Il Movimento NOI analizza l’errato percorso politico dell’Amministrazione Comunale di Cosenza e chiede le dimissioni di tutti i Cattolici.
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Il Movimento NOI analizza l’errato percorso politico dell’Amministrazione Comunale di Cosenza e chiede le dimissioni di tutti i Cattolici.
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Fabio Gallo Portavoce Nazionale del Movimento cattolico NOI, parla della mega piazza Bilotti di cemento voluta dal Sindaco Mario Occhiuto, cattivo esempio di sostenibilità ambientale e vuota di turisti nel bel mezzo dell’estate.
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Il Movimento NOI offre una visione logica della realtà della Città di Cosenza e delle Politiche piene di gravi contraddizioni del Sindaco Mario Occhiuto e della sua Amministrazione.
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Per non sembrare reticenti o conniventi con l’ordinanza comunale di chiusura al traffico dell’arteria principale del Centro storico, dopo che Associazioni culturali, commercianti e singoli cittadini hanno dimostrato pubblicamente il loro dissenso rispetto alla ZTL h 24 e hanno chiesto la nostra opinione in merito e il nostro sostegno, ma anche su richiesta insistente di fedeli, Sacerdoti e Religiosi della Diocesi che hanno visto limitato il loro diritto di incontrare il Vescovo e gli Uffici di Curia, ci siamo determinati a rendere pubblica la nostra difficoltà a svolgere liberamente il Ministero Pastorale che ci è stato affidato.
Il Vescovo, dopo alcuni giorni di sperimentazione, da noi definiti molto negativi, senza entrare in particolari facilmente immaginabili, ha convocato i suoi più stretti Collaboratori che hanno ribadito quanto sopra.
Pertanto, il paventato trasferimento degli Uffici e della sede dei colloqui con il Vescovo non è e non vuole essere una minaccia o un’indebita pressione su provvedimenti amministrativi del Comune, ma una necessità e un dovere da parte delle Autorità Ecclesiastiche di ripristinare il libero accesso di tutti i fedeli della Diocesi, compresi i Preti e i Religiosi, al Vescovo e agli Uffici.
Un discorso a parte merita la Cattedrale che non è solo la Chiesa della Parrocchia del Centro Storico, ma anche il cuore della preghiera e della liturgia di tutta la Diocesi per gli eventi ordinari e straordinari della vita diocesana.
Se pensiamo alla preparazione all’evento dell’8° centenario della consacrazione, nel 2022, ci sentiamo realmente a disagio per poter organizzare liberamente incontri, riunioni, comitati, festeggiamenti, con personaggi del mondo ecclesiastico, della cultura e semplici fedeli, senza incorrere in multe o disagi di ogni genere che, al minimo, creano scoraggiamento e delusione, al massimo la rinuncia a partecipare!
Solidali con gli abitanti, i commercianti, i piccoli negozi, i bar, i Volontari di Casa Nostra, e così via, siamo convinti che il Centro Storico è bello non solo perché vi sono monumenti e palazzi storici, ma perché vissuto e abbellito da relazioni umane e voglia di non arrendersi che ne costituiscono quotidianamente la bellezza e la grandezza! Viceversa resterebbero palazzi vuoti, monumenti senz’anima, che alla fine potrebbero non attirare neppure l’interesse dei turisti, fino ad ora abbastanza vivace e costante.
Fonte: Ufficio Stampa Arcidiocesi Cosenza-Bisignano
A cura di Fabio Gallo/portavoce nazionale/
Prima di tutto: fidatevi di ciò che vedete.
Mai come in questi tempi, l’Amministrazione comunale di Cosenza (Sindaco l’Arch. Mario Occhiuto), è aspramente criticata dalla cittadinanza per l’attuazione di politiche promosse come “sostenibili”, ma che si manifestano essere diametralmente opposte al reale significato del termine, la cui definizione affido alla Treccani.
La pedonalizzazione massiva che allarga a dismisura le colate di cemento ormai inarrestabili e prive di verde pubblico, sta producendo un livello importante di stress cittadino, acutizzatosi con l’imposizione di ZTL (Zone a Traffico Limitato, ndr.) estese in gran parte della Città, detta nuova, e che da ieri si allargano alla Città Storica.
Questa, la goccia che ha fatto traboccare letteralmente il vaso, suscitando una vera ribellione di cittadini e commercianti, attese le caratteristiche di quest’ultima.
LA ZTL ALLA CITTA’ STORICA? “LA CREMA SULLE MANI SPORCHE”
La Città storica di Cosenza, infatti, è stata letteralmente abbandonata dall’attuale Amministrazione che governa da ben sette anni. Già solo al primo giorno di attivazione della ZTL, attività commerciali intervistate e che hanno resistito ai danni di questa conduzione politica, hanno dichiarato di avere venduto “zero”. Se non fosse stato per un funerale celebratosi nella vicina Cattedrale, lo storico Caffè Renzelli, non avrebbe venduto per l’intero pomeriggio neanche un caffè. Proprio in questo pomeriggio, nel corso della conversazione con i commercianti a cura di una nostra delegazione, ho realizzato questo scatto che mostra una città fantasma.
Prima di continuare nella mia analisi e declinare i gravissimi danni causati da questa forma di politica convulsa, comunico che le foto sotto esposte, sono state realizzate Domenica 8 Luglio dalle ore 11 alle ore 12, nella Città che l’attuale Amministrazione di Cosenza, definisce turistica. Un atto che devo ai tanti lavoratori di quella parte di Città considerata il “salotto buono” che, come in tutte le Città turistiche, dovrebbe essere stracolmo di visitatori. Lascio a voi il giudizio. Con ciò, non si pone nessun dubbio sulla valenza di tanti operatori dediti all’accoglienza dei visitatori. Essi fanno magistralmente il loro lavoro e sono vanto per la Città. Il problema è proprio l’Amministrazione politica del Turismo. Una questione complessa ma che si deve affrontare con strategie vincenti e idonee alla Città.
Saggia decisione, quella della comunità politica del Movimento cattolico NOI, di parlare per immagini e interviste dirette agli Operatori.
Prima di procedere, come anticipato, desidero citare il significato del termine “Sostenibilità” offerta Treccani: “nelle scienze ambientali ed economiche, è la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. A Cosenza, Città che le statistiche considerano la più povera della Calabria, la politica sta compromettendo sia le generazioni di oggi che di domani. Ma andiamo per gradi.
A porre il sigillo sulla cattiva interpretazione del termine “sostenibilità” e a marcare la differenza tra il dire e il fare è proprio la più grande opera pubblica realizzata su precisa scelta del Sindaco e della sua Amministrazione, proprio nel centro Città: la mega Piazza Bilotti. Una delle più grandi isole di cemento mai viste, che sovrasta un gigantesco parcheggio la cui funzione richiama proprio nel cuore della città le auto attraverso un forzato costringimento del traffico su doppio senso all’inglese, che manda nel caos cittadini, automobili e, non ultimo, anzi, inquina.
Ad Ottobre il Movimento NOI promuoverà attività di monitoraggio e dimostrerà scientificamente l’alto tasso di inquinamento. Quest’opera molto criticata da Architetti e Urbanisti del mondo accademico, rappresenta il sigillo del Sindaco Occhiuto sulla Città che, proprio per la sua funzione, deve rinunciare al termine “sostenibilità”.
LE GRANDI CONTRADDIZIONI: QUELLA METRO CHE NESSUNO VUOLE
Ma c’è di più. Il Sindaco Occhiuto, dopo avere sostenuto con fermezza la campagna NO METRO apponendovi la sua stessa firma, oggi tace innanzi alla sua realizzazione, perdendo la fiducia dei cittadini. La realizzazione della Metro è altra grande opera che contraddice le politiche di sostenibilità vantate, poiché distruggerà la nota dorsale Viale Mancini detta Viale Parco proprio per il suo diffuso verde attrezzato a parco del benessere. In tal senso, il Movimento cattolico NOI ha già scritto più volte al Ministro delle infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli perché istituisca un tavolo tecnico finalizzato alla conservazione di Viale Parco.
IL COLPO DI GRAZIA A CHI CHIEDE GIUSTIZIA
Oggi, arriva il colpo di grazia con l’imposizione fulminea della ZTL a tutta la Città Storica. La Città è sgomenta.
Chi pagherà le conseguenze di questa chiusura priva di ragionamento della Città Storica? La nostra Civiltà Greco-Romana e Giudaico-Cristiana, da sempre magnete tra Uomo e Dio, tra spiritualità, memoria e vita pratica: commercio, lavoro, artigianato, accoglienza, incontro, condivisione, crescita, esistenza.
Movimento NOI : siamo una Comunità politica ispirata dai valori della Chiesa cattolica e non possiamo tacere.
Nessuno ha il coraggio di dirlo. NOI cattolici abbiamo il dovere di parlare e farci portavoce del messaggio chiaro che proviene dal mondo del lavoro: “oggi, il Comune di Cosenza, è guidato dalle persone sbagliate. Sindaco e stragrande maggioranza di Consiglieri hanno imboccato la strada sbagliata nella gestione della Città. Non meritano più la nostra attenzione, la nostra fiducia. Non meritano più di essere votati. E dobbiamo iniziare a dirlo a tutti, da oggi, in ogni angolo di strada”. E’ in atto una storica lesione ai danni dei diritti dei Cittadini e degli ultimi.
Si, perché i danni di questa gestione amministrativa che si nasconde dietro una facciata barocca fatta da festini e luci colorate posate su di un albero che intanto non ha più radice, ricadono già e ricadranno con maggiore forza, su tutta la Città. Le attività chiudono e dietro le attività ci sono famiglie, storie, speranze. Ma c’è un luogo di Cosenza che anticipa a tutti noi quale sarà il futuro dell’altra parte della Città a causa di questa gestione convulsa della politica cittadina: la Città Storica, scrigno sacro di attività umanitarie spontanee e di volontariato che non sono certificabili, catalogabili, classificabili.
Il complesso e spontaneo sistema caritatevole rimane fuori dalla Città Storica e lontano dai bisogni degli ultimi
Questa complessa parte di umanità non può essere sottoposta ad “un permesso” dagli uffici comunali, ogni volta che c’è bisogno di tendere una mano al prossimo. Il danno di questa decisione repentina, improvvisa, è enorme perché non tiene conto del profondo della sua umanità già sofferente e simbolo di cattiva amministrazione.
Il cinico potrebbe pensare ad una decisione presa in contrapposizione alla Soprintendenza che ha rimproverato all’Amministrazione Occhiuto di non poter procedere senza autorizzazioni all’inserimento di paletti modello strada a doppio senso di Piazza Bilotti, ai piedi del sacrato del Duomo. Ma potrebbe anche pensare alla conseguenza politica dell’assenza dell’Arcivescovo Metropolita di Cosenza Bisignano all’inaugurazione del criticatissimo ponte di Calatrava costruito con i fondi delle Case Popolari ex Gescal. Un’assenza che pesa molto politicamente, come la dichiarazione dello stesso Arcivescovo riportata dall’Agenzia dei Vescovi italiani nell’Aprile 2018:
“Le opere di modernizzazione urbana, come l’imponente ponte di Calatrava, in realtà non incidono sulla povertà dei cittadini, dai giovani con contratti a termine ai padri separati. E’ ora di aprirci agli altri – ha ricordato mons. Nolé – e di dire: Io ci sono”.
Sempre il cinico, potrebbe pensare che questa chiusura immediata e inattesa, sia una risposta alla conferenza sulle povertà indetta dal Comune di Cosenza, saltata per la rinuncia dell’Arcivescovo di Cosenza Bisignano che di povertà, se ne intende per davvero poiché esse ricadono tutte sulle spalle dell’Arcidiocesi e non sulla politica dei comunicati e conferenze stampa. Sempre il cinico, potrebbe liberamente pensare che si vuole costringere ad un rapporto più obbediente la Curia di Cosenza. D’altra parte, è sufficiente immaginare quale incalcolabile danno si procura alle Chiese storiche, già inginocchiate dalla cattiva gestione politica, che non potrebbero esercitare liberamente il culto divino e tutto quanto da esso previsto: battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, riunioni di volontariato, assistenza ai poveri, gestione di volontari della mensa di “Casa Nostra” (il progetto realizzato con i fondi dell’8/1000 tra i migliori in Italia).
Nella Capitale, ad esempio, la Curia romana è indubbiamente nel cuore di Roma ma nessuno si sognerebbe di chiuderla.
Mai come oggi nella storia di Cosenza, le strade si chiudono. Si chiudono in faccia alle mille povertà e a chi regge sulle spalle il suo mondo complesso e dignitoso. Oggi, l’Amministrazione Occhiuto che da ben 7 anni si disinteressa alla Città Storica e ai suoi grandissimi problemi strutturali e umanitari, alza un muro alto e spesso tra tutti noi e la parte di Città che ha più bisogno di tutti coloro i quali non potranno avere un permesso ZTL. Non parliamo di una Città storica come Assisi che la politica ha avuto l’intelligenza di curare in ogni dettaglio e per questo, fortemente produttiva e attrattiva. Parliamo di una Città abbandonata dalla politica al degrado totale. Solo gli uffici diocesani servono una utenza di 400 mila cittadini laici provenienti della Provincia Ecclesiastica. Dovrebbero tutti recarsi al Comune a chiedere il permesso per esercitare un proprio diritto? Per ognuna delle centinaia di pratiche quotidiane accompagnate da cittadini provenienti da tutta la provincia?
La cosa che più stupisce in tutto questo è il tentativo della sinistra di giustificare la disfatta degli ultimi. Ma, ancora più grave, senza dubbio, è la mancata risonanza di un “NO” netto da parte di tutti quei Consiglieri che si professano cattolici. Ora, al danno di una intera Città consegnata al cemento e al caos diurno e notturno delle movide che si estendono sui luoghi sacri, si unisce la beffa.
La Comunità politica del Movimento Cattolico NOI lavorerà giorno e notte perché il buon senso torni a prevalere. Qui, si parla della nostra Civiltà.
Fabio Gallo Portavoce Nazionale del Movimento NOI lancia appello alle Forze di Governo e mostra Viale Parco.
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La redazione/
Esplode il dissenso dei Cittadini e commercianti di Cosenza rispetto alle politiche dell’Amministrazione Occhiuto di cui non si condividono più le scelte politiche ritenute dannose all’economia e al commercio nella Città che le statistiche indicano come la più povera della Calabria.
Ne danno ampia testimonianza gli Organi della Stampa che si riflettono in vero e proprio vespaio su Facebook, sul quale rimbalzano le differenze tra la politica di ieri del Sindaco Mario Occhiuto e quella di oggi, reputata incomprensibile e a tratti distruttiva ma, soprattutto, lontana dal buon senso e dal dialogo con i Cittadini che si vedono oscurati, esclusi e sacrificati al dio dei partiti.
L’insofferenza dei cittadini per l’Amministrazione Occhiuto si è manifestata inizialmente a causa di una serie di opere pubbliche per la cui valorizzazione forzata è stata mandata in tilt una zona strategica e centrale della Città. Il colpo di grazia è giunto con il totale abbandono della Città Storica di Cosenza, in dicotomia con i programmi elettorali che puntavano sulla sua valorizzazione. Scelta politica che i Cittadini non hanno perdonato, rappresentando il vero cuore emozionale della Città dei Bruzi, abbandonato insieme alla sua umanità. Situazione attualmente aggravata dalla chiusura del traffico nella Città Storica che finisce per pregiudicare del tutto anche le piccole fonti di economia rimaste sul territorio, oltre l’accessibilità agli uffici dell’Arcidiocesi alla cui utenza che raggiunge le quattrocentomila persone, sarà impedito l’accesso. Per non parlare delle Chiese storiche e relative parrocchie che saranno desertificate dalla ZTL con un danno incalcolabile al mondo della caritas che proprio nello stesso palazzo dell’Arcidiocesi assiste centinaia di bisognosi.
Gli scandali si susseguono e i cittadini non comprendono la fretta con la quale si aprono cantieri di ogni sorta.
Tra un anno si affronteranno le regionali e PD e FI, partiti demoliti dalle stesse scelte di chi ne è referente, dovranno affrontare Lega, M5s e Movimenti civici. Soprattutto, affronteranno i grandi disagi procurati con politiche inadatte che hanno portato la Calabria ad essere leader in ogni forma di povertà e miseria umana. Ciò farebbe pensare che nella cantierizzazione a tutti i costi e in qualsiasi angolo della Città, di Cosenza sia riposta la fiducia del voto.
La Città è divenuta intollerante e il sistema democratico sta collassando.
Il cattivo esercizio della politica operato dall’Amministrazione Occhiuto, a parere dei Cittadini – afferma la copiosissima letteratura che confluisce sui social – sta portando la Città di Cosenza a diventare un gigantesco cantiere per la realizzazione di grandi opere pubbliche ritenute inutili ed enormi sprechi di fondi pubblici che saranno realizzate come affermano ben 20 Movimenti, Associazioni di categoria e Sindacati riuniti nel Comitato No Metro, per creare involuzione economica e sociale.
Movimento NOI Rete Umana: insignito del Premio “Eccellenze di Calabria” 2018, Fabio Gallo lo consegna a chi lavora per il Bene comune e alle vittime della politica. “NOI apriamo strade, non le chiudiamo”.
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La Redazione/
Dopo l’apertura della nuova Rete di Corigliano Rossano, il Movimento aderisce alla seconda chiamata indetta dal Comitato NO METRO prevista per giorno 9 Luglio 2018 in Piazza XI Settembre alle ore 19:00.
METRO COSENZA: MOVIMENTO NOI SCRIVE AL MINISTRO TONINELLI
Ma fa di più e direttamente sul piano istituzionale, scrivendo al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo TONINELLI, invitandolo a bloccare l’apertura dei cantieri dei lavori per la costruzione della metrotranvia Cosenza Rende, al fine di istituire un “tavolo tecnico”, così come previsto dallo stesso Ministro per evitare sprechi sulle grandi opere.
160 milioni di euro – questo il costo – fanno di questa inutile metro anche un grande spreco nella Città più povera della Calabria, Cosenza, la cui amministrazione non è stata in grado in bene sette anni di creare lavoro, se non spalmando cemento in contraddizione ad ogni concetto di sostenibilità ambientale e tutela della salute dei cittadini.
COSENZA: QUEL PARCHEGGIO DI PIAZZA BILOTTI/FERA CHE ROVINA TUTTO
A parere del Sindaco Mario Occhiuto (FI) Cosenza sarebbe una Città sostenibile. Lo farebbe pensare la pedonalizzazione del centro Città e la limitazione del traffico che, però, e questo è il bello, in barba ad ogni norma legata al buon senso nota agli studenti di architettura del primo anno, proprio il Sindaco Occhiuto ha firmato la realizzazione del più grande parcheggio proprio nel cuore della Città, costringendo il traffico a tornarvi.
Intanto, i Cittadini che non sono ancora assopiti dai gas di scarico delle auto procurate dalle molto discusse politiche del traffico cittadino, sono determinatissimi a dare battaglia. Tra essi, un folto gruppo di professori universitari e professionisti di settore. Per questo il Movimento NOI aderisce in maniera determinata alla manifestazione NO METRO.
A seguire il Comunicato Stampa e la lettera inviata al Ministro Danilo Toninelli.
Comunicato Stampa del 26 Giugno 2018.
“Il Movimento politico NOI aderisce con convinzione alla manifestazione per dire NO alla metro tranvia Cosenza – Rende che si svolgerà il 9 luglio prossimo a Piazza XI Settembre. Rivendichiamo con forza una posizione da protagonisti all’interno dello schieramento ampio di Associazioni, Movimenti e Cittadini che da anni protestano per dire un forte NO all’opera pubblica più costosa, inadeguata e inutile della storia della Città di Cosenza. La fretta con la quale si sta procedendo per approvare accordi, documenti e iter burocratico in generale, serve a dare una forte accelerata all’inizio dei lavori. Un procedere veloce, in dicotomia con la prassi, genera legittimi sospetti. Per questo motivo abbiamo interpellato il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, perché possa riaprire i termini di discussione con la fissazione di un tavolo tecnico, come dallo stesso Ministro proposto per tutte le “grandi opere” in corso. La contrapposizione cittadina a tutela del territorio, è talmente elevata che l’istituzione del tavolo tecnico, è indispensabile anche al fine di bloccare l’inizio lavori. E’ strano che gli esperti sono convinti dell’idea che la tranvia Cosenza – Rende non servirà, ma che la politica punti a non perdere 160 milioni di euro, a costo di devastare due Città per farle attraversare da una tranvia superata, piuttosto che a dare un servizio utile ai cittadini e al territorio, tutelandoli da inutili sprechi.”
Fabio Gallo, Portavoce Nazionale del Movimento NOI racconta la verità sui 90 Milioni di Euro per la Città Storica di Cosenza.
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