a cura di Franco Garofalo Delegato ai Rapporti tra cittadini e fisco
Nel Consiglio Comunale di Cosenza del 29 aprile scorso, sono state approvate le nuove tariffe della TARI 2022. Tra i punti discussi, alcuni tra questi, secondo Franco Garofalo delegato ai rapporti tra cittadini e fisco del Movimento civico NOI, meritano un approfondimento.
Oltre alle nuove tariffe della TARI, è stata proposta e approvata anche una sola fascia di esenzione, concernente un tetto massimo di reddito ISEE pari ad euro 500,00. “Questo limite, – afferma Franco Garofalo – sinceramente mi stupisce, poiché un’esenzione con un livello così basso non c’è mai stata, inoltre c’è da chiedersi quante famiglie saranno beneficiate da una esenzione così bassa e irrisoria, pari a poco più di 42,00 euro al mese. Mi sembra ovvio, – continua Franco Garofalo – che non si possono accontentare tutte le fasce deboli di utenze, ma le famiglie che hanno un invalido in casa al 100% o gli anziani con più di 80 anni, meriterebbero certamente una maggiore attenzione.
L’assessore al Bilancio Francesco Giordano, nel suo intervento, ha definito la TARI e la raccolta/smaltimento dei rifiuti non un “onere”, ma un “onore e anche in termini di miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente. I costi – continua l’Assessore – sono quelli, e li dobbiamo coprire integralmente con la tariffa, salvo che il Comune non rivenga nell’ambito delle proprie risorse finanziarie sacche di risorse e fondi di bilancio che possano essere utilizzati per concedere agevolazioni a chi ha diritto ad averle perché più debole e meritevole“.
Anche in questo caso – dichiara Franco Garofalo – c’è da chiedersi se, per davvero, non esistono altri modi per evitare l’aumento della TARI e agevolare con le esenzioni un maggior numero di famiglie. L’Assessore evidenzia una giustissima anomalia, vale a dire che su 18 milioni di Euro (dato 2020), la misura in cui questi costi sono riconducibili al conferimento dell’utenza non domestica, cioè delle attività commerciali, è solo del 20%, mentre la restante parte, 80%, è riconducibile a utenze domestiche. L’anomalia sta nel fatto che dei 18 milioni, circa 11 arrivano da utenze non domestiche, mentre solo 7 arrivano da utenze domestiche. Credo sia giusto porre un rimedio a questa strana anomalia, perché è giusto e auspicabile, che il nostro polo commerciale/industriale/artigianale/economico Cosentino, sia assolutamente sostenuto, purtroppo, questo, ha anche il valore e il significato della “coperta corta”, nel senso che se da un lato sono accolte le richieste delle utenze non domestiche con aumenti “contenuti”, dall’altro lato (utenze domestiche) si evidenziano aumenti sproporzionati”.
Inoltre, l’analisi enunciata dall’assessore Giordano, – continua Franco Garofalo – si scontra con l’osservazione fatta dal Sindaco Caruso, che ha dichiarato: “…nella nostra città c’è una contribuzione che ha un livello intollerabile, siamo al 26,1%, mentre tutte le altre città italiane hanno una riscossione dei tributi che si attesta attorno al 70-75%. Occorre invertire assolutamente e la politica che vogliamo perseguire sarà quella del far pagare tutti per far pagare di meno”. Questa notizia produce l’effetto, in chi la ascolta o la legge di una grande frustrazione per quei soggetti (ripeto il 26,1%) che hanno sempre puntualmente pagato i tributi.
Penso, alla luce di queste osservazioni, – conclude Franco Garofalo – che il problema della TARI, così come degli altri tributi comunali, non si risolve con l’aumento delle tariffe, ma nel cercare in quel 73,90% che non paga i tributi. Pertanto, come delegato dei rapporti tra cittadini e fisco del Movimento civico NOI, continuerò a lavorare e mi impegnerò per ricercare soluzioni alternative insieme ai colleghi rispetto a quelle del “facile aumento delle tariffe” e auspichiamo che questo “trend” venga al più presto modificato.