Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
a cura della Redazione/
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha dichiarato che saranno riesaminate tutte le grandi opere pubbliche anche per risparmiare. Il Movimento politico NOI ha rivolto un appello al Ministro delle Infrastrutture per fermare la realizzazione della metro-tranvia Cosenza-Rende, un’opera inutile al territorio, così come è stata progettata.
10 Motivi per dire NO alla Metro
“Abbiamo inviato una nota con la quale chiediamo misure urgenti al Ministro Toninelli perché si blocchi il processo in itinere che porterà a sventrare l’importante ed indispensabile Viale Giacomo Mancini costato molti milioni di euro, oltre a numerose altre strade strategiche per la corretta circolazione urbana, per impiantare una tranvia inutile, onerosa e obsoleta che, tra l’altro, non risponde alle esigenze del Territorio“. Lo scopo della richiesta del Movimento NOI è quello di riaprire un tavolo tecnico ove il Ministro, come ha anticipato, ascolti le istanze del territorio.
Movimento NOI – Rete Umana
È necessario approfondire ogni aspetto economico sociale di un progetto che già dalla prima stesura appariva fallimentare per i costi di gestione e per la tipologia progettuale. Un’opera gigantesca destinata a lasciare un segno permanente alla Città e che costa 160 milioni di Euro, non può essere realizzata se essa non corrisponde alle reali esigenze del territorio. Soprattutto, sventrando due città e con enorme spreco di danaro pubblico. Confidiamo nella decisione del Ministro.
il mio lavoro di Avvocato penalista costituisce un osservatorio dal quale la visione delle problematiche della società è nitida e non mente. Ho assunto la responsabilità di tessere la Rete Umana e politica di Corigliano Rossano del Movimento NOI, perché credo per davvero che questa comunità politica nuova, come nuova vuole essere la nostra Città, possa rappresentare quel riferimento indispensabile per la crescita cosciente e responsabile di una nuova classe politica e dirigente che ponga al centro di ogni questione, la centralità dell’Essere Umano.
Don Luigi Sturzo, il cui senso della vita è oggi avviato alla canonizzazione dalla Santa Sede, ci lascia una grande eredità quando afferma che la politica è fatta per “servire, non per servirsi”.
CORIGLIANO ROSSANO, ALFONSO RAGO: ATTENTA ANALISI DEL TERRITORIO
Prima di determinare la mia persona e le persone che affettivamente e professionalmente mi sono accanto ad assumere una responsabilità politica, ho fatto i conti con la nostra realtà. La realtà di un territorio, quello di Corigliano Rossano, che se da una parte mostra una grande ricchezza dovuta alla Natura e ai sacrifici dell’uomo, dall’altra mostra il volto della miseria politica che, nonostante tutto, l’ha resa schiava e povera al punto tale, da lasciare partire i suoi figli migliori: i giovani.
Movimento NOI – Comunità politica di Corigliano Rossano
In seguito ad una attenta analisi espletata sul territorio della costituenda nuova città di Corigliano Rossano, quale Responsabile della Rete politica CO.RO. del Movimento NOI, pongo all’evidenza di tutti voi, miei concittadini, un vero e proprio rapporto (causa-effetto) che lega la possibilità di crescita del territorio e l’offerta e valorizzazione dei suo servizi, praticamente inesistenti.
CORIGLIANO ROSSANO – CITTADINI VITTIME DEI MODELLI DI POLITICA SUPERATI
L’approccio stereotipato e superato della cattiva politica, ha finito per trasformare l’intero comprensorio in una sorta di area dormitorio, senza Ospedali, senza Tribunale, senza nessun tipo servizio di utilità sociale che possa definire tale. Non fosse per i servizi diocesani rispetto alle povertà, la politica non sarebbe in grado di dare nessuna risposta. Quasi come se la politica ignorasse che l’elemento fondamentale per la buona salute di un territorio è lo sviluppo e che solo attraverso lo sviluppo dei servizi si può creare nuova forza lavoro e nuove economie.
Alfonso Rago – Avvocato – Responsabile Rete Corigliano Rossano Movimento NOI
Nel nostro territorio è tutto fermo da anni. I giovani che abbandonano Corigliano Rossano ne sono la cartina al tornasole.
In questi ultimi venti anni il nostro territorio ha assistito quasi inerme ad un arretramento in termini di qualità della vita tale, da costringere cittadini e comprensorio ad una vita da serie “C” e ad un conseguente deterioramento dell’offerta. La politica regionale ha dato il colpo di grazia facendo gravare su Corigliano Rossano la sua incompetenza e inadeguatezza ai tempi che richiedono forti specializzazioni perché lo sviluppo sostenibile non sia solo un fiume di parole ma un progetto di rivitalizzazione dell’intera costa ionica.
CORIGLIANO ROSSANO – TESSUTO ECONOMICO IN PIENO DETERIORAMENTO
Questa attività politica inadeguata ha generato nei cittadini l’assuefazione alla sensazione di disperazione sociale che si riflette nell’aridità di un tessuto economico in pieno deterioramento. Come ben dice Papa Francesco, siamo “anestetizzati”. Il bene o il male, per noi, sembrano avere lo stesso valore. Ma non è così e possiamo svegliarci solo ed esclusivamente ripartendo da un nuovo modo di pensare la politica ponendola al servizio dello sviluppo sostenibile del territorio.
Una domanda ci sorge spontanea: ma quando finirà la fame della nostra terra? Quando inizieremo ad alzare la testa ed a pretendere i servizi che in altre regioni d’Italia non devono essere neanche chiesti perché scontati? Tutto questo finirà quando il vecchio modo di fare politica clientelare cederà il posto ad una maniera di fare politica lungimirante, competente, adeguata ai tempi e lontana da ogni sorgente di corruzione. Per questo, carissimi concittadini, tocca a NOI. Siamo chiamati a difendere la nostra Comunità, il nostro amato territorio, la Famiglia, il Giovani, gli ultimi. Siamo chiamati ad un impegno forte che ci vuole in prima linea e in prima persona.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Di Fabio Gallo/
La questione inerente la progettazione e costruzione del Nuovo Ospedale della Città di Cosenza rappresenta il fallimento del PD al governo della Regione Calabria e di FI, al governo dell’Amministrazione comunale di Cosenza.
I responsabili politici di quella che dopo mesi e mesi di rimbalzi politici possiamo definire una gravissima lesione dei diritti fondamentali dei cittadini, come lo sono quelli alla cura della salute, hanno un nome che emerge dalla copiosissima rassegna stampa a cura degli autorevoli Organi della Stampa Regionale: Mario Oliverio (PD), Presidente della regione Calabria e Mario Occhiuto (FI), Sindaco di Cosenza.
NUOVO OSPEDALE DI COSENZA: NESSUNA POLITICA CHIARA
Nonostante le molte sollecitazioni del Movimento NOI condivise con gli Organi della Stampa, il Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto (FI), non è riuscito ad aprire con i cittadini una discussione chiara e trasparente sulla vicenda che suscita sempre maggiore malumore e clamore in un territorio flagellato, tra l’altro, da una estrema povertà.
Il Consiglio Comunale di Cosenza, dal canto suo,non ha mai affrontato la questione relativa al Nuovo Ospedale perché si comunicasse ai cittadini una decisione chiara dell’Amministrazione sull’argomento. Piuttosto, giunti a Giugno 2018, dopo mesi e mesi di gioco al rimbalzo delle responsabilità politiche, si scopreche Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio (PD) e Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto (FI), vagano ancora nel nulla di fatto.
I CITTADINI RINUNCIANO ALLA CURA
Cosenza, affermano le statistiche, è anche la Città più povera della Calabria e i Cittadini, sempre più poveri, molto spesso rinunciano a curarsi, mentre i servizi dell’Ospedale Civile di Cosenza, sono arrivati all’esasperazione di medici, paramedici e cittadini. E’ sufficiente leggere i dati dalla Caritas per prendere atto della gravità della situazione che non presenta vie d’uscite e peggiora quotidianamente.
Le questioni relative alla sanità e alla disoccupazione rappresentano in Calabria il sigillo all’incapacità della politica di esercitare la sua azione per il bene comune.
La politica in Calabria mostra di non guardare al bene comune e, insieme, PD e FI, quindi Presidente Oliverio e Sindaco Occhiuto, continuano a presentarsi ai cittadini indossando la maschera barocca del politichese, dietro la quale si nasconde il volto di una classe politica deformata, inefficace, superata, ma brava ad anestetizzare e disorientare la popolazione con comunicati stampa, inaugurazioni e annunci che celano le solite manovrine politiche che guardano alle prossime regionali.
GRAVI CONSEGUENZE DI UNA POLITICA FARNETICANTE
Chi paga le conseguenze di questa politica farneticante sono i Cittadini, coloro i quali credono nella politica e la Città di Cosenza sulla quale in questi due ultimi anni di governo dell’amministrazione Occhiuto, con la scusa della “riqualificazione urbana e del consumo zero del territorio”, si sta trasformando Cosenza in un lastricato di cemento privo di significazione e in dicotomia con i principi dell’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale.
UNA GRAVE LESIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO Credo che sia opportuno ricordare al Presidente Mario Oliverio e al Sindaco mario Occhiuto un tratto del contributo dell’Avv. Natalie Ghirardi quando ricorda che “la salute è considerata un diritto inalienabile dell’individuo, appartenente all’uomo in quanto tale, dal momento che deriva dall’affermazione del più universale diritto alla vita e all’integrità fisica di cui rappresenta una delle declinazioni principali. A partire, infatti, dalle direttive fondamentali stabilite dalla Conferenza Internazionale della Sanità (New York, 1946) e fatte proprie dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute è definita come “uno stato di completo benessere fisico, mentale, sociale e non consiste soltanto nell’assenza di malattie o infermità. Il possesso del migliore stato di sanità che si possa raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ciascun essere umano, qualunque sia la sua razza, la sua religione, le sue opinioni politiche, la sua condizione economica e sociale.
I Governi hanno la responsabilità della sanità dei loro popoli: essi per farvi parte devono prendere le misure sanitarie e sociali appropriate”
In linea con la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità le principali Convenzioni internazionali sanciscono il diritto alla salute come uno dei diritti fondamentali dell’individuo e delle collettività e la sua tutela uno dei doveri degli Stati”.
The Universal Declaration of Human Rights
Il Movimento NOI, dovessero continuare i giochi della politica, atteso l’aggravante costituito dall’essere la Città di Cosenza la più povera della Calabria e dunque la più impossibilitata a fornire l’indipendenza che deriva dal lavoro (Art. 25), oltre che in ambito governativo nazionale, solleverà la questione in un contesto internazionale davanti agli organi deputati a tutelare tali fondamentale diritti.
IL MIULLI: UN OSPEDALE CHE FA ONORE AL SUD ITALIA
Il Movimento NOI, inoltre, suggerisce al Presidente della regione Calabria Mario Oliverio e al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di dare uno sguardo a questo link attraverso il quale potranno vedere cosa significa, nel Sud, un vero Ospedale che rispettano in tutta Europa. Si chiama “Ospedale Miulli”. Si trova in Puglia, non in Svizzera. Questo è il link http://www.miulli.it.
La prima domanda che ci siamo posti in redazione è: ma in quale categoria inseriremo questa simpatica notizia? Potrebbe essere “politica”, ma anche “costume e società”. Alla fine, abbiamo deciso di inserirlo in entrambi le categorie.
Tema: nel corso di un animato e civile dibattito tra Sindaco Mario Occhiuto e Cittadini, tra i quali il Portavoce Nazionale del Movimento NOI, scompare da Facebook il post con l’intera conversazione. Ma qualche traccia rimane…
Svolgimento…
Cosenza è una Città tanto bella quanto povera. Le statistiche la citano come la più povera della Calabria. Eppure, a guardarla, non si direbbe. Negli ultimi decenni l’avere puntato sulla cementificazione abbellita da nomi alla moda e di tendenza, ha dimostrato che l’unico risultato è stato quello di vederla svuotata delle sue migliori energie, che la popolazione si è fortemente ridotta, che la disoccupazione è giunta al limite e che ad essere felici sono davvero pochi. Tra questi, i cementificatori e la ‘ndrangheta, come affermano la continue inchieste delle Procure Antimafia che, saranno pure lente, ma quando arrivano sono una doccia fredda non solo per politica e lobby mafiose, ma anche per i Cittadini che, per dirla alla Massimo Troisi, pensavano fosse amore, invece era un calesse.
Che la politica abbia commesso e reiterato per anni gravi errori, a vostro parere ha bisogno di essere ulteriormente provato? Crediamo di no!
In queste ore il Movimento cattolico NOI che sta sviluppando un’agguerrita comunità politica, si è fatta carico delle esigenze di una moltitudine di cittadini che, tra le tante cose che contestano all’Amministrazione comunale e al Sindaco della Città, vi è l’inutilità di una serie di opere pubbliche che sprecano danaro e non risolvono i problemi, anzi, li creano.
Una battaglia armata per lo più da buone intenzioni e tentativi di dialogo che, a quanto pare, hanno come interlocutore un muro. Nell’attesa del giorno delle matite (le prossime amministrative, ndr.) nel corso delle quali i cittadini giurano di elidere il problema, su Facebook si anima la discussione.
A volte, capita, che scompaiono i post da Facebook
Incredibile a credersi su Facebook, proprio in queste ore, è scomparso un post pubblicato sulla popolatissima pagina di un gruppo sul quale, una bella fetta di Cittadini, con tanto di buone maniere e consapevolezza tecnica, facevano notare al Sindaco della Città Mario Occhiuto, che le sue decisioni prese in barba ai cittadini, non erano bene accolte, e le sue motivazioni molto scadenti e in contraddizione con l’evidentissima realtà.
Guarda caso, a rispondere al Primo Cittadino, tra gli altri, il Portavoce Nazionale del Movimento NOI, l’antropologo Fabio Gallo che ha fatto notare al Sindaco che chi vuole attuare i principi della sostenibilità ambientale e tutelare la salute dei bambini delle scuole e dei cittadini creando isole pedonali per decentrare la circolazione di autovetture, poi, non costruisce un gigantesco garage sotterraneo proprio nel centro della Città per costringere le stesse a ritornarvi, con il conseguente concentrarsi del caos e dell’inquinamento.
Per farla breve, non conosciamo i motivi e neanche ci interessa investigare, ma il post è scomparso dal social network. Proprio Fabio Gallo, immaginandolo, è riuscito a salvarne una parte, che pubblichiamo. Preveggenza? Ai posteri l’ardua sentenza.
Parte del dialogo tra Cittadini e Sindaco scomparsa
Ancora una volta il Movimento NOI è costretto a denunciare un’ulteriore azione che l’amministrazione comunale di Cosenza attua contro la volontà dei cittadini. Un costo di 400 mila euro per un’opera inutile, caratterizzata da una colata di cemento che sta già causando disagi continui. La chiusura di Via Roma, vìola anche tutti gli elementi essenziali di emergenza costringendo mezzi di soccorso a gimcane che allungano i tempi e pregiudicano la vita dei cittadini.
Canale You Tube ufficiale del Movimento NOI Rete Umana
Città Storica di Cosenza - Foto: cortesia ITALIAEXCELSA
Il Movimento NOI/
Civismo significa “sensibilità per le esigenze della comunità in cui il cittadino vive; senso dei propri doveri di cittadino”. E’ per questo che abbiamo il dovere di evidenziare che in sette anni di governo della Città, il Sindaco di Cosenza, non ha avuto la capacità di rivolgere il suo interesse politico e progettuale alla Città Storica vero grande capolavoro d’interesse storico-artistico del Territorio, in grado di produrre interessi per le economie del Turismo dell’Arte e della Cultura in generale.
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta abbandonata al degrado
Un’incapacità cronica che attraversa diverse amministrazioni negli anni passati, ma, che si è manifestata in tutta la sua forza con l’amministrazione di Mario Occhiuto, la cui protervia nel non voler provvedere a colmare vuoti amministrativi strategici più volte segnalati, sono il segno di quella cecità politica che impedisce di guardare nella direzione del risanamento di numerose incompiute, alcune delle quali potrebbero procurare posti di lavoro, fondamentali, per la Città più povera della Calabria. Ma nella Città più povera della Calabria, evidentemente, a parere dell’attuale Amministrazione, il lavoro non serve.
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta
La Città Storica – è assodato – è il grande tesoro del Territorio. Recentemente lo ha dimostrato il nostro progetto COSENZA CRISTIANA, grazie al quale abbiamo attratto l’interesse del Ministro Dario Franceschini, determinando il finanziamento di 90 milioni di Euro. E invece, il centro storico di Cosenza, risulta ancora tra i più decadenti d’Italia ed è teatro, suo malgrado, delle più grandi opere rimaste monche come cattedrali nel deserto.
Il Ponte di legno di Via Oberdan nella Città Storica di Cosenza bruciato e abbandonato da anni al degrado
Le grandi opere incompiute che gravano sulle spalle di questa Amministrazione e che costituiscono un grande museo di incompiute nel mezzogiorno d’Europa, non ha scusanti, poiché il Sindaco Occhiuto, successore di se stesso, non governa da pochi mesi ma da ben 7 anni.
Il Muro crollato nel Rione Massa nella Città Storica di Cosenza
Ricordiamo solo alcune di queste incompiute: il Centro Sportivo polivalente abbandonato ai vandali; il Parcheggio di Portapiana abbandonato all’incuria; le scale mobili su Corso Telesio che faciliterebbero la vita agli anziani del posto e il cammino ai turisti, nuove e mai rese funzionanti; la passerella di Via Oberdan, carbonizzata e lasciata così in bella vista da anni; le mura crollate che pongono a rischio civili abitazioni prive di interventi a Rione Massa; la Piazza a Santa Lucia mai completata; Palazzo Caselli-Vaccaro che avrebbe dovuto ospitare il centro Studi filosofico di cui non si ha traccia; il Centro Smart City, perla delle politiche innovative dell’Amministrazione e di cui ad oggi non è pervenuto nulla; il progetto di efficientamento energetico di Palazzo dei Bruzi che avrebbe dovuto eliminare tutti i condizionatori esterni che, invece, sono ancora tutti presenti; il progetto relativo alla mappatura con tecnologia “Beacon” su Corso Mazzini. L’elenco purtroppo, potrebbe continuare e per carità lo stoppiamo qui.
Benvenuti nel Museo delle incompiute a Cosenza innanzi al quale, visto che di professione ormai fa il politico e si proietta verso altri lidi, lontani dalla Città, speriamo che ne abbia vergogna insieme alla sua Amministrazione che, a quanto pare, tace.
Il Muro crollato nel Rione Massa, nel cuore della Città Storica di CosenzaIl Parcheggio di Portapiana nella Città Storica di Cosenza abbandonato al degradoIl Parcheggio di Portapiana nella Città Storica di Cosenza abbandonato al degradoIl Ponte di legno di Via Oberdan nella Città Storica di Cosenza bruciato e abbandonato da anni al degradoCittà Storica di Cosenza – La Scala Mobile di Via Padolisi ultimata, mai messa in funzione e abbandonata al degradoCosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta abbandonata al degrado
Movimento NOI: Se le cose non vanno, basta dirlo sorridendo. Tutti ricordiamo il Ponte di Via Oberdan che risolveva e non di poco i problemi agli abitanti del Centro Storico di Cosenza, zona Cinema Teatro Morelli.
Oggi gli abitanti del territorio non dispongono più del ponte che dato alle fiamme da vandali, non fu mai riparato dall’Amministrazione Occhiuto che per anni e anni lo tenne in questa condizione, in bella vista.
Ex ponte di Via Oberdan – Centro Storico – Cosenza
Dall’altra parte del fiume sovrastato dal Ponte di Via Oberdan una moltitudine di sevizi: dal mercato di Piazza Amendola, alle tante attività commerciali che un tempo si raggiungevano agilmente, tenendo presente che molti cittadini di età avanzata ne beneficiavano, riducendo di molto i livelli di stress da sopportare dovendo intraprendere un vero e proprio tour che il Ponte riduceva a poche decine di metri.
Ex ponte di Via Oberdan – Centro Storico – Cosenza
Ci si attendeva dall’Amministrazione Occhiuto un intervento risolutivo e la ricostruzione del Ponte di legno che ben si collocava, tra l’latro, nel contesto fluviale e nella sua vegetazione. E invece, evidentemente concentrata sulla cementificazione massiva della Città, l’Amministrazione ha deciso di toglierlo del tutto per evitare, appare chiaro, che il Movimento civico NOI continuasse ad occuparsene a tutela dei diritti dei Cittadini.
Ex ponte di Via Oberdan – Centro Storico – Cosenza
Nel video sorridiamo e ironizziamo con il caro amico Vincenzo Capocasale che tra le deleghe del Movimento NOI ha quella dei rapporti con la Famiglia. E proprio di famiglie si tratta quando il civismo chiede all’Amministrazione di ripristinare un ponte indispensabile (per questo è stato progettato e posto proprio li), che facilita e rende meno pesante la vita di tante famiglie oggi private di un servizio, che il Movimento NOI si propone di ripristinare.
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