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Rende: i campi da tennis che hanno cresciuto generazioni di sportivi sono chiusi al grande pubblico.

Eleonora Cafiero Coordinatrice e Referente della Città di Rende del Movimento NOI chiede di restituirli alla Città e ai Cittadini con l’organizzazione di grandi eventi dello sport.

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Rende, METROPOLIS: progetto Urban Generation. Anche qui fondi pubblici sperperati.

Il progetto è stato finanziato dal Programma Operativo Nazionale (PON) Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato con fondi europei destinati al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale ( FESR ) e le risorse nazionali. Se questa è la Città intelligente abbiamo capito perché i giovani se ne vanno. Totem e Smart City (Urban Lab..di cui parleremo presto) chiusi o devastati. Il Movimento NOI si chiede se questa è la politica che volete portare ancora sostenere!

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Rende, UNICAL: anche qui spreco di danaro pubblico del progetto “Urban Generation”

Il progetto è stato finanziato dal Programma Operativo Nazionale ( PON ) Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato con fondi europei destinati al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale ( FESR ) e le risorse nazionali. Se questa è la Città intelligente abbiamo capito perché i giovani se ne vanno. Totem e Smart City (Urban Lab..di cui parleremo presto) chiusi o devastati. Il Movimento NOI si chiede se questa è la politica che volete portare ancora sostenere!

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Cosenza, “SMART CITY”?: ecco il GRANDE SPRECO di fondi pubblici

Il progetto “Urban Lab CreaCosenza” patrocinato dal Comune di Cosenza e numerose altre istituzioni
Il progetto "Urban Lab CreaCosenza" patrocinato dal Comune di Cosenza e numerose altre istituzioni
Il progetto “Urban Lab CreaCosenza” patrocinato dal Comune di Cosenza e numerose altre istituzioni

di Fabio Gallo/

La politica in Calabria ha raggiunto il punto zero. Il rischio, da evitare, è che continui a fare danni peggiori. A pagarne siamo tutti ma in maniera particolare i giovani che per trovare lavoro sono costretti a migrare. Milioni di Euro provenienti dall’Europa destinati a progetti che avrebbero dovuto attivare servizi e tecnologie innovative finalizzate a semplificare la vita dei Cittadini, sono stati sprecati e i progetti sono oggi chiusi o abbandonati e in gran parte devastati.

Tutto ciò, non è accettabile ed è fondamentale che le preposte istituzioni risalgano alle responsabilità.

In maniera particolare qualcuno dovrebbe fornire ai cittadini informazioni su tre programmi: Urban Generation, Urban Lab e Smart Street Corso Mazzini, che coinvolgono essenzialmente il Comune di Cosenza, quello di Rende el’UNICAL.

Cosenza-Rende: progetto "Urban Generation" dal sito Esperienzeconilsud.it
Cosenza-Rende: progetto “Urban Generation” dal sito Esperienzeconilsud.it

1 – IL PROGETTO “URBAN GENERATION”: TOTEM SPENTI E IN PARTE DISTRUTTI
Dal giorno in cui l’Architetto Mario Occhiuto è stato eletto Sindaco della Città di Cosenza, la sua Amministrazione ha sempre parlato di “Cosenza Città Smart” (Città intelligente). A testimoniarlo lo stesso sito del Comune di Cosenza e decine di testate giornalistiche che hanno riportato le notizie on line. Tra i progetti fortemente sostenuti dal Comune di Cosenza, al punto tale da avere consentito che si disseminasse la Città di “Totem”, il programma Urban Generation vincitore di un bando ”Social Innovation” ( Smart Cities e Comunities ) per le Regioni dell’Obiettivo Convergenza.

Cos’è “Urban Generation?” E’ un progetto finanziato dal Programma Operativo Nazionale ( PON ) Ricerca e Competitività 2007-2013, cofinanziato con fondi europeidestinati al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e le risorse nazionali. Urban Generation avrebbe dovuto raggiungere l’obiettivo della realizzazione di un progetto di mobilità Smart in Calabria, in particolare nell’area urbana di Cosenza e Rende, al fine di sostenere l’innovazione nel settore dei trasporti e della logistica, attraverso lo sviluppo di tecnologie e la promozione e lo sviluppo della mobilità a basso impatto ambientale. Il progetto si realizza nella creazione di un Social Network in ambiente Urbano, con lo scopo primario di stimolare cambiamenti concreti iniziali dei modelli comportamentali dei partecipanti in materia di mobilità.

Urban Generation è un fallimento totale. Chi ne risponde? Convegni, conferenze stampa, interviste e decine di pubblicazioni in rete.

Un investimento di tempi e danaro pubblico tale, da lasciare intendere che Cosenza sarebbe dovuta essere una Città avanzatissima grazie ad un programma “Smart” che avrebbe visto protagonista anche la Città Storica, come sostenuto dallo stesso Sindaco Mario Occhiuto. Sul sito del Comune di Cosenza, infatti, si comunicava testualmente: “Amministrazione comunale e forze imprenditoriali, accademiche, scientifiche insieme attorno ad un tavolo per trovare il modo di salvare uno dei centri storici più belli d’Italia”. Una grande bolla costata milioni di euro in fondi pubblici tra lavori di istallazione, totem, software, progettazioni e altro, finite nel nulla. Oggi, è scomparso anche il sito  www.urbangeneration.it, ma i contenuti sono fortunatamente reperibili nella piattaforma USA www.web.archive.org, la nota cassaforte di dati digitali americana, ove qualcuno, previdente, li ha salvati e sono reperibili QUI.

Il progetto "Urban Lab CreaCosenza" patrocinato dal Comune di Cosenza e numerose altre istituzioni
Il progetto “Urban Lab CreaCosenza” patrocinato dal Comune di Cosenza e numerose altre istituzioni

2 – IL PROGETTO “URBAN LAB CREA COSENZA”
Questo progetto prese vita e si concretizzò grazie all’interazione con esperti nella sede del CONI in Piazza Giacomo Matteotti, Ex Stazione Ferroviaria (vedi foto sotto).

La sede dell’Urban Lab CreaCosenza (chiusa da mesi) e davanti un Totem del progetto “Urban Generation” inutilizzato, e distrutto
La sede dell’Urban Lab CreaCosenza (chiusa da mesi) e davanti un Totem del progetto “Urban Generation” inutilizzato, e distrutto

Funzionante e di forte richiamo con idee innovative in grado di coinvolgere i cittadini, a firma del prof. Gabrio Celani (Responsabile Scientifico) e della sua equipe, ad un certo punto, il progetto è stato chiuso, letteralmente spento, inclusa la sede che risulta chiusa al pubblico. L’Amministrazione comunale di Cosenza dovrebbe spiegare i motivi della chiusura di questo progetto. Il sito istituzionale www.creacosenza.it cita testualmente:

L’Urban Lab “CreaCosenza” intende avvicinare la città ed i cittadini all’uso quotidiano semplificato delle tecniche energetiche strategiche. L’Urban Lab è lo spazio dei rapporti intersoggettivi tra fruitore e Smart City. Attraverso, l’Urban Lab, l’Amministrazione Comunale svolge un’attività di sensibilizzazione della comunità locale, informando i cittadini, comunicando e divulgando attività, progetti ed opportunità.

Pianta della disposizione dei “sensori-attuatori” del progetto “Smart Street Corso Mazzini”
Pianta della disposizione dei “sensori-attuatori” del progetto “Smart Street Corso Mazzini”

3 – CHE FINE HA FATTO IL PROGETTO “SMART STREET CORSO MAZZINI”
Il terzo dei progetti per i quali è lecito interrogarsi e porsi la domanda di che fine abbia fatto è quello dedicato alla “Smart Street Corso Mazzini”. Il sito istituzionale in rete cita testualmente:

Lungo la “Smart Street Corso Mazzini” sono localizzati una serie di sensori/attuatori (gli smart object) in grado di comunicare e cooperare reciprocamente elaborando imput provenienti dall’ambiente circostante. Questi “smart object” interagiscono con l’ambiente raccogliendo informazioni, cooperano reciprocamente condividendo tali informazioni, compiono azioni spontanee in presenza di altri dispositivi.

La domanda è: che fine hanno fatto i sensori/attuatori che avrebbero dovuto interagire con i Cittadini?

Non possiamo accettare che tutto ciò sia normale e abbiamo il dovere di capire chi avrebbe dovuto sorvegliare, perché questi beni pubblici realizzati con Fondi Europei non andassero distrutti e si mantenessero perfettamente funzionanti. Una cosa è certa: sappiamo chi ha realizzato i progetti e chi, tra le Istituzioni, ha sottoscritto protocolli. In questo caso il Comune di Cosenza, il Comune di Rende e anche, incredibile a credersi l’UNICAL, l’Università della Calabria, dove un progetto innovativo dovrebbe vivere, piuttosto che morire.

Ribadiamo per chi non avesse capito: tutti i sistemi entrati in funzione nell’ambito dei programmi annunciati sono miseramente spenti, in parte distrutti, altri scomparsi e abbandonati all’incuria e alla devastazione, come altri beni comuni di primaria importanza che la Pubblica Amministrazione ha il dovere di sorvegliare.

ALCUNI LINK UTILI
Qui di seguito riportiamo solo alcuni dei titoli che potrete trovare in rete in ricordo di tutto quanto detto dall’Amministrazione Occhiuto. Il Movimento NOI, invece, vi presenta solo le immagini delle istallazioni patrocinate dal Comune di Cosenza e abbandonate. Sarebbe gravissimo se tali politiche rischiassero di estendersi a livello regionale.

“Cosenza è la Città più smart della Calabria” (Corriere della Calabria – 16 Dicembre 2017);

“Cosenza, Smart city anche in Centro Storico” (5 Luglio 2013, CNNews24)
Il Sindaco Mario Occhiuto intende estendere alla città antica il progetto di smart city già avviato nella parte nuova di Cosenza. E lo fa coinvolgendo le forze vive della città. Per martedì 9 luglio, infatti, ha convocato una riunione presso il Salone di Rappresentanza del Municipio alle 9,30, coinvolgendo i vertici di Ance Calabria, Confindustria, Calabria, Anci Calabria, Ordini degli Architetti, Ingegneri e Geologi di Cosenza. Invitati, ancora, il prof. Gabrio Celani dell’Unical ed il prof. Spezzano del Cnr Icar, quali rappresentanti del settore della ricerca.

“Progetto smart city nel centro storico di Cosenza: priorità è sicurezza” (9 Luglio 2013 Sito Comune di Cosenza)
Amministrazione comunale e forze imprenditoriali, accademiche, scientifiche insieme attorno ad un tavolo per trovare il modo di salvare uno dei centri storici più belli d’Italia.
Da circa cinquant’anni la parte antica di Cosenza ha conosciuto un progressivo percorso di abbandono e degrado, contro il quale poco hanno potuto gli interventi delle varie Amministrazioni succedutesi. “C’è bisogno di ingenti finanziamenti, ma soprattutto è indispensabile un approccio diverso al problema, l’ innovazione dei processi con i quali affrontare la situazione”. Il Sindaco Mario Occhiuto lo ha detto in apertura della prima riunione indetta, questa mattina a Palazzo dei Bruzi, per coinvolgere le forze vive della città sul progetto di smart city nel centro storico, lanciato dal Comune aderendo ad un bando Miur che vuole rilevare i fabbisogni e verificare l’esistenza di soluzioni tecnologiche e organizzative potenzialmente in grado di soddisfare le necessità di rivitalizzazione e riqualificazione di contesti edilizi degradati in aree centro storico. Hanno risposto all’invito del Sindaco, affiancato dall’Assessore all’Innovazione Geppino De Rose,…..

“Cosenza Smart City: quali obiettivi verso il 2030 – Forum PA” (Sito Forum PA)

Cosenza punta a diventare più smart” (4 Novembre 2015, Wise Society)
Non solo un passato glorioso che una campagna di scavi senza precedenti punta a riscoprire con in testa il tesoro dell’imperatore dei Goti Alarico seppellito – secondo gli studiosi e gli storici – sul letto del fiume Busento. Nel rapporto Ecosistema urbano sulle città più vivibili d’Italia diffuso recentemente da Legambiente occupa un decoroso undicesimo posto. Dietro a Verbania Trento, Belluno, Bolzano, Macerata, Oristano, Sondrio, Venezia, Mantova e Pordenone la città di Cosenza è la prima del Sud. Un risultato che non sorprende molto dato che la città calabrese da qualche tempo ha intrapreso una politica fortemente incentrata sullo sviluppo delle energie alternative, della mobilità elettrica e dell’innovazione tecnologica. Di questa trasformazione ne è una testimonianza la recente approvazione del piano Smart city di innovazione tecnologica che, con un iniziale investimento di 24 milioni di euro in 32 mesi, punta a creare una piattaforma basata sull’uso e l’integrazione di tecnologie digitali chiamata Res Novae (reti, Edifici, Strade, Nuovi obiettivi Virtuosi per l’Ambiente e l’Energia). Un piano che, grazie ad una nuova riorganizzazione dei servizi, comprenderà non solo il centro storico ma anche tutto il suo hinterland. «Man mano che andiamo avanti con le attività sulle politiche sostenibili che abbiamo messo in campo, dalla raccolta differenziata al riefficientamento della rete idrica fino alle superfici pedonali e alla mobilità, riusciamo a conquistare risultati notevoli. Cosenza è l’unica città del sud che è riuscita ad ottenere un’altissima percentuale in fatto di qualità della vita. Lo dicono i numeri. Ciò significa che si può davvero cambiare in meglio quando si applicano politiche sostenibili che privilegiano le buone pratiche urbane”, dichiara Mario Occhiuto, sindaco della città.

Vedi anche: https://cosenza.gazzettadelsud.it/articoli/archivio/2014/07/23/la-citta-bruziatra-le-citta-smart–6e82f3f0-c074-4d90-8df1-fb5dd279113f/

Vedi anche il Sito del Comune di Cosenza:“L’Amministrazione comunale al tavolo romano che ha raccolto le realtà più interessanti del panorama Smart City. Il capoluogo bruzio è anche destinatario del finanziamento ”Efisio-Finanziare le città intelligenti”

ALCUNE IMMAGINI RELATIVE AI TOTEM SPENTI, INUTILIZZATI E IN PARTE DISTRUTTI

Rende, accanto al Museo del Presente, un Totem distrutto del progetto Urban Generation del protocollo sottoscritto con il Comune di Rende
Rende, accanto al Museo del Presente, un Totem distrutto del progetto Urban Generation del protocollo sottoscritto con il Comune di Rende

 

 

Rende, accanto al Museo del Presente, un Totem distrutto del progetto Urban Generation del protocollo sottoscritto con il Comune di Rende
Rende, accanto al Museo del Presente, un Totem distrutto del progetto Urban Generation del protocollo sottoscritto con il Comune di Rende

 

Cosenza – Piazza Riforma – Totem del Progetto Urban Generation abbandonato e vandalizzato
Cosenza – Piazza Riforma – Totem del Progetto Urban Generation abbandonato e vandalizzato

 

Cosenza, Piazza XV Marzo . Città Storica-Totem del progetto Urban Generation spento e vandalizzato
Cosenza, Piazza XV Marzo . Città Storica-Totem del progetto Urban Generation spento e vandalizzato

 

UNICAL, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi e attivato con Decreto Rettorale
UNICAL, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi e attivato con Decreto Rettorale
UNICAL, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi e attivato con Decreto Rettorale
UNICAL, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi e attivato con Decreto Rettorale

 

Unical, Centro Residenziale, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi
Unical, Centro Residenziale, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi

 

Cosenza, Piazza Europa, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi
Cosenza, Piazza Europa, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi

 

Cosenza, Svincolo autostradale Cosenza Sud, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi
Cosenza, Svincolo autostradale Cosenza Sud, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi

 

Cosenza, Svincolo autostradale Cosenza Sud, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi
Cosenza, Svincolo autostradale Cosenza Sud, Totem del progetto Urban Generation spento da mesi

UNICAL, nuovo Rettore: Facoltà di Medicina e Nuovo Ospedale. NOI RENDE: dettiamo agenda politica. 

eleonora cafiero, rende, sindaco, amministrative
Eleonora CAFIERO - Candidata alla fascia tricolore della Città di Rende per "NOI Rende" lista del Movimento NOI nelle Amministrative del Maggio 2019
eleonora cafiero, rende, sindaco, amministrative
Eleonora CAFIERO – Candidata alla fascia tricolore della Città di Rende per “NOI Rende” lista del Movimento NOI nelle Amministrative del Maggio 2019

Il neo Rettore dell’UNICAL Nicola Leone, ha dichiarato di volere procedere con l’istituzione del Dipartimento di Medicina e di essere disponibile ad ospitare nell’area del Campus universitario il Nuovo Ospedale di Cosenza.

L'UNICAL - Università della Calabria - Arcavacata - Rende
L’UNICAL – Università della Calabria – Arcavacata – Rende

A tal proposito, interviene il candidato a Sindaco della lista NOI Rende Eleonora Cafiero che, nelle scorse amministrative di maggio, ha proposto esattamente quanto sostenuto oggi dal Rettore dell’UNICAL. “Stiamo forse dettando l’agenda politica della Città di Rende? Evidentemente, si – afferma la Cafiero. Siamo stati gli unici ad avere tenuto fermamente alla costruzione del Nuovo Ospedale Pubblico territoriale e alla formazione di giovani Medici nella nostra Università. Saremo al fianco di chi realizza il nostro programma.

“Quando abbiamo proposto esattamente quanto oggi sostenuto dal Prof. Leone, tutti ci hanno sorriso e guardati con indifferenza dall’alto in basso. Ora, invece, ci dovranno guardare tutti con rispetto poiché è evidente che siamo stati gli unici che hanno realizzato e proposto un vero programma che al centro ha sempre e solo avuto il bene del nostro territorio.

La Bandiera del Movimento NOI nella Città di Rende
La Bandiera del Movimento NOI nella Città di Rende

In questa direzione, deve essere interpretato il nostro sostegno al candidato Principe in occasione del Ballottaggio, poiché tra i due candidati era quello che ha proposto le nostre stesse linee programmatiche in tal senso.

Colgo l’occasione – conclude Eleonora Cafiero, per ringraziare i componenti della Lista NOI Rende ed il portavoce nazionale Fabio Gallo che hanno creduto nella mia proposta che oggi si pregia essere condivida anche dal Rettore dell’UNICAL. C’è da attendersi che il nostro programma detterà l’agenda politica della Città di Rende”.

 

Cosenza, Movimento NOI chiede dimissioni ai Consiglieri e Commissariamento del Comune

cosenza, politica, movimento noi
Città Storica di Cosenza - Complesso Monumentale di San Domenico - Foto ITALIAEXCELSA
cosenza, politica, movimento noi
Città Storica di Cosenza – Complesso Monumentale di San Domenico – Foto ITALIAEXCELSA

“Il Movimento NOI chiede ancora una volta ai Consiglieri del Comune di Cosenza le immediate dimissioni. La situazione finanziaria descritta dai molteplici interrogativi posti dalla Corte dei Conti, non è il solo motivo, se pur gravissimo, per cui la Città necessita di tornare ad una situazione di normalità e di buon governo. Il prossimo Governo della Città sarà fortemente compromesso se dovesse includere i responsabili di quanto accaduto e sta accadendo. Motivo, questo, per cui il Movimento NOI chiede l’impegno in politica di Donne e Uomini preparati e competenti, poiché bisognerà ricostruire solide basi finanziarie fortemente compromesse”.

A comunicare la richiesta del Movimento NOI è il portavoce Fabio Gallo.

CITTA’ STORICA ABBANDONATA AL DEGRADO E NON SOLO
“Una volta per tutte intendiamo squarciare il velo che camuffa la realtà e ricordare lo scandalo della Città Storica abbandonata per quasi un decennio, alla quale si aggiunge una riformulazione sociale multiculturale assai improbabile generata da una politica irresponsabile. In assenza del progetto voluto dal Movimento NOI sarebbe rimasta anche senza i noti 90 milioni di Euro.

NUOVO OSPEDALE DI COSENZA: INCRESCIOSO RIMBALZO DI RESPONSABILITA’
Ricordiamo l’increscioso rimbalzo di responsabilità tra Consiglieri comunali e Sindaco Mario Occhiuto durato mesi e mesi, per la sola decisione del “dove” sarebbe dovuto nascere il Nuovo Ospedale di Cosenza. Testimonianza, questa, di reale immaturità politica che non mira al bene comune, nel momento in cui la Sanità calabrese ci ha esposti tutti al pubblico ludibrio nazionale, ad un totale commissariamento, oltre che a disservizi, carenza di posti letto, personale e strutture che sarà difficilissimo promuovere in tempi brevi. Solo Cosenza ha 144 posti letto in meno per adulti.

“METRO LEGGERA” INCRESCIOSA INVERSIONE A “U”
Per non parlare dell’inversione ad “U” sulla Metro di superficie, dal NO al SI e del conseguente diniego dei diritti dei cittadini alla Consultazione popolare. Gravissimo, il totale silenzio non collaborativo dell’Amministrazione Occhiuto verso i tanti interrogativi dei Cittadini.

GRAVI ATTEGGIAMENTI DI ALCUNI AMMINISTRATORI PUBBLICI E AFFINI
Censurabile l’atteggiamento di alcuni pubblici amministratori dell’Amministrazione Occhiuto tra i quali assessori, consiglieri e incaricati che, piuttosto che rendersi collaborativi, gentili e disponibili al confronto civile, hanno assunto nei confronti dei cittadini comportamenti gravissimi, giungendo tramite social a offendere la loro onorabilità, a diffamare, e a calunniare. Non poche sono le denunce in tal senso che lo stesso Movimento NOI, suo malgrado, ha dovuto affidare anche di recente alla Giustizia.

POLITICA DI SPRECHI E ILLECITI CENSURATI DALLA GIUSTIZIA (EX JOLLY HOTEL)
Gli sprechi, tanti, inutili e ingiustificabili, in un momento di crisi sociale e del lavoro che classifica Cosenza Città povera. Una condizione, l’attuale, che avrebbe richiesto un’Amministrazione responsabile come quella che non avrebbe dovuto procedere ai lavori dell’ex Jolly Hotel senza esserne, il Comune di Cosenza, legittimamente proprietario, come censurato dalla Giustizia Amministrativa che bloccò i lavori.

RIMOZIONE INGIUSTA E CENSURATA DEI DIRIGENTI VINCITORI DI CONCORSO
Censurabile sotto ogni profilo anche la rimozione dei Dirigenti comunali vincitori di concorso i quali hanno dovuto faticare e non poco per riavere ciò che a loro spettava di diritto. L’Amministrazione Occhiuto poteva non sapere che stava violando la Legge? Ora, la vittoria dei Dirigenti e il loro reintegro ordinato dalla Giustizia, è il sigillo dell’incapacità dell’Amministrazione Occhiuto di governare con senso di giustizia la Città.

ABBANDONO DELLE PERIFERIE: NIENTE POLITICA, MOLTI TOPI E MONTAGNE DI RIFIUTI
A ciò si deve aggiungere l’abbandono delle periferie divenute vere pattumiere, una politica della cementificazione in dicotomia con il buon senso e con le direttive dell’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale e, non ultimo, la mancanza di rispetto dei suoli sacri che molte volte abbiamo contestato facendoci carico delle esigenze dei Cittadini, esasperati dai frastuoni di una movida che deve pur esistere, ma non nel cuore dei quartieri nati per essere residenziali e amici della pace.

LE INCOMPIUTE CHE AVREBBERO POTUTO DARE LAVORO
Per non parlare dell’abbandono di una quantità enorme di “incompiute” come il Centro sportivo polivalente, un vero scandalo, che il buon senso avrebbe potuto trasformare in decine e decine di posti di lavoro.

IL FALLIMENTO DELLA SMART CITY: APPARATI ABBANDONATI E DISTRUTTI E SEDI CHIUSE
Come non ricordare il totale fallimento della “Smart City” la cui responsabilità cadrà su tutti, Sindaco, Giunta e Consiglieri, inclusa parte dell’opposizione che si è svegliata solo per conquistare visibilità in occasione del dopo Occhiuto e della competizione regionale. La Città di Cosenza è costellata da decine e decine di totem non funzionanti e in gran parte distrutti che avrebbero dovuto semplificare l’approccio della Città e dei turisti, con i servizi offerti dall’Amministrazione e non solo.

BOCS ART: ALTRO FALLIMENTO. SEMPRE VUOTI E MUSEO ABBANDONATO
Così come i BoCS Art, tanto osannati dal Sindaco Occhiuto anche al tavolo tecnico del Ministro Alberto Bonisoli: investimento desertificato come il museo che ne raccoglie le opere, da una gestione politica incapace di vivificare un’area così importante come il lungo Crati e quel grande capolavoro di arte e fede cristiana rappresentato dalla Città Storica.

COMMERCIO IN GRAVE CRISI ECONOMICA
A fronte di tanti commercianti in difficoltà e che chiudono abbiamo dovuto ascoltare che, in compenso, altri aprono, come se questa fosse la soluzione politica al problema e come se i problemi legati a chi perde il pane solo per avere creduto nella sua città, non fosse anche un problema dell’Amministrazione e della sua gestione della Città.

BENI COMUNI INAUGURATI E CHIUSI
Tutti ormai hanno compreso che a Cosenza si inaugura un’opera per fare notizia e mostrarsi alle altre Città o ai membri autorevoli dei partiti per poi serrarne l’ingresso ai cittadini. Un esempio per tutti, il Planetario.

ESERCIZIO DELLA POLITICA CHE ALTERA I VALORI DELLA DEMOCRAZIA
Il Movimento NOI ha testimoniato quotidianamente e per circa due anni preoccupazione e disperazione dei cittadini ma il mutamento dell’esercizio della politica non più rispettosa dei principi costituzionali e del buon senso, alterano di molto la qualità e i valori della nostra Democrazia che riteniamo debba essere ripristinata.  Per questo, in considerazione del fatto che le risposte agli interrogativi della Corte dei Conti non ci convincono, reitereremo la richiesta di Commissariamento del Comune di Cosenza al Ministro dell’Interno e chiediamo ai Consiglieri tutti di porsi dalla parte dei cittadini dimettendosi.

Per questo – conclude Fabio Gallo – reitereremo la richiesta di Commissariamento del Comune di Cosenza al Ministro dell’Interno. Crediamo che sia indispensabile.

La Bandiera del Movimento NOI nella Città di Rende
La Bandiera del Movimento NOI nella Città di Rende

NUMEROSI I COMMENTI DAI COMPONENTI DEL MOVIMENTO NOI COSENZA E RENDE
Tanti i commenti dei delegati e attivisti del Movimento NOI dei quali ne segnaliamo alcuni:

“Dimissioni subito! Perché il benessere e la sostenibilità, la crescita di una Città, non si misurano col metro dell’opportunismo politico. Il senso delle Istituzioni è sotto lo zero” (Cristian Tarsia – Attivista consigliere)

“Quando si accettano deleghe morali le stesse non possono essere disattese perchè essere sempre al servizio dei propri concittadini è un dovere istituzionale. Davanti al ‘buon padre di famiglia’ non possono essere diversificati i figli. Via, quindi, dalla Casa Comunale” (Ernesto Cicero – Attivista consigliere)

“Questa Amministrazione ha dimostrato di non avere una visione del futuro sostenibile della Città per i cittadini. Cosenza è diventata una Città che non offre opportunità a chi studia, a chi ha fatto dell’arte, della cultura, della ricerca, degli studi in generale la propria esistenza. Per questo, il suo potere di attrazione è relativo a feste e festini, ma a nulla di realmente originale che ne faccia una Città unica, speciale e sorprendente. Auspicabile altra formazione politica ma di gente capace con alte competenze”. (Eleonora Cafiero – Delegata)

“l’incapacità di affrontare la questione relativa al Nuovo Ospedale di Cosenza non è questione sulla quale si può discutere. L’atteggiamento dell’Amministrazione con i suoi rimbalzi di responsabilità che ancora oggi ci costringono a non potere avere visione di un migliore futuro, richiede un radicale stop perché si vada ad una Città che merita una migliore e competente Amministrazione.” (Angelo Falcone – Delegato)

“Il preferire le grandi opere di cementificazione, l’abbandono dei grandi polmoni verdi della Città di Cosenza e l’incapacità di prevedere una reale e concreta politica di tutela e valorizzazione del verde e dell’Ambiente, indispensabile per la salute di tutti in una Città, ci dice che questa Amministrazione non è politicamente in grado di progettare una Città verde e sostenibile a dimensione umana. Così è da ormai quasi dieci anni. E’ giusto lasciare il passo a chi è in grado di guardare al migliore futuro di tutti. (Luana Gallo – Delegata)

“È inutile parlare dell’assenza totale delle attività legate alle politiche sociali. Questa amministrazione non ha mai fatto interventi significativi in questa direzione. Le politiche sociali ed in particolare quelle per attività assistenziali non possono essere concepite al di fuori di una politica di sviluppo e quindi da un piano sistematico di interventi.
Questa amministrazione si è dimostrata incapace”. (Maria Luisa CelaniDelegata)

“E’ sotto gli occhi di tutti i cittadini il degrado in cui versano intere zone della Città di Cosenza, non solo quelle in periferia. È inammissibile fare uso di alcune piazze (luogo di culto) per soli scopi commerciali (Piazza Loreto, Santa Teresa, per es.). E poi la figuraccia fatta dal Cosenza Calcio per il manto erboso del Marulla. Solo cemento tanto cemento e lavori che iniziano senza preavviso e quindi disagi e ritardi. Un sindaco serio si sarebbe dimesso già da tempo ed una giunta comunale non corrotta lo avrebbe invitato a dimettersi, ma a Cosenza tutto è possibile”. (Luigi Vizza – Attivista consigliere)

“Il Sindaco Occhiuto ha disatteso le aspettative dei cosentini in merito alla realizzazione dell’ospedale che sta diventando una telenovela, disconoscendo anche  la possibilità di un referendum in merito alla sciagurata realizzazione della metro. Basta ed avanza per dichiarare l’amministrazione Occhiuto bis fallimentare. Se poi aggiungiamo il degrado delle periferie a favore del viale del benessere dove giornalmente stazionano cinque o sei operatori ecologici per mantenere il viale pulito, il quadro è completo. La querelle tra lui e Oliverio sta danneggiando tutti i cosentini e, molti probabilmente, porterà alla perdita del contributo. Complimenti”. (Egidio De Sossi – Attivista Consigliere)

Un’Amministrazione che lascia cadere nel silenzio le istanze dei cittadini, per proseguire in maniera autoritaria verso i propri obiettivi di massimizzazione economica ed in danno delle esigenze primarie della collettività, ha certamente fallito. Le innumerevoli illegittimità che hanno accompagnato l’operato della stessa, poi, violano senza dubbio alcuno quella trasparenza che dovrebbe, invece, essere ispiratrice della cosa pubblica in quanto ‘casa di tutti’. Si rende assolutamente necessario un ricambio della classe politica capace di ricondurre, quest’ultima, ai più alti valori“. (Nunzia De Rose – Delegata)

“Caro Sindaco, situazione disastrosa che per non peggiorarla richiede un pizzico di ironia. E’ con dispiacere che devo confessare che, dopo avere corso con te, hai deluso tutte le aspettative che avevo riposto nella tua persona. La città storica sempre più abbandonata e cadente, nella quale non vivono più i cosentini ma solo quanti tu, pagandoli per farli andare via, abitavano lungo le rive del fiume, dove tu con grande battage pubblicitario, facesti giustamente distruggere la baraccopoli. Poi, hai lasciato che la spazzatura venisse nascosta sotto il tappeto, così come fa una serva disonesta! Hai lasciato che questa “spazzatura” – alla quale non hai saputo dare la dignità di cittadini – fermentasse e diventasse verminosa. Così, la nobile Cosenza Storica è diventata mercato di traffici illeciti (droga e sesso a buon mercato). Giocando con il “nulla storico” hai buttato giù il Jolly per creare, appunto, il “museo del nulla” visto che di Alarico, nonostante le ricerche spasmodiche, non sei riuscito a trovare neppure una “tappina”. Di due fiumi inquinatissimi poi vuoi farne un grande “fiume navigabile”, dove le rive saranno colme di turisti e bagnanti della domenica. Forse da bambino hai giocato poco con le paperelle di plastica, così ora ti rifai da “grande” andando in zattera fino a Sibari alla foce del Crati. Forse  non ti è stato regalato un caleidoscopio col quale giocare da bambino costruendoti un universo magico così, hai provveduto a fare edificare un planetario dove le ottiche in uso risalgono appunto alla tua infanzia. Sulla spianata del tempio e sul chilometro magico non dico nulla di più se non che ne hai fatte delle friggitorie mordi e fuggi. Soprattutto, la spianata del tempio con questo caldo è proprio quella da evitare più di ogni altra piazza. In mancanza di una “Loggia dei Lanzi” ti sei creato un serraglio di animali di plastica. Un’ultima annotazione sul Castello Svevo che hai reso da bene pubblico a bene privato, per non parlare del Teatro Rendano…..ma qui, stendo un velo pietoso”. (Vincenzo Capocasale – Delegato)

“La città di Cosenza é oramai allo sbando, lo dico da cittadina e da commerciante. Sporcizia, disordine, decadenza, opere nuove già distrutte, nessun controllo delle attività produttive. SOLO SPERPERO, SOLO ROVINE”. (Manuela Capalbo – Attivista Consigliere)

 

Cosenza, Movimento NOI: pronti a richiedere il commissariamento

Premessa a cura della Redazione/

Parliamo del pericolo di un dissesto finanziario, quello che si teme al Comune di Cosenza, che impone riflessioni molto serie per le gravissime conseguenze che potrebbe avere sulla vita dei cittadini e sul futuro della stessa Città. Cosa accadrà a chi andrà a governare dopo Mario Occhiuto a Cosenza? Intanto, ancor prima di giungere la sentenza della Corte dei Conti i dipendenti del Comune rischiano di non essere pagati e ciò è la conferma che qualcosa di molto serio non quadra per davvero e che gli interrogativi della Corte dei Conti sono fondatissimi e non si esorcizzano con discorsi filosofici perché i numeri sono numeri. E così, Mario Occhiuto, il Sindaco del Comune di Cosenza che ha ricevuto il blocco dalla Banca, parte per capire cosa succede. In ogni caso si tratta di una pezza e dovesse accadere il peggio, la responsabilità sarà di tutti coloro i quali, maggioranza e opposizione, non si sono prodigati quotidianamente perché ciò non accadesse. I conti di un Ente Pubblico sono una cosa seria.

di Cristian Tarsia/

Per amministrare la cosa pubblica serve la stessa prudenza riservata ai propri averi.

Ci troviamo dinnanzi a un paradosso, talmente importante, da richiedere addirittura un urgente viaggio a Bergamo. Sui dipendenti comunali non può gravare (anche) il prezzo di sedicenti scelte prioritarie. Ne va della serenità di tantissime famiglie.
Gli assessori, all’unisono, scelgano senza spot e rassicuranti “vai tranquilla/o” la strada della responsabilità, almeno una volta, e come loro i consiglieri di quella che è una maggioranza, non priva di trasversalismi, che si regge su sogni di gloria in vista delle elezioni regionali. Meno teatralità tra i banchi dell’ assise comunale e più senso istituzionale, girarci intorno non serve, Cosenza sembra un giacimento petrolifero ormai all’ asciutto. Qualcuno, addirittura,  scalpita per poter mettere le mani sui 90 milioni di euro assegnati alla città storica, grazie a un progetto regalato dal Movimento “NOI”. Vogliamo buttare anche quelli, o chiediamo in massa il commissariamento del comune? I cittadini sono stanchi di subire, potete immaginare quanto di più lo siano i dipendenti comunali.

Cosenza, i cittadini: da mesi nel puzzo di fogna. “NOI” intervenga

Piazza Vittime Civili di Guerra
Piazza Vittime Civili di Guerra

E’ proprio accanto alla sede dell’Ordine degli Architetti di Cosenza, nell’ampio parcheggio dedicato alle Vittime civili di guerra che si affaccia sul Fiume Crati, la perdita di liquami fognari che fuoriescono da mesi, dalla parete a ridosso delle abitazioni della Città Storica di Cosenza. E questo è anche il biglietto da visita offerto dall’Amministrazione comunale di Cosenza, incurante della situazione, cui si devono abituare i cittadini che utilizzano sia il parcheggio che l’adiacente scala per accedere nel cuore della Cosenza Storica.

I Cittadini, esausti, si sono rivolti al Movimento NOI perché denunciasse apertamente la situazione di degrado. Lo facciamo volentieri ricordando che non solo non siamo al Governo della Città ma neanche all’opposizione, in quanto Movimento di opinione.

Come al solito preferiamo che a parlare siano le immagini che mostrano una perdita di liquami che, a giudicare dalle alghe, dalle macchie procurate sulle pietre e sulla parete, insiste da numerose settimane. Il fetore è impressionante e ci si chiede come mai l’Amministrazione comunale di Cosenza stia trascurando quanto, probabilmente con un semplice intervento di manutenzione, può essere riparato.

La situazione dell’Amministrazione Occhiuto in questo momento non è delle più felici, attesa la situazione inerente il possibile dissesto finanziario in atto. Ma se di scarse risorse finanziarie disponibili si tratta, bisogna dire che questa perdita è esposta da mesi, come affermano immagini e testimonianze e nulla si è fatto neanche prima.

Alla fine, questa situazione è solo una ulteriore che si unisce a tutte quelle segnalate dal Movimento NOI, che si sta facendo carico delle esigenze dei Cittadini di Cosenza.

Piazza Vittime Civili di Guerra
Piazza Vittime Civili di Guerra

Dissesto finanziario? Non solo! A Cosenza: siamo tutti “parte civile”

La Corte dei Conti e il Sindaco di Cosenza chiamato in Camera di Consiglio
La Corte dei Conti e il Sindaco di Cosenza chiamato in Camera di Consiglio

Vignetta di Vignaroli dedicata al ruolo della Corte dei Conti
Vignetta di Vignaroli dedicata al ruolo della Corte dei Conti

di Fabio Gallo/portavoce nazionale/

“Siamo tutti “parte civile” nel processo civico che Movimenti, Associazioni, Fondazioni, Comitati, singoli Cittadini, hanno intentato ormai da mesi contro l’Amministrazione comunale di Cosenza, che vede Sindaco Mario Occhiuto. 

Lo ha dichiarato il portavoce nazionale del Movimento NOI che, prima di analizzare brevemente le gravissime questioni poste dalla Corte dei Conti, analizza il “modus operandi” dell’attuale amministrazione nella gestione dell’Ente, in relazione ai Cittadini.

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

NON SOLO LA CORTE DEI CONTI
“La possibilità di un dissesto finanziario che potrebbe maturare a scapito dei cittadini – afferma Fabio Gallo – è solo l’ultimo atto di un’azione promossa dall’Amministrazione Occhiuto che, come ampiamente rilevabile, ha sollevato un sempre crescente dissenso nei cittadini di Cosenza che un tempo lo sostenevano e oggi non più.
E’ sempre più diffuso tra essi, il lamento relativo ad una politica incentrata sulla massiva cementificazione di spazi comuni, su politiche di pedonalizzazione che appaiono convulse, prive di logica e che violano il diritto alla libera circolazione dei cittadini e che sembrano finalizzate solo all’apposizione di gigantesche aree piastrellate che privano della sua anima la Città.
I Cittadini, a giusta ragione, lamentano da anni politiche in dicotomia con le più basilari logiche mirate al rispetto dell’Ambiente e del verde pubblico che all’Amministrazione Occhiuto piace declamare ma non vi sono segni della sua attuazione. E’ sufficiente pensare alle condizioni di abbandono del polmone verde rappresentato dall’antica Villa comunale, o prendere visione di come è stato trattato il letto dei fiumi in quella che appare una chiara opera di devastazione ambientale, definita dall’Amministrazione “opera di pulizia”.

Il letto del Fiume Crati completamente spogliato della sua vegetazione
Il letto del Fiume Crati completamente spogliato della sua vegetazione

Per non parlare – continua Fabio Gallo, dell’indifferenza che l’Amministrazione comunale di Cosenza ha mostrato in tutti questi anni verso le immediate periferie del centro Città, desolate e letteralmente invase dai topi e insistente degrado e sporcizia, come la Città Storica di Cosenza, abbandonata al degrado sociale e strutturale ma oggetto di conferenze stampa e protocolli che annunciavano tante cose e progetti, mai realizzati. A dire del Sindaco Mario Occhiuto e del Rettore dell’Università Gino Mirocle Crisci e a giudicare dai vari protocolli osannati, passati e ripassati dalla stampa locale, la Città Storica di Cosenza avrebbe dovuto godere già da anni della presenza di migliaia e migliaia di studenti dell’UNICAL che avrebbero dovuto trasformarla in un contenitore di grandi speranze e intelligenze.

La Città Storica di Cosenza
La Città Storica di Cosenza

Invece, per uno strano scherzo del destino che in questo caso si chiama “pessima amministrazione“, la Città Storica, ha inglobato una intera comunità Rom  di centinaia e centinaia di anime cui non si conosce censimento ISTAT. Una situazione irreversibile.
Senza spostarci da questo luogo di assoluta bellezza, tutti ricordano, proprio accanto all’ingresso della Cattedrale di Cosenza che nel 2022 festeggia i suoi 800 anni, le pericolose cascate generate dalla scarsa manutenzione.

cosenza, città storica, ztl
Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL

Ma anche il dramma, nell’estate 2018, causato dalla chiusura della stessa Città Storica, con un provvedimento ZTL ordinato dal Sindaco Mario Occhiuto, che pose in gravissime difficoltà le aziende del territorio tra le quali alcune, furono costrette alla chiusura a causa delle desertificazione che ne conseguì. Ad entrare in difficoltà a causa di questo assurdo provvedimento, fu anche l’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano con i suoi Uffici e tutte le opere di volontariato e assistenza agli ultimi.

viale parco, no metro
Viale Giacomo Mancini (Viale Parco) già cancellato per i lavori della Metro – PRIMA

viale mancini distrutto
viale mancini distrutto

E’ solo il caso di accennare a quello che i cittadini di Cosenza hanno giudicato un vero e proprio tradimento politico: la questione relativa alla costruzione della Metro di superficie ritenuta inutile, dispendiosa e obsoleta dai cittadini e anche dal Sindaco Mario Occhiuto e dalla sua squadra che, incredibile a credersi, una volta eletti nuovamente alla guida della Città – anche grazie al voto dei NO METRO – le promesse fatte in campagna elettorale divennero SI alla Metro, consentendo la devastazione della bellissima dorsale Cosenza-Rende (Viale Mancini), decorata dal suo utilissimo parco verde attrezzato per lo svago di famiglie e cittadini dediti allo jogging.

Cosenza - Piscina del Centro Sportivo polivalente - Opera incompiuta
Cosenza – Piscina del Centro Sportivo polivalente – Opera incompiuta abbandonata al degrado

Ma – continua Fabio Gallo – sarebbe forse ancora incomprensibile la presa di posizione dei Cittadini di Cosenza, se non si facessero notare le loro buone ragioni quando affermano che anche il grande potenziale del centro polivalente dello Sport, conosciuto anche come “Parco Acquatico del Fiume Crati” (oggi finalmente sotto indagine della Guardia di Finanza), è stato abbandonato allo scempio dei barbari e al degrado. Ciò, nonostante la consapevolezza fornita dai dati Caritas e Istat che mostrano un livello di disoccupazione non solo preoccupante ma reputato irreversibile.

BoCS Art sul lungo Fiume Crati - Cosenza
BoCS Art sul lungo Fiume Crati – Cosenza

Per non parlare di quel progetto promosso in ogni dove dal Sindaco Mario Occhiuto e dalla sua Amministrazione, che prende il nome di BoCS ART: residenze artistiche poste sul lungo fiume che avrebbero dovuto proporre arte, arte e arte, divenute, invece, un nuovo e desolato deserto, ulteriore segno di incapacità politica e gestionale, dell’intera Amministrazione.
Non per ultimo, ciò che colpisce oggettivamente, è l’avversità di questa Amministrazione al verde pubblico, al recupero e rispetto delle tradizioni, come ad esempio la mancanza di rispetto dei sagrati delle Chiese, mostrato con l’assoluta mancanza di controllo della movida notturna che ha sottomesso la Chiesa di Santa Teresa riducendo i suoi luoghi a raccoglitori di vomito dei giovani cosentini preda dell’alcool, o dall’apposizione di grandi insegne pubblicitarie istallate fin’anche nelle aiuole del sagrato della Chiesa di Loreto.
Per non parlare del caos creato dalla pedonalizzazione “convulsa” peggiorata dall’apposizione di ZTL e impedimenti vari che, chiudendo una vastissima area centrale di una Città come Cosenza che ha nel suo centro Cliniche, Case di Cura, Ospedale e Pronto Soccorso, Banche, Uffici e sedi istituzionali governative come ad esempio la Prefettura, ha trasformato in un vero grande disagio la qualità della vita dei cittadini.  Per aggiungere solo un altro tassello al pietoso puzzle che caratterizza il rapporto tra Cittadini di Cosenza e Amministrazione Occhiuto, si devono citare anche la grande campagna pubblicitaria e le tante conferenze dell’Amministrazione e del Sindaco sul tema della “Smart City” conclusasi miseramente con la chiusura dei luoghi ad essa adibiti e al non funzionamento di tutti i totem digitali finanziati anche dall’Europa, disseminati in tutta la Città di Cosenza e completamente in disuso, oltre che in parte distrutti.

Numerose anche le indagini giudiziarie in corso, ma non è alle inchieste giudiziarie che il Movimento NOI vuole affidare le proprie ragioni che sono, invece, “politiche”.

La Corte dei Conti
La Corte dei Conti

LA CORTE DEI CONTI
In questo clima, oggi, la Corte dei Conti ammonisce gravemente il Comune di Cosenza
e, conseguentemente, l’Amministrazione Occhiuto al governo da quasi dieci anni, ponendo interrogativi che, se confermati dalla Camera di Consiglio della Corte dei Conti prevista in data 19 Luglio, mostrano della gestione della Cosa Pubblica nel Comune di Cosenza ben altro volto di quello che sino ad oggi si è voluto dare.

GLI ESPERTI CHE HANNO BISOGNO DI UN ESPERTO
Paradossalmente, a certificare che l’Amministrazione Occhiuto non è stata in condizione di adempiere al suo mandato amministrativo, è la recente nomina da parte della stesso Comune di un nuovo e ulteriore consulente (determina n° 1862) che mostra come gli esperti già nominati, abbiano bisogno di un ulteriore esperto. Una questione a dire poco assai deprimente.

LA CORTE DEI CONTI HA VERIFICATO GLI OBIETTIVI INTERMEDI DEL “PRFP”
Il “PRFP” (Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale) è uno strumento eccezionale che consente di approntare un risanamento dell’Ente oltre i limiti dati dagli strumenti ordinari e ha durata di un minimo di 4 anni ad un massimo di 20.

LA SITUAZIONE ATTUALE EMERSA DALL’ANALISI DELLA CORTE DEI CONTI
Con deliberazione n° 66 del 22 Maggio 2019, trasmessa via PEC al Sindaco Mario Occhiuto, al Presidente del Consiglio Comunale, all’Organo di Revisione e al Responsabile del Servizio Economico Finanziario, la Corte dei Conti ha effettuato il monitoraggio del PRFP (Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriannale) per il quadriennio 2015 – 2018, periodo a cavallo tra la prima e la seconda amministrazione Occhiuto, con lo scopo di verificare se quanto dichiarato dal Comune di Cosenza all’interno dello stesso piano, è stato rispettato e si sta rispettando, oppure no.

Analizzando gli anni dal 2015 al 2018 la Corte dei Conti ha stabilito che tale piano in tutti i suoi elementi è stato disatteso.

Un fatto gravissimo per cui la Corte dei Conti in relazione ad alcune voci, quali ad esempio i debiti fuori bilancio, ha richiesto la presentazione di una “relazione integrativa a cura del Responsabile del Settore legale del Comune di Cosenza e controfirmata dal Responsabile Finanziario e dal Sindaco con assunzione di responsabilità in ordine alla veridicità di quanto attestato, sottoposta alla valutazione del Collegio dei Revisori che dovranno esprimere un parere di congruità o non congruità in ordine alla stessa relazione”.

TRA LE TANTE NOTE DELLA CORTE DEI CONTI IL DEBITO PER IL SERVIZIO IDRICO NEI CONFRONTI DELLA REGIONE CALABRIA E RR.SS.UU.
La Corte dei Conti resta in attesa di conoscere quali siano i debiti e i crediti nei confronti della Regione Calabria poiché quest’ultima “ha comunicato che il Comune di Cosenza ha un debito per il Servizio Idrico, anteriore all’istituzione della SORICAL di circa 19 milioni di Euro e che in punto di debito RR.SS.UU. il Comune presenta una situazione di forte ritardo nell’adempimento del piano di rientro concordato a suo tempo, avendo solo saldato parte delle rate del 2013 e 2014, e quindi permarrebbe un debito residuo di oltre 11 milioni di Euro. A tal proposito la Corte dei Conti resta in attesa delle risposte del Comune che dovrà dare conto di come il suo debito nei confronti della Regione Calabria trova corrispondenza nei residui passivi del bilancio comunale”.
Alla luce di quanto riscontrato, la Corte dei Conti ha deciso di convocare la sua Camera di Consiglio in data 19 Giugno 2019 per decidere “sulla sussistenza nella fattispecie del predetto grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriannale”, concedendo al Comune di Cosenza di “far pervenire eventuali contro deduzioni entro e non oltre il decimo giorno antecedente alla data della predetta Camera di Consiglio”. Il Comune di Cosenza, da parte sua, ha richiesto un proroga per la presentazione della documentazione richiesta dalla Corte dei Conti e la stessa ha dato come termine ultimo la data dell’1 Luglio 2019.
Qualora il Comune di Cosenza – avverte la Corte dei Conti – non presenti alcuna documentazione, la stessa si determinerà sulla base dei documenti attualmente in suo possesso sul “grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano”, previsto dall’art. 243-quater del TUEL (Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali), (D.Lgs. 18 Agosto 2000, N° 267).

L’ALTRO DISSESTO: la realtà virtuale a quella reale. Abbandoni, discariche, abusi, rendering  suggestivi, demolizioni fuorilegge, Centro storico abbandonato e molto, molto altro.

Le immagini sono solo un’appendice a sostegno di quanto da sostenuto in questo redazionale dal Movimento NOI. Certamente possono sfuggire molte cose ad un’Amministrazione grande come Roma o Milano. Ma a Cosenza, un cittadina che dovrebbe essere un tutt’uno, ciò che vediamo non può essere solo frutto di dimenticanze. Montagne inaudite di rifiuti anche pericolosi di ogni genere abbandonati a pochi metri dalle acque del fiume, hanno solo un significato: disinteresse e incapacità di attuare politiche ambientali e di controllo vere, oltre che mancanza di rispetto per tutti i Cittadini e anche per la Magistratura che sta indagando sull’inquinamento dei fiumi. Per non parlare del Parco Acquatico del Fiume Crati che, tra l’altro, darebbe vita ad una grande periferia. Li, dove non ci sono le Aziende e gli imprenditori che ci tengono alle proprie attività e a presentarle con decoro, come nel Corso Mazzini definito il “salotto buono”, il resto si pronuncia da solo.

Una discarica a cielo aperto a pochissimi metri dal Fiume Crati
Una discarica a cielo aperto a pochissimi metri dal Fiume Crati

Questa discarica sempre più piena di rifiuti di ogni sorta è posta a pochissimi metri dal Fiume Crati sul quale insistono indagini della Procura della Repubblica di Cosenza definite “Cloaca Maxima”. Nonostante ciò, l’Amministrazione comunale di Cosenza sembra non vederle o preoccuparsene. A seguire la mappa di Google che mostra la distanza dal Fiume e alcuni dettagli della tipologia dei rifiuti. Le Immagini sono del Giugno 2019. Grazie ad una serie di denunce pubbliche del Movimento NOI, si riuscì a far ripulire la strada che costeggia il fiume divenuta una enorme e pericolosa discarica.

Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - Mappa
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – Mappa

Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – dettaglio rifiuti

Discarica a pochi metri dal Fiume Crati - dettaglio rifiuti
Discarica a pochi metri dal Fiume Crati – dettaglio rifiuti

PARCO ACQUATICO DI COSENZA SUL FIUME CRATI ABBANDONATO E DEVASTATO
Ora vediamo qualche immagine del Parco Acquatico realizzato accanto al Fiume Crati, inaugurato alla fine del mandato del Sindaco di Cosenza Perugini e poi, abbandonato e oggetto di azioni vandaliche e razzie. Per tutta la durata dell’Amministrazione Occhiuto, nonostante le molte campagna di segnalazione da parte del Movimento NOI e altri, nulla si è mosso nell’Amministrazione di Cosenza e nessuna determina è stata assunta per completarne i lavori che avrebbero potuto dare molto lavoro ai giovani e animare il territorio abbandonato. A seguire immagini realizzate il 22 Giugno 2019.

Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Il Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Parco Acquatico di Cosenza - tutto abbandonato
Parco Acquatico di Cosenza – tutto abbandonato

Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione
Parco Acquatico di Cosenza . Abbandonato alla devastazione dopo la sua inaugurazione

Parco Acquatico di Cosenza - visuale di una delle vasche esterne e spogliatoi-tutto abbandonato
Parco Acquatico di Cosenza – visuale di una delle vasche esterne e spogliatoi-tutto abbandonato

IL MURO DEL QUARTIERE MASSA ACCANTO ALLA CHIESA DI SANT’AGOSTINO
La sera di Giovedì 15 Febbraio 2018, appena dopo il rientro a casa dei bambini che giocavano proprio li, accanto all’auto che vedete nella foto, crolla il muro sotto e sopra il quale, miracolosamente a quell’ora non passava nessuno. Si, perché la spalla del muro era anche la viuzza percorsa dagli abitanti. Il Movimento NOI è giunto tra i primi a verificare e le immagini che vedete sono relative a prima e dopo il crollo. L’incuria dell’Amministrazione comunale di Cosenza è stata tale da non provvedere alla sua riparazione neanche quando le lesioni erano di 10 centimetri, esattamente dove si è staccato il muro. Ma la vergogna non ha fine. Oggi, al di là di una impalcatura, tutto è fermo. Sono trascorsi 15 mesi ma nel centro sono stati effettuati lavori di ogni sorta, feste e festini, tagli di nastri e inaugurazioni costate centinaia di migliaia di euro. Ma quel muro, è ancora li, distrutto e con il rischio che possano franare le civili abitazioni. Le immagini del muro crollato e dei lavori fermi sono nel Giugno 2019.

Contrada Sant'Agostino - Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant’Agostino – Cosenza. Il muro prima del crollo

Contrada Sant'Agostino - Cosenza. Il muro prima del crollo
Contrada Sant’Agostino – Cosenza. Il muro la notte del crollo

Cosenza - Contrada Sant'Agostino Rione Massa-Crollo del muro
Cosenza – Contrada Sant’Agostino Rione Massa- la mattina successiva al crollo del muro

Ed ecco il muro pericolante con il cantiere fermo da mesi, come si nota dalle immagini realizzate e integrate in data 23 Giugno 2019.

cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

Contrada Sant'Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

cosenza - dissesto finanziario-mario occhiuto
Contrada Sant’Agostino Rione Massa- le condizioni del cantiere nel Giugno 2019

EX HOTEL JOLLY: L’AMMINISTRAZIONE DEMOLISCE SENZA ESSERNE PROPRIETARIO
Incredibile a credersi ma è proprio così: si bandisce una gara d’appalto, poi viene assegnata al vincitore che apre il cantiere con tanto di mezzi e guardiania. A questo punto, come giusto che sia per chi vince, l’azienda inizia a lavorare e vengono eliminati gli infissi di ben sei piani di albergo, oltre tutti i cavi e gli impianti interni. Poi, il Sindaco Mario Occhiuto posa sulla sua pagina Facebook fiero di ciò e comunica che da li a poco avrebbero demolito lo stabile perché li sarebbe dovuto nascere il Museo di Alarico. A questo punto, il TAR Calabria blocca tutto perché – incredibile e a credersi – il Comune di Cosenza non era proprietario e non poteva demolire ciò di cui non si è proprietari. A tutt’oggi si presenta come nelle immagini. Il Movimento NOI ha presentato esposto alla Magistratura. Successivamente, il MiBACT ha bloccato i lavori. 

La Città Storica di Cosenza - a destra la semi demolizione dell'ex Jolly Hotel
La Città Storica di Cosenza – a destra la semi demolizione dell’ex Jolly Hotel

Cantieri fermi dell'ex Jolly Hotel - Immagini del 23 Giugno 2019
Cantieri fermi dell’ex Jolly Hotel – Immagini del 23 Giugno 2019

Amministrazione Occhiuto, cosenza, dissesto finanziario
Cantieri fermi dell’ex Jolly Hotel – Immagini del 23 Giugno 2019

 

IL PLANETARIO INAUGURATO DI FRETTA E POI CHIUSO
L’Amministrazione di Cosenza a guida Mario Occhiuto ha imparato dall’Architetto a realizzare rendering che mostrano una città meravigliosa alla quale, oggettivamente, non fosse per la realtà, tutti vorrebbero credere. Ma, bisogna che l’Amministrazione Occhiuto sappia, che se il rendering è reale, va bene; se, invece, come ad esempio in questo caso è surreale, significa che si sta deliberatamente mentendo ai Cittadini. A giudicare dai rendering diffusi prima dell’inaugurazione si sarebbero dovite abbattere decine e decine di civile abitazioni. Cosa, ovviamente, impossibile. Ma non è tutto; quando una bene pubblico si inaugura in qualsia parte del mondo, significa che dal giorno dopo è pronto. A Cosenza, No. Inaugurato il 6 aprile 2019 alla presenza di Mara Carfagna con tanto di festa completa, fuochi d’artificio e una illuminazione hollywoodiana, seguendo il rigoroso protocollo del “dare all’occhio per la stampa regionale..”, dal giorno dopo a tutt’oggi, il nulla. Chiuso, erbacce e lucchetti. Ma le immagini realizzate il 16 Giugno 2019 parlano da sole.

Inaugurazione del Planetario di Cosenza
Inaugurazione del Planetario di Cosenza

Il rendering diffuso dall'Amministrazione comunale di Cosenza e la realtà
Il rendering diffuso dall’Amministrazione comunale di Cosenza e la realtà

Ed ecco il Planetario dopo due mesi; chiuso erbacce e lucchetti.

Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione

Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione

Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione

Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l'inaugurazione
Il Planetario di Cosenza chiuso immediatamente dopo l’inaugurazione

 

Movimento NOI: “Intervenga Corpo Sanitario dell’Esercito. Guccione non provoca. Dice la verità”

Corpo Sanitario dell'Esercito Italiano
Corpo Sanitario dell'Esercito Italiano

Corpo Sanitario dell'Esercito Italiano
Corpo Sanitario dell’Esercito Italiano

a cura della Redazione del Movimento NOI/

In data 13 giugno 2019 il Consigliere Regionale Carlo Guccione, voce solitaria che da oltre un anno ribadisce l’emergenza sanitaria regionale, ha evidenziato con una dettagliata nota stampa che si allega, la situazione che i cittadini del territorio vivranno nel corso dell’estate, per quello che si configura una possibile grave emergenza estiva, dovuta anche alla carenza di personale medico che sarà giustamente a riposo.

Il Movimento NOI, nel condividere il contenuto del comunicato con il quale il consigliere Guccione prospetta l’opportunità di un possibile “ospedale da campo”, evidentemente anche in senso provocatorio, ma opportuno, riflette sulla opportunità di affidare al Corpo Sanitario dell’Esercito Italiano l’affiancamento reale al Sistema Sanitario Regionale e in maniera particolare del territorio della Provincia di Cosenza, in maniera permanente, fino a quando la grande crisi non troverà una soluzione accettabile. Il Movimento NOI crede che il sostegno dell’Esercito possa essere di stimolo per richiamare la politica locale ad un modello efficace, ordinato e sempre affidabile. Ciò, a sostegno di tanti medi e infermieri che si sforzano di fare il loro lavoro in condizioni ormai inaccettabili.

Segue Nota Stampa del Consigliere Regionale Carlo Guccione

In Calabria, soprattutto in provincia di Cosenza, si preannuncia un’estate torrida. E non ci riferiamo alle elevate temperature, ma all’emergenza sanitaria che sta per esplodere e che rischia di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini. Forse sarà necessario – e lo diciamo con consapevolezza e responsabilità – chiedere ad Emergency di installare un vero e proprio ospedale da campo per sopperire alla carenza di posti letto, visto che ne mancano da attivare 354 rispetto a quelli previsti nei tre ospedali Spoke e Hub della provincia di Cosenza (Ospedale Annunziata: 144 posti letto; Ospedale Corigliano-Rossano: 62; Ospedale Castrovillari: 96; Ospedale Paola-Cetraro: 52). Non dimentichiamo che è anche per questa carenza di posti letto che la provincia di Cosenza registra il più alto tasso di emigrazione sanitaria verso le altre regioni. A tutto ciò si aggiunge, se non si troveranno immediati rimedi, la chiusura e/o l’accorpamento dei reparti, il blocco delle attività chirurgiche, la diminuzione delle prestazioni ospedaliere e territoriali anche perché bisognerà garantire in qualche modo i turni feriali di medici, infermieri e OSS.

Certamente il Decreto Calabria non è la giusta soluzione per risolvere la già precaria situazione sanitaria, ma vanno presi dei provvedimenti immediati per garantire il diritto alla salute dei calabresi e di coloro i quali verranno nella nostra regione a trascorrere le vacanze estive. Basta dare uno sguardo ai dati forniti lo scorso anno dall’Osservatorio sul turismo della Regione Calabria: solo sulla costa tirrenica, ad esempio, tra giugno e settembre ci sono state circa un milione e 250mila presenze.

La legge regionale 24/2008 (così come il Dca 81/2016) all’articolo 1 dispone che “la Regione Calabria garantisce la tutela della salute assicurando la disponibilità di prestazioni sanitarie e sociosanitarie improntate all’efficacia delle cure, alla sicurezza dei percorsi clinico assistenziali e al miglioramento continuo della qualità delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private”. Ma se la situazione dovesse rimanere tale, quanto previsto dall’art 1 non potrebbe essere garantito, soprattutto nelle strutture pubbliche.

Senza ipocrisia e senza fare alcun gioco dello scaricabarile la Regione, l’ufficio del Commissario e il Governo nazionale, collaborino concretamente affinché venga scongiurato il rischio di un vero e proprio collasso del sistema sanitario calabrese. Ogni giorno sulla stampa locale vengono segnalati anomalie, rischi concreti per la salute dei cittadini, una diminuzione delle erogazioni delle prestazioni ospedaliere e sanitarie. E nel frattempo che la popolazione aumenta per le presenze turistiche, in provincia di Cosenza è come se avessero cancellato un intero ospedale, così come era stato invece previsto al decreto commissariale 64/2016 “Riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete Urgenza-Emergenza”. È arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, ognuno in base alle proprie competenze: non possiamo lasciare operatori medici e sanitari in trincea e non garantire i Livelli essenziali di assistenza.

 

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