Di Fabio Gallo/
La RAI è la Televisione di Stato finanziata dai contribuenti attraverso l’imposizione di una tassa che oggi lo Stato preleva direttamente, attraverso il pagamento delle bollette dell’energia elettrica. Per questo la RAI è definita anche “Servizio Pubblico”. NOI siamo dell’idea che il grande deficit accumulato da numerose regioni italiane, come ad esempio quelle del Mezzogiorno, sia dovuto ad un utilizzo errato di gran parte dei palinsesti con i quali si strutturano le Reti televisive, radiofoniche e Internet della RAI.
La televisione di Stato ha sviluppato un grandissimo debito nei confronti del Mezzogiorno d’Italia.
Il Movimento NOI ritiene che in modo particolare nei confronti del Mezzogiorno d’Italia, la RAI abbia adottato la politica (errata) del prelievo della notizia clamorosa proveniente dai fatti negativi, non solo per rispondere alle esigenze di cronaca, ma anche per mantenere alti gli ascolti. Ciò, scegliendo il fragore dell’albero che cade (indispensabile per avere ascolto), rispetto al silenzio costruttivo dell’intera foresta che cresce. Negli anni, per l’attuazione di tale politica, la televisione di Stato ha sviluppato un grandissimo debito nei confronti del Mezzogiorno d’Italia, ponendo prevalentemente sulle sue reti notizie negative che hanno compromesso in modo grave il suo sviluppo.
E’ importante precisare che il volume delle Reti RAI è davvero enorme potendo contare su circa 38 testate tra Televisive, Radiofoniche e Internet. Possiamo e dobbiamo rimediare perché il mondo del lavoro dipende anche dalla qualità e quantità d’informazione positiva e istituzionale che ad esso si rivolge.
Attiveremo una produzione audiovisiva capillare, su tutte le regioni, valorizzando autori interni RAI e indipendenti, perché comunicare l’ITALIA significhi produrre Economia e Lavoro.
Questo debito prodotto dalla mancanza del prevalere di una comunicazione positiva, può essere compensato attraverso l’attuazione di un progetto di Comunicazione Etica, e di una produzione audiovisiva capillare su tutte le regioni del Mezzogiorno, valorizzando autori interni RAI e autori indipendenti. Parliamo di produzioni finalizzate alla valorizzazione sistematica del grande Patrimonio Culturale e Umano, ai suoi Giovani, alle Università, alla Ricerca, al mondo dell’Agricoltura, delle Tradizioni e dei Mestieri, al suo mondo Produttivo e, nel caso del Mezzogiorno d’Italia, al suo innato talento di approdo di grandi Civiltà.
NOI vediamo la RAI non più e solo come un “Servizio Pubblico” ma come una “Grande Opportunità” per lo Sviluppo Economico del nostro Paese.
Un modo di produrre, quello cui ci riferiamo, che significhi Sviluppo Economico e Lavoro sui territori delle diverse Regioni. Nella configurazione dei Palinsesti, quindi, è fondamentale tenere presenti una serie di valori e parametri, tesi a dare vita ad una nuova coscienza in grado di porre al centro della sua azione tutto quanto di positivo il Paese ha da esprimere. Tanto più per il fatto che grazie ai canali digitali, l’informazione può sostenere (tutta) la produttività italiana nel mondo.
L’Italia cambia, il mondo cambia, i mercati cambiano, tutto cambia, ma la Televisione di Stato non si rende conto che, così com’è, non è in grado di aiutare la crescita della Nazione. L’Italia che cresce e lavora, quello delle Piccole e Medie Imprese che non fa rumore ma produce tra mille difficoltà, necessita di spinte importanti e quotidiane, di attenzione, di valorizzazione e promozione.
Per il Movimento NOI, questa indispensabile visione culturale, rappresenta uno dei pilastri fondamentali del nostro programma progettuale e politico. NOI vediamo la RAI non più e solo come un “Servizio Pubblico” ma come una “Grande Opportunità” per lo Sviluppo Economico del nostro Paese.