzionario o al Dirigente preposto? E perché? Così non va bene.

L’uso di un bene pubblico non può essere rimesso in uno schema, sostanzialmente, di natura privatistica. Così non va bene. Infine, chiedo di aprire alla consultazione pubblica la Biblioteca del Teatro di tradizione Alfonso Rendano, contenente un cospicuo repertorio fotografico, composto da migliaia di immagini, libretti di sala, libri, CD, Video Cassette e che fa capo alla Biblioteca Nazionale di Cosenza e all’ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche del MiC.

Sono tutti interrogativi che pongo nell’espletamento delle deleghe a me conferite, senza, però, né trascurare, né sottacere di essere un soggetto che ha un ruolo politico, poiché di questa Amministrazione il Movimento civile NOI è leale alleato, avendone condiviso quel progetto di trasparenza, del quale, oggi, rivendico l’effettiva realizzazione e la concreta manifestazione.

Certo di un cortese positivo riscontro, nel ringraziare, porgo distinti ossequi.
Cosenza, 11 Agosto 2022
Fabio Gallo
Con incarico di “Supporto al Sindaco nelle scelte di programmazione indirizzate a rilanciare e valorizzare il Teatro cittadino di tradizione A. Rendano, con incarico di collaborazione specialistica in materia di digitalizzazione del patrimonio culturale e di realizzare un ecosistema digitale per la cultura cittadina”

Cosenza, Fabio Gallo (Movimento NOI): il Planetario “dalle stelle alla stalle”

Planetario di Cosenza abbandonato
Planetario di Cosenza abbandonato

Dopo neanche un anno dalla consegna da parte dell’impresa appaltatrice, il Planetario di Cosenza versa in condizioni drammatiche, come dimostrano le immagini delle travi d’acciaio già scoperte dalla vernice che avrebbe dovuto proteggerle per anni. Ma non solo. Appare evidente, inoltre, lo stato di abbandono dell’intero complesso corrotto da ruggine ed erbacce che ospita, a vedersi, una sorta di discarica di terriccio. Basta dare uno sguardo dal cancello d’ingresso per prendere atto che l’immagine promossa dall’Amministrazione e da chi ha eseguito i lavori e avrebbe dovuto controllare per conto del Comune di Cosenza, è diametralmente opposta alla realtà che si presenta innanzi agli occhi di tutti. A far notare la sconcertante situazione è il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo reduce da un sopraluogo in seguito alla dichiarazione del Sindaco di Cosenza Franz Caruso di volere dedicare a Piero Angela un luogo del Planetario di Cosenza.

La scheda tecnica del Planetario come avrebbero dovuto realizzarlo

FABIO GALLO: QUI ACCADE CIO’ CHE STA ACCADENDO CON IL TEATRO RENDANO
“Per dichiarare ciò, evidentemente, il Sindaco di Cosenza non si è recato sul posto – ha affermato Fabio Gallo – diversamente non avrebbe mai potuto affermare l’ipotesi di attribuzione al nome di Piero Angela un luogo o l’intero planetario. Il degrado del Planetario mi colpisce profondamente sia da cittadino di Cosenza costretto a prendere atto che si costruiscono cattedrali nel deserto per spendere danaro pubblico per poi abbandonarle perché incapaci di una visione d’insieme del loro reale utilizzo, che in virtù della mia delega a realizzare l’Ecosistema Digitale della Cultura. Qui accade ciò che sta accadendo anche al Teatro di Tradizione Alfonso Rendano.

Il Planetario di Cosenza abbandonato

CHI AVREBBE DETTO DI NO ALL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA?
Piuttosto, si dovrebbe provvedere subito a chiedere a chi ha effettuato i lavori e a chi avrebbe dovuto vigilare per conto dall’Amministrazione, come mai il Planetario finanziato con danaro dei contribuenti, è ridotto in queste condizioni a pochi mesi dalla consegna dei lavori suggellati dalla inaugurazione in pompa magna innanzi al Ministro Mara Carfagna. Tutto ciò è sconcertante e ancor di più prendere atto che l’Università della Calabria poteva occuparsene e qualcuno potrebbe aver detto di no, lasciandolo abbandonato ad un decadimento totale che mortifica lo spirito della Città e dei cosentini.

PLANETARIO DI COSENZA: NEANCHE UN ANNO DALLA DATA DI CONSEGNA ECCO LA SUA CONDIZIONE
Non vorremmo vedere un luogo di scienza trasformato in un altro longe bar che sorge in un Bene Culturale pubblico. Qui non si tratta di mandare qualcuno a tagliare le erbacce o a ridipingere il cancello la cui ruggine è il simbolo del degrado che stiamo subendo, ma di comprendere il senso di questi beni pubblici realizzati nel presente e nel futuro.

Il Planetario di Cosenza abbandonato

INCREDIBILE IL CONFRONTO TRA PLASTICO E REALTA’
Dal confronto dell’immagine del plastico con la realtà emerge inoltre – continua Fabio Gallo, una grande presa in giro poiché chi lo ha realizzato non ha tenuto conto che tutto intorno esistono civili abitazioni scomparse dal disegno.

Chiedo al Sindaco di disporre indagini approfondite perché i responsabili di quelli che appaiono evidenti enormi danni alla comunità vengano posti innanzi alle proprie responsabilità. Chiedo inoltre – conclude il Portavoce del Movimento NOI – che venga immediatamente istituito un tavolo tecnico aperto perché il Movimento civico della Città di Cosenza possa partecipare fornendo il contributo dei suoi esperti”

Cosenza: Adolescenti a rischio alcolismo. NOI sollecita le Istituzioni preposte al controllo

a cura di Roberto Perri Delegato Scuola Movimento NOI/

Nelle ultime settimane, in città e provincia si sono verificati alcuni episodi inquietanti che hanno visto come protagonisti minorenni in preda ai fumi dell’alcol. Quanto accaduto ha destato molta preoccupazione nei genitori di tanti giovani del Cosentino.
Per i minorenni è piuttosto facile riuscire a procurarsi le bevande alcoliche in esercizi pubblici o acquistate in negozi o supermercati senza essere sottoposti ad alcun controllo. 

Tutto questo nonostante in Italia vige la legge sul divieto assoluto di fornire o vendere bevande alcoliche a minori.

Dal “Rapporto epidemiologico alcol collegato” realizzato nel 2018 dalla Regione Calabria in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità si rileva che tra i consumatori di alcol più accaniti in Calabria vi sono gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni (27,4% ragazzi e 15,5%  ragazze). L’alcol determina un handicap nella formazione della corteccia frontale, nella parte in cui dovrebbe maturare il senso razionale. I danni sono irreversibili.

COSENZA: L’ABUSO DI ALCOL TRA I MINORI E’ DIVENTATO ALLARME SOCIALE
L’abuso di alcol tra i minori è diventato un vero e proprio allarme sociale. La Calabria figura al terzo posto in Italia per tasso di mortalità per patologie totalmente alcol-attribuibili e la provincia di Cosenza è al secondo posto dopo Catanzaro.  

Attualissimo il binge drinking, la pratica di consumare alcolici in maniera compulsiva da parte dei giovani che interessa il 13,6 % degli uomini e il 2,5% delle donne.

Questi dati dimostrano chiaramente quanto il problema dell’alcolismo dovrebbe essere una delle priorità del sistema di assistenza ma soprattutto di prevenzione del fenomeno in Calabria. A partire della giovanissima età. A cui però le istituzioni sembrano finora non prestare attenzione.

Secondo NOI occorre:

  • far rispettare la legge ed il divieto di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche nei locali, nei supermercati, in tutti quei luoghi dove l’adolescente può essere a rischio consumo;
  • emanare ordinanze apposite che ricordino le norme vigenti, con l’affissione nei locali pubblici di una cartellonistica appropriata ed intensificando i controlli della Polizia Municipale;
  • fare prevenzione nelle scuole, mettendo in campo delle strategie efficaci che siano d’aiuto anche alle famiglie;
  • insediare un tavolo istituzionale permanente, con la partecipazione dell’Amministrazione Comunale, dei rappresentanti di Asp, Prefettura, Questura, Carabinieri e Confcommercio, con il compito di vigilare sul rispetto delle prescrizioni di legge;
  • intensificare la sicurezza soprattutto nei principali luoghi di aggregazione ove giungono segnalazioni di liti tra giovani spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti, predisponendo servizi mirati al fine di prevenire la commissione di reati e per garantire il regolare svolgimento dell’ordine pubblico.

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