Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza
I Popolari del Movimento civico NOI, sollecitati dai cittadini della Città Storica di Cosenza, denunciano la grave mancanza di sicurezza del cantiere dell’ex hotel Jolly, soggetto all’epoca dell’Amministrazione Occhiuto a demolizione e da mesi totalmente abbandonato e divenuto una discarica a cielo aperto nel cuore della Città Storica e passaggio quotidiano di cittadini e studenti provenienti da due plessi scolastici importanti.
Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza
Il Portavoce del Movimento NOIFabio Gallo, accompagnato dall’Ingegnere Mario Timpano, si è recato sul luogo rilasciando una testimonianza sulla grave situazione che mostra il rischio concreto del cantiere e il disinteresse dell’Amministrazione Caruso rispetto a questo territorio centralissimo per motivi storico artistici, culturali e commerciali.
Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza
Una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che abitano e lavorano nel territorio non più tollerabile, poiché rappresenta il minimo che un’Amministrazione debba fare per porre in sicurezza quanti attraversano il luogo della ormai inesistente transennatura.
Oggi, come mostrano le immagini, il cantiere è una discarica a cielo aperto con materiale anche pericoloso e ferri arrugginiti esposti. Il Movimento NOI chiede al Sindaco Franz Caruso, agli Assessori Damiano Covelli e Giuseppina Incarnato, nonché al delegato al Centro Storico Francesco Alimena, di provvedere immediatamente al ripristino della sicurezza del cantiere.
Il Cantiere dell’ex Jolly Hotel nel cuore del Centro storico di Cosenza
Tutto ciò a due passi dal “Villaggio Coldiretti” che ha portato in città decine di migliaia di visitatori e posto a prima vista a chiunque si approcci con la Città Storica di Cosenza. Di certo un cattivo segno per chiunque vi si approcci e, come dice l’evidenza, segno di indifferenza da parte dell’amministrazione Caruso verso questa parte di Città che ne rappresenta la memoria e l’identità bimillenaria. Una visuale che si prospetta anche a tutti coloro i quali giungono a Cosenza in occasione della Fiera di San Giuseppe e che desiderano visitare la Città Storica.
Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI
Il Movimento NOI ha realizzato approfondite indagini sulla sicurezza della Città Storica di Cosenza presentandole direttamente agli amministratori ma nessun segno di attività concreta si è mai registrato da parte della sfera politica dell’Amministrazione Caruso rispetto a quanto mostrato allo stesso Sindaco Caruso anche in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneri e Scienze delle Costruzioni dell’UNICAL. Una indifferenza che le immagini mostrano senza tema di smentita e che desta non poche preoccupazioni tra i cittadini della Città Storica di Cosenza e tra coloro i quali vi lavorano.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
di Fabio Gallo/portavoce nazionale Movimento NOI/
Iniziamo subito col dire che i popolari sturziani del Movimento NOI sostengono fermamente le politiche agricole italiane delle quali Coldiretti è certamente una bandiera ben visibile, per nostra fortuna anche sulla nostra tavola, in Europa e non solo. E siamo anche ammirati dalle grandi manifestazioni che sono Coldiretti con tanti anni di esperienza proveniente dal basso, riesce a trasmettere con la sua presenza nei territori. Tra tutte, il meraviglioso “Villaggio Coldiretti”. E siamo anche ammirati dal fatto che i grandi tour come quello in corso a Cosenza, servano non solo a rappresentare tanta bontà proveniente dalle nostre terre, ma anche, a livello didattico alle scuole, dunque ai giovanissimi, che tutto ciò che mangiano, ad esempio l’uovo, non cresce sugli alberi ma viene dal culo della gallina, alla quale, personalmente, mi inchino, non solo per la sua utilità ma per vicinanza (Gallo, Gallina…). Conoscere la provenienza del cibo ci aiuterà a riconoscere vermi, cicale, cavallette, topi e pipistrelli che stanno bene in Cina, ma non certamente in Italia. Da qui l’idea di definire affettuosamente “vacche sacre” quelle splendide creature che ci nutrono con il loro latte.
Se davvero vogliamo proteggere la nostra tavola, le tradizioni, il buon gusto e la nostra salute, è bene visitare il “Villaggio Coldiretti” di Cosenza e, in rappresentanza del Movimento NOI, invito papà e mamme a condurre anche i bambini a spasso su Corso Mazzini, magari spiegando ai propri figli che tra gli stand goduriosi di Coldiretti e le bancarelle intruse che hanno trasformato da tempo Corso Mazzini in una casba a danno dei commercianti che pagano le tasse, ci sono oltre 30 Opere d’Arte prestigiosissime che fanno parte del MAB, il Museo all’Aperto Bilotti.
Testa di Medusa di Giacomo Manzù – MAB – Museo all’Aperto Bilotti
Giusto come anteprima, per colmare un vuoto strategico generato dall’attuale amministrazione, si offre al lettore una visuale completa e assolutamente eccellente di questa Collezione di Opere d’Arte che ho posto nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza (MetaversoCOESENZA.IT), che ho personalmente voluto e realizzato insieme a bravissimi esperti del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI. SI tratta dell’Ecosistema Digitale che ha meritato la Medaglia d’Oro presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.Basta fare click qui per godere di tanta bellezza.
L’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza – MetaversoCOSENZA.IT – ideato e realizzato da Fabio Gallo
Si, lo so bene, a fare una degna promozione della celebre collezione d’Arte che la nostra Città si pregia avere avrebbe dovuto essere l’amministrazione comunale di Cosenza con i suoi assessori che avrebbero dovuto cogliere l’occasione del “Villaggio Coldiretti” per valorizzare della Città di Cosenza Opere d’Arte, Attività Commerciali, Musei, Teatro, Città Storica (volutamente tutto maiuscolo, ndr.), ma, evidentemente, la buona politica non abita nel Palazzo, così come noti commercianti che operano da 40 anni sul territorio, scrivono con grande chiarezza attraverso i social. Immaginiamo se il Planetario piuttosto che essere vittima di incapacità politica fosse stato in questi giorni in splendida forma, o se lo fossero stati i BoCS ART immersi nel verde e sul lungo fiume. Di certo avrebbero oggi avuto una grande opportunità.
Bandiera dei Popolari del Movimento civico NOI
Coldiretti prevede 200 mila presenze. Di certo, avrà la nostra, così come la nostra vicinanza alle sue aziende agricole e alla propria mission. Ma NOI, il Movimento NOI, i popolari del Movimento civico NOI, invitano tutti a prendere atto che Corso Mazzini è un Museo all’Aperto, una Galleria d’Arte e che le oltre 30 opere diffuse lungo il Corso, non sono fetecchie bensì raggi di luce nel buio di una Città che per colpa di una classe politica sgonfia ti talento, ha perso di senso tracciando giorno dopo giorno, sin dall’inizio dell’amministrazione che vede Sindaco Franz Caruso (è una critica puramente politica, ndr.) , il viale dell’oscurantismo. Arriva il Villaggio Coldiretti che si prospetta essere ghiotta anche la grande mole di visitatori che giungono da tutta la regione e non solo, e Cosenza si presenta sporca, con i suoi viali malcurati (vedi Via Misasi, ndr.), le strade accidentate e pericolose, con una viabilità snervante a circuito chiuso da terzo mondo.
Fabio Gallo – portavoce nazionale Movimento civico NOI
E di tanto ne siamo colpevoli anche NOI e per nessun motivo desideriamo assolverci dall’avere sostenuto l’amministrazione che alle richieste di trasparenza poste per iscritto e validate da gruppi consiliari di maggioranza, risponde prima con il silenzio, poi togliendo le deleghe al rappresentante del Movimento NOI (lo scrivente, ndr.) e poi, incredibile a credersi, denunciando non l’oppositore ma l’alleato politico che in rispetto alle deleghe ricevute, cerca solo di tutelare la stessa amministrazione nel mentre la Procura Antimafia di Catanzaro coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri, volge il faro delle sue indagini giudiziarie, proprio nella direzione del Comune di Cosenza. Ma questa è un’altra storia e, come si dice, chi vivrà, vedrà.
Ora, godiamoci il “Villaggio Coldiretti”, le Opere del Mab – Museo all’Aperto Bilotti e le tante attività commerciali del Centro che fanno da cornice al Villaggio. Finalmente troverò la ricotta pecorina pecorina, quella di una volta.
La tragedia di Crotone con le sue vittime della tratta di esseri umani ai quali si vende il miraggio della libertà a caro prezzo, molto spesso al prezzo della stessa vita, finisce ancora una volta per trasformarsi in carneficina politica populista e senza meta.
Il mare di Crotone visto dal Promontorio di Capo Colonna
La morte che antropologicamente dovrebbe indurre ad esorcizzarne il potenziale distruttore, invece, scivola ancora una volta nell’opportunità da non perdere per il populista che si ritiene continuamente in campagna elettorale, di accusare il suo avversario politico, comprovando, così, la tipica aridità culturale di chi esprime solo rabbia non per quanto accade, ma per quanto è manifesto che non lo sappia impedire.
E’ questo, il grande disprezzodella vita e della morte per chi, migrando nel mare della speranza senza saperci nuotare, cerca la pace.
Fabio Gallo – portavoce Movimento NOI
Da semplice cittadino e da portavoce del Movimento civico (civile, ndr.) NOI, rifletto anche sul “grande silenzio” degli alleati e dei protagonisti dell’attuale formazione politica di Governo che dalla Calabria non intervengono in difesa dell’aggressione al capo del Governo Giorgia Meloni ed ai suoi ministri, da parte di chi ha governato sino a ieri, contribuendo in maniera determinante alla riduzione in macerie dei pilastri della nostra società e della ragione stessa per la quale alcune questioni, come quella della migrazione, rimangono irrisolte.
Ciò che accade è terribile. Le vittime della disonestà del nostro mondo sono ancora calde, che già vengono trasformate in polemiche inutili che fanno solo bene all’indifferenza di una Europa che da anni si lava le mani del problema dimentichi che le coste dell’Italia meridionale da approdo di civiltà sono trasformate brutalmente in “ultima spiaggia” per questa fetta di umanità in movimento che appare non solo troppo grande da fermare, ma anche complessa da integrare se non con la costituzione di ghetti pericolosi che fomentano criminalità, sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, odio.
Una domanda ai populisti di questo grande quartiere che è il nostro Paese deve essere rivolta: cosa hanno fatto la Sinistra ed il M5S in Calabria in un decennio di amministrazione della cosa pubblica?
Senza sapere chi c’è per davvero sotto quelle lenzuola bianche distese sulla spiaggia sarebbe apprezzabile che questi soggetti imparassero a tacere. Aveva ragione don Luigi Sturzo quando decenni prima che tutto ciò accadesse disse che dovevamo prepararci a diventare e governare la “logistica” del Mediterraneo, altrimenti saremmo stati governati.
Il Movimento civico (da civile) NOI ha deciso oggi di fare propria la riflessione del Prof. Giuseppe Pino Scaglione che seguiamo e apprezziamo. Su Facebook il Professore di Urban Design presso l’Universitá di Trento (non il primo sceso da treno), propone una riflessione quantomai opportuna che a breve si trasformerà in una profezia che sarà anche il volto dell’arretratezza culturale di gran parte della classe politica del Sud lamentona e presuntuosa che, puntualmente, fallisce l’obiettivo dell’investimento dei fondi europei, rispedendone al mittente una cospicua fetta producendo il vuoto strategico dello sviluppo del territorio.
Il Prof. Giuseppe Pino Scaglione
Di Giuseppe Pino Scaglione OSSERVATORIO SULLA MEDIOCRITÀ DEL PAESE MEDIOCRE: impazza, soprattutto da Roma in giù la folle corsa ad appaltare i progetti dei finanziamenti della RIGENERAZIONE URBANA, pena la perdita del congruo bottino per sindaci e amministratori dediti alla pratica di non progettare in modo organico la qualità e la rigenerazione urbana, ma di stare con il cappello in mano ad attendere questa o quella occasione di vedersi elargiti soldi pubblici. La realtà però, dal nostro osservatorio è ben diversa, sempre più deprimente e sempre più all’italiana, ovvero il sud avrà l’ennesimo primato di aver speso altre ingenti somme pubbliche senza aver rigenerato nulla: non gli spazi, non i luoghi, non la società. Il meccanismo di attribuzione dei fondi di RIGENERAZIONE URBANA si basa soprattutto su un criterio che della qualità dei progetti se ne infischia, ossia è un valore, IVS, Indice di Vulnerabilità Sociale, che il Ministero dell’Interno (che gestisce i fondi della Rigenerazione Urbana) calcola sulla base di indicatori che vanno dal degrado sociale, delinquenza, abbandono scolastico e altre magnifiche “qualità” del nostro paese, che sono al “top” a Sud! A questi criteri, per essere fintamente un pò più europei, si sono aggiunti una spruzzata di “Green” tanto per dire di voler rispettare i criteri del Green New Deal, ma poi in realtà questo aspetto è del tutto secondario nelle progettazioni e realizzazioni, e la cosa più grave è che LE PROGETTAZIONI CHE SUPERANO IL MILIONE DI EURO VANNO A GARA CON IL FAMIGERATO SISTEMA DEL RIBASSO PERCENTUALE. Ovvero, gli interventi più importanti vengono assegnati non ai migliori progetti, ma, spesso, ad anonime società di ingegneria, che pur di sopravvivere e fatturare, propongono assurdi ribassi che hanno drogato il mercato, abbassando ulteriormente la soglia di qualità progettuale. Un aspetto che non scalfisce minimamente gli amministratori, i quali pensano poi al riutilizzo di queste somme dei ribassi per altre operazioni clientelari ed elettorali, affidando incarichi sotto soglia per aggiungere fioriere rococò, panchine retrò, pavimentazioni finto antico, finto porfido, finto tutto, insomma e per aggiungere “il tocco personale” del sindaco di turno al già povero e martoriato spazio pubblico. Il paesaggio urbano dei prossimi anni al Sud, in particolare, perché il nord ha scarsamente beneficiato della misura e potete immaginare perchè, sarà quindi punteggiato di progettini (proprio così) fatti con il copia e incolla, da incompetenti, da “piazzette” e “villette” volute da sindaci altrettanto incapaci, che pensano che la rigenerazione urbana sia fatta di panchine, gettacarte e lampioni stile cimitero. In Calabria c’è anche una LEGGE REGIONALE sulla Rigenerazione urbana, da poco operativa, ma questa come quella Urbanistica è totalmente ignorata e del tutto inattuata. Cosa fanno gli Ordini Professionali e il CNAPPC per opporsi a questa triste e deprimente realtà? Lo chiediamo, tra tutti, al Presidente Francesco Miceli, ai presidenti provinciali degli Architetti, al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, e non ultimi ai vari ministri competenti, certi, tuttavia, che il nostro appello per un paese meno MEDIOCRE, resterà del tutto disatteso! Così da poter esclamare ancora, Viva l’Italia mediocre fatta dai mediocri…
CHI E’ GIUSEPPE PINO SCAGLIONE Professore di Urban Design presso l’Università di Trento. Fondatore e direttore di Lab.Pro, Laboratori Internazionali di Progettazione, itineranti, promotore di workshop, incontri e conferenze, seminari e ricerche sui temi della città, architettura, paesaggio, infrastrutture, design. Ha scritto e pubblicato numerosi articoli e saggi tra i quali: “Avventure del progetto”, “Cities in Nature”, “Spostamenti intelligenti”, curato la serie “monograph.it” dedicata, tra gli altri, a Kengo Kuma, Antonio Citterio, Odile Decq, Reiulf Ramstad. Dal 2020 è responsabile scientifico per i contenuti del magazine web e cartaceo, “NUOVO disegnoallitaliana” (www.disegnoallitaliana.it), inoltre, dal 2019, è presidente della Società Scientifica Riagita.
Il caso della Biblioteca Civica di Cosenza incapace di risollevare il suo destino pur essendo cuore della cultura cosentina insieme alla Biblioteca Nazionale dura oramai da anni. “Concordiamo con quanto dichiarato questa mattina dall’on. Simona Loizzo che vuole affrontare il problema portandolo direttamente sul tavolo del Ministro Sangiuliano e allo stesso tempo coinvolgendo il vice presidente della Regione Calabria perchè si dimostri che la politica può dare segni concreti rispetto alla soluzione di problemi annosi.
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
Lo dichiara il portavoce nazionale dei Popolari del Movimento civico NOI Fabio Gallo che aggiunge: “l’attuale governo sta attuando programmi che aiuteranno molto la valorizzazione del Patrimonio culturale italiano dalla quale tutela, valorizzazione e conservazione, dipendono l’identità del nostro Paese e, le nuove economie che sono il lavoro. Oggi il nostro Paese ha bisogno di lavoro che dia dignità e non di politiche mirate a creare subalternità passiva. Ci complimentiamo – conclude la nota – con l’on. Loizzo, unica che concretamente sta guardando alla tutela di questo settore strategico per la Calabria è per l’intero Paese”.
On. Simona Loizzo
Segue la nota dell’on. Loizzo
“C’è bisogno di un impegno comune per la biblioteca civica di Cosenza, un patrimonio culturale immenso”. Lo afferma l’on Simona Loizzo deputato della Lega e membro della commissione cultura della Camera. “Ho sentito il direttore della biblioteca e assicurato il mio sostegno, atteso che sottoporrò la questione al ministro Sangiuliano, seppure esuli dalle competenze dirette del Ministero. Si tratta della seconda biblioteca per importanza ai tempi del Regno di Napoli – continua Loizzo – che custodisce manoscritti preziosi. Il comune oggettivamente non può fare molto essendo in dissesto ma chiedo all’assessore regionale Princi di sostenere finanziariamente la struttura. Dobbiamo fare il possibile tutti insieme – conclude Loizzo – per tutelare una ricchezza di queste dimensioni”.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
La redazione/
Movimento NOI – Rete Umana
I Popolari del Movimento NOI rompono il silenzio dei tanti sul tema del nuovo Ospedale civile di Cosenza dichiarandosi non d’accordo sul fatto che l’Ospedale civile “pubblico” debba avere il 51% di quote da assegnare a privati e, prendendo atto della istituzione del sempre auspicato Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’UNICAL, chiede che la costruzione del nuovo Ospedale venga realizzata nella zona universitaria, come previsto dai propri programmi elettorali redatti al solo fine del bene dei cittadini in rispetto della Costituzione Italiana.
FAVOREVOLI ALLA SANITA’ PRIVATA COMPLEMENTARE MA SEPARATA DALLA SANITA’ PUBBLICA Come sempre, il Movimento NOI è favorevole ad una sanità privata complementare e d’eccellenza anche accreditata, utile a velocizzare alcune procedure, ma assolutamente separata da quella pubblica. Lo hanno dichiarato i Delegati del Movimento NOI unitamente al portavoce nazionale Fabio Gallo, già candidato Sindaco alle scorse amministrative di Cosenza. Con l’ultima delibera del Consiglio comunale di Cosenza, inerente l’ormai annosa vicenda del nuovo ospedale civile – comunica la nota stampa dei Popolari del Movimento NOI – l’amministrazione guidata dall’avvocato Franz Caruso ha messo nero su bianco il luogo nel quale dovrebbe sorgere il nuovo Ospedale Civile di Cosenza. Si tratta di Vaglio Lise, località diametralmente opposta a quella scelta dalla precedente amministrazione guidata dall’Architetto Mario Occhiuto che voleva il nuovo nosocomio arroccato sulla collina di Muoio, discutibile per motivazioni logistiche e forse anche idrogeologiche.
SITUAZIONE MUTATA CON L’ISTITUZIONE DEL DIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA PRESSO L’UNICAL Oggi, però, parlare di nuovo Ospedale Civile, alla luce delle ultime importanti novità, significa mettere in discussione decisioni prese ma che sono superate da dati di fatto che debbono essere tenuti in considerazione. Dal prossimo anno accademico, infatti, l’Università degli studi della Calabria avrà una facoltà di Medicina e Chirurgia, e sarebbe opportuno che i reparti nei quali i nostri futuri medici svolgeranno il loro tirocinio, non fossero situati estremamente lontano dalle aule universitarie. Sarebbe assurdo. Altra discrepanza che salta all’occhio è che l’attuale nosocomio cosentino e al 100% di proprietà ed a gestione pubblica. L’accordo per la costruzione del nuovo Ospedale Civile, invece, prevede una percentuale di partecipazione pari al 51% di capitale privato ed al 49% di capitale pubblicoed una co-gestione pare venticinquennale. Cosa assurda che si realizza a danno dei cittadini. Ora, premesso che il Movimento civico NOI non è contrario ad una sanità privata complementare a quella pubblica, riteniamo, però, che le strutture ospedaliere debbano essere “res pubblica”, per non diventare centri d’interesse politico affaristico incontrollabili a danno dei contribuenti, con conseguenti gravissime ricadute sui diritti dei cittadini alla cura. La sanità privata – sottolinea il Movimento NOI – deve essere una sanità complementare, strutturata e concepita al fine di fornire servizi di grande qualità, specie in quelle branche dove il servizio pubblico non riesce ad essere incisivo, ad esempio la medicina preventiva e quella riabilitativa.
OSPEDALE CIVILE INTERAMENTE PUBBLICO DA REALIZZARE NELL’AREA UNIVERSITARIA Anche per quanto riguarda la location il Movimento NOI è coerente con quanto previsto nel suo programma elettorale delle scorse amministrative di Rende e di Cosenza, che prevede la costruzione dell’Ospedale pubblico territoriale di quella che, di fatto, si configura già essere una “Città Unica”, nella zona universitaria. Una tesi avvalorata oggi dalla nascita del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’UNICAL.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
“Il Movimento NOI parteciperà all’incontro che si terrà sabato 3 dicembre alle ore 17 presso l’hotel Royal di Cosenza, organizzato dal Gruppo Consiliare Regionale della Lega sul tema “Realizzare la Città Unica” che vedrà la parlamentare Simona Loizzo argomentare la sua proposta che sta trovando ampia partecipazione da parte di tutti coloro i quali, concretamente desiderano impegnarsi politicamente per una reale svolta a favore dell’intero territorio”.
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
Lo afferma Fabio Gallo, Portavoce Nazionale dei popolari del Movimento NOI che si dichiara altresì convinto dell’importanza della partecipazione dell’on. Sandro Principe e dell’ex consigliere regionale Carlo Guccione impegnato come l’on. Simona Loizzo sul fronte sanità. Anche la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza deve diventare un tema della grande città unica così come tutti servizi che potranno essere semplificati e migliorati in termini di qualità, soprattutto ora che la disponibilità dei fondi del PNRR rende possibile un grande balzo in avanti di questa parte del Sud Italia come auspicato anche dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. “In merito alle polemiche delle ultime ore, il Movimento NOI plaude – conclude Fabio gallo – alla scelta di Carlo Guccione, storicamente a favore della città unica, di avere manifestato la sua indipendenza, ritenendo, evidentemente, il tema della città unica non da cortile ma rivolto al bene comune di un territorio gravemente piagato da mille sofferenze che oggi possono trovare riscatto avviando questa rivoluzione ormai necessaria”.
Il Movimento sociale, culturale e politico NOI ha appreso della Delibera di Giunta numero 144/2022 del 9-11.2022 del Comune di Cosenza, nella quale risulta chiaro il tentativo da parte del Sindaco Caruso e della sua Giunta di zittire il Movimento civico NOI e il suo portavoce Fabio Gallo. Grave risulta l’attacco personale fatto dal Sindaco Franz Caruso nei confronti del Portavoce nazionale del Movimento politico NOI Fabio Gallo.
Movimento NOI – Rete Umana
Gravissimo risulta che per far tacere su questioni e critiche politiche, lecite poiché rivolte alla trasparenza, il Sindaco Caruso e la sua Giunta utilizzino strumenti di minaccia penale personali nei confronti di un rappresentante di un Corpo Politico. Il Sindaco e la sua Giunta, piuttosto, provvedano ai tanti problemi che affliggono la città.
A nulla varrà tale comportamento a zittire un Corpo Politico ed il suo Portavoce Nazionale che il Sindaco di Cosenza ha prima utilizzato per vincere le elezioni chiedendogli di aprire il comizio di chiusura della sua campagna elettorale, e poi pretendere che lo stesso Corpo Politico che ha basato la sua attività sull’assoluta trasparenza, taccia ciò che deve essere detto a gran voce.
Movimento NOI
Se tale azione minatoria dovesse continuare nel tentativo di portare sul piano personale la vicenda, il Movimento sociale, culturale e politico NOI, si vedrà costretto ad adire le vie legali sia in sede civile che penale nei confronti di tutti coloro i quali si renderanno responsabili di minaccia a Corpo Politico e/o diffamazioni.
Il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo
Il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo
Prendo atto della deliberazione di Giunta numero 144/2022 del 9-11.2022 che testualmente cita: “Comune di Cosenza – Gallo Fabio – Diffamazione a mezzo Facebook ed altri social – autorizzazione ad agire in giudizio in sede civile e/o penale- nomina difensore di fiducia”, attraverso la quale il Sindaco lede i principi del vivere democratico ed i diritti garantiti dalla Costituzione Italiana a rappresentare nella qualità di Portavoce Nazionale il pensiero politico del Movimento civico NOI e lecite richieste di trasparenza nella pubblica amministrazione. Apprendo altresì che viene nominato Avvocato difensore dell’Amministrazione Francesco Tenuta che dal curriculum vitae risulta essere dello studio dello stesso Sindaco Franz Caruso.
Rammento al Sindaco che per quanto riportato sia dall’atto di revoca delle deleghe conferitemi in data 11 aprile 2022, che nella succitata delibera di Giunta, sono io che risulto gravemente diffamato nell’onore e nella reputazione e pertanto, nel caso in cui l’Amministrazione dovesse dare seguito alla succitata delibera, mi riservo la facoltà di presentare presso la Procura della Repubblica di Cosenza denuncia per diffamazione sia in sede civile che penale e procederò, altresì, a provare documentalmente che quanto ho dichiarato corrisponde al vero.
Il Sindaco, al contrario, si attivi al fine di fornire le risposte alle domande poste nella qualità di rappresentante di un “Corpo Politico” alla sua Amministrazione, mai giunte sino ad oggi. Un comportamento censurato in sede istituzionale anche dal Consigliere Avv. Bianca Rende, anch’essa già candidata Sindaco alle scorse amministrative. Non è infatti possibile scindere dalla persona Fabio Gallo l’essere lui il Portavoce Nazionale del Movimento sociale, culturale e politico NOI.
a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/
Gruppi composti da meno di 10 membri, nella maggior parte dei casi italiani, in prevalenza maschi e con un’età compresa fra i 15 e i 17 anni. Stupisce la violenza delle ragazze.
E’ la fotografia delle gang giovanili operanti nel nostro Paese scattata dal rapporto realizzato da Transcrime, il centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno e il Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità del ministero della Giustizia. Si tratta di gang dedite soprattutto a reati violenti, come risse, percosse e lesioni, atti di bullismo, disturbo della quiete pubblica e atti vandalici.
Un fenomeno che sta esondando anche a Cosenza e che vede molta aggressività anche da parte delle ragazze. Le vittime sono soprattutto altri giovani ma anche chi si trova ad incrociare i gruppi di vandali. Alla base spesso ci sono difficoltà relazionali e disagio sociale o economico che, però, devono essere governati.
I dati forniti dalle Forze di Polizia evidenziano poi che le gang giovanili sono maggiormente attive nelle ore pomeridiane e serali, durante il fine settimana. Cosa porta questi ragazzini a compiere tali gesti di violenza sui loro coetanei? Chi compie queste violenze gratuite lo fa per far parte del ‘branco’ e, allo stesso tempo, viene spinto dal desiderio di avere risonanza proprio con queste azioni.
Nell’adolescenza l’aggressività è di base, poi sta all’ambiente educativo incanalarla verso qualcosa di costruttivo. Se questo argine viene a mancare, questa sfocia nella distruttività perché a questa età c’è una innata voglia di essere riconosciuti e se questa passa attraverso le violenze senza che vi si ponga un freno il giovane non è in grado di riconoscere la gravità delle sue azioni
Occorre agire prima che la situazione sfugga completamente di mano, devono entrare in azione le Istituzioni.
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