Di V. Normando/
Recentemente a Cosenza, in seguito alla decisione del Ministro Dario Franceschini di inserire la Città Storica nel piano di finanziamenti promossi dal Governo con fondi europei, destinati al recupero dei Centri Storici – fatto unico ed eclatante per una Città come quella di Cosenza ove è evidentissimo che la classe politica l’ha abbandonata – sono iniziate le danze dei meriti di questa e quella fazione politica che, però, per una sorta di strana via del destino che in questo caso possiamo definire “divina provvidenza”, è stata surclassata dall’evidenza della “politica del fare”, posta in essere dalla forza manifesta di un progetto che prende il nome di COSENZA CRISTIANA, genialmente creato con lo scopo di “rigenerare” culturalmente il territorio, per offrire attraverso una finestra innovativa che si affaccia nel mondo della rete il grande patrimonio culturale della Città Storica a rischio, e non ultimo per realizzare grazie ad una qualificata attività di digitalizzazione un’azione preventiva in grado di tutelare le centinaia di opere d’arte contenute nelle 12 chiese, inclusa la Cattedrale, oggetto di valorizzazione e tutela del progetto. Chiunque, dando uno sguardo a COSENZA CRISTIANA, comprende che si tratta di un progetto olistico capace di sostenere lo sviluppo del territorio perché innanzi tutto è in grado di mostrarne la realtà, il potenziale e lo stato dell’arte, oltre che la più innovativa opportunità di conoscerla mai realizzata in Italia.
Ciò è tanto vero, che solo dopo pochi giorni dalla sua presentazione all’Arcivescovo Metropolita di Cosenza – Bisignano S. E. Mons. Francesco Nolè, presenti un vero bagno di folla di Cittadini entusiasti al punto tale da richiamare la nostra attenzione, e alla successiva dimostrazione al Ministro, a Roma, alla presenza del Vicario del Sommo Pontefice nella Basilica di San Marco Evangelista al Capidoglio, proprio grazie alla presentazione di COSENZA CRISTIANA, è stato chiesto agli autori di fare lo stesso lavoro dedicato, questa volta, a ROMA CRISTIANA. Un successo così eclatante che mostra di avere una regia perfetta e consapevole che alle tante parole cui siamo abituati, ha sostituito abilmente i fatti.
RIVOLGIAMO ALCUNE DOMANDE A FABIO GALLO AUTORE DI COSENZA CRISTIANA
Poiché questa redazione era presente (con il supporto di telecamera) all’evento di presentazione di COSENZA CRISTIANA all’on. Ministro Franceschini, prendendo atto della “danza dei meriti” da parte della classe politica locale, ha deciso di intervistare il Dott. Fabio Gallo, ideatore di COSENZA CRISTIANA per capire come sono andate le cose e di chi sono i meriti di questa epocale decisione di finanziamento della Città Storica.
DOMANDA: Dott. Gallo, come nasce l’idea di COSENZA CRISTIANA?
RISPOSTA: Dal desiderio di un gruppo di Cittadini del Movimento cattolico NOI – Rete Umana sezione Cosenza, cui appartengo, di vedere rinascere la Città Storica abbandonata dalla politica comunale, provinciale e regionale, al degrado che più che le sue mura, offende la sua umanità e ne lede i diritti fondamentali. Prova ne sono i Comitati di Cittadini che vi abitano e che sono inascoltati.
DOMANDA: Quanto è costato il progetto e quanto avete impiegato a realizzarlo?
RISPOSTA: E’ costato molti sacrifici ma non abbiamo richiesto danaro pubblico o sponsor privati. Abbiamo realizzato un grande investimento di capacità professionali di cui dispone il Movimento NOI a Cosenza e capacità tecniche esclusive di cui dispone la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” nel mondo delle innovazioni e valorizzazione del Patrimonio Culturale italiano. Per realizzare il progetto abbiamo impiegato 118 giorni di lavoro e 1.620 ore di produzione e post produzione.
DOMANDA: Quale è stato l’apporto dell’Arcivescovo Metropolita di Cosenza – Bisignano Mons. Francesco Nolè al progetto?
RISPOSTA: Abbiamo esposto all’Arcivescovo Mons. Nolè il Progetto e gli obiettivi che sono stati condivisi e ha saputo darci tutta la sua vicinanza paterna, quella dell’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali diretto da Don Massimo Iaconianni, del Parroco della Cattedrale Don Luca Perri che ci hanno guidati con intelligenza evangelica. Un rapporto umano e diretto che sia per la Fondazione “Paolo di Tarso” che per il Movimento NOI è tutto ciò che conta.
DOMANDA: perché avete puntato la vostra attenzione alla Cosenza Cristiana?
RISPOSTA: perché siamo cristiani, perché desideravamo realizzare un progetto pilota di incivilimento, di rigenerazione del territorio e di riappropriazione responsabile del nostro Grande Patrimonio Culturale che quasi nessun giovane conosce più e che rappresenta ricchezza e futuro economico per le nuove generazioni. Perché la Fede rappresenta il collante che regge insieme l’anima del mondo che la politica sta disperdendo perché incapace di porre al centro delle sue azioni l’Essere Umano.
DOMANDA: Dott. Gallo, avrà notato la danza delle attribuzioni della decisione del Ministro Dario Franceschini di finanziare quella che voi, giustamente amate definire “Città Storica” e non Cosenza vecchia. Cosa ne pensa?
RISPOSTA: Mha…, credo che nessuno dei politici locali si aspettasse una decisione così importante da parte del Ministro Franceschini che, non dimentichiamo, non è solo un politico ma anche uno scrittore, un grande uomo di cultura in grado di fare discernimento e di avere una visione del bello e del buono. Cosa, che con la presentazione di COSENZA CRISTIANA, è avvenuta. Poi, evidentemente, resisi conto che il Ministro ha davvero mantenuto l’impegno preso innanzi a noi ma soprattutto innanzi alla più alta autorità spirituale dell’Arcidiocesi, cioè alla persona dell’Arcivescovo che lo ha accolto a braccia aperte, si saranno dati da fare per avocare i meriti sia da tutti gli schieramenti politici. Imbarazzante…, anche perché se avessero avuto contezza di questa decisione prima della venuta del Ministro, lo avrebbero comunicato ai 4 venti molto prima. E non è stato così.
DOMANDA: Cosa avete mostrato insieme all’Arcivescovo Mons. Nolè al Ministro? E cosa crede che abbia visto in COSENZA CRISTIANA il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini?
RISPOSTA: Al Ministro abbiamo mostrato il più grande e innovativo Museo Digitale d’Europa dedicato all’intero patrimonio culturale di una città storica italiana. Abbiamo mostrato un progetto che ha realizzato 5.865 scatti fotografici per la prevenzione e 850 opere fotografiche per la visualizzazione del Patrimonio Culturale in Rete; oltre 150 visite virtuali visualizzabili anche il alta definizione con tecnologia VR e 10 video da riprese aeree da drone. Abbiamo mostrato i cammini di COSENZA CRISTIANA tra i capolavori dell’Arte cristiana delle Città Storica geo referenziati con tecnologia “Garmin” (leader mondiale). Il tutto, Apple a Android friendly, fruibile da PC, Tablet e Smarphone. Credo che chi lavora come noi sia il migliore alleato di qualsiasi Ministro che si sforza di valorizzare l’Italia. Figuriamoci di un uomo colto come Franceschini.
DOMANDA: dopo la visita del Ministro Franceschini avvenuta giorno 27 Novembre, il 13 Dicembre COSENZA CRISTIANA è stata presentata a Roma al Vicario di Sua Santità S. E. Rev. ma Mons. Angelo De Donatis. E’ vero ciò che si dice? Che il successo è stato tale da avere dato l’inizio ai lavori di Roma Cristiana? Come siete stati presentati?
RISPOSTA: Avevamo promesso ai Cittadini di Cosenza e in modo speciale a tutti gli abitanti della Città Storica di portare COSENZA CRISTIANA al centro del mondo. E’ vero che stiamo iniziando i lavori di ROMA CRISTIANA e siamo felici di avere appreso che sugli inviti di questa storica giornata che dimostra che i sacrifici ripagano, il progetto COSENZA CRISTIANA sia stato presentato come “il progetto che ha cambiato il modo di vedere arte e fede nel mondo connesso alla rete digitale”.
DOMANDA: Di certo è un momento storico. Lei lo ha vissuto per intero, ci spiega come sono andate le cose a Cosenza? Com’è nato l’invito da parte vostra al Ministro? A suo parere il successo di COSENZA CRISTIANA è stato determinante per l’inserimento della Città Storica nel piano di finanziamento dei Centri Storici?
RISPOSTA: La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, riconosciuta da MiBACT dal 2003, intercettando la sua visita, ha scritto al Ministro invitandolo, nella prospettiva dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 (e altro), a prendere visione del grande patrimonio culturale della CITTA’ STORICA di COSENZA. Un Ministro della Repubblica, appare ovvio, non ha la disponibilità di tempo per visionare una intera Città Storica con tutte le sue problematiche. Per questo, in armonia con l’Autorità Ecclesiastica preventivamente informata dell’opportunità, in data 9 Novembre 2017, la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” ha inviato lettera di invito istituzionale al Ministro, dopo avere dialogato con la sua Segreteria presso il Ministero che ci forniva il giusto indirizzo. Poi, nelle ore successive, sempre nell’ambito delle sue attività istituzionali, la Fondazione ha contattato il Consigliere regionale della Calabria Domenico (Mimmo, ndr.) Bevacqua che avrebbe accompagnato il Ministro al ridotto del Teatro Rendano ove si sarebbe tenuta la presentazione del suo nuovo libro. Dopo un paio di giorni, ci veniva confermata la volontà del Ministro di assistere alla presentazione riservata di COSENZA CRISTIANA. Il tutto è stato molto semplice. Appena giunto a Cosenza, il Ministro è stato accolto nel luogo dell’appuntamento dall’Arcivescovo che ha condotto lui, il Consigliere Bevacqua e una delegazione di politici che intanto giungevano, in visita al Museo Diocesano e immediatamente dopo nell’adiacente Sala degli Stemmi, ove si è tenuta la presentazione di COSENZA CRISTIANA nel corso della quale l’on. Ministro, riconoscendo l’immane impegno e sforzo tecnologico e culturale dimostrato a supporto della cultura del territorio, ma anche inquadrando la grandezza del suo patrimonio culturale, si è rivolto al Padre Arcivescovo S. E. Rev.ma Mons. Francesco Nolè, affermando che avrebbe inserito la Città Storica di Cosenza nell’elenco delle Città Storiche da Finanziare con i fondi europei. Tutto qui.
DOMANDA: mi consenta un’ultima domanda: ma allora tutte le paternità della decisione del Ministro, dalla destra alla sinistra, come sono da considerare?RISPOSTA: guardi, la politica ha le sue logiche che in Calabria, come dimostrano le cronache, non producono lavoro ma involuzioni. Mi fermo qui. Noi cattolici con COSENZA CRISTIANA abbiamo realizzato il primo dei tanti progetti olistici per lo sviluppo del territorio che sono già cantierati e stiamo producendo dimostrando, tra l’altro, che senza gravare sui fondi pubblici si possono realizzare grandi cose per attrarre l’attenzione su problemi molto seri e lavorare per il bene comune producendo alta formazione, nuove economie e lavoro. Poi, se la politica deve bisticciare per arraffare la paternità della volontà del Ministro di finanziare la Città Storica di Cosenza, facesse pure. La verità è nota a tutti e a voi organi della stampa che ne possedete anche i filmati dell’evento. A noi interessa che questi fondi, il giorno in cui dovessero essere assegnati, vengano spesi bene, secondo legge e per davvero per la Città Storica. In tal senso, stiano tutti certi che i nostri sacrifici, la volontà del Ministro Dario Franceschini che ringraziamo e la fiducia dell’Arcivescovo Mons. Nolè, saranno preservati dall’istituzione di un comitato tecnico di sorveglianza che, insieme ai Comitati della Città Storica di Cosenza che sino ad oggi sono stati inascoltati, vigilerà perché tutto vada come deve andare.
VEDI ANCHE:
ILPARLAMENTARE.IT
www.ilparlamentare.it/2017/11/il-ministro-dario-franceschini-visita-la-cosenza-cristiana
ROMASETTE
www.romasette.it/digitalizzazione-dei-luoghi-sacri-serata-san-marco