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2021: l’Italia che Rinasce vince in Bellezza. Da Treviso a Cosenza punti di eccellenza

Complesso Monumentale della Pilotta, Parma / Foto di Fabio Gambina
Complesso Monumentale della Pilotta, Parma / Foto di Fabio Gambina
Complesso Monumentale della Pilotta, Parma / Foto di Fabio Gambina
Complesso Monumentale della Pilotta, Parma / Foto di Fabio Gambina

a cura di Marco Zabotti  – Coordinatore rete ItaliaInsieme.eu

Parma si apre l’anno della Capitale italiana della Cultura 2021, dopo che questo ruolo era già stato ricoperto dalla città emiliana nel 2020.  A  Firenze cominciano le celebrazioni ufficiali per i 700 anni dalla morte del grande poeta Dante Alighieri, dopo quelle dedicate a Leonardo da Vinci e a Raffaello in anni recenti. E non si sono ancora spenti gli echi della scoperta archeologica a Pompei  – comunicata a fine dicembre 2020 – di una bottega di “street food” intatta con decorazioni pittoriche in ottimo stato di conservazione, e inoltre frammenti di cibo, recipienti e iscrizioni.

Scavi archeologici di Pompei: la bottega di “street food” intatta
Pompei: Area Arceologica – Leda e il Cigno

Più a sud, a Cosenza, sempre pochi giorni fa, è nato il Centro di Alta competenza “CONNESSIONI”, grazie alla sigla di un protocollo di intesa tra la Biblioteca Nazionale di Cosenza e la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”CONNESSIONI svolgerà il ruolo di ponte digitale tra nuove generazioni e biblioteca nel suo ruolo di aggregatore sociale, con innovazioni tecnologiche in grado di rendere fruibile il patrimonio dei beni culturali in rete con il fine di assicurare a tutti il diritto allo studio e alla conoscenza e trasferire competenze tecnologiche nel campo alle nuove generazioni.

Alcuni dei giovani esperti del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI sorto nelle Biblioteca Nazionale di Cosenza
Alcuni dei giovani esperti del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI sorto nelle Biblioteca Nazionale di Cosenza insieme al Direttore della Biblioteca Massimo De Buono e al Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” Luana Gallo

Nella stessa città calabrese, alla fine dell’anno scorso, è ancora la Fondazione “Paolo di Tarso” tra i promotori dell’evento per il decennale della proclamazione della Dieta Mediterranea a Patrimonio Unesco.

Tutto questo mentre nel medesimo periodo, molti chilometri a nord, a Pieve di Soligo (Treviso), nel cuore del territorio Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene  muoveva i suoi primi passi ufficiali il Distretto del cibo della Marca Trevigiana, promosso dal locale Gal, nuova realtà compresa tra i punti di forza del dossier di candidatura di Pieve di Soligo e Terre Alte della Marca Trevigiana  a Capitale italiana della cultura 2022, scelto tra i primi dieci e pronto alla finalissima del 14 e 15 gennaio a Roma.

Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana
Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana
Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana

All’inizio di questo nuovo anno 2021, dunque, che cosa unisce realmente queste diverse iniziative, celebrazioni, attività e progettualità diffuse in vari luoghi del territorio nazionale? Il primato della bellezza, nell’Italia che rappresenta il giacimento culturale più ricco al mondo, la rappresentazione più eloquente della tradizione perenne della letteratura, dell’arte, della musica, dello stile e del gusto, l’espressione straordinaria della creatività, dell’armonia e della genialità che provengono dai talenti e dai sentimenti più nobili dell’animo umano.
L’Italia, infatti, non può che rinascere da qui, ritrovando le radici spirituali di una “mission” che le è stata affidata nella notte dei tempi, di una vocazione naturale alla sostanza e all’immagine del bello che sono nel suo dna, nella sua storia, nel lascito attualissimo del suo contributo unico al destino dell’umanità. 

Il genio italiano è sparso ovunque. Non ci sono infatti periferie in Italia per quanto riguarda la cultura.

La bellezza è in ogni luogo, a cominciare dall’amenità dei paesaggi naturali, dallo splendore degli insediamenti umani e dalle realizzazioni delle genti locali che hanno intessuto lodi a Dio con lo splendore di chiese, architetture e monumenti a partire dagli albori della civiltà cristiana. Oggi è l’occasione unica, decisiva, irripetibile. Mentre si lotta insieme per vincere definitivamente la sfida del covid che ha cambiato le nostre vite, la crisi che si è aperta ci invita a cambiare passo, a guardare in alto, a riscoprire il mondo nuovo, dentro e fuori di noi. Ciò che ha veramente senso, valore, priorità.

Dopo l’oscurità che ci ha avvolto per lunghi mesi, nel nuovo anno di luce che vogliamo per tutti non possiamo ripetere le scelte sbagliate, gli errori compiuti, gli investimenti miopi, le dissipazioni evidenti, le omissioni colpevoli.

Marco Zabotti Giornalista e Scrittore, Coordinatore rete ItaliaInsieme.eu

La cultura e la bellezza non possono essere ancora cenerentole e residuali nel Paese che ne annovera le testimonianze e le espressioni più numerose ed eloquenti al mondo. Occorre mettere in campo idee, energie, competenze e risorse con determinazione convinta e diffusa: da questi settori, adeguatamente valorizzati e collocati doverosamente  in cima alle priorità dell’agenda nazionale, possono derivare un “sentiment” qualificato di memoria, identità e visione, manutenzione e restauro, recupero funzionale e valorizzazione dei beni, promozione di personalità illustri e di  eventi, per un efficace ritorno in termini di cultura, educazione civica, socialità e convivialità, utilizzo delle tecnologie digitali e di nuove sperimentazioni di ricerca e applicate, equilibrio ambientale e sostenibilità ecologica, “new economy” centrata su un turismo di qualità entro i patrii confini, autentico, esperienziale, emozionale e slow.  

Si rinasce in una dinamica nazionale, si rinasce dai territori: lo dimostrano chiaramente le tante esperienze collegabili in rete appena citate, al Nord, al Centro e al Sud, dove non mancano le idee, i progetti e le realizzazioni concrete di qualità. Invece, difettano spesso a livello centrale la visione d’insieme, la volontà politica coerente, la capacità di assumere veramente le eccellenze d’Italia come straordinario biglietto da visita del nostro Paese.

Proprio questi sono i settori fondamentali  per il rilancio del “made in Italy” ammirato e apprezzato  in tutto il mondo, con benefici effetti dal punto di vista economico, nei quali devono  finalmente diventare protagoniste le giovani generazioni che garantiscono la freschezza del talento, la qualità della preparazione  e le capacità innovative nelle arti e nei mestieri del terzo millennio.

Occorre lavorare, intraprendere, investire e cooperare anche e soprattutto in questo momento di difficoltà evidente, per poter essere comunque pronti e attrezzati alla sfida planetaria nella nuova fase che andrà ad aprirsi nell’era post covid. Perché le cose antiche, preziose e di valore della storia e dell’umanità geniale del nostro Paese sono le cose nuove autentiche per la rinascita dell’Italia, al tempo dell’anno 2021.

Covid19 e riapertura Scuola. Perri di “NOI”: attendere il vaccino. Situazione non mutata.

La Scuola al tempo del Covid19 - Movimento NOI - Pagina Bianca
La Scuola al tempo del Covid19

Lettera aperta da parte del neo delegato alla Scuola del Movimento NOI Ing. Roberto Perri che va a rinforzare il Dipartimento che vedeva già presente Fedele Serpe. Inutile negare ancora che la questione “Scuola” in tempo di Covid 19 è stata gestita malissimo dal Governo. Il caso dei banchi con le rotelle costata decine di milioni di Euro di fondi pubblici per poi, una volta arrivati i banchi vedere chiudere le scuole per mesi, la dice tutta anche sull’incapacità di governare e sulla mancanza di buon senso.

E proprio di buon senso è colma la lettera che il Movimento NOI “Scuola” trasmette alle preposte istituzioni del Governo regionale e territoriale. Ascolteranno? Non lo sappiamo ma per il Movimento NOI è importante essere collaborativi e dalla parte del bene comune.

Al Presidente f.f. Regione Calabria
All’Assessore all’Istruzione Regione Calabria
Al  Sindaco di Cosenza
All’Assessore all’Istruzione del Comune di Cosenza
Ai Presidi
Ai D.S.

In vista della imminente riapertura della scuola il 7 gennaio c.m. non riteniamo opportuno, a valle dei bollettini epidemiologici e della crescita dell’ indice RT, la riapertura della scuola di ogni ordine e grado e di proseguire, pertanto, con la didattica a distanza che sta dando ottimi risultati, in vista anche di un traguardo così importante come il vaccino, cercando così di tutelare più vite possibili contro questo virus potenzialmente mortale.

Per riaprire le scuole in sicurezza bisognava assumere alcune elementari misure :

– abolire  le classi pollaio;
– prevedere sistemi di aerazione nelle classi;
– prevedere postazioni mediche nelle scuole;
– potenziare le reti tecnologiche;
– distribuire tamponi rapidi;
– dotare il personale di efficaci dispositivi di protezione individuale (almeno mascherine ffp2);
– rafforzare i trasporti pubblici in modo da garantire l’occupazione massima del 50%;
– vaccinare (su base volontaria) prioritariamente Docenti e personale ATA.

Praticamente le classi alla riapertura del 7 Gennaio 2021, saranno uguali a quelle del 7 gennaio del 2020.

Da più parti si invita alla prudenza, a partire da eminenti virologi che attribuiscono alle scuole un ruolo determinante nella trasmissione del virus anche per via della variante inglese del virus che si dimostra essere più velocemente trasmissibile tra i giovani. Veneto, Puglia, Lazio, Sicilia per bocca dei governatori o dei responsabili di Scuola, e Sanità, manifestano prudenza  chiedono di monitorare ancora la situazione.

All’estero Paesi come Germania e Gran Bretagna hanno deciso di spostare la riapertura delle scuole. La Germania, da sempre a favore delle scuole aperte, stavolta manifesta enorme prudenza e le chiude per tutto gennaio. Neppure all’interno del CTS emerge unanimità ed etichettano la decisione come “politica”.

Il problema della riapertura delle scuole è diventato un problema “politico” e di principio, un vessillo da sventolare come strumento di vittoria, una “vittoria” che dimentica che il diritto alla salute  viene prima di qualsiasi altro diritto e che la didattica a distanza per un altro mese di certo non creerà vittime.

Nel frattempo a farne le spese saranno:

Il Movimento civico NOI - I Valori
Il Movimento civico NOI – I Valori

– i Docenti mai coinvolti in nessuna decisione;
– il personale ATA;
– gli alunni e le loro famiglie.

Sanità: Longo rimuove i due commissari Bettelini e Panizzoli. Nostri sforzi premiati

Da dx: Fabio Gallo - Francesco Guido
Da dx: Fabio Gallo - Francesco Guido

a cura della Redazione/

Apprendiamo con soddisfazione che il Commissario ad acta per il piano di rientro della Sanità Calabrese, Dott. Longo, ha tempestivamente provveduto a sollevare dall’incarico il Commissario dell’Asp Bettelini e dell’Annunziata Panizzoli.

Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo Portavoce nazionale del Movimento NOI

È noto come il Movimento NOI ha da sempre stigmatizzato l’operato dei suddetti Commissari, ritenendoli non all’altezza del delicato ruolo che bisogna svolgere ai fini del riefficientamento della sanità cosentina. Un sistema, come abbiamo precisato più volte, sfruttato a fini clientelari dalla politica e trasformato in riserva di nepotismo da parte di una classe dirigente predatoria che mai ha perduto l’occasione di avvantaggiare gli amici degli amici.

L’Avvocato Francesco Guido del Foro di Cosenza

Nei mesi scorsi il Movimento NOI ha sostenuto convintamente la battaglia sorta automaticamente all’interno del Pronto Soccorso dell’Annunziata, ad opera di un coraggiosissimo sindacato, il SUL Calabria, che, pur inizialmente avversato dai poteri forti, è riuscito ad ottenere enormi risultati ed una visibilità mediatica nazionale ed europea.

L’apice di questa battaglia per una sanità alternativa e, come tale, avulsa da esecrabili condotte clientelari, è da ravvisare nella manifestazione del 12 novembre che ha visto uniti il Movimento NOI ed il SUL nel chiedere le dimissioni al Commissario Panizzoli. Una manifestazione memorabile che ha goduto per molti giorni dell’attenzione nazionale da parte di tutti i più importanti canali di comunicazione, ivi incluse Rai e Mediaset, determinando di fatto il “caso Cosenza”.

Movimento sturziano NOI
Bandiera del Movimento NOI

Siamo lieti di prendere atto che la storia ci ha dato ragione: la Dott.ssa Panizzoli non poteva rivestire il ruolo da Commissario. Bene avrebbe fatto a dimettersi quando glielo chiedemmo perché avrebbe, almeno, risparmiato a sé stessa la rimozione da parte del Commissario regionale Longo.

Questa vicenda dimostra come non si sbaglia mai quando si lotta dalla parte giusta: quella della sanità pubblica valida ed incontaminata.

Sanita’: quando a rimetterci sono sempre i Calabresi.

adolfo antonio rogano
Adolfo Antonio Rogano – UOC Chirurgia d’urgenza ‎Azienda Ospedaliera Annunziata di Cosenza

a cura di Adolfo Antonio Rogano/

Nel corso dell’anno 2020 ne abbiamo visto davvero tante in Calabria. Siamo partiti dalla crisi cronica della sanità pubblica che afflige i cittadini calabresi e non solo ma anche gli operatori sanitari sempre più stanchi e stressati. Ci siamo lasciati alle spalle una prima ondata di COVID 19 passata quasi indifferente se non per il lockdown nazionale che ha costretto tutti a casa per più di due mesi e che ha aggravato sempre più le sofferenze delle piccole e medie imprese locali, gettando le famiglie a causa del fallimento delle loro attività in una solitudine economica sempre più grave. Stiamo superando una seconda ondata che è stata molto più travolgente della prima, mettendo sempre più a nudo le criticità di una sanità oramai malata cronica anch’essa. Abbiamo anche subito lo strazio di un commissario, tale Cotticelli che ha fatto ridere tutta l’Italia con la sua tragicomica intervista televisiva, quasi da remake di casa Vianello, Saverio&Maria. Ma ancor di più siamo vittime di uno stato che ci ha mortificato e ridicolizzato, con la storiella del “commissario che non c’è”. In una settimana siamo passati dall’avere un campione della sanità italiana, uno che ha gestito la gloriosa università SAPIENZA di Roma, la piu’ grande d’Italia se non una delle più grandi d’Europa, fino ad inviarci, per auto esclusione degli altri, un super poliziotto, un uomo delle istituzioni (lui stesso si definisce cosi) che dovrà rimettere i conti apposto, scoprire le magagne e creare nuove eccellenze. Certo la partenza non è stata delle migliori. Il Commissario Longo, ahimè, si è già distinto per avere rinnovato i vecchi DG di ospedali e ASP, commettendo già la prima disattenzione nei confronti del nuovo decreto Calabria . E pertanto, mi chiedo, ma lo avrà letto o è allergico alla lettura delle carte come il suo predecessore Cotticelli? Magari il prossimo lo prenderemo laureato in lettere e filosofia. Negli ultimi giorni, i quotidiani locali ne stanno parlando a tutto spiano, la struttura commissariale si trova a risolvere il nodo legato al Sant’Anna Hospital, eccellenza della sanità calabrese ed uno dei centri di riferimento nazionali della cardiochirurgia italiana. Un faro nelle tenebre che circondano questa terra. 

Non tocca a noi giudicare se qualche amministratore ha sbagliato, ma sicuramente meritano maggior tutela tutti i professionisti che lavorano in quella struttura che, fino ad oggi, hanno rappresentato senza ombra di dubbio un valore aggiunto alla nostra sanità che, in questo momento, a causa delle scelte scellerate di un governo e dei suoi rappresentanti commissariali, si sta accasciando sempre di più. Inoltre non esiste in Calabria una struttura così organizzata come il sant’Anna in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini calabresi, perché forse le strutture di cardiochirurgia di Germaneto e Reggio Calabria da sole non possono fare i miracoli. E che sarà dei cittadini calabresi che si troveranno a dover affrontare ulteriori viaggi della speranza per curare le loro patologie di pertinenza cardiologica soprattutto in un momento difficile come questo dove il COVID 19 ha messo in ginocchio il sistema sanitario nazionale? Il COVID 19 ha colpito a morte anche sistemi regionali ben organizzati come quelli di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte ed ha messo a nudo le difficoltà atavicamente riconosciute del nostro sistema regionale calabrese. Ma ancora una volta, i calabresi dovranno soffrire perché perderanno una delle sicurezze o che per lo meno credevamo tali, della nostra regione. Forse, le parole dell’ex ministro della salute Lorenzin quando affermò che la migliore sanità per i calabresi si trovava all’aeroporto di Lamezia Terme, era il preludio al fatto che le pene sanitarie dei calabresi non sono ancora finite. 

Le Cose Nuove che fanno bene alla Calabria, e non solo

Il Movimento civico NOI - I Valori
Il Movimento civico NOI - I Valori

Fabio Gallo portavoce nazionale Movimento NOI

Il Movimento civico NOI
Il Movimento civico NOI

Metti una domenica pomeriggio, nel bel mezzo delle festività di Natale, a parlare di libri, di cose nuove, di rinascita di se stessi, di bene comune. E ti ritrovi a scoprire un popolo che ha voglia di temi importanti, di valori fondanti, di semplicità, di persone credibili, di una nuova stagione di politica con la P maiuscola, ispirata a Toniolo e Sturzo. 

E’ successo domenica scorsa 27 dicembre con il webinar promosso dal Movimento sturziano NOI, che in diretta sulle pagine facebook e su NoiRadio.eu ha ospitato il giornalista e scrittore trevigiano Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto Beato Toniolo.

Fabio Gallo, Antropologo, Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo, Antropologo, Portavoce nazionale del Movimento NOI

Sollecitato dalle domande dell’intervistatore Fabio Gallo, portavoce nazionale del Movimento NOI, e dagli interventi del pubblico – che per iscritto e a viva voce ha fatto sentire le sue opinioni e i suoi interrogativi – Zabotti ha presentato il suo ultimo libro “Le Cose Nuove. Rinascere più forti sulle orme del Toniolo”, pubblicato a luglio 2020 per i tipi della trevigiana La Piave Editore. L’autore è cultore della vita e dell’opera dell’economista e sociologo Giuseppe Toniolo, leader del movimento cattolico in Italia e in Europa tra fine ‘800 e inizi ‘900, proclamato beato dalla Chiesa nel 2012. Già consigliere regionale in Veneto e provinciale a Treviso, Marco Zabotti ha al suo attivo un qualificato impegno ecclesiale, culturale, sociale, istituzionale e nel campo della comunicazione.

Il Movimento civico NOI - Cos'è
Movimento civico NOI

Mette al centro del suo nuovo volume il mondo nuovo, dentro ciascuno di noi.  Quasi un istant book, un diario di bordo, uno sguardo accorato  sulle conseguenze negative della pandemia che ha colpito tante persone, ma anche sulle risposte di bene che si sono generate con la cura della malattia e la solidarietà delle comunità. E mette in risalto i valori che contano e le autentiche priorità della vita, per cambiare noi stessi e il mondo che ci circonda: una nuova umanità, donne e uomini  trasformati, mai più come prima, in cui si costruiscono “pagine di futuro” con generatività e concretezza, e senso vivo dell’essere cooperativi e fare rete. Sul modello Toniolo, efficacissimo oggi  per l’esemplarità di vita e l’attualità del messaggio in campo economico e sociale.  Dopo la catastrofe che ci ha coinvolti, possiamo rinascere migliori.

Un libro che interroga e affascina, un viaggio nella libertà che cambia le persone e salva il mondo.

Marco Zabotti
Marco Zabotti

Che cosa è successo domenica pomeriggio? Parlando in diretta di temi decisivi per la vita delle persone e la crescita della comunità, ispirate ai valori evangelici e all’amore alla verità, alla giustizia e alla solidarietà, i telefoni della redazione sono andati in tilt, gli accessi alla diretta si sono moltiplicati, le condivisioni hanno raggiunto cifre record, le richieste di interventi e di domande sono state così numerose che alla fine la trasmissione è andata ben oltre la durata prevista. E i commenti sono stati tutti favorevoli, di sostegno alla proposta, entusiasti.

Semplice: il popolo calabrese ha percepito novità autentica, credibilità dei percorsi personali, serietà di impostazione, umanità e determinazione. Alla fine, i ragionamenti sulla necessità di una nuova stagione politica – plasmata sugli insegnamenti di due giganti del passato, Toniolo e Sturzo, declinati nella modernità – hanno fatto centro e conquistato i video ascoltatori. I giovani, la cultura, il ruolo dell’Europa, la scuola, i progetti concreti per il territorio, l’ansia di riscatto del popolo di Calabria che vuole uscire dalla stanchezza e dalla rassegnazione, dalla sfiducia e dal rischio della definitiva disistima della politica e delle istituzioni.

Tutto è risaltato con forza e vitalità dai colloqui in diretta web, dalle domande, da questo inedito abbraccio nazionale Nord – Sud, nel segno di una storia feconda e della fiducia ritrovata di generazioni in dialogo tra loro, davanti alle sfide difficili di questo tempo. Tutto riparte da noi stessi, dal mondo nuovo, dentro di noi. Se decidiamo di cambiare, di andare un po’ all’opposizione non degli altri, ma di noi stessi, superando egoismi e autoreferenzialità, presunzioni e protagonismi, come diceva Mino Martinazzoli citando don Primo Mazzolari.

Come sosteneva don Luigi Sturzo, nella concretezza del suo pensiero e del suo impegno politico, da popolare autentico. Come ribadiva convinto Giuseppe Toniolo, per cui i riformatori sociali sono coloro che prima di tutto riformano se stessi, e che diffondono calore di verità e di bene al di fuori di se stessi perché dentro hanno un fuoco che brucia intensamente. Metti un libro che fa pensare, riflettere, discutere, emozionare: la Calabria ritrova se stessa, e rinasce con un messaggio di amore e di speranza. Le cose nuove valgono qui, hanno effetto, aiutano e incoraggiano, ma diventano messaggio eloquente per tutti i liberi e forti del nostro Paese.  

La locandina social

            

                                                       

Movimento NOI, “Pagina Bianca” e SUL: solidarietà agli Invisibili

ASP Cosenza – gli Invisibili manifestano a tutela dei propri diritti

a cura della Redazione/

I lavoratori dell’Asp di Cosenza, dopo avere affrontato la tempesta vengono lasciati al naufragio. Chiedono il rispetto dei propri diritti ed in particolare che, al pari dei propri colleghi delle altre aziende sanitarie nazionali, possano accedere ai fondi stanziati per le premialitá Covid.

I Rappresentanti della Federazione Civica “Pagina Bianca” e del Movimento Civico NOI, questa mattina hanno sostenuto le ragioni degli “Invisibili”. Si tratta di quella parte di Corpo Sanitario che lavora sempre nelle emergenze, che molto spesso salva la vita dei pazienti e che non manca mai, dico mai alla chiamata. Chiedono il riconoscimento del “bonus” concesso dal Governo e già erogato nelle altre regioni italiane ma ancora imbracato nei cavilli istituzionali della Calabria. Donne e Uomini coraggiosi che meritano il rispetto del loro abito e dei loro diritti.

Il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo
Il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo

Fabio Gallo del Movimento NOI ha dichiarato: “siamo qui in coerenza con la nostra opera di sostegno a medici, infermieri e oss esposti a gravissimi rischi e che in questa brutta vicenda che si chiama Covid19 sono la vera resistenza. Definiti Eroi, sono, in realtà, Donne e Uomini, mamme, papà, fratelli, sorelle che campiono quotidianamente il loro dovere senza paura e al quale tutti dobbiamo essere grati. Ringrazio la Digos della Questura di Cosenza per la mediazione sempre di alto livello istituzionale che rassicura tutti e riconduce sempre al buon senso le argomentazioni avviandoli verso i risultati concreti.

L’Avvocato Francesco Guido del Foro di Cosenza

Altresì ringrazio l’Avv. Francesco Guido intervenuto in rappresentanza del SUL – Sindacato Unitario Lavoratori. Riteniamo che una Sanità come quella calabrese contraddistinta dagli sprechi dovrebbe indirizzare le risorse a chi lavora e non a chi vive di clientele. Partecipiamo al presidio per dare solidarietà e continuità alla nostra azione sempre in difesa della buona sanità. Prendiamo atto altresí delle misure cautelari emesse questa mattina dalla Procura di Cosenza che fanno intendere la massima attenzione della Magistratura sul caso e sulle denunce che sono state presentate a tutela del bene comune e della sanità pubblica”.

Beni Culturali, Cosenza: nasce il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI

Centro di Alta Competenza Connessioni - Biblioteca Nazionale di Cosenza

a cura della Redazione/

Da Sx: il Presidente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” Luana Gallo con il Direttore della Biblioteca Nazionale di Cosenza Massimo De Buono

Giovedì 17 dicembre 2020, la Biblioteca Nazionale di Cosenza e la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” hanno sottoscritto il protocollo per la realizzazione di un programma progettuale finalizzato alla comunicazione, promozione e valorizzazione dei Beni Librari di pregio, nonché di Beni Culturali e Storico Artistici. Grazie a questo protocollo nasce nel cuore della Città Storica di Cosenza il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI.

Biblioteca Nazionale di Cosenza
Alcuni dei componenti del Progetto “Connessioni” insieme al Direttore della Biblioteca Nazionale di Cosenza Massimo De Buono e al Presidente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” Luana Gallo
Da Sx: Fabio Gallo, Eleonora Cafiero, Massimo De Buono, Luana Gallo

A COSENZA IL CENTRO DI ALTA COMPETENZA “CONNESSIONI” NELLA BIBLIOTECA NAZIONALE
Tra gli obiettivi primari la co-creazione di un sistema di conoscenze e di trasferimento di competenze professionalizzanti integrate, capaci di assicurare fruizione ampia, interattiva e partecipata; la valorizzazione e promozione dell’eredità culturale digitale, ovvero il Digital Cultural Heritage che rappresenta una risorsa strategica per l’intero territorio nazionale anche al fine dello sviluppo di un turismo culturale, basato sulle peculiarità del territorio che, grazie al partenariato tra i due Enti promotori, contribuirà alla “rigenerazione territoriale” con uno sguardo allargato all’intero territorio regionale. 

Biblioteca Nazionale di Cosenza
Interno della Biblioteca Nazionale di Cosenza
Da Sx: Andrea De Rosa, Mario Timpano, Maria Chiara Buccieri, Ghofrane Bessioud, Vincenzo Zicaro, Giuseppe Capalbo
Il Logo di Connessioni.
Una parte della attrezzature in dotazione al Centro di Alta Competenza “Connessioni”

UN AGGREGATORE SOCIALE PONTE DIGITALE TRA BENI LIBRARI E CULTURALI E NUOVE GENERAZIONI
CONNESSIONI svolgerà il ruolo di ponte digitale tra nuove generazioni e biblioteca nel suo nuovo ruolo di aggregatore sociale. Un incubatore di futuro per le comunità locali e non solo, il cui ambito è l’orizzonte generativo tra cultura già esistente e quella in fermento che gode oggi di innovazioni tecnologiche in grado di rendere fruibile il patrimonio dei Beni Culturali in rete. 

Ma CONNESSIONI avrà anche un ruolo strategico nel mondo della comunicazione grazie al Gruppo ComunicareITALIA che ha reso disponibili le sue testate giornalistiche digitali che avranno il ruolo di generare una comunicazione positiva e propositiva del patrimonio culturale del territorio formando giovani ai quali sarà affidato questo compito dal quale dipenderà l’incremento di valore dello stesso patrimonio culturale ai fini dell’economia del turismo e del lavoro.

Da Sx: il Presidente della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” con il Direttore della Biblioteca Nazionale di Cosenza Massimo De Buono accanto ad una parte delle attrezzature rese disponibili al Progetto “Connessioni”

IL PUNTO DI PARTENZA: IL PIANO DEL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI
Il progetto nasce dall’impulso fornito dal piano del Ministro Dario Franceschini e dalle connesse azioni programmatiche del MiBACT in riferimento all’Istituzione della Cabina di Regia per la Fotografia (luglio 2017) “istituita presso il Gabinetto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, al fine di pianificare e coordinare le attività ministeriali per la valorizzazione e la diffusione della fotografia in Italia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e allo sviluppo di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini”.

Fabio Gallo – Co-fondatore del Centro di Alta Competenza “Connessioni”

CONNESSIONI IN LINEA CON I PROGRAMMI NAZIONALI E L’AGENDA EUROPEA
Il protocollo è in linea con il piano nazionale di digitalizzazione dei musei, con il piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale che riserva particolare attenzione alle Regioni del Mezzogiorno, con l’Agenda Digitale Europea ed italiana, con i programmi del Recovery Fund Italia “Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Museo Archeologico all’interno della Biblioteca Nazionale di Cosenza

NESSUNA ATTESA. GRAZIE AI DUE ENTI PROMOTORI IL PROGRAMMA PARTE SUBITO
Il progetto prende immediatamente vita grazie ad un luogo reso disponibile dalla Biblioteca Nazionale di Cosenza e alla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” riconosciuta nel 2003 dal MiBACT che fornirà risorse esperienziali e tecnologiche che hanno già alle spalle un percorso che la rende leader nel settore. Ricordiamo la dematerializzazione di celebri Archivi Vaticani, di importanti Beni Culturali italiani, l’istituzione del DIGITAL CULTURAL HERITAGE MUSEUM e non ultimo dei Beni Culturali della Città storica di Cosenza con il Progetto di digitalizzazione Cosenza Cristiana.  

“NOI” ed “Equità Territoriale” chiedono rinvio elezioni regionali. Democrazia in ostaggio

Nella foto da sx: Fabio Gallo (Movimento civico NOI) e Pino Aprile (Movimento Equità Territoriale)
Nella foto da sx: Fabio Gallo (Movimento civico NOI) e Pino Aprile (Movimento Equità Territoriale)
Fabio Gallo Portavoce e Pino Aprile

a cura della Redazione/

La Democrazia in Calabria è ostaggio del bisogno e in queste condizioni andare a votare il 14 di febbraio significherebbe violare i diritti fondamentali dei cittadini. Scrivono al Presidente della Repubblica Italiana e alle massime cariche di Governo il Movimento Civico NOI ed il Movimento Equità Territoriale di Pino Aprile, uniti dall’esigenza di ottenere il rispetto dei cittadini calabresi che maggiormente stanno subendo il trauma economico dovuto al protrarsi della pandemia da Covid 19. Le motivazioni nella missiva del 15 dicembre sono concrete ed evocano l’applicazione dell’Art. 126 della Costituzione Italiana da parte del Presidente della Repubblica. È infatti il Capo dello Stato che potrebbe sciogliere il Consiglio regionale già nel caso della morte del Presidente di una Regione. 

CALABRIA: DEMOCRAZIA IN PERICOLO E OSTAGGIO DEL BISOGNO
A tal proposito il portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo ha incontrato Pino Aprile accompagnato dai rappresentanti regionali che convergono sul punto. Nel contenuto della Lettera si legge: “la Democrazia in Calabria è in pericolo, ostaggio del bisogno e crediamo che il Governo debba esserne invece, garante, traslando la data delle elezioni regionali previste per il 14 febbraio nell’autunno del 2021, commissariando la Regione Calabria in attuazione dell’Art. 126 della Costituzione Italiana. I motivi sono estremamente gravi e certamente il Governo ne terrà conto. 

CALABRESI VITTIME DI UNA GRAVE DISPUNZIONE POLITICO-ISTITUZIONALE
Il contrario risulterebbe in dicotomia con i fatti e con i dettami dello stesso Governo in tema di sicurezza e di uscita dalla pandemia da Covid19. Le elezioni regionali previste per il giorno 14 febbraio 2021, infatti, rappresentano un appuntamento elettorale proveniente da regole che non tengono conto dei molteplici aspetti dell’odierna realtà della quale solo una di esse si chiama “pandemia”, nella regione con il sistema sanitario più in crisi d’Europa. La Calabria, è al centro di una disfunzione politico-istituzionale che lo stesso Governo ha dovuto gestire con non poche difficoltà, basti riferirsi al caso relativo ai Commissari della Sanità. 

RINVIARE LE ELEZIONI. POLITICA INFILTRATA DALLA ‘NDRANGHETA
Una disfunzione che vede a forte rischio di intrusione da parte delle organizzazioni che fanno capo alla ‘ndrangheta, in grado di orientare il voto, una grande fetta dei suoi cittadini, della sua microeconomia sociale e della stessa politica. Un rischio reale come su citato e più volte sottolineato dalla Magistratura Antimafia.

GRAVI ACCUSE DA PARTE DELL’ANTIMAFIA. GARANTISTI MA DOBBIAMO RIFLETTERE
A conferma di ciò, non si può in questo contesto non tenere conto del repentino e drammatico mutamento dell’assetto politico della Regione Calabria manifestatosi con l’arresto della più alta carica istituzionale dopo quella del Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio, con gravissime accuse mosse dall’Antimafia di Catanzaro. Inoltre, come noto, la Regione Calabria è orfana del suo Presidente on. Jole Santelli recentemente deceduta. Una motivazione che già da sola, priva del gravame costituito da quanto su esposto, sarebbe sufficiente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a sciogliere il Consiglio regionale in virtù dell’Art. 126 della Costituzione Italiana. Crediamo – concludono i rappresentanti dei due Movimenti civici – che il Governo debba assicurare un piano di rispetto dei principi democratici alla Calabria, disponendo quanto sopra auspicato.

Focolaio Covid nell’Annunziata. De Paola non risponde: Al Movimento NOI si unisce la voce del Movimento Equitá territoriale di Pino Aprile.

Cresce la preoccupazione per i molti contagi da Covid19 che si stanno verificando tra il personale sanitario dell’Ospedale Civile di Cosenza che chiedono aiuto all’esterno, minacciati di ritorsioni in caso dovessero trapelare notizie in grado di mettere in difficoltà la gestione aziendale. Lo scandalo nazionale emerso grazie alla costante presenza del Movimento civico NOI innanzi alle porte del Pronto Soccorso di Cosenza divenuto un vero e proprio inferno, ha messo in difficoltà un sistema che non può continuare ad essere amministrato contro l’interesse dei cittadini, violando principi costituzionali e diritti umani.

Recente è anche la notizia di infermieri in gravissime condizioni di salute e che per espletare il proprio dovere professionale avrebbero ricevuto dall’Azienda ospedaliera dispositivi non in grado di garantire la sicurezza personale dall’esposizione al Covid19. Oggi alle istanze del Movimento NOI si unisce un’altra importante fetta di civismo, quello del Movimento per l’Equità Territoriale che fa capo a Pino Aprile.

Il Movimento NOI non ha esitato a interrogare nelle ultime ore il direttore sanitario del presidio unico dell’Annunziata Salvatore De Paola e non avendo ricevuto risposte e le stesse, oggi, vengono girate al Commissario regionale Guido Longo e al MInistro della Sanità. 

“E’vero – è stato chiesto al direttore De Paola – che ad avere contratto il Covid19 sarebbe un numero molto elevato di sanitari dell’Ospedale tra i Reparti di Nefrologia, Medicina Valentina, Gastroenterologia? Il dott. Salvatore De Paola è al corrente del fatto che l’Azienda passa sistemi di protezione al corpo sanitario sul quale è palesemente scritto “NON MEDICAL MASK” e cioè da non utilizzare come presidio medico?  

Le domande sono state corredate da immagini di dispositivi di protezione non adeguati alla protezione del personale medico che sarebbero forniti dall’Azienda Ospedaliera e hanno catturato l’attenzione dei referenti del Movimento per l’Equità territoriale tra i quali Francesco Intrieri che si uniscono oggi nella richiesta di immediati chiarimenti a tutela sia del corpo sanitario che della cittadinanza tutta. La decisione dell’ultimo DPCM di riaprire tutto per il Natale potrebbe portare – come affermano gli esperti, una terza ondata di infezione e con il personale medico già ridotto dai commissariamenti del 50%, si troverebbe in gravissime difficoltà se in gran parte si troverebbe, come lo è, contagiato dal Covid19 e per questo posto in isolamento. 

LA LOCANDINA SOCIAL

“NOI” a De Paola: enorme focolaio Covid tra i sanitari dell’Annunziata. Va ancora tutto bene?

maschere non adatte al personale medico
maschere non adatte al personale medico

a cura della Redazione/

Se una azienda ospedaliera fornisce sistemi di protezione palesemente inadeguati e non idonei al corpo sanitario, è responsabile o no di reato in caso di dovessero ammalare di Covid19 medici, infermieri e oss?

Prendiamo atto della dichiarazione del direttore sanitario del presidio unico dell’Annunziata Salvatore De Paola a parere del quale il Pronto Soccorso di Cosenza sarebbe più libero anche grazie all’apertura dell’Ospedale Militare da campo di Vaglio Lise nel quale si stanno smistando i pazienti. Notizia che non può che farci piacere in virtù del fatto che a richiedere al Governo l’intervento dei Militari, come ampiamente dimostrato dagli atti, è stato proprio il Movimento civico NOI che si è fatto carico della richiesta di aiuto di medici, infermieri e OSS, nonché delle famiglie dei pazienti.

De Paola avrebbe anche dichiarato che “grandi problemi non ne abbiamo più un pò perché l’incidenza del virus sembra in calo e un pò perché siamo bene organizzati“. Il Movimento NOI pone alcune domande al dott. Salvatore De Paola: è vero che, invece, in dicotomia con quanto dichiarato, in Pronto Soccorso, sembra essere ancora l’inferno e che ad avere contratto il Covid19 sarebbe un numero molto elevato di sanitari dell’Ospedale tra i Reparti di Nefrologia, Medicina Valentina, Gastroenterologia?

Il dott. Salvatore De Paola è al corrente del fatto che l’Azienda passa sistemi di protezione al corpo sanitario sul quale è palesemente scritto “NON MEDICAL MASK” e cioè da non utilizzare come presidio medico? Lo dichiara il Portavoce del Movimento civico NOI Fabio Gallo unitamente al Responsabile del Dipartimento Salute Angelo Falcone.

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