“Sin dal primo giorno nel quale si è manifestata l’emergenza relativa al Covid19, il Movimento civico NOI, è stato l’unico che tra tutte le forze politiche del territorio, ha avvertito l’esigenza di non abbandonare mai né i cittadini, né il corpo sanitariotrovando anche il coraggio di denunciare fatti gravi sia alla Procura della Repubblica di Cosenza che a quella dell’antimafia di Catanzaro”.

Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento civico NOI
Fabio Gallo – Portavoce nazionale del Movimento civico NOI

Lo dice il Portavoce nazionale del Movimento NOI Fabio Gallo che aggiunge, “è apparso strano che facendo seguito alle nostre azioni di denuncia i media considerati di regime in Calabria, abbiano trascurato le verità da noi denunciate e che oggi, candidamente, ammette l’ex commissario Massimo Scura, definendo giustamente galantuomini i commissari inviati ma anche dilettanti allo sbaraglio”. Deve fare riflettere quanto dichiarato da Massimo Scura che ha partecipato ad una iniziativa di Aned che comunica la totale indifferenza della classe politica regionale rispetto ai gravissimi problemi della sanità. Ma, Scura, sottolinea la gravità della questione affermando che nessuno si lamenta e che senza nutrire amore verso la Calabria, chi accetta il ruolo di commissario della sanità si riduce al ruolo di puro mercenario che percepisce uno stipendio e non solo non cambia le cose ma le peggiora.

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La Bandiera del Movimento civico NOI

“Il Movimento NOI – conclude Fabio Gallo – ha fatto dell’autentico civismo il suo baluardo e ormai settimanalmente sta richiedendo la presenza del Colonnello dei Carabinieri Maurizio Bortoletti, noto per avere risolto i gravi problemi economici dell’ASL di Salerno. Ma appare chiaro che lo stesso Governo centrale oltre quello locale, non ha alcun interesse alla salute dei cittadini calabresi, dunque, alla loro vita, ma solo ed esclusivamente ai loro voti, riducendoli ad un gregge da addomesticare con promesse che non si potranno mai mantenere e che offendono la Democrazia e la Costituzione. La cosa per davvero riluttante è che sia il Presidente F.F. Antonino Spirlì che l’intero Corpo Politico regionale e locale grida in bassa voce, in maniera tale che nessuno li senta. D’altra parte, presso la Commissione Parlamentare Antimafia a ripetere ancora una volta che nella sanità c’è mafia, lo ha detto anche l’attuale Commissario Guido Longo che scopre l’acqua calda, ma, che sino ad oggi, non propone strategie tali da risolvere il problema. Ci chiediamo se le loro dimissioni di massa potrebbero essere un gesto che restituisce dignità ai commissari e alla politica regionale e il gusto di tornare a fare politica in maniera seria.”