Apprendiamo del vile gesto rivolto al nostro Delegato politico sul territorio di Vibo Valentia e provincia prof. Cesare Ierullo. Due individui, sui quali sta indagando la Polizia di Stato di Serra San Bruno in stretto contatto con la Questura di Vibo Valentia, avrebbero lanciato liquido infiammabile cospargendo l’auto del prof. Cesare Ierullomentre era al suo interno. Fortunatamente, il successivo lancio dell’oggetto infiammato che avrebbe dovuto innescare l’incendio non ha fatto centro oltrepassando l’auto e dando la possibilità al Prof. Ierullo di porsi in salvo e chiamare la Polizia di Stato che sta indagando sull’accaduto.
L’evento delittuoso, accade a poche ore dalla nostra nota stampa con la quale abbiamo comunicato il contenuto della nostra lettera inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e autorità di Governo, con la quale, per l’ennesima volta abbiamo denunciato della Calabria mala politica e corruzione e della Regione Calabria, mala gestione della Sanità e dei vaccini anti Covid19. Non vogliamo credere che abbiano colpito il Prof. Cesare Ierullo per inviarci un avvertimento.
In ogni caso sappiano, se questa è stata l’intenzione, che stiamo tutelando la nostra vita, quella delle nostre famiglie, della nostra comunità e degli indifesi e che per tale motivo, non possiamo fermarci e non ci fermeremo e che il prof. Cesare Ierullo rappresenta a tutti gli effetti un componente del nostro Corpo Politico (ex art. 338 c.p. punisce “chiunque usa violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario o ad una rappresentanza di esso”). Ci affidiamo alla Polizia di Stato e a chi sta conducendo le indagini chiedendo sin da ora allo stimatissimo Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Camillo Falvo, di valutare ogni possibile azione per la tutela del Prof. Cesare Ierullo e per identificare al più presto le cause dell’accaduto in un contesto nel quale molto spesso la verità si cela dietro qualsiasi pretesto. Tutto il Movimento sturziano NOI è accanto al prof. Cesare Ierullo.
Totale fiducia nei confronti della Polizia di Stato e della Magistratura. Pubblichiamo per dovere di completezza la lettera citata dal Portavoce nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo nel comunicato stampa.
3d rendering humanoid robot with ai text in ciucuit pattern
a cura di Roberto Perri/
L’intelligenza artificiale può manipolare le nostre scelte, sfruttando le nostre abitudini, aspettative, pregiudizi. E’ confermato dallo Studio Data61 pubblicato a febbraio dagli scienziati australiani, gli algoritmi sfruttano le nostre scelte e i nostri limiti cognitivi a proprio vantaggio, diventano così un’arma pericolosa nelle mani della politica o delle aziende.
Il team di ricercatori Data61 del CSIRO (il braccio dati e digitale dell’agenzia scientifica nazionale australiana), ha ideato un metodo sistematico per trovare e sfruttare i punti deboli nei modi in cui le persone fanno le scelte, utilizzando un sistema di intelligenza artificiale chiamato rete neurale ricorrente di rinforzo e apprendimento profondo. Per testare il loro modello hanno condotto tre esperimenti in cui partecipanti umani hanno giocato contro un computer.
In ognuno di questi esperimenti, la macchina ha imparato dalle risposte dei partecipanti e ha identificato e mirato i punti deboli nel processo decisionale delle persone. Il risultato finale è stato che la macchina ha imparato come guidare i partecipanti verso azioni particolari.
La ricerca sui punti deboli umani ha una vasta gamma di possibili applicazioni
Da questo studio possono derivare molte applicazioni: il potenziamento delle scienze comportamentali e delle politiche pubbliche per migliorare il benessere sociale. La comprensione e l’influenza del modo in cui le persone adottano abitudini alimentari sane, o l’uso di energie rinnovabili. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata nel bene o nel male e un’adeguata governance è fondamentale per garantire che sia implementata in modo responsabile.
L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico sono in genere affamati di dati, il che significa che è fondamentale assicurarsi di disporre di sistemi efficaci per la governance e l’accesso ai dati. L’implementazione di processi di consenso adeguati e protezione della privacy durante la raccolta dei dati saranno essenziali. Le organizzazioni che utilizzano e sviluppano l’intelligenza artificiale devono assicurarsi di sapere cosa possono e non possono fare queste tecnologie, e di essere consapevoli dei potenziali rischi.
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento sturziano NOI
E’ una lettera molto forte quella trasmessa dal Portavoce nazionale del Movimento civico NOI al Capo dello Stato Sergio Mattarella. E’ stata inviata per dovuta conoscenza al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai ministri competenti, al Commissario straordinario generale Francesco Paolo Figliuolo, al Commissario alla sanità in Calabria Guido Longo e al presidente f.f. della Regione Calabria Spirlì. “Siamo nell’epoca della comunicazione di massa dove parole si dissolvono nel nulla – ha dichiarato Fabio Gallo. Il Movimento NOI ha scelto di mettere sempre nero su bianco perché un domani eventuali responsabilità possano essere rintracciate e accertate. Ci siamo fatti carico come sempre delle istanze a NOI rivolte dai cittadini che ci chiedono aiuto. Tra essi persone fragili, deboli, lasciate in balia delle parole provenienti da fonti governative che platealmente si contraddicono, procurando l’abbandono dei cittadini a se stessi e ad un sistema marcio, quello della Sanità in Calabria, nel tempo più increscioso della nostra storia moderna: la pandemia che uccide. Lo faremo ogni giorno, se necessario. Non possiamo più permetterci – conclude Fabio Gallo – che decenni di mala politica e gestione clientelare che ha mortificato i settori strategici del nostro Paese con grave lesione del principio della meritocrazia nella pubblica amministrazione, gravi ancora e peggio di prima su tutti NOI cittadini onesti”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
LA LETTERA INVIATA TRASMESSA AL CAPO DELLO STATO Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica, Onorevoli Autorità di Governo,
Non è accettabile, non è accettato! La questione relativa alla somministrazione dei vaccini in Calabria è drammatica. E’ in atto una delle più gravi lesioni dei Diritti Umani mai registrate nella storia rispetto ad un qualcosa di aggressivo che può togliere la vita. La questione legata alla pessima gestione delle così dette “piattaforme” di prenotazione ha superato ogni limite di decenza. Non funzionano e ne abbiamo le prove registrate, ormai, da giorni e giorni. Ma vi è di più in una regione nella quale il Governo più volte ha registrato il suo fallimento con l’invio di Commissari alla Sanità. Essi sono stati l’immagine speculare della peggiore gestione della Cosa Pubblica, dimostrandosi assolutamente incapaci di gestire non solo l’emergenza ma, da quanto emerge dalle recenti indagini della Procura Antimafia di Catanzaro e di altri distretti giudiziari, neanche la normalità antecedente al Covid19. Decine e decine di migliaia di cittadini considerati a rischio e fragili non riescono a prenotare e non fidandosi più dell’Amministrazione pubblica regionale, si rivolgono allo scrivente Movimento civico e ad altri che non hanno, però, potere risolutivo, se non quello di relazionarsi con le Autorità di Governo. Segno di disperazione che non è più accettabile e sostenibile. Risulta davvero incredibile che cittadini che hanno dedicato la loro vita al Paese e che oggi superano gli ottanta anni, molte volte rimasti da soli, debbano essere dirottati dalla loro Città in altre distanti centinaia di chilometri per l’inoculazione del vaccino.
La Bandiera del Movimento civico NOI
Ci duole dovere prendere atto che quanto disposto dal Governo non arriva sul territorio ove governa il caos nel quale si muovono bene mafie di ogni sorta, come ben detto dalla Procura Antimafia di Catanzaro, che fanno del vaccino una gestione personale, parenterale e politica. L’organizzazione regionale non funziona e la Pubblica Amministrazione della Sanità mostra tutti i segni del crollo totale.
Chiediamo che il Governo si assuma la responsabilità di avocare ogni forma di potere sulla gestione dell’emergenza sanitaria e della gestione dei vaccini. Chiediamo, inoltre, che la gestione prenotazione degli stessi abbia un solo metodo certificato e riscontrabile, che sia comunicato non dalla Regione Calabria ma dal Governo e che lo stesso lasci traccia di chi e come ha ricevuto l’inoculazione del vaccino, oltre che di quale e in quale data, oltre che da quale operatore sanitario.
In virtù dell’Art. 31 della Costituzione Italiana e del buon senso che deve prevalere in un momento così drammatico, chiediamo l’immediata assunzione di responsabilità a tutela del primario interesse della salute di tutti i cittadini.
Confidiamo in un Suo decisivo intervento e delle forze di Governo. Il Portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI Fabio Gallo
Fabio Gallo Portavoce nazionale Movimento civico NOI
Esplode il caso relativo alleprenotazioni dei vaccini in Calabria. Sono numerosi i cittadini che hanno prenotato da Cosenza la possibilità di ricevere l’inoculazione del vaccino sulla nuova Piattaforma che però rinvia gli over 80, noti per essere cittadini “fragili e con patologie” dunque a rischio, a doversi recare in altre località distanti decine di chilometri. Lo stato di emergenza, rispetto ai rischi causati dalla pandemia, con questo sistema di prenotazione – afferma il Movimento civico NOI – risulta non essere idoneo alle concrete esigenze che richiedono vaccinazione tempestiva di tutta la popolazione ed in maniera particolare delle categorie a rischio come lo sono, appunto, gli over 80 e tutti coloro i quali sono affetti da gravi patologie.
A ciò, si deve aggiungere che questo sistema di prenotazione rimanda a tre, quattro mesi dal momento della prenotazione e a distanze di oltre 100 km e ci si chiede come possano recarvisi gli over 80 privi di patente e in delicate condizioni di salute se privi di accompagnatori.
La Bandiera del Movimento civico NOI
Sono molti, infatti, coloro i quali sono soli. In ogni caso è veramente assurdo che per ricevere l’inoculazione del vaccino un cittadino di Cosenza debba recarsi a Corigliano-Rossano. Il Movimento NOI, ha comunicato al Governo il grave disservizio cui al momento nessuno ha posto immediato rimedio, consentendo ulteriori perdite di tempo con gravissime conseguenze sulla salute dei cittadini.
Il Tar della Calabria da remoto ha sospeso l’ordinanza numero 10 emessa dal presidente f.f. della Regione Calabria Spirlì. E non è la prima volta. La scuola calabrese appare essere utilizzata come strumento di contesa politica nella totale mancanza di rispetto verso gli studenti, i lavoratori e le famiglie.
MOVIMENTO NOI: TRA MASCHERINE FALSE E VACCINI RITIRATI E’ LECITO PORSI DOMANDA? Con senso di responsabilità il Movimento NOI si sta facendo carico delle istanze dei cittadini e in tal senso è lecito chiedersi di chi è la responsabilità della salute di tutte le famiglie calabresi? Di chi è la responsabilità della salute di tutto il personale della scuola in questo particolare momento che ci vede ancora senza vaccinazioni e con la variante inglese che si rivela molto pericolosa anche per i più giovani?
Qualcuno, appare scontato, continua a commettere un gravissimo errore di valutazione sulla pandemia visto che è scoppiato lo scandalo sui tamponi antigenici non trasmessi dalla regione Calabria sui quali auspichiamo che si faccia chiarezza al più presto. Alcuni ospedali sono costretti a trasferire i pazienti gravi per carenza di posti nelle terapie intensive già sature; molti Comuni ed Istituzioni Scolastiche hanno chiuso o chiuderanno nei prossimi giorni.
VACCINI E MORTI SOSPETTE: INDAGANO LE PROCURE Per di più, si aggiunga lo scandalo di oltre due milioni di mascherine FFP2 false immesse nel mercato e, cosa altrettanto grave, è stata disposta la sospensione della vaccinazione presso l’Ospedale Militare da Campo di Cosenza perché il lotto di vaccini risulta appartenente ad uno di quelli che avrebbero già procurato “eventi avversi gravi” su cui stanno già indagando tra le altre, anche le Procure di Siracusa e Catania per la morte di un militare della Marina Militare e di un agente di Polizia di Stato. Il Movimento NOI è per la scuola in presenza da riprendere solo se tutto il personale sarà stato vaccinato.
L’AIFA HA EMESSO DIVIETO DI UTILIZZO DELLE DOSI DEL LOTTO ABV2856 DI ASTRAZENECA A ciò si aggiunga che in via precauzionale l’AIFA ha deciso di emettere un divieto di utilizzo delle dosi appartenenti al lotto ABV2856 di Astrazeneca su tutto il territorio nazionale. Questo non è solo caos ma un vero dramma poiché le decisioni dall’alto, ciò quelle della classe politica, non corrispondono alla realtà nei fatto. Ad oggi da una tabella pubblicata sul Sole 24 Ore lo 0% del personale scolastico è stato vaccinato!!! Le aule scolastiche non sono luoghi intrinsecamente sicuri.
Vanno resi sicuri, e per farlo servono investimenti adeguati in impianti di ventilazione e l’incremento di spazi e personale. Insistere sul falso mito della sicurezza della scuola quindi non è solo inutile, ma è dannoso. Distoglie attenzione e risorse dalla scuola stessa contribuendo a mantenerle insicure, e contribuisce a far riesplodere periodicamente il contagio nella società intera prolungando una situazione ormai da tempo insostenibile.
Grande partecipazione ed entusiasmo all’incontro nazionale online del 3 marzo in occasione del battesimo di Libertà Civica – Noi Popolari. Abbiamo assistito ad un evento importante, condiviso e partecipato, con tanti apporti di donne e uomini del Movimento NOI e del gruppo nazionale della nuova rete civica e popolare che hanno dimostrato la volontà di credere in una possibile svolta e in un cambiamento di sostanza della politica, con la P maiuscola.
Liberta’ civica – noi popolari: dalle Dolomiti alla Sicilia all’insegna della buona politica
Come si può comprendere immediatamente se l’inizio di un nuovo cammino di impegno per il bene comune nasce sotto i migliori auspici? Sicuramente dalla fiducia, dal calore e dall’entusiasmo delle persone che sono chiamate ad animare sui territori questo percorso impegnativo, specie in questo tempo di gravi difficoltà per l’intera comunità nazionale. Non a caso le ragioni e i sentimenti della nuova proposta erano espressi già nel titolo “Le cose nuove: la libertà civica e popolare che serve al nostro Paese”, e su questa traccia fondamentale si sono avvicendati gli interventi dei partecipanti, coordinati da Eleonora Cafiero.
Fabio Gallo, Marco Zabotti, Andrea Aquilino e Andrea Bona hanno introdotto il meeting a distanza che ha unito di fatto l’Italia nel segno della buona politica, dalle Dolomiti alla Sicilia, con una forte istanza di partecipazione diretta alla cosa pubblica da parte di cittadini e liste civiche, con valori autentici e programmi concreti, di collaborazione in rete che mette in contatto e in sinergia le nuove centralità dei territori d’Italia, di grande e necessario cambiamento della classe dirigente per dare speranza specialmente alle giovani generazioni. L’incontro è stato anche l’occasione per la presentazione ufficiale del simbolo della rete federativa, che vede predominanti il colore blu, il rimando all’Europa, la scritta Libertà Civica, i loghi delle tre realtà che si collegano nel nuovo progetto – ItaliaInsieme.eu, Popolari Liberi e Forti e Movimento Noi – e la dicitura conclusiva Noi Popolari, proprio a testimoniare l’incontro tra realtà civica e ispirazione popolare, riferita in particolare a due grandi personalità del movimento cattolico come Giuseppe Toniolo e Luigi Sturzo.
Logo di Libertà Civica – NOI POPOLARI
Nella stagione ‘magnifica e drammatica’ del tempo che stiamo vivendo – è stato comunicato da Marco Zabotti – proprio ora, è arrivato il futuro della nostra ispirazione, della nostra volontà di fare rete insieme, del nostro impegno al servizio del bene comune. Nel segno dell’Italia e dell’Europa. E’ tempo di rinascere, alle radici di una storia di grandi idealità, di fecondi principi, di straordinari esempi di vita vissuta, di realizzazioni concrete e di traguardi avanzati di libertà e democrazia. Il cammino di Libertà Civica – Noi Popolari parte da qui.
Un nuovo inizio, per il bene del Paese: “Non chiediamo agli altri di creare cose nuove e di agire, decidiamo di farlo noi”.
La passione, la voglia di esserci e di impegnarsi per il bene comune, la qualità delle storie personali hanno contraddistinto gli interventi di tutti i dirigenti, referenti e attivisti del Movimento NOI che hanno risposto “sì” all’invito alla convention online. Hanno Partecipato al webinar di presentazione Fabio Gallo portavoce nazionale del Movimento NOI, Marco Zabotti fondatore Marca Civica e Libertà Civica Veneto, Andrea Aquilino di Popolari Liberi e Forti Roma, Andrea Bona Presidente BARD – Movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti, Eleonora Cafiero coordinatrice nazionale del Movimento NOI, Matilde Ferraro Ufficio Europa e Cooperazione Internazionale Movimento NOI, Rosella Zofrea referente Movimento NOI Lamezia Terme, Vincenzo Capocasale delegato rapporti Clero e Famiglia del Movimento NOI, Luana Gallo delegata per l’Ambiente del Movimento NOI, Roberto Perri referente Movimento NOI Cerisano e delegato per la Scuola, Maria Francesca Abate Movimento NOI Donne, Cesare Ierullo referente Movimento NOI Vibo Valentia e provincia, Maria Luisa Celani delegata Welfare e Politiche Sociali Movimento NOI, Gianluca Rubino delegato Scuola Movimento NOI Vibo Valentia, Patrizia Pace Movimento NOI Donne, Sergio Greco referente Movimento NOI Sicilia, Mario Timpano Movimento NOI Giovani, Manuela Capalbo referente Movimento NOI Tropea, Angelo Falcone delegato alla Salute Movimento NOI, Emily Amantea Movimento NOI Donne, Giuseppe Capalbo Movimento NOI Giovani, Vincenzo Zicaro Movimento NOI Giovani, Andrea De Rosa Movimento NOI Giovani, Fedele Serpe Delegato Scuola Movimento NOI, Umile Trausi Delegato Città Storica Cosenza Movimento NOI, Luigi Vizza direttore NOIRadio.eu, Marianna Spadafora Movimento NOI Donne, Ernesto Cicero attivista Movimento NOI.
Perché amiamo le nostre comunità e il nostro Paese, e perché non c’è alternativa credibile e seria all’assumere fino in fondo le nostre responsabilità di cittadini che intendono impegnarsi per rigenerare la vita pubblica e le istituzioni, a tutti i livelli.
Serve un nuovo inizio – è stato detto nel corso della conferenza – perché nuovi sono i tempi, le sfide, le necessità, le urgenze diffuse di salute, lavoro e coesione sociale tra le persone, le famiglie, le imprese, i corpi intermedi e i soggetti attivi delle nostre comunità, in ogni parte d’Italia. E grande è la voglia di presente e di futuro, di riscatto e di speranza, l’aspirazione ad una Politica con la P maiuscola, l’attesa di un cambiamento reale che preveda nuovi attori protagonisti e metta al primo posto le risposte concrete alle esigenze reali della collettività, con serietà, dedizione, competenza e credibilità.
con “liberta’ civica – noi popolari” uniti da un patto civico di valenza nazionale
Da anni siamo espressioni dinamiche e generative dei territori, e viviamo le nuove centralità dell’era “glocale” del digitale. Siamo realtà culturali, sociali e di amicizia civica che sono impegnate in rete nella promozione del bene comune. Con Libertà Civica – Noi Popolari oggi siamo uniti in un patto federativo a valenza nazionale, di respiro europeo. Guardiamo con fede e amore all’Italia, addolorata e incerta in questa dura prova della pandemia, e vogliamo rendere possibile e vera un’istanza comune di partecipazione alla vita sociale e politica del nostro Paese. E guardiamo con fede e amore all’Unione Europea, il nostro destino comune, con lo sguardo e l’attenzione esigente di chi ne riconosce l’importanza e il ruolo e chiede nel contempo strategie efficaci e azioni incisive, a favore dell’intera comunità nazionale e internazionale.
Libertà Civica – Noi Popolari – I nostri principi e le nostre scelte
Come Libertà Civica – Noi Popolari – hanno comunicato i fondatori della rete federativa – assumiamo fino in fondo i valori dell’ispirazione cristiana in politica e della Costituzione repubblicana. La nostra scommessa esigente è di autentica libertà, che ci allontani dalle cattive pratiche e dagli egoismi di parte, ci metta nella condizione di agire per lo sviluppo integrale dell’uomo e della comunità e sia capace di realizzare tutto questo secondo uno stile di condivisione, di forte sinergia e di efficace collaborazione in rete insieme. Da cittadini, consapevoli dei diritti e dei doveri, con la cura dei progetti e delle relazioni, impegnati a costruire dimensioni nuove di soggettività e di partecipazione al governo delle città e dei territori.
La nostra impresa comune si inserisce nell’alveo di un nuovo popolarismo italiano ed europeo, che unisce in un grande abbraccio costruttivo gli uomini e le donne di buona volontà, umiltà e speranza appartenenti ai luoghi più diversi. Perché, soprattutto oggi, nessuna persona è un’isola, nessuno si salva da solo. Essa pone a suo fondamento il pensiero, l’azione e l’esempio di vita di due luminose personalità del movimento cattolico del nostro Paese, che ne hanno segnato l’intero cammino fino ai giorni nostri: Giuseppe Toniolo e Luigi Sturzo. Proprio in questo 2021 ricordiamo i 50 anni del decreto di eroicità delle virtù del beato Toniolo e i 150 anni dalla nascita di don Luigi Sturzo. Facciamo nostri i loro valori, le loro intuizioni, la forza, il coraggio e la fermezza che hanno segnato la loro opera, la grandezza delle loro visioni e delle loro realizzazioni di vero bene comune, la libertà che ha animato tutto il loro percorso esistenziale.
Una leadership plurale, per cambiare insieme
Ripartiamo da qui, dalle sorgenti di un pensiero capace di affrontare le sfide della storia e di realizzare davvero cose nuove, dal riferimento a due figure illustri che sono state esemplari nella loro pienezza di vita umana e cristiana, autentici modelli di “leader” plurali di cui l’Italia oggi ha assolutamente bisogno.
Il primato della persona nella società, nell’economia e in democrazia, la centralità della vita, della famiglia e dei corpi intermedi, il valore dell’autonomia, della sussidiarietà e della cooperazione, la visione e la costruzione di un bene comune liberato dalle cattive pratiche dell’illegalità, della corruzione, dello sperpero di denaro pubblico: tutto questo è parte integrante del loro pensiero e della loro lezione di vita, di straordinaria attualità, ed è acquisito al nostro patrimonio ideale, morale e politico, per la rigenerazione di un Paese che oggi deve anche affrontare le sfide inedite della ripresa demografica, della formazione e del lavoro per le nuove generazioni, di un nuovo modello economico sostenibile, della transizione ecologica e digitale, della salute garantita a tutti, della lotta alla criminalità organizzata, della valorizzazione di cultura, bellezza e turismo, della cooperazione europea rafforzata e della pace a livello internazionale.
Libertà Civica – Noi Popolari avvia il cammino, un nuovo inizio per il bene comune, e fa appello a tutti e a ciascuno all’adesione convinta, partecipe, generosa e ricca di umanità, per realizzare insieme le cose nuove che fanno bene all’Italia che amiamo
Anna Bonetti accanto al manifesto censurato dal sindaco di Reggio Calabria Falcomatà
Introduzione a cura di Fabio Gallo/
La tutela dei diritti umani di un individuo, senza ombra di dubbio, parte dal momento del concepimento, nel momento in cui le persone non sono una ma due. Il mondo della politica e delle Donne è diviso sul tema ma dobbiamo trovare il coraggio, e senza mezzi termini, di tutelare la vita e i diritti di chi non può farlo da solo, come in questo caso una creatura che nasce ai primi giorni di questo mondo.
Qui di seguito il Movimento sturziano NOI ritiene giusto difendere anche il diritto di espressione, di manifestazione del proprio pensiero, soprattutto, come in questo caso, è rivolto alla tutela della vita. Per farlo, senza aggiungere altro, pubblichiamo l‘intervista per l’inserto diocesano di Avvenirea cura di Davide Imeneo ad Anna Bonetti, la giovane che ha prestato il suo volto per la campagna di “Pro Vita e Famiglia” oscurata dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
Anna Bonetti
L’INTERVISTA DI DAVIDE IMENEO AD ANNA BONETTIPER AVVENIRE In seguito alla recente decisione del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà di far rimuovere i manifesti della campagna Pro Vita & Famiglia contro l’aborto – manifesti che, vale la pena ricordarlo, erano stati legittimamente affissi – ci siamo chiesti chi fosse quella persona così giovane che ha deciso di prestare il suo volto alla campagna della onlus di Roma. Tra i commenti al post Facebook di Falcomatà abbiamo notato quello di Anna Bonetti: «Sono io, la ragazza del manifesto». E così è stato facile entrare in contatto con la protagonista – suo malgrado – del dibattito politico e sociale del week end cittadino.
Abbiamo scoperto, da un rapido sguardo sul profilo Facebook, che Anna è una ragazza di 23 anni con una marcia in più. Appena sotto il suo nome, sulla pagina social, si legge: «Essere sorda non è una disgrazia, ma una vittoria per la quale ho lottato». È stato quasi istintivo chiederle cosa significa questa frase. «L’ho tratta da una poesia che scrissi tanti anni fa, quando ancora ero una ragazzina – ci racconta –. Nella mia vita la sordità è stata spesso vista come una disgrazia, a scuola sono anche stata vittima di bullismo al punto che ho cambiato scuola tre volte. Infine questo mi ha portato a realizzare che la mia sordità mi ha insegnato ad essere più forte ad affrontare gli ostacoli quotidiani. Inoltre, ho scritto un romanzo verosimile che tratta la storia della mia sordità; e spero con tutto il cuore di riuscire a pubblicarlo un giorno per diffondere nel mondo un’adeguata consapevolezza di ciò che siamo».
Questo tuo percorso dove ti ha portato? Devo soprattutto alla mia sordità la persona che sono oggi, è proprio grazie ad essa che ho preso consapevolezza sull’importanza di difendere la vita umana innocente ogni volta che viene attaccata prima della nascita. Per gran parte della mia vita mi sono sentita un errore, un pezzo difettoso della fabbricazione umana. Infine ho compreso che l’errore non ero io, bensì il modo in cui la società mi aveva vista fino a quel momento e credo profondamente che sia l’ora di restituire a ognuno la dignità che merita.
Anna Bonetti
Come hai fatto? Ho imparato a parlare grazie alla logopedia e all’impianto cocleare, e conosco anche la lingua dei segni, che mi aiuta ad avere una marcia in più nella comunicazione. È proprio grazie a questa meravigliosa lingua che oggi lavoro come assistente in una scuola in cui ci sono 60 bambini sordi, proprio come me. Amo il mio lavoro e aiutare i bambini sordi come me ad accettare la propria sordità, a farsi valere in un mondo che ogni giorno pone barriere all’inclusione. Basti pensare che qualche giorno fa in Parlamento si è parlato di esonerare gli alunni disabili da parte delle materie scolastiche.
Anna Bonetti
È terribile… Esatto, è come se preoccuparci di farci fuori – come spesso avviene anche mediante l’aborto eugenetico – fosse più importante che cercare soluzioni valide per creare una società più inclusiva per noi. Ed è proprio quest’ultimo punto che mi tocca moltissimo. Infatti è stato proprio quando ho scoperto che anche coloro che vivono la mia stessa condizione vengono eliminati per mezzo della diagnosi prenatale che ho iniziato a unirmi alla battaglia in difesa della vita umana innocente. Infatti, la mia sordità è genetica poiché i miei genitori sono portatori della connessina 26, ossia il gene che causa la sordità congenita. Inoltre sono anche venuta a conoscenza dell’agghiacciante verità di coppie che sono ricorse alla fecondazione assistita per evitare un secondo figlio sordo. È davvero paradossale come in una società che ogni giorno si autoproclama paladina della tutela del diverso (migranti, la comunità Lgbt, e anche la disabilità) allo stesso tempo quello che è diverso viene sterminato prima della nascita. Basti pensare all’Islanda e alla Danimarca in cui la nascita di bambini con sindrome di Down è prossima allo zero. Da allora mi sono resa conto che non potevo più tacere di fronte all’ipocrisia del mondo e che era giunto il momento di agire e di operare per il bene.
Quando hai iniziato? Tre anni fa, nel periodo in cui ho vissuto a Roma per via dei miei studi universitari. È stato esattamente in quel periodo che ho conosciuto gli Universitari per la vita (Upv). Finalmente avevo compreso che non ero l’unica pro-life e che in realtà le persone che hanno le nostre idee sono molte più di quello che si pensa e, come possiamo vedere in questo caso, vengono spesso censurate. Successivamente questo mi ha spinta a diffondere la cultura dalla vita sui social media, e da allora hanno iniziato a seguirmi tante persone interessate a questa causa. In seguito sono diventata ambasciatrice di Live Action. Sui social media, Live Action conta un totale complessivo di circa 4 milioni di followers ed è il più grande movimento pro-life al mondo. Di conseguenza ho continuato a informarmi per conto mio, anche grazie al supporto del mio gruppo Upv, e ho continuato a diffondere la cultura della vita sui social e nella vita quotidiana, anche dialogando con la gente. Non è stato facile per me andare controcorrente poiché né la mia famiglia né la società mi avevano mai trasmesso la cultura della vita, bensì è stata l’esperienza a fornirmi la consapevolezza dell’ipocrisia del mondo. Sicuramente è una battaglia difficile, ma la gioia che se ne ricava è impagabile. Credo che non esista causa più nobile che battersi in difesa della vita umana innocente.
Perché hai prestato il tuo volto a questa campagna di Pro Vita e Famiglia? Ho deciso di metterci la faccia perché la causa mi sta molto a cuore, e già dal mio attivismo sui social mi sono resa conto quanto portare la verità alla luce dei fatti sia un’arma potentissima per aiutare le persone a cambiare le menti e i cuori sul tema dell’aborto, specialmente tra i giovani. Appena Pro Vita mi ha proposto di essere la testimonial della loro campagna ho capito che era giunto il momento di fare il grande salto.
L’aborto è un tema che divide, spesso causa contrapposizioni ideologiche. Secondo te perché non si riesce a parlare serenamente di questo tema? Innanzitutto perché non si parla dell’aborto per quello che è davvero, specialmente nelle scuole. Si parla spesso di educazione sessuale, contraccezione, e mai della responsabilizzazione delle proprie azioni, come ad esempio del fatto che la gravidanza sia una delle possibili conseguenze di un rapporto sessuale. Inoltre credo che sia ancora troppo forte il pregiudizio che l’aborto sia un problema solamente religioso, quando in realtà si tratta di una questione che coinvolge tutti gli aspetti della persona a prescindere dal credo che confessa. Credo che sia fondamentale spezzare questo tabù imparando ad affrontare la realtà da una prospettiva laica. Ci hanno inculcato il grande inganno che per essere donne libere dobbiamo sbarazzarci dei nostri figli se questi giungono nella nostra vita in un momento difficile, al punto che non si riesce a comprendere che in realtà questo ci rende schiavi di un sistema totalitario che vuole imporci come dobbiamo essere. A volte vi è la concezione che essere contro l’aborto significhi essere contro la libertà, mentre l’unica libertà che viene negata è quella del concepito, che in quanto essere umano non ha alcun diritto.
Tre consigli che vuoi dare ai giovani liceali di oggi: cosa fare per essere veramente liberi? In primis gli consiglierei di informarsi autonomamente sui temi etici come l’aborto e non limitarsi al sentito dire. Li invito di cuore ad approfondire autonomamente la realtà oltre quello che viene insegnato a scuola. Basti pensare alle lezioni di educazione sessuale che parlano molto di contraccezione, senza in realtà spiegare ciò che realmente è l’aborto e la violenza che si nasconde dietro la soppressione di un essere umano innocente. Inoltre, per i giovani in età liceale, esiste il comitato dei liceali per la vita, studenti che si impegnano a diffondere la cultura della vita in ambito scolastico. Unirsi a una realtà di questo tipo li aiuterebbe a creare intorno a sé una rete di amicizie costruttive che invogliano a operare per il bene. In secondo luogo gli consiglierei di prestare particolare attenzione al mondo dei social e ai cosiddetti influencer. Per carità, non ho nulla contro di loro, e io stessa sono una mini-influencer oltre che un’attivista pro-life. Credo molto nell’utilità dei social, ma credo anche che troppo spesso diano esempi sbagliati e privi di moralità. Penso che un vero influencer, oltre a promuovere le tendenze del momento, dovrebbe essere una figura in grado di restituire alla società i valori perduti. Basti pensare a don Alberto Ravagnani, il giovane sacerdote influencer che sta spopolando sui social. Lo seguo molto volentieri perché ritengo che pur essendo all’avanguardia sia molto capace di comunicare con i giovani e sappia anche trasmettere dei valori concreti, oltre l’apparenza che spesso ci viene proposta dalla società. Perdere i nostri valori significa perdere la nostra umanità. Infine consiglierei loro di riempire il tempo libero in attività costruttive come il volontariato, oppure un lavoretto che possano conciliare con lo studio. Io stessa ho iniziato a lavorare come baby sitter a 18 anni ed è stata un’esperienza molto formativa per me. Credo che con questa mentalità avremmo davanti a noi adulti più sicuri di sé e delle proprie capacità, mentre a volte la sfiducia nel futuro e la noia portano purtroppo i giovani a sfogarsi nelle droghe e nell’alcool, nell’illusione di trovare conforto, mentre in realtà fanno parte di tutto ciò che porta alla propria autodistruzione. Credo che circondarsi di persone positive che abbiano fiducia in loro e nelle loro capacità sia la chiave per un futuro di successo.
Vuoi dedicare un pensiero al sindaco Falcomatà, che ha deciso di censurare i tuoi manifesti? Credo che di fronte alla nostra campagna il Pd più che democratico si sia rivelato l’opposto. “Democratico” sembra valido finché la pensi come loro, in caso contrario vieni etichettata come un’istigatrice all’odio, alla violenza. Come se le donne dovessero essere obbligate ad essere tutte femministe e liberali, come se dovessero essere tutelate finché sono d’accordo, altrimenti meriti di essere perseguitata e imbavagliata. Vorrei far presente al sindaco che se l’aborto è davvero un diritto della donna a maggior ragione le donne hanno diritto di conoscerlo per quello che è realmente. Chi paga per un “diritto della donna” è suo figlio e non un grumo di cellule, come si tende a dire quando si cerca di storpiare la realtà a seconda dei nostri comodi. Inoltre il sindaco ha dichiarato inconcepibile che il mio manifesto fosse stato affisso nei pressi di una scuola, perché la scuola è un luogo di cultura. Mi chiedo che cultura sia insegnare alle donne che sono “libere” di sopprimere i propri figli prima della nascita. Mi chiedo che cultura sia bombardare ragazzini su educazione sessuale e contraccezione. La vera educazione sessuale si fa aiutandolo a responsabilizzare le proprie azioni, per esempio mettendoli al corrente del fatto che qualsiasi tipo di contraccezione può fallire. In una società civile ognuno è responsabile delle proprie azioni: si puniscano gli stupratori veri e propri, non gli esseri umani innocenti nel grembo materno.
Il Movimento civico NOI ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Mario Draghi e alle preposte Autorità di governo alle quali chiede di spostare le elezioni regionali della Calabria e Amministrative di Cosenza in autunno.
Sergio Mattarella – Mario Draghi
“Più di altre regioni italiane, la Calabria – ha scritto il Presidente del Movimento NOIFabio Gallo – è estremamente fiaccata dalle conseguenze del Covid19 che, come mostrato ampiamente dagli organi di stampa nazionali, hanno letteralmente inginocchiato l’economia, sviluppato sacche di nuove povertà impensabili fino ad un anno addietro e reso la Democrazia ostaggio del bisogno.
Il Portavoce nazionale del Movimento sturziano NOI Fabio Gallo
Oggi – continua Fabio Gallo – il voto in Calabria è a rischio e qualcuno deve pur dirlo. Gli allarmi lanciati dalla Magistratura Antimafia sono chiari, riscontrabili nella realtà e tangibili. Andare alle elezioni nel momento in cui la gran parte dei cittadini della regione con il più alto tasso di disoccupazione sono deboli, significherebbe rendere il voto attaccabile dalle mafie, uniche a non avvertire il bisogno di buon senso, sicurezza, libertà nella scelta.
La Bandiera del Movimento civico NOI
A ciò si aggiunga che la campagna vaccinale sulla popolazione in Calabria non è mai iniziata e senza di essa molti cittadini hanno e avranno timore di esporsi anche in occasione della raccolta firme ordinata ai Movimenti civici. Il ragionevole rinvio nella seconda parte dell’autunno 2021 (ottobre-novembre) – conclude la nota del Movimento NOI -consentirebbe al Governo centrale di giungere con una campagna vaccinale iniziata e di restituire ai cittadini sicurezza e speranza nella certezza del confronto politico aperto, alla pari e in piazza, ove necessario. Alla Democrazia, restituirebbe il suo stesso senso.
Il gigantesco dissesto finanziario causato dall’Amministrazione a guida dell’Arch. Mario Occhiuto, non è l’unico grande buco nella Città di Cosenza. Ci sono anche quelli delle strade il cui abbandono rappresenta la ciliegina sulla torta del mal governo di dieci lunghi anni di un’amministrazione che rarissime volte ha ascoltato la voce dell’opposizione.
Manto stradale nel centro città di Cosenza-Amministrazione Occhiuto
Ancora una volta il Movimento NOI detta l’agenda politica all’Amministrazione comunale di Cosenza che sembra avere un debole per la realizzazione di opere pubbliche che riesce a trasformare, fatto unico nei Paesi civili, in inutilità per i Cittadini. Inutili al punto tale, da abbandonarle all’usura del tempo, come ad esempio i celebri BoCSArt.
Prendiamo atto che in risposta alle istanze pubbliche del Movimento NOI, sempre basate su verità a tutela del bene comune, l’amministrazione comunale di Cosenza cerca di porre rimedio. A volte, però, come in questo caso, la toppa risulta essere peggiore del buco. Con qualche caldarella di bitume il problema non si risolve quando tutte le strade della Città sono ridotte un colabrodo. Le strade di Cosenza sono impraticabili.
Manto stradale nel centro città di Cosenza–Amministrazione Occhiuto
Giorni addietro il Movimento NOI ha rivolto la sua attenzione alla vergognosa situazione in cui versa il manto stradale dell’intera città di Cosenza. Una situazione a dire poco vergognosa e che rappresenta, tra l’altro, l’immagine speculare del volto politico dell’Amministrazione in corso. Buche profonde anche 20-30 centimetri che non risparmiano neanche le strade principali, aumentano di giorno in giorno nell’indifferenza totale di chi governa la Città di Cosenza, costituendo un rischio per auto, ciclomotori e pedoni che non mancano di manifestare il loro lamento anche abbastanza colorito sui social.
Manto stradale nel centro città di Cosenza–Amministrazione Occhiuto
Oggi prendiamo atto che l’Amministrazione Occhiuto vorrebbe rimediare con una spalmata di bitume tappandone qualcuna, ma non basta. E sarebbe increscioso dover prendere atto che si tratta di un lavoro pre elettorale in vista delle prossime amministrative.
Crediamo che sia importante programmare un serio lavoro di ricostruzione del manto stradale dell’intera Città, piuttosto che investire danaro pubblico in altre opere inutili che in cambio di un colpo d’occhio, avranno costi insostenibili di manutenzione che i cittadini di Cosenza già gravati da un gigantesco dissesto finanziario, non potranno sopportare.
Manto stradale nel centro città di Cosenza – Amministrazione Occhiuto
La Città sta crollando a pezzi per l’assenza di adeguata manutenzione ordinaria e proprio oggi, ancora una volta, è stato bloccato l’accesso alla Città Storica a causa del crollo di un cornicione. Solo alcuni giorni addietro una nuova pericolosa frana ed un gigantesco albero caduto nel cuore della Città e che solo fortunatamente non ha procurato danni a persone, pur distruggendo un’auto.
L’Amministrazione Occhiuto esce sconfitta da dieci lunghissimi anni di governo. L’abbandono della Città Storica di Cosenza la cui riqualificazione era tra i pezzi forti del programma politico dell’amministrazione Occhiuto, ha consegnato chi l’ha governata in questo decennio, alle cronache della cattiva amministrazione. Una sconfitta doppia se si considera che la Città Storica di Cosenza è un vero capolavoro nel quale risiedono i palazzi più significativi per l’espressione dell’Arte, della Cultura e della Fede in grado di nobilitare grazie al recupero della memoria, l’intero comprensorio e qualificarlo.
Sarebbe davvero troppo in questo spazio parlare della distruzione di Viale Parco della fallimentare progettazione della “Smart City” costata milioni e milioni di Euro e totalmente abbandonata come i noti BoCSArt, costruiti per poi essere abbandonati e costretti a rappresentare la negazione del lavoro per artisti e Cittadini di Cosenza. Per non parlare del commercio, altra piaga dell’amministrazione Occhiuto costata il mancato sviluppo economico di una categoria coraggiosa che, fortunatamente se pur con molti danni e numerose chiusure di punti di eccellenza, ha tentato di resistere alla cattiva gestione politica. Ma di tanto avremo modo di parlarne prossimamente.
Nell’ultimo periodo, sulla scuola si è detto moltissimo ma si è realizzato pochissimo, soprattutto rispetto ai due nodi cruciali che abbiamo individuato: la scuola in sicurezza a partire dalla pandemia e, a continuare, dagli edifici. Riteniamo esistano due priorità inderogabili oggi nel mondo dell’istruzione: fare scuola e garantire la sicurezza di tutti i soggetti che vivono quotidianamente la comunità scolastica.
E’ evidente che non abbiamo ancora imparato la lezione, siamo disarmati di fronte al virus, con il ritardo dei vaccini, l’inverno, le varianti siamo esposti al virus che continua a girare, non dobbiamo abbassare la guardia, ci sono contagi ed i casi continuano ad aumentare : basta leggere tutti gli articoli di giornale degli ultimi giorni e quanto riportato nei vari gruppi di genitori su Facebook.
Le scuole devono essere messe in sicurezza per garantire una corretta continuità didattica. In questo momento nonostante siamo tutti esasperati , fino a quando non saremo tutti vaccinati le scuole devono restare chiuse e bisogna mitigare i luoghi di incontro delle masse.
La Bandiera del Movimento civico NOI
Senza alzare barricate il Movimento civico NOI sostiene la voce di Insegnanti, Genitori e Medici per assicurare massima tutela alla famiglia e alle sue ragioni che vedono i fragili in prima fila.
Il vaccino tarda e i problemi si moltiplicano. Bisogna munirsi di buon senso e dialogare per risolvere i problemi.
Innanzi ai tanti appelli del Movimento civico NOI ora si svegliano tutti i candidati alle amministrative per la Città di Cosenza, ma costoro quando scrivevamo tutto questo al Sindaco di Cosenza dov’erano? Oggi si svegliano e si rendono conto di ciò che stiamo dicendo NOI da più di un anno? Forse ne parlano adesso perché hanno sentito il richiamo delle sirene per le elezioni comunali? E’ deludente – come affermano molti cittadini – questo fare che richiama la vecchia politica incapace , come abbiamo visto in questi ultimi dieci anni a Cosenza, di affrontare e risolvere i problemi della comunità.
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie tecnici e di profilazione di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Cliccando sul bottone "Accetto" o continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookies. AccettoMaggiori Informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.