a cura di Cristian Tarsia/
La dichiarazione di dissesto rappresenta per la città di Cosenza il risultato di un ″tampone″ politico: questa amministrazione ha affossato il capoluogo, cagionando danni di ogni tipo.
Non guardiamo solo a questi giorni di restrizione, i cantieri disseminati dappertutto rappresentano un diversivo a discapito dei cittadini, che non sanno quando e in che misura potranno avere servizi degni di questo nome, a prescindere del denaro speso. Coi ratti ad affollare da mesi i nostri quartieri e la spazzatura a far da cornice, l’annuncio della disinfezione cittadina sembra più un’operazione pubblicitaria che un atto verso la comunità.
L’ordinario spacciato per straordinario, un virus che magari non sarà come il Covid-19, ma che si conferma come la più diffusa forma di analfabetismo politico. Le dimissioni si possono dare anche da casa.