a cura di Maria Luisa Celani delegata al Welfare e alle Politiche Sociali/
Il Movimento NOI, fin dalla sua costituzione ha caratterizzato la sua azione politica sulla garanzia del mantenimento dei livelli minimi essenziali nei confronti dei cittadini, ritenuti prioritari nell’ambito delle attività che le istituzioni debbono realizzare.
Tutto ciò assume maggior valore se si considerano gli effetti devastanti che la pandemia ha prodotto in fasce sempre più larghe della popolazione risucchiando nell’area della precarietà e della povertà categorie sociali che sino ad ora ne erano state esenti.
In una regione come la Calabria, già segnata dalla crisi prima dell’emergenza sanitaria, la situazione che si è venuta a creare ha ampliato drammaticamente le disuguaglianze lacerando il già debole tessuto economico-produttivo con l’ulteriore perdita di posti di lavoro.
Il risultato è che oggi la Calabria, nel silenzio della politica e delle istituzioni si consolida agli ultimi posti in Europa e in Italia per il PIL – Reddito pro-capite , tassi di disoccupazione e inoccupazione, nettamente al di sotto, quindi, delle regioni del centro nord e di altre aree del meridione.
In questo quadro l’innalzamento della spesa sociale dovrebbe essere la stella polare a guidare le istituzioni aumentando i livelli di spesa e garantendo la piena efficienza per rispondere sempre meglio alle esigenze dei cittadini. In questo contesto risulta pertanto incomprensibile che si possano verificare accadimenti come quelli denunciati da un nostro concittadino che, dopo aver perso il lavoro, è costretto a subire anche la beffa della perdita della casa per le inadempienze dell’Amministrazione Comunale di Cosenza.
E’ dovere del Sindaco e della intera Amministrazione di Cosenza fornire risposte esaurienti a chi vive condizioni oggettive di disagio e difficoltà e che oggi trova incomprensibilmente le porte del Comune chiuse su una questione di vitale importanza.
Non trattandosi sicuramente di un caso isolato, è fondamentale che l’Amministrazione Comunale di Cosenza spieghi con chiarezza ai cittadini quale è stata e quale è la programmazione messa in atto e conseguentemente su quali livelli di assistenza e risorse si può contare per l’anno in corso e per gli anni a venire per un settore così strategico e delicato.
Sarebbe quindi importante conoscere anche quanti Fondi PAC sono stati utilizzati dal Comune per il sociale e perché non sia mai stato attivato un Fondo per aiutare le morosità incolpevoli, Fondo peraltro previsto e alimentato dallo Stato.