Cosenza - Biblioteca Civica
Cosenza - Biblioteca Civica

Ricostruzione Fondi: gentile concessione di Francesca Canino
A cura di Antonietta Cozza

Giorni di afa, lentezza, sonnolenza che porta cecità: il 2 agosto la centenaria Biblioteca Civica di  Cosenza è stata incatenata come un Titano e sfrattata da una parte degli storici locali in cui vive da più di un secolo poiché il Comune non ha corrisposto i canoni d’affitto all’agenzia del Demanio.

Gli ufficiali giudiziari hanno così sigillato un’ala dell’istituto, mettendo di fatto in prigionia migliaia di manoscritti e fondi antichi.

Una morte lenta quella della Biblioteca Civica che crea una involuzione culturale, etica e morale della nostra città.

Perché in quelle stanze, oggi sotto sequestro, c’è un gigantesco patrimonio libraio, artistico e documentario:

Cosenza - Biblioteca Civica
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il  Fondo antico che include edizioni di grande pregio stampate nei secoli XVI, XVII, XVII, molte delle quali illustrate con xilografie ed incisioni a rame. Gli Incunaboli provengono da nobili famiglie ed enti ecclesiali. Gli Antifonari e i Corali pergamenacei presentano raffinate decorazioni con miniature. I Manoscritti di storia locale sono opera di intellettuali calabresi del ‘600 e ‘700. Fra le 50 Pergamene custodite, la più antica è un atto notarile risalente addirittura al 1290.

Fondo calabro è costituito da testi risalenti dal sec. XIII fino al XVIII. Si tratta di atti di vario genere: Bolle Papali ed episcopali, diplomi regi, costituzioni di dote, contratti, donazioni, documenti emessi soprattutto nella città di Castrovillari, Roma, Cassano, Cosenza. Molte di esse sono state disperse forse durante il trasferimento dall’Ospizio delle Fanciulle nell’attuale sede o durante il bombardamento del ’43. Rivestono grande importanza per la ricostruzione della storia meridionale.

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Di grande pregio sono gli incunaboli del Fondo: “Catena Aurea” di Tommaso d’Aquino e “Historiae Romanae Decades” di Tito Livio, entrambi stampati a Venezia nel 1470 ed il volume di Niccolò Perotti ‘La Cornucopia’ stampato a Venezia nel 1490 dal tipografo nicastrese Battista de Tortis, degno di nota per la perfezione delle proporzioni nei caratteri di stampa.

Fondo Gioacchino da Fiore annovera le edizioni originali degli scritti de ‘il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato’.

Fondo Telesio: Comprende tutte le prime edizioni delle opere maggiori e minori del filosofo cosentino Bernardino Telesio, le edizioni originali delle opere di Antonio Telesio e Aulo Giano Parrasio e gli scritti degli oppositori e dei seguaci del filosofo naturalista, tra cui l’opera giovanile di Tommaso Campanella ‘De sensibus philosophia demonstrata’ del 1591 che costituisce una rarità.

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Fondo San Francesco di Paola è una raccolta di libri antichi sulla vita del Santo paolano, arricchiti da illustrazioni ad incisione con la tecnica del bulino, puntasecca, acquaforte, tra cui quelle di Alessandro Baratta di Scigliano.

Fondo Salfi è uno dei più corposi e prestigiosi della Biblioteca. Si tratta di un’acquisizione compiuta dalla Stato negli anni ’50 che include anche un cospicuo numero di riviste.

Fondo Rendano: si tratta di 1200 pezzi originali tra vecchie foto color seppia, documenti ufficiali vergati dalla nera china, spartiti musicali e giornali dell’epoca attraverso i quali si ripercorre la vita e l’opera del musicista cosentino. Alfonso Rendano fu protagonista poco vistoso, ma sicuramente incisivo della storia italiana, come si evince dalle numerose epistole, dalle antiche fotografie della famiglia Rendano, di Garibaldi, di Manzoni, dagli spartiti tra cui la ‘Serenata in gondola’ o l’arietta calabrese ‘Scaccia Pensieri’, la ‘Tarantella’ e la ‘Fantasia Valse’ ed il capolavoro ‘Consuelo’.

Fondo Alvaro: Comprende la produzione del calabrese Corrado Alvaro.

Fondo Franchetti: Migliaia di libri donati in seguito alla chiusura della Biblioteca Popolare, fondata dall’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia (ANIMI).

Fondo della classificazione Decimale inventato dall’americano Melvin Dewey: Si tratta di un fondo ordinato in dieci sezioni, di cui la classe ‘zero’ riguarda gli studi bibliologici e bibliografici.

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La Biblioteca custodisce anche l’Archivio privato di Girolamo De Rada per gli studi Albanologici, uno dei maggiori in Europa e l’importantissima Sezione Carte geografiche: realizzate con la tecnica dell’incisione, la Biblioteca conserva, tra carte nazionali e straniere, la pregiatissima Carta Coreografica della Calabria Citeriore ed Ulteriore allegata all’opera del cosentino Prospero Parisio ‘Rariora Magna Graecia Numismata’ e la Carta del Rizzi Zannoni della Calabria risalente al 1783.

Sezione Periodici: costituita autonomamente nel corso dei decenni, la Biblioteca custodisce un gran numero di riviste e periodici, da quelli storici come ‘Il Calabrese’ del 1842 o ‘Cronaca di Calabria’ con il primo numero uscito nel 1895, alle pubblicazioni attuali nazionali ed internazionali.

FONDI ARTISTICI

Fondo Salfi: Si tratta di quattro dipinti di diversa provenienza rappresentanti Francesco Saverio Salfi senior e junior, Torquato Tasso ed una grande tela dal titolo ‘Omaggio al fascio’.

Fondo fratelli Bandiera, Sette ritratti realizzati da Giuseppe Pacchioni in disegno a sfumino riconvertiti in xilografie dal litografo bolognese Werth, ritraenti Attilio ed Emilio Bandiera e gli altri sfortunati patrioti che li accompagnarono nella tragica missione del 1844.

Fondo calcografico: Comprende circa cento incisioni del ‘700/800 e raffiguranti scene religiose, mitologiche e storiche donate alla Biblioteca negli anni ’30. Tra queste è degna di nota una incisione in rame acquarellato che riproduce la Cappella Sistina.

I Cataloghi: Indispensabili da consultare per il reperimento di libri e riviste, la Biblioteca è fornita di quattro diversi cataloghi che rappresentano l’evoluzione tecnologica nel corso degli anni e censiscono tutto il patrimonio librario, circa duecentomila volumi. Dal primo catalogo a schede antiche si passa a quello a schede rilegate e successivamente a schede libere, per giungere al modernissimo catalogo on line.

La Biblioteca è collegata al Sistema bibliotecario nazionale e regionale (SBN, SBR) per la catalogazione e consultazione on line di alcuni Fondi e ha diritto a ricevere due copie di ogni pubblicazione degli editori della Provincia.

La Biblioteca Civica è anche emeroteca e ha ospitato negli anni passati una mediateca regionale che ha fornito servizi informatici e di riproduzione fotostatica. Promotrice di iniziative culturali indirizzate in particolare ai giovani, la mediateca ha integrato le sue attività a quelle più tradizionali della Biblioteca per la tutela, diffusione e fruizione del libro.

Con la consultazione ed i prestiti locali ed interbibliotecari (servizio che effettua già dagli anni ’30 a dimostrazione del prestigio che riveste da sempre), la Biblioteca riveste da sempre un ruolo fondamentale per studenti, ricercatori, giornalisti e … topi da Biblioteca che affollano quotidianamente le sale lettura.