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Movimento NOI al Viminale: “Commissariare il Comune di Cosenza”

Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza
Il Comune di Cosenza

la Redazione/

Facendosi carico delle esigenze e fondate preoccupazioni dei Cittadini di Cosenza per il crescente incremento delle povertà, per la negazione dei propri diritti alle consultazioni popolari, per il recente giudizio della Corte dei Conti che mostra un gravame finanziario ai massimi livelli di sopportabilità in una Città priva di prospettive di lavoro incrementato dalla cattiva gestione amministrativa giudicata dalla Magistratura “Grave e Irreversibile”, in considerazione dei gravi contenuti che emergono dall’approvazione del Bilancio Comunale che colpisce i deboli e premia i forti, della massiva opera di cementificazione e progettualità che istituzioni di Stato ritengono non conformi e dissimili dai piani approvati, il Movimento NOI ha inoltrato nuova e documentata richiesta di Commissariamento del Comune di Cosenza al Ministro dell’Interno e Direzioni Generali competenti.
Movimento NOI chiede al Viminale il commissariamento del Comune di Cosenza
Movimento NOI chiede al Viminale il commissariamento del Comune di Cosenza

La prima, inviata il 25 febbraio 2019, ha fornito una raccolta di dati circostanziati provenienti da sentenze di Tribunali amministrativi e fatti ritenuti gravi e denunciati pubblicamente da pubblici amministratori e Deputati della Repubblica. Tra essi, dall’Ex componente della Commissione Parlamentare Antimafia Enza Bruno Bossio, dal Consigliere Regionale Carlo Guccione, dall’ex Consigliere del Comune di Cosenza Sergio Nucci.

Oggi, dopo la prima richiesta di Commissariamento, il Movimento NOI, ha integrato e inviato la richiesta.

Il Movimento NOI ringrazia i suoi Legali e tutti quanti stanno collaborando perché la politica possa tornare ad amministrare, garantendo ai cittadini il pieno rispetto dei loro Diritti e alla politica, dei propri Doveri.

Angelo Falcone, ospedali al tracollo. Inadeguati e con personale risicato

Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone - Responsabile settore Salute del Movimento NOI
Angelo Falcone – Responsabile settore Salute del Movimento NOI

cura di Angelo Falcone, Delegato alla Salute/

Cinque codici numerici (ai quali si possono accostare cinque colori, uno in più di oggi) per identificare la gravità del paziente, tempi certi di attesa, gestione del cronico sovraffollamento. Nell’accordo Stato-Regioni raggiunto il 1 agosto, è contenuta una nuova riforma del Pronto soccorso.

Gli obiettivi, scrive il Ministero della Salute nel documento, sono quelli di realizzare l’effettiva presa in carico della persona e degli accompagnatori dal momento in cui si rivolgono al Pronto soccorso; assicurare la valutazione professionale da parte di un infermiere specificatamente formato; garantire l’assegnazione del codice di priorità attraverso la considerazione dei bisogni di salute dell’assistito, delle sue necessità di cura e del possibile rischio evolutivo. Utilizzare un sistema codificato di livelli di priorità d’accesso alle cure; disporre di un sistema documentale adeguato e informatizzato.

Detto così è tutto bellissimo, ma vogliamo parlare della realtà, e particolarmente della realtà che viviamo ogni giorno nei nostri nosocomi? Vogliamo parlare di Cosenza, Castrovillari, Corigliano – Rossano?

Pronto Soccorso - Ospedale Civile di Cosenza
Pronto Soccorso – Ospedale Civile di Cosenza

La realtà è che in Italia mancano oltre 2.000 medici di medicina e chirurgia d’urgenza, che il 70% di questi mancano al sud e che di questo 70% la maggior parte manca negli ospedali con il più grande numero di richieste d’intervento. Ed è il medico che deve visitare i pazienti. Con un numero così esiguo di medici è impossibile rispettare i tempi massimi di attesa previsti.

Quindi poniamoci una domanda: “I nuovi codici sono un’ulteriore presa in giro per i pazienti, o è finalmente un primo passo per la riorganizzazione di ospedali oramai al limite del tracollo, inadeguati e con un personale, che pur in gran parte professionalmente valido, è risicato nei numeri e costretto a lavorare in strutture da terzo mondo?”.

Un “Parco del benessere” di cemento. Occhiuto spieghi di quale sostenibilità parla

la Grande colata di cemento del
la Grande colata di cemento del "Parco del Benessere" di Cosenza
la Grande colata di cemento del "Parco del Benessere" di Cosenza
la Grande colata di cemento del “Parco del Benessere” di Cosenza

Cosenza – La Grande Cementificazione – Non ci sono parole per descrivere lo scempio che i Cittadini di Cosenza stanno subendo e lamentando, in merito ai lavori del così detto “Parco del Benessere” voluto dal Sindaco Mario Occhiuto.

Ciò che sta accadendo a Cosenza è gravissimo e con una Corte dei Conti che valuta la situazione finanziaria del Comune “grave e irreversibile”, c’è poco da scherzare poiché i numeri sono numeri. Una situazione che ben si inserisce nella fallimentare conduzione politica della Calabria. Una Regione che, tra l’altro, se confermate le numerose indagini della Magistratura di numerose Procure, sta mostrando che la corruttela è penetrata ovunque e in profondità: sanità, inquinamento dei mari e dell’ambiente, cementificazioni irresponsabili, disoccupazione ai massimi livelli, assenza di lavoro per i giovani, abbandono della famiglia e degli anziani.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

Lo dichiara il Portavoce del Movimento NOI Fabio Gallo che afferma: “ci stiamo facendo carico delle richieste e delle esigenze dei cittadini che rivendicano i propri diritti ad un’Amministrazione e ad un Sindaco, Mario Occhiuto, che sembrano non volere rispondere ad alcuna domanda. Ci si chiede se questa è Democrazia”.

Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

Cosenza è da dieci anni nelle mani di un’Amministrazione che l’ha dirottata verso una cementificazione massiva mascherata da termini come “Sostenibilità”, “Parco del benessere”, “Cosenza come la Svizzera”, favorita, inoltre, da una subdola campagna stampa animata da una serie di rendering colorati e accattivanti, pesantemente criticata in rete perché mostrano una Cosenza la cui immagine è diametralmente opposta alla realtà. 

LA GIGANTESCA COLATA DI CEMENTO CHE PORTA IL NOME DI “PARCO DEL BENESSERE”
Non ci sono parole per descrivere lo scempio
 che i Cittadini di Cosenza stanno lamentando ormai da un anno, in merito ai lavori del così detto “Parco del Benessere”, a margine dei lavori della Metro di superficie dalla quale anche Rende ha preso le distanze. Un gigantesco, infinito lastricato di cemento, sullo stile delle opere di questa Amministrazione, inclusi quelli per la pedonalizzazione dell’ultimo tratto di Corso Mazzini e Piazza Bilotti. Le immagini parlano da sole.
Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

Deve essere detto come ricordano geologi e ambientalisti, che il cemento usato in questo modo impermeabilizza definitivamente il suolo. Ciò implica che quando piove molto l’acqua scorre sul cemento e non penetra nel suolo. Molti dei disastri cui assistiamo, accadono per questi motivi. In più, se nel sottosuolo passano falde acquifere, queste non si ricaricano. La cementificazione selvaggia comporta gravi rischi per i centri urbani. Colpisce anche la totale avversità al Verde pubblico nel momento in cui si chiede di aumentare gli spazi verdi in grado di abbassare le temperature in Città e migliorare le condizioni generali del Clima.

Chiediamo al Sindaco Mario Occhiuto e alla sua Amministrazione – continua Fabio Gallo – se questa è la sostenibilità Ambientale di cui essi parlano.

Uno spreco gigantesco di danaro per realizzare un’opera che ha eliminato il vero Parco del Benessere già esistente e davvero “verde” sul quale oggi questa micidiale gettata di cemento impedirà a chiunque, un domani, di piantare alberi, inserire prati o vegetazione di qualsiasi tipo. Per farlo, infatti, si dovrebbe perforare un manto di cemento spessissimo con ovvia ulteriore spesa di danaro pubblico.
Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

La Città – conclude il portavoce del Movimento Fabio Gallo – sta perdendo non solo il suo volto e la sua storia, ma anche il suo potenziale in termini di sostenibilità, in dicotomia con le più basilari regole di tutela dell’Ambiente e di attuazione dell’Agenda 2030 in tema di Sostenibilità Ambientale. Chi, nell’Amministrazione di Cosenza tace, sarà ritenuto corresponsabile di questo scempio. A loro ricordiamo che l’Italia è maglia nera in europa per cementificazione. Gli Organi della Stampa facciano il confronto tra le immagini. Il Movimento NOI, intanto, provvederà a scrivere a tutti i Ministeri competenti perché si chieda conto, prima o poi, di questa appropriazione irresponsabile dello spazio pubblico”.

Il Viale Mancini detto "Viale Parco", prima della sua distruzione
Il Viale Mancini detto “Viale Parco”, prima della sua distruzione

Movimento NOI, Città Storica di Cosenza: su Occhiuto il Ministro Lezzi ha ragione

Il Ministro Barbara Lezzi
Il Ministro Barbara Lezzi
Il Ministro Barbara Lezzi
Il Ministro Barbara Lezzi

Il Movimento NOI si dichiara concorde con il Ministro Barbara Lezzi a proposito del rimprovero rivolto al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

I 90 milioni di Euro devono essere spesi secondo le disposizioni del CIPE e, come afferma il Ministro Lezzi, “trattandosi di risorse pubbliche nazionali, non possono finanziare soggetti privati per i quali ci sono altre forme di sostegno”.

Il Movimento NOI ha voluto si realizzasse il progetto COSENZA CRISTIANA (www.cosenzacristiana.it) dal quale è scaturito l’interesse del Governo a inserire la Città Storica di Cosenza nel piano di finanziamenti per la riqualificazione urbana di quattro città storiche del Sud, perché si potesse compiere un reale primo passo verso il ritorno allo splendore della Città Storica, crogiolo di Arte, Fede e Cultura secolari.

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” che ha realizzato fisicamente COSENZA CRISTIANA ha fornito ai Ministri Lezzi e Bonisoli un progetto d’indirizzo contenente le direttive necessarie fornite da esperti urbanisti, antropologi, sociologi, ambientalisti, architetti, in maniera del tutto gratuita, al fine di orientare la spesa pubblica perché i 90 milioni di euro possano essere spesi per intercettarne molti altri.

“Il Sindaco Mario Occhiuto – afferma Fabio Gallo – avrebbe dovuto fare ciò che stanno facendo i Ministri Lezzi e Bonisoli: ascoltare le esigenze di Fondazione, Associazioni e Comitati di Quartiere e giungere al tavolo tecnico con una proposta rivolta al bene comune. Invece, come nel nostro caso aggiunge Gallo – ha teso ad ostacolare ogni nostro gratuito contributo. Un gesto che mostra totale assenza di lungimiranza politica. Nelle prossime ore – conclude Fabio Gallo – contatteremo i due Ministri.

Rende: Manna inciampa su palla da tennis. Ora la Metro potrebbe travolgerlo

Il Tennis
Il Tennis
Il Tennis
Il Tennis

di Fabio Gallo e Cristian Tarsia/

RENDE – Giorni addietro Eleonora Cafiero, già candidata a Sindaco alle scorse Amministrative per la lista NOI Rende (Movimento cattolico NOI), faceva notare il triste vuoto di attività sportive denunciando con una video testimonianza che i campi da tennis, un tempo il prestigio dello sport e della stessa Città di Rende, oggi rappresentano, invece, l’immagine speculare di una politica priva di visione e spesso vocata al litigio, e non a risolvere i problemi. Il tutto, a scapito dei Cittadini e dei Giovani.

Appena insediato il Sindaco Marcello Manna con la sua Giunta, subiscono un primo duro colpo dalla Giustizia Amministrativa e, possiamo dire simpaticamente, inciampa su una pallina da tennis. C’è da credere che presto Sindaco, Giunta e Consiglio che si troveranno a dovere discutere della patata bollente della Metro di superficie, ne potranno rimanere travolti, come capitato al Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha perso gran parte del suo elettorato proprio per una decisione sbagliata, costata la pace ai Cittadini.

Il TAR Calabria boccia il bando del Comune di Rende
Il TAR Calabria boccia il bando del Comune di Rende

Dopo pochi giorni dalla pubblicazione del video, il Tar Calabria si è espresso annullando un bando emesso dal Comune di Rende per la loro gestione, a dimostrazione del fatto che l’Amministrazione Manna non è infallibile e che se la politica non comprende che alla base dello sviluppo sostenibile di una Città ci deve essere il buon senso, a pagarne le conseguenze saranno sempre e solo i Cittadini.

no metro,cosenza,movimento noi,mario occhiutoMa, se il Sindaco di Rende Marcello Manna non sembra essere portato per il gioco del tennis perchè ora dovrà riformulare la gara d’appalto, forse lo è di più per quello del trenino. Anzi, della Metro di superficie. Parliamo di quella che dovrebbe unire Cosenza all’Unical, passando per il cuore della Città di Rende tracciando un percorso che, quando i rendesi ne prenderanno atto, il rischio della richiesta delle dimissioni di massa da parte di cittadinanza e delle attività produttive, sarà dietro l’angolo.

Giorni tristi per Cosenza e, purtroppo, anche per Rende.

L’informativa della Regione Calabria per il sesto Comitato di Sorveglianza su programmazione e spesa dei fondi comunitari 2014-2020 ha confermato le impressioni dei cittadini: i lavori della metrotranvia hanno subìto dei rallentamenti.

Mentre il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, si dice soddisfatto per lo stato di avanzamento dei lavori nel cosiddetto “parco del benessere”, dimenticando i disagi con cui i cosentini convivono da mesi, a causa dell’elevatissimo livello di inquinamento derivante dalla congestione delle maggiori arterie stradali, il primo cittadino di Rende sembra intenzionato a deragliare: l’accordo di programma potrebbe subire variazioni in corso d’opera, per essere riduttivi.
Già lo scorso 11 marzo, a conclusione di una manifestazione, l’avvocato Marcello Manna aveva spiegato le sue perplessità sulla realizzazione della metro:

«la nostra città non intende affatto aprire cantieri che potrebbero restare tali. Chiederò la convocazione di un tavolo tecnico-amministrativo-politico al Presidente della Regione Calabria ed al Comune di Cosenza per decidere il da farsi». E ancora: «il Comune di Rende è già all’opera, cercare altre soluzioni, opportunità, appare necessario».

Se guardiamo al 15 luglio 2019, giorno dell’insediamento dell’organismo intermedio per  l’implemento dell’Agenda Urbana, è inevitabile notare delle discrepanze, poiché, non possiamo pensare alla città unica se su temi, come quello del collegamento di superficie, si hanno approcci amministrativi differenti: Occhiuto ha vinto una campagna elettorale cavalcando l’onda “no metro”, per poi lasciarsi ammaliare dal fascino dei cantieri disseminati in ogni dove, tradendo il 60% dei cittadini; Manna, prima si è seduto al tavolo per la città unica e poi ha tirato il freno a mano sull’accordo di programma.
È dunque questa la ricetta per far tornare la città universitaria agli antichi splendori?
C’è poi l’imbarazzante notizia trapelata dagli ambienti giornalistici rendesi: sembrerebbe – il condizionale è d’obbligo – che le riprese televisive del Consiglio comunale siano state aggiudicate, senza alcuna gara o manifestazione d’interesse. In tal caso, viva la trasparenza !!

Romanzo Cosentino (II parte). Corte dei Conti: assolti gli “odiatori”

Romanzo Cosentino
Romanzo Cosentino
Romanzo Cosentino
Romanzo Cosentino

“Romanzo Cosentino” parte seconda/ di Fabio Gallo/

Passeggiavo su Corso Telesio intorno alle 14:00. Nel mese di Luglio l’antica strada principale della Città Storica di Cosenza è più o meno sempre vuota. L’orario, che concilia con il pranzo anche i titolari delle poche e coraggiose attività che resistono al vento contrario della classe politica locale che per quasi 10 anni ha letteralmente abbandonato la cura della Città Storica di Cosenza, ha favorito l’amplificarsi dell’ascolto della memoria di quelle pareti che sembrano cadere addosso al passante.

cosenza, città storica, ztl
Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL

Un silenzio pregiato, però: oro colato per chi ama attraversare i luoghi e comprenderne profondamente il valore, senza essere disturbato da suoni molesti.

Passo dopo passo, dalla destra alla sinistra, da quelle porte fortunatamente ancora originali lavorate in legno e rese sicure dai mastri del ferro battuto, sembravano affacciarsi i commercianti ed entrare e uscire i cittadini della Cosenza di un tempo. Tra essi, cercavo di immaginare mia nonna, madre di 9 figli, che da Via Gaeta, luogo dell’abitazione, andava su è giù tenendo per mano mio padre piccolino.

cosenza, città storica, ztl
Città Storica di Cosenza – la desertificazione causata dalla ZTL

Il paradosso del silenzio assoluto è uno strano rumore prodotto dal vuoto, quando i nostri passi procedono uno dopo l’altro. Un rumore che rimbalza al nostro udito sotto forma di racconto, di vibrazioni sconosciute, di emozioni. Come avere accanto un vecchio saggio che si materializza nella mente, quando bellezza e senso delle cose che ti circondano ascoltano, e vorrebbero rispondere alle nostre domande.

Cosenza - Città Storica - Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it
Cosenza – Città Storica – Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it

E’ così, aprendo il cuore al soffiare di questo compagno di viaggio che, in fondo, è la nostra coscienza, ci rendiamo conto delle grandi e sconcertanti verità dell’esistenza che giustificano la solitudine di questi luoghi: la vita va avanti, le attività si estinguono perché si estinguono le tante famiglie che popolano i luoghi. Natura vuole l’estinzione delle generazioni.

Cosenza - Città Storica - Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it
Cosenza – Città Storica – Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it

Che tristezza, la vita che passa. Ma, al vecchio amico, dico che ho l’impressione che sia solo chiuso tutto per qualche ora e non per sempre. Si, l’impressione è che sia solo l’orario sconveniente e che tutto riaprirà nel pomeriggio. E come se tutto lo volesse.

Cosenza - Città Storica - Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it
Cosenza – Città Storica – Immagine tratta da Cosenza Cristiana.it

Esce un raggio di sole che attraversa i tetti alle mie spalle e mi precede. Innanzi a me le mura grigie assorbono il sole e mi mandano un messaggio: fino a quando sorge il sole che riscalda tutto, far vivere o morire una Città millenaria dipende solo da noi, perché chi l’ha vissuta prima di noi, lo vuole.

Cosenza - Città Storica - Il Duomo: Rosone, Controfacciata
Cosenza – Città Storica – Il Duomo: Rosone, Controfacciata

Mi rassereno, più tardi andrò a salutare Giuseppe il mastro falegname e, di fronte, il mastro calzolaio. Ma ora ho innanzi a me la maestosità della Chiesa Madre. Sono estasiato. Siamo soli, io e lei. Guardo verso l’alto del rosone maestoso e capisco quel raggio di sole cosa voleva indicarmi…

Continua….

Corte dei Conti - il Logo
Corte dei Conti – il Logo

LA CORTE DEI CONTI E LA CORTE DEL SINDACO MARIO OCCHIUTO
Per la Corte dei Conti di Catanzaro, il Comune di Cosenza sarebbe in dissesto finanziario. Nella loro relazione, i Magistrati, affermano che la situazione creata dall’Amministrazione di Cosenza è “irreversibile” e la motivano con oltre 150 pagine durissime.

GLI “ODIATORI” ASSOLTI MORALMENTE
In due parole potremmo dire che tutti coloro i quali (NOI certamente) hanno contestato questa Amministrazione Occhiuto, venendo definiti da essa “odiatori”, hanno ricevuto un’assoluzione morale dalla Magistratura della Corte dei Conti”.

IL COMUNE DEVE SEMPRE DIRE CHE NON E’ VERO
La risposta del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e della sua Amministrazione, ovviamente, strategicamente, non può validare la sentenza della Corte dei Conti. In tal caso, dovrebbero dimettersi tutti con la palese ammissione di fallimento, a danno di tutti i cittadini.

IN CASO DI “DISSESTO” E DOLO NESSUNO DI LORO POTRA’ CANDIDARSI PER 10 ANNI
Tradotto in politichese significherebbe: perdita immediata di migliaia e migliaia di voti, della totale di fiducia, l’allontanamento (che sta già accadendo comunque), di molti sostenitori primari e la certissima non candidabilità alle regionali o altro per bene 10 anni. A spiegare ancora meglio le motivazioni che la politica tenta di esorcizzare, è la Legge che all’Art.248 alla voce “Conseguenze della dichiarazione di dissesto”, cita testualmente:

5. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, gli amministratori che la Corte dei conti ha riconosciuto responsabili, anche in primo grado, di danni cagionati con dolo o colpa grave, nei cinque anni precedenti il verificarsi del dissesto finanziario, non possono ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati, ove la Corte, valutate le circostanze e le cause che hanno
determinato il dissesto, accerti che questo e’ diretta conseguenza delle azioni od omissioni per le quali l’amministratore e’ stato riconosciuto responsabile.

Ma, attenzione, ora viene il bello e chiunque potrà comprendere che la Legge è chiara:

I sindaci e i presidenti di provincia ritenuti responsabili ai sensi del periodo precedente, inoltre, non sono candidabili, per un periodo di dieci anni, alle cariche di sindaco, di presidente di provincia, di presidente di Giunta regionale, nonché di membro dei consigli comunali, dei consigli provinciali, delle assemblee e dei consigli regionali, del Parlamento e del Parlamento europeo. Non possono altresì ricoprire per un periodo di tempo di dieci anni la carica di assessore comunale, provinciale o regionale né alcuna carica in enti vigilati o partecipati da enti pubblici.

Qualora, a seguito della dichiarazione di dissesto, la Corte dei conti accerti gravi responsabilità nello svolgimento dell’attività del collegio dei revisori, o ritardata o mancata comunicazione, secondo le normative vigenti, delle informazioni, i componenti del collegio riconosciuti responsabili in sede di giudizio della predetta Corte non possono essere nominati nel collegio dei revisori degli enti locali e degli enti ed organismi agli stessi riconducibili fino a dieci anni, in funzione della gravita’ accertata. La Corte dei conti trasmette l’esito dell’accertamento anche all’ordine professionale di appartenenza dei revisori per valutazioni inerenti all’eventuale avvio di procedimenti disciplinari.”.
Vedi qui la Gazzetta Ufficiale.

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

Come uscirne? A noi Cittadini è concesso sapere solo che la conferma sarebbe un disastro per le nostre tasche. Si, perché a pagare siamo e saremo sempre noi le scorie lasciate dalla cattiva politica.

La Legge indica in 10 anni il tempo in cui i politici e le realtà amministrative che se ne rendono responsabili debbono, in caso di manifesto dolo, restare lontane dall’esercizio della politica. NOI, non solo condividiamo, ma aggiungiamo che i Cittadini, per non incorrere nuovamente nello stesso errore, non devono eleggere più nessuno dei nomi che hanno composto anche il Consiglio Comunale, l’Organismo di controllo che non ha, invece, controllato.

I Consiglieri, infatti, non dimentichiamo, hanno funzioni normative di approvazione del bilancio comunale e di controllo politico sugli organi esecutivi, incluso il Sindaco. Le loro responsabilità politiche, sono enormi.

 

“Romanzo Cosentino”. Politica e tradimento.

Romanzo Cosentino
Romanzo Cosentino
Romanzo Cosentino
Romanzo Cosentino

di Fabio Gallo/

I nostri tempi richiedono attenzione, recupero e mantenimento della Memoria. Le infinite sollecitazioni quotidiane provenienti dal mondo dell’informazione fanno sì che il tutto, finisce per equivalere al nulla. Così, regna la confusione.

Invece, ci sono cose importanti che devono restare bene impresse, onde evitare il ripetersi di quelle che hanno degradato l’esistente e per evitare di vedere ancora prevalere sui giusti, coloro i quali li hanno oppressi per anni. E’ un tentativo da fare.

Cosenza - Salita dal Quartiere Sanità al Castello Normanno - Svevo (sec. XI)
Cosenza – Salita dal Quartiere Sanità al Castello Normanno – Svevo (sec. XI)

Per questo motivo, ma anche per riflettere con me stesso e trarre spunti per una vita politica nuova che tutti meritiamo, ma che deve essere ricercata, ho deciso di scrivere alcuni pensieri dedicati alle cronache della mia Città (e dintorni) in maniera diversa, unendo alla critica sempre qualcosa di autenticamente bello e buono frutto del lavoro mio e degli amici del Movimento NOI. Ad esempio, una serie di immagini che racchiudono secoli di Memoria di Arte, Cultura e Fede che fanno di Cosenza una Città che se avesse governi responsabili, potrebbe essere il Paradiso in terra.

Cosenza - Città Storica - Chiesa Santa Maria della Sanità - Navata, part.del confessionale (sec.XVII)
Cosenza – Città Storica – Chiesa Santa Maria della Sanità – Navata, part.del confessionale (sec.XVII)

Riunirò i vari capitoli in un quaderno digitale, nel quale vorei prevalesse la Grande Bellezza dell’immagine. Ogni lettore, amico, cittadino, potrebbe contribuire. Il suo nome sarà “Romanzo Cosentino”, una raccolta di sentimenti e riflessioni ispirati dalla mala politica, ma dedicati al folle amore per la Città di Cosenza e per la Calabria tutta.

Cosenza - Città Storica - Chiesa Santa Maria della Sanità - Navata, part.del confessionale (sec.XVII)
Cosenza – Città Storica – Chiesa Santa Maria della Sanità – Navata, part.del confessionale (sec.XVII)

Il nome è liberamente ispirato ad una recente conversazione con “Donna Angela” cosentina 93enne incontrata recentemente nel Quartiere Sanità, nella Città Storica di Cosenza. Mi ha raccontato tante cose facendomi sentire fiero di essere nato a Cosenza. Tra un racconto e l’altro, ha esclamato:

“na vota c’era rispetto ed era tutto bello. Mò un si capiscia nenti. Para nu romanzo cusintinu”.

Mi ha fatto promettere di non abbandonare la Città ma di viverla e amarla come ha fatto lei. Ed io, con semplicità, ho intenzione di mantenere la promessa.

ROMANZO COSENTINO – 1° CAPITOLO ” Politica e Tradimento”
Cosenza – 19 Luglio 2019 – Abbiamo scoperto in soli pochi mesi che dietro la maschera barocca della politica, si nascondono migliaia di vermi, la cui unica missione esistenziale, è quella di divorare il corpo dello Stato e la vita di noi tutti cittadini.

Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento NOI

Siamo confusi, e giorno dopo giorno scopriamo che abbiamo dato la nostra fiducia, difendendoli anche quando sarebbe stato il caso di tacere, a chi ha dimostrato di non meritarlo.

I dubbi ci assalgono, la confusione regna e noi non sappiamo che strada percorrere per sentirci “parte integrante” di un qualcosa che possa definirsi Stato. Di sapere, in fondo, che i nostri sacrifici metteranno al sicuro noi, i nostri figli e nipoti in un mondo almeno leggermente migliore. Forse abbiamo sbagliato a valutare? Può essere, magari la colpa è nostra e non di questa classe politica che critichiamo? Come fare ad averne contezza?

Ecco l’idea: guardiamo intorno e valutiamo il loro operato. Li abbiamo pagati e resi ricchi  proprio per questo: per lavorare per tutti noi.

Così, scopriamo che il nostro ambiente è devastato, che nelle nostre colline fertili e verdeggianti o alle radici dell’Altopiano che ha l’Aria più respirabile d’Europa (la Sila, ndr.), sono state impiantate gigantesche discariche, compromettendone permanentemente il senso. Poi, ci rechiamo al Mare e scopriamo che quell’acqua limpida che chiamava a gran voce tutti noi a fare tuffi e capriole per ore e ore sui nostri materassini, è una fogna a cielo scoperto. Ed è così che ritorniamo per trovare ristoro tra le mura delle nostre Città Storiche e scopriamo che sono state umiliate e devastate insieme alla nostra Memoria, dalla loro incuria e indifferenza. Poi, ancora, ci accorgiamo che la vita ci consuma e che abbiamo bisogno di cure, e scopriamo che il nero dell’incapacità di questa classe politica ha sporcato anche le candide lenzuola dei nostri Ospedali, non più in grado di essere accoglienza, umanità, cura certa. A questo punto ci arrendiamo e guardandoci allo specchio una bella mattina ci diciamo: “ma chi me la fa fare a difendere questa gente?”.

La realtà è il metro che misura le parole di questi politici.

E la realtà, oggi, dopo un decennio, è chiara a tutti. Si chiama “fallimento”. Tu, chiamala pure “dissesto finanziario”.

Continua….. con “Il Grande Inganno”.

Cosenza, da coalizione a mucchio selvaggio.

Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia – Movimento NOI

a cura di Cristian Tarsia/

Ciò che ci attende è una disperata corsa verso il portone di casa, il nostro. Busseranno, batteranno a tappeto la città, impareranno anche i nomi delle contrade più isolate, dove non hanno mai osato mettere piede, pur di racimolare qualche voterello. 

Nel mucchio, troppe amicizie destinate a sgretolarsi nel momento della conta dei voti, quando per un soffio uno sarà eletto e l’altro no. Lo impone il gioco del quorum, per questo ognuno su una propria lista di riferimento, per scongiurare l’imbarazzante, eventuale, esclusione per una manciata di preferenze. Si lavora d’anticipo, serve pompare le liste di persone perbene e sfruttarne il potenziale. Una volta tornati in sella, ci si vede alla prossima illusione.

Il termometro politico sta salendo, perché le interazioni ai contenuti pubblicati del Movimento NOI sono troppe. Stanno intaccando anche parte di quell’elettorato minimo “sindacale”  per avere una poltrona ciascuno.

Il prospettarsi di una lunga stagione di vacche magre tormenta queste figure, eppure, il senso del dovere sembrerebbe non avergli mai dato disturbo.

Facoltà di Medicina presso UNICAL: “NOI” richiama Abramo alla responsabilità istituzionale

UNICAL - Università della Calabria
UNICAL – Università della Calabria – Rende

di Cristian Tarsia/

A circa 7 mesi dalle elezioni regionali, lo scenario riservato ai calabresi è tra i più tetri mai visti. Tra autoproclamazioni e trincee, quella proposta al resto del mondo è una Calabria priva di credibilità, una distesa di 15.000 chilometri quadrati, dove ai diritti e allo sviluppo sostenibile, in dicotomia anche solo con il buon senso, viene preferita l’implosione sociale e l’involuzione economica.

Tra i primati della regione che ha dato il nome all’Italia, ce n’è uno recentissimo: la contrarietà del Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, all’apertura di una Facoltà di Medicina presso l’Università della Calabria  che, serve ricordarlo, si trova a Rende (CS).

Se non fosse per il «dettaglio» di una sanità in ginocchio, che non può guardare alla competizione tra capoluoghi ma alla tutela dei cittadini, il Sindaco di Catanzaro potrebbe trovare nella deformazione professionale, di chi è imprenditore, una attenuante. L’impressione è che qualcuno lo abbia consigliato male o, ancora peggio, gli abbia chiesto di scongiurare la realizzazione di un’opera che avrebbe spazzato via per sempre i pretendenti Oliverio e Occhiuto.

Cristian Tarsia - Movimento NOI
Cristian Tarsia – Movimento NOI

Diciamolo, convocare i consiglieri regionali catanzaresi, per discutere del nuovo ospedale di Rende, tra l’altro ben visto dal nuovo Rettore, prof. Nicola Leone, non è come protestare per l’apertura di un centro commerciale concorrente. Un errore di valutazione nel quale Sergio Abramo non può lasciarsi trascinare, rischierebbe di mettersi allo stesso livello di chi non auspica riscatto per questa nostra terra.

CHI E’ CONTRARIO ALLO SVILUPPO E’ FAVOREVOLE AI VIAGGI DELLA SPERANZA NELLA SANITA’
I viaggi della speranza, le centinaia di famiglie costrette a partire verso il nord Italia, anche per le cure più elementari, ci obbligano a guardare la realtà in maniera più severa, a recitare solenni “mea culpa” per tutte le volte che non siamo scesi in piazza a urlare «ANDATE TUTTI A CASA».

Bandiera e Logo del Movimento sturziano NOI
Bandiera e Logo del Movimento sturziano NOI

MOVIMENTO NOI: I (VERI) CATTOLICI MIRANO A RISOLVERE I PROBLEMI, NON A CREARLI
Il programma del Movimento NOI non tiene conto di tattiche elettorali, mira alla centralità dei diritti dei cittadini, sarebbe quindi auspicabile una correzione di tiro, un atto di profonda responsabilità istituzionale. I calabresi meritano un modello sanitario d’avanguardia, che integri l’eccellenza degli atenei alle esigenze territoriali, una proposta forse troppo ambiziosa per il periodo storico, tuttavia spendibile se affiancata da un progetto serio.
Un appello a tutte le forze politiche: è tempo di avere una sanità degna, non sprechiamo questa opportunità.»

Scuole Elementari di Via Roma? Nuova Battaglia vinta.

Il Movimento NOI aveva più volte segnalato la difficoltà dell’impedimento alla circolazione sul tratto di Via Roma interrotto per una ulteriore inutile villetta. I Mezzi di Soccorso non potevano passare. NOI abbiamo denunciato più volte la gravità della situazione e suggerito di inserire i tornelli a scomparsa. Dopo mesi l’Amministrazione Comunale di Cosenza inserisce i Tornelli. E’ la prova del cattivo investimento iniziale da parte del Comune e della vittoria del civismo, quello vero. Andiamo avanti cari Concittadini.

Canale You Tube ufficiale del Movimento NOI Rete Umana

www.movimentonoi.it

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