"NEMO" il programma edito da RAIDUE
“NEMO” il programma edito da RAIDUE

di Emanuele Sergi/

Il programma di RAIDUE “NEMO” ha trattato recentemente argomenti molto sentiti dai Cittadini di Cosenza che hanno espresso il loro dissenso rispetto alle politiche attuate dall’Architetto Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, la cui Amministrazione, per dare spazio al nuovo avrebbe completamente dimenticato la parte antica della Città e con essa le periferie e tutto quanto in termini di umanità presente in essa, esiste e lamenta l’abbandono. L’inviato Nello Trocchia è andato a Cosenza dove, da una parte è sorto il ponte più alto d’Europa ad opera dell’archistar Santiago Calatrava e dall’altra, crollano le case di uno dei centri storici più belli d’Italia. Immediatamente dopo la messa in onda del programma che ha toccato nervi scoperti, il Sindaco ha minacciato denunce e class action contro la RAI ma, molti cittadini di Cosenza, al contrario, ringraziano la TV di Stato perché, dicono, “il servizio di NEMO è servito, eccome!”.

AL CLAMORE DI “NEMO” SEGUE LA DELIBERA SULLE PERIFERIE
Prova è, immediatamente dopo il grande clamore suscitato dal programma NEMO, l’immediato ricorso all’approvazione di un documento di Giunta attraverso il quale l’Amministrazione corre al riparo, mostrando la volontà di occuparsi di alcune tra le grandi aree periferiche, rispetto a quello che l’Amministrazione definisce “il salotto buono” della Città che dovrebbe identificarsi con il Corso Mazzini. Tra essi, Via Popilia completamente abbandonata nei sette anni di amministrazione Occhiuto ma che risulta oggi ben inclusa nella Città grazie al Viale Giacomo Mancini. Si tratta dell’imponente opera pubblica costata milioni e milioni di euro e da poco ultimata ma, questione incomprensibile, prossimo alla sua demolizione per fare spazio ad una tranvia che i cittadini non vogliono perché non nasce dalle loro esigenze e sulla quale negazione lo stesso Sindaco Mario Occhiuto, è stato rieletto; infatti, come ben noto, è stato in prima linea nella battaglia definita “NO METRO” e invece, dopo averla anche sottoscritta, la sta realizzando.

COSENZA: CITTA’ STORICA ABBANDONATA E’ LO SFONDO DEL PONTE DI CALATRAVA
In questa situazione politica molto paludosa, il programma di RAIDUE “NEMO”, ha trovato spazio per mostrare il volto oggettivamente discutibile delle politiche messe in atto nella Città di Cosenza. I cittadini intervistati, tra i quali persone appartenenti a categorie protette, hanno testimoniato il grado di abbandono della Città Storica che, oggettivamente è sotto lo sguardo di tutti, evidenziando la dicotomia di questa realtà con il nuovo Ponte dell’archistar Santiago Calatrava. Un “vezzo” che esce dall’architettura moderna per collocarsi alle porte di quella storica, voluto dal Sindaco Giacomo Mancini e ultimato dall’attuale. Per completarlo, sarebbero stati impegnati Fondi Gescal, nati per essere investiti non già in opere pubbliche come il Ponte, bensì in edilizia sociale.

SUBITO DOPO LO SCANDALO DI “NEMO” SI RIUNISCE LA GIUNTA
Immediatamente il “dopo NEMO di RAIDUE”, a volte il caso, la Giunta comunale ha approvato tutta una serie di iniziative e investimenti di importanti fondi pubblici che vanno a sostenere alcune periferie. Insomma, dicono a Cosenza, il programma di RAIDUE ha sortito il suo effetto.

IMMEDIATE E SPROPOSITATE LE REAZIONI
Davvero inattese le reazioni eticamente gravissime manifestate contro la RAI ed il programma NEMO, nonché contro il giornalista che ha curato il servizio. Il Sindaco e alcuni suoi collaboratori hanno considerato il programma e gli intervistati rei di lesa maestà e per questo sono stati oggetto di un vero e proprio tiro al bersaglio, come si dovrebbe fare non già a chi allunga un microfono per dare voce a chi non ne ha, ma contro chi, invece, non ha il coraggio di denunciare.

IL SINDACO ANNUNCIA UNA “CLASS ACTION” CONTRO LA RAI
Già dopo pochi minuti dalla fine del programma NEMO, Facebook si è trasformato in un campo di battaglia combattuta dalle tastiere, senza sapere che i colpi sparati dalla tastiera rimangono. Sulle pagine “social” del Sindaco e di alcuni suoi collaboratori, infatti, amplificato da parte della stampa locale, si è letto di tutto e di più tra accuse alla RAI e indicibili commenti, finendo con l’annuncio da parte del Sindaco Mario Occhiuto di una “class action” contro la stessa RAI che a suo dire, avrebbe gravemente leso l’immagine ed il prestigio della Città di Cosenza.

UN GIGANTESCO PARCHEGGIO NEL CUORE DELLA CITTA’
Un annuncio, che oggi potrebbe richiamare l’attenzione massiva del mondo dell’informazione sulla Città di Cosenza e sulle sue stranezze operate dal Sindaco, come quella del volere far passare la politica di questa amministrazione “sostenibile”, mentre la più importante opera pubblica interamente a cura di questa Amministrazione Occhiuto, è rappresentata dalla costruzione di un gigantesco parcheggio proprio nel cuore della Città, sovrastato da una immane colata di cemento difesa a spada tratta come “piazza” e che oggi, si sta tentando di coprire in ogni modo con grave dispendio di fondi pubblici.

I CITTADINI VERSO IL “GIORNO DELLE MATITE”
I Cittadini, intanto, iniziano ad organizzarsi guardando per tempo al “giorno delle matite”, così come è stato giorno 4 Marzo 2018, perché la politica dell’attuale amministrazione Occhiuto sia solo un ricordo. E’ un dato di fatto che dopo sette anni di amministrazione del Sindaco Occhiuto, e nonostante il recupero della Città Storica sia stato un punto centrale anche del nuovo programma elettorale, risulta essere completamente abbandonata.

CITTA’ STORICA VALORIZZATA DALLE NO PROFIT
Se oggi si parla bene di essa, infatti, lo si deve solo a programmi realizzati da privati cittadini e organizzazioni No Profit che, lontano dall’utilizzo di fondi pubblici, riescono a tenere alto il buon nome della parte antica della Città che presenta un patrimonio di Beni Culturali di assoluta eccellenza. E’ noto il caso del progetto di rigenerazione territoriale COSENZA CRISTIANA, premiato dal competente Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, proprio grazie all’eccellenza del lavoro svolto dai privati in un contesto molto innovativo, li ha gratificati, inserendo la Città Storica di Cosenza, nell’elenco di quelle il cui restauro è finanziato da Fondi Europei. Programma, questo, già approvato dal CIPE per la somma di ben 90 milioni di euro. I privati, dunque, hanno fatto meglio dell’Amministrazione comunale e la notizia ha fatto il giro del mondo, come dimostrano le Agenzie di Stampa.

I VIGILI URBANI DI COSENZA IN TRASFERTA A CASA DEGLI INTERVISTATI DA “NEMO”
Fino a qui è tutto cronaca, se non fosse per una sorta di indagine stile ”militare” che l’Amministrazione avrebbe fatto condurre da telecamere accompagnate da Vigili Urbani del Comune di Cosenza – cosa assai anomala e discutibile trattandosi di Cittadini tra i quali portatori di disabilità. Una forzatura a sole pochissime ore dalla messa in onda del servizio di NEMO, che ha fatto credere che tali interviste, sarebbero state estorte con la presenza minacciosa di un Vigile Urbano di Cosenza in trasferta in altro Comune, con lo scopo di creare contenuti riparatori alla forte denuncia del programma NEMO sulla rete RAI. A sottolineare ciò, non solo la Stampa locale ma anche “Il Fatto Quotidiano” in un recente articolo non troppo lusinghiero per l’immagine della Città.

GRAVISSIMA INGERENZA
Se fosse vero – inutile dire – sarebbe gravissimo e configurerebbe una vera lesione dei Diritti Umani oltre che l’apposizione del sigillo su una modalità di comportamento che dovrebbe essere censurata a tutti i livelli. Un comportamento che graverebbe e di molto non già sul prestigio della Città di Cosenza ma, al contrario sul nome del Sindaco Occhiuto e dei suoi collaboratori che, molto si sono esposti con espressioni anche gravi nei confronti di semplici cittadini che si sono presi carico di sostenere, anche nei mesi precedenti, gli argomenti trattati da NEMO.

ATTENDIAMO LE MOTIVAZIONI DELLA “CLASS ACTION”
Intanto, si attende di leggere le motivazioni della “class action” promessa dal Sindaco Mario Occhiuto contro la RAI e il risultato di eventuali indagini a carico di chi, entrando in casa di persone deboli, potrebbe avere compiuto atti illegittimi, violando la Legge.

“Il programma NEMO – affermano alcuni cittadini – ha dato voce alla realtà. In questa seconda fase politica condotta da Mario Occhiuto, diversamente dalla prima completamente esaurita, traspare una maniera di fare politica che infligge le proprie scelte politiche ai cittadini che arriva a trattare come veri e propri sudditi”.

“Ma – concludono – il giorno della matite è arrivato e re e corte, presto, si troveranno senza un regno”.