Il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo
Il Portavoce Nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo
Prendo atto della deliberazione di Giunta numero 144/2022 del 9-11.2022 che testualmente cita: “Comune di Cosenza – Gallo Fabio – Diffamazione a mezzo Facebook ed altri social – autorizzazione ad agire in giudizio in sede civile e/o penale- nomina difensore di fiducia”, attraverso la quale il Sindaco lede i principi del vivere democratico ed i diritti garantiti dalla Costituzione Italiana a rappresentare nella qualità di Portavoce Nazionale il pensiero politico del Movimento civico NOI e lecite richieste di trasparenza nella pubblica amministrazione. Apprendo altresì che viene nominato Avvocato difensore dell’Amministrazione Francesco Tenuta che dal curriculum vitae risulta essere dello studio dello stesso Sindaco Franz Caruso.
Rammento al Sindaco che per quanto riportato sia dall’atto di revoca delle deleghe conferitemi in data 11 aprile 2022, che nella succitata delibera di Giunta, sono io che risulto gravemente diffamato nell’onore e nella reputazione e pertanto, nel caso in cui l’Amministrazione dovesse dare seguito alla succitata delibera, mi riservo la facoltà di presentare presso la Procura della Repubblica di Cosenza denuncia per diffamazione sia in sede civile che penale e procederò, altresì, a provare documentalmente che quanto ho dichiarato corrisponde al vero.
Il Sindaco, al contrario, si attivi al fine di fornire le risposte alle domande poste nella qualità di rappresentante di un “Corpo Politico” alla sua Amministrazione, mai giunte sino ad oggi. Un comportamento censurato in sede istituzionale anche dal Consigliere Avv. Bianca Rende, anch’essa già candidata Sindaco alle scorse amministrative. Non è infatti possibile scindere dalla persona Fabio Gallo l’essere lui il Portavoce Nazionale del Movimento sociale, culturale e politico NOI.
a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/
Gruppi composti da meno di 10 membri, nella maggior parte dei casi italiani, in prevalenza maschi e con un’età compresa fra i 15 e i 17 anni. Stupisce la violenza delle ragazze.
E’ la fotografia delle gang giovanili operanti nel nostro Paese scattata dal rapporto realizzato da Transcrime, il centro di ricerca interuniversitario sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia, in collaborazione con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno e il Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità del ministero della Giustizia. Si tratta di gang dedite soprattutto a reati violenti, come risse, percosse e lesioni, atti di bullismo, disturbo della quiete pubblica e atti vandalici.
Un fenomeno che sta esondando anche a Cosenza e che vede molta aggressività anche da parte delle ragazze. Le vittime sono soprattutto altri giovani ma anche chi si trova ad incrociare i gruppi di vandali. Alla base spesso ci sono difficoltà relazionali e disagio sociale o economico che, però, devono essere governati.
I dati forniti dalle Forze di Polizia evidenziano poi che le gang giovanili sono maggiormente attive nelle ore pomeridiane e serali, durante il fine settimana. Cosa porta questi ragazzini a compiere tali gesti di violenza sui loro coetanei? Chi compie queste violenze gratuite lo fa per far parte del ‘branco’ e, allo stesso tempo, viene spinto dal desiderio di avere risonanza proprio con queste azioni.
Nell’adolescenza l’aggressività è di base, poi sta all’ambiente educativo incanalarla verso qualcosa di costruttivo. Se questo argine viene a mancare, questa sfocia nella distruttività perché a questa età c’è una innata voglia di essere riconosciuti e se questa passa attraverso le violenze senza che vi si ponga un freno il giovane non è in grado di riconoscere la gravità delle sue azioni
Occorre agire prima che la situazione sfugga completamente di mano, devono entrare in azione le Istituzioni.
Prendiamo atto della conferenza indetta dai Sindaci di Rende, Cosenza, Castrolibero e Montalto dedicata al PNRR, con tanto di manifesta intenzione, sulla locandina, di essere pronti a scendere in piazza. Dal danno rischiamo seriamente di passare alla beffa quando tutti sanno che non esiste una programmazione in atto degna di essere finanziata in maniera massiva dal PNRR che, come noto, guarda alla trasformazione delle realtà urbane che si vogliono avviare verso un futuro realmente sostenibile. E per sostenibilità non si intende “cemento a qualsiasi costo” ma migliorare la qualità della vita dei cittadini rendendola, appunto, sostenibile.
A ciò si aggiunge la minaccia della ‘ndrangheta che, da quanto pare, i Comuni non sempre sono in grado di arginare. Basta ricordare Piazza Bilotti a Cosenza che i cinici ancora oggi chiamano “Piazza ‘ndrangheta”, ancora, da anni, parzialmente sotto sequestro da parte dell’Antimafia.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
MANCA UNA VISIONE DEL PRESENTE E DEL FUTURO AFFIDATA SOLO A SPOT Quando si parla di mancanza di una visione reale perché si possa parlare di sviluppo, bisogna guardare anche alle nostre spalle con giudizio critico perché non ci si prenda in giro e non si utilizzino titoloni, magari solo per riconquistare un pizzico di visibilità in periodi di magra come quello attuale, per alcuni Sindaci che hanno promesso mare e monti ma hanno generato solo desertificazioni in numerosi settori strategici dai quali dipende l’economia.
LE BARRICATE AL CONTRARIO DI CHI HA RIFIUTATO AIUTI E COMPETENZE Deve essere detto a chiare lettere che alcuni sindaci, ad esempio quello di Cosenza, le barricate sembra averle fatte al contrario. Proprio lui, infatti, nominò l’esperta di PNRR Delly Fabiano che dovette gettare la spugna dichiarando che non la facevano lavorare. Subito dopo di lei Serafino Nuccio Tantari che abbandona il Sindaco di Cosenza non condividendo la gestione dirigenziale. Come la nota docente UNICAL anche altri esperti hanno reso disponibili le proprie competenze gratuitamente e altrettanto vanamente. Forse, per capire bene le motivazioni generali di queste fughe eccellenti di esperti di programmazione e PNRR, bisogna saper leggere il grave atto compiuto dal Sindaco Franz Caruso nel togliere le deleghe al Portavoce del Movimento civico NOI che ha chiesto a gran voce e con insistenza ma senza risposta,“trasparenza”. Oggi, dunque, dopo il primo anno di blocco totale di tutti i settori che avrebbero potuto far rivivere la Città con la scusa del dissesto finanziario, inizia la fase del lamento della poca considerazione del PNRR, come se il Governo non sapesse chi è in grado di spendere davvero creando servizi, e chi no.
IL NUOVO OSPEDALE DI COSENZA ESEMPIO DI INCAPACITA’ POLITICA La cartina al tornasole di quanto sosteniamo è l’evidenza: non si è neanche in grado di costruire un Ospedale Pubblicodel quale si dispone già delle risorse, figuriamoci se si è credibili parlando del PNRR.
A proposito di “visione” del futuro che non sappia di spendere a caso danaro pubblico per creare cattedrali nel deserto che manifestano concretamente incapacità di fare politica e governare una pubblica amministrazione, abbiamo esempi illustri come il Planetario di Cosenza che solo dopo un anno è stato consegnato alla ruggine. Potremmo andare molto oltre ad esempio ai BoCS ART abbandonati soprattutto all’incapacità e incompetenza politica di chi governa la Città, e poco più in là il noto Parco Acquatico del Crati ultimato e inaugurato dall’ex Sindaco perugini e poi abbandonato allo scempio totale.
Ciliegina sulla torta i 90 milioni di Euro concessi dal CIPE per la riqualificazione urbana della Città Storica di Cosenza che giunti nel novembre 2017 grazie ad un innovativo progetto di digitalizzazione voluto dal Movimento civico NOI e dall’Arcidiocesi di Cosenza Bisignano, solo oggi, dopo ben quattro anni, si intravedono i primi bandi.
Fabio Gallo con Franco Zeffirelli in una pausa di lavoro
di Fabio Gallo – Portavoce nazionale/
Quando nella vita hai lavorato in Teatro di livello internazionale, collaborato con Maestri come Franco Zeffirelli e hai diretto Artisti del livello di Lindsay Kemp, Narcel Marceaux, Silvie Gulliem, Lynne Charls, Nacho Duato, Milva, Peppe e Concetta Barra, Jiri Kilian, Ute Lemper, e sei tra i pochi in Italia ad avere ricevuto la Medaglia d’Oro del Premio Foyer Des Artistes, e ti viene tolta la delega al rilancio del Teatro della tua cittadina, ti devi chiedere se hai a che fare con persone normali, o pericolose per la collettività. Regaliamoci una riflessione e quattro risate.
Fabio Gallo e Franco Zeffirelli sui bozzetti delle opere con il datore luci del teatro dell’Opera di Roma
Il settore cultura e teatro del Comune di Cosenza non ha chiesto i fondi del “Teatro di tradizione”. Un errore macroscopico che per ben tre anni negherà agli appassionati le Grandi Stagioni Liriche che un tempo Cosenza vide, e che donarono alla Città quelle emozioni che furono richiamo di ospiti che giungevano da tutte le regioni del Sud Italia. Grandi scenografie, luci mozzafiato, costumi, trucco e parrucco e nomi internazionali, come si conviene ai Grandi Teatri di tradizione italiani, rimarranno un sogno per quello di Cosenza se non si prendono immediati provvedimenti. Eppure, per il triennio 2022 – 2024 sono stati finanziati con fondi importanti ben 26 Teatri di tradizione. Tranne il Rendano. Andiamo avanti.
Fabio Gallo e Franco Zeffirelli
Le Grandi Stagioni Liriche – è noto – muovono il turismo culturale che genera vitalità nel settore, nuove economie e fermenti culturali che alimentano anche il teatro dal basso, quello sociale, dei quartieri, delle periferie, cui si deve l’interesse generale per le grandi Opere che fanno scuola. Oggi, la mancata richiesta dei cospicui fondi del “Teatro di tradizione” ha certificato un vuoto strategico di competenze e acclaratae cronicizzata la crisi del Teatro di tradizione Alfonso Rendano ormai decennale, nonostante i marchiani tentativi del settore Teatro del Comune di Cosenza, di far passare le manifestazioni culturali private per “Stagione Lirica del Teatro di Tradizione Alfonso Rendano”.
Fabio Gallo e Franco Zeffirelli
Quando le cose vanno male, anzi, in questo caso malissimo, la responsabilità è di chi ha il potere di provvedere e non provvede continuando ad affidare il Teatro a chi, impossibile dire il contrario a giudicare dai fatti, lo ha ridotto a chiedere solo i fondi per le ” Attività lirica ordinaria”, rinunciando ai fondi milionari previsti per i Comuni che sono possessori di un Teatro di tradizione.
Normalmente, è opportuno conoscere, che a chiedere i fondi per le attività di “lirica ordinaria” (Art.20) sono le Associazioni del territorio per le programmazioni culturali private. Se ancora il settore cultura e teatro in generale a Cosenza non è completamente morto, lo si deve proprio alle Associazioni private che sono la resistenza all’oblio, fanno un ottimo lavoro e spesso vengono allontanate – questo il paradosso – dall’utilizzo del Teatro, pur avendone diritto perché percettori dei fondi FUS. Tra le Associazione che sono state premiate dal Ministero della Cultura, desidero complimentarmi con l’Associazione “M. Quintieri” di Rende e con l’Associazione Cultura in Voce APS di Catrolibero, uniche nell’intero territorio, ad essere state ammesse ai fondi FUS relativi alle Attività concertistiche e corali (Art. 23, C.1) – Prime Istanze triennali.
Fabio Gallo e Franco Zeffirelli sui bozzetti delle opere
Le cose si giudicano dai fatti e dalla realtà e la realtà è che la gestione del Teatro comunale di Cosenza, è affidata ad incompetenti che appaiono giganti accanto al nanismo politico dell’amministrazione Caruso che non è riuscita a distinguere l’oro dal piombo inabissandosi in una totale mancanza di risposte alle istanze sulla trasparenza inoltrate dallo scrivente a settore Teatro, Sindaco e Consiglieri, per fare luce sull’assai nebulosa gestione del teatro.
Fabio Gallo con Franco Zeffirelli
Tenetevi forte! Per concludere questo primo contributo dedicato al fare luce sui motivi delle mancate risposte alle domande sulla trasparenza dei conti e delle attività del Teatro di tradizione Alfonso Rendano, leggiamo direttamente dalla Piattaforma del Ministero, quanto oggi conferma alla Città di Cosenza che Fabio Gallo ha ragione a dubitare delle competenze e della qualità del lavoro del settore teatro del Comune di Cosenza. Come su detto, tale ufficio non solo ci ha fatto perdere milioni di euro perché non ha richiesto i fondi destinati alla programmazione del Teatro di Tradizione (Art.18), ma nel richiedere quelli per le “Attività di lirica ordinaria”, ha fatto una pessima figura e dirlo è la valutazione della Commissione ministeriale. Leggiamola insieme.
Sulla “qualità della direzione artistica e professionale del personale artistico e/o degli artisti ospitati” ha ricevuto il punteggio minimo pari a“1”. Stesso minimo punteggio sulla “innovatività”. Stesso minimo punteggio sulla “continuità pluriennale del soggetto e affidabilità gestionale, strategie di gestione in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030”.Stesso punteggio minimo per la “strategia di comunicazione (sito internet, campagna di comunicazione, nuovi media e social network, dirette streaming degli spettacoli, etc.). Zero punti, inoltre, sullo “sviluppo della creazione partecipazione a reti internazionali ed internazionali”. Due punti sulla voce “integrazione con strutture e attività del sistema culturale” (denota la sconfitta del settore teatro del Comune di Cosenza incapace di creare reti e coinvolgere). Per quanto inerisce la “qualità artistica del progetto” del Comune di Cosenza, il punteggio è mortificante ed è pari a 3 su 8.
La mia attenzione, come quella dell’intero Movimento civico NOI, sarà massima sul settore fino al raggiungimento del nostro obiettivo che consiste nel dare al Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza l’antica credibilità e centralità. Cambieremo molte cose.
Fabio Gallo - Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
Fabio Gallo – Portavoce Nazionale del Movimento civico NOI
A cura della redazione/
Nella Città delle buche, l’unico che sta asfaltando pare sia il portavoce nazionale del Movimento civico NOI Fabio Gallo. Questa volta è toccato al Sindaco di Cosenza Franz Caruso del quale il Movimento civico NOI di chiara estrazione cattolica sturziana, è stato sostenitore al ballottaggio delle amministrative dell’ottobre 2021 nelle quali lo stesso Fabio Gallo è stato candidato sindaco per i Popolari del Movimento NOI con lusinghiero risultato in considerazione che per la prima volta il civismo, quello autentico, si è candidato a Cosenza. Eppure Fabio Gallo, unico a portare cospicui fondi a Cosenza, come riconosciuto dallo steso Sindaco, merita tutto il rispetto di questa classe politica oggi accusata dalla Città di non avere prodotto ancora nulla. Intanto Fabio Gallo sollecitato dai Dirigenti del Movimento NOI, toglie il supporto politico a Franz Caruso.
IN DUE PAROLE: FRANZ CARUSO NON RISPONDE ALLE ISTANZE SULLA TRASPARENZANON SOLO A FABIO GALLO nell’ambito dell’alleanza politica Fabio Gallo riceve due prestigiose deleghe concordate con Caruso e assolve al mandato alla velocità del fulmine. Dopo due soli mesi presenta in ambito europeo l’Ecosistema Digitale della Cultura. Ma, sulla parte di delega afferente il teatro, nota poca trasparenza dall’ascolto di numerose associazioni e, dopo averlo comunicato a voce alle alte cariche politiche vicine al Sindaco, attesa la delicatezza dell’argomento anche di natura finanziaria, lo comunica nero su bianco più volte al Sindaco e ai Consiglieri mettendone a conoscenza il Prefetto di Cosenza. Nessuno che abbia ruolo politico risponde, determinando un ambiente silente prima e omertoso dopo, che rompe solo la Consigliera Bianca Rende che, riconoscendo la piena legittimità delle richiesta di Gallo, interroga il Sindaco, anche lei senza risposta. Un clima fastidioso e oltremodo imbarazzante innanzi alle richiesta di trasparenza, sottolineato anche dal vice-presidente del Consiglio Roberto Sacco (maggioranza ndr.) che, per altri versi chiedeva di conoscere quali rimborsi avessero ricevuto coloro i quali avevano ricevuto incarichi gratuiti. Tutte domande legittime poste tra l’altro dalla stessa maggioranza cadute, incredibilmente a credersi nel vuoto.
IL SINDACO FRANZ CARUSO SUBITO SMENTITO: CITA NOI MA E’ STATO LUI Le insistenti richieste di trasparenza di Fabio Gallo (vedi sotto tutta la documentazione, ndr.), evidentemente non gradite, hanno portato il Sindaco a ritirare le delega a Fabio Gallo adducendo, però, motivazioni farneticanti che non solo negano l’evidenza, cosa che un Primo Cittadino non dovrebbe fare mai, ma vengono smentite da coloro i quali, il Sindaco Franz Caruso dichiara essere i promotori della richiesta contro Fabio Gallo: i capi gruppo. Appena uscita la nota del Sindaco, infatti, Fabio Gallo è stato raggiunto dal capo gruppo consiliare certamente più significativo politicamente, che gli ha chiaramente scritto: “la PEC è del sindaco non dei capigruppo. Cita i capigruppo, assessori e consiglieri ma la firma è del sindaco”. Un fatto non grave ma gravissimo, che ha indotto Fabio Gallo, suo malgrado, a indire un conferenza stampa nel corso della quale, carte alle mani, ha letteralmente asfaltato il Sindaco di Cosenza Franz Caruso messo con le spalle al muro dai suoi. Appare chiaro, dunque, che il Sindaco Caruso piuttosto che elevare templi alle virtù sostenendo le istanze di trasparenza di Fabio Gallo a tutela della Pubblica Amministrazione e di tanta gente onesta che nel Comune lavora, gli toglie la delega per zittirlo, senza tenere conto che si sta relazionando con il referente di una forza politica del territorio che non necessita di deleghe per dire le cose come stanno. La domanda è: per proteggere chi o che cosa? E se non c’è alcuno o qualcosa da proteggere, perché in tutti questi mesi non ha mai risposto?
RIPERCORRIAMO LA STORIANEL DETTAGLIO Il sostegno del Movimento NOI all’attuale Sindaco Caruso fu dovuto essenzialmente dal fatto che dovendo scegliere tra la vecchia amministrazione colpevole di un dissesto finanziario tale da avere procurato il commissariamento del Comune e la possibilità della speranza di una situazione migliore, i Popolari hanno scelto la seconda, non pretendendo alcun assessorato.
IL MOVIMENTO NOI E’ PER LA TRASPARENZA “PRATICATA” NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Che il Movimento NOI fosse concretamente e culturalmente portato verso l’assoluta trasparenza e legalità nella Pubblica Amministrazione è cosa nota nella Città del Crati e del Busento, attesi tre anni di dure battaglie intraprese negli anni dell’Amministrazione Occhiuto per evitare lo scempio della distruzione del Viale Giacomo Mancini, per evitare la costruzione di una metro di superficie obsoleta e inquinante, una cementificazione massiva mascherata da attività sostenibile, l’abbandono dei quartieri, della Città Storica per la quale non fosse stato per il Movimento NOI e per il suo Portavoce Fabio Gallo – come candidamente e onestamente ammesso anche dal Sindaco Caruso nel corso della Conferenza sul tema “Sanità” tenuta da Carlo Guccione – non sarebbero arrivati a Cosenza. E a proposito di trasparenza e legalità un segnale forte dovrebbero tutti averlo avuto dal Movimento NOI quando ha denunciato manipolazioni delle schede elettorali, sempre nelle amministrative 2021. Sul fatto, la Procura della Repubblica di Cosenza, ha recentemente disposto il rinvio a giudizio per la primavera del 2023 di coloro i quali, Presidente a capo, si occupavano dello spoglio delle schede.
LA DIREZIONE ARTISTICA DEL TEATRO, LA RINUNCIA DI GALLO E LE DELEGHE Circa un mese dopo le elezioni Fabio Gallo comunica al Sindaco Franz Caruso la richiesta di tanti cittadini che chiedevano allo stesso Fabio Gallo di ripristinare le funzioni del Teatro di tradizione che da anni non aveva un vera stagione lirica e che, qualche attività a parte dovuta al coraggio di private associazioni, era diventato un luogo nel quale si dispensavano targhe e si ospitava tutto, tranne le grandi stagioni liriche di un tempo che sono indispensabili perché il Teatro Alfonso Rendano mantenga il privilegio di essere anche Teatro “di tradizione”. Le competenze nel mondo dell’Arte note in ambito internazionale (clicca qui per vedere), non solo meritavanodi certo la direzione artistica del teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza, ma la proposta avrebbe dovuto ricevere l’immediata risposta che invece, al contrario, non è arrivata per mesi. Finalmente, dopo vari lamenti da parte di Fabio Gallo espressi direttamente al Sindaco Caruso, dubbioso dei veri motivi alla base dell’eccessivo temporeggiamento a fronte delle sue competenze, il giorno in cui viene convocato per la firma rifiuta e indica, invece, due deleghe: quella di consulente del Sindaco sulla programmazione del Teatro, sul rilancio dello stesso Teatro di tradizione e quella all’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza, realizzato in soli due mesi.
L’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza – MetaversoCOSENZA.IT – ideato e realizzato da Fabio Gallo
FINALMENTE LE DELEGHE:IN SOLI DUE MESI NASCE L’ECOSISTEMA DIGITALE DELLA CULTURA Giorno 11 aprile 2022 il Sindaco dispone l’atto che Fabio Gallo sottoscrive il giorno dopo. Al fine di assolvere con immediatezza al suo mandato e mostrare che il Movimento NOI non voleva essere incluso tra coloro i quali lamentavano che a causa del dissesto poco si sarebbe potuto fare, Fabio Gallo attiva subito il Centro di Alta Competenza CONNESSIONI di cui è co-fondatore e Direttore, e realizza in meno di due mesi l’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza che diventa subito il primo “Metaverso” italiano (www.metaversocosenza.it) che viene subito posto in rete e presentato sul sito del Governo: https://cultura.gov.it/evento/metaverso-cosenza.
L’ECOSISTEMA DEGITALE DELLA CULTURA DELLA CITTA’ DI COSENZA IDEATO DA FABIO GALLO VIENE PRESENTATO NELLE GIORNATE EUROPEE DELLA CULTURA PATROCINATE DALLA COMMISSIONE EUROPEA E DAL MIC Atteso il successo della Piattaforma grazie alla quale tutti i Beni Culturali di Cosenza sono stati digitalizzati perché tutti venissero valorizzati, Fabio Gallo nel mese di giugno invita il Sindaco Franz Caruso a presentarlo nel Comune di Cosenza ma, né a giugno, né a Luglio, né ad Agosto, né a settembre il Sindaco offre una data. Nulla: il silenzio. A questo punto Fabio Gallo presenta il capolavoro digitale nelle due Giornate Europee del Patrimonio Culturale 2022 con il patrocinio del Ministero della Culturae della Commissione Europea (vedi link del sito del Ministero della Cultura e di ComunicareITALIA):
Al solo pensiero che il Sindaco Caruso abbia potuto comunicare alla Città che “l’incarico di collaborazione non è stato mai concretamente espletato nella maniera propositiva..”, a giudicare dai risultati che Fabio Gallo invece ha ottenuto. A maggior ragione se si pensa che ad apporre il sigillo ai suoi successi ottenuti per la Città, il sigillo lo pone direttamente la piattaforma governativa del Ministero della Cultura ove Fabio gallo ha saputo traghettare il grande patrimonio di Beni Culturali della Città di Cosenza.
Il Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza – A Dx Bernardino Telesio
LO SCANDALO VIENE DAL SILENZIO ALLE ISTANZE DI TRASPARENZA SULLA GESTIONE DEL TEATRO Sin da subito Fabio Gallo dopo avere chiesto una sede nello stesso teatro Rendano nella quale operare, ha cercato di conoscere quale fosse la programmazione del teatro alla stato attuale e se il Comune avesse richiesto fondi FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) a favore delle casse comunali. Innanzi all’inatteso prolungato silenzio, che oggettivamente lasciava stupiti, il Consigliere Giuseppe Ciacco (PD) ed il Consigliere Domenico Frammartino nelle vesti di Presidente della Commissione Cultura, ritenendo leciti gli interrogativi e inopportuno il silenzio, si attivarono per convocare funzionario e dirigente. A presentarsi fu il dirigente del settore cultura che affermò innanzi alla Commissione che non vi era né programmazione, né richiesta di Fondi FUS presso il MiC, adducendo come motivazione il fatto che essendo in dissesto finanziario il Comune non poteva partecipare con una sua quota. A questo punto Fabio Gallo, atteso il fatto che nulla era stato fatto per il Teatro propone la realizzazione di un “progetto speciale” previsto dalle normative ministeriali e ne parla anche con il Presidente del Consiglio Giuseppe Mazzuca che vide di buon grado il progetto a favore del Teatro di tradizione e delle casse comunali in forte dissesto. Nel mentre Fabio Gallo annunciava alla stampa l’importante iniziativa in atto, il dirigente che aveva appena dichiarato che nulla era stato fatto, invece, viene smentito dalla notizia emersa dopo pochi giorni secondo la quale, invece,esisteva sia una programmazione che una richiesta di fondi FUS Art. 20 per la “lirica ordinaria”. Sbalorditi dal fatto che il dirigente aveva tenuto nascosto innanzi a pubblici ufficiali la verità dello stato dell’arte, procurato l’incartamento ministeriale Fabio Gallo si rende conto della gravità della situazione. Il Comune titolare di un “Teatro di tradizione”, non aveva affatto richiesto i fondi FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo, ndr) per la programmazione triennale del Teatro di tradizione (Art.18), proprio i fondi che il Comune deve chiedere se titolare di Teatri di tradizione poiché i fondi FUS per la “lirica ordinaria” Art.20 possono essere richiesti anche da semplici associazioni. Importante notare che su tale richiesta la votazione ottenuta dal Comune di Cosenza per la qualità della direzione artistica ha avuto il punteggio minimo, mentre quella di alcune Associazioni del territorio, il massimo. In sintesi Fabio Gallo ha scoperto e comunicato, nell’ambito delle sue deleghe, che la Città di Cosenza aveva perso la programmazione triennale del Teatro di tradizione le cui risorse finanziarie sono milionarie rispetto a quelle previste per la “lirica ordinaria”. La domanda è: chi ha avuto interesse a non chiedere i fondi FUS per il Teatro di tradizioneche giungono, tra l’altro, nelle casse comunali?
Il Comune di Cosenza
TEATRO ALFONSO RENDANO, LE LAMENTELE: CHI PAGA E CHI NO E NON ESISTE UNA REGOLA PER L’ASSEGNAZIONE In questo clima dell’assurdo e del silenzio profondo nel quale la politica raggiunge il minimo livello storico e nel quale su di essa prevale anche chi promuove menzogne innanzi ai rappresentanti dell’organo di controllo, i Consiglieri, che non si fanno valere ponendosi la domanda del perché un dirigente abbia mentito innanzi ad essi, Fabio Gallo continua il suo lavoro per capire come portare fondi al teatro. In questa fase d’incontro con Enti, Fondazioni, Associazioni e privati Cittadini, viene fatto oggetto, suo malgrado, di pesanti lamenti sulla gestione del teatro e dei suoi spazi come la Sala Quintieri nota come “ridotto” del teatro. Chi paga, chi non paga, a me la sala si, a me la sala no, etc. A questo punto, Fabio Gallo consultati i dirigenti del Movimento NOI, a proposito delle denunce che stava raccogliendo, ha scritto ancora una volta e questa volta a tutti: Sindaco, Vice Sindaco, Presidente del Consiglio, Presidenti delle Commissioni e Consiglieri tutti ma, davvero incredibile a credersi, nessuno ha risposto ancora una volta. Cosa chiede il Portavoce del Movimento NOI? esattamente ciò che la Citta chiede: chi paga? chi non paga? chi gestisce il teatro? chi è responsabile delle programmazioni e perché non sono esposte sul sito ufficiale del Comune come si dovrebbe? che fine ha fatto la Biblioteca del Teatro di tradizione Alfonso Rendano iscritta all’ICCU – Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche?
Per ora, ci fermiamo, ma c’é ancora molto da dire a chi offende la dignità di un uomo con quarant’anni di storia culturale alle spalle e che, tra l’altro, viene smentito da chi dice di non avere richiesto al Sindaco di togliere la delega a Gallo.
Un ultima domanda: ma se la politica è impotente innanzi alle istanze di trasparenza rivolte da Fabio Gallo, chi è che comanda il settore teatro ed il Comune?
DOCUMENTAZIONE – La seconda missiva di Fabio Gallo indirizzata a tutti: Sindaco e Consiglieri
Presentazione dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato e realizzato da Fabio Gallo con la collaborazione del Centro di Alta Competenza CONNESSIONI
Fabio Gallo stava portando produzioni nazionali e fondi per valorizzare gli artisti del territorio
L’oggettivo punto di vista di Fabio Gallo sempre in maniera chiara e trasparente.
E QUI SI OFFRE AL GIUDIZIO DEL LETTORE IL GRANDE LAVORO SVOLTO DA FABIO GALLO NELL’AMBITO DELLA SUA DELEGA. UN CAPOLAVORO DI VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI DELLA CITTA’ DI COSENZA, MAI REALIZZATO PRIMA, CHE IL SINDACO DI COSENZA FRANZ CARUSO HA IL CORAGGIO DI DEFINIRE FARNETICANDO “MAI CONCRETAMENTE ESPLETATO”. Possiamo affermare con assoluta certezza che se l’amministrazione Caruso avesse lavorato con l’impegno di Fabio Gallo e dei suoi collaboratori e con le competenze che hanno contraddistinto il loro lavoro, il Comune di Cosenza avrebbe già riempito d’oro i cosentini, risolto il problema dell’acqua potabile, eliminato il problema dei rifiuti e della città sempre più sporca, avrebbe tappato le mille buche che rendono le strade impossibili, fatto diventare i BoCS ART un progetto esemplare in tutta Italia, avrebbero fatto funzionare il Planetario, avrebbero assegnato qualche abitazione ai bisognosi ridotti a chiedere l’elemosina da una politica insensibile e arroccata, avrebbero evitato di fare promesse in campagna elettorale per poi finire per realizzare il programma dell’ex Sindaco Occhiuto, non sarebbero stati abbandonati dai loro consulenti come Delly Fabiano e Serafino Nuccio Tangari con motivazioni da rabbrividire e, soprattutto, avrebbero risposto alle istanze di trasparenza sollecitate da Fabio Gallo che, ultimo arrivato in politica, oggi è il primo in termini di trasparenza praticata e progettualità applicata alla valorizzazione della Città di Cosenza.
Il Museo Digitale dedicato ai Beni Culturali nell’Ambito dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo nell’ambito delle sue deleghe
La Cattedrale di Cosenza digitalizzata e inserita nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza MetaversoCOSENZA.IT ideato da Fabio Gallo
Ideazione e valorizzazione nell’ambito dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza del Cinema con sistema di ripresa “Anamorfico” per appassionati di riprese da SmartPhone http://metaversocosenza.it/portfolio-item/anamorfico/
Il Cinema con ritagli di filmati realizzati sulla Città di Cosenza per l’Ecosistema Digitale della Cultura promosso da Fabio Gallo
Ideazione e realizzazione ai fini della valorizzazione dei Beni Culturali di Cosenza del blocco dedicato allo Storytelling investendo sui giovani esperti di Cosenza. Mai realizzata prima http://metaversocosenza.it/portfolio-item/storytelling/
Un blocco di racconti che emozionano e valorizzano i Beni Culturali nell’Ambito dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo
Cosenza in Virtual Tour – Virtualizzazione dei maggiori Beni Culturali d’interesse turistico-culturale visualizzabili a 360° per l’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza http://metaversocosenza.it/portfolio-item/virtual-tour/
Cosenza in Virtual Tour – Virtualizzazione dei maggiori Beni Culturali d’interesse turistico-culturale visualizzabili a 360° per l’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo
Digitalizzazione e valorizzazione con blocco fotografico e virtuale della Città Storica di Cosenza nel contesto dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo http://www.cosenzacristiana.it/gallery/cosenza-citta-storica/
Digitalizzazione e valorizzazione con blocco fotografico e virtuale della Città Storica di Cosenza nel contesto dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo
I grandi percorsi della spiritualità della Cosenza Cristiana con i suoi capolavori dell’Arte nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo http://cosenzacristiana.it/
I grandi percorsi della spiritualità della Cosenza Cristiana con i suoi capolavori dell’Arte nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo
Digitalizzazione per la Valorizzazione del Teatro “Officina delle Arti” nel Quartiere Spirito Santo zona post industriale nell’ambito dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza http://metaversocosenza.it/portfolio-item/officina-delle-arti/
Digitalizzazione per la Valorizzazione del Teatro “Officina delle Arti” nel Quartiere Spirito Santo zona post industriale nell’ambito dell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza
Blocco dedicato agli NFT – Non Fungible Token inserito nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo per la produzione di gadget dedicati ai Beni Culturali
Blocco dedicato alla valorizzazione gratuita delle Belle Arti, degli Artisti e Artigiani del territorio su canali digitali inserito nell’Ecosistema Digitale della Cultura ideato da Fabio Gallo http://digitalculturalheritagemuseum.it/bellearti/
Blocco dedicato alla valorizzazione gratuita delle Belle Arti, degli Artisti e Artigiani del territorio su canali digitali inserito nell’Ecosistema Digitale della Cultura ideato da Fabio Gallo
Blocco dedicato al “Grande Teatro” per gli appassionati. In assenza da anni di grandi opere nel Teatro di Tradizione Alfonso Rendano, l’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza ideato da Fabio Gallo include la proposta di ITsART che offre le Grandi Opere dai Teatri d’Italia che producono https://www.itsart.tv/it/content/e-una-sera-chopin-2021/7074ec2a-5c44-4ea3-a749-2d3ae2b2764a
Le migliori produzioni dei Teatri italiani nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo
Blocco dedicato alla “Grande Opera” per gli appassionati. In assenza da anni di Opere di Prosa Teatro di Tradizione Alfonso Rendano, l’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza ideato da Fabio Gallo include la proposta di ITsART che offre le Grandi Opere dai Teatri d’Italia che producono https://www.itsart.tv/it/showcase/opera/d51f1e8b-2e3b-4999-8986-9afffb8e5aa2
Le migliori produzioni di Prosa dei Teatri italiani nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo
Blocco dedicato alla “Grande Danza” per le tante scuole del territorio che non avendo da oltre un decennio grandi eventi ballettistici dal Teatro di tradizione Alfonso Rendano, l’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza ideato da Fabio Gallo include con la proposta di ITsART che offre la proposta dei Teatri d’Italia che producono https://www.itsart.tv/it/showcase/danza/c644d36d-b7ea-4f26-acfe-1be54d4102c0
Nell’Ecosistema Digitale della Cultura della Città di Cosenza ideato da Fabio Gallo i grandi della Danza come Roberto Bolle
I Grandi Eventi Concertistici diretti dai grandi Direttori d’Orchestra come Riccardo Muti nell’Ecosistema Digitale della Cultura di Cosenza ideato da Fabio Gallo
Fabio Gallo - portavoce nazionale Movimento civico NOI
Fabio Gallo convoca gli Organi della Stampa. Invito gli Organi della Stampa a partecipare alla Conferenza Stampa che terrò, insieme al Movimento civico NOI, sabato 29 ottobre alle ore 10.30 presso il Teatro Officina della Arti in via Carducci 16 – Piazza Spirito Santo, a Cosenza.
FABIO GALLO: LA MIA POSIZIONE DI FERRO SULLA TRASPARENZA NON E’ GRADITA. In seguito alla mia estenuante battaglia volta a restituire trasparenza al settore Teatro e Cultura nel Comune di Cosenza, sollecitatami da Enti, Associazioni e Istituzioni, dopo avere annunciato che non avrei fatto un solo passo indietro, il Sindaco di Cosenza Franz Caruso, piuttosto che premiarmi, ha deciso di togliermi la delega adducendo motivazioni farneticanti che si smentiscono da sole e con pagine intere di cronaca. Consegnerò alla Stampa locale e nazionale i documenti e saranno loro a valutare insieme ai cittadini.
Leggo che tale richiesta gli sarebbe pervenuta dal Capogruppo dei partiti di maggioranza che, più di tutti, nella situazione in cui versa il Comune di Cosenza, avrebbero dovuto premiarmi non con posti di Governo ma con risposte mai pervenute alle mie domande poste anche a tutti loro che probabilmente hanno dimenticato che Fabio Gallo non è una pedina delle loro schiere, ma un candidato Sindaco delle precedenti amministrative dell’ottobre 2021 che, perdi più, rappresenta il Movimento civico del territorio che mai farà un solo passo indietro sulle richieste di trasparenza.
Agli Organi della Stampa saranno consegnati documenti comprovanti la farneticante motivazione del Sindaco Caruso il cui comportamento evidenzia che deve essere mal consigliato. Ma, come mi è stato già riferito da chi della sua maggioranza ne ha già preso le distanze, la responsabilità di tale scelta pare sia solo sua.
La solidarietà del mondo istituzionale, delle Associazione, del mondo della Cultura e del teatro e non ultimo dal mondo della politica, mi dice che la direzione intrapresa da chi rappresenta il Movimento Civico del territorio, è quella giusta.
a cura di Roberto Perri – Delegato Scuola Movimento NOI/
Cosenza – In risposta al lamento di numerosi cittadini, il Movimento NOI rivolge appello al Sindaco Franz Caruso perché vengano assicurati Scuolabus e sicurezza dei bambini durante il tragitto casa-scuola e viceversa.
Il Movimento NOI chiede al Sindaco di attuare un servizio di trasporto scolastico adeguato ai servizi dei bambini garantendo ai fini della sicurezza maggiori controlli durante il trasporto scolastico, perhè si prevengano anche atti di litigio e bullismo. Occorre maggiore vigilanza durante il tragitto degli scuolabus – afferma la nota del delegato alla Scuola del Movimento NOI – vista l’assenza di operatori preposti all’accompagnamento e vigilanza sugli scuolabus la responsabilità non può essere delegata agli autisti degli stessi scuolabus.
Al Sindaco di Cosenza chiediamo che si attivino immediatamente tutte le procedure per risolvere il problema.
Ci chiediamo – conclude la nota del Movimento NOI – cosa stia facendo il Comune di Cosenza perché l’appello di tanti genitori non cada nel vuoto. Sui social, infatti, si fanno sentire numerosi i genitori che avverto forte il disagio che emerge dalle difficoltà per i collegamenti delle zone decentrate della città penalizzate dal servizio degli scuolabus.
Qui a seguire il post della Signora Annamaria Leuterio pubblicato su Facebook. Spiega bene cosa sta accadendo e le difficoltà dei tanti genitori. Il post, infatti, ha ottenuto molti commenti tutti nella stessa direzione.
Fabio Gallo - portavoce nazionale Movimento civico NOI
di Fabio Gallo Portavoce nazionale Movimento NOI/
Il Partito Democratico al governo del Comune di Cosenza ha commesso grandi errori politici. Il più grande tra essi è quello di non riconoscerli. E li sta pagando tutti e anche prima del tempo. Le molte parole di circostanza, i tanti comunicati stampa dai contenuti e titoli suggestivi che ricordano quelli dell’epoca che tutti abbiamo voluto scongiurare, i pochi fatti, le centinaia di commissioni, le disseminate presenze in ogni presentazione, premio, incontro, manifestazione, etc., non sono stati sufficienti ad evitare il peggio e cioè, perdere il deputato Enza Bruno Bossio la cui mancata elezione è la cartina al tornasole della pessima gestione politica in atto. Qui, infatti, non si parla della sconfitta nazionale ma di quella locale evitabilissima perché freschi di vittoria alle comunali di Cosenza.
Massimo Troisi
PENSAVO FOSSE AMORE INVECE ERA UN CALESSE Un tuffo nel cinema ci ricorda il film del grande Massimo Troisi “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”. E sono bastati pochi mesi, infatti, per vedere scricchiolare anche il calesse con l’abbandono di due importanti consulenti e delegati del Sindaco: la prof.ssa dell’UNICAL Delly Fabiano delegata ai fondi del PNRR che accusa pesantemente affermando “non mi hanno fatto lavorare” e Serafino Nuccio Tangari, socialista, che ha dato il colpo di grazia. Delly Fabiano, tra l’atro, ha dalla parte sua gli scarsissimi risultati del Comune di Cosenza sul fronte PNRR che manca di programmazione. Di fatto, l’Amministrazione Caruso gira e rigira ma sta realizzando il programma di Mario Occhiuto.
Tra i delegati – ma questa volta un alleato politico al quale si dovrebbe il massimo rispetto – rimane chi scrive, oggi esposto a critiche per non essere ancora saltato giù dal calesse. Una decisione che, invece, forse il Sindaco non se ne accorge e nessuno gliene ha dato notizia, che sta ottenendo un risultato maggiore dell’abbandono: dimostrare che il termine “trasparenza” tanto pronunciato in campagna elettorale dal candidato Franz Caruso e dalla sua compagine, in alcuni settori strategici per l’economia del territorio come quello culturale evidenziato a caratteri cubitali dallo scrivente, non è reale ma simulato, con grave danno per l’economia del territorio. Al 30 di Gennaio, solo per citare poche cose che ho cercato di comunicare vanamente, sono stati persi circa dieci milioni di Euro e altri per non avere presentato la richiesta dei fondi per il Teatro di Tradizione (art.18), adducendo scuse che una volta superato il perimetro del corridoio del Sindaco, fanno rabbrividire qualsiasi Operatore culturale. Eppure il settore sta morendo accompagnato all’eutanasia proprio da chi ha dichiarato di volere salvare il settore. Fortunatamente i cittadini hanno compreso che lo scrivente ha ragione ad insistere e che dalle alleanze si esce da vincitorie non da vinti.
INEVASE LE QUESTIONI SOLLEVATE DAL MOVIMENTO NOI SUI TEMI DELLA TRASPARENZA Non basta più declamare in Consiglio poemi che appaiono come rappresentazioni di cui vantarsi con gli amici. Oggi serve un’azione politica estroversa e coraggiosa, coerente con i tempi che stiamo vivendo e, parimenti, servono competenze in ogni settore strategico che può produrre lavoro. Triste dover prendere atto che tutte le questioni poste sui temi della trasparenza sono rimaste inevase e non solo quelle del Movimento NOI. Qualcosa, dunque, non quadra e sarebbe interessate capire il perché questa amministrazione teme chi chiede trasparenza.
In tal senso, la responsabilità è da addurre interamente alle stesse forze politiche del PD e di quel lontano e glorioso reverbero del PSI di Via del Corso in seno al Comune che, nonostante siano maggioranza e dunque il governo della Città, non sono stati valutati positivamente dai cittadini di Cosenza in occasione delle recenti politiche. Una prima pesante bocciatura che ha l’aggravante di provenire da chi oggi gestisce il potere. Ma quali sono i motivi a sentire la strada?
LE RESPONSABILITA’: INCAPACITA’ POLITICA E MANCATO RISPETTO DEGLI ALLEATI Sono principalmente due le cui responsabilità ricadono interamente su chi regge le redini direttamente e indirettamente, dal Sindaco a chi ha accumulato deleghe e potere senza riuscire ad amministrarli trasformandoli in bene comune e consenso. La seconda delle responsabilità è altrettanto grave: l‘avere mancato di rispetto politico agli alleati come il Movimento NOI che, cresciuti dalle amministrative dell’ottobre 2021, hanno scelto di votare da Popolari sturziani la propria area di riferimento. Se facciamo un semplice calcolo, i conti tornano.
Gli errori politici si pagano e si paga l’incapacità di governare una Città, così come si paga il tentativo di mettere con le spalle al muto il partner politico che chiede trasparenza per mesi e non ottiene nessuna risposta. Ma si pagherà anche l’abbandono degli ultimi, l’incapacità di dare risposte politiche concrete a chi ha bisogno. A cosa servono i sermoni tessuti di etica in Consiglio se poi proprio l’organo di controllo abbandona il partner politico che si batte per la trasparenza con carte alle mani? La Città segue e ha compreso che chi chiede trasparenza non è ben gradito.
Movimento NOI – Rete Umana
I MIEI COMPLIMENTI AL MOVIMENTO NOI PER LA COERENZA ED IL CORAGGIODI AFFRONTARE TEMI SCOTTANTI Non mi rimane che complimentarmi con i Delegati e tesserati tutti del Movimento NOI, con i “liberi e forti” di don Luigi Sturzo che hanno condotto grandi battaglie sul fronte della tutela della salute, dei diritti umani, del patrimonio culturale, fino a creare l’occasione perché giungessero a Cosenza i famosi 90 milioni di Euro. Non meno l’azione più propriamente politica svolta nell’ottobre 2021 quando con le amministrative il Movimento NOI ha svolto un ruolo importante sollecitatndo a riflessione la coscienza civile della Città, riuscendo con il proprio convinto appoggio all’attuale amministrazione a chiudere l’epoca del “Grande Dissesto Finanziario”, della Grande Cementificazione priva di orizzonte sostenibile e delle politiche che ha privato di senso la nostra Città di Cosenza. Lo abbiamo fatto convinti che si potesse salire almeno un solo scalino verso la Città sostenibile che NOI desideriamo costruire e per la quale oggi si riparte con un tesseramento il cui entusiasmo promette bene.
Il Movimento NOI ha attivato il tesseramento 2023 e sul social il Portavoce nazionale Fabio Gallo pubblica una foto nella quale mostra l’immagine delle nuove tessere e scrive: “Ringrazio gli amici del Centro Storico di Cosenza che si sono tesserati al Movimento civico NOI riconoscendoci di essere stati NOI ad avere portato a Cosenza i 90 milioni di Euro poiché alcuni di loro erano presenti quando ció accadde e di essere coloro i quali si battono seriamente mettendoci la faccia per la tutela dei diritti di tutti. Grazie grazie grazie”. Immediatamente sotto al post il Consigliere del Comune di Cosenza Michelangelo Spataro oggi all’opposizione, scrive: “A palazzo dei Bruzi non mi risulta che questo tuo risultato venga citato e riconosciuto come merito….sportivo sul campo di battaglia”.
Effettivamente – afferma Fabio Gallo – Spataro ha ragione e ha deciso di rispondere al Consigliere con una lunga e dettagliata lettera che mostra il volto poco lusinghiero dell’attuale amministrazione in relazione ai famosi 90 milioni di Euro che, al momento, sono il più grande finanziamento nella storia della repubblica ricevuto dalla Città di Cosenza per la riqualificazione della sua parte storica.
FABIO GALLO RISPONDE AL CONSIGLIER MICHELANGELO SPATARO Ciao Michelangelo Spataro, la tua “battuta” (che comprendo e rispetto) merita un approfondimento non solo perché proviene da un Consigliere comunale (la più alta istituzione prevista dalla nostra Costituzione atta al controllo delle attività dell’Amministrazione), ma anche perché all’epoca ricoprivi il ruolo di Assessore e se non fosse stato per inutili antipatie nei miei confronti animate da gentaglia, ci saremmo potuti incontrare, e questi 90 milioni di euro sarebbero stati già spesi e avremmo potuto agganciare gli altri 300 pronti e già disponibili, oggi persi a grande danno delle nostre imprese e dei nostri lavoratori che, come vediamo, oggi devono affrontare il peggior tempo di crisi dal dopo guerra ad oggi. Ti dico di più: sono certo che dopo quanto ho deciso di raccontarti, anche in onore al ricordo di Padre Francesco Nolè, tu vorrai essere entusiasta di quanto possono fare i sacrifici. Qualcuno mi dirà: ma lascialo perdere!! E invece io ascolto il mio buon senso che mi dice che tu stai dando una notizia vere e che merita attenzione.
LA RISPOSTA:la storia, è già scritta e nessuno che ne avesse l’intenzione potrebbe cambiarla, solo perché è testimoniata dalle cronache conservate negli archivi di Stato e della RAI. La storia inizia quando il Padre Arcivescovo Nolè, vedendo la Città Storica abbandonata e trovandosi innanzi ai co-fondatori del Movimento NOI che godevamo e godiamo di competenze per renderla centrale con un progetto altamente innovativo, disse che sarebbe stato felice di sostenerlo facendo aprire tutte le chiese dai relativi Parroci in maniera che nel corso dell’estate 2017 potessimo entrare con la mia equipe di lavoro al loro interno. L’idea era quella di digitalizzare tutti i Beni Culturali e realizzarne una Piattaforma informatica di assoluta eccellenza in grado di potere attrarre la presenza del ministro Franceschini che alcuni mesi prima, aveva realizzato un tavolo tecnico interministeriale nel quale chiedeva proprio che si attivasse tramite la Fotografia in alta risoluzione, la digitalizzazione del Patrimonio Culturale Italiano.
Il 5 novembre 2017 il progetto che emozionò il Padre Nolè, fu presentato nel Salone degli Stemmi dell’Arcidiocesi. Il successo della critica mi incoraggiò a scrivere al ministro Dario Franceschini e ciò avvenne in data 9 novembre 2017, solo 4 giorni dopo l’evento. Nella lettera chiedo al ministro che sarebbe dovuto venire a Cosenza per la presentazione del suo ultimo libro, di inaugurare la Piattaforma con il suo click istituzionale. La risposta fu positiva e giunse in data 27 novembre 2017. Vide il progetto e lo reputò “un capolavoro”. Seduti al tavolo eravamo il Padre Nolè, il ministro, la progettista Eleonora Cafiero ed io che spiegavo il progetto. Accanto a noi Vincenzo Capocasalecon la Signora, il restauratore Gianluca Nava, il Questore di Cosenza, il Vicepresidente della Regione Calabria Viscomi, ed il Consigliere Bevacqua che accompagnava il ministro e, non ultimi, il Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” Luana Gallo ed il Direttore della Sede RAI Calabria Demetrio Crucitti. Un pò troppi perché chiunque oggi possa distorcere la storia!!
Il Quotidiano del Sud – Mercoledì 29 novembre 2017
Innanzi al gruppo, la telecamera della RAI, i giornalisti della Stampa locale e nazionale come l’Agenzia dei Vescovi (SIR) che esattamente il giorno dopo, il 29 novembre 2017, pubblicarono ciò che ascoltarono e che pubblico qui a seguire proprio per dimostrare che la storia non si cancella.
Si, è vero che nessuno di voi amministratori ebbe modo di prendere atto di come effettivamente giunsero i fondi ma essi giunsero perché il ministro, innanzi a ciò che valutò essere “un capolavoro”, decise di togliere Matera che aveva già i fondi europei per la sua valorizzazione (Capitale della cultura 2018), per inserire la Città Storica di Cosenza tra le 4 che sarebbero state finanziate dal CIPE nel Sud Italia per la riqualificazione dei relativi centri storici.
IL VERO PERCHE’ COSENZA E’ “PROGETTO PILOTA” Il 28 febbraio 2018 il Ministero emette il Comunicato Stampa che ufficializza il tutto e che testualmente, cita: “Beni Culturali: dal CIPE 740 milioni di Euro per 59 interventi sul patrimonio culturale. Si segnalano: 360 milioni di Euro per la riqualificazione urbana dei centri storici delle città di Cosenza, Napoli, Taranto e Palermo”. Il ministro stabilì che Cosenza sarebbe stata “progetto pilota” perché avevamo già svolto tutte le attività previste di digitalizzazione non solo ai fini della valorizzazione ma della prevenzione da possibili calamità naturali. Dunque chi oggi dice che ha merito nell’avere fatto diventare progetto pilota Cosenza per la bravura delle progettazioni, è un grande bufala ed è anche ridicolo poiché a ribadire il concetto fu lo stesso ministro Bonisoli (succeduto a Franceschini) che ribadì il concetto a Cosenza presso la sede della Biblioteca Civica. TI DICO DI PIU’: si disse che il merito fu di tutta la sinistra che fece inserire la necessità di avere 90 milioni di Euro nella Cabina di regia presso il ministro della Coesione Territoriale e il Mezzogiorno ma, i verbali ufficiali di cui sono in possesso, smentiscono vergognosamente tutti poiché nessuno, dico nessuno, ebbe idea di chiedere qualche spicciolo per Cosenza. I verbali sono a tua disposizione.
DaSX: Eleonora Cafiero, Padre Francesco Nolè, Dario Franceschini, Demetrio Crucitti, Fabio Gallo, Gianluca Nava
L’attuale amministrazione non ha alcun merito sull’assegnazione dei 90 milioni di Euro. Ha solo fatto il proprio dovere quando l’attuale Sottosegretario Borgonzoni ha notiziato il Comune di Cosenza che le schede non erano complete e che si rischiava di perdere i 40 milioni di Euro spettanti alle competenze comunali.
Il ministro Dario Franceschini visione il progetto Cosenza Cristiana con Fabio Gallo
Recentemente il Sindaco di CosenzaFranz Caruso (che non ho alcuna intenzione di difendere per le cose che ho contestato ad esempio sul settore cultura che ritengo gravissime con terribili ricadute sul mondo del lavoro e di conseguenza sull’economia cittadina e sociale), ha dichiarato pubblicamente nel corso della conferenza sulla Sanità, che per i 90 milioni di Euro, “si deve riconoscere a Fabio Gallo il merito” di avere creato le circostanze perché giungessero a Cosenza. Cosa che non ha fatto nessuno prima mancando di rispetto non solo a chi come me ed un folto gruppo di professionisti hanno lavorato 4 mesi giorno e notte, ma al Padre Arcivescovo Francesco Nolè e a tutta la chiesa cosentina inclusi tutti i laici oltre ai tanti consacrati che hanno collaborato a rendere grande il progetto. Giusto per rammentare quanto lavoro fu svolto, per la realizzazione della Piattaforma COSENZA CRISTIANA furono impegnati senza alcun costo per l’Amministrazione e senza sponsor né privati, né pubblici, 118 giorni di lavoro, 1620 ore di produzione e post produzione, furono realizzati 5865 scatti fotografici in alta risoluzione, 850 opere d’Arte Fotografica per la composizione del primo Museo Digitale italiano e 150 visite virtuali con la geolocalizzazione con satellitari Garmin di ultima generazione, dei percorsi per diversamente abili.
Chi oggi si atteggia a scrivere comunicati stampa per prendere meriti che non ha lo fa per tamponare una situazione politica che a sola distanza di un anno è degenerata al punto tale nel Centrosinitra, a partire dall’interno del Comune, che sono riusciti a perdere la deputata più rappresentativa e con più esperienza, Enza Bruno Bossio, che indipendentemente dai lineamenti politici e dai pensieri personali di chiunque, non si può certo dire che non fosse una persona dotata di grande esperienza.
Scrisse lo stimatissimo Ing. Francesco Mauro quando mi davano addosso per questa storia: “Fabio, chi conta in questa Città sa tutto e che sei stato tu”. A me basta e aggiungo, Grazie Padre Francesco Nolè! I 90 milioni di Euro sono frutto di una grande storia di amore vero e disinteressato per la nostra Città le cui fasce deboli urlano senza più voce e nessuno le sente più.
Io posso costruire e mettere a disposizione le mie competenze e quelle del gruppo di professionisti cui mi pregio appartenere. Poi, se ci sono persone che sono così immature da prendere i meriti di altri, non posso farci niente. Grazie per la tua osservazione.
In questi giorni si sta tanto parlando e pubblicizzando l’Avviso “Idee culturali e turistiche per il centro storico di Cosenza” per l’avvio di start-up nel centro storico pubblicato dall’UNICAL, beneficiaria dell’intervento “Cosenza Open Incubator” (COI) del Progetto Integrato di riqualificazione e rigenerazione “Cosenza – Centro storico” confluito nel Piano Sviluppo e Coesione del Ministero della Cultura per la realizzazione di un incubatore per imprese culturali e turistiche innovative grazie al finanziamento del CIS Centro Storico Cosenza. Conoscendo l’ammontare del finanziamento totale assegnato all’UNICAL pari ad un milione di euro, ci chiediamo innanzitutto come si fa a pubblicare un avviso che seleziona 10 idee imprenditoriali (start-up), proposte da team di due o più persone, quindi virtualmente anche 10 o più a progetto, o da imprese già costituite, per la creazione e lo sviluppo di imprese nel territorio cosentino, con particolare attenzione alle proposte ad alto contenuto innovativo, tecnologico, organizzativo e sociale per un importo pari a 20mila euro per 3 anni che dovrebbero essere sufficienti per creare concreti progetti di rilancio di una Città Storica? Quando si parla di start-up e nuove idee imprenditoriali si è per davvero sicuri di conoscerne i costi? Soprattutto nelle fasi iniziali, i costi di avvio richiedono un’attenta pianificazione e una contabilità meticolosa. Sono infatti troppe le start up che falliscono per mancanza di fondi, nonostante la buona idea iniziale.
Ovviamente, i costi di una start up variano a seconda delle caratteristiche dell’azienda stessa, ma ci sono delle spese comuni nell’avvio dell’attività, che valgono indipendentemente dalla tipologia della start up stessa. Spesso si considerano come costi soltanto quelli legati alla burocrazia invece vanno considerati anche quelli legati alla ricerca per garantire la riuscita del progetto, di esperti per la redazione di un business plan, spese per le tecnologie (software, macchinari, eventuale sito web), spese per attrezzature e forniture di base che serviranno per l’attività dell’azienda e spese per la pubblicità del prodotto e/o servizio offerto dalla start up. Infine, e non per ultimo, le spese per il personale altamente qualificato e, facendo due calcoli, 20mila euro per 3 anni sono 6.666,00 euro all’anno che diviso 12 mensilità sono 555,50 euro mese per tutte le spese sopra citate. E qui c’è da preoccuparsi. Forse sarebbe stato più onesto fermarsi all’opportunità di incubazione gratuita per chi non può permettersi una sede in questo particolare momento storico. Sarebbe stato forse più giusto e onesto, parlare di contributo economico di 20mila euro annui, ed è già poco. Ma questo progetto “Cosenza Open Incubator”, ci chiediamo, oltre la sede e la finalità, quali servizi ed attività ha previsto per avere avuto assegnato un milione di euro? Una domanda è opportuna: a fronte di 10 progetti selezionati per un ammontare totale di 200mila euro (20 mila ciascuno per 3 anni) ne restano altri 800mila, a cosa sono destinati? E se non sono destinati ad attività e servizi specifici già programmati e presenti nelle schede del CIS, perché allora il contributo economico previsto per le nuove idee non è stato pensato per un importo un po’ più adeguato a quanto richiesto nell’avviso? Cercheremo di capire meglio tutto seguendo l’evolversi della questione “Cosenza Open Incubator”.
Firmato dai Delegati del Movimento civico NOI tra i quali quelli al Welfare e Politiche Sociali, alla Famiglia, al Lavoro, all’Innovazione Tecnologica, ai Rapporti tra Cittadini e Fisco, alla Scuola.
Maria Luisa Celani, Vincenzo Capocasale, Domenico Esaltato, Luigi Vizza, Roberto Perri, Mario Timpano, Franco Garofalo, Vincenzo Zicaro, Concetta Barillaro, Maria Ciliberto, Giuseppe Capalbo, Maria Francesca Abate, Patrizia Gardi, Patrizia Pace.
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