a cura de ILPARLAMENTARE.IT/
Prendono la forma della Città Storica di Cosenza i 90 milioni di Euro destinati dal CIPE. Ma non proprio, quella che immaginava il Comune di Cosenza che ha presentato un progetto per molti versi assai improbabile.
Al Tavolo Tecnico del Ministro Alberto Bonisoli, insieme al Comune, alla Provincia e alla Regione, sono stati invitate le Associazioni di categoria, ma anche quelle degli abitanti della Città Storica.
Tra gli invitati, il CNR e la Fondazione “Paolo di Tarso” autrice, su incoraggiamento del Movimento cattolico NOI di COSENZA CRISTIANA, la piattaforma alla quale si deve l’incontro tra i Beni Culturali di Cosenza e l’ex Ministro Dario Franceschini che le ha dato il primo click per l’ingresso in rete, giorno 27 Novembre 2017. Proprio in questa occasione, come recitano le Agenzie, il Ministro decise di inserire tra le Città Storiche del Sud da finanziare con fondi europei, quella di Cosenza e, conseguentemente, di consentire l’attribuzione degli ormai noti 90 milioni di Euro. Si, può capitare che un Ministro della Repubblica si convinca a fare qualcosa di grande perché crede in un progetto che non credeva si potesse realizzare in Calabria. Dobbiamo poter credere che ci sono uomini della provvidenza destinati a dare inizio a qualcosa di nuovo.
Qui il link dell’Agenzia Stampa de Vescovi italiani che riporta la nota istituzionale dell’epoca: https://www.agensir.it/quotidiano/2017/11/28/diocesi-cosenza-il-progetto-cosenza-cristiana-inserito-nel-piano-mibact-di-finanziamenti-europei/.
COSENZA CRISTIANA non è un sito ma una complessa e innovativa Piattaforma (unica in Italia), che mostra la digitalizzazione dei Beni Culturali di una intera Città Storica italiana, realizzata sia ai fini della valorizzazione che della tutela da calamità naturali. L’innovativa Piattaforma è parte integrante del DIGITAL CULTURAL HERITAGE MUSEUM che ha ricevuto il Marchio dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, per l’eccellenza della sua realizzazione. In questa circostanza lo stesso gruppo di esperti che hanno realizzato il capolavoro senza fondi pubblici, ha presentato un “progetto pilota” molto dettagliato che ha bene descritto sia gli aspetti critici che offerto soluzioni. Tra le firme del “progetto pilota” quella autorevole nel campo dell’urbanistica e smart city del Prof. Grabrio Celani, profondo conoscitore del territorio e 40 anni di brillante carriera accademica alle spalle.
IL PROGETTO DI INGEGNERIA IDRAULICA PER ILLUMINARE E MANUTENERE LA CITTA’ STORICA DI COSENZA
Tra esse, 4 progetti tra i quali spicca quello di ingegneria idraulica grazie al quale, se realizzato, si potranno sfruttare le correnti dei fiumi Crati e Busento, per produrre energia elettrica destinata ad illuminare senza pesare sulle bollette la Città Storica, a renderla sicura, a incentivare la domotica, la circolazione di auto elettriche, il funzionamento di scale mobili ferme sa decenni e molto altro, a vantaggio dei cittadini. Il progetto, mai pensato prima, interpreta i dettami dell’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale e sarebbe una vera manna dal cielo per tutti gli abitanti che vedrebbero drasticamente ridotte le loro bollette e l’Amministrazione, vendendo parte dell’energia, potrebbe finanziare la necessaria continua manutenzione della Città Storica. Pochi milioni di euro per realizzare la centrale, potrebbero fruttare decine e decine di milioni di Euro di risparmio per un vasto territorio e aiutare l’intero sistema economico e sociale a risollevarsi.
IL COMUNICATO DEL COMUNE DIFFORME AI CONTENUTI DEL TAVOLO TECNICO
Appena ultimati i lavori del Tavolo Tecnico il Comune di Cosenza ha diramato anche sui social un comunicato stampa contenente la sua proposta al Ministero che, però, nel corso del Tavolo Tecnico ministeriale, è stata fortemente dimensionata dalle stesse finalità del fondo deliberato dal CIPE e con le intenzioni di rinnovamento strutturale, culturale e sociale che il Ministero intende adottare non per accontentare tutti, e neanche per trasformare la politica in attività da “palazzinari”, ma per ridare alla Città Storica di Cosenza vita e dignità, proiettandola nel futuro dal quale potrà e dovrà trarre autonomamente economie per il proprio sostentamento.
Abbiamo intervistato Fabio Gallo, presente al Tavolo Tecnico per conoscere meglio i dettagli dell’incontro.
FABIO GALLO ERA AL TAVOLO TECNICO E RACCONTA
Domanda: cosa pensa del Ministro e del Tavolo Tecnico?
Risposta: Il Ministro Alberto Bonisoli è un uomo molto attento ed estremamente pratico che dalla sua parte ha il successo di una brillante carriera nel settore dei beni culturali. Quando parla, si ascolta un Ministro con tutta l’autorevolezza che si spera esso abbia. Al suo Tavolo Tecnico ha invitato tutti, le istituzioni politiche, la Prefettura, le Associazioni industriali e dei lavoratori, ma anche tutti noi, Fondazioni e Associazioni, che non siamo tenuti a dare il nostro contributo in una terra difficile, e invece siamo coloro i quali hanno messo in discussione l’arretratezza di un certo modo di fare politica, creando i progetti che hanno scaturito l’interesse a finanziare la Città Storica di Cosenza.
Domanda: quale la sua idea?
Risposta: Che il Ministro Bonisoli, insieme al suo Capo di Gabinetto, conosceva perfettamente la questione “Città Storica di Cosenza”. Aveva studiato a fondo la questione e ha animato il suo Tavolo Tecnico in maniera esemplare non solo per avere coinvolto tutti gli stakeholder, ma per il metodo. Consapevole del ruolo di ogni ospite, ha fatto capire bene a tutti che l’unico motivo di quel Tavolo Tecnico, è quello di lasciare alla Città Storica di Cosenza, un grande segno di civiltà.
Domanda: in cosa consiste quello che lei definisce “segno di civiltà”?
Risposta: spendere 90 milioni di Euro per il bene di tutti, per il bene della Città Storica tutta. E ha ragione. Proprio oggi, a distanza di sole 24 ore dal Tavolo Tecnico del Ministro, in linea con l’ipotesi di lavoro del Ministro è l’Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano Mons. Francesco Nolè. A proposito delle celebrazioni degli 800 anni della Cattedrale che ricorreranno nel 2022, ha dichiarato al TGR RAI che “l’impegno per questa circostanza deve essere non solo quello creare le condizioni perché il monumento sia restaurato ma anche tutto ciò che circonda il monumento, cioè il centro storico che sia reso oltre che bello anche vivibile”.
Domanda: appare una dichiarazione forte. Cosa ne pensa?
Risposta: io direi giusta, vera. L’Arcivescovo Nolè è un vero pastore e fa politica. Dice ciò che è sotto lo sguardo di tutti. La politica ha grandissime responsabilità. Mettere a posto i palazzi in un quartiere senza Cristo, non ha senso. E noi stiamo cercando di far capire al Ministro e ai suoi collaboratore che insieme al ripristino intelligente e utile, dobbiamo sostenere progetti in grado di vivificare culturalmente ed economicamente con molteplici attività la Città STorica che può vivere di luce propria.
Domanda: tornando al Tavolo Tecnico, cosa ha detto il Sindaco?
Risposta: è andato per la sua strada. Ascoltando il Sindaco di Cosenza si ha l’impressione che la Città di Cosenza sia un cantone della Svizzera, una poesia sublime, un arcobaleno di mille colori. Ma la realtà è un’altra. Fortunatamente qualcuno, nel corso della visita del Ministro Bonisoli a Cosenza, qualcuno suggerì la visita nel cuore dei quartieri che definisco “senza Cristo”, per il loro voluto abbandono che include persone di diverse etnie non censite e prive, conseguentemente, di qualsiasi assistenza inclusa quella all’infanzia. Noi abbiamo detto al Ministro che non serve recuperare palazzi se il Comune di Cosenza, prima, non risolve il problema che esso ha creato sgomberando, ad esempio, il gigantesco campo Rom che lo stesso Sindaco ha detto contava su mille unità. Molti di essi, oggi, sono nella Città Storica e non incoraggiano investimenti futuri.
Domanda: quindi al Tavolo Tecnico sono emerse le piaghe della Città Storica?
Risposta: certamente! Il Comune non può trasformarsi in una agenzia immobiliare. Il Ministro sul punto è stato molto chiaro. Bisogna affrontare il problema complesso con un programma di risanamento che vada dalla pietra alle questioni culturali e sociali. Diversamente si darà speranza ma nessuna certezza del futuro.
Domanda: la politica del territorio ha cercato molte volte di prendere i meriti del vostro lavoro. Ad esempio, di avere creato i presupposti per l’ottenimento dei 90 milioni di Euro. Cosa ne pensa?
Risposta: noi operiamo alla luce del sole, tutti conoscono la verità. Chi prende meriti di altri è misero. Ma per noi è la prova che abbiamo operato bene. Quando ci rubano le idee siamo felici. Le mettiamo in cantiere appositamente. Noi non abbiamo forza politica per realizzarle. L’unico modo è quello di farcele sottrarre (sorride, ndr.). A noi interessa che le cose si facciano e siano vissute in un contesto di democrazia partecipata realmente.
Domanda: Come andrà a finire questa storia dei 90 milioni di Euro? Ci può fare un’analisi?
Risposta: Dunque, sul tavolo abbiamo il Ministro molto competente che non si farà infinocchiare e fa parte del Governo del Cambiamento. Dall’altra parte, abbiamo la politica di sempre i cui esiti li conoscono tutti e che definisco “ad alto rischio”, è spiego i motivi. Poi, ci siamo noi che abbiamo dimostrato con i fatti di avere saputo traghettare il grande patrimonio dei beni culturali della Città Storica di Cosenza nel mondo della rete e abbiamo svegliato tutti. Anche le università non erano riuscite a realizzare progetti come i nostri. Ora, mi conceda una breve riflessione sul metodo della politica comunale certificata dalle cronache. Il Sindaco, al tavolo tecnico, ha parlato dell’abbattimento dell’ex Jolly Hotel ma non ha detto che assegnazione dei lavori, cantierizzazione, smantellamento di tutti gli infissi e molto altro, sono state eseguite senza che il Comune ne fosse il legittimo proprietario, come sentenziato dalla Giustizia Amministrativa della Calabria. Sul caso, gravano anche esposti presso la competente Procura della repubblica. Poi, ha parlato del così detto “Parco del Benessere”, ma non ha detto che per costruire questo che nessuno vuole, sta demolendo quello preesistente e funzionale, costato decine di milioni di euro e appena ultimato e oggi, sui suoi lavori gravano altre due sentenze del Tribunale Amministrativo, l’ultima intervenuta proprio nei giorni appena trascorsi, che ordinano al Comune di riaprire la strada e liberarla dal cantiere. Poi, ha parlato dello sgombero del campo Rom per la costruzione del ponte di Calatrava. Ma che le centinaia di Rom si sono riversati nella Città Storica, non lo aveva detto. Per non parlare che non ha citato le grandi incompiute sui quali questi 90 milioni di euro potrebbero intervenire per bonificare e dare posti di lavoro. Ora mi chiedo: se su due opere ci sono due fermi della Giustizia Amministrativa, su 10, 20, 30 interventi per la spesa dei 90 milioni di euro e degli altri oltre 40 già in cassa, quale sarà l’incidenza di possibili nuovi interventi della Giustizia? E quanti anni dureranno questi cantieri? E quanti danni si dovranno pagare alle imprese? E quanti anni ci vorranno per vedere ultimate tutte le opere? Tenendo presente che i 90 milioni di Euro dovranno essere spesi entro il 2021, le pare che tutto filerà liscio? Io non ci credo. E sono ottimista.
Domanda: Lei ha proposte in tal senso? Visto che siete stati invitati anche al prossimo Tavolo Tecnico, cosa direte al Ministro?
Risposta: guardi, intanto prima del prossimo Tavolo Tecnico sarà a Cosenza per lavorare sulle soluzioni, il Capo di Gabinetto del Ministro Bonisoli che, come noto, è un Magistrato e anche molto competente che ha studiato bene le pratiche che tutti noi abbiamo presentato a supporto. Noi confidiamo in questa intuizione del Ministro e del suo ufficio. Una proposta l’abbiamo avanzata anche a tutela degli Uffici comunali. E’ nel nostro progetto. Abbiamo chiesto che la reale valutazione dei lavori da eseguire, attesi i precedenti con la giustizia amministrativa su citati e che stanno riempiendo le pagine dei giornali in negativo, onde evitare problemi, venga affidata ad ordini professionali, con un tempo ristretto di esecuzione. Personale esterno. Poi, subito, bandi, gare e l’avvio dei lavori. Contestualmente, avvierei progetti di valorizzazione culturale di alto livello. Abbiamo presentato alcune idee valide. Abbiamo bisogno di dare lavoro e generare positività. Lo ha fatto anche il CNR. Vedremo. Noi, il nostro miracolo lo abbiamo già fatto. Grazie ai risultati siamo seduti al tavolo del Ministro e ciò ci onora.