Il Movimento NOI che nelle recenti amministrative ha presentato un suo candidato a Sindaco con la lista “NOI Rende”, chiede ai due candidati oggi in attesa del ballottaggio Sandro Principe e Marcello Manna, di assumere impegni precisi in merito alla indispensabile ampia opera di bonifica dei siti ritenuti inquinanti dalle indagini espletate dalla Procura della Repubblica di Cosenza e dalle istituzioni preposta a tali accertamenti.
Lo ha dichiarato il Portavoce nazionale Fabio Gallo che continua: “recentemente il Procuratore Mario Spagnuolo ha riferito di una situazione assai allarmante alla Commissione ecomafie in missione a Reggio Calabria alla quale ha dichiarato che “i controlli in Calabria non esistono. E il Crati è un fiume a rischio”.
Sarebbero state secretate le risposte del magistrato sul depuratore Consuleco di Bisignano, mentre la Procura starebbe volgendo la sua attenzione sulla gara da 30 milioni per Coda di Volpe. A riportare nel dettaglio la gravissima situazione è Il Corriere della Calabria in data 3 Giugno, a firma del Giornalista Pablo Petrasso che richiamiamo integralmente QUI.
Tra gli argomenti trattati dal Procuratore Mario Spagnuolo anche l’ex Legnochimica di Rende, “un insediamento industriale per la lavorazione del legno e la produzione di prodotti chimici dal legno, che cessato la sua attività negli anni 1990 e non è mai stata bonificata. C’è un procedimento penale per inquinamento ambientale che è attualmente in corso”.
Ma il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo parla anche del fiume Crati sul quale, ricordiamo, esiste un’indagine dello stesso Procuratore il cui nome scelto per rappresentarla dice tutto: “Cloaca Maxima”. In questo caso l’inquinamento sarebbe tale da avere evidenziato la procura a svolgere analisi approfondite anche sulla salute umana. Tale ricerca – afferma il Procuratore Spagnuolo “evidenzia una presenza assolutamente anomala di patologie determinate appunto dall’effetto di questi fenomeni di inquinamento”.