a cura di Vincenzo Capocasale – Delegato ai rapporti con il Clero e la Famiglia /
Stamattina, come d’abitudine, mi sono recato nel cuore di Cosenza Storica. La mia meta era “Casa Nostra” in Via Cafarone, l’antico ghetto ebraico. Che tristezza trovare piazza Spirito Santo, dove un tempo facevano bella mostra di sé i decori natalizi, oggi ricolma o adornata (a Voi la scelta….) dei rifiuti delle mense dei cittadini qui residenti. Taluni diranno che sono cittadini sporcaccioni, credete non è cosi! La verità è che – essendo questa parte di Citta’ non compresa nel “chilometro magico” (a parere mio una friggitoria a cielo aperto chiamata pomposamente Corso Mazzini) – il nucleo decoro urbano si vede qui a ogni morte di papa, benché da me più volte interessati i dirigenti e gli uffici competenti a cui sono state spedite pure le foto esplicative… Le case – qui tutte fatiscenti – sarebbero un ottimo sfondo per un presepe del ‘700 napoletano….. solo che qui non ci sono pastori e pastorelli di cartapesta, ma famiglie vere che, alla meglio, coprono la loro indigenza (questa si, davvero reale).
Come sono distanti da qui le luci che adornano le vetrine di un Centro, che seppure pieno di persone, vede i negozi desolatamente vuoti, particolarmente per la difficoltà a raggiungerlo, attesa la scarsa “scorrevolezza” delle strade che gli fanno corona. A ben pensarci però, i cittadini, la più parte almeno, non hanno giustamente alcuna voglia di spendere, atteso che in molti – vista l’agitazione degli animatori degli asili comunali, per via dei mancati emolumenti loro spettanti – devono ingegnarsi a risolvere questo problema, insieme a quello delle mense scolastiche o a quello dei servizi di trasporto che consentiva ai loro figli di raggiungere i propri istituti. Questo è il quadro oggi di una città dissestata, ed è realmente tutto il contrario di quello che proclami auto celebrativi, interviste condotte da giornalai prezzolati o a comando (ancora per quanto, mi domando) vorrebbero fare credere. Fino a quando si continuerà ad abusare della pazienza dei Cittadini?