“Siamo molto soddisfattiper l’esito dell’incontro avvenuto il 15 Maggio a Corigliano-Rossano sul tema della politica sociale. Un argomento al quale il Movimento NOI dedica la massima attenzione”.
Lo ha dichiarato l’Avv. Alfonso Rago, referente della Rete CO.RO del Movimento sturziano NOI.
L’Avvocato Alfonso Rago – Referente Movimento NOI “Corigliano – Rossano” (CO.RO)
ALFONSO RAGO: PER “NOI” E’ CENTRALE LA POLITICA SOCIALE “Da molti anni i cittadini attendono una politica sociale più equa e più giusta e in tal senso siamo chiamati alla massima responsabilità. Negli ultimi 20 anni – commenta Alfonso Rago – la popolazione giovanile ha avuto un importante decremento, le nascite sono diminuite e ad ogni 100 giovani corrispondono in media 168 anziani. Ciò vuol dire che la popolazione sta invecchiando e che bisogna sviluppare una politica che pensi a questa realtà, che trovi anche i fondi necessari per aiutare e sopperire a questa grave crisi.
L’Istat, ci dice che il nostro paese è il secondo paese al mondo più vecchio dopo il Giappone
Altra nota dolente è la mancanza di occupazione giovanile che possa anche garantire e poter pagare le pensioni ad una popolazione sempre più anziana.
Il Commissario prefettizio Domenico Bagnato ha voluto parlare con tutti i sindaci e le forze politiche della zona dell’alto ionio per programmare e organizzare la gestione del sistema integrato dei servizi sociali e dell’integrazione socio-sanitaria locale.
E’ la prima riunione operativa che ha coinvolto oltre ai Sindaci degli 11 Comuni facenti parte dei due ambiti originari di Corigliano e Rossano anche amministratori e forze politiche presenti sul territorio.
Facente parte del terzo settore, i comuni presenti erano: Caloveto, Calopezzati, Cropalati, Crosia, Longobucco e Paludi (Ambito N.1); nonché quelli di San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese e Vaccarizzo Albanese (Ambito N°3).
A proposito dell’attuazione responsabile delle politiche sociali, l’Avv. Alfonso Rago cita Don Don Luigi Sturzo: “Servire, non servirsi”
“La Rete CO.RO del Movimento cattolico NOI – continua Alfonso Rago – è impegnata perché questo 2018 sia un anno di cambiamenti per il territorio dell’alto Ionio e perché l’attenzione sempre attiva e onesta rivolta alle politiche sociali, non sia la vasca della disperazione umana nella quale pescare voti, ma un luogo nel quale misurare le proprie capacità umane e politiche al servizio della comunità. Rende molto bene il senso del nostro impegno il “servire, non servirsi” di Don Luigi Sturzo cui il Movimento NOI fa riferimento.
In tal senso, auspichiamo una fervida collaborazione con il Prefetto Domenico Bagnato perché possa attivarsi una collaborazione fattiva nella direzione delle politiche del welfare, come nelle politiche sociali. La cura di tali politiche risulta determinante per offrire l’opportunità alla Città nascente di Corigliano-Rossano, una radice che affondi nella giustizia sociale e dia i frutti che tutti speriamo per un migliore futuro radicato sul vivere civile del nostro territorio.
Ma il 2018 rappresenta anche l’anno dei cambiamenti per le politiche sociali della nostra Regione Calabria – conclude il referente della Rete CO.RO – Dal 1° Gennaio 2018, infatti, si è data attuazione alla Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Tutto ciò significa per gli enti locali, riuniti in Distretti Socio-Assistenziali, che hanno delega delle competenze in materia sociale. È un momento di grande responsabilità poiché dalla costruzione del PIANO DI ZONA e dalla capacità di attuazione del welfare territoriale, dipende il futuro dei soggetti vulnerabili, trattandosi di strumenti di rilevazione del fabbisogno territoriale e di programmazione del rilevato bisogno”.
Cosenza - Piscina del Centro Sportivo polivalente - Opera incompiuta abbandonata al degrado
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta abbandonata al degrado
A cura di Fabio Gallo-Portavoce Nazionale/
Gli Organi della Stampa hanno definito l’attivismo della Comunità politica del Movimento NOI “opposizione extraconsiliare”, evidentemente significando che l’opposizione perde senso quando si siede nel luogo in cui dovrebbe averla: in Consiglio Comunale.
Per aiutare il lettore a comprenderne meglio il senso, pubblichiamo il pensiero condiviso su Facebook di un Consigliere dell’attuale opposizione al Comune di Cosenza che, a proposito dell’incapacità del Consiglio di assolvere al proprio mandato, scrive:
“In situazioni come queste avverto tutta l’irrilevanza di un ruolo, quello di consigliere comunale di questa Città, che (di maggioranza o minoranza che sia) non riesce minimamente ad incidere su situazioni incresciose, che turbano l’opinione pubblica e che si protraggono ormai da anni”.
Il lavoro del Movimento NOI, dunque, esula da populismi e sterili polemiche perchè fonda la sua azione su una tanto civile quanto ferma opposizione orientata al bene della collettività.
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta
SETTE ANNI DI GOVERNO E DI ABBANDONO DELLA CITTA’ STORICA
In sette anni di governo della Città, il Sindaco non ha avuto la capacità di rivolgere il suo interesse politico e progettuale alla Città Storica di Cosenza. Un’incapacità cronica che ha attraversato diverse amministrazioni negli anni, ma che si è manifestata in tutta la sua forza nell’Amministrazione dell’Architetto Mario Occhiuto, la cui cecità politica, le impedisce di guardare nella direzione del risanamento di numerose incompiute, alcune delle quali potrebbero procurare numerosi posti di lavoro.
Cosenza Cristiana – il primo Museo Digitale Italiano dedicato alla valorizzazione del Patrimonio Culturale della Città Storica di Cosenza
La Città Storica – è assodato – è il grande tesoro del Territorio. Recentemente lo ha dimostrato il nostro progetto COSENZA CRISTIANA, grazie al quale abbiamo attratto l’interesse del Ministro Dario Franceschini, determinando l’inclusione della Città Storica tra quelle finanziate con Fondi Europei. L’assegnazione di 90 milioni di Euro, oggi già deliberati dal CIPE, dimostrano che prima di questo progetto, fortemente voluto dal Movimento NOI, né l’Amministrazione di Cosenza, né quella regionale, avevano fatto nulla per credere in questa enorme risorsa. E a testimoniare che la politica locale nulla ha fatto nel caso su indicato, ci sono anche i verbali della Conferenza delle Regioni che lo dimostrano.
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta abbandonata al degrado
A COSENZA IL PIU’ GRANDE MUSEO DELLE INCOMPIUTE
Ora, se un grande progetto realizzato senza fondi pubblici ha attratto 90 milioni Euro, immaginate cosa avrebbe potuto fare l’Amministrazione Comunale. E invece, il centro storico di Cosenza risulta tra i più decadenti d’Italia ed è teatro, suo malgrado, delle più grandi incompiute della città che gravano sulle spalle di questa Amministrazione che non ha scusanti, poiché non governa da pochi mesi ma da 7 anni.
Questo modello politico ha il coraggio di definirsi modello Europeo?
Di queste incompiute, ne ricordiamo solo alcune: il Centro Sportivo polivalente abbandonato ai vandali; il Parcheggio di Portapiana abbandonato all’incuria;
Il Parcheggio di Portapiana nella Città Storica di Cosenza abbandonato al degrado
le scale mobili su Corso Telesio che faciliterebbero la vita agli anziani del posto e il cammino ai turisti, nuove e mai rese funzionanti; la passerella di Via Oberdan, carbonizzata e lasciata così in bella vista da anni; le mura crollate che pongono a rischio civili abitazioni prive di interventi a rione Massa; la Piazza a Santa Lucia mai completata; Palazzo Caselli-Vaccaro che avrebbe dovuto ospitare il centro Studi filosofico di cui non si ha traccia; il Centro Smart City, perla delle politiche innovative dell’Amministrazione, di cui però ad oggi non è pervenuto nulla; il progetto di efficientamento energetico di Palazzo dei Bruzi che avrebbe dovuto eliminare tutti i condizionatori esterni che, invece, sono ancora tutti presenti; il progetto relativo alla mappatura con tecnologia “Beacon” su Corso Mazzini in grado di attrarre le masse a beneficio del commercio e delle Arti. L’elenco purtroppo potrebbe continuare e per carità lo stoppiamo qui! Benvenuti nel Museo Cosenza.
Abbiamo ascoltato il pensiero dei Cittadini grazie ai quali proponiamo una breve analisi politica
Il Parcheggio di Portapiana nella Città Storica di Cosenza abbandonato al degrado
QUALE POLITICA
Cosenza, ricordiamo, è la Città più povera della Calabria e una delle più povere d’Italia. Un dato, questo, in dicotomia con il suo aspetto e con alcune opere che visualmente direbbero il contrario. La politica, quella con la P maiuscola, dovrebbe essere quella che riesce a costruire una Città nella quale utilizzo dei beni e realizzazione di opere pubbliche sono perfettamente bilanciati con il bene della comunità e utilità sociale del realizzato.
Il Ponte di legno di Via Oberdan nella Città Storica di Cosenza bruciato e abbandonato da anni al degrado
A volte, come nel caso di Cosenza, il recupero dell’esistente assume un valore molto più importante della costruzione “a tutti i costi” del nuovo, soprattutto in una Città che sulla sua radice giudaico – cristiana e greco – romana, fonda il suo potere di ingaggio sul turismo. Unico, al momento, in grado di generare nuove economie.
Il Muro crollato nel Rione Massa nella Città Storica di Cosenza
CLASSE POLITICA DISTANTE DALLE ESIGENZE REALI DEI CITTADINI
Ciò che sconcerta è la protervia di questa Amministrazione nell’insistere sugli errori, causa di enorme dispendio di danaro pubblico nell’assoluta sordità verso le molte e giuste istanze rivolte dai Cittadini.
Il Muro crollato nel Rione Massa, nel cuore della Città Storica di Cosenza
Esemplare tra esse, la richiesta di una Consultazione Popolare perché si stabilisse pubblicamente l’utilità o meno di una metrotranvia per la cui realizzazione si andranno a distruggere interi quartieri. Una negazione, quella dell’Amministrazione comunale, che palesa tutto il suo timore di dover fare i conti con una Città che è cambiata insieme ai numeri delle scorse amministrative che davano l’attuale Sindaco al 60% e che oggi – i sentori affermano – non raggiungerebbe il 35%.
I PARTITI UNITI NELLA SOPRAVVIVENZA CONTRO IL CAMBIAMENTO
I risultati delle ultime elezioni politiche in Calabria hanno sorpreso PD e FI le cui risorse politiche residue, stanno manifestando un magnetismo scontato. E’ come se PD e FI fossero allineate sul “tu aiuti a me e io aiuto a te, altrimenti scompariamo tutti e due”. E in questo nuovo modo di amministrare, innanzi al timore di non essere più eletti, non c’è più posto per i cittadini ma solo per i partiti che devono realizzare a tutti i costi opere, anche se lontane dalle reali esigenze di chi li ha eletti.
Città Storica di Cosenza – La Scala Mobile di Via Padolisi ultimata, mai messa in funzione e abbandonata al degrado
Accadono cose impensabili: gli amministratori attualmente alla guida della Città di Cosenza, che avevano sottoscritto il documento NO METRO, tradiscono clamorosamente i Cittadini e la realizzano nel peggiore dei modi, distruggendo il grande Viale Giacomo Mancini, appena ultimato e arteria fondamentale per il collegamento tra sud e nord del territorio. Ma v’è di più e peggio, se si pensa che anche il nuovo Ospedale che si sarebbe dovuto realizzare alle porte della Città Storica di Cosenza, come da progetto presentato dallo stesso Sindaco Mario Occhiuto (FI) con tanto di conferenze agli Organi di Stampa in campagna elettorale, viene catapultato nella nuova location imposta dai politici del PD. L’Amministrazione comunale abbandona la dignità politica del suo stesso programma, per aggrapparsi con le unghie e con i denti a quanto resta del PD regionale che, nonostante la sconfitta governa e può erogare fondi nel tentativo di creare un fronte di resistenza politica, ma alle spalle dei Cittadini di Cosenza che vedranno aperti cantieri per opere inutili come ovovie e musei del nulla in tutta la Città.
I CITTADINI NEL BUIO IMPOSTO DALLA POLITICA
Ma la follia, cui la vecchia classe politica sotto attacco da parte delle forze di rinnovamento, pone in essere è davvero devastante quando ci si rende conto che, per la prima volta nella storia politica della Città di Cosenza, i cittadini non riescono ad avere un quadro chiaro della spesa pubblica e di cosa accadrà alla loro Città, di cosa accadrà alle loro tasche, di quanto costeranno queste politiche invisibili nel presente e nel futuro. E di qualche giorno la notizia di milioni di euro di debiti fuori bilancio che dovranno essere approvati sulle spalle di tutti i cosentini. Non conoscono nemmeno quale sistema sanitario li attende quando non saranno in grado di sorreggersi a causa della malattia; oppure su quali risorse idriche potranno contare, cosa dovranno fare perché la loro unica possibilità di attrazione di reali visitatori, la Città Storica, possa rigenerarsi di autentiche politiche culturali in grado di configurare una visione olistica di un progetto capace di sviluppare economie e lavoro. Eppure, questa Amministrazione si annunciava la buona continuazione della precedente che aveva conquistato la fiducia di tanti, miseramente perduta e affogata nelle pesanti contraddizioni e nell’assoluta mancanza di stima dei cittadini che chiedono a gran voce una Cosenza liberata.
Apprendiamo dagli organi di stampa che in questi giorni vengono delineati, anche se con enorme ritardo, gli indirizzi dell’amministrazione comunale rispetto alla spesa di Agenda Urbana: cioè i 18 milioni di euro destinati al Comune di Cosenza dalla Regione Calabria come spesa comunitaria da investire in interventi nella Città Storica e da rendicontare entro dicembre del 2018.
FABIO GALLO DEL MOVIMENTO NOI
“Nel prossimo futuro – afferma il portavoce nazionale del Movimento NOIFabio Gallo – arriveranno i 90 milioni di Euro frutto dell’impegno mantenuto dal Ministro Dario Franceschini a fronte della realizzazione dell’innovativo progetto di rigenerazione territoriale COSENZA CRISTIANA che ha mostrato le potenzialità ed il grande Patrimonio Culturale relativo alla Bellezza del Sacro, presente nella Città Storica di Cosenza. Per questo motivo, poiché questo sforzo progettuale per cui il Movimento NOI molto si è prodigato è stato realizzato per vedere rinascere la Città Storica, riteniamo che la presenza di un Comitato Tecnico di Vigilanza Etica della spesa pubblica non possa che rassicurare la pubblica Amministrazione alla quale chiediamo che i delegati di questo Comitato vengano invitata nelle fasi di progettazione della stessa spesa”.
Scorcio della Città Storica di Cosenza
COSENZA, AGENDA URBANA: CITTADINI VERI PROTAGONISTI
Tra gli incontri tenuti, c’è stato quello fatto di recente con i veri attori che dovrebbero essere “protagonisti” di questa vicenda: i residenti del centro storico. Si sono trovati a parlare con la segretaria del sindaco e una consigliera comunale, mentre forse si sarebbero aspettati un incontro di alto profilo, non solo con l’ufficio tecnico, ma soprattutto con il sindaco e l’assessore al centro storico.
Scorcio della Città Storica di Cosenza
UNA DISCOTECA AL POSTO DEL TEATRO TIERI-ITALIA?
Tra le spese che si vogliono intraprendere con Agenda Urbana, sembra che ci sia e speriamo di sbagliarci, anche quella di voler cambiare destinazione d’uso al Cinema Teatro Tieri-Italia, facendolo diventare una vera e propria discoteca. Ciò farebbe perdere ogni credibilità rimasta all’azione della missione comunale nel centro storico di Cosenza.
Il Movimento NOI dall’inizio ha sempre voluto evidenziare le tante risorse culturali di questa città e con COSENZA CRISTIANA, è riuscito nell’azione di sensibilizzazione del signor Ministro Dario Franceschini che ha deliberato il più grosso finanziamento mai avuto per il centro storico di Cosenza, 90 milioni di euro. Il Movimento NOI non abbandonerà mai il ruolo di sentinella nell’evidenziare i tanti limiti di un’azione politica amministrativa sul centro storico e sull’intera Città.
Comitato Tecnico di Vigilanza Etica della spesa pubblica
COMITATO TECNICO DI VIGILANZA ETICA SULLA SPESA PUBBLICA
Per questo motivo, il Movimento Politico NOI istituisce il “Comitato Tecnico di vigilanza Eticasulla spesa pubblica”, rivolto alla Città Storica di Cosenza. Il Comitato, di alto profilo, chiederà di sedere al tavolo tecnico dove si determineranno le scelte di spesa, a garanzia di equità e di rispondenza reale tra esigenze e risorse impiegate. Da oggi NOI SORVEGLIAMO. Tra gli Esperti del Comitato, la prof.ssa Francesca Salvo Associata di Estimo ed Esercizio Professionale UNICAL, l’Architetto Daniela Francini, l’Ing. Manuela De Rugiero, Ricercatrice in Estimo ed Esercizio Professionale (UNICAL), il prof. Gabrio Celani, docente universitario di Urbanistica (UNICAL), la prof.ssa Luana Gallo Ecologa e Ambientalista Ricercatrice universitaria (UNICAL), l’Antropologa Matilde Ferraro esperta in gestione dei fondi europei e patrimonio culturale.
“Ripensare il futuro dalle relazioni. Discorsi sull’Europa”, è il titolo del volume della Libreria Editrice Vaticana, che raccoglie le principali riflessioni che Papa Francesco ha dedicato all’Europa in un orizzonte di recupero della sua identità e per affrontare le nuove sfide e “discernere le strade della speranza”. Ne Parla Marco Guerra dalla Città del Vaticano.
Il testo – dice Marco Guerra – sarà presentato al Salone internazionale del Libro di Torino, venerdì 11 maggio alle ore 16.30; appuntamento che prevede il saluto del Segretario della Segretaria per la Comunicazione della Santa Sede, mons. Lucio Adrian Ruiz, e gli interventi di Dario Antiseri, docente della facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum di Roma, e del giornalista di Vatican Insider, Luca Rolandi. Modererà il dibattito fra Giulio Cesareo, responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana.
Discorsi del Papa ai vari organismi europei
Il libro – continua Marco Guerra – presenta i discorsi che il Papa ha rivolto ai rappresentati della politica, dell’episcopato e della società civile europea, ad iniziare dalla visita al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa a Strasburgo il 25 novembre 2014. Seguono quelli pronunciati in occasione del conferimento del Premio Carlo Magno (Vaticano, 6 maggio 2016); del 60.mo anniversario della firma dei Trattati di Roma (Vaticano, 24 marzo 2017) e della visita in Vaticano dei partecipanti alla conferenza “(Re)thinking Europe” (28 ottobre 2017).
Il Cardinale Pietro Parolin
La presentazione del cardinale Parolin
Il significato delle parole del Santo Padre viene colto e riassunto nella prefazione del volume curata dal Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, il quale in apertura ricorda che sebbene Francesco sia il primo Papa nato fuori dall’Europa dall’VIII secolo ai giorni nostri, “ha sempre mostrato fin da subito un’attenzione particolare per il Vecchio Continente”. Un continente – evidenzia il cardinale Parolin – “che nel corso degli ultimi anni è apparso più volte in affanno, costretto ad affrontare nuove crisi e sfide, lacerato da inedite divisioni laddove si sperava che non ce ne fossero più. Papa Francesco insegna – prosegue il porporato – che i momenti di crisi non sono ostacoli insormontabili. Al contrario, sono un tempo di opportunità”.
Cardinale Parolin: il Papa pone al centro la persona umana
Il Segretario di Stato Vaticano torna quindi sulla visita di Francesco a Lampedusa “simbolo delle fatiche dell’Europa” e di “speranza” per molte persone oppresse che guardano al Vecchio Continente. Il cardinale fa notare infatti che in questo scenario di crisi della solidarietà “il Papa non intenda mai offrire scenari astratti, egli mostra di aver sempre davanti a sé volti e situazioni concrete, le problematiche reali delle persone che incontra quotidianamente nelle sue numerose udienze”. Le sue riflessioni “collocano sempre al centro la persona umana, con i suoi bisogni, i suoi legami, la sua dignità”. “Nello stesso tempo – precisa il porporato – non si può essere indotti a pensare che il Papa intenda proporre soluzioni pratiche ai problemi che vanno via via ponendosi. Piuttosto, il contributo che egli desidera offrire è quello di aiutare a individuare l’orizzonte ideale entro il quale trovare linfa e vigore per affrontare le sfide del momento”.
Europa esortata a ritrovare spirito umanistico
Nella sua introduzione, il Segretario di Stato Vaticano indica poi il cuore del messaggio rivolto ai popoli europei: “Per Papa Francesco l’Europa è chiamata a ritrovare se stessa, la sua anima, quello spirito umanistico che pure ama e difende”. Per fare questo il Papa esorta a superare “una concezione di persona umana staccata da ogni contesto sociale e antropologico, quasi come una monade” e propone “una visione relazionale della persona, inserita in una comunità”. Essa è “l’antidoto a quella tendenza diffusa oggi in Occidente a concepirsi e a vivere in solitudine”, ricorda ancora il porporato attingendo alle parole del Santo Padre. Una tale visione apre la strada a “quella globalizzazione dell’indifferenza che nasce dall’egoismo”. Papa Francesco fa invece appello ad una “libertà responsabile”, radicata nella verità e capace di dare vita ad una “solidarietà di fatto”.
Ritrovare le radici
Il cardinale Parolin si sofferma anche sull’invito del Papa a coltivare la memoria del passato “come la linfa vitale che irrora il presente” e la memoria “dell’origine” per “affrontare le sfide dell’oggi e del domani”, poiché il rischio del nostro tempo, sottolinea il Segretario di Stato, è quello “di perdere il senso delle proprie radici”. Serve dunque quella che il Papa chiama “trasfusione della memoria” per dare vita ad “un nuovo umanesimo”.
Cristiani chiamati ad “essere anima dell’Europa”
Il cardinale Parolin conclude la presentazione spiegando che il volume incoraggia a recuperare quel “patrimonio ideale e spirituale” che contraddistingue l’Europa e che fa di essa “un modo di concepire l’uomo a partire dalla sua dignità trascendente”. In quest’ottica è necessario il contributo dei cristiani, chiamati ad “essere anima dell’Europa”.
Il tavolo dei relatori con la Dott.ssa Anastasia Ussia
In occasione della 3° Giornata Nazionale della Salute della Donna, giorno 20 aprile alle ore 17.30, si è tenuto il Convegno sul tema “ENDOMETRIOSI, Riconoscerla e Affrontarla: patologie correlate, conseguenze fisiche, psicologiche e sociali”, promosso dal Movimento cattolico NOI Rete Umana e dall’A.M.M.I. Associazione Mogli Medici Italiani sezione Cosenza, in collaborazione con il Gruppo Internazionale Italo-Belga per l’Endometriosi e la Chirurgia laparoscopica Avanzata. Il convegno si è svolto con il Patrocinio del Ministero della Salute, presso la Sala Convegni dell’Ordine dei Medici della Provincia di Cosenza.
ENDOMETRIOSI E LEA
Nel 2017 lo Stato ha finalmente riconosciuto l’Endometriosi come patologia cronica inserendola nei LEA (livelli essenziali di assistenza). Un passaggio storico nella sanità italiana, che tutti NOI, ovviamente, ci auguriamo rappresenti solo un punto di inizio e non di arrivo, poiché i diritti e le necessità delle Donne affette da Endometriosi vanno ben oltre. Poiché l’endometriosi può provocare dolori invalidanti, conoscere e riconoscere cosa essa comporti è fondamentale per individuare il giusto supporto da offrire a chi ne è affetto, per evitare che continui ad essere sottovalutata e sottostimata, per far si che i tempi medi per arrivare ad una diagnosi corretta siano assolutamente ridotti. E’ fondamentale continuare a sensibilizzare cittadini, famiglie, medici, istituzioni, fare corretta informazione, incentivare la formazione e sostenere le donne che quotidianamente lottano contro questa subdola malattia affinché i loro Diritti vengano finalmente e realmente riconosciuti.
Da Sx la Prof.ssa Luana Gallo, la Dott.ssa Anastasia Ussia, la Dott.ssa Matilde Ferraro, la Dott. Daniela Mauro, il Dott. Angelo Falcone
I RELATORI
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente dell’AMMI Arch. Daniela Francini, del Portavoce Nazionale del Movimento NOI Dott. Fabio Gallo e dell’On. Giuseppe Giudiceandrea promotore della legge sull’Endometriosi della Regione Calabria prendendo pubblicamente l’impegno di seguire tutto l’iter affinché la stessa venga finalmente approvata. Tra i Relatori dell’Evento la Dott.ssa Anastasia Ussia Responsabile del Gruppo Italo-Belga, per l’Endometriosi e la chirurgia laparoscopica avanzata; la Dott.ssa Daniela Mauro Psicologa e Psicoterapeuta, Referente dell’Associazione Progetto Endometriosi Onlus di Catanzaro (A.P.E.); la Prof.ssa Luana Gallo Ecologa, delegata all’Ambiente del Movimento NOI; il Dott. Angelo Falcone Kinesiologo Clinico, Movimento NOI; l’Avv. Francesca Sorace e la Dott.ssa Maria Francesca Veneruso Medico di Base, Presidente e Vicepresidente dell’Associazione IGEA Progetto Donna Onlus di Paola; la Dott.ssa Giuseppina Cundari Neuropsichiatra Infantile. Ha introdotto i lavori del convegno, moderato dalla Dott.ssa Matilde Ferraro, la Dott.ssa Eleonora Cafiero. Emozionante il momento della testimonianza video di Vania Mento, giovane donna di Vercelli affetta da endometriosi, che le amiche definiscono “speciale”, che con grande gioia ha accettato di dare a tutti i presenti il suo contributo raccontando la sua storia, per far comprendere quanto questa malattia, se sottovaluta e non presa per tempo, possa diventare devastante per la vita di una donna.
Vania Mento – Vercelli
SUCCESSO E RISULTATI
Questo primo incontro, ha rappresentato sul territorio, una singolare opportunità per approfondire lo stato dell’arte di questa malattia complessa e variegata, di straordinario interesse clinico, scientifico, sociale, che interessa milioni di donne in Italia, ma ancora poco conosciuta. Il convegno ha raccolto un grandissimo successo e registrato una cospicua partecipazione di pubblico, studentesse, mamme e papà, medici, e diverse associazioni tra cui l’ENS Ente Nazionale Sordi sezione Cosenza con l’interprete Teresa Colonna e gli studenti della LIS; l’Associazione ALT di Cosenza con il presidente Anna Maria Rende, il presidente della Fidapa Prof.ssa Anna Cerrigoni e il presidente dell’ordine dei Medici Dott. Eugenio Corcioni. Il convegno inoltre ha registrato primo importante risultato, infatti, grazie a quanto ascoltato e appreso, una giovane donna ha avuto l’opportunità di avere finalmente una diagnosi corretta sullo stato della malattia, evitando ulteriori perdite di tempo che avrebbero potuto avere sulla sua salute conseguenze per davvero serie.
Grafica della Tranvia di Cosenza contestata dai Cittadini
Uniti in un documento che sta facendo breccia in Città, la Comunità Politica del Movimento cattolico NOI e “Buongiorno Cosenza”, hanno hanno spiegato ai cittadini il loro punto di vista sulla realizzazione della Tranvia che le Amministrazioni di Cosenza, Rende e regionale della calabria vogliono realizzare. La Tranvia, a detta di molti esperti di settore, sarebbe sconveniente, costosa, inutile e per niente innovativa.
TRANVIA DI COSENZA: UN VOLANTINO PER APRIRE LA MENTE AI CITTADINI
Lo strumento scelto è stato un semplice ma efficacissino volantino, considerata la risposta,realizzato in dieci punti, estremamente sintetico, che ha aperto la mente dei cittadini di Cosenza sulle conseguenze per niente positive che potranno manifestarsi per la Città e i suoi abitanti, a causa dell’istallazione di uno strumento di trasporto obsoleto e che, piuttosto che risolvere i problemi del traffico, li moltiplicherebbe.
Il Sindaco Mario Occhiuto alla manifestazione NO METRO prima delle elezioni – foto Iaconianni
La proposta della Tranvia di Cosenza parte da lontano ed è invecchiata nel frattempo. Ma la questione davvero grave per il Movimento Cattolico NOI e per “Buongiorno Cosenza”, risiede nel fatto che l’attuale Primo Cittadino (FI) e gran parte dell’attuale Amministrazione comunale, nella scorsa campagna elettorale per il rinnovo della carica di Sindaco dell’Architetto Mario Occhiuto, hanno firmato pubblicamente per il “NO METRO” con tanto di servizi fotografici e manifestazioni pubbliche. La questione sta generando molto interesse e certamente costituisce un nuovo punto negativo per la futura candidatura di coloro i quali hanno profittato della buona fede e degli impegni presi in campagna elettorale.
COSENZA: 10 MOTIVI PER DIRE NO ALLA METRO E SI AL BENE COMUNE
La locandina distribuita ai Cittadini di Cosenza con la firma del Sindaco all’epoca contrario
Viale Magna Grecia - l'area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica
Raccogliamo e rilanciamo la denuncia coraggiosa di una giornalista blogger locale, nel territorio di Cosenza, Francesca Canino, che ha raccolto documenti importanti che testimoniano l’inerzia colpevole dell’amministrazione comunale di Cosenza, nell’affrontare il problema della bonifica di discariche che si sono ormai accumulate negli anni in Città.
La Comunità politica del Movimento NOI, in tal senso, intende fare la sua parte ricostruendo la memoria di quanto è stato già detto e mai fatto, a proposito di discariche altamente inquinanti che oggi, costituiscono un grave rischio per la salute dei cittadini. Ovviamente, la domanda è una: cosa sta facendo la politica locale, provinciale e regionale?
MAPPA DI UN TERRITORIO FLAGELLATO DA DISCARICHE IMMERSE NEL VERDE
Il territorio di cui oggi vi parleremo è flagellato da antiche e nuove discariche che oggi sono in dicotomia con ogni politica ambientale che si rispetti e, di certo, con i dettami dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che non ci stancheremo mai di ricordare ai pubblici amministratori che, con le loro decisioni, sembrano attuarne solo il nome o l’immagine speculare ma non i dettami.
Da Sx: la discarica di Catrrolibero, quella di Rende e quella di Viale Magna Grecia di Cosenza
TRE DISCARICHE IN UN LEMBO DI TERRA FERTILE
Parleremo della discarica di Viale Magna Grecia, a Cosenza. Fino a pochi decenni addietro era periferica ma oggi, attesa l’espansione urbanistica, è nel cuore del raccordo tra Cosenza, Rende e Castrolibero e della conseguente vita umana, essendosi sviluppati proprio verso questa zona i tre centri urbani.
La mappa fornita ci aiuta a comprendere meglio la drammatica situazione ambientale cui siamo tutti sottoposti, e per la quale il Movimento NOI chiede l’immediato intervento della politica e delle Autorità competenti.
LA DISCARICA DI CASTROLIBERO NELL’ANTICA PANDOSIA
Nella mappa si notano le tre discariche tra le quali quella di Castrolibero che la politica locale, incredibile a credersi, ha fatto sorgere nell’antica Pandosia, cuore verde di quello che un tempo era il territorio dedito all’agricoltura. Le fonti storiche attribuiscono questo territorio fertilissimo all’antica capitale del popolo degli Enotri. Per rappresentare il danno paesaggistico e ambientale di questa discarica, forniamo alcune immagini la cui eloquenza mostra sia come questo mostro sia stato costruito nel ben mezzo di un polmone verde, che le modalità attraverso le quali risultano sigillatialla meno peggio i teloni che la coprono. Modalità sulle quali, le competenti autorità dovrebbero tranquillizzarci dicendoci se è così che si deve sigillare una discarica di questa portata. Qui di seguito le immagini:
Discarica di Castrolibero nel polmone verdeDiscarica di Castrolibero nel polmone verdeDiscarica di Castrolibero nel polmone verde – il telone fissato con sassiDiscarica di Castrolibero nel polmone verde – il telone fissato con sassiDiscarica di Castrolibero nel polmone verde – il telone fissato con sassi
LA GRANDE DISCARICA DI RENDE E LE ESALAZIONI DEI LORO INCENDI
La discarica di Rende, davvero imponente, è ben visibile sulla nostra mappa nonostante sia stata coperta dalla vegetazione. Ma, è sufficiente entrare su Google Maps per scorgere il grigio scuro dei teloni che la coprono emergere in vari punti. A proposito di queste due discariche confinanti, quelle di Castrolibero e di Rende, va detto che alcune frane sempre ben visibili anche da Google Maps, fanno intendere che la stessa strada in costruzione i cui lavori sono stati interrotti, ha avuto problemi molto seri a causa di possibili frane. Crediamo che su ciò, dovrebbero indagare al più presto le istituzioni competenti.
Le discariche di Castrolibero e Rende (si intravedono pezzi di copertura) e la strada della quale Google Maps mostra segni di cedimento
Questo, per comprendere se trattasi di sversamenti di rifiuti o di terreno che cedendo potrebbe procurare danni enormi all’ambiente, oltre quanto già è visibile anche in considerazione del fatto che l’estate 2017, proprio su parte cospicua del territorio che include le discariche, si sono sviluppati incendi che hanno causato esalazioni di fumi neri visibili a chilometri di distanza, respirati per giorni dai cittadini e ben recensiti dagli organi della stampa locale.
LA DISCARICA DI VIALE MAGNA GRECIA A COSENZA
In questo contesto si inserisce la nostra richiesta di immediata bonifica rivolta all’Amministrazione comunale di Cosenza, del sito ex Cupole Geodetiche (fiera di Cosenza), situato sull’ormai frequentatissima Viale Magna Grecia. A tal proposito, chiediamo che l’Amministrazione faccia anche da mediatrice istituzionale con gli Enti Provincia e Regione.
Discarica (quella scoperta) di Viale Magna Grecia a Cosenza
E’ questo, oggi, il luogo ove i Cittadini di Cosenza e Castrolibero e Rende che praticano lo jogging si ritrovano, correndo e respirando a pieni polmoni, proprio su quella che un tempo era la discarica comunale di Cosenza. Il luogo sul quale sorgeva l’area fieristica di Cosenza più grande della Calabria.
L’insegna dell’ente Fiera di Cosenza nell’area sovrastante la discarica
PROTESTE DELLA POPOLAZIONE RESISTENTE E SOSPETTI CASI DI TUMORE
Sono stati numerosi i casi sospetti di tumore che hanno colpito la popolazione locale e numerose sono state le proteste della popolazione residente, l’ultima della quale ha costretto il Consiglio comunale, nel 2014, a deliberare un documento che impegnava l’Amministrazione di Cosenza a bonificare.
il grande piazzale dove un tempo sorgevano le Cupole Geodetiche dell’Ente Fiera sotto al quale è sepolta la discarica
Le bonifiche, risulta, non sono mai state attuate e i rifiuti sono ancora nel sottosuolo, sempre in agguato nel causare danni per la salute pubblica. Alla discarica di Sant’Ippolito e a quella di viale Magna Grecia, si aggiungono numerosi siti spesso posti sotto sequestro dalla magistratura dove sono stati riversati rifiuti pericolosi.
Rifiuti che sostano da mesi in Viale Magna Grecia adiacenti area ex Ente Fiera di Cosenza
L’INDAGINE DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI COSENZA
Eppure il tema dell’alto inquinamento di terreni e fiumi è molto centrale e discusso. Va infatti aggiunto che il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo ha recentemente aperto una inchiesta a proposito di pericolosi sversamenti nel fiume Crati.«Questa – ha detto il Procuratore – è la più importante indagine in materia di tutela dell’ambiente mai condotta nel cosentino”. Non a caso all’indagine è stato dato il nome di “Cloaca Maxima”.
Pneumatici nella discarica a cielo aperto di Viale Magna Grecia a Cosenza
COSA DICEVA IL CORRIERE DELLA CALABRIA NEL 2014
Proprio in riferimento alla discarica di Viale Magna Grecia (vedi mappa), il “Corriere della Calabria” già nel 2014 pubblicava: “una perizia geologica effettuata dal laboratorio GeoLab nell’ormai lontano 2008 rivelava che sotto quel terreno c’è di tutto. Una discarica, ovviamente abusiva, nella quale negli anni 80 è stata gettata ogni cosa, sopratutto idrocarburi – ma anche metalli pesanti – che secondo le analisi risultano essere di 8927 microgrammi per chilo, ben oltre le già indulgenti quantità considerate accettabili.
Viale Magna Grecia – l’area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica
Sembra l’ineludibile destino di un luogo, condannato a raccogliere, a poche decine di metri dal fiume che separa Cosenza da Castrolibero, lo scarto dell’opulenza sotto forma di rifiuti urbani e industriali. Per la verità la presenza dell’interramento in qual luogo di ogni porcheria era ben nota sin dall’Amministrazione Perugini, che dopo la ‘scoperta’ ufficiale della presenza di rifiuti tossici nel terreno, aveva pensato ad una bonifica per poi procedere alla costruzione di una nuovo quartiere fieristico, La cosa si perse sulle buone intenzioni e si arrivò alla elezione di Occhiuto che subito – circa dopo quattro mesi dopo il suo insediamento – tirò fuori dal cassetto un suo progetto riguardante la fiera, una struttura a forma di enorme uovo, una specia di astronave che avrebbe preso il posto delle famose cupole, cioè esattamente sopra un terreno dove costruire qualcosa non sembra essere una brillante idea”.
Viale Magna Grecia – l’area ex Fiera di Cosenza che nasce sopra la discarica
Sempre il Corriere della Calabria il 23 Novembre 2015 faceva presente che “nonostante le continue denunce e l’intervento anche della Procura di Cosenza, la bonifica dell’area da parte della Regione, sempre promessa, non è mai partita….”.
IL MOVIMENTO NOI CHIEDE L’URGENTE BONIFICA
Per tutti questi motivi, il Movimento NOI chiede con urgenza la bonifica di questi siti e la loro salvaguardia. Un’attività non più rinviabile e che si traduce in salute dei cittadini della città di Cosenza.
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