“Quando la difesa è peggiore dell’accusa, non c’è più niente da fare: togliere il disturbo. La Città chiede: chi pagherà i suoi debiti? Non possono essere i Cittadini”. Il Movimento NOI non ha ruolo in queste politiche. Nel rispetto dei problemi debitori del Primo Cittadino che sono questioni che afferiscono la sfera personale, ma anche di tutti i Cittadini di Cosenza, chiede legalità e trasparenza e interviene solo dopo la sua odierna conferenza stampa.
Lo dichiara l’Ufficio Comunicazione Istituzionale del Movimento cattolico NOI, a proposito del caso Occhiuto, il Sindaco della Città di Cosenza, protagonistra di una torbida vicenda che rischia si sovrapporre e rendere coincidenti le conseguenza di una situazione debitoria personale, che va rispettata, con le conseguenze di essa che ricadrebbero sui Cittadini che, in base ad una precisa sentenza proveniente dal Palazzo di Giustizia di Cosenza, potrebbero dover pagare al posto del loro Primo Cittadino. Si parla di cifre da capogiro. Proprio al fine di scongiurare tale ipotesi sia il Primo Cittadino che l’opposizione hanno convocato stamattina 2 Marzo una conferenza stampa ma il Sindaco non avrebbe convinto.
MARIO OCCHIUTO SI DIMETTA O ESTINGUA I DEBITI PER CONQUISTARE LIBERTA’ DI AMMINISTRARE
“Abbiamo atteso in religioso silenzio – afferma il Movimento NOI – con il rispetto che si deve alla verità e alle istituzioni, da chiunque esse siano guidate, una risposta a questa brutta ed imbarazzante storia dei debiti personali del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Abbiamo atteso una reazione a quella che rappresenta una delle cose più infamanti che colpiscono il primo cittadino della Città di Cosenza esposta, per questo, a livello nazionale. Abbiamo ascoltato le tesi a sostegno di una sentenza emanata da un Giudice e non abbiamo voluto esprimerci a riguardo per il rispetto profondo che nutriamo nella Magistratura e per la Giustizia. Oggi, però, abbiamo registrato una conferenza stampa con una risposta chiara ed inequivocabile del sindaco della Città di Cosenza. Constatiamo, con profondo rammarico, che la risposta è peggiore dell’accusa. Il primo cittadino mostra di evadere le argomentazioni creando, nell’immaginario collettivo, un mondo virtuale nel quale si dice vittima e perseguitato, nell’evidente tentativo di sfuggire all’interrogativo a lui rivolto dalla Cittadinanza che teme, e per questo lo interroga, di dover pagare i suoi debiti. Emerge un aspetto grave, una sorta di difesa d’ufficio e il voler da un lato delegittimare la sentenza di un Giudice e dall’altro quello di impegnarsi in una assai imprudente arrampicata sugli specchi. Oggi, e questa è l’evidenza pubblica dei cittadini e della politica, un’intera città si è ribellata a questo scenario temerario che la Giustizia ha promosso come una verità: i debiti del sindaco li pagheranno i cittadini!
Ormai – conclude la nota del Movimento NOI – anche per il clima elettorale che si respira Palazzo dei Bruzi, si aggrava una posizione sempre più fragile di un rappresentante delle Istituzioni che dovrebbe tutelare i cittadini, piuttosto che farli sentire nel pieno smarrimento, gravati di colpe che non hanno. A questo punto, il Primo Cittadino di Cosenza, dovrebbe necessariamente e immediatamente saldare, se è nelle condizioni di farlo, la grossa mole di debiti personali e solo dopo, riprendere a governare la città guadagnando la libertà di farlo senza alimentare ombre e sospetti. Se tutto ciò non fosse possibile, il sindaco di Cosenza dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni e risolvere i problemi nelle sedi opportune”.