a cura di Vincenzo Capocasale co-fondatore e Referente dei Rapporti con il Clero e la Famiglia del Movimento sturziano NOI/
All’indomani della proclamazione dei risultati ufficiali della recente consultazione amministrativa, consapevole del lusinghiero risultato ottenuto – peraltro senza l’ausilio di campagne elettorali rumorose e costose – desidero sottoporre all’attenzione dei cittadini elettori nel prossimo ballottaggio alcuni dei temi che hanno determinata la discesa in politica del Movimento NOI del quale faccio parte.
Prima di ogni altra motivazione la tutela dei diritti umani di tutti i cittadini di Cosenza cercando – NOI – di dare voce ai bisogni reali di quanti nella nostra Città “non hanno voce” in tutti i settori, dalla sanità, al welfare, ai diversamente abili, ai giovani, agli anziani, alla famiglia.
A tanto ci ha spinti – spronandoci – la Dottrina Sociale della Chiesa che impone doveri precisi e imprescindibili a chi aspiri ad amministrare la Città di Cosenza che sin ora ha convissuto – malamente – con un distorto modello economico/amministrativo fondato esclusivamente sul profitto o il privilegio di pochi o, ancor peggio, di chi obbedisce ciecamente agli ordini dei partiti senza rapportarsi con essi difendendo le esigenze di sviluppo del territorio.
Ma ci siamo prodigati con forza anche nella tutela dell’ambiente urbano dove una cementificazione davvero eccessiva ha privato la Città del verde degli alberi, tagliati ovunque in maniera selvaggia ove sostituiti con palmette di plastica, ove per allargare marciapiedi o inutili piste ciclabili che, non essendo state previste nella progettazione della Città, hanno finito per annegarla nel caos e nello smog.
Infine l’abbandono della Città Storica, brillante di storici gioielli – quali il magnifico Duomo (che si avvia a festeggiare i suoi 800 anni), la Biblioteca Nazionale e la Biblioteca Civica, il Museo Nazionale, il nostro Teatro di Tradizione intitolato al Maestro Alfonso Rendano, il nostro Conservatorio Musicale – determinando il decadimento culturale o meglio l’abbrutimento di quella che un tempo veniva indicata come “l’Atene della Calabria”.
Il Movimento NOI non desidera – io non desidero – rimanere inerme dinanzi alla fase nuova che si apre dinanzi alla Città di Cosenza e proprio perché “Liberi e Forti” forniremo tutto il nostro supporto a chi meglio incarnerà lo spirito del cambiamento respirando insieme il vento del rinnovamento della nostra Città, altrimenti destinata, ancora una volta, e forse per sempre, ad essere il monopolio privato per “la caccia di pochi.”