Si chiamava le “sentinelle del voto” e voleva essere una guida per le elezioni europee e amministrative da mettere nelle mani dei Rappresentati di lista. Così è stato. La guida al voto è stata redatta dall’avvocato cosentino Michele Filippelli. Quando però l’avvocato presenta il conto al partito di Silvio Berlusconi le fatture restano non pagate (chissà perché non siamo stupiti) per 35mila Euro ed è così che un cosentino pignora i conti di Forza Italia.
A dichiarare esecutivo il Decreto ingiuntivo emesso il 9 settembre 2016 è stato il Giudice civile di Cosenza Carmen Misasi. Al momento è stato già eseguito un pignoramento di tre conti correnti riconducibili a Forza Italia.
In un certo senso questa vicenda sembra essere la cartina al tornasole di un partito che ruotava intorno alla persona del Presidente Berlusconi e che, al di fuori della sua persona e rarissime eccezioni, faceva acqua da tutte le parti, finendo per diventare una vetrina di proclami nel gergo politichese e comunicati stampa per conquistare un posto in prima fila.
Avv. Nunzia De Rose - Dipartimento Diritto e Giustizia Movimento cattolico NOI
Avv. Nunzia De Rose – Dipartimento Diritto e Giustizia Movimento cattolico NOI
a cura di Nunzia De Rose, Delegata Diritto e Giustizia Movimento NOI/
Oggi, ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione, è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.
Una data che arriva in soccorso alla memoria, ad evidenziare quanto ancora sia lunga la battaglia per una tutela concreta della figura femminile. Un cammino che possa proteggere la Donna da ogni forma di abuso nelle sue dinamiche relazionali, che rifiuti categoricamente di tollerare anche la più leggera delle mancanze di rispetto nei suoi confronti.
E’ bene ricordare che passibile di “condanna”, non è soltanto la violenza fisica ma anche ogni altra forma di violenza psicologica e verbale che va a ledere la sua dignità comprimendo, di fatto, quel nucleo di valori di cui è portatrice. Il messaggio deve essere chiaro: non è più possibile lasciarla da sola!
In tal senso è necessario educare alla denuncia e ricevere il supporto in ogni fase, dalle varie figure competenti, perché possano emergere tutti gli episodi che pongono la donna in condizione di sottomissione all’uomo. Una realtà inaccettabile per una società che può dirsi evoluta. Una conseguenza dolorosa causata da silenzi troppo lunghi, menti immobilizzate, e non ultima per importanza, da una tacita accettazione.
Rompiamo il silenzio: scegliamo parole gentili.
Fermiamo la violenza, sfioriamola solo con gesti d’Amore. Rendiamo l’UGUAGLIANZA non solo enunciazione di principio, ma attuazione piena di quella parità essenziale tra Uomo e Donna, per consentire a quest’ultima di proseguire il cammino di vita in zona di luce e mai d’ombra.
Il Senatore Nicola Morra – Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia
Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento NOI
a cura della Redazione/
Tranne rare eccezioni, la politica in Italia ha inseguito il sistema Sanità non tanto per valorizzarlo e renderlo un magnete di eccellenze, ma per governarlo dalla “A” alla “Z” e trasformarlo in un mero contenitore di affare politico. Ciò, a costo della qualità del servizio sanitario che oggi costituisce la piaga del nostro Paese e, in maniera assai particolare, delle regioni del Sud Italia. Lo dichiara il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo che, continua: accogliamo con vivo interesse e soddisfazione, l’attività di questo Governo annunciata dal Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Senatore Nicola Morra che, giustamente, afferma che alcuni Presidenti di Regione dovrebbero ora prendere atto che il loro ruolo non è sovrapponibile a quello di Commissario della Sanità.
A SEGUIRE LA NOTA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA NICOLA MORRA
Il Senatore Nicola Morra – Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia
Bisognerà informare alcuni Presidenti di regione – dichiara il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Senatore Nicola Morra – e chi, come loro, aveva messo le mani sulla sanità regionale che è arrivata l’ora di farsi da parte. Finiscono i favori per gli amici degli amici anche in una Regione, la Calabria, che a causa di queste scellerate gestioni, purtroppo, vanta un tasso altissimo per emigrazione sanitaria. Finalmente, -continua il Senatore Morra- è stato approvato in commissione finanze una norma che rende incompatibile le funzioni di commissario per il piano di rientro sanitario e gli altri incarichi istituzionali. Abbiamo appena tolto la possibilità, -conclude il Senatore Morra- prevista dal Governo Renzi, di poter avere il doppio incarico. Questo sì che è un buongiorno!
Movimento NOI - Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza
Movimento NOI per le Disabilità
Il 20 novembre del 1989, l‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a New York, approvò la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. La Convenzione – a cui aderiscono 194 Paesi nel mondo – è stata poi ratificata dall’Italia nel 1991. Ecco perché ogni anno, quasi tutti i paesi del mondo, nello stesso giorno, celebrano la “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Il Movimento NOI ritiene che ci sia una forte correlazione tra i diritti dell’infanzia e l’etica nella politica. Recentemente la Politica ha diretto i propri interessi, in dicotomia con i tempi, su cementificazione massiva e distruzione dell’ambiente, intese come unico modello di crescita, rinunciando alla parte più importante della società che è quella che si occupa dell’infanzia e dei diritti dei bambini a vivere in una società realmente umana e sostenibile.
Il Movimento NOI, profitta di questo giorno importante per una breve analisi, quanto mai opportuna, anche per la Città di Cosenza. Prima, però, ricordiamo i quattro principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
I QUATTRO PRINCIPI FONDAMENTALI
– Principio di non discriminazione (sancito all’art. 2, impegna gli Stati parti ad assicurare i diritti ivi sanciti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori).
– Superiore interesse del bambino (sancito dall’art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l’interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente).
–Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo (sancito dall’art. 6, che prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l’impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo).
– Ascolto delle opinioni del bambino (sancito dall’art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. L’attuazione del principio comporta il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. La Convenzione pone in relazione l’ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all’età).
LA CITTÁ DI COSENZA E I DIRITTI DEI CITTADINI
La città di Cosenza vive una situazione drammatica in cui miseria umana, culturale ed economica fanno da padrone. La politica comunale, così come quella regionale, dimostra continuamente di aver perso di vista il motivo per cui essa esiste: lavorare, bene, per il bene comune. E non per il bene di pochi. Essa, così fatta, comporta, ogni giorno che passa, problemi sempre più gravi, preoccupanti e altamente lesivi dei Diritti di ogni cittadino. Il dialogo tra le varie figure istituzionali interessate non esiste. Esistono solo monologhi in cui ognuno preme per far prevalere le proprie ragioni, in cui si è attenti soltanto a dare colpe ed in cui si usano i bisogni primari e fondamentali del cittadino come arma con cui abbattere il “nemico” politico.
Stiamo tutti pagando lo scotto di quanto accade e, ancor di più, lo stanno pagando tutte quelle persone le cui condizioni fisiche e psichiche le rendono persone svantaggiate, non autonome anche nei gesti e nelle azioni quotidiane, completamente dipendenti da altre e fortemente bisognose di interventi mirati ed immediati che consentano loro di vivere.
Ci riferiamo a tutte le persone, e dunque anche a tutti i bambini, affetti da disabilità: esseri umani che la politica calabrese tratta come se fossero unicamente mere pratiche burocratiche, numeri, fogli di carta.
Le persone affette da disabilità sono state utilizzate dalla politica attuale, in più occasioni, come “merce” da utilizzare per combattere e vincere campagne elettorali, poi, abbandonata, una volta raggiunti gli scopi che essa si era prefissata di raggiungere: essere al comando. Sempre più numerosi sono i casi in cui diverse figure istituzionali vìolano i Diritti sanciti dalla Costituzione di cui godono, ma solo idealmente, le persone affette da disabilità. La miseria umana, culturale ed economica determinata da questa politica, che i fatti dimostrano si eserciti per servirsi e non per servire, sta riportando in auge -seppur in forme diverse- il modus operandi del Nazismo: eliminare chi non producendo utili è soltanto un costo. Inutile da sostenere. Dannoso per la salvaguardia di quella “normalità” che, invece, si può sfruttare per meri tornaconti personali.
Siamo in balia di una politica consapevolmente indifferente alla risoluzione dei tanti problemi, molti dei quali creati proprio da essa, che tante persone affette da disabilità, sono costrette a risolvere da sé o con l’aiuto di chi se ne prende cura.
Il Movimento NOI, crede fortemente sia arrivato il momento di tirare fuori, da ognuno di quel senso del dovere con cui iniziare a lavorare affinché tutto questo scempio abbia fine. Dobbiamo iniziare a mettere da parte il proprio “io” e costruire le basi per una realtà politica e sociale in cui al “noi” sia dato e garantito quanto gli spetta, con azioni e opere che davvero sappiano tutelare, rispettare, proteggere, i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Dopo un esordio in serie B che l’Amministrazione Occhiuto ha promosso vantando il “terreno di gioco migliore della serie B”, finito poi nel ridicolo con la perdita della prima partita di campionato con un 3-0 a tavolino, la stessa Amministrazione, invece che scusarsi che la sua incuria e superficialità, ha preferito addossare la colpa alle Nottue per il manto erboso non idoneo. Il Sindaco Mario Occhiuto, ora, lancia un nuovospot per le prossime elezioni regionali, che risuona ai cittadini come un grande bluff: il nuovo super stadio di Cosenza.
La pubblicazione del bando per la progettazione del nuovo Stadio di Cosenza, apre la fase alla più grande speculazione edilizia e commerciale della città di Cosenza e prevede l’accensione di ulteriori debiti per decine di milioni di euro che graveranno sulla tasche dei cittadini.
A tutto ciò, si aggiunge la chiusura di una corsia di viale Magna Grecia, congestionando anche un pezzo di viabilità essenziale per i collegamenti con l’hinterland e nulla è previsto, invece, per la ormai indispensabile bonifica, della più grande discarica comunale sotterranea che insiste in quella zona a pochi metri dal fiume Campagnano (ex Cupole Geodetiche). Questi, sono i colossali progetti delSindaco che lascerà Cosenza più indebitata di prima, con un traffico asfissiante e un inquinamento ai massimi livelli di sopportazione. Le strutture sportive più grandi della città, verranno privatizzate e sorgeranno centri commerciali appetibiliper la criminalità organizzata. Questo, è un rischio che la città non può permettersi. Ecco il colossale progetto che Mario Occhiuto continua a perseguire. La reazione dei tifosi poi, dovrebbe essere ancora più virulenta, se solo sapessero che la struttura nuova prevedrà circa 12.000 posti a sedere che sostituiranno gli attuali 24.000.
Movimento NOI – Rete Umana
NUOVO STADIO DI COSENZA: CHI C’E’ DIETRO ALLE SOCIETA’ CHE TRATTANO CON IL SINDACO?
Il Movimento NOI, si chiede chi c’è veramente dietro le società che trattano con il Sindaco questa operazione. È mai possibile realizzare una “cessione immobiliare” così consistente e sottrarre al patrimonio immobiliare della città lo stadio, il bocciodromo, il campo scuola e chissà cos’altro che, per anni, hanno rappresentato lo sport per migliaia di cittadini cosentini e calabresi? E soprattutto, con quali fondi verranno finanziate le opere che prevedono parchi, giochi e relative chiusure di strade, le cui conseguenze caotiche nelle quali cadranno i cittadini per anni, sono già ben rappresentate dagli attuali lavori di Viale Parco? Con altri mutui e altri debiti?
il grande piazzale dove un tempo sorgevano le Cupole Geodetiche dell’Ente Fiera sotto al quale è sepolta la discarica
Il Movimento NOI, ritiene che la città di Cosenza e quella zona in particolare, abbiano bisogno di altro, come servizi e case vere per i cosentini che soffrono un’emergenza abitativa impellente, invece, si continua a progettare speculazioni. Va ricordato che a pochi metri dal fiume Campagnano, sorge la più grande e pericolosa discarica interrata che dovrebbe essere bonificata, ma il Sindaco invece di provvedere a ciò che per davvero serve a tutelare la salute dei cittadini, pensa a cedere lo stadio ad una società privata, chissà poi perché.
MOVIMENTO NOI AL SINDACO OCCHIUTO: GUARDI PRIMA ALLE ESIGENZE PRIMARIE DEI CITTADINI
Il Movimento NOI, chiede al Sindaco di risolvere prima di ogni altra cosa l’emergenza ambientale, abitativa, dell’acqua potabile, del nuovo ospedale, iniziando dalla bonifica di una vera bomba ecologica come quella sulle rive del fiume.
Provate a fare questo esercizio: chiudete gli occhi e pensate intensamente ai “vostri” rappresentanti comunali, adesso cercate di riuscire a ricordarne almeno cinque. Ebbene, questo è lo stesso esercizio che abbiamo chiesto di fare a decine di cosentini negli ultimi giorni. Nessuno ha ricordato più di quattro consiglieri comunali su trenta! Nessuno è arrivato a cinque. Questo è il dato che emerge. Adesso proviamo a capire il perché.
I cosentini, vivono in uno “spettacolo fantastico” di luci e musica, messo in scena da politicanti incapaciche confondono i social con la realtà di una comunità martoriata. Come la sceneggiatura di uno“spettacolo” che sembra avere lo scopo di coprire accuratamente una città sporca, senza acqua, con un traffico asfissiante, con una Metropolitana calata dall’alto e che nessuno vuole, strade chiuse senza motivo, con decine di opere pubbliche incompiute e le periferie abbandonate, con un centro storico morto e una manutenzione inesistente. Questa, è la città reale e quasi nessuno dei consiglieri comunali sa spiegare il perché. La maggior parte dei Consiglieri comunali, non è mai intervenuta in consiglio comunale, mai una parola sull’ospedale, sulla criminalità, sul centro storico e sulla metropolitana. Soprattutto, quasi nessuno di loro accenna a proporre soluzioni. Si occupano di temi che alla città non interessano, si indignano per futili ragioni e mostrano di non avere rispetto della sofferenza dei cosentini, che sono costretti a lottare con uno stato sociale pessimo, che l’inerzia degli stessi consiglieri comunali ha aggravato.
Parlano e si fanno vedere con la gente solo quando si vota. Sono puntuali a prendersi il gettone di presenza in commissione. Alcuni di loro, riconoscono il gettone di presenza come unico sostentamento e questo, probabilmente è la strana anomalia che spiega molte cose. La maggior parte dei Consiglieri comunali di Cosenza mostra di essere prona al “capo di turno” e non sa spiegare a nessuno perchéCosenza è tra le città più povere d’Italia.
Certamente, possiamo dire che si tratta della peggiore stagione politica che abbia mai avuto il Consiglio Comunale di Cosenza. Una per tutte: proprio il Consiglio Comunale di Cosenza che avrebbe dovuto vigilare sulle procedure che hanno portato alla demolizione dell’ex Hotel Jolly, non lo ha mai fatto. A rendere manifesto ciò, la sentenza della Giustizia Amministrativa della Calabria (TAR) che ha sancito un dato certo: il Comune di Cosenza non poteva procedere allo smantellamento dello stabile poiché non era proprietario. Eppure, furono bandite gare d’appalto, assegnati lavori ad impresa vincitrice, creato il cantiere e rimossi tutti gli infissi di ben sei piani, senza che il Comune di Cosenza ne fosse il legittimo proprietario. Eppure, nonostante la sentenza del TAR, il Consiglio Comunale di Cosenza non ha proferito parola. Ricordiamo che sui fatti grava esposto del Movimento NOI presso la Procura della Repubblica di Cosenza.
Cosenza - Crisi idrica imponente: i Cittadini chiedono l'intervento del Movimento NOI
Cosenza – Crisi idrica imponente: i Cittadini chiedono l’intervento del Movimento NOI
a cura della Redazione/
La crisi idrica di Cosenza che negli ultimi tempi è peggiorata, non riesce a trovare soluzione e addirittura si grida al “complotto politico” quando non si riconoscono i propri limiti e i propri fallimenti. I cosentini, ancora una volta, sono costretti a subire la mortificazione diun’amministrazione comunale inefficiente ed inefficace a risolvere i veri problemi di questa città, anzi i problemi, spesso, vengono peggiorati perché si guarda all’effimero, alle feste, ad apparire i migliori solo perché immersi sempre in una campagna elettorale perenne: le comunali, le provinciali, le politiche, le regionali! Tutte, vedono sempre gli stessi “candidati” altrimenti destinati ad essere disoccupati.
Cosenza – Crisi idrica imponente: i Cittadini chiedono l’intervento del Movimento NOI
Tutte, contornate da continue promesse disattese e intanto i rubinetti dei cosentini restano a secco mentre il Sindaco, proprio in queste settimane, pensa a spendere quasi in 1 milione di euro in luminarie e spettacoli natalizi, capodanno compreso. Non si riesce a capire perché non si investa annualmente la stessa cifra di “un Capodanno”, per esempio, per riprendere la rete di distribuzione dell’acqua, che è di totale competenza comunale, per renderla più efficiente, riparando le centinaia di perdite che causano l’abbassamento della pressione. Non si capisce il perché i serbatoi comunali di accumulo d’acqua di Cosenza, ancora risalgono agli anni cinquanta. Non si riesce a capire come mai non si sia mai pensato a realizzare dei pozzi artesiani, che possano sopperire al fisiologico calo stagionale delle portate dell’acquedotto Abatemarco.
IL SINDACO MARIO OCCHIUTO NON RITIENE DI PRIMARIA IMPORTANZA L’ACQUA?
Forse perché questi lavori non sono abbastanza “interessanti” per il Sindaco? Soprattutto non si riesce a capire il perché ogni volta che i cosentini sono costretti a “lamentarsi”, vengono etichettati “odiatori”, mentre il Sindaco Mario Occhiuto, che sull’acqua ha accumulato l’ennesimo fallimento, grida al complotto politico, cercando goffamente di coprire la propria inettitudine. Vorremmo tanto sperare in una inversione di tendenza, ma siamo certi che l’unica risposta che i cosentini daranno a questa amministrazione sarà la sconfitta sonora alle prossime consultazioni elettorali, unico interesse dei politicanti che ci governano, così come hanno già fatto lo scorso 4 marzo, una risposta di cui il Sindaco, evidentemente, non è ancora cosciente.
Il 27 Novembre del 2017, la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” riconosciuta dal MiBACT, in collaborazione con l’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, ha presentato al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini l’innovativo progetto pilota COSENZA CRISTIANA (www.cosenzacristiana.it).
Presentazione COSENZA CRISTIANA al Ministro Dario Franceschini – Cosenza 27 Novembre 2017
Si tratta del primo progetto di digitalizzazione ai fini della tutela da calamità naturali e valorizzazione dell’intero Patrimonio Culturale di una Città Storica. Il progetto voluto dai cattolici del Movimento NOI, ha suscitato l’interesse dell’ex Ministro che, per il livello di realizzazione dello stesso decise di inserire la Città Storica di Cosenza tra le quattro Città Storiche da finanziare con Fondi Europei. Mantenendo la promessa il Ministero ha attribuito 90 milioni di europer il recupero della Città Storica di Cosenza, oggi già approvati dal CIPE.
Cosenza Cristiana
I Partiti sia di Centro Destra che di Centro Sinistra hanno sbandierato loro interventi perché ciò accadesse ma, la Fondazione “Paolo di Tarso” è stata in grado di mostrare i documenti della Cabina di Regia del Ministero che mostrano chiaramente il disinteresse sia del Comune di Cosenza che della Regione Calabria. Oggi, perché questi 90 milioni di euro possano essere indirizzati e spesi in un contesto di assoluta legalità e trasparenza, la Fondazione “Paolo di Tarso” si è rivolta alle forze di Governo competenti, perché si possa incontrare nuovamente l’attuale Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli affinché, quanto auspicato dalla “Paolo di Tarso” possa attuarsi.
Il Senatore Morra M5S
L’auspicio che il Senatore Nicola Morra, attuale Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e la Senatrice Margherita Corrado competente nel settore dei Beni Culturali, possano rispondere all’appello del sano civismo e della Fondazione che, senza fondi pubblici o sponsor privati hanno realizzato in COSENZA CRISTIANA anche il primo Museo Digitale d’Italia, dimostrando che il Patrimonio Culturale del Mezzogiorno ha un grande potere di attrazione e merita la massima attenzione perché, in linea con i dettami dell’attuale Ministero, possa diventare lavoro.
Avv. Nunzia De Rose - Dipartimento Diritto e Giustizia Movimento cattolico NOI
Avv. Nunzia De Rose – Dipartimento Diritto e Giustizia Movimento cattolico NOI
a cura dell’Avv. Nunzia De Rose
Delegata Dipartimento Diritto e Giustizia/
Il Movimento NOI – Rete Umana nasce per dare concreta risposta all’appello di Papa Francesco che, ripetutamente, ci ha invitati a scendere in politica nonché per dare piena attuazione ai principi cattolici ispiratori, peraltro, dello stesso Movimento. La sua azione punta alla denuncia di quella politica che devia i propri fini, indirizzandoli verso quanto non sia propriamente a vantaggio dei cittadini ma rappresenti, al contrario, un illegittimo sbarramento a ciò che può definirsi in linea con lo sviluppo ed il bene comune.
La consegna del simbolo del Movimento NOI Rete Umana al Vicario del Santo Padre, S.E. il Cardinale Angelo De Donatis
Il Movimento NOI si pone nella società grazie alla sue Reti Umane, composte da Donne e Uomini di Buona Volontà che, avendo compreso i meccanismi che corrodono la società, desiderano contribuire a che ciò non accada. Una vera Comunità Politica che tende la mano a tutti e non lascia da solo nessuno. Riteniamo che la vera forma corrosiva del concetto di DEMOCRAZIA, sia la imposizione di idee che soffoca quel confronto posto a base dell’alternanza di colore politico caratterizzante il modello democratico e che rintraccia nello scambio di pensiero, la leva per accrescere il valore del benessere collettivo.
Il Movimento NOI – Rete Umana
Ben lontano dalla buone pratiche del Movimento, è la critica “demolitiva della persona”, quanto ed essere rilevante è invece la critica meramente “costruttiva” sulla gestione ed amministrazione della “cosa pubblica”, che dunque rimane confinata all’agire della classe politica operante nell’ambito del proprio mandato. Gli Amministratori, in tal senso, vengono richiamati a procedere con grande senso di responsabilità, non addossando in capo ad altri, la sommatoria di errori perpetrati da loro stessi, dimenticando che ciascun individuo è dotato di capacità di giudizio. Rendersi portavoce del dissenso e malcontento che raccogliamo tra la gente, rappresenta il buon uso di quello che è il concetto di Politica, del “servire e non servirsi” che cammina di pari passo con un modus operandi legittimo, efficace e trasparente che in alcun modo si mostra lesivo della immagine di alcuno, men che meno carico di quell’odio che per sua stessa natura NOI rifiuta.
“Servire e non Servirsi” – Don Luigi Sturzo
I principi cattolici di cui siamo portatori, aprono al confronto ed allo scambio pacifico di opinione, prendendo fermamente le distanze da una forma di opposizione priva di senso, ma basata esclusivamente su dati concreti. La Politica necessita di un ripristino dell’etica, che muove attraverso azioni mirate affinché BELLEZZA e BONTÁ possano abitare nei cuori di ognuno, poggiando su uno stile di vita reso possibile da una logica del fare che, spesso e volentieri, trova proprio nella espressione del dissenso il primo passo verso un autentico cambiamento.
Ancora una volta il Sindaco Mario Occhiutocalpesta i diritti dei cittadini di Cosenza. 3500 cittadini, hanno chiesto di discutere della questione sulla metropolitana leggera Cosenza-Rende firmando una petizione che è stata recapitata nelle mani del Sindaco.
Viale Giacomo Mancini (Viale Parco) che verrebbe cancellato per i lavori della Metro
MARIO OCCHIUTO ANCORA UNA VOLTA VIOLA I DIRITTI DEI CITTADINI CHE CHIEDONO UNA PETIZIONE SULLA QUESTIONE METRO. EVIDENTEMENTE IL PRIMO CITTADINO TEME CHE I NUMERI USCITI DALLA PETIZIONE POTREBBERO INDICARE LA SUA GRANDE PERDITA DI CONSENSO SULLA CITTA’.
Mario Occhiuto – Sindaco della Città di Cosenza – Foto rete
Il Primo Cittadino ha preferito, ancora una volta, non discutere in Consiglio Comunale, così come richiesto, l’argomento della metropolitana e non validare la petizione.
Movimento NOI – Rete Corigliano Rossano
Il Movimento NOI, ritiene offensivo questo atteggiamento antidemocratico del primo Cittadino e denuncia la sua condotta come non degna di ricoprire un incarico pubblico così prestigioso.
QUESTA METRO E’ UNO SCANDALO
Mario Occhiuto dovrebbe solo vergognarsi, perché continua a mettere il bavaglio ai Cittadini di Cosenza ogni qualvolta si alza una protesta. Ma i cittadini liberi, non permetteranno a nessuno di farsi mettere il bavaglio e per questo, il giorno del consiglio comunale, presiederanno la sala consiliare dimostrando democraticamente, tutto il proprio dissenso verso un’azione politica squallida e che offende la Città di Telesio e dell’Accademia Cosentina.
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