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I Popolari del Movimento NOI tornano sui Bocs Art segno di degrado e malapolitica

Fabio Gallo Portavoce Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce Movimento NOI

a cura della Redazione/

I Popolari del Movimento NOI, il cui programma alle scorse Amministrative del comune di Cosenza prevedeva il ripristino di tutte le opere pubbliche realizzate e abbandonate nella città di Cosenza, tornano a parlare dei Bocs Art che rappresentano il segno di una classe politica disinteressata a creare opportunità e a consegnare i beni pubblici ai cittadini. I Popolari invitano giornalisti e cittadini a recarsi ai Bocs Art finanziati con fondi pubblici (cfr. https://noimagazine.it/2023/04/cosenza-bocs-art-il-civismo-dichiara-guerra-allabbandono-dei-beni-pubblici/) al fine di verificare lo stato di abbandono e degrado di questa opera pubblica, realizzata dall’amministrazione Occhiuto e da sedici mesi, cioè per tutto il tempo dell’amministrazione Caruso, privata di manutenzione al punto tale da essere oggi in gran parte inutilizzabili. 

Bocs Art Cosenza

Al Senatore Mario Occhiuto che da Primo Cittadino ha voluto la realizzazione di quest’opera e al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, i Popolari del Movimento NOI chiedono il massimo impegno per un immediato ripristino di questo importante bene pubblico perché venga restituito ai creativi, agli artisti, alle associazioni e fondazioni in grado di generare lavoro e interesse per il territorio. Nel video free press il Portavoce mostra quanto solo le immagini possono dire.

Cosenza, Bocs Art: il civismo dichiara guerra all’abbandono dei Beni Pubblici.

BoCSART - strutture in legno lamellare completamente abbandonate

a cura della Redazione

Fabio Gallo Portavoce Movimento NOI

I giovani laureati che vanno via dalla Calabria verso il Nord, sono un numero non più trascurabile. La mancanza di opportunità che la classe politica regionale fomenta facendo perdere fondi e occasioni, rappresenta un fattore moltiplicatore della diaspora delle intelligenze e competenze che scelgono città del nord più organizzate ed in grado di investire su coloro i quali sono ingrado di produrre nuove economie per il futuro.

Cosenza Bocs Art

In tal senso, il Movimento civico NOI, con i suoi delegati, ha dichiarato guerra all’abbandono del Patrimonio pubblico che risulta devastato da incuria, incompetenza ed incapacità di farlo diventare un magnete per giovani preparati, onesti e competenti, oltre che per tutte quelle associazioni e fondazioni che rappresentano oggi la resistenza al grande oblio che ha assunto i termini di un vero e proprio oscurantismo culturale, economico e lavorativo.

Cosenza Bocs Art

Il successo del servizio realizzato sull’abbandono del Planetario di Cosenza, è oggi seguito da dieci puntate realizzate presso i Bocs Art sul Lungo Crati di Cosenza. Anche questo importante Bene Pubblico, realizzato con cospicui fondi P.I.S.U. Progetti Integrati Sviluppo Urbano del POR Calabria FESR 2007/2013, risulta oggi, quasi del tutto inagibile, perché completamente trascurato e abbandonato in un lungo arco di tempo che va dall’amministrazione precedente a quella oggi guidata da Franz Caruso

Cosenza Bocs Art

Il Movimento NOI, chiederà ai competenti uffici di Bruxelles un’ispezione. In tal senso tutti possono capire anche solo dalle immagini che non ci si può lamentare in Calabria quando i fondi Europei vengono dirottati al Nord.

Cosenza Bocs Art

Incentivi e straordinari, stretta su medici gettonisti

ANSA 28 marzo 2023/

Incentivi a medici e infermieri dei Pronto soccorso già a partire da giugno, stretta sul ricorso ai camici bianchi ‘gettonisti’ e aumento delle tariffe da 60 a 100 euro per le prestazioni mediche aggiuntive, ovvero gli straordinari dei medici finalizzati a snellire le attese.

Contro le carenze di personale nella Sanità pubblica arrivano delle misure ad hoc, sulla base del decreto bollette approvato oggi in Consiglio dei ministri. “Con questo primo decreto si vanno a limare alcune criticità presenti all’interno del nostro Sistema sanitario nazionale, penso al superamento del vincolo di esclusività per gli infermieri”, ha spiegato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

In particolare, gli infermieri “potranno esercitare la professione anche oltre l’orario lavorativo dando la possibilità di perequare quella differenza che c’è tra i fabbisogni e la disponibilità dei professionisti”.

L’obiettivo è anche quello di limitare il ricorso ai medici a chiamata: potranno essere impiegati dalle aziende sanitarie solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio o di assumere gli idonei.

Inoltre, i medici e infermieri a gettone potranno essere assunti esclusivamente nei reparti di emergenza-urgenza ospedalieri, per un periodo non superiore a dodici mesi, e dovranno essere in possesso dei requisiti di professionalità previsti. Verrà stabilito un tetto massimo per la loro retribuzione. Si punta parallelamente a bloccare le fuoriuscite di professionisti dal Ssn, anche prevedendo incentivi per le categorie più esposte come i medici dei Pronto soccorso: sono previsti fondi pari a 200 milioni di euro, la cui disponibilità è stata anticipata da gennaio 2024 a giugno 2023.

Al contempo, però, si stabilisce che il personale sanitario che interrompe volontariamente il rapporto di lavoro dipendente con una struttura sanitaria pubblica per prestare la propria attività presso un operatore economico privato che fornisce servizi in regime di esternalizzazione, non può chiedere successivamente la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Ssn. E contro le carenze scendono in campo pure gli specializzandi. Fino al 31 dicembre 2025, in via sperimentale, i medici in formazione specialistica possono infatti assumere, su base volontaria e al di fuori dall’orario dedicato alla formazione, incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri, per un massimo di 8 ore settimanali.

Per tali attività è corrisposto un compenso orario, che integra la remunerazione prevista per la formazione specialistica, pari a 40 euro lordi. Sempre al fine di fronteggiare la grave carenza di personale, fino al 31 dicembre 2025 è poi consentito l’esercizio temporaneo delle professioni sanitarie in base ad una qualifica professionale conseguita all’estero. Sul fronte della spinosa questione del payback, è stato invece istituito un contributo statale, che dovrebbe ammontare a 1,1 mld per il 2023, per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici. Una stretta si prevede anche per il contrasto alla violenza contro i camici bianchi. Ogni atto di violenza contro i professionisti sanitari viene infatti qualificato da oggi come ‘lesione grave’ ed è punibile con la reclusione da 4 a 10 anni, come già stabilito dalla legge 113/2020 sulla sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie.

Intanto, è ripresa all’Aran (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni) la trattativa per il rinnovo del Contratto di lavoro 2019-2021 della dirigenza area medica e sanitaria. Il confronto “sta procedendo ma le distanze restano ancora profonde e non è stata ancora trovata una sintesi, soprattutto rispetto ai nodi riguardanti le relazioni sindacali ed i percorsi di carriera”, afferma Andrea Filippi, segretario nazionale della Cgil Funzione pubblica. Il prossimo incontro è in programma per il 3 aprile.

Rende, si parla di PNRR. Eleonora Cafiero (NOI): Occasione per riformare la PA inglobando competenze

Eleonora Cafiero - co fondatrice del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI
Eleonora Cafiero - co fondatrice del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI

Redazione NOIMagazine.it/

Eleonora Cafiero - co fondatrice del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI
Eleonora Cafiero – Co-fondatrice del Movimento civico NOI e già candidata Sindaco di Rende

Prende vita a Rende il 29 marzo 2023 alle ore 17.30 presso il Museo del Presente la conferenza-dibattito sul tema “PNRR: tanti soldi poche idee” il cui sottotitolo appare già premessa del contenuto delle relazioni e di quello che appare essere il destino dell’amministrazione rendese: “un’occasione sprecata per Rende e l’area urbana?”

Seconda di un ciclo di dibattiti incentrati sulla cosa pubblica, è a cura delle Associazioni “Attiva Rende”, “Federazione Riformista”, “Italia del Meridione” (che da poche ore si è trasformata in partito, ndr.), e dei popolari del Movimento NOI. Il primo appuntamento dedicato al PSC è stato seguito in massa dai cittadini della Città universitaria. Previsti gli interventi del Presidente di Confindustria Fortunato Amarelli e dell’economista Mimmo Cerzosimo.

Ad esprimere preventivamente il proprio pensiero che desidera fare giungere ai suoi concittadini è la rendese Eleonora Cafiero, esperta progettista e candidata Sindaco alle scorse amministrative di Rende per il Movimento NOI che, al ballottaggio, si è schierata con Sandro Principe che alla lunga, pare avere avuto la meglio, attesa la complessa situazione generatasi nel Comune di Rende.

Piano nazionale di ripresa e resilienza
Piano nazionale di ripresa e resilienza

ELEONORA CAFIERO – POPOLARI DEL MOVIMENTO CIVICO NOI
“Come tutti sappiamo, la Next Generation EU rappresenta un’opportunità unica per la ripresa economica dell’Unione Europea dopo la pandemia da COVID-19. Tuttavia, affinché i finanziamenti previsti possano avere un impatto concreto sulla nostra economia, è fondamentale che la pubblica amministrazione sia in grado di gestire con efficienza ed efficacia i progetti previsti.

La crisi della pubblica amministrazione è un problema che affligge molti paesi europei, ma pesa di più sull’Italia che oggi si ritrova essere sponda di un migrare che cambia equilibri e richiede grandi capacità organizzative e strutturali previsto decenni addietro da don Luigi Sturzo. La burocrazia eccessiva, la mancanza di trasparenza e la corruzione sempre più dilagante in un tempo di incertezze, sono solo alcune delle sfide che devono essere affrontate per migliorare la qualità dei servizi pubblici offerti ai cittadini.

Inutile ribadire la grande opportunità offerta dal PNRR che, purtroppo però, mentre uno degli obiettivi principali doveva essere quello di ridurre i divari territoriali, tra carenze di personale negli enti locali e ritardi vari, non solo la distanza rischia di acuirsi ancor di più, ma addirittura c’è il rischio serio di non riuscire a programmare e a dare attuazione alla maggior parte degli investimenti del piano.

È quindi importante che la Next Generation EU non sia solo un’opportunità per la ripresa economica, ma anche per la riforma della pubblica amministrazione. Questo significa investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei funzionari pubblici, digitalizzare i servizi pubblici per migliorare l’efficienza e la trasparenza, e promuovere una cultura dell’integrità e della legalità all’interno delle istituzioni pubbliche.

Ma la riforma della pubblica amministrazione non può essere solo un compito dei funzionari pubblici. È importante coinvolgere la società civile, le imprese e le organizzazioni non governative per creare un’ampia coalizione per la riforma e la modernizzazione della pubblica amministrazione.

In conclusione, è importante che lavoriamo insieme per garantire che i finanziamenti previsti possano essere gestiti con efficienza ed efficacia, e che la pubblica amministrazione possa diventare un servizio al servizio dei cittadini e delle imprese. Il mondo diventa sempre più piccolo, i mari sono le nuove autostrade percorse dai popoli e le democrazie non possono pensare di consegnare alle guerre il presente ed il futuro. Abbiamo bisogno di costruttori di bene comune eticamente responsabili che abbiamo come fede nella PA lo sviluppo in un contesto di legalità. Stiamo vedendo – ha concluso Eleonora Cafiero – quando il perimetro della trasparenza si assottiglia, cosa accade nella gestione della cosa pubblica. Lo stallo è tanto evidente quanto pericoloso per lo sviluppo economico del nostro territorio“.

Movimento NOI denuncia: da mesi cantiere ex Jolly Hotel discarica a cielo aperto.

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Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza

I Popolari del Movimento civico NOI, sollecitati dai cittadini della Città Storica di Cosenza, denunciano la grave mancanza di sicurezza del cantiere dell’ex hotel Jolly, soggetto all’epoca dell’Amministrazione Occhiuto a demolizione e da mesi totalmente abbandonato e divenuto una discarica a cielo aperto nel cuore della Città Storica e passaggio quotidiano di cittadini e studenti provenienti da due plessi scolastici importanti. 

Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza

Il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo, accompagnato dall’Ingegnere Mario Timpano, si è recato sul luogo rilasciando una testimonianza sulla grave situazione che mostra il rischio concreto del cantiere e il disinteresse dell’Amministrazione Caruso rispetto a questo territorio centralissimo per motivi storico artistici, culturali e commerciali. 

Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza

Una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che abitano e lavorano nel territorio non più tollerabile, poiché rappresenta il minimo che un’Amministrazione debba fare per porre in sicurezza quanti attraversano il luogo della ormai inesistente transennatura.

Oggi, come mostrano le immagini, il cantiere è una discarica a cielo aperto con materiale anche pericoloso e ferri arrugginiti esposti. Il Movimento NOI chiede al Sindaco Franz Carusoagli Assessori Damiano Covelli e Giuseppina Incarnato, nonché al delegato al Centro Storico Francesco Alimena, di provvedere immediatamente al ripristino della sicurezza del cantiere. 

Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza

Tutto ciò a due passi dal “Villaggio Coldiretti” che ha portato in città decine di migliaia di visitatori e posto a prima vista a chiunque si approcci con la Città Storica di Cosenza. Di certo un cattivo segno per chiunque vi si approcci e, come dice l’evidenza, segno di indifferenza da parte dell’amministrazione Caruso verso questa parte di Città che ne rappresenta la memoria e l’identità bimillenaria. Una visuale che si prospetta anche a tutti coloro i quali giungono a Cosenza in occasione della Fiera di San Giuseppe e che desiderano visitare la Città Storica.

Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI
Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI

Il Movimento NOI ha realizzato approfondite indagini sulla sicurezza della Città Storica di Cosenza presentandole direttamente agli amministratori ma nessun segno di attività concreta si è mai registrato da parte della sfera politica dell’Amministrazione Caruso rispetto a quanto mostrato allo stesso Sindaco Caruso anche in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneri e Scienze delle Costruzioni dell’UNICAL. Una indifferenza che le immagini mostrano senza tema di smentita e che desta non poche preoccupazioni tra i cittadini della Città Storica di Cosenza e tra coloro i quali vi lavorano.

Link del contributo video: https://youtu.be/iEcmOy28NLQ

INDO CITTADINI: per segnalazioni chiama direttamente o invia un messaggio 327.9584249

A Cosenza Arte del MAB e vacche sacre di Coldiretti in una Città privata di senso e di buona politica

fabio gallo-calcio serie A
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI

di Fabio Gallo/portavoce nazionale Movimento NOI/

Iniziamo subito col dire che i popolari sturziani del Movimento NOI sostengono fermamente le politiche agricole italiane delle quali Coldiretti è certamente una bandiera ben visibile, per nostra fortuna anche sulla nostra tavola, in Europa e non solo. E siamo anche ammirati dalle grandi manifestazioni che sono Coldiretti con tanti anni di esperienza proveniente dal basso, riesce a trasmettere con la sua presenza nei territori. Tra tutte, il meraviglioso “Villaggio Coldiretti”. E siamo anche ammirati dal fatto che i grandi tour come quello in corso a Cosenza, servano non solo a rappresentare tanta bontà proveniente dalle nostre terre, ma anche, a livello didattico alle scuole, dunque ai giovanissimi, che tutto ciò che mangiano, ad esempio l’uovo, non cresce sugli alberi ma viene dal culo della gallina, alla quale, personalmente, mi inchino, non solo per la sua utilità ma per vicinanza (Gallo, Gallina…). Conoscere la provenienza del cibo ci aiuterà a riconoscere vermi, cicale, cavallette, topi e pipistrelli che stanno bene in Cina, ma non certamente in Italia. Da qui l’idea di definire affettuosamente “vacche sacre” quelle splendide creature che ci nutrono con il loro latte.

Se davvero vogliamo proteggere la nostra tavola, le tradizioni, il buon gusto e la nostra salute, è bene visitare il “Villaggio Coldiretti” di Cosenza e, in rappresentanza del Movimento NOI, invito papà e mamme a condurre anche i bambini a spasso su Corso Mazzini, magari spiegando ai propri figli che tra gli stand goduriosi di Coldiretti e le bancarelle intruse che hanno trasformato da tempo Corso Mazzini in una casba a danno dei commercianti che pagano le tasse, ci sono oltre 30 Opere d’Arte prestigiosissime che fanno parte del MAB, il Museo all’Aperto Bilotti.

Testa di Medusa di Giacomo Manzù – MAB – Museo all’Aperto Bilotti

Giusto come anteprima, per colmare un vuoto strategico generato dall’attuale amministrazione, si offre al lettore una visuale completa e assolutamente eccellente di questa Collezione di Opere d’Arte che ho posto nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza (MetaversoCOESENZA.IT), che ho personalmente voluto e realizzato insieme a bravissimi esperti del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI. SI tratta dell’Ecosistema Digitale che ha meritato la Medaglia d’Oro presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Basta fare click qui per godere di tanta bellezza.

L'Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza - MetaversoCOSENZA.IT - ideato e realizzato da Fabio Gallo
L’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza – MetaversoCOSENZA.IT – ideato e realizzato da Fabio Gallo

Si, lo so bene, a fare una degna promozione della celebre collezione d’Arte che la nostra Città si pregia avere avrebbe dovuto essere l’amministrazione comunale di Cosenza con i suoi assessori che avrebbero dovuto cogliere l’occasione del “Villaggio Coldiretti” per valorizzare della Città di Cosenza Opere d’Arte, Attività Commerciali, Musei, Teatro, Città Storica (volutamente tutto maiuscolo, ndr.), ma, evidentemente, la buona politica non abita nel Palazzo, così come noti commercianti che operano da 40 anni sul territorio, scrivono con grande chiarezza attraverso i social. Immaginiamo se il Planetario piuttosto che essere vittima di incapacità politica fosse stato in questi giorni in splendida forma, o se lo fossero stati i BoCS ART immersi nel verde e sul lungo fiume. Di certo avrebbero oggi avuto una grande opportunità.

Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI
Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI

Coldiretti prevede 200 mila presenze. Di certo, avrà la nostra, così come la nostra vicinanza alle sue aziende agricole e alla propria mission. Ma NOI, il Movimento NOI, i popolari del Movimento civico NOI, invitano tutti a prendere atto che Corso Mazzini è un Museo all’Aperto, una Galleria d’Arte e che le oltre 30 opere diffuse lungo il Corso, non sono fetecchie bensì raggi di luce nel buio di una Città che per colpa di una classe politica sgonfia ti talento, ha perso di senso tracciando giorno dopo giorno, sin dall’inizio dell’amministrazione che vede Sindaco Franz Caruso (è una critica puramente politica, ndr.) , il viale dell’oscurantismo. Arriva il Villaggio Coldiretti che si prospetta essere ghiotta anche la grande mole di visitatori che giungono da tutta la regione e non solo, e Cosenza si presenta sporca, con i suoi viali malcurati (vedi Via Misasi, ndr.), le strade accidentate e pericolose, con una viabilità snervante a circuito chiuso da terzo mondo.

Fabio Gallo - portavoce nazionale Movimento civico NOI
Fabio Gallo – portavoce nazionale Movimento civico NOI

E di tanto ne siamo colpevoli anche NOI e per nessun motivo desideriamo assolverci dall’avere sostenuto l’amministrazione che alle richieste di trasparenza poste per iscritto e validate da gruppi consiliari di maggioranza, risponde prima con il silenzio, poi togliendo le deleghe al rappresentante del Movimento NOI (lo scrivente, ndr.) e poi, incredibile a credersi, denunciando non l’oppositore ma l’alleato politico che in rispetto alle deleghe ricevute, cerca solo di tutelare la stessa amministrazione nel mentre la Procura Antimafia di Catanzaro coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri, volge il faro delle sue indagini giudiziarie, proprio nella direzione del Comune di Cosenza. Ma questa è un’altra storia e, come si dice, chi vivrà, vedrà.

Ora, godiamoci il “Villaggio Coldiretti”, le Opere del Mab – Museo all’Aperto Bilotti e le tante attività commerciali del Centro che fanno da cornice al Villaggio. Finalmente troverò la ricotta pecorina pecorina, quella di una volta.

Conosci l’intera collezione del MAB? Eccola https://metaversocosenza.it/portfolio-item/mab-cosenza/

Migranti: a Crotone muoiono due volte. Da approdo di civiltà ad ultima spiaggia. La Meloni? Non c’entra

di Fabio Gallo, portavoce Movimento NOI/

La tragedia di Crotone con le sue vittime della tratta di esseri umani ai quali si vende il miraggio della libertà a caro prezzo, molto spesso al prezzo della stessa vita, finisce ancora una volta per trasformarsi in carneficina politica populista e senza meta.

Il mare di Crotone visto dal Promontorio di Capo Colonna

La morte che antropologicamente dovrebbe indurre ad esorcizzarne il potenziale distruttore, invece, scivola ancora una volta nell’opportunità da non perdere per il populista che si ritiene continuamente in campagna elettorale, di accusare il suo avversario politico, comprovando, così, la tipica aridità culturale di chi esprime solo rabbia non per quanto accade, ma per quanto è manifesto che non lo sappia impedire.

E’ questo, il grande disprezzo della vita e della morte per chi, migrando nel mare della speranza senza saperci nuotare, cerca la pace.

Fabio Gallo – portavoce Movimento NOI

Da semplice cittadino e da portavoce del Movimento civico (civile, ndr.) NOI, rifletto anche sul “grande silenzio” degli alleati e dei protagonisti dell’attuale formazione politica di Governo che dalla Calabria non intervengono in difesa dell’aggressione al capo del Governo Giorgia Meloni ed ai suoi ministri, da parte di chi ha governato sino a ieri, contribuendo in maniera determinante alla riduzione in macerie dei pilastri della nostra società e della ragione stessa per la quale alcune questioni, come quella della migrazione, rimangono irrisolte.

Ciò che accade è terribile. Le vittime della disonestà del nostro mondo sono ancora calde, che già vengono trasformate in polemiche inutili che fanno solo bene all’indifferenza di una Europa che da anni si lava le mani del problema dimentichi che le coste dell’Italia meridionale da approdo di civiltà sono trasformate brutalmente in “ultima spiaggia” per questa fetta di umanità in movimento che appare non solo troppo grande da fermare, ma anche complessa da integrare se non con la costituzione di ghetti pericolosi che fomentano criminalità, sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, odio.

Una domanda ai populisti di questo grande quartiere che è il nostro Paese deve essere rivolta: cosa hanno fatto la Sinistra ed il M5S in Calabria in un decennio di amministrazione della cosa pubblica?

Senza sapere chi c’è per davvero sotto quelle lenzuola bianche distese sulla spiaggia sarebbe apprezzabile che questi soggetti imparassero a tacere. Aveva ragione don Luigi Sturzo quando decenni prima che tutto ciò accadesse disse che dovevamo prepararci a diventare e governare la “logistica” del Mediterraneo, altrimenti saremmo stati governati.

LA LOCANDINA


Rigenerazione Urbana e “Osservatorio sulla mediocrità del Paese mediocre”. Di Giuseppe Pino Scaglione

Il Prof. Giuseppe Pino Scaglione

Il Movimento civico (da civile) NOI ha deciso oggi di fare propria la riflessione del Prof. Giuseppe Pino Scaglione che seguiamo e apprezziamo. Su Facebook il Professore di Urban Design presso l’Universitá di Trento (non il primo sceso da treno), propone una riflessione quantomai opportuna che a breve si trasformerà in una profezia che sarà anche il volto dell’arretratezza culturale di gran parte della classe politica del Sud lamentona e presuntuosa che, puntualmente, fallisce l’obiettivo dell’investimento dei fondi europei, rispedendone al mittente una cospicua fetta producendo il vuoto strategico dello sviluppo del territorio.

Il Prof. Giuseppe Pino Scaglione

Di Giuseppe Pino Scaglione
OSSERVATORIO SULLA MEDIOCRITÀ DEL PAESE MEDIOCRE: impazza, soprattutto da Roma in giù la folle corsa ad appaltare i progetti dei finanziamenti della RIGENERAZIONE URBANA, pena la perdita del congruo bottino per sindaci e amministratori dediti alla pratica di non progettare in modo organico la qualità e la rigenerazione urbana, ma di stare con il cappello in mano ad attendere questa o quella occasione di vedersi elargiti soldi pubblici. La realtà però, dal nostro osservatorio è ben diversa, sempre più deprimente e sempre più all’italiana, ovvero il sud avrà l’ennesimo primato di aver speso altre ingenti somme pubbliche senza aver rigenerato nulla: non gli spazi, non i luoghi, non la società. Il meccanismo di attribuzione dei fondi di RIGENERAZIONE URBANA si basa soprattutto su un criterio che della qualità dei progetti se ne infischia, ossia è un valore, IVS, Indice di Vulnerabilità Sociale, che il Ministero dell’Interno (che gestisce i fondi della Rigenerazione Urbana) calcola sulla base di indicatori che vanno dal degrado sociale, delinquenza, abbandono scolastico e altre magnifiche “qualità” del nostro paese, che sono al “top” a Sud! A questi criteri, per essere fintamente un pò più europei, si sono aggiunti una spruzzata di “Green” tanto per dire di voler rispettare i criteri del Green New Deal, ma poi in realtà questo aspetto è del tutto secondario nelle progettazioni e realizzazioni, e la cosa più grave è che LE PROGETTAZIONI CHE SUPERANO IL MILIONE DI EURO VANNO A GARA CON IL FAMIGERATO SISTEMA DEL RIBASSO PERCENTUALE. Ovvero, gli interventi più importanti vengono assegnati non ai migliori progetti, ma, spesso, ad anonime società di ingegneria, che pur di sopravvivere e fatturare, propongono assurdi ribassi che hanno drogato il mercato, abbassando ulteriormente la soglia di qualità progettuale. Un aspetto che non scalfisce minimamente gli amministratori, i quali pensano poi al riutilizzo di queste somme dei ribassi per altre operazioni clientelari ed elettorali, affidando incarichi sotto soglia per aggiungere fioriere rococò, panchine retrò, pavimentazioni finto antico, finto porfido, finto tutto, insomma e per aggiungere “il tocco personale” del sindaco di turno al già povero e martoriato spazio pubblico. Il paesaggio urbano dei prossimi anni al Sud, in particolare, perché il nord ha scarsamente beneficiato della misura e potete immaginare perchè, sarà quindi punteggiato di progettini (proprio così) fatti con il copia e incolla, da incompetenti, da “piazzette” e “villette” volute da sindaci altrettanto incapaci, che pensano che la rigenerazione urbana sia fatta di panchine, gettacarte e lampioni stile cimitero. In Calabria c’è anche una LEGGE REGIONALE sulla Rigenerazione urbana, da poco operativa, ma questa come quella Urbanistica è totalmente ignorata e del tutto inattuata. Cosa fanno gli Ordini Professionali e il CNAPPC per opporsi a questa triste e deprimente realtà? Lo chiediamo, tra tutti, al Presidente Francesco Miceli, ai presidenti provinciali degli Architetti, al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, e non ultimi ai vari ministri competenti, certi, tuttavia, che il nostro appello per un paese meno MEDIOCRE, resterà del tutto disatteso! Così da poter esclamare ancora, Viva l’Italia mediocre fatta dai mediocri…

CHI E’ GIUSEPPE PINO SCAGLIONE
Professore di Urban Design presso l’Università di Trento. Fondatore e direttore di Lab.Pro, Laboratori Internazionali di Progettazione, itineranti, promotore di workshop, incontri e conferenze, seminari e ricerche sui temi della città, architettura, paesaggio, infrastrutture, design. Ha scritto e pubblicato numerosi articoli e saggi tra i quali: “Avventure del progetto”, “Cities in Nature”, “Spostamenti intelligenti”, curato la serie “monograph.it” dedicata, tra gli altri, a Kengo Kuma, Antonio Citterio, Odile Decq, Reiulf Ramstad. Dal 2020 è responsabile scientifico per i contenuti del magazine web e cartaceo, “NUOVO disegnoallitaliana” (www.disegnoallitaliana.it), inoltre, dal 2019, è presidente della Società Scientifica Riagita.

Il Movimento civico NOI con Simona Loizzo per la Biblioteca Civica di Cosenza.

Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza - Biblioteca Civica

Il caso della Biblioteca Civica di Cosenza incapace di risollevare il suo destino pur essendo cuore della cultura cosentina insieme alla Biblioteca Nazionale dura oramai da anni. “Concordiamo con quanto dichiarato questa mattina dall’on. Simona Loizzo che vuole affrontare il problema portandolo direttamente sul tavolo del Ministro Sangiuliano e allo stesso tempo coinvolgendo il vice presidente della Regione Calabria perchè si dimostri che la politica può dare segni concreti rispetto alla soluzione di problemi annosi.

fabio gallo-calcio serie A
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI

Lo dichiara il portavoce nazionale dei Popolari del Movimento civico NOI Fabio Gallo che aggiunge: “l’attuale governo sta attuando programmi che aiuteranno molto la valorizzazione del Patrimonio culturale italiano dalla quale tutela, valorizzazione e conservazione, dipendono l’identità del nostro Paese e, le nuove economie che sono il lavoro. Oggi il nostro Paese ha bisogno di lavoro che dia dignità e non di politiche mirate a creare subalternità passiva. Ci complimentiamo – conclude la nota – con l’on. Loizzo, unica che concretamente sta guardando alla tutela di questo settore strategico per la Calabria è per l’intero Paese”. 

On. Simona Loizzo

Segue la nota dell’on. Loizzo

“C’è bisogno di un impegno comune per la biblioteca civica di Cosenza, un patrimonio culturale immenso”. Lo afferma l’on Simona Loizzo deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera. “Ho sentito il direttore della biblioteca e assicurato il mio sostegno, atteso che sottoporrò la questione al ministro Sangiuliano, seppure esuli dalle competenze dirette del Ministero. Si tratta della seconda biblioteca per importanza ai tempi del Regno di Napoli – continua Loizzo – che custodisce manoscritti preziosi. Il comune oggettivamente non può fare molto essendo in dissesto ma chiedo all’assessore regionale Princi di sostenere finanziariamente la struttura. Dobbiamo fare il possibile tutti insieme – conclude Loizzo – per tutelare una ricchezza di queste dimensioni”.

Movimento NOI: NO ad Ospedale Civile con 51% a privati. Si faccia in zona universitaria

fabio gallo-calcio serie A
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI

La redazione/

Movimento NOI Delegati
Movimento NOI – Rete Umana

I Popolari del Movimento NOI rompono il silenzio dei tanti sul tema del nuovo Ospedale civile di Cosenza dichiarandosi non d’accordo sul fatto che l’Ospedale civile “pubblico” debba avere il 51% di quote da assegnare a privati e, prendendo atto della istituzione del sempre auspicato Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’UNICAL, chiede che la costruzione del nuovo Ospedale venga realizzata nella zona universitaria, come previsto dai propri programmi elettorali redatti al solo fine del bene dei cittadini in rispetto della Costituzione Italiana.

FAVOREVOLI ALLA SANITA’ PRIVATA COMPLEMENTARE MA SEPARATA DALLA SANITA’ PUBBLICA
Come sempre, il Movimento NOI è favorevole ad una sanità privata complementare e d’eccellenza anche accreditata, utile a velocizzare alcune procedure, ma assolutamente separata da quella pubblica. Lo hanno dichiarato i Delegati del Movimento NOI unitamente al portavoce nazionale Fabio Gallo, già candidato Sindaco alle scorse amministrative di Cosenza. Con l’ultima delibera del Consiglio comunale di Cosenza, inerente l’ormai annosa vicenda del nuovo ospedale civile – comunica la nota stampa dei Popolari del Movimento NOI – l’amministrazione guidata dall’avvocato Franz Caruso ha messo nero su bianco il luogo nel quale dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale Civile di Cosenza. Si tratta di Vaglio Lise, località diametralmente opposta a quella scelta dalla precedente amministrazione guidata dall’Architetto Mario Occhiuto che voleva il nuovo nosocomio arroccato sulla collina di Muoio, discutibile per motivazioni logistiche e forse anche idrogeologiche.

SITUAZIONE MUTATA CON L’ISTITUZIONE DEL DIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA PRESSO L’UNICAL
Oggi, però, parlare di nuovo Ospedale Civile, alla luce delle ultime importanti novità, significa mettere in discussione decisioni prese ma che sono superate da dati di fatto che debbono essere tenuti in considerazione. Dal prossimo anno accademico, infatti, l’Università degli studi della Calabria avrà una facoltà di Medicina e Chirurgia, e sarebbe opportuno che i reparti nei quali i nostri futuri medici svolgeranno il loro tirocinio, non fossero situati estremamente lontano dalle aule universitarie. Sarebbe assurdo. Altra discrepanza che salta all’occhio è che l’attuale nosocomio cosentino e al 100% di proprietà ed a gestione pubblica. L’accordo per la costruzione del nuovo Ospedale Civile, invece, prevede una percentuale di partecipazione pari al 51% di capitale privato ed al 49% di capitale pubblico ed una co-gestione pare venticinquennale. Cosa assurda che si realizza a danno dei cittadini. Ora, premesso che il Movimento civico NOI non è contrario ad una sanità privata complementare a quella pubblica, riteniamo, però, che le strutture ospedaliere debbano essere “res pubblica”, per non diventare centri d’interesse politico affaristico incontrollabili a danno dei contribuenti, con conseguenti gravissime ricadute sui diritti dei cittadini alla cura. La sanità privata – sottolinea il Movimento NOI – deve essere una sanità complementare, strutturata e concepita al fine di fornire servizi di grande qualità, specie in quelle branche dove il servizio pubblico non riesce ad essere incisivo, ad esempio la medicina preventiva e quella riabilitativa.

OSPEDALE CIVILE INTERAMENTE PUBBLICO DA REALIZZARE NELL’AREA UNIVERSITARIA
Anche per quanto riguarda la location il Movimento NOI è coerente con quanto previsto nel suo programma elettorale delle scorse amministrative di Rende e di Cosenza, che prevede la costruzione dell’Ospedale pubblico territoriale di quella che, di fatto, si configura già essere una “Città Unica”, nella zona universitaria. Una tesi avvalorata oggi dalla nascita del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’UNICAL.

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