La Redazione/
Il Movimento NOI propone l’attuazione del “Censimento profondo” della popolazione. Quello che periodicamente si redige sappiamo essere affidato all’Istituto Nazionale Statistica – Istat, ma NOI chiede che se ne attui uno “profondo”, come la scansione di un hard disck nel quale sono contenuti in modo invisibile dati importanti e dalla cui conoscenza dipende il funzionamento di un’azienda.
NUOVO CENSIMENTO PROFONDO PER PROGETTARE LA NUOVA SOCIETA’
Si, desideriamo avere un censimento aggiornato e realizzato insieme alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate per sapere chi siamo, quanti siamo, di cosa viviamo, dove abitiamo. Il Censimento serve a tutti e a tutto. Serve ad organizzare il presente, a programmare il futuro, ad attuare con dati alla mano la politica del fare bene il bene.
“Anche Maria e Giuseppe nella piccola Betlemme andavano a farsi registrare, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare”.
La premessa per dire che anche Gesù nasce nel corso di un censimento resosi necessario. In ogni società, ad un certo punto, è fondamentale sapere esattamente chi siamo, quanti siamo, dove abitiamo, di cosa viviamo. Un’attività – quella del censimento – indispensabile in una società che vive di servizi alla collettività retribuiti tramite i tributi versati dagli stessi Cittadini. Ma il Censimento è un’attività indispensabile anche per la sicurezza nel momento in cui una Città, una “Polis”, è fatta meta di migranti di cui non si conosce nulla, nomadi che divenuti stanziali e di una umanità invisibile perché abbandonata. Il censimento è un’attività indispensabile perché tutti i Cittadini siano presenti allo Stato e lo Stato ai Cittadini ma anche perché essi – i Cittadini tutti – ricevano garanzie sia nella tutela dei propri diritti che nell’esercizio dei propri doveri.
MOVIMENTO NOI: CENSIMENTO PROFONDO INDISPENSABILE E URGENTE
Crediamo che istituire un protocollo severissimo di accesso all’Italia sia indispensabile anche per rendere nuovamente solida la fiducia Cittadini e Stato. Ciò non significa essere contro l’immigrazione o accoglienza che voglia definirsi. Anzi! Significa proporre a chi approda in Italia un progetto di vita, la chiara sensazione di avere posto piede in un Paese Civile che nulla ha di simile a quello dal quale si fugge, per qualsiasi motivo leda i principi della libertà e della Democrazia. Questo programma non può che partire con un censimento poiché diversamente sarebbe come condividere che milioni di persone possano diventare a loro piacimento “invisibili” sia a chi li accoglie, che allo Stato e ai doveri che tutti abbiamo perché esso sia rispettato e tutelato.
La prima cosa che fanno una Madre e un Padre quando accolgono i figli, è mettere in ordine la propria casa per renderla accogliente. La seconda, è quella di raccomandare ai figli di non metterla in disordine.
NOI abbiamo buona volontà! E ci prodigheremo nella maniera più decisa per ricreare le basi di una migliore Civiltà.