I LEA, livelli essenziali di assistenza, toccano in Calabria punte di disservizio tali da configurare la più grave lesione dei diritti dei cittadini calabresi di tutti i tempi. Lo dichiara il portavoce nazione del Movimento sturziano NOI Fabio Gallo che chiede senza mezzi termini le immediate dimissioni del Ministro Speranza e del Commissario regionale della Calabria inviato dal Governo Guido Longo.
I LEA, ricordiamo, indicano, in Italia, l’insieme di tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale, allo scopo di garantire in condizioni di uniformità, a tutti e su tutto il territorio nazionale. Ma in Calabria one sulla qualità della Sanità sono caduti per totale incompetenza e inefficacia già numerosi Commissari inviati dal Governo, si ha la cartina al tornasole della politica governativa che, appare ormai chiaro, non ha alcun interesse a risolvere il problema della sanità calabrese. Ci giungono quotidianamente segnalazioni da terzo mondo da pazienti, familiari di pazienti e dal corpo sanitario che opera negli Ospedali. Situazioni gravissime e paradossali come un chirurgo che opera da solo senza assistenza o infinite code per qualsiasi ricovero se pur urgente di pazienti costretti a subire con i loro familiari la mortificazione del pur minimo livello di Democrazia. Chiediamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi di rimuovere immediatamente il Ministro Speranza e tutti i Commissari regionali e locali come, ad esempio, il Commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza dott.ssa Isabella Mastrobuono letteralmente silurata da Nicola Zingaretti per non avere raggiunto gli obiettivi aziendali all’interno dell’Asl, situazione validata dall’organismo indipendente di valutazione e, ciò nonostante, all’alba della battaglia intraprese dai cosentini per la rimozione della ex commissaria Panizzoli, la Mastrobuono viene assegnata proprio l’Azienda Ospedaliera di Cosenza che richiederebbe caratteristiche diametralmente opposte alla sue. Infatti, alla Mastrobuono – come riportato dalle cronache che si riferiscono al dossier redatto all’epoca dall’Organismo indipendente di valutazione della Regione Lazio, venne contestato, tra l’altro, il mancato abbattimento delle liste di attesa che, guarda caso, a Cosenza stanno generando il caos.
Deve esser detto, tra l’altro, che in dicotomia con il letargo del Presidente f.f. della Regione Calabria Antonino Spirlì e del Commissario Guido Longo, ultimo di una lunga trafila di Commissari inviati dai vari Governi, il Commissario regionale della Lega avv. Giacomo Saccomanno ed il delegato della stesse Lega alla Sanità dott. Elio D’Alessandro, abbiano dimostrato comunicandolo sia al Governo nazionale che agli Organi della Stampa, di avere ben chiare le idee chiedendo di affidare alla Guardi di Finan.za i conti di tutta la Sanità Calabrese e di potere avere la destinazione in Calabria del Colonnello dei Carabinieri Maurizio Bortoletti che ha nel suo curriculum vitae un successo inequivoco in campo amministrativo come quello di avere sanato un buco di un miliardo e mezzo presso l’ASL di Salerno.
Ed ecco che la domanda rivolta ai microfoni del programma di Massimo Giletti dal Presidente del Movimento NOI appare sempre più opportuna quando chiede se al Presidente del Consiglio Mario Draghi la vita dei calabresi interessa oppure no.
Una cosa è certa guardando all’Europa: o il Governo lavora per guarire la Calabria o sarà responsabile dell’ammalarsi dell’intero Paese.