Il Movimento NOI ha attivato il tesseramento 2023 e sul social il Portavoce nazionale Fabio Gallo pubblica una foto nella quale mostra l’immagine delle nuove tessere e scrive: “Ringrazio gli amici del Centro Storico di Cosenza che si sono tesserati al Movimento civico NOI riconoscendoci di essere stati NOI ad avere portato a Cosenza i 90 milioni di Euro poiché alcuni di loro erano presenti quando ció accadde e di essere coloro i quali si battono seriamente mettendoci la faccia per la tutela dei diritti di tutti. Grazie grazie grazie”.
Immediatamente sotto al post il Consigliere del Comune di Cosenza Michelangelo Spataro oggi all’opposizione, scrive: “A palazzo dei Bruzi non mi risulta che questo tuo risultato venga citato e riconosciuto come merito….sportivo sul campo di battaglia”.
Effettivamente – afferma Fabio Gallo – Spataro ha ragione e ha deciso di rispondere al Consigliere con una lunga e dettagliata lettera che mostra il volto poco lusinghiero dell’attuale amministrazione in relazione ai famosi 90 milioni di Euro che, al momento, sono il più grande finanziamento nella storia della repubblica ricevuto dalla Città di Cosenza per la riqualificazione della sua parte storica.
FABIO GALLO RISPONDE AL CONSIGLIER MICHELANGELO SPATARO
Ciao Michelangelo Spataro, la tua “battuta” (che comprendo e rispetto) merita un approfondimento non solo perché proviene da un Consigliere comunale (la più alta istituzione prevista dalla nostra Costituzione atta al controllo delle attività dell’Amministrazione), ma anche perché all’epoca ricoprivi il ruolo di Assessore e se non fosse stato per inutili antipatie nei miei confronti animate da gentaglia, ci saremmo potuti incontrare, e questi 90 milioni di euro sarebbero stati già spesi e avremmo potuto agganciare gli altri 300 pronti e già disponibili, oggi persi a grande danno delle nostre imprese e dei nostri lavoratori che, come vediamo, oggi devono affrontare il peggior tempo di crisi dal dopo guerra ad oggi. Ti dico di più: sono certo che dopo quanto ho deciso di raccontarti, anche in onore al ricordo di Padre Francesco Nolè, tu vorrai essere entusiasta di quanto possono fare i sacrifici. Qualcuno mi dirà: ma lascialo perdere!! E invece io ascolto il mio buon senso che mi dice che tu stai dando una notizia vere e che merita attenzione.
LA RISPOSTA: la storia, è già scritta e nessuno che ne avesse l’intenzione potrebbe cambiarla, solo perché è testimoniata dalle cronache conservate negli archivi di Stato e della RAI. La storia inizia quando il Padre Arcivescovo Nolè, vedendo la Città Storica abbandonata e trovandosi innanzi ai co-fondatori del Movimento NOI che godevamo e godiamo di competenze per renderla centrale con un progetto altamente innovativo, disse che sarebbe stato felice di sostenerlo facendo aprire tutte le chiese dai relativi Parroci in maniera che nel corso dell’estate 2017 potessimo entrare con la mia equipe di lavoro al loro interno. L’idea era quella di digitalizzare tutti i Beni Culturali e realizzarne una Piattaforma informatica di assoluta eccellenza in grado di potere attrarre la presenza del ministro Franceschini che alcuni mesi prima, aveva realizzato un tavolo tecnico interministeriale nel quale chiedeva proprio che si attivasse tramite la Fotografia in alta risoluzione, la digitalizzazione del Patrimonio Culturale Italiano.
Il 5 novembre 2017 il progetto che emozionò il Padre Nolè, fu presentato nel Salone degli Stemmi dell’Arcidiocesi. Il successo della critica mi incoraggiò a scrivere al ministro Dario Franceschini e ciò avvenne in data 9 novembre 2017, solo 4 giorni dopo l’evento. Nella lettera chiedo al ministro che sarebbe dovuto venire a Cosenza per la presentazione del suo ultimo libro, di inaugurare la Piattaforma con il suo click istituzionale. La risposta fu positiva e giunse in data 27 novembre 2017. Vide il progetto e lo reputò “un capolavoro”. Seduti al tavolo eravamo il Padre Nolè, il ministro, la progettista Eleonora Cafiero ed io che spiegavo il progetto. Accanto a noi Vincenzo Capocasale con la Signora, il restauratore Gianluca Nava, il Questore di Cosenza, il Vicepresidente della Regione Calabria Viscomi, ed il Consigliere Bevacqua che accompagnava il ministro e, non ultimi, il Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” Luana Gallo ed il Direttore della Sede RAI Calabria Demetrio Crucitti. Un pò troppi perché chiunque oggi possa distorcere la storia!!
Innanzi al gruppo, la telecamera della RAI, i giornalisti della Stampa locale e nazionale come l’Agenzia dei Vescovi (SIR) che esattamente il giorno dopo, il 29 novembre 2017, pubblicarono ciò che ascoltarono e che pubblico qui a seguire proprio per dimostrare che la storia non si cancella.
Si, è vero che nessuno di voi amministratori ebbe modo di prendere atto di come effettivamente giunsero i fondi ma essi giunsero perché il ministro, innanzi a ciò che valutò essere “un capolavoro”, decise di togliere Matera che aveva già i fondi europei per la sua valorizzazione (Capitale della cultura 2018), per inserire la Città Storica di Cosenza tra le 4 che sarebbero state finanziate dal CIPE nel Sud Italia per la riqualificazione dei relativi centri storici.
IL VERO PERCHE’ COSENZA E’ “PROGETTO PILOTA”
Il 28 febbraio 2018 il Ministero emette il Comunicato Stampa che ufficializza il tutto e che testualmente, cita: “Beni Culturali: dal CIPE 740 milioni di Euro per 59 interventi sul patrimonio culturale. Si segnalano: 360 milioni di Euro per la riqualificazione urbana dei centri storici delle città di Cosenza, Napoli, Taranto e Palermo”. Il ministro stabilì che Cosenza sarebbe stata “progetto pilota” perché avevamo già svolto tutte le attività previste di digitalizzazione non solo ai fini della valorizzazione ma della prevenzione da possibili calamità naturali. Dunque chi oggi dice che ha merito nell’avere fatto diventare progetto pilota Cosenza per la bravura delle progettazioni, è un grande bufala ed è anche ridicolo poiché a ribadire il concetto fu lo stesso ministro Bonisoli (succeduto a Franceschini) che ribadì il concetto a Cosenza presso la sede della Biblioteca Civica. TI DICO DI PIU’: si disse che il merito fu di tutta la sinistra che fece inserire la necessità di avere 90 milioni di Euro nella Cabina di regia presso il ministro della Coesione Territoriale e il Mezzogiorno ma, i verbali ufficiali di cui sono in possesso, smentiscono vergognosamente tutti poiché nessuno, dico nessuno, ebbe idea di chiedere qualche spicciolo per Cosenza. I verbali sono a tua disposizione.
L’attuale amministrazione non ha alcun merito sull’assegnazione dei 90 milioni di Euro. Ha solo fatto il proprio dovere quando l’attuale Sottosegretario Borgonzoni ha notiziato il Comune di Cosenza che le schede non erano complete e che si rischiava di perdere i 40 milioni di Euro spettanti alle competenze comunali.
Recentemente il Sindaco di Cosenza Franz Caruso (che non ho alcuna intenzione di difendere per le cose che ho contestato ad esempio sul settore cultura che ritengo gravissime con terribili ricadute sul mondo del lavoro e di conseguenza sull’economia cittadina e sociale), ha dichiarato pubblicamente nel corso della conferenza sulla Sanità, che per i 90 milioni di Euro, “si deve riconoscere a Fabio Gallo il merito” di avere creato le circostanze perché giungessero a Cosenza. Cosa che non ha fatto nessuno prima mancando di rispetto non solo a chi come me ed un folto gruppo di professionisti hanno lavorato 4 mesi giorno e notte, ma al Padre Arcivescovo Francesco Nolè e a tutta la chiesa cosentina inclusi tutti i laici oltre ai tanti consacrati che hanno collaborato a rendere grande il progetto. Giusto per rammentare quanto lavoro fu svolto, per la realizzazione della Piattaforma COSENZA CRISTIANA furono impegnati senza alcun costo per l’Amministrazione e senza sponsor né privati, né pubblici, 118 giorni di lavoro, 1620 ore di produzione e post produzione, furono realizzati 5865 scatti fotografici in alta risoluzione, 850 opere d’Arte Fotografica per la composizione del primo Museo Digitale italiano e 150 visite virtuali con la geolocalizzazione con satellitari Garmin di ultima generazione, dei percorsi per diversamente abili.
Chi oggi si atteggia a scrivere comunicati stampa per prendere meriti che non ha lo fa per tamponare una situazione politica che a sola distanza di un anno è degenerata al punto tale nel Centrosinitra, a partire dall’interno del Comune, che sono riusciti a perdere la deputata più rappresentativa e con più esperienza, Enza Bruno Bossio, che indipendentemente dai lineamenti politici e dai pensieri personali di chiunque, non si può certo dire che non fosse una persona dotata di grande esperienza.
Scrisse lo stimatissimo Ing. Francesco Mauro quando mi davano addosso per questa storia: “Fabio, chi conta in questa Città sa tutto e che sei stato tu”. A me basta e aggiungo, Grazie Padre Francesco Nolè! I 90 milioni di Euro sono frutto di una grande storia di amore vero e disinteressato per la nostra Città le cui fasce deboli urlano senza più voce e nessuno le sente più.
Io posso costruire e mettere a disposizione le mie competenze e quelle del gruppo di professionisti cui mi pregio appartenere. Poi, se ci sono persone che sono così immature da prendere i meriti di altri, non posso farci niente. Grazie per la tua osservazione.