Il Movimento NOI
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a cura del Movimento NOI/

I programmi della Web Radio del Movimento cattolico NOI stanno coinvolgendo sempre più una importante fetta della società civile anche grazie al sostegno che sta offrendo al progetto di solidarietà #SENTIAMOCI che consente ai cittadini italiani che sono chiusi in casa, di avere supporto medico gratuito da decine di specialisti.

Nel corso del programma di Domenica 22 Marzo è stata data lettura di uns lettera rivolta al Presidente della Regione Calabria Jole Santelli redatta dai componenti dello stesso Movimento. E’ la prima di una serie di lettere rivolte al neo Presidente Jole Santelli perchè attivi buone politiche per superare questo difficile momento del Coronavirus e, soprattutto, il dopo.

LETTERA APERTA DAL MOVIMENTO CATTOLICO NOI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA JOLE SANTELLI – 22 MARZO 2020
“Sperperi, abusi, corruzione, cementificazione a tutti i costi e costi quel che costi in barba all’ambiente e alla salute umana, un’azione politica, in Calabria, in dicotomia con le direttive dell’Agenda 2030 in tema di sostenibilità ambientale, concorsi farsa nella sanità pubblica, sono solo alcune delle voci presenti sul conto che la Calabria sta pagando.

La civiltà è la grande incompiuta nella nostra terra.

Da decenni, alle campagne elettorali è puntualmente abbinata la parola ″legalità″ che oggi pesa tanto se guardiamo al passato della politica regionale e anche al presente. Pesa molto più delle centinaia di dipendenti dell’Asp in malattia, nel crotonese. Una vergogna!

Presidente della regione Calabria Jole Santelli
Jole Santelli Presidente della Regione Calabria (Foto Roberto Monaldo La Presse)

Al posto suo, Presidente Jole Santelli, chiunque avrebbe chiuso innanzi al percepire la totale assenza del mondo politico, in aggiunta al venir meno dei preposti alla tutela della salute.

Governare tutto questo deve essere agghiacciante.

Siamo sempre stati in guerra, il Covid-19 ci ha solo messi davanti alla realtà: inadeguatezza di strutture, strumenti, organizzazione.  Protezione Civile e volontariato? NON PERVENUTI. Mentre nel triveneto in soli 5 giorni (CINQUE) hanno ripristinato ben 5 ex ospedali mettendo a disposizione 740 posti letto, da noi, tiriamo a campare coi ″ce la faremo″, con gli “andrà tutto bene”!

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Oggi, mentre la gente muore come mai neanche in guerra in un solo giorno, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, piuttosto che parlare alla televisione di Stato, parla da Facebook per mandarci ancora più in confusione. E’ tutto chiuso ma è tutto aperto. Insomma: è chiuso o è aperto? Ma è solo un esempio del caos che la politica riesce a generare, quando non ha una visione chiara del presente e del futuro e non ha in tasca la chiave della cassaforte nella quale sono stipati i rimedi al male a tutela della propria Nazione.

Innanzi allo spettro della morte, non possiamo che essere chiari. Fermo rimanendo l’ovvio e dovuto rispetto per la sua Persona e per il ruolo che lei ricopre oggi, non possiamo dimenticare le sue grandi responsabilità per non avere impedito nella sua qualità di vicesindaco che il Comune di Cosenza precipitasse in un dissesto finanziario senza precedenti e, nella sua qualità di Assessore al Centro Storico, per averlo completamente abbandonato e con esso una importante fetta della società civile di Cosenza. Comprenderà, dunque, la sfiducia di molti che vedono totalmente assente la politica dalla vita sociale, cioè, dalla realtà.

Oggi, abbiamo problemi molto grandi e anche gravi. Il Coronavirus, finalmente hanno tutti compreso, anche Zingaretti e il gridatore Vittorio Sgarbi, non è una banale influenza. Ma i danni collaterali sono ancora più gravi perché, del Coronavirus, conosciamo solo una faccia della medaglia. Poi vedremo l’altra, il danno culturale, sociale e soprattutto economico.

NoiRadio.eu – la radione del Movimento cattolico NOI dalla quale è partita la lettera al Presidente Jole Santelli

Oggi siamo qui, sulla nostra Radio voce dei cittadini, a chiederle un po’ di umiltà politica e di volere guardare con immediatezza piuttosto che a feste e festini per i quali ci vorrà un anno se andrà bene, alle cose concrete come la Sanità, la microeconomia sociale, la famiglia, i giovani, il mondo delle disabilità, il lavoro. Lo faccia aprendo a chi ha capacità e non solo presunzione, punteggio politico o altro. Come vede, oggi, chi conta è chi salva la vita, perché oggi, di questo si stratta. E’ in ballo la nostra esistenza.

Presto, le dedicheremo spazi d’indirizzo perché se lei è la politica, noi siamo l’Arte della Rinascita e possiamo contribuire molto a migliorare la condizione della nostra Regione. Grazie.