di Fabio Gallo-portavoce Movimento civico NOI/

La politica è l’arte della realtà ma in Calabria è l’arte della menzogna. In questo contesto tribale solidificato da una classe politica regionale che trova sempre la maggioranza nella speculazione e mai nel bene comune, vive e vegeta il sistema sanitario calabrese le cui piaghe virulente sono ben note alla magistratura antimafia e al Ministero dell’Interno che ne ha commissariato buona parte per contaminazioni mafiose (quando è andata bene), ma anche per vere e proprie gestioni mafiose bene integrate nella pubblica amministrazione se non del tutto sostituite come spesso ha sostenuto il Procuratore Antimafia Nicola Gratteri.

IL VERO PROBLEMA E’ LA CLASSE POLITICA INADEGUATA
Per andare subito al dunque, secondo lo stile del Movimento civico NOI, diciamolo subito: il vero responsabile di questo degrado che conduce al disservizio per i cittadini e alla depressione dei bravi professionisti della Sanità non in grado di genuflettersi, non è l’uomo con coppola, cartucciera e lupara sulle spalle, ma il politico ignorante, miope e presuntuoso che ha costruito il suo impero sulla menzogna e sulla subalternità di quella parte di società fragile, figlia della molto citata dagli antropologi “cultura subalterna”, che molti calabresi hanno nel sangue. Non tutti, per fortuna.

In questo perimetro, sin dall’inizio della pandemia da Covid19 il Movimento civico NOI, facendosi carico del giusto lamento dei cittadini e di buona fetta del sistema sanitario, spesso esposto al rischio di perdere il lavoro, ha preso posizione contro questo sistema marcio che, innanzi all’evidente mancanza di quasi il 50% di personale medico, di attrezzature, sistemi di protezione adeguati e di sedi moderne oltre che di decine di ospedali chiusi con enorme spreco di fondi europei, rimane immobile nonostante centinaia di milioni disponibili destinati proprio alla soluzione dei problemi.

IL PRESIDIO DEL PRONTO COCCORSO DI COSENZA
Incredibile a credersi ma per l’intera prima ondata pandemica il Movimento NOI è rimasto solo a manifestare e a fare ascoltare la sua voce nel silenzio assordante della politica di qualsiasi schieramento, tutta defilatasi. In maniera particolare presidiando il Pronto Soccorso di Cosenza, inducendo la stampa nazionale ad occuparsene e denunciando alla magistratura, quando non vi era più nulla da fare con la parola, il vuoto istituzionale che si presentava come reato contro il diritto e la dignità dei cittadini.

NESSUN PARTITO MUOVE UN DITO
Nonostante le mille battaglie civiche che la classe politica che ha i pacchetti di voti per governare non teme, la classe politica regionale non ha mai mosso un solo dito da entrambi gli schieramenti ed anche quel M5S che avrebbe dovuto salvare l’Italia dall’arroganza, ha mai fiatato. E non lo hanno fatto neanche quando a sancire i diritti dei calabresi è stata la Corte Costituzionale.

MOLTO DURA LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE DEL LUGLIO 2021
Nella sentenza n. 168 del 2021, la Consulta dichiara in questi termini l’illegittimità dell’articolo 1, comma 2, del decreto-legge 10 novembre 2020, n. 150 (Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario), convertito nella legge 30 dicembre 2020, n. 181.Secondo la sentenza, nella riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione il riconoscimento del valore delle autonomie territoriali è in “prospettiva generativa” e quindi occorre dare “la prova concreta della realizzazione di determinati interessi essenziali”, la cui tutela spetta allo Stato quale “garante di ultima istanza”. Questo potere sostitutivo dello Stato, tuttavia, deve essere “utile” e quindi si giustifica solo se garantisce effettivamente le esigenze unitarie della Repubblica invece compromesse dalla Regione. 

Oggi, una nota stampa squarcia il silenzio omertoso del mondo della Sanità imbavagliata da decenni di compromessi che hanno cancellato bianco e nero, riducendo tutto ad una scala di grigi.

IL COMMISSARIO ISABELLA MASTROBUONO INVITA LA STAMPA
A inviare la nota stampa che rompe il silenzio colpevole delle Istituzioni è il Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Isabella Mastrobuono che, ben avendo chiara l’arena nella quale rischia di trovarsi a causa dei soliti organizzatori di corride abili a creare falsi colpevoli vestendoli di rosso, prende il toro dalle corna e difende il suo operato ed i suoi medici che operano in una situazione che neanche in guerra potrebbe trovare pari.

IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE
Senza peli sulla lingua, come dovrebbe essere per tutti i Commissari che noi lautamente retribuiamo, la dottoressa Mastrobuono ha comunicato che il peggio deve ancora arrivare e che arriverà puntualmente quando la Sanità tra qualche anno avrà sulle sue spalle l’avere dovuto trascurare a causa dell’emergenza Covid19 tutti i pazienti affetti da altre patologie.

PRESENTI PINO PASQUA E PAOLA VIGGIANI
Il Commissario ha difeso le sue scelte sul personale medico avendo operato quelle necessarie per fronteggiare una crisi di personale che può sostenere concretamente solo con personale interno. E proprio oggi a denunciare a voce alta i motivi della desertificazione dei concorsi e dunque dei motivi per cui sussiste la gravissima carenza di personale è il deputato Massimo Misiti, anche lui medico, che ha dichiarato: “pochi ospedali per lo più fatiscenti e organizzati male. Contratti a termine, apparecchiature obsolete, peggio, mai messe in funzione, carenze di personale e deficit di bilancio. Con questi dati perchè un operatore sanitario dovrebbe scegliere di restare per prestate alla sanità la sua professionalità?”

Alla conferenza stampa erano presenti anche la dottoressa Paola Viggiani che ha preso il comando del Pronto Soccorso di Cosenza in seguito alle dimissioni del responsabile Giuseppe Cersosimo e il dottor Pino Pasqua, primario dell’unità di Anestesia e Rianimazione del nosocomio cosentino che ha annunciato l’attivazione di nuovi 34 posti letto di terapia intensiva che si aggiungeranno ai 19 attuali.

IL MOVIMENTO CIVICO NOI
Il problema della carenza di personale medico e l’incapacità della classe politica di attivarsi, resta. Motivo per cui il Movimento NOI che non ha mai nascosto le sue critiche, oggi desidera ringraziare il Commissario Isabella Mastrobuono per avere detto pubblicamente ciò che bisognava dire. Ci complimentiamo con la dottoressa Paola Viggiani nella quale abbiamo creduto sin dall’inizio della pandemia e con il dottor Pino Pasqua. Non è la storia dei Moschettieri ma di tre Medici che hanno scelto di stare dalla parte giusta: quella delle buone prassi.