Una Preghiera per la Città Storica di Cosenza: l’Ave Maria di Schubert interpretata dal Tenore Federico Veltri a cura del Movimento cattolico NOI
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Una Preghiera per la Città Storica di Cosenza: l’Ave Maria di Schubert interpretata dal Tenore Federico Veltri a cura del Movimento cattolico NOI
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a cura della Redazione/
Non passa giorno in cui i cittadini calabresi non siamo costretti a vergognarsi della situazione politica che vivono e che subiscono con gravi conseguenze su tutti i fronti. Tra essi la grande piaga è la Sanità pubblica che ha toccato livelli bassi miseri come mai sino ad oggi. E se si vuole considerare una bufala la storia del cartone per medicare una frattura scomposta a Reggio Calabria, non lo è stata a Cosenza della quale si dispone per fatto simile abbondante testimonianza e servizio fotografico. Ciò, evidentemente, perché ultimate le scorte di gesso. Quello che potrebbe apparire come l’ennesima provocazione della mala sanità in Calabria, è solo una nuova pagina delle tante indegne, che si aggiunge al libro costellato da episodi drammatici che costellano il mondo della Sanità calabrese sulla quale sembra accanirsi la politica che ne rivendica il diritto alla gestione ma poi, come nel caso della costruzione del nuovo Ospedale di Cosenza, dimostra di non essere in grado di amministrare. Almeno per quanto riguarda quella pubblica.
Nel novembre del 2017 la popolazione di Cosenza aveva vissuto un sussulto di orgoglio quando il Presidente della Regione Calabria annunciava un finanziamento per la costruzione del nuovo Ospedale, da parte del Ministero della Sanità. La notizia fu considerata un “evento” attese le condizioni del fatiscente ospedale cosentino dell’Annunziata. L’unico obbligo dell’Amministrazione locale, quello di deliberare il sito sul quale costruirlo.
Si prende atto con sgomento che gli Amministratori di Cosenza non sono in grado di deliberare il luogo, mettendo a rischio la stessa realizzazione del Nuovo Ospedale. Giorno dopo giorno, mese dopo mese, è trascorso quasi un anno di assurdi messaggi tra Sindaco di Cosenza e Presidente della Regione Calabria. Attività, quella del Sindaco di Cosenza e degli Amministratori tutti, che manifesta, con i fatti, il totale disinteresse rispetto alle esigenze primarie dei Cittadini, i quali vedono presente e futuro della salute pubblica ostaggio dell’incapacità di decidere su quale “pezzo di terra” costruire l’indispensabile nuovo Ospedale.
É così, che l’Amministrazione Occhiuto trasforma la decisione più semplice in quella più esasperante e difficile. A Cosenza è inspiegabile come i pubblici amministratori votati ed eletti per fare il bene della città e di una comunità, possono in qualche modo intralciare il raggiungimento del grande obiettivo costituito dalla salute pubblica. A ciò si aggiunge un’opposizione che fatta eccezione rarissime buone intenzioni, si manifesta politicamente con la potenza di un colpo di cipria. Eppure, il decisionismo sembra far parte di questa amministrazione, quando c’è da decidere o c’è da deliberare su una festa o un evento goliardico o manifestazioni con bande musicali.
Le scelte politiche di questa seconda amministrazione Occhiuto, stanno maturando un vero dramma con il rischio di perdere il finanziamento di 300 milioni di euro o, da non escludere, di vederlo scippato alla città capoluogo a causa di ciò che i cittadini definiscono inerzia, menefreghismo, pressappochismo, ma che, evidentemente, è solo immaturità e incapacità politica di affrontare e risolvere i veri drammi della società civile. Il Movimento NOI chiede ancora e con forza le dimissioni di tutti i Consiglieri Comunali.
la redazione/
Le attività del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto hanno spaccato il suo stesso elettorato, già più che dimezzato a causa delle grandi e inattese variazioni al suo programma.
Tra quelle macroscopiche ricordiamo la sua sponsorizzazione alla realizzazione della Metro che andrà a deturpare la Città, considerata dagli esperti inutile, dispendiosa e superata. Ciò, dopo avere firmato pubblicamente in campagna elettorale per il “NO METRO”. Ma anche l’avere abbandonato la Città Storica (un capolavoro, ndr.) per l’intero suo mandato. Questione aggravata dalla profonda ferita procurata ai suoi operatori economici e alle Istituzioni del territorio, tra cui l’Arcidiocesi Metropolitana di Cosenza – Bisignano e alle molte attività di volontariato, con la sua totale chiusura causata dall’imposizione della ZTL, su quella che appare innanzi agli occhi di chiunque, una Città morta alla quale tenta, con lo spostamento di mercatini da una parte all’altra, di praticare la respirazione bocca a bocca.
COMUNE DI COSENZA – MAGGIORANZA SILENTE E OPPOSIZIONE INEFFICACE
Ma oggi accade qualcosa che invita a riflettere non solo l’elettorato che aveva rieletto il Sindaco Mario Occhiuto, ma le forze politiche di opposizione (PD e altri) le cui metodologie, a fronte delle gravi ingiustizie e lesioni di ogni forma di diritto dei Cittadini, si sta estrinsecando, a dire anche di militanti ed ex (attesa la poca efficacia dei partiti, ndr.), in maniera non efficace e non più condivisibile e che si affida, per lo più, alle pagine di Facebook.
L’opposizione nel Comune di Cosenza non assume decisioni importanti a tutela dei Cittadini ma sembra determinata a dare grossi colpi di cipria.
UMILE TRAUSI: VOCE DISTINTA DAL CENTRO STORICO A TUTELA DI TUTTI
A tal proposito, proprio a fronte dei gravi danni che già stanno subendo le attività economiche (e non solo, ndr.), a dare ai Consiglieri di opposizione una mazzata, è Umile Trausi, storico membro del PD e Presidente di Circoscrizione nella Città Storica che oggi guarda al civismo, preso atto di quanto sta accadendo in ambito nazionale e regionale, che esprime il pensiero di molti dichiarando:
“Intervengo pubblicamente per esternare il mio disappunto in merito alla determinazione del Consiglio comunale sulla ZTL del Centro Storico.
Mi dispiace, ma assolutamente non ho, personalmente, da ringraziare nessuno. Ciò che i consiglieri di opposizione hanno inteso fare è semplicemente un atto istituzionale dovuto.
Questo porta merito alla loro individuale coscienza. Il mio disappunto è rivolto alle forze politiche di opposizione, che non hanno ostacolato attraverso le opportune forme democratiche di protesta mirata e solidale le determinazioni scellerate dell’amministrazione, che oggi ratifica nel civico consesso.
La protervia di chi amministra la Città ha prevalso sul bene comune.
Si possono avere visioni diverse, ma omologarsi all’antidemocrazia è la mortificazione di un civico consesso dove non si governa, ma si regna. Questo è il nuovo Medioevo che si è strutturato nella nostra città. Re, vassalli, valvassori e valvassini sono le nuove realtà istituzionali.”
Il post di Umile Trausi rispecchia la realtà. La classe politica della Città di Cosenza, appare ovvio, subirà molti mutamenti. Essi emergono dalla totale perdita di buon senso che l’attuale Comunità Politica del Movimento cattolico NOI attribuisce più che altro alla visione estetica e di maniera della politica che ha sostituito alle azioni concrete.
In data 20 Aprile 2018 nella Sala Convegni dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cosenza il Movimento NOI e l’A.M.M.I. – Associazione Mogli Medici Italiani Sezione Cosenza, in collaborazione con il “Gruppo Internazionale Italo-Belga per l’Endometriosi e la Chirurgia Laparoscopica avanzata”, hanno promosso il convegno sull’Endometriosi, malattia altamente invalidante che colpisce milioni di Donne in Italia.
In questa sede il Consigliere regionale on. Giuseppe Giudiceandrea, una volta portato a conoscenza dalla Moderatrice del Convegno Dott.ssa Matilde Ferraro (Movimento NOI) del fatto che l’iter della sua proposta di Legge si era fermato, assumeva l’impegno di condurre a buon fine la proposta di Legge Regionale depositata presso la Segreteria del Consiglio regionale in data 23 Marzo 2015.
Le su citate Organizzazioni si complimentano e ringraziano l’on. Giuseppe Giudiceandrea per avere mantenuto l’impegno preso nel corso del convegno. Infatti, oggi 31 Luglio 2018 nel corso della seduta del Consiglio regionale della Calabria n° 57, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge n° 15/10 per il riconoscimento della rilevanza sociale dell’Endometriosi.
L’iniziativa è del Consigliere regionale della Calabria Giuseppe Giudiceandrea recante: “disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale dell’Endometriosi ed istituzione del Registro Regionale”.
La Dott.ssa Eleonora Cafiero coordinatrice del Movimento NOI e organizzatrice del Convegno insieme all’Arch. Daniela Francini Presidente A.M.M.I. Cosenza, ringrazia l’on. Giuseppe Giudiceandrea a nome di tutte le Organizzazioni coinvolte nel convegno patrocinato dal Ministero della Salute tenutosi in occasione della 3° Giornata Mondiale della Donna e afferma: “l’approvazione di questa Legge dedicata alla tutela delle Donne affette da Endometriosi da parte del Consiglio regionale della Calabria va salutata con grande entusiasmo perché ci troviamo innanzi ad una importante conquista civile. E’ certamente il segnale di un’attenzione non superficiale per una malattia che ha necessità di un’azione sempre più incisiva in termini di diagnosi precoce, cura e ricerca. Sono particolarmente felice e questo importante risultato ottenuto grazie alle continue sollecitazioni del Movimento NOI dal giorno del convegno e all’impegno mantenuto dall’Avv. Giudiceandrea, è il modo migliore per ringraziare anche l’APE Onlus per la partecipazione e l’intervento della Dott.ssa Daniela Mauro referente di Catanzaro e l’Associazione IGEA Progetto Donna di Paola, promotrice della proposta di legge nel 2015, per l’intervento del Presidente Francesca Sorace e del Vicepresidente Maria Francesca Veneruso. Ringrazio, inoltre, tutti i referenti del Movimento NOI che hanno supportato l’organizzazione del Convegno che sarà istituzionalizzato perché si possa festeggiare questa importante conquista per il mondo delle Donne”. Un sentito “grazie” arriva anche dal Portavoce Nazionale del Movimento cattolico NOI Fabio Gallo che fa notare come ci si possa ritrovare con sana energia nelle esigenze primarie dei Cittadini come lo è la Salute e la tutela dei Diritti Umani.
Leggi il Redazionale sul Convegno Endometriosi del 20 aprile 2018
Rivedi la diretta Facebook del Convegno del 20 aprile 2018
VIDEO INTERVISTE
DOTT.SSA ANASTASIA USSIA
ARCHITETTO DANIELA FRANCINI
DOTT.SSA MATILDE FERRARO
AVVOCATI NUNZIA DE ROSE E CARLA SCARPINO ARCURI
DOTT.SSA MARIA FRANCESCA VENERUSO
ZTL=Deserto – Cosenza Centro Storico, 240″ di Solitudine dedicati al Sindaco. Ecco cosa accade nel momento in cui dovrebbe essere il pieno di turisti, quando la politica non c’è e non è in grado di amministrare il Bene pubblico e sostenere l’economia della Città. Qui, dalla veranda dello storico Caffè Renzelli un Pasoliniano piano sequenza (ripresa senza stacchi) che mostra il romantico ed oggi drammatico volto della nostra Città Storica. Sentivamo solo il battito del nostro cuore e il rumore delle foglie spostate dal vento.
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È trascorso un altro mese in maniera vergognosamente inutile da quando il consiglio comunale ha delegato ad ogni scelta sulla localizzazione del nuovo ospedale di Cosenza il Sindaco Mario Occhiuto che, ancora una volta, è latitante rispetto a decisioni strategiche che riguardano la città e l’intera provincia di Cosenza. Lo dichiara la comunità politica del Movimento cattolico NOI.
MARIO OCCHIUTO NON GIOCHI SULLA SALUTE DEI CITTADINI
È dal mese di ottobre 2017 che esiste un finanziamento di 300 Milioni di Euro. Esiste un protocollo tra Regione Calabria e Comune di Cosenza. Si aspetta da mesi che il Consiglio Comunale di Cosenza deliberi sul sito dove far nascere il nuovo Ospedale. Un mese fa, dopo irragionevoli rinvii, si è riunito il consiglio comunale di Cosenza ed ha deliberato ancora una volta un rinvio.
LA MAGGIORANZA DELLA GIUNTA OCCHIUTO CONTINUA A NON DECIDERE
Ancora una volta una non decisione, delegando qualsiasi scelta e contrattazione con la Regione Calabria, al primo cittadino di questa città. Ad oggi però nulla è stato fatto, nessuna decisione presa, i cosentini devono aspettare perché il Sindaco non ha tempo. Il tempo però si trova per organizzare feste e ospitare eventi costosissimi per l’intera collettività.
A COSENZA IL MOVIMENTO NOI: DIMETTETEVI TUTTI
Tutto questo è vergognoso. Ormai è chiaro a tutti che il primo cittadino e la sua maggioranza, giocano sulla pelle dei cosentini. Si dimettano tutti!
“Apprendiamo che i parlamentari 5 stelle, insieme a Coldiretti, vorrebbero bloccare i lavori della nuova 106. L’idea appare a dir poco assurda” Lo dichiara l’Avv. Alfonso Rago, delegato del Movimento NOI Corigliano Rossano.
“Dopo aver atteso tanti anni, troppi anni, fermare i lavori per rivedere il progetto, con i tempi cui tutti conosciamo essere soggette le realizzazioni di queste opere in Italia, significherebbe bloccare del tutto i lavori, significherebbe non avere a cuore la vita di tanti nostri concittadini, vorrebbe significare condannare a morte altri automobilisti, che giornalmente perdono la propria vita su questa strada definita la strada della morte”. Viene da riflettere, in ogni caso, sulla solerzia dei Deputati locali del M5S nel volere bloccare i lavori di realizzazione della 106, rispetto ai loro colleghi di Cosenza e Rende che avrebbero da tempo, invece, dovuto bloccare i lavori della Tranvia. Quella, si, considerata da esperti di livello, inutile, antieconomica e superata.
Il Movimento cattolico NOI, appellandosi al buon senso, sceglie la via diretta e lancia un appello ai 4 parlamentari 5 stelle delegati dal territorio Corigliano Rossano. Piuttosto che bloccare la realizzazione del terzo mega lotto che va da Roseto a Sibari, perché non vi impegnate affinché si realizzi il 4 mega lotto per proseguire con la costruzione della nuova 106, da Sibari a Crotone? “Perché – afferma i Delegato del Movimento NOI – tutti assieme non vi impegnate perché si potenzi la linea ferroviaria che va da Taranto a Crotone? E aggiunge ancora l’Avv. Alfonso Rago: perché non vi impegnate in favore della nuova Città nata dopo il referendum di ottobre sulla fusione delle due singole città di Corigliano e Rossano? In tal modo vi battereste per una giusta causa e per quello che voi stessi avete definito il governo del cambiamento. Diversamente le vostre battaglie sembrano essere in dicotomia con i vostri stesso valori. Come si può, infatti, pensare di bloccare la nuova 106 dopo aver speso fior di milioni per il suo progetto, dopo aver speso tante vite umane che giornalmente e per lavoro percorrono questa strada? Fino ad oggi sono morte oltre 600 cittadini: tante vite spezzate, tante famiglie distrutte, per sentirsi oggi dire che si vuole fermare tutto per rivedere il progetto. Ciò significa voltare le spalle al territorio di propria appartenenza e non tenere in giusta considerazione i vostri stessi elettori che con questa speranze via hanno eletti parlamentari di questo territorio, perché a Roma e nelle sedi opportune, questo progetto potesse crescere più velocemente. Certamente, non per per bloccarlo del tutto. Il nostro Movimento cattolico avverte l’esigenza di tutelare la comunità incitando tutti ad ultimare i lavori nel più breve tempo possibile perché mai più si pensi alla 106 come “strada della morte”. Vorremmo, piuttosto, che divenisse la via delle rinascita di un grande territorio, culturalmente, socialmente ed economicamente.
Per la costruzione della nuova strada – continua il delegato della Rete Corigliano Rossano del Movimento NOI – ci saranno delle nuove assunzioni, oltre ad altre entrate attraverso il suo ovvio indotto economico. Come si può essere tanto miopi? Fermare i lavori renderà l’attuale governo del cambiamento simile al primo, capaci di attività in dicotomia con lo sviluppo del territorio e di una visione politica limitata al proprio orticello e dimentica del bene comune. Fermare i lavori significa attuare un grosso colpo di mano a questo territorio. Non sarebbe neppure il primo: già in precedenza il governo Berlusconi attraverso il ministro della Lega Nord ha sottratto i fondi destinati alla costruzione della nuova 106, trasferendo i fondi stanziati alle quote latte. Dunque, per noi sarebbe la scena di un film già visto nel 2009 quando una parte dei fondi Fas destinati alle aree sottoutilizzate, sono finiti nel Piano anticrisi del Governo. Un’altra parte dei fondi, sono stati impiegati per pagare le multe erogate dall’Unione europea agli allevatori che non hanno rispettato le regole sulle quote latte. Il Movimento NOI difende il cambio di rotta e lo sviluppo della nascente Città di Corigliano Rossano e per questo motivo afferma che la nuova 106 non si tocca. Il Movimento NOI sarà vigile ed attento e dalla parte della popolazione, del suo mondo produttivo che resiste con coraggio, e di tutti quanti ogni giorno si vedono ancora oggi a percorrere la strada della morte.
di Fabio Gallo – Portavoce nazionale/
La crisi indotta alle attività lavorative e di assistenza agli ultimi dall’applicazione della ZTL alla Città Storica di Cosenza flagellata da sette anni di abbandono delle due amministrazioni Occhiuto, l’avere dovuto sposare la realizzazione della Metro contestata invece e con forza in campagna elettorale, l’impossibilità di esercitare i poteri conferiti dai cittadini sulla questione legata al nuovo Ospedale di Cosenza oggetto di troppi giochi tra partiti, mentre la gente soffre, induce il Movimento NOI a chiedere a tutti i cattolici del Consiglio comunale di Cosenza, le dimissioni di massa.
FABIO GALLO: DIMISSIONI DEI CONSIGLIERI CATTOLICI SAREBBE ETICA DELLA POLITICA
Ciò, per salvare l’etica cui la politica non può rinunciare. L’applicazione della ZTL alla Città Storica di Cosenza è stata attuata senza preavviso né ai cittadini, né ai commercianti, né alle Istituzioni. Tra esse, l’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano i cui Uffici sono raggiunti durante l’anno da una utenza di 400 mila cittadini della Provincia di Cosenza. La scorrettezza istituzionale e la totale assenza di quella diplomazia di cui la politica dovrebbe essere ambasciatrice, sono venute a mancare a danno di una intera comunità già piagata dalla totale assenza della politica locale e regionale cui resiste il tessuto lavorativo ed economico del territorio che, coraggiosamente, subisce il disinteresse politico.
PROVVEDIMENTI CHE NON HANNO NULLA DI POSITIVO PER IL TERRITORIO
L’apposizione della ZTL giunge come un colpo mortale anche alla grande opera che il mondo del volontariato svolge a sostegno dei mille problemi che la politica non riesce a risolvere. Due giorni addietro una suora ammalata di cancro ha dovuto percorrere in salita l’intero Corso Telesio, giungendo in serie difficoltà a destinazione. La scusa della tutela della salute dei Cittadini da parte di un’amministrazione che i Cittadini li ha completamente dimenticati e l’utilizzo in tal caso davvero fuori luogo del termine “tutela dell’Ambiente”, risuonano come una presa in giro di Cittadini e Istituzioni. E’ sufficiente guardare come l’Amministrazione di Cosenza ha lasciato si riducesse la Villa Comunale, vero polmone verde della Città.
IL MOVIMENTO NOI AI CATTOLICI: RIFONDARE LA MISSIONE DELLA POLITICA
Il Movimento cattolico NOI chiede il supporto di tutti i Consiglieri cattolici che invita alle dimissioni immediate perché la politica, quella con la “P” maiuscola possa prevalere, a difesa di un’intera Comunità che per le gravissime mancanze di questo attuale modo di concepire la politica, vive nel degrado, nell’abbandono e nella solitudine. Per il suo grande patrimonio di storia e cultura, Cosenza non merita di soffrire ancora insieme ai suoi cittadini i duri colpi di una politica regionale inesistente, il cui flagello sta percuotendo fortemente il mondo del lavoro, della produttività, delle politiche giovanili, della famiglia, della cultura, al punto tale da farne la più povera della Calabria. Tocca ai cattolici rifondare il “bene” nella politica, quella con la “P” maiuscola di cui ci parla Papa Francesco. Tocca ai cattolici rigenerare il nostro meraviglioso territorio grazie a politiche non soggette a ricatti e autenticamente sostenibili, in grado di vivificare il territorio e metterlo a frutto.
NOI Magazine – Redazione/
L’effetto del provvedimento ZTL che porta la firma del Sindaco Mario Occhiuto e della sua Amministrazione, non tarda ad arrivare nella Città Storica – quella di Cosenza – la bella Città che le statistiche danno come la più povera della Calabria.
MARIO OCCHIUTO E LA SUA AMMINISTRAZIONE SOTTO ACCUSA
L’imposizione della ZTL che chiude completamente la Città Storica (parte più debole di Cosenza ndr.), ha fatto si che collassasse il sistema economico del territorio, costituito da una ventina di coraggiose attività. Aziende tra le quali molte storiche che, in totale assenza di politiche attive dell’Amministrazione, non solo hanno resistito all’abbandono della politica, ma lo hanno fatto con intelligenza investendo fermamente, in dicotomia con l’incapacità della politica, sulla bellezza della Città Storica e del suo grande capitale culturale.
Un capolavoro, in gran parte afferente la Bellezza del Sacro che affonda le sue radici nella memoria giudaico-cristiana e greco-romana le cui tracce sono molto visibili e, appunto, per niente valorizzate. A riflettere su Facebook la grave situazione creatasi è Umile Trausi, il titolare della storica azienda dedita al commercio di oggetti sacri.
UMILE TRAUSI: RESISTIAMO E NON SCENDIAMO A COMPROMESSI
Continua l’isolamento del centro storico “più europeo dell’Europa” – posta su Facebook Umile Trausi – facendo ironico riferimento alla cantilena dell’Amministrazione comunale che ritiene di essere all’avanguardia. Cosenza, laboratorio sperimentale della “sostenibilità intellettuale e speculativa (in senso lato)” di un’Amministrazione e di un Consiglio comunale silente e connivente, incapaci di interpretare i bisogni dei propri cittadini e soprattutto dei contribuenti.
Ai miei concittadini – afferma Umile Trausi – ed in particolare a tutti i colleghi che hanno creato impresa nel centro storico, desidero lanciare un appello: resistiamo e soprattutto non scendiamo a compromessi.
Tuteliamo i precipui e personali interessi coralmente. Non lasciamoci ingannare da quanti in cambio di vantaggi personali ci vincolano a esercitare le libertà di parola e soprattutto di recriminare il diritto alla proprietà ed al lavoro”.
COSENZA E’ COME CALDAIA AD ALTRA PRESSIONE
La situazione politica di Cosenza è una caldaia ad alta pressione destinata, prima o poi, ad esplodere. Intanto, il Movimento NOI ha chiesto le dimissioni di tutti i Consiglieri e Assessori che si dichiarano cattolici. Il provvedimento ZTL nella Città Storica, infatti, colpisce gravemente tutti i circuiti di volontariato spontaneo a sostegno delle povertà. Oltre a colpire tutti i fedeli che non potranno raggiungere le numerose chiesa della Città storica a partire dalla Chiesa Cattedrale già svuotata dei suoi fedeli provenienti dalla Città nuova.