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Corigliano Rossano, Rago: nuovi allagamenti. Incapacità politica

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Corigliano Rossano: nuovi rischiosi allagamenti per la pioggia

“Nonostante una inchiesta sulle spalle che coinvolge centinaia di soggetti, condotta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, continua il disinteresse per la sicurezza territoriale di Corigliano Rossano.

Lo afferma l’Avv. Alfonso Rago, Referente per il territorio del Movimento cattolico NOI. Abbiamo a che fare con una classe politica allo sbando e un’organizzazione istituzionale da ricostruire completamente, perché si possa parlare di reale attenzione verso la nuova Città unica.

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Corigliano Rossano: nuovi rischiosi allagamenti per la pioggia

Due giorni addietro, ancora una volta e fortunatamente senza vittime, la pioggia ha nuovamente flagellato intere aree che dovrebbero essere poste subito in sicurezza. Le immagini parlano da sole.

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Avv. Alfonso Rago, Delegato Movimento NOI Corigliano Rossano

Abbiamo necessità immediata di un cambio di passo, di una forte presa di coscienza, di uscire fuori da questa sorta di “bolla” nella quale tutto è possibile ma anche il contrario di tutto. La gente è esasperata e non è concepibile che i sacrifici di molte famiglie debbano essere sommersi dalle acque. E’ fondamentale l’attuazione di una seria politica di investimenti lontani da ogni speculazione politica e diretti esclusivamente al bene del Territorio.

Le nostre domande – conclude Alfonso Rago – sono rivolte alla Provincia di Cosenza nella persona del Presidente Franco Iacucci e al Presidente della Regione Calabria Gerardo Mario Oliverio: vi pare che si possa continuare in questo modo? Vi sembra modo di affrontare le emergenze? Credete che una conferenza stampa dopo l’altra, disastro dopo disastro sia la cura necessaria?”.

La Bellezza di essere Comunità alla base della nostra scelta.

NOI, una Comunità che raccoglie valori, tradizioni e sapere umano sui quali edificare un presente e un futuro rispettoso della dignità di tutti. Senza Comunità vi è solitudine. Per questo abbiamo scelto all’IO il NOI. Il dono del nostro simbolo celebra anche il primo anno di attività della nostra Comunità Sociale, Culturale e Politica. Quella con la “P” maiuscola che ci chiede Papa Francesco e che, come affermava Paolo VI oggi Santo “è la più alta forma di Carità”.

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Quale Politica. NOI e il Valore della Comunità

Una vera Comunità Politica che vive tra la gente e per la gente, si chiama semplicemente NOI, perchè si tratta della nostra esistenza, della nostra Libertà, della nostra Democrazia. Si tratta proprio di NOI.

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Stop ZTL Città Storica di Cosenza

Movimento NOI – Le ragioni dello Stop alla ZTL più inutile d’Italia: quella della Città Storica di Cosenza. Ne parlano Umile Trausi e Fabio Gallo. Da non perdere.
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Mario Occhiuto ha tradito la fiducia dei Cittadini

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Movimento NOI - Rete Umana

a cura della Redazione/

La gravità dello scandalo che vede indagato il Sindaco di Cosenza dall’Antimafia di Roma per associazione a delinquere transnazionale, non risiede nell’avere ricevuto un avviso di garanzia, ma nell’averlo nascosto per mesi ai suoi concittadini e per avere gridato “al complotto” ancora una volta contro quel Giornalista che, credendo nell’etica della sua professione, ha dimostrato che complotto non è, ma semplice verità di Giustizia tenuta, evidentemente, ben celata fino a quel giorno. Un atteggiamento ingiustificabile che induce a riflettere e che sta generando smarrimento anche tra i suoi elettori. Questo, il motivo per cui il Movimento NOI, ha chiesto e chiede le dimissioni del Sindaco Mario Occhiuto. La proiezione, forzata dai media di struttura, del Sindaco “Robin Hood”, amico dei bambini, della Famiglia e dell’Ambiente, è collassata. È rotta la bella favola di vetro e questa notizia, è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Da questa vicenda che lo vede indagato insieme all’ex Ministro Clini e alla di lui compagna Hauser, emergono aspetti assai inquietanti. Il Movimento NOI, però, non intende entrare nei fatti di Giustizia ma desidera evidenziare che un Amministratore pubblico deve ai propri concittadini lealtà, trasparenza e rispetto. Il Sindaco della Città, deve dimostrare di essere in tutto e per tutto, un modello esemplare da seguire, facendo propri i criteri di legalità e di buona gestione della cosa pubblica.

Mario Occhiuto con l'ex Ministro Corrado Clini
Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto con l’ex Ministro Corrado Clini

Se è vero com’è vero, come da lui stesso dichiarato, che è stata notificata la chiusura delle indagini non più tardi di questa estate attraverso la notifica di un avviso di garanzia, Mario Occhiuto avrebbe dovuto renderlo noto ai suoi concittadini. Il non avere optato per questa scelta di trasparenza e onestà politica, è cosa inconcepibile, pericolosa e non accettabile, neanche da garantisti convinti come gli iscritti al Movimento NOI. Risulta, inoltre, inconcepibile che il toro chiami cornuto l’asino e che si accusi quella Stampa che ha avuto il coraggio di rompere il muro dell’omertà, di avere tirato fuori una “notizia vecchia”. Ci colpisce, inoltre, da parte del Sindaco di Cosenza, il dovere creare sempre l’idea di essere vittima innocente e immacolata di complotti di nemici che, dietro l’angolo pilotano e caldeggiano azioni giudiziarie, giungendo a lamentare “i tempi” dell’uscita della notizia, che tenterebbe di arrestare la sua carriera politica. D’altra parte a trovarsi amico e socio in affari di questi soggetti indicati dalla DDA di Roma, è lui. Mario Occhiuto ha ricevuto un avviso di garanzia e lo ha nascosto alla Città. È lecito chiedersi dunque, di quanti altri provvedimenti del genere è stato oggetto di notifica negli anni del suo governo. Avvertiamo nell’aria smarrimento tra la gente per notizie che arrivano da più parti e che descrivono l’amministrazione della cosa pubblica in generale, come luogo di corruzione e di condotte sporche da parte di politici e funzionari che, piuttosto, dovrebbero espletare i propri compiti nella Pubblica Amministrazione all’insegna dell’assoluta limpidezza. Da cattolici impegnati in politica ci duole, soprattutto a pochi giorni dalla canonizzazione di Paolo VI che intendeva la politica come “la più alta forma di carità”, apprendere tali notizie. Quella di Mario Occhiuto, è una brutta pagina di amministrazione della cosa pubblica. La gestione dell’Ex Hotel Jolly su cui gravano pesanti esposti, la Metro, l’Ospedale, le incompiute, le discariche, la cementificazione massiva, l’inquinamento da caos autoveicolare, è solo la punta dell’iceberg.

Associazione a delinquere transnazionale: Mario Occhiuto nei guai.

Mario Occhiuto – Sindaco della Città di Cosenza
Mario Occhiuto – Sindaco della Città di Cosenza - Foto rete

Al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, piace stare sui giornali, e non perde mai occasione di far parlare di se. Dopo aver smantellalo tutti gli infissi dell’ex Hotel Jolly, senza avere nessuna autorizzazione, per interrompere i lavori illeciti, è dovuta intervenire una sentenza del TAR Calabria, in modo da ripristinare la giustizia, sentenziando che, il Comune di Cosenza non poteva abbattere un edificio di cui non era proprietario. Da evidenziare, che i lavori erano iniziati ben 4 mesi prima che si pronunciasse lo stesso TAR, ancora, dopo aver chiuso viale parco causando dei disagi enormi, senza in realtà iniziare nessun lavoro. Ma c’è ancora tanto e tanto da raccontare su questa amministrazione. Ebbene, il cittadino che legge si farà di sicuro una domanda, ma la politica cosa fa, se ne sta zitta e buona a guardare? No, non è proprio così, la politica di qualunque colore, ma anche i movimenti, come il Movimento Noi, ha presentato diversi esposti nella Procura di Cosenza, nei confronti di questa cattiva amministrazione. Però, in tutti questi anni non è stato aperto mai nessun fascicolo, come se tutto fosse nella normalità nella legalità, come ad esempio la mancanza di autorizzazioni per l’ex Hotel Jolly, considerandolo sempre come un soggetto perseguitato, attaccato ingiustamente dalla concorrenza politica.

Invece, è notizia di oggi, il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, 54 anni, tra i papabili del centrodestra per la prossima candidatura a governatore della Calabria, è stato indagato dalla Procura distrettuale antimafia di Roma insieme all’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, 71 anni, alla compagna di quest’ultimo Martina Hauser, 50 anni, ex assessora all’Ambiente dello stesso Occhiuto, e ad una trentina d’altre persone tra professionisti ed imprenditori d’altissimo livello e di rango nazionale.
Ecco cosa scrive il sostituto procuratore Alberto Galanti nelle 28 corpose pagine dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, vergato, pure, dal procuratore aggiunto Paolo Ielo in una maxinchiesta coordinata dal capo della Procura capitolina Giuseppe Pignatone, proprio sul conto di Occhiuto il quale nel procedimento è difeso dagli avvocati Nicola e Benedetto Carratelli del foro di Cosenza: indagati del delitto p. e p. dall’articolo 416 c.p. per essersi tra loro associati, il Clini in qualità di promotore ed organizzatore, gli altri in qualità di compartecipi, al fine di commettere una serie indeterminata di reati tra i quali numerosi fatti di corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, peculato (meglio descritti ai Capi che seguono), con precisa suddivisione in ruoli. […] Mario Occhiuto, attuale Sindaco di Cosenza, architetto che, grazie a società a lui riconducibili, ha sviluppato numerosi progetti nella Repubblica Popolare Cinese finanziati e/o cofinanziati con fondi provenienti dal Ministero dell’Ambiente italiano e, nello specifico, dalla Direzione Generale già retta da Corrado Clini. Ha nominato Martina Hauser assessore all’ambiente del Comune di Cosenza, ed è strettamente legato, anche da rapporti di affari, con Massimo Martinelli; […] La corruzione si manifestava nei seguenti progetti: COMPARTO ITALIA. Stipulazione per conto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare col Comune di Cosenza di alcuni accordi, tra i quali quello firmato il 18/04/2013 in qualità di Ministro dell’Ambiente (reato ministeriale per cui separatamente si procede, descritto solo in quanto attuativo del programma criminoso del reato associativo), e Mario Occhiuto, riguardante la “Promozione di progetti comuni finalizzati all’analisi, riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima del Comune di Cosenza con l’obiettivo di realizzare un modello di Comune sostenibile”. COMPARTO ESTERO A) CINA […] il Clini, in cambio di sistematico asservimento della propria funzione pubblica agli interessi del sodalizio associativo, faceva dare a società riconducibili a membri del sodalizio criminoso somme di denaro relative a progetti di efficientemento energetico in Cina, in assenza di qualsivoglia procedura ad evidenza pubblica […] e senza obbligo di rendiconto alcuno (e quindi in violazione dei doveri d’ufficio), ottenendo in cambio somme di denaro per sé e somme ed incarichi per la Hauser, sua compagna. Le aziende riconducibili a Mario Occhiuto (Mario Occhiuto Architetture, MOA Architetture Srl e MOA Srl, Oltrestudio Srl) […] selezionate dal Clini e dal Martinelli, grazie al ruolo preminente svolto dal primo in seno al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dal secondo in Cina in seno al SICP (Sino-italian cooperation program), ottenevano, senza procedure di affidamento concorsuale, gli appalti per l’esecuzione delle seguenti opere e servizi, tutti a far carico sul bilancio del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare: […]. Infine, l’Occhiuto nominava la Hauser Assessore alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza (nomina avvenuta in data 30/05/2011), incarico per il quale la medesima ha ricevuto la somma di 88.289,00 euro. […] In Roma ed in altri luoghi sino al 26 maggio 2014, epoca dell’arresto del Clini, in seno ad altro procedimento (reato eventualmente permanente, v. Cass. Sez. VI, sentenza n. 40237 del 7 luglio 2016). Con l’aggravante di cui all’articolo 319 bis cp essendo i fatti contestati relativi alla stipulazione di contratti in cui è interessata l’amministrazione di appartenenza. […] Complessivamente, per effetto delle condotte descritte nei Capi che precedono, il sodalizio otteneva la disponibilità di 112.522.490,22 Euro, pari alla somma dei finanziamenti erogati dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, alle società ad esso riconducibile, su un complessivo stanziato di 230.196.586,03 Euro per i vari progetti in esame. Reati commessi con l’aggravante di cui agli artt. 3 e 4 della legge n. 146/2006, avendo gli imputati costituito un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno Stato al fine di commettere più reati transnazionali in cui sono persone offese: il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, in persona del ministero pro tempore o funzionario delegato, rappresentato dall’Avvocatura Generale dello Stato in Roma, Via dei Portoghesi;
Nella Cina “di” Clini, Occhiuto ha progettato, in particolare, la nuova sede di Pechino del Ministero dell’Ambiente e il padiglione espositivo italiano di Shanghai. Nominando a Cosenza la compagna dell’ex ministro Clini assessora all’Ambiente, fino alle frettolose dimissioni della stessa Hauser, nel maggio del 2014, quando ella finì in altri noti guai giudiziari che portarono all’arresto del suo uomo. Quel Corrado Clini che ha governato il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare anche nella funzione di direttore generale per oltre 25 anni. Ci arrivò in quota del Partito socialista italiano (lo volle Giorgio Ruffolo) dopo una breve carriera alla corte di Gianni De Michelis. Un quarto di secolo in cui lo stesso è stato spesso il vero ministro, gestendo progetti di bonifica e cooperazione per miliardi di euro. “… Il suo progettista preferito è l’architetto Mario Occhiuto, con studio a Roma, Pechino e Cosenza, città di cui è sindaco dal 2011 e che governava fino a ieri con l’assessore all’Ambiente Martina Hauser, compagna di Clini (che in città si vedeva spesso, da ministro persino a inaugurare il canile)…” (da “I 25 anni del sistema Clini” di Valeria Pacelli e Marco Palombi). E la trasmissione di Raitre Report di Milena Gabanelli nella puntata messa in onda il 16 novembre del 2014 aveva scavato a fondo sui rapporti tra Clini ed Occhiuto. Luca Chianca, il giornalista che ha ricostruito il “Sistema Clini”, aveva sottolineato come il sindaco Occhiuto, appena eletto, avesse nominato assessore all’Ambiente Martina Hauser, moglie dell’ex ministro nonché socia in molti affari dello stesso Clini. «Con Martina Hauser – evidenziava Chianca – a Cosenza arrivano anche 450mila euro dal Ministero e tra i diversi incarichi spuntano delle società riconducibili a Clini».

LA MAXINCHIESTA ROMANA NEL SUO COMPLESSO – Un sistema di conti bancari cifrati per “schermare” il reale destinatario di parte dei 230 milioni di euro erogati dagli anni ’90 e fino al 2014 dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, per progetti internazionali. Un “sistema”che avrebbe consentito a Corrado Clini, ex ministro del Governo di Mario Monti, e alla compagna Martina Hauser, già assessore al Comune di Cosenza col sindaco Mario Occhiuto, d’intascare parte dei soldi pubblici. Questo c’è dentro l’esplosiva maxinchiesta della Procura distrettuale Antimafia di Roma. I reati, infatti, vanno dall’associazione per delinquere, alla corruzione aggravata dalla transnazionalità. Già, perché sotto la lente degl’investigatori del Nucleo speciale spesa pubblica della Guardia di Finanza di Roma, al comando del generale Bruno Bartoloni, sono finiti finanziamenti per progetti internazionali tra Cina, Montenegro, Macedonia, Iraq, Brasile, Messico ed Egitto. Oltre 112 milioni di euro sarebbero stati dirottati verso imprenditori italiani compiacenti con sedi d’imprese in questi Stati, i quali avrebbero fatto circolare parte dei capitali attraverso un vorticoso giro di fatture false, per poi farli finire direttamente su conti correnti cifrati riconducibili, fra gli altri, a Clini e alla compagna. La data dell’udienza preliminare relativa al procedimento non è stata ancora fissata: Occhiuto – come Clini, Hauser e tutti gli altri indagati – è da considerarsi innocente fino all’ultimo grado dell’eventuale processo. (Fonte Altrepagine.it)

“NOI” su inizio lavori Hotel Jolly Cosenza. Chi sapeva? Hanno denunciato?

Fabio Gallo - Portavoce nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo - Portavoce nazionale del Movimento NOI

da Corigliano Rossano/

Nel corso di un incontro del Movimento NOI a Corigliano Rossano dedicato al Patrimonio comune, il portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo ha portato come esempio la questione relativa all’ex Hotel Jolly di Cosenza, ponendo alcuni interrogativi che fanno riflettere e che evidenziano vuoti strategici nella Pubblica Amministrazione.

INCREDIBILE, IL TAR: IL COMUNE DI COSENZA NON PUO’ DEMOLIRE UN BENE CHE NON GLI APPARTIENE
Il TAR della Calabria, su richiesta dell’ATERP, ha sospeso i lavori di smantellamento intrapresi da una impresa per conto del Comune di Cosenza nel fabbricato dell’Ex Hotel Jolly di Cosenza, poiché il Comune – sentenzia la Giustizia Amministrativa, non può demolire uno stabile che non è di sua proprietà. La sentenza del TAR è del 18/09/2018.

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Il cantiere dell’Ex Hotel Jolly

MA IL COMUNE PROCEDE SENZA ESSERE PROPRIETARIO DEL BENE
Ma, 4 mesi prima, il Comune di Cosenza nella persone del suo Sindaco Arch. Mario Occhiuto, pubblica in rete un post ripreso a grandi spazi dalla Stampa nel quale afferma che all’ex Hotel Jolly sono già stati tolti tutti gli infissi. L’evidente dicotomia tra la sentenze della Giustizia Amministrativa e l’attività del Comune di Cosenza, evidenzia un dato sul quale il Movimento NOI chiama a riflettere i Cittadini, gli Organi della Stampa e la Giustizia. Il Comune, di fatto, ha consentito che si recintasse, che si aprisse un cantiere e si smantellassero tutti gli infissi di un grande stabile di sei piani, senza che lo stesso Comune,

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Il cantiere dell’Ex Hotel Jolly – Foto scattata il 6 Giugno 2018 ore 14:59 – 104 giorni prima della sentenza del TAR Calabria

come dichiara il TAR Calabria, ne fosse legittimamente proprietario.

IL MOVIMENTO NOI: MA I COMPETENTI UFFICI REGIONALI E COMUNALI HANNO DENUNCIATO?
Il Movimento NOI, oggi 6 Ottobre 2018, dopo avere già segnalato alle competenti Autorità di Giustizia il fatto, nel corso della riflessione, rivolge una domanda al Presidente della Regione Calabria e agli Uffici regionali coinvolti, ai Dirigenti del Comune di Cosenza, all’Assessore o Assessori competenti e a tutti i Consiglieri del Comune di Cosenza, ai quali chiede se, attesa la grande pubblicità fatta dallo stesso Primo Cittadino di Cosenza in occasione dell’inizio dello smantellamento dell’ex Jolly Hotel, una volta presone atto, se a conoscenza del fatto che lo stabile non poteva essere toccato perché non di proprietà comunale, hanno, per caso, denunciato alle preposte autorità l’accaduto, prima della sentenza del TAR.

IL COMMISSARIO DELL’ATERP HA DENUNCIATO
Una domanda che si legittima nell’azione del Commissario dell’ATERP che, giustamente, si è rivolto al TAR (e non solo), a difesa di un bene di proprietà dell’ATERP che egli rappresenta. Ciò significa che la questione non poteva non essere nota. Il Sindaco di Cosenza, infatti, giorno 11 Maggio 2018 dalla sua pagina Facebook dichiarava: “Avviato il cantiere per la demolizione dell’ex hotel Jolly. Dove oggi c’è il brutto edificio che stona con il contesto storico-paesaggistico, nascerà il museo dedicato ad Alarico”. E giorno 12 Agosto 2018, sempre il Primo Cittadino, pubblica una fotografia dello stabile in fase avanzata di lavori ha rilasciato una lunga dichiarazione che apre con le seguenti parole: “Noi lo demoliamo. Abbiamo già tolto gli infissi dei piani superiori”. Nel pieno rispetto della funzione di tutte le Istituzioni coinvolte i Cittadini – si è concluso – i cittadini chiedono trasparenza e Legalità e il Movimento NOI, per questo, chiede lumi alle Istituzioni coinvolte.

 

“NOI” Corigliano Rossano: NO alla centrale a biomasse. Una follia

Alfonso Rago - Avvocato - Referente Movimento NOI Corigliano Rossano
Alfonso Rago - Avvocato - Referente Movimento NOI Corigliano Rossano
Movimento NOI - Comunità politica di Corigliano Rossano
Movimento NOI – Comunità politica di Corigliano Rossano

A cura di Alfonso Rago/

Siamo immersi nella Calabria delle contraddizioni. Non ci sono altri modi per definire ciò che sta accadendo nella zona di Insiti, il luogo scelto dalla Regione Calabria, come luogo prefissato per la costruzione del mega Ospedale della Sibaritide.

DOVE E QUANDO NASCE L’IDEA DELL’OSPEDALE DELLA SIBARITIDE
Fu la conferenza dei Sindaci della Sibaritide a decidere nel lontano 2006 la necessaria costruzione del nuovo e grande Ospedale tra Corigliano e Rossano, nel fazzoletto di terra chiamato C/da Insiti. Dopo 12 anni si vedono realizzate solo mura di cinta. Tra l’altro, dopo l’avvenuta fusione delle Città di Corigliano e di Rossano, si è deciso di fare nascere in questo luogo, anche tutti gli uffici predisposti alla realizzazione effettiva della stessa città con le sue strutture, ed i suoi uffici.

Il grave rischio di vedere realizzata una centrale a biomasse proprio accanto al futuro Nuovo Ospedale: una follia possibile solo in Calabria.

Ebbene, perché dico che la nostra regione e la regione delle contraddizioni? Perché dopo aver fatto tutto questo, dopo aver speso tanti soldi, ora, piuttosto che valorizzare un bene primario per i Cittadini come lo è un nuovo e moderno ospedale, si sta pensando di voler costruire una centrale a biomassa nella zona chiamata S. Irene, distante poche centinaia di metri dalla zona nella quale dovrebbe essere costruito l’Ospedale e cioè, da C/da Insiti.

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Avv. Alfonso Rago, Delegato Movimento NOI Corigliano Rossano

UN ECOMOSTRO INQUINANTE ACCANTO AL NUOVO OSPEDALE
Si, avete capito bene: nella stessa zona dove dovrebbe nascere l’Ospedale della piana di Sibari. Proprio nel luogo predisposto alla salute, al benessere e alla cura dell’individuo, vogliono costruire una centrale a Biomassa, inquinante ed in contrasto con ogni logica.

IL MOVIMENTO NOI: MA LA REGIONE HA DAVVERO UN PRESIDENTE?
Il Movimento NOI si chiede: ma alla regione chi decide realmente? C’è davvero un Presidente? Ci sono Direzioni Generali, Assessorati? E ci sono anche Consiglieri? Possibile che una parte politica decida per la costruzione di un Ospedale, ed un’altra per la costruzione di una centrale inquinante? Il problema è grave! Il Movimento NOI, intanto, chiede all’attuale Commissario Prefettizio di non firmare nessun documento, di evitare di prendere decisioni e, anzi, di bloccare completamente questo iter procedurale, in quanto è decisione grave ed importante che spetta alla nuova classe dirigente della nascente Città.

Ci teniamo a comunicare al Commissario Prefettizio che a nostro parere esista un serio pericolo per l’intero territorio e di ciò, stiamo investendo il Governo ed i competenti Ministeri.

Alla nuova classe dirigente, che sarà democraticamente votata, spetterà il gravoso compito di ridisegnare l’assetto urbanistico e le strategie di sviluppo della nuova Città di Corigliano Rossano, perché si evitino questa gravi dicotomie. L’area industriale di S. Irene deve essere necessariamente rivisitata e ridefinita proprio in considerazione della vicinanza con il sito strategico di C.da Insiti in via di riqualificazione ed escludere, da questa, insediamenti di impianti ormai non più compatibili con il nuovo assetto del territorio.

Non bisogna inoltre dimenticare, che la zona è interamente circondata da alberi da frutta, da agrumeti, da alberi di ulivi secolari, un territorio predisposto da sempre a vocazione nel settore dell’industria agroalimentare e turistica.

Il movimento NOI; ci tiene a ribadire, che compete alla politica, della nuova Città, e solo a questa, tracciare le linee guida del futuro assetto urbanistico del territorio.

NESSUN COLPO DI MANO
Non sono consentiti colpi di mano che rischiano di pregiudicare, ancora una volta, come successo in passato, percorsi di sviluppo incompatibili con l’ambiente e la vocazione del territorio. Oggi più che mai siamo consapevoli che lo sviluppo di un’area passa attraverso la salvaguardia ambientale. Per questo motivo, abbiamo il dovere di voltare pagina ed evitare gli errori commessi in passato, con l’attivazione di politiche paradossali che hanno umiliato questa bella terra.

UN NEFASTO PROGETTO DA FERMARE A TUTTI I COSTI
Non è più tollerabile che in questo martoriato territorio si continui ad immaginare di realizzare solo ed esclusivamente impianti di questa natura, senza alcun reale sviluppo economico, culturale e sociale e che pregiudicano la salute dei cittadini. Nell’ipotesi sciagurata di realizzazione di questo nefasto progetto ci sarà anche la beffa che nessun ritorno è previsto per il Comune, in quanto sarà solo la Regione Calabria, oltre ai privati, a beneficiare dei rilevanti contributi economici.

MOVIMENTO NOI AL COMMISSARIO PREFETTIZIO: FERMI TUTTO
Esortiamo, pertanto, il Commissario ad evitare di sottoscrivere la convenzione per la realizzazione di questo ennesimo mostro inquinante ma demandare tutte le decisioni importante, come questa alla futura classe politica della nuova Città Tra l’altro, dobbiamo anche dire, che sempre in quella zona, bisogna già bonificare una intera area industriale di ben 70.0 ettari, della ex centrale Enel, oramai in disuso. Quindi, inutile aggiungere altri elementi inquinanti.

 

Ospedale di Castrovillari: i Cittadini Manifestano. Presente il Movimento NOI.

Ospedale di Castrovillari: i cittadini manifestano davanti all’ASP di Cosenza. Il Movimento NOI sostiene i Cittadini di Castrovillari, le Associazioni e ringrazia il Dott. Ferdinando Laghi per quanto sta facendo a tutela dell’Ospedale e dei Diritti alla Salute dei Cittadini. Incontro con il DG Mauro, istituito tavolo di concertazione.

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Movimento NOI a M5S su Città Storica di Cosenza: No parole, fatti. 

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La Bandiera del Movimento civico NOI
Il Movimento civico NOI - I Valori
Il Movimento civico NOI – I Valori

Apprendiamo, finalmente, che parlamentari ed europarlamentari pentastellati parleranno della Città Storica di Cosenza nell’appuntamento previsto per giorno 6 Ottobre presso la Casa delle Culture. Era ora che qualcuno se ne occupasse oltre al “Movimento NOI – Città Storica di Cosenza” che, con la sua progettualità concreta e fattiva, ha generato l’unico progetto in grado di meritare dal MiBACT 90 milioni di Euro interamente dedicati alla rivalutazione della Città Storica completamente abbandonata dall’Amministrazione Occhiuto. Alle forze di Governo, però, chiediamo di evitare parole e visioni che non potranno mai realizzarsi e di volere prospettare, concretamente, quali sono i loro progetti già in cantiere che possiamo toccare con mano. Crediamo che una Deputata come Anna Laura Orrico e una Eurodeputata come Laura Ferrara, infatti, debbano farci toccare con mano le soluzioni, i progetti, le Leggi attivate, i provvedimenti in itinere, perché la Città ha bisogno di questo. Soprattutto, e ci rivolgiamo a tutte le forze di Governo deputate a curare gli interessi del Territorio, il “Movimento NOI – Città Storica di Cosenza”, chiede quali provvedimenti saranno adottati per capire come, in maniera trasparente e contro ogni affare personale o lobbystico, i 90 milioni di Euro che dovessero giungere a Cosenza dovranno essere spesi, se al Sud non verrà negata anche questa opportunità per chissà quale motivo dopo averli conquistati e meritati.

 

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